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Frazioni continue
Tutti sappiamo
che non v`e alcun razionale il cui quadrato sia uguale e 2, o, per dirla in termini attuali,
tutti sappiamo 2 `e un numero irrazionale. Vediamo di trovarne delle approssimazioni razionali. Una
prima, grossolana, approssimazione consiste nel prendere
la parte intera (meglio: lapprossimazione intera
2 = 1 + t, con t > 0.
Vediamo di stimare t, cio`e la parte frazionaria di 2; elevando al quadrato i due membri delluguaglianza
scritta abbiamo 2 = 1 + 2t + t2 . Poiche t `e strettamente compreso tra 0 e 1, possiamo trascurare t2 , e dedurne
per t la stima t = 1/2. Dunque
1
21+ .
2
La quantit`
a a secondo membro, 3/2, `e una sovrastima di 2 (basta elevare 3/2 al quadrato), quindi
2=1+
1
,
2+t
con t > 0.
()
e nalmente t =
21=
1
1
2 + t =
= 2+1
2+t
21
2=1+
1
1
2 1 =
.
2+ 21
2+ 21
Apparentemente
non abbiamo fatto alcun progresso: abbiamo riportato il calcolo della parte frazionaria
di 2 su se stessa. Se per`o continuiamo a sostituire a tale parte frazionaria lespressione 1/(2 + 2 1),
otteniamo le scritture
cio`e
21=
2=1+
1
1
2+
2+ 21
1
1
2+
2+ 21
21=
2+
2+
2+ 21
1
2=1+
2+
2+
,...
,...
2+ 21
In denitiva, immaginando di proseguire allinnito il procedimento, siamo condotti ad una scrittura del tipo
2=1+
2+
2+
a cui non sappiamo bene quale signicato attribuire.
1
1
2 + ...
()
Consideriamo le frazioni che si ottengono fermandoci al primo, al secondo, al terzo denominatore e trascurando sistematicamente il secondo addendo del denominatore stesso, cio`e consideriamo le frazioni
r1 = 1 +
1
3
= ,
2
2
r2 = 1 +
1
1
2+
2
7
,
5
r3 = 1 +
2+
2+
17
,
12
...;
1
2
2. Procedendo otteniamo
1=1
3/2 = 1.5
7/5 = 1.4
17/12 = 1.416666 . . .
41/29 = 1.413793 . . .
99/70 = 1.414285 . . .
239/169 = 1.414201 . . .
577/408 = 1.414215 . . .
denominatore
quoziente
resto
21
8
5
3
2
8
5
3
2
1
2
1
1
1
2
5
3
2
1
0
21/8 = 2 + 5/8
8/5 = 1 + 3/5
5/3 = 1 + 2/3
3/2 = 1 + 1/2
2/1 = 2 + 0/1
q1 := x,
da cui 0 < x1 q1 < 1; si osservi che, se x `e irrazionale, tale `e anche la dierenza x1 q1 . Poniamo poi
x2 :=
1
,
x1 q1
q2 := x2 .
1
,
xn qn
qn+1 := xn+1 ;
si ha, per ogni n, 0 < xi qi < 1, dunque le denizioni poste sono corrette. La sequenza delle xn termina se
x = p/q `e razionale dopo k passi, k essendo la lunghezza dellalgoritmo euclideo applicato alla coppia (p, q);
in caso contrario essa `e una vera e propria successione.
Supponiamo x irrazionale: ad esso vengono dunque associate due successioni (qn ) e (xn ), n N , la prima
di numeri interi, la seconda di numeri irrazionali, tali che
n 2 (qn N xn > 1).
Scriveremo, in analogia con quanto scritto in precedenza,
x = [q1 , q2 , . . . , qn , . . .],
( )
n N .
rapporto tra lato maggiore e lato minore vale 2. I rettangoli normali godono della propriet`
a che, piegandoli
congiungendo i punti di mezzi dei due lati maggiori, si ottengono due rettangoli simili a quelli di partenza.
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Un notevole risultato stabilito da J.L. Lagrange nel 1770 aerma che la successione (qn ) `e periodica se e
solo se x `e un irrazionale quadratico, cio`e se esso `e soluzione di unequazione di secondo grado a coecienti
interi. Un paio di esempi:
1+ 5
2 = [1, 2, 2, 2, . . .] = [1, 2],
= [1, 1, 1, 1, . . .] = [1, 1].
2
Abbiamo appena considerato il cosiddetto rapporto aureo, numero a cui tende la successione Fn+1 /Fn dei
rapporti tra ciascun numero di Fibonacci e il numero precedente. Tali rapporti sono esattamente le ridotte
dellultimo sviluppo scritto.
Uninteressante interpretazione geometrica dello sviluppo in frazione continua di un numero reale x fu data
nel 1897 da Felix Klein. Supponiamo x positivo e segniamo, nel primo quadrante del piano cartesiano i punti
a coordinate entrambe intere. Possiamo immaginare che in tali punti siano ssati dei pioli. Se x `e irrazionale
la retta passante per lorigine e avente x come coeciente angolare non contiene alcun punto a coordinate
intere. Immaginiamo che su tale retta sia teso un lo, sso in un punto innitamente lontano della retta
stessa; tenendo il lo teso, spostiamo il capo che si trova nellorigine verso sinistra: il lo si appoggia su certi
pioli posti sopra la retta considerata, mentre se spostiamo lo stesso capo verso destra esso si appoggia a certi
pioli posti sotto la retta. Questi pioli corrispondono nel primo caso, alle ridotte di indice pari, nel secondo
caso alle ridotte di indice
o relativamente
dispari dello sviluppo di x in frazione continua. La gura mostra ci`
al rapporto aureo (1 + 5)/2.
Riferimenti bibliografici
Barozzi G.C. (2006). Aritmetica: un approccio computazionale, Milano: Springer Italia.
Davenport H. (1994). Aritmetica superiore, Bologna: Zanichelli (in part. il cap. 4).
Falcolini C. (2006). Numeri in un foglio di carta, Archimede 2/2006, 88-93.
Gardner M. (1979). Le curiose frazioni dellantico Egitto danno luogo a rompicapo e a problemi di teoria dei
numeri, Le Scienze, 126 (1979), 100-101.
Niven I. (1966). Numeri razionali e numeri irrazionali, Bologna: Zanichelli [volume non pi`
u in catalogo].
Olds C.D. (1976). Frazioni continue, Bologna: Zanichelli [volume non pi`
u in catalogo].
ibidem 1/2006, 23-25; Sulla frazione continua di ( 5 + 1)/2, Bollettino dei Docenti di Matematica (Canton
Ticino), 52 (2006), 91-93.
Scimemi B. (1993). Le frazioni continue rivisitate, Atti del Quindicesimo Convegno sullinsegnamento della
matematica, Notiziario UMI, Suppl. 5, maggio 1993.
Esistono in rete vari siti dedicati alle frazioni continue; suggeriamo di ricercare con Google la voce frazioni
continue, oppure continued fractions.
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