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Indubbiamente, siamo pieni di molteplici difetti: Ira, avarizia, lussuria, orgoglio, invidia,
pigrizia, gola, ecc., ecc., ecc. Tutti questi difetti ci fanno capire che lIo non esiste in forma
meramente individuale, ci fanno capire che non abbiamo un Io autonomo, che lIo un
mucchio di Io; cio, abbiamo un Io pluralizzato.
Voglio dire, in altro modo, che il corpo fisico manipolato da molteplici Io: io amo, io
odio, io invidio, io voglio, io non voglio, ecc., ecc., ecc. Dentro ogni persona vivono molte
persone e questo dimostrato. Nessuno rimane lo stesso nemmeno per mezzora.
LIo che oggi giura amore eterno a una moglie, pi tardi rimpiazzato da un altro Io
che non ha niente a che vedere con tale giuramento; Allora il soggetto si ritira e la povera
moglie rimane delusa. LIo che oggi giura amore eterno per una causa, domani
rimpiazzato da un altro Io e la persona si ritira. Questo ci invita a comprendere che dentro
ogni persona vi sono molte persone; ognuna di esse ha una propria mente, una propria
volont, un proprio sentimento.
Dunque, la nostra persona fisica non nientaltro che una marionetta, un fantoccio, un
robot controllato da molte persone che portiamo dentro. Tali persone interiori lottano per la
supremazia, combattono fra loro, si odiano reciprocamente. Quando una di esse arriva a
controllare il cervello, il cuore e il sesso, totalmente, allora crede di essere lunica. Non
abbiamo, quindi, senso di responsabilit morale, siamo delle macchine controllate da molta
gente.
Molte volte succede che, nel cosmo infinito, un pianeta si scontra con un altro e questo
una catastrofe. Le onde che arrivano sulla terra ci colpiscono, e come macchine ci lanciamo
nei campi di battaglia sventolando bandiere, slogan, ecc. Milioni di macchine si lanciano
contro milioni di macchine; questa la guerra. La cosa pi grave che noi crediamo di avere
una vera individualit e non ce labbiamo; siamo macchine.
E cos la morte? Ecco qui lenigma. Ben vale la pena sapere che cosa ci aspetta
dallaltra parte.
Ci stato detto, ed vero, che la morte un resto di conti; terminata loperazione
matematica, restano i valori, i risultati, gli io. Essi continuano nella dimensione sconosciuta,
se li prende leternit.
Ovviamente, al cimitero vanno tre cose: innanzitutto, il corpo di carne e ossa, che
imputridisce nella tomba; in secondo luogo, il corpo vitale o corpo bioplastico, come lo
chiamano i russi, che fluttua vicino al cadavere e si decompone poco a poco, come il corpo
fisico. C' poi un'altra cosa che va al cimitero, mi riferisco, chiaramente, alla personalit.
La personalit non il corpo fisico, la personalit energetica, non si pu vedere con gli
occhi fisici, per esiste. Quando uno viene al mondo, non ha personalit. Questa si forma con
l'esempio dei padri, con quello che si apprende a scuola, con le esperienze della vita, ecc. In
realt, la personalit si forma durante i primi sette anni di infanzia e si irrobustisce con il
tempo e con le esperienze.
Giunta l'ora della morte, anche la personalit umana va al sepolcro, entra ed esce dallo
stesso, visibile dai chiaroveggenti (qualsiasi persona che abbia un po' di extra percezione
potr vedere la ex personalit) e si dissolve lentamente nel cimitero.
Mi viene in mente in questo caso, ora, parlando qui con voi, un fatto insolito. Ad una festa
popolare, durante un ballo, nel Distretto Federale, alcuni giovani stavano danzando
allegramente con una certa dama molto vanitosa. Ballarono con lei fino alle tre del mattino; a
quell'ora la dama disse che voleva andare a casa sua. Loro, molto galanti, si offrirono di
accompagnarla in macchina, ma ella disse che aveva freddo e che non poteva andare in
strada con quel freddo. Uno di loro le offr il suo mantello; la dama se lo mise indosso e sal in
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affinch possiate vedere, toccare o palpare quello che c dallaltra parte, quello che si
chiama aldil.
Continuando con questo, diremo: leternit si prende quelli che muoiono in questo mondo,
per alla lunga li vomita. Perch li vuole di l? Per caso noi sappiamo maneggiare le forze
universali?
Al momento giusto ritorniamo a questo mondo. Non sar molto bello ritornare, vero?, per
ritorniamo. Questa la legge delleterno ritorno di tutte le cose.
Ritornano i pianeti al loro punto di partenza, dopo molti anni. Gli atomi, dentro le
molecole, ritornano al loro punto originale di partenza. Le stagioni primavera, estate, autunno
e inverno, ritornano ogni anno. Tutto ritorna, tutto si ripete; perch noi dovremmo essere
uneccezione?
Senza dubbio, ritorniamo, ci reincorporiamo in un nuovo organismo. Succede che allora
della morte esce dalla nostra psiche un disegno, un disegno elettromagnetico. Tale disegno
dellex-personalit viene pi tardi a prendere forma, a cristallizzare nelluovo fecondato, ed
cos come ricostruiamo, nel tempo, il nostro proprio corpo. Cio, rinasciamo, ritorniamo ad
avere un nuovo corpo di carne ed ossa.
Non vi sto parlando di reincarnazione, questo pi elevato, vi sto parlando della legge
delleterno ritorno di tutte le cose e questa legge dimostrata.
Ritornando a questo mondo, dobbiamo creare una nuova personalit; questa si forma con
il tempo e le esperienze. Ritornando ad avere un corpo fisico, lego si reincorpora unaltra
volta; voglio dire, gli Io ritornano a prendere possesso del nuovo corpo e allora si ripetono le
stesse scene, gli stessi drammi, le stesse commedie, le stesse tragedie.
Che bello un bambino! Durante i primi anni di vita del bambino esiste solamente, dentro
il suo organismo, una piccola parte dellanima dellinnocente. Infatti gli Io non hanno ancora
lopportunit di entrare dentro questo corpo, questi girano intorno alla culla, vanno e vengono,
aspettando il momento.
Pi tardi, senza dubbio, i distinti Io ritornano a prendere parte nella scena della vita,
entrano dentro il corpo e il bambino comincia a diventare iracondo, geloso, ecc., ecc., ecc., e
alla fine tutti questi Io, che hanno abbandonato il corpo passato, ritornano ad esprimersi tali
come sono; si ripetono gli stessi drammi, le stesse scene, le stesse commedie. Questa la
legge di ricorrenza.
necessario che voi capiate cos questa grande legge. Tutto quello che ci sta
succedendo nella vita ci gi successo nel passato.
Qui siamo tutti riuniti, in questa grande sala di cultura del nostro paese. Qui ci
incontriamo, e non c dubbio che anche in un passato molto remoto ci siamo incontrati.
La vita unincessante ripetizione di avvenimenti, di fatti. Il destino degli esseri umani si
deve, precisamente, agli Io. Supponiamo che nella passata esistenza, allet di trentanni,
abbiamo avuto unavventura amorosa. LIo di tale avventura, per il fatto di aver partecipato
alla stessa, sicuramente continuer ad esistere dopo la morte. Al ritorno, riprendendo un
nuovo corpo fisico, tale Io aspetter lansiosa et dei trentanni e, esattamente, al compiersi
di quellet uscir a cercare la moglie dei suoi sogni. A sua volta, lIo di tale moglie, al
giungere di quellet, uscir a cercare luomo dei suoi desideri e telepaticamente i due si
metteranno in contatto, fino a rincontrarsi fisicamente. Allora si ripeter la stessa avventura
amorosa.
Supponiamo che allet di quarantanni abbiamo avuto un litigio in una cantina. Poi
giunta la morte e nella nuova esistenza al ritorno anche lIo della cantina ritorner e,
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allet di quarantanni, trover la cantina unaltra volta se non la stessa, per lo meno
unaltra. Dir: Vado a cercare quelluomo col quale ho avuto un litigio alla cantina; lo
trover e telepaticamente si incontrer con lui e torneranno a ripetersi gli stessi avvenimenti,
lo stesso litigio.
Per ogni scena, per ogni dramma, per ogni tragedia, per ogni commedia, esistono attori.
Se noi dissolvessimo questi Io, questi attori, la ripetizione di commedie, drammi e tragedie
diventerebbe praticamente impossibile.
Disgraziatamente, noi non ci preoccupiamo mai di dissolvere tali Io. Veniamo qui, a
questo mondo, molte volte, a ripetere le stesse cose e ogni volta in forma sempre pi
decadente.
Dagli albori della vita, noi non siamo evoluti. Se studiamo la Genesi, in principio troviamo
bellezza (il paradiso terrestre, ecc.) e poi vediamo come lumanit si involuta, degenerata
sempre e sempre pi. Se dissolvessimo questi attori che portiamo dentro: lIo dellira, quello
dellavarizia, quello della lussuria, quello dellinvidia, quello dellorgoglio, quello della pigrizia,
quello della gola, ecc., la ripetizione di tali commedie, drammi e tragedie, diverrebbe
impossibile. Allora la nostra vita si convertirebbe in unopera maestra.
Disgraziatamente, viviamo come macchine, siamo vittime delle circostanze, non abbiamo
imparato a determinare circostanze. Anzi, siamo vittime di queste, siamo come legni gettati
nel mare furioso dellesistenza, andiamo qua e l, senza sapere da dove veniamo, n dove
andiamo. Questa la cruda realt della vita: lavoriamo, lottiamo, guadagnamo il denaro per
mangiare, per vivere, per sostenere la famiglia, ecc., e alla fine muoriamo infelicemente,
senza sapere realmente il motivo per cui abbiamo vissuto e perch abbiamo vissuto.
arrivato il momento in cui noi dobbiamo diventare pi seri, perch fino ad ora non
abbiamo imparato ad essere seri. Siamo il prodotto dellambiente, ripetiamo quello che gli altri
dicono, facciamo quello che fanno gli altri; siamo vere macchine senza tono n suono, legni
gettati nel furioso mare dellesistenza.
Noi abbiamo metodi, nella nostra scuola, per mezzo dei quali voi potrete vedere, udire,
toccare e palpare quello che stiamo dicendovi. Vi invitiamo, in verit, a partecipare ai nostri
studi. Se parteciperete ai nostri studi, non vi peser, perch conoscerete voi stessi e potrete
trasformarvi radicalmente.
Un uomo quello che la sua vita. Se un uomo non cambia la sua vita, sta perdendo
tempo miserabilmente. Uno non pu cambiare la sua vita, se non lavora sulla sua propria
vita. possibile cambiare solamente quando dissolviamo tutti quegli Io che portiamo dentro,
tutte quelle altre persone che vivono dentro la nostra persona. Se procediamo cos, vedremo
come finir la LEGGE DI RICORRENZA per noi.
La cosa pi degna, la cosa pi decente che abbiamo in fondo a noi stessi, lessenza, la
coscienza. Disgraziatamente, questa si trova imbottigliata dentro tutti quegli Io, dentro quelle
altre persone che vivono dentro la nostra stessa persona. Quando noi elimineremo questi
Io, allora la coscienza sar liberata. Una coscienza liberata pu vedere, udire, toccare o
palpare le grandi realt che stanno aldil della morte.
Una coscienza liberata pu scatenare tempeste, provocare gli uragani, camminare sul
fuoco senza bruciarsi, ecc. Una coscienza liberata una coscienza illuminata, la coscienza
di un superuomo, la coscienza di un Dio potente, con poteri terribili sulla vita e sulla morte.
Disgraziatamente, oggi, noi non siamo altro che macchine, macchine e nientaltro che
questo. arrivato il momento di smettere di essere macchine, arrivato il momento di autoosservarci per auto-conoscerci.
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Nella vita pratica, in casa, in strada, a acuola o nel tempio, ecc., possiamo auto-scoprirci.
Se uno si trova in stato di allerta percezione, di allerta novit, vedr che, nelle diverse
circostanze della vita, i difetti che teniamo nascosti affiorano spontaneamente e allora li
vediamo. Difetto scoperto, deve essere giudicato analiticamente e, una volta giudicato,
dobbiamo disintegrarlo, ridurlo a polvere cosmica.
Fondamentalmente, la mente non pu alterare nessun difetto. La mente pu identificarlo
con distinti nomi, farlo passare da un dipartimento a un altro, per mai alterarlo radicalmente.
Abbiamo bisogno di un potere che sia superiore alla mente. Fortunatamente questo potere
esiste in fondo ad ognuno di noi, voglio riferirmi in forma enfatica al potere della Kundalini
parola nuova per molti che non hanno mai letto nulla sullesoterismo o sullo yoga, o su quel
genere.
In ogni caso, Kundalini, fra gli indostani, il fuoco sacro.
Dentro ognuno di noi c un fuoco sacro che pu entrare in attivit. Tale fuoco, nei tempi
antichi, era rappresentato da Iside, Maria, Adonia, Insoberta, Rea, Cibele, Tonantzin, ecc.
Questo fuoco materno, la Divina Madre Cosmica in noi, Dio Madre nel profondo pi
intimo del nostro cuore.
Se facciamo appello a questo fuoco divino, se facciamo appello a questa Kundalini degli
indostani, allora possiamo chiederle che elimini il difetto che abbiamo osservato e giudicato
anticipatamente.
Kundalini, la Madre Cosmica simboleggiata dalla vergine di tutte le antiche religioni,
proceder eliminando dalla nostra psiche tale difetto, distruggendo lIo che lo personifica,
riducendolo in cenere, a polvere cosmica. Quando ci avviene, la percentuale di coscienza l
imbottigliata, imprigionata, si liberer, si emanciper. E se continuiamo con questo
procedimento psicologico trascendentale, rivoluzionario, potremo in verit disintegrare tutte
quelle molteplici persone che portiamo dentro di noi.
Quando ci si compie, quando tutta la totalit dellIo viene ridotta in cenere, convertita in
polvere cosmica, lessenza (la coscienza) sar liberata e sar allora che godremo della vera e
autentica felicit; sar allora che in verit conosceremo la libert, sar allora che in verit
saremo illuminati, sar allora che potremo sperimentere, da noi stessi e in forma diretta,
quello che la Verit.
Molte teorie sono state scritte sulla Verit. Alcuni dicono che la Verit quella, o
questaltra, ma la Verit la pu sperimentare solamente colui che morto in se stesso, qui ed
ora; la Verit conseguibile solamente per colui che riuscito a risvegliarsi.
Oggi, tutti voi, senza eccezione, avete la coscienza addormentata; questa si trova
imprigionata, imbottigliata dentro il me stesso, dentro il se stesso, dentro lego.
Coloro che rendono culto allego, sono egolatri. Ci sono molte scuole che enfatizzano, in
forma definitiva, che dentro ognuno di noi esiste un Io superiore e un Io inferiore.
C chi suppone che lIo superiore deve controllare lIoinferiore, fino a trionfare, e che
allora ci convertiremo in Mahatma, in di. Coloro che procedono cos non sanno che
inferiore e superiore sono due sezioni di una stessa cosa.
Lego ha un principio, lego ha una fine. Limportante, per noi non lego, lio, ma lEssere.
LEssere lEssere e la ragione dessere dellEssere, lo stesso Essere. Il Nostro Essere
divino, il nostro Essere Dio stesso, il nostro Essere non ha n principio n fine. Nel nostro
Essere c pienezza, c la perfezione, c il senso della felicit. Il Nostro Essere pu darci
quella felicit inesauribile, quella gioia inconfondibile, che non ha niente a che vedere con i
vani piaceri della vita.
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Il Nostro Essere pu condurci a quella fonte dacqua di vita, e chi bevesse di questa
acqua non potr mai pi avere sete, e fiumi di acqua pura sgorgheranno dal suo ventre. Per
questo disse il Cristo che Egli la luce, che Egli la vita...
Il Cristo, realmente, bisogna cercarlo nelle profondit di noi stessi, nel profondo del Nostro
Essere. Egli il Salvatore, per non si trova da altre parti, ma nelle profondit dellEssere.
Gli adoratori dellego, coloro che rendono culto al me stesso gli egolatri, i mitomani,
pensano il meglio dellego. C chi si dedica a fortificare tutti quegli Io che nellinsieme
costituiscono il me stesso. Questi, inevitabilmente, si convertono in potenze tenebrose.
Non troppo dirvi, in nome della verit, che a noi ad ognuno di noi, vengono assegnate
sempre 108 esistenze. Se durante queste 108 esistenze non dissolviamo lIo, se durante
queste 108 esistenze non ci risvegliamo, allora non ci vengono pi assegnati corpi fisici e
successivamente entriamo nellinvoluzione sommersa dei mondi inferni.
Dante scrisse unopera straordinaria, voglio riferirmi in forma enfatica alla Divina
Commedia. I nove circoli danteschi sono reali; linferno di Dante certo, per simbolico,
allegorico.
Le anime involuzionano nei mondi inferni. Se in vita non siamo stati capaci di ridurre in
polvere lego, lio, il me stesso, il se stesso nelle 108 esistenze, dopo la morte entriamo
dentro le viscere della Terra, nelle infradimensioni della natura e del cosmo. L, nel mondo
sommerso, soffriamo lindicibile; l dobbiamo involuzionare nel tempo fino a che le forze
centrifughe disintegrano il me stesso, riducano in polvere lego.
Tra i nhuatls, saggi come nessuno, si parlava del Mictln, si diceva che c'erano nove
cerchi, che i defunti passassero per questi nove cerchi che li fossero provati, per entrare pi
tardi nei paradisi elementali della natura. Il Messico Antico possiede la saggezza dell'eternit.
Qui, nella terra sacra dei nhuatls, dei toltecas, dei maya, degli zapotecas, esistono verit
trascendentali che devono essere studiate, analizzate, conosciute comprese.
Chi passa per i nove cerchi danteschi, dopo la Morte Seconda, si emancipa. Lanima,
l'essenza pura, risorge in superficie, alla luce del Sole, per riiniziare un nuovo processo
evolutivo che comincia con il regno minerale, continua nel regno vegetale, prosegue nel
regno animale, fino a riconquistare lo stato umano che in precedenza era stato perduto.
Allora viene assegnato all'anima un nuovo ciclo di esistenze ancora 108 esistenze affinch
si autorealizzi. Se non ci riesce, si ripete lo stesso processo.
In tutto ci sono 3.000 cicli. Quelle anime che in 3.000 eoni o periodi di tempo non
conseguono la maestria, dopo la Morte Seconda nel ciclo 3000 si sommergeranno per
sempre nel seno dello Spirito Universale di Vita, convertiti in semplici elementali; non in
mahatma, non in guru, non in di, non in angeli, ma in semplici elementali della natura.
Per torniamo a noi. Siamo qui tutti riuniti, ovunque ci sono guerre e rumori di guerre, e ci
saranno guerre fintanto che dentro ognuno di noi esistono gli elementi della discordia e
dellegoismo. Dentro ognuno di noi esiste un inferno, noi portiamo dentro linferno.
Dobbiamo lavorare su noi stessi, abbiamo bisogno di trasformarci radicalmente, di
convertirci in esseri ineffabili. Quindi allora, tutti coloro qui presenti devono capire la necessit
di autoconoscersi profondamente e in tutti i livelli della mente. Venendo al mondo ci viene
data lopportunit per trasformarci.
Dentro noi stessi portiamo la cosa pi decente, la cosa pi degna, che lessenza, ci
che si chiama anima. Ripeto: la teniamo imprigionata nellego. Questa essenza, questa
anima, in origine proviene dalla Via Lattea. L risuona splendidamente la nota La. Prosegue
poi, questa anima, con la nota Sol, mentre attraversa il disco solare. Prosegue discendendo e
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attraversa la nota Fa, che fa vibrare i pianeti intorno al Sole e, continuando nella sua discesa,
con la nota Mi, entra in un nuovo corpo fisico.
Nel ritornare in questo mondo, allessenza viene data unopportunit per scoprire, persino,
il Raggio Psicologico Principale che la caratterizza. Se riusciremo a scoprirlo, non falliremo
nella vita. Disgraziatamente, la gente non conosce nemmeno il raggio psicologico principale
che la caratterizza e ci lamentevole.
Alcune persone si distinguono per lira, altre per lodio, altre per la passione sessuale,
altre ancora per linvidia, ecc. Se almeno conoscessimo il Raggio Psicologico Principale e
disintegrassimo lIo che gli corrisponde, ovvio che disincarneremmo trionfalmente,
avremmo fatto un passo nel cammino dellemancipazione. Disgraziatamente, non ci
preoccupiamo nemmeno di conoscere quale sia il nostro raggio psicologico principale.
Quando uno scopre qual il suo difetto pi grosso, diventa facile, in verit, disintegrare gli
altri. Non voglio dire che questo sia come soffiare e fare bottiglie, per in verit pi facile
disintegrare i distinti elementi che costituiscono lIo quando si scopre il Raggio Psicologico
Principale.
Disgraziatamente, la gente se ne va dopo aver fatto sforzi inutili, se ne va dopo aver
sofferto molto in questa valle di lacrime, se ne va dopo aver perso tempo inutilmente;
Leternit se li divora e quindi ritornano per ripetere la stessa storia.
La vita come una pellicola; la morte il ritorno al principio della vita, al punto di partenza
originale. Allora della morte ci togliamo questo rotolo che la vita, e quando ritorniamo
proiettiamo unaltra volta la stessa vita. Cos ogni uomo vive la sua propria vita; ogni uomo,
nel ritornare a questo mondo, ripete la sua stessa vita, e se non lavora sulla sua vita, se non
la trasforma, se non fa della stessa unopera maestra, sta perdendo tempo miserabilmente.
La cosa pi importante per noi, ripeto, la nostra vita. Fin qui le mie parole.
-----------------------------------------------------------------------------------------------Istituto Culturale Quetzalcoatl di Antropologia Psicoanalitica, A.C.
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