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PARTE PRIMDDDDDDDDDDDDDDDPARTE PRIMADDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDA CAP.1 | L'impero e la chiesa dopo Costantino 1.1 Costantino muore a Nicomedia nel ! d.c.

" Dopo di lui# l'imperatore ini$ia ad impersonare una nuo%a maiestas# che anda%a assumendo altissimi contenuti di ideali e sacert&. Il crimen laesae maiestatis, indi%idua non solo l'alto tradimento e l'oltra''io alla persona sacra del monarca# ma anche l'attentato ai suoi consi'lieri e ai mem(ri del concistoro e del senato. )iustiniano# di%entanto sempre pi* tiranno# dopo la +allita ri%olta di Ni,a del - .# non esiter& a proclamare che Dio a%e%a asso''ettato a tal punto le le''i all'imperatore# da +are di /uest'ultimo la 0le''e animata in terra1. 1.. Lo s%ol'imento storico attestato dal tras+ormarsi della +i'ura del principe# si rispecchia anche nel sistema delle +onti del diritto. Il (inomio leges-iura continu2 a caratteri$$are la dinamica interna dell'ordinamento# almeno +ino alla promul'a$ione del Di'esto3- 4 di )iustiniano# che uni+ic2 le'es e iura. Le leges sono le costitu$ioni imperiali# cio5 norme emanate dall'imperatore. )li iura erano non le''i# ma principi idonei all'applica$ione nella prassi# tratti sia da'li Editti pretori# sia dalle opere di 'iureconsulti6 i 'iuristi a%e%ano /uindi la capacit& di emanare pareri a%enti la stessa e++icacia della le''e. Da Costantino in poi# mal'rado la presen$a sempre pi* in'rom(rante del monarca nella produ$ione del diritto# nessuno si so'n2 d'interrompere +ormalmente la tradi$ione dei 'loriosi iura. 7u soltanto necessario disciplinarla per adattarne l'uso ai tempi nuoi se'nati da 'rande decaden$a culturale. L'imperatore non pu2 permettersi che i 'iuristi# lo contraddicano con le loro opere# perci2 permette loro di emanare norme solo se e'li stesso 'li ha con+erito lo ius respondendi. Nel 8.9# l'imperatore :alentiniano III# indiri$$2 al senato di roma la legge delle citazioni# do%e si sta(ili%a che potessero essere utili$$ati in 'iudi$io# solo le opere di cin/ue autori stimati6 Papiano# Paolo# )aio# ;lpiano e Modestino" in caso di discordia tra i pareri de'li autori# %ince%a il parere della ma''ioran$a" in caso di parit& numerica# pre%ale%a il parere di Papiano. <uanto a'li altri 'iuristi# li si pote%a alle'are solo se citati dai cin/ue 'randi# e solo esi(endone i testi ori'inali. 1. )li iura continuarono nel (asso Impero ad a%an$are +aticosamente per la loro strada" tra /uesti iura %anno anno%erate le Istituzioni di Gaio 31=>4. Essa con+lu? pi* tardi nell' Epitome Gai# che era una para+rasi e commento delle Istitu$ioni.:ita lun'a e((ero anche i Tituli ex corpore Ulpiani 3I: secolo4 di ;lpiano. @empre in /uest'epoca %iene composta anche la Fragmenta Vaticana# ch'era un manualetto istitu$ionale scolastico.Ma 'li iura non a++idano la loro sopra%%i%en$a soltanto alla %ol'ari$$a$ione di /ualche opera antica risalente ai tempi 'loriosi del principato. :i sono# +in /uasi alle so'lie del medioe%o# se'ni di /ualche produ$ione nuo%a. Ad esempio tro%iamo la Lex Dei, un manualetto di compara$ione tra le''e (i(lica# e /uella di Roma. 1.8 )li iura# nell'era del dominato# erano comun/ue la parte dell'ordinamento ormai in tramonto. Rappresenta%ano la %ecchia tradi$ione occidentale" dacch5 il centro dell'impero a%e%a traslocato a Costantinopoli# le idee d'oriente a%e%ano +atto presto a spostare l'asse portante del dirito sulle leges# ossia sui comandi del monarca onnipotente. Nasce in /uest'epoca un certo 'usto per la 0codi+ica$ione1. I codici non erano altro che colle$ioni di norme %ecchie e nuo%e. I primi codici entrano in scena ai tempi di Diocle$iano 3.=8A >-4. Tro%iamo il Codice Gregoriano 3.B 4# che esi(i%a rescritti dall'et& di Adriano in poi" il Codice Ermogeniano che racco'lie%a rescritti Diocle$ianei. A((iamo poi il Codice Teodosiano 38 =4# %oluto da Teodosio II d'oriente# e che era

una raccolta normati%a intesa come se'uito del codice )re'oriano ed Ermo'eniano" 'li iura +urono tralasciati# %enner2 codi+icate solo le costitu$ioni imperiali %i'enti# in 19 li(ri. 1.Diocle$iano# +u un 'rande ri+ormatore che aspira%a alla conser%a$ione del passato" +u l'imperatore che am(i%a a restaurare la ma'ni+icen$a antica e +in? con l'er'ersi a di+ensore della 'loriosa romanit& pa'ana" se la prese /uindi prima con i manichei d'E'itto# poi con i Cristiani# scatenando contro di loro l'ultima persecu$ione. 1.9 Tanto 5 +osca l'imma'ine che la tradi$ione cattolica ci ha tramandato di Diocle$iano# tanto 5 luminosa in%ece /uella che ci ha conse'nato di Costantino6 da lui 5 cominciata la storia del millenario Impero cristiano (i$antino. Il 1 # 5 l'anno della s%olta per i Cristiani" si ha in+atti l'Editto di Milano# nel /uale +u sancita la +ine della persecu$ione dei Cristiani e +u proclamata la neutralit& dell'impero %erso o'ni reli'ione. Tra il 1= e il .1 %edono poi la luce alcuni importanti istituti della chiesa6 Episcopalis audientia# il 'iudice ordinario lascia%a le cause al 'iudi$io %esco%ile# /ualora le parti l'a%essero richiesto concordemente" la Manumissio in ecclesia# corrispondente alla manussio inter amicos# che %eni%a cele(rata pre%alentemente da pa'ani. Altro merito che i Cristiani danno a Costantino 5 /uello della concessione alle loro chiese della capacit& di rice%e eredit& e le'ati. 1.! Nel > nac/ue Costantinopoli# la nuo%a Roma# che e((e il marchio di citt& pa'ana3la reli'iosit& di Costantino 5 ami'ua# da una parte si dimostra con molti suoi atti +a%ore%ole al cristianesimo# dall'altra 5 adoratore del re sole4. 1.= Il concilio di Nicea 3 .-4# +u un e%ento 'randioso" la chiesa cattolica %i si autoa++erm2 u++icialmente di +ronte all'eresia. )ett2 anche il primo seme dell'or'ani$$a$ione 'erarchica della chiesa uni%ersale. Nel conilio %enne condannata la dottrina ariana# secondo la /uale solo il Padre a%e%a natura di%ina# mentre il 7i'lio era creato" +u enunciato il nuo%o do'na della 0identit& della sostan$a di%ina1 di Padre e 7i'lio. Nel =1 poi# nel concilio di Costantinopoli# anche lo @pirito @anto +u assunto nela consu(stantia di%ina. 1.B In /uest'epoca si a++accia lo spettro del cesaropapismo# cio5 la tenden$a del potere imperiale a so%rapporsi a /uello reli'ioso. Ad alimentare il cesaropapismo contri(u? di sicuro l'arianesimo. Di%ent2 arianesimo anche Costantino# che si +ece (atte$$are sul letto di morte da Euse(io di Nicomedia# %esco%o ariano. Eretico +u suo +i'lio Costan$o II# il /uale si adoper2 per tra+erire alla chiesa ariana# la patente di 0cattolica1# e poco manc2 che ci riuscisse. 1.1> La %ittoria del cattolicesimo romano +u san$ionata nel =># anno in cui Teodosio I il )rande# eman2 il cele(re editto di Tessalonica# che impose a tutti i sudditi dell'impero di se'uire la reli'ione inse'nata dall'apostolo Pietro e pro+essata dal ponte+ice di Roma" il Cattolicesimo +u /uindi ele%ato a reli'ione di @tato# 'iuridicamente o((li'atoria per tutti. Il pro(lema dolente +u per2 l'unit& del comando della chiesa" anche se 'i& nel concilio di Costantinopoli3 =14# si e((e il riconoscimento del primato papale# il pro(lema +u solo in apparen$a risolto. Trascorsero in+atti !> anni# e Costantinopoli non toller2 pi* di passare dopo Roma" nel concilio di Calcedonia 38-14# la sede di Costantinopoli e /uella di Roma +urono messe allo stesso li%ello" il papa perse /uindi il suo primato.

1.1. @ant'Am(ro'io# sta dietro a tutte le %icende di +ine secolo 3+ine >>4# in cui si sono tro%ati di +ronte Chiesa e Impero. E'li ottiene da )ra$iano# che rinuncia al titolo di ponti+eC maCimus# e da Teodosio# riesce a ottenere una clamorosa peniten$a pu((lica. Per la prima %olta# il pi* 'rande dei so%rani# si sottomise alla Chiesa. 1.1 Papa )elasio I 38B.A8B94# 5 riuscito a imprimere un'orma nella storia della Chiesa. )elasio di+ese il primato del Papa# e si occup2 del pro(lema del cesaropapismo. Per /uanto ri'uarda il primato del papa# )elasio lo +a discendere dal primato che Cristo a%e%a ine/ui%oca(ilmente attri(uito a Pietro" principio riscontra(ile nel Decretum Gelasianum <uanto al secondo punto# cio5 il cesaropapismo# il +amoso proclama 'elasiano del dualismo delle di'nit& e della di%isione delle competen$e tra il potere spirituale e temporale# ha costituito il +ondamento della dottrina della Chiesa" il papa l'ha +ormulato nel trattatello De anat!ematis "inculo. Di +ronte alla +ammiata %iolenta del cesarismo (i$antino# il papa si decise ad ammonire Anastasio 3che sede%a sul trono di Costantinopoli4# dicendo'li appunto che il predominio sul potere spirituale spetta%a alla chiesa3auctoritas4# mentre su /uello temporale era competente l'imperatore3potestas4. 1.18 Il potere normati%o del ponte+ice a%e%a cominciato a mani+estarsi sistematicamente a partire dal I: secolo" si esprime%a in lettere# attra%erso le /uali %eni%ano decise +attispecie concrete 3decretales4. I canoni degli apostoli# in%ece# comprende%ano re'ole conciliari sul culto# sull'ordina$ione sacerdotale e sulla %ita dei %esco%i e dei chierici. A Roma# tra il : ed il :I secolo# %i +u una esplosione di ini$iati%e compliatorie" la pi* importante +u la Collezione Dionisiana" ne +u autore il monaco Dioni'i# e di%ento il codice 0u++icioso1 della Chiesa di Roma. Tale codice# passati circa .>> anni# +u molto modi+icato# e ne +u cam(iato persino il nome in colle$ione Dion#sio-$adriana. Tale colle$ione# a%e%a una temi(ile concorrente oltr'alpe6 la collezione Isidoriana o $ispanica I materiali delle due raccolte sono simili# sicch5 non %i 5 rischio di collisione" spira per2 sulla colle$ione Isidoriana# un'aria nuo%a e medie%ale per %ia dell'a''iunta di canoni dei recenti concili 'allici e i(erici. CAP.. | Re'ni e le''i romanoA(ar(ariche6 la %ol'ari$$a$ione del diritto romano ..1 Le in%asioni (ar(ariche +urono solo ecce$ionalmente campa'ne miliatari ordinate alla con/uista dei territori Romani" per lo pi* erano in+atti scorrerie di tri(* che %arca%ano la +rontiera# a +ini di sacche''io. La carica dirompente delle 0in%asioni1# esplose in realt& solo dopo che i (ar(ari si era sta(iliti al di /ua dei con+ini# sui territori romani# con l'assen$o di Disan$io# in /uanto +urono arruolati per scopi militari. A%%enne per2 col tempo che alcune unit& 'ermaniche si ri(ellassero# e +orti della +or$a delle armi# s'impadronissero 'radualmente del potere" ma non a'irono da nemici %eri e propri dell'impero# erano mercenari o milites +ederati. ... Esempio em(lematico sotto /uesto aspetto# 5 /uello dei Visigoti% nel 81># 'uidati da &larico# i %isi'oti penetrarono sino a Roma# e la sacche''iarono3sacco di Roma4. Alarico# re dei %isi'oti# era un 'enerale +ederato. Tale sacco# 5 stato determinato pi* da spirito di %endetta nei con+ronti di Enorio3impertatore d'Eccidente4# che da odio per l'istitu$ione imperiale. Dopo il sacco Alarico prose'u? il suo cammino %erso l'A+rica# ma 'iunto in Cala(ria# mor? sempre nel 81>. )li succedde Ataul+o# che 'uid2 i :isi'oti in )allia. .. E'ni re %isi'oto# +ino a Recces%indo# assunse il nome di 7la%ius" nome che e%oca%a l'appartenen$a

+itti$$ia alla 0+ami'lia imperiale1 ..8 Nel ->9 Alarico II +ece comporre la Lex 'omana (isigot!orum, una ricca antolo'ia di +onti normati%e romane %i'enti# tutte riprodotte nel testo ori'inale. @i di%ide in una prima parte di le'es# e una seconda parte di iura. Nel ->! Alarico II# muore nella (atta'lia contro i )alli# che li costrin'ono a %arcare i pirenei ed a ri+u'iarsi in I(eria. La le'isla$ione Alariciana# si pose a++ianco ad un complesso di norme 'i& esistente6 la Lex Visigot!orum% per un secolo e me$$o# nel periodo del re'no i(erico# i %isi'oti e((ero . le''i. La LeC Romana Fisi'othorum# sare((e stata utili$$ata solo dai Romani# mentre la LeC :isi'othorum3pi* semplice e ro$$a4# solo dai )oti. ..9 I )urgundi# erano entrati in )allia# con propositi +eroci e da nemici dei Romani" ma nel 8 !# il 'enerale E$io# a%e%a stroncato i loro so'ni di 'rande$$a" ne +ece poi milites +ederati" il processo di Romani$$a$ione +u rapido# e ruota tutto intorno al re )un'o(ardo" e'li continu2 per tutto il lun'o re'no# a pro+essare +edelt& all'impero e la trasmise anche ai suoi successori. Anche /ui %i +u una doppia le'isla$ione6 la Lex )urgundionum# che do%e%a essere applicata per i Dur'undi# e la Lex 'omana )ungundionum# da applicare ai Romani. ..! La doppia le'isla$ione non tocc2 in%ece ai 7ranchi# che di%entarono padroni della )allia" /ui entro in %i'ore il *actus legis +alicae# complesso di norme di marca 'ermanica" esso consiste%a in una serie di capitoli /uasi tutti diretti a sta(ilire pene pecuniarie per i reati. ..= E' uso datare la caduta dell'impero romano d'occidente nel 8!9 d.C. Edoacre# +i'lio di un persona''io della corte di Attilia# era presto entrato a ser%i$io della romanit&# di%entando comandante delle 'uardie imperiali.@ul trono di Roma sede%a il 'io%ane Romolo# +i'lio di Ereste" nemico di Edoacre. Ereste si oppose a Edoacre e %enne ucciso" il 'io%ane Romolo +u in%ece deposto. <uesto a%%enimento chiuse un +ase lun'a e 'loriosa della storia. ..B <uanto manca%a ad Edoacre# che a%e%a ottenuto il titolo di reC dai suoi )ermani# e a%e%a occupato l'Italia# era il riconoscimento del potere da parte (i$antina. All'atto pratico# comun/ue# Edoacre esercit2 certamente i poteri con piene$$a# ma lo +ece nel rispetto di Roma e delle istitu$ioni preesistenti# collocandosi anch'e'li# come e +orse pi* di altri# all'interno dell'impero. ..1> Teodorico# re de'li ,strogoti, riusc? nel 8B a chiudere Edoacre entro le mura di Ra%enna# e successi%amente lo uccise. Teodorico rispett2 sempre l'ordinamento e l'amministra$ione dei Romani" ai Romani a++id2 le alte cariche dello stato# e rispett2 le chiese cattoliche. Come i :isi'oti# e i Dur'undi# anche 'li Estro'oti a%re((ero a%uto la loro sintesi di diritto %ol'are# diretta a re'olare i rapporti tra (ar(ari e romani. Le di++icolt& tutta%ia non mancarono# e Teodosio redasse l-Editto# nel /uale ha molta importan$a il diritto penale" su un paio di capitoletti 5 opportuno so++ermarsi6 patrocinum# in (ase al /uale persone potenti sta%ano in 'iudi$io al mio posto" a((iamo poi i ser%i della 'le(a3ser%i della terra4# ed i collegia# i +i'li sono o((li'ati a +are il la%oro del padre. CAP | )iustiniano .1

)iustiniano nasce nel 8=.# in Macedonia" sale al trono dell'impero d'Eriente nel -.! e %i rester& +ino al -9-. La sua politica si 5 s%iluppata lun'o linee direttrici6 1. Codi+ica$ione del diritto .. Restaura$ione con le armi# del potere di Costantinopoli all'interno dell'impero . ;ni+ica$ione della chiesa cattolica 3o(ietti%o +allito4 .. P;NTE 1 Appena salito al potere# ordin2 la riela(ora$ione dei codici )re'oriano# Ermo'eniano e Teodosiano# e di preparare un nuo%o codice# snello e a''iornato6 il corpus iuris ci"ilis. :iene +atta /uindi una 1G edi$ione del codice# del /uale per2 ci sono 'iunti solo alcuni +rammenti" la .G edi$ione 5 in%ece composta da 8 li(ri6 Codex3raccolta di costitu$ioni imperiali4# Digesto o *andette3+rammenti di opere 'iuridiche romane4# Istituzioni3manuale per la scuola4 e .o"elle3le''i )iustinianee posteriori alla pu((lica$ione del Codice4. Il codice dopo (re%e tempo# sem(r2 incompleto# dato che non prende%a in considera$ione numerose nuo%e norme# ed in particolare le /uin/ua'inta decisiones" si decise cos? di +arne un'edi$ione a''iornata6 il codex repetitae praelectionis Dopo la morte di 'iustiniano le no%elle %en'ono di%ise in . parti6 L'Epitome Iuliani# riassume# rimane''ia e traduce in latino 1.8 no%elle# per scopi pratici" l-&u!enticum 5 una raccolta +edele di 1 8 no%elle rese tutte in latino. .P;NTE . L'o(ietti%o am(i$ioso di )iustiniano era /uello di ricon/uistare l'Eccidente. Nel - # il 'enerale Delisario# salp2 per l'A+rica e scon+isse i :andali e torn2 a Costantinopoli da trion+atore" +u poi il turno dell'Italia# s(arcato in @icilia# l'e((e tutta in mano" pass2 poi alla Cala(ria cercando di risalire la penisola# ma prima di conse'uire la %ittoria de+initi%a# dopo anni di campa'na# 'li ;nni piom(arono a minacciare la Tracia e la Macedonia# e ancora pi* 'ra%e# Corsoe ruppe la tre'ua" Delisario lasci2 l'Italia# ed i )oti lentamente si ripresero e le sorti della 'uerra %olsero decisamente a loro +a%ore" ma ecco che un nuo%o armisti$io coi Persiani# consent? la riscossa" l'eunuco Narse condusse un secondo esercito attra%ero la Dalam$ia ed e((e in mano la penisola. )iustiniano estese la sua compila$ione all'Italia ricon/uistata. L'Italia di%ent2 /uindi +ormalmente terra di diritto )iustinianeo. A di++eren$a del resto d'Europa che conser%2 le le''i romano (ar(ariche# e /uindi il diritto teodosiano. CAP 8 | I lon'o(ardi 8.1 Nel -9B# l'esercito longo/ardo condotto da re &l/oino# dopo a%er a((andonato la Pannonia# si a++acci2 sul 7riuli e sulla pianura padana" era un popolo ori'inario della @candina%ia. Cle0i# successore di Al(oino# massacr2 molti cittadini Romani# ed altri li esili2" a /ualche anno di distan$a# anche &uturi# +i'lio di Cle+i# diede il %ia ad una ecatom(e di no(ili Romani. La stessa strate'ia adottata nel corso dell'occupa$ione militare del territorio# a%e%a +inito col disperdere i con/uistatori in tanti distretti +ortemente autonomi. @in dall'ini$io# Al(oino a%e%a in+atti staccato 'ruppi di 0arae# corpi di spedi$ione# a occupare sin'oli distretti. )ruppi tanto poco disposti all'o((edien$a# che dopo l'assassinio di Re Cle+i3-!-4# si ri+iutarono di ele''ere un successore per 1> anni# nei /uali re'n2 il caos# di cui appro+ittarono i (i$antini6 la ma''ior parte dei duchi lon'o(ardi# accetto i doni dell'imperatore e torn2 a militare sotto le sue (andiere. Re Autari 3-=84# +ece un pro'ramma serio di restaura$ione della poten$a 'ermanica6 rottura con i potenti Romani# ritorno all'arianesimo e crea$ione di una struttura politica unitarie ed indipendente.

8.. Alcuni anni pi* tardi# a((iamo la promul'a$ione della prima raccolta normati%a" corre%a il 98 # e Re dei lon'o(ardi era 'otari% in /uesto periodo il rapporto di +or$a tra lon'o(ardi e (i$antini# e tra lon'o(ardi e 'alli mut2" la situa$ione era ora +a%ore%ole per i lon'o(ardi e /uindi Rotari tent2 d'impadronirsi dei territori ancora (i$antini dell'Italia centro superiore. Cominci2 le opera$ioni attaccando la Li'uria# della /uale s'impadron? +acilmente. Nello stesso anno promul'2 l-editto di 'otari1 codice che %a incontro ai ceti in+eriori# oppressi da eccessi%e 0esa$ioni1 da parte dei potenti. Rotari +a il codice con il consi'lio e il consenso dei ma''iorenti# e di tutto l'esercito %ittorioso3'airethinC# cio5 assem(lea in armi4. La con%en$ione tra potenti e la massi di umili# era intesa a sal%a'uardare la pace# ed e%itare risse# ossia le +aide. Nel codice si incontra inoltre il tari++ario per la composi$ione dei reati# u'uale per tutti# ricchi e po%eri. Nel caso i po%eri non riuscissero a pa'are# si usa%a ancora la conse'na del colpe%ole al creditore in schia%it*.La pena capitale 5 comminata solo per alcuni reati6 con'iura contro il re# diser$ione# collusione col nemico# a((andono del posto di (atta'lia. In caso di assassinio# spetta%a alla +ami'lia dell'ucciso# il guidrigildo# cio5 il pre$$o dell'ucciso# calcolato sul %alore dello status sociale dell'ucciso. 8.! La donna non a%e%a 'uidri'ildo# perch5 era pri%a di uno status sociale autonomo# essendo perennemente asso''ettata al mundio, esercitato dai maschi della +ami'lia o# in loro mancan$a# dalla curtis re'ia" la donna per %ia di tale so''e$$ione# non pote%a alienare o donare alcun (ene sen$a il consenso del mundaldo. Il mundio# oltre ad essere una tutela# ha anche caratteri potestati%i e patrimoniali. Il mundio non coincide necessariamente con il potere del capo+ami'lia" lo sposo do%e%a ac/uistare il mundio# pa'andolo# al momento del matrimonio. La posi$ione economica della mo'lie nella nuo%a +ami'lia era ra++or$ata da una dona$ione nun$iale" dopo la +ase preliminare# il matrimonio si per+e$iona%a con la conse'na o tradi$io della donna. La donna lon'a(arda porta%a in dote un corredo di %esti e utensili 30ader0io4# ma pote%a rice%ere anche una parte del patrimonio paterno" in tal caso era esclusa dalla successione. Per i +i'li la successione era solo le'ittima" si pote%a +are testamento unicamente a +a%ore di estranei# e in mancan$a di prole" le +emmine erano chiamate alla successione a condi$ione che non a%essero +ratelli. I con0a/ulati# erano %icini# di propriet& terriere# che a%e%ano stretto una 0a/ula tra loro# che a%e%ano perci2 una propriet& comune. Nel campo dei rapporti o((li'atori# %a detto che i lon'o(ardi non a%e%ano contratti propri e usa%ano /uelli della prassi romana6 t!inx o gairet!inx, simile alla mancipatio romana" launegild# che rende%a la dona$ione de+initi%a. La datio 2adiae 5 in%ece principalmente usata per 'arantire la comparsa in 'iudi$io e l'esecu$ione di atti processuali" il de(itore o promittente do%e%a conse'nare al creditore# a m2 di pe'no sim(olico# un o''etto detto appunto Hadia# che poi a%re((e do%uto riscattare" il che a%%eni%a mediante la conse'na della Hadia# ad un intermediarioA'arante# detto 0ideiussor. 8.18 Il processo lon'o(ardo# era animato da tutt'altro spirito del processo romano" nella sua +orma ori'inaria pura non costitui%a nemmeno un 'iudi$io" per i 'ermani antichi# scopo essen$iale era allontanare la minaccia delle +aide. Le liti %eni%ano composte attra%erso i duelli# e attra%erso il 'iuramento dell'imputato# assieme a una schiera di so''etti che 'iura%ano con lui3'iura%ano sull'a++ida(ilit& della persona# non sui +atti4. Col tempo# i re lon'o(ardi# mostrarono di a%ere poca simpatia per il duello" la linea di tenden$a che s'intra%%ede nella storia del processo lon'o(ardo %a timididamente %erso la romani$$a$ione CAP - | La Chiesa# Disan$io e i Carolin'i 7u la chiesa a determinare la caduta del re'no lon'o(ardo. Tutto cominci2 /uando i re lon'o(ardi decisero di prendere Ra%enna# per ottenere la continuit& territoriale dei loro domini# che era

ostacolata dai (i$antini. Il re Liutprando# nel !.9 occup2 /uindi Ra%enna# ma +u su(ito chiaro che# l'opera$ione per a%ere senso# non pote%a arrestarsi ai con+ini del ducato di Roma# e do%e%a procedere per +or$a %erso la citt& eterna. Inutile dire che la Chiesa# non pote%a tollerare# di %edersi pendere sul capo una simile spada di Damocle. Nello stesso anno# l'imperatore Leone III l'Isaurico# a%e%a cominciato a Costantinopoli# la campa'na contro il culto delle imma'ini" ma /uando nel ! > l'imperatore %olle imporre /uesta dottrina coatti%amente e comand2 l'esporta$ione di tutte le imma'ini sacre dalle chiese# l'occidente insorse. La ritorsione del monarca +u se%era e colp? la Chiesa di Roma" circol2 la noti$ia che la Chiesa do%e%a essere posta all'o((edien$a con o'ni me$$o# compresa l'elimina$ione +isica del papa. La chiesa si sta%a +aticosamente orientando %erso un traumatico cam(iamento di potere. La 'occia che +ece tra((ocare il %aso +u l'ennesima in%asione di Ra%enna3!->4. <uesta %olta# oltre i timori della Chiesa# %i +u l'indi'na$ione dell'imperatore Costantino :# che mand2 il papa @te+ano II da Astol+o# re dei lon'o(ardi# per in'iun'er'li di restituire il maltorto" il re lon'o(ardo non 'li diede ascolto# ed allora il papa decise di ri%ol'ersi ai 7ranchi. Il re dei 7ranchi# che era Pipino il Dre%e 3!-14# si prese l'impe'no di ricon/uistare tutto l'Esercato# e restituirlo direttamente allo stato Di$antino. Papa @te+ano II# prolun'2 il proprio so''iorno presso i 7ranchi e rassod2 a tal punto i le'ami con la nuo%a dinastia da indurre l'instaura$ione di un rapporto +itti$$iamente +amiliare. Pipino e i +i'li 3tra cui Carlo Ma'no4# +urono unti 0re e patri$i13patri$io era il titolo che spetta%a all'esarca di Ra%enna4. Il ponte+ice# si %ede +are# da parte di Pipino il Dre%e# la promessa di una 'randiosa dona$ione6 l'Esarcato# la :ene$ia# l'Istria# l'Emilia e la Corsica 3promissio Carisiaca4. Tale promessa %a spie'ata nell'ottica che il papa e il re 7ranco# si +ossero accordati per l'elimina$ione del re'no lon'o(ardo# e la sparti$ione dei loro territori. -.! Il pi* cele(re +also medie%ale 5 la Dona$ione di Costantino 3Constitutum Constantini4# che era ancora pi* 'enerosa di /uella# seppur immensa# di Pipino" dispensa%a (eni e terre in un crescendo incredi(ie6 ini$ia%a dal pala$$o Lateranense# poi re'ala%a la citt& di Roma# poi le pro%incie d'italia e in+ine tutte le re'ioni occidentali. Ma non si +erma%a /ui6 concede%a a papa @il%estro la corona# lo scretto e le %esti imperiali. -.= Nel natale dell'=>># il trono (i$antino era considerato %acante#e occupato ille'ittimamente dall'usurpatrice Irene# e papa Leone III# %ole%a tras+erilo a Roma. In /uesto 'iorno# il papa o++icia nella (asilica di san Pietro# la cerimonia attra%erso la /uale ele%a il patri$io Carlo Ma'no# al ran'o di imperatore. Carlo accett2 il titolo di imperatore di (uon 'rado# e +ece del suo me'lio per atte''iarsi su(ito# come il successore di Costantino e )iustiniano. I rapporti con l'oriente si 'uastarono irrimedia(ilmente e per un decennio +atti d'arme si alternarono alle trattati%e. @olo nell'=1. si 'iunse a un compromesso6 Carlo a%re((e mantenuto la /uali+ica imperiale# ma non il nome di 0imperatore romano1. Nell'=1 Ludo%ico il Pio# %iene incoronato dal Re# e non dal Papa# proprio perch5 l'inter%ento del papa era necessario per l'incorona$ione dell'imperatore Romano# non in%ece per un re 'ermanico. ;++icialmente rinne'ata da parte +ranca# la romanit& dell'impero carolin'io continu2 ad essere in%ece propu'nata dalla Chiesa. La Chiesa resto sempre ostinatamente attaccata all'idea che l'Impero Romano a%esse a%uto sede a Costantinopoli solo +ino al Natale dell'=>># ma da /uel 'iorno si +osse de+initi%amente tras+erito nelle mani di monarchi d'occidente. CAP.9 | L'impero Carolin'io I Re Carolin'i e((ero una rile%ante produ$ione normati%a" si d& alle loro norme il nome di capitolari, perch5 appari%ano non isolatamente# ma sotto +orma di serie di (re%i capitoli. I capitularia si considerano emanati dalla %olont& del Re. I capitularia %en'ono speci+icati in cate'orie di%erse# a secondo della +un$ione6

1.capitularia ecclesiastica 6 contene%ano pro%%edimenti relati%i al clero# alle chiese e ai monasteri ..capitularia mundana 6 ri'urda%ano il mondo laico .capitularia missorum 6 contene%ano le istru$ioni per i +un$ionari spediti in peri+eria a rappresentare il so%rano 8.capitularia legis addita o addenda 6 compito di modi+icare le le'es popolari# e di ade'uarle alla %olont& del re 9.. I capitularia ecclesiastica# rispecchia%ano il tema del rapporto tra il re'no e il sacerdo$io" ce ne +u una a((ondante produ$ione. Nell'apparato ecclesiastico in+atti# re'na%ano la disor'ani$$a$ione e la corru$ione# e /uindi i carolin'i a%e%ano cominciato presto a preoccuparsi. La Chiesa# lun'i dal risentrsi# appre$$2 /uasi sempre le inter+eren$e. :enne il momento in cui la dinastia perse potere e ne ac/uisto propor$ionalmente l'aristocra$ia# e /uesta# tutte le %olte che %ide i propri interessi lesi dalla prote$ione re'ia de'li interessi delle chiese# riusc? a impedire l'emana$ione dei capitolari ecclesiastici 3es. dieta di Compie'n5# =. " l'aristocra$ia riesce a impedire la promul'a$ione di un editto che pre%ede%a la restitu$ione a chiese di (eni detenuti dai no(ili4. La chiesa# sente ormai che il monarca# %ista la sua de(ole$$a# non 5 pi* in 'rado di prote''erla" ha /uindi luo'o il 'rande +enomeno delle +alsi+ica$ioni" la pi* cele(re e +ortunata +alsi+ica$ione di /uel periodo +u la Decretali *seudo-Isidoriane. 9. La Decretali PseudoAIsidoriane# %a considerata uno dei prodotti 'iuridici pi* si'ni+icati%i dell'et& carolin'ia. Il nome di Isidoro# e%oca%a Isidoro di @i%i'lia# da oltre . secoli il massimo dispensatore di dottrina. La ratio della raccolta insiste%a sul tema dell'autonomia dei %esco%i e della loro pari di'nit&" il +also 5 /uindi contro l'or'ani$$a$ione 'erarchica in atto nella Chiesa transalpina. Ne scaturi%a /uindi una accentua$ione dei poteri del papa come unica autorit& di %ertice. 9.Eltre i capitularia# anche le leggi popolari# in 'ran parte +ondate sulle %ecchie consuetudini 'ermaniche# %ennere prese in considera$ione dal monarca6 Carlo Ma'no le +ece le''ere pu((licamente# emendare e mettere per iscritto al +ine di assicurare a ricchi e po%eri un'e'uale 'iusti$ia e d'impedire corru$ione e ar(itri. 9.B I capitularia legi/us addenda# ser%i%ano come +or$a d'attra$ione nella s+era le'islati%a del so%rano anche delle antiche le''i popolari 9.1> Il capitulare italicum# 5 un complesso note%ole che si %enne +ormando %ia %ia# dopo la con/uista +ranca e +u a''iunto a'li Editti lon'o(ardi. Non si sa se la di%ul'a$ione dei capitolari in Italia# a((ia o non a%uto successo a (re%e termine" col tempo comun/ue entrarono nel Capitulare italicum percorrendo strade i'note# anche pe$$i ispirati alla +alsi+ica$ione PseudoAIsidoriana. Il capitulare italicum rimase parte %i%a dell'ordinamento del Re'no d'italia 9.11 Nei . secoli della domina$ione lon'o(arda le +onti 'iustinianee ori'inali su(irono duri colpi. Il rilancio delle +onti 'iustinianee +u stimolato dalla riappari$ione dell'impero romano nell'europa occidentale. La chiesa indiri$$2 %erso il passato 'lorioso l'entusiasmo di poeti. Il prodotto pi* cospicuo e pi* noto 5 la Lex 'omana Canonice compta, redatta %erso la met& del II secolo# e di autore i'noto" utili$$2 molto l'Epitome Iuliani# meno il codice# poco le Istitu$ioni# e pochissimo

altre +onti. 9.18 ;n testo del Codice# non solo incompleto# ma soprattutto tras+ormato in un se'uito di ro$$i sommari delle costitu$ioni# compar%e per /ualche tempo nell'Italia centrale6 +umma *erusina. Di tale opera si sono sempre rile%ati la ro$$e$$a e i +raintendimenti che 'iun'ono tal%olta a capo%ol'ere il senso del dettato 'iustinianeo. 9.1Le sorti del diritto romano# in Europa# durante il medioe%o si sono scisse in . tronconi. La tradi$ione +ondata sulla compila$ione )iustinianea ha coin%olto solo l'Italia# mentre le re'ioni transalpine hanno conser%ato il ricordo del diritto teodosiano sopratutto perch5 la Chiesa ha continuato a mane''iare la LeC Romana Fisi'othorum. CAP.! | Alle ori'ini del +eudo Il 7eudo 5 un'in%en$ione dei 7ranchi# e ha %isto la luce ai tempi dell'insediamento in )allia dei primi Mero%in'i# all'ini$io del : secolo" i lon'o(ardi# l'a%re((ero poi conosciuto dai 7ranchi e importato# oltre che nell'Italia padana# anche nel me$$o'iorno. Il re non pote%a controllare tutto il territorio" e'li a++id2 /uindi le terre a persone di sua +iducia# a++inch5 /uesti le 'estissero in nome suo. Il +eudo 5 composto da di%ersi istituti6 1. RAPPERTE PER@ENALE J %assalla''io A3di ori'ine )ermanica4 .. CENCE@@IENE PATRIMENIALE J (ene+icium A3di or'ine ecclesiastica4 . PRI:ILE)IE 7ERMALE A immunitas J 3di ori'ine Romana4 1. 'apporto personale6 il suo contenuto sta nella 0idelitas che il %assallo do%e%a prestare al si'nore" il re tiene alcuni %assi a pala$$o# altri ne in%ia /ua e l& ad amministrare (eni +iscali" si tratta di ser%itori# ma in /uanto ser%itori del re# le loro (asse mansioni ac/uistano un che di onorario. Il rapporto 5 +orte ma non indissolu(ile. .. Concessione patrimoniale3/ene0icium4 6 istituto che ha or'ine dalla tradi$ione della chiesa" per il sostentamento de'li ecclesiastici# la Chiesa ottenne dallo stato dei (ene+ici da s+ruttare# come un +eudo da colti%are" attra%erso /uesti pri%ile'i# 'li ecclesiastici pote%ano sopra%%i%ere" %a detto per2 che tali (eni non erano di loro propriet&# ma a%e%ano su di essi un diritto simile all'usu+rutto. <uesta tradi$ione +u ripresa anche dai 7ranchi6 per +ar si che i %assalli potessero +ar +ronte al loro 'iuramento %assalitico# l'imperatore concesse loro delle terre. . *ri"ilegio 0ormale3immunitas4 6 Rappresenta delle immunit& del terreno6 immunit& di in'esso3non %i pote%ano entrare +un$ionari imperiali4# immunit& di esa$ione3non do%e%ano essere pa'ate tasse ai +un$ionari imperiali4# ed immunit& inerente il potere 'iudi$iale3i %assalli %ole%ano essere 'li unici amministratori della 'iusti$ia nel +eudo4 !.! Carlo II il Cal%o# nell'=!!# nella dieta di <uier$K# accord2 0l'ereditariet&1 dei +eudi ma''iori. La norma si ri%ol'e non a tutte le cate'orie# ma solo ai conti. I conti# pur prestando 'iuramento di +edelt& come 'li altri# non sono %assalli /ualun/ue# perch5 i poteri pu((lici che rice%ono sono indipendenti# dal %assalla''io. Il +eudo nasce /uando il %assallo 'iura +edelt& allLimperatore 3+ides4" la struttura +eudale 5 una piramide 'erarchica# lLimperatore d& ai %assalli 3conti# marchesi#ecc.4 le sue terre# essi a loro %olta usano lo stesso metodo per controllare i +eudi.

@truttura 'erarchica6 :assalli :al%assori :al%assini !.1> Nel I secolo imper%ersa%ano 'li ;n'ari6 scatenarono una serie ininterrotta di san'uinose incursioni soprattutto nel centro Europa# ma penetrarono a pi* riprese anche in Italia. 7urono l'incu(o di un paio di 'enera$ioni# +inch5 Ettone# re di )ermania ed Italia# li scon+isse nel B-- sulle ri%e del Lech in (a%iera e li respinse in Pannonia" tanto merito propi$i2 a Ettone la corona imperiale" si e((e cos? la 'eno"atio Imperii. @u /uesto s+ondo storico# si %ede muo%ersi il processo di ra++or$amento delle citt& e /uindi delle mili$ie cittadine. Le prime +orma$ioni di armati %ennero or'ani$$ate da /uei comandanti che tra il I e l'II secolo di%enteranno i %al%assori ma''iori 0milites primi ordinis# o capitanei1" (en+ici di minor %alore saranno distri(uiti come so%%en$ione# a m2 di stipendio alla truppa# ai %al%assori minori 0milites secundi ordinis1. !.11 Corrado II# nel 1> ! emana il +amoso Edictum de /ene0iciis# attra%erso il /uale la successione dei +eudi %iene estesa anche ai %assalli minori3in Italia4" oltr'alpe# il +eudo continu2 a pri%ile'iare il rapporto personale conser%ando al %assalla''io un ruolo atti%o# costituito cio5 da ser%i$i da prestare. CAP.= | Il diritto (i$antino e il Me$$o'iorno In Italia# Costantinopoli conser%2 sempre un ruolo# mal'rado a%esse continuato a perdere territori nella seconda met& dell':III secolo. Le om(re medie%ali della storia di Costantinopoli# sono periodicamente interrotte da spra$$i luminosi# alle scon+itte si alternano risurre$ioni politicoA militari# al declino dell'ordinamento l'emana$ione di le''i si'ni+icati%e. ;n esempio ne 5 l-ecloga di Leone l'Isaurico# che 5 un compendio di norme tratte dalle Istitu$ioni# dai Di'esti# dal Codice e dalle No%elle di )iustiniano. A 'uardarci dentro l'opera appare intessuta di consuetudini (i$antine" la sua data di nascita oscilla tra il !.9 ed il !81" e((e 'rande importan$a soprattutto per il me$$o'iorno. @i tratta di un codice modesto# che intende coprire l'intera %ita 'iuridica# ma a +are la parte del leone 5 il diritto penale. Per /uanto ri'uarda il matrimonio# l'eclo'a pre%ede . modi per concluderlo6 mediante scrittura notarile ese'uita alla presen$a di testimoni" oppure con cele(ra$ione in chiesa o dinnan$i ad amici. L'apporto maritale prende%a il nome d-ipo/olo. <uanto alle successioni# il testamento# ha come unico re/uisito la presen$a di testimoni. L'eclo'a prende inoltre in considera$ione tutti i contratti pi* usuali6 deposito# loca$ione# compra%endita# transa$ione#ecc. =.Tra le raccolte di norme speciali che circola%ano al tempo dell'Eclo'a 5 uso ricordarne 6 .omos g!eorg!i5os6 le''e a'raria" nomos '!odin nauti5os# codice della na%i'a$ione" .omos +tratioti5os# norme di diritto penale militare. =.9 Diamo uno s'uardo alle %icende politiche che preparano l'Italia meridionale a rice%ere la nuo%a dinastia6 nel =89 i @araceni s(arcano sul Te%ere# e sacche''iarono Roma" +u dichiarata 'uerra a'li in+edeli e Ludo%ico II +u messo alla testa di un esercito e scese nel me$$o'iorno. Nell =99 ci +u una seconda spedi$ione# con lo scopo di ricon/uistare Dari ai mussulmani e di tentare l'uni+ica$ione della penisola sotto il re Carolin'io. Ma riuscire a prendere Dari sen$a una +lotta na%ale era impensa(ile" %iene 'ioco+or$a cercata un'allean$a con la poten$a marittima (i$antina" da poco

sede%a sul trono Dasileo I di macedonia. Concluso l'accordo# Dari +u presa. Tale %ittoria per2 and2 a +a%ore dell'impero Di$antino# dato che nell'=!- i 7ranchi si do%ettero ritirare dall'Italia# e /uindi il me$$o'iorno and2 in mani (i$antine. =.! I successi politici# ispirarono propositi nor%ati%i. Dasilio +ece l-&nacatarsi 3puri+icatione delle le''i antiche4# che a%e%a come +ine di accantonare la dispre$$ata Eclo'a Isaurica# anche se in realt& essa stessa %i attin'e%a. Nel'=!B %iene redatta un'altra opera 0Ripeti$ione delle le''i1# che era un ri+acimento del Procheiros nomos con /ualche modi+ica e /ualche attin'imento all'eclo'a. =.= Al +i'lio di Dasilio# Leone :I il +iloso+o# si de%e una delle ma''iori opere le'islati%e medie%ali6 I )asilici# redatto nel B>>" 5 una %asta colle$ione# composta da 9> li(ri# nei /uali %i 5 un +orte ritorno di )iustiniano. L'opera attinse massicciamente# dal Codice# dal Di'esto e dalle No%elle# meno dall Istitu$ioni. Essa non soppiant2 le opere precedenti" a %edere come la le''e isaurica# e soprattutto /uella di Dasilio# continuassero a %enir adoperate %iene spontaneo pensare che i Dasilici +ossero +atti non per a(ro'are# ma (ensi per inte'rare le precedenti opere. =.B Tutte le %icende le'islati%e ch'e((ero come teatro l'oriente# toccarono l'Italia6 se non altro perch5 lo esi'e%a dai tempi di Dasilio /uel ritorno all'autorit& di (isan$io. Composte nell'Italia meridioneale +urono l'Epitome Marciana# ed il *roc!iron legum# un manuale di le''i# ed 5 considerato il manuale 'iuridico dell'italia meridionale. Le radici messe dal diritto (i$antino nel nostro me$$o'iorno non +urono su(ito ta'liate /uando il paese cadde nelle mani delle dinastie nordiche CAP B | Aspetti della prassi I prota'onisti del mondo della prassi sono i 'iudici ed i notai" oltre ad interpretare le le''i che %eni%ano dall'alto# essi do%e%ano accertare i principi non scritti posti dai costumi e# nel momento in cui li applica%ano# caricarli di auctoritas. La ma''ior parte delle +onti che a((iamo apparten'ono ai notai" il notaio non era il pu((lico u++iciale che conosciamo o''i. Era nominato e controllato dall'alto. La conser%a$ione dei documenti pi2 essere considerata una sorta di appendice della +un$ione dei notai. B.. La 0irmitas assume%a il si'ni+icato di irre%oca(ilit& ed inattaca(ilit& dell'atto e del suo contenuto. E''i# al momento della +irmitas# noi indi%idueremmo il momento della nascita dell'o((li'a$ione. La traditio c!artae era e%ocata dai notai altomedie%ali /uando scri%ono di proprietari che alienano (eni# appunto# per hanc chartam. B.)li istituti pi* si'ni+icati%i della prassi6 i tras+erimenti di diritti reali erano /uelli che richiama%ano la reda$ione scritta. I contratti per la concessione a'raria sono detti lex o consuetudo 0undi. @e 5 la 'estione della terra ad apparire tema dominante della documenta$ione# 5 il concreto possesso pi* dell'astratta propriet& a essere posto al centro delle preoccupa$ioni. La ge2ere 'ermanica 5 l'istituto che desi'na%a il mero le'ame materiale dell'uomo con la terra +uori da /uali+ica$ioni 'iuridiche" in italia# soprattutto in Lom(ardia# a((iamo in%ece l'in"estitura, che 5 molto simile all'en+iteusi# ma se ne discosta per l'atto sim(olico6 la conse'na di una (acchetta o di altro o''etto che si ten'a in mano3re/uisito indero'a(ile della +orma4. La 'eHereAin%estitura +ace%a

dei diritti reali un 0a(ito1 della persona# ossia uno status. CAP 1> | Dopo l'anno Mille La 'rande tras+orma$ione de'li assetti economicoAsociali che si a%%ia all'al(a del nuo%o millennio corrisponde ad ansie di rinno%amento anche reli'ioso e politico che scatenano tentati%i di ri+orma della chiesa e dell'impero. Per /uanto ri'uarda l'impero# era lanciato all'inse'uimento dei poteri antichi. Nel B9. +u incoronato imperatore di Roma Ettone I# ed un %ento di 'ermani$$a$ione sem(2 a((attersi sull'Italia. 7u tutta%ia l'ultima %entata# e dur2 poco" lo stesso Ettone I apr? alla romanit&# dando in sposa il +i'lio Ettone II ad una principessa (i$antina. 7u il +i'lio di costui# ,ttone III# a passare alla storia come il restauratore della tradi$ione imperiale. Riappare in /uesto periodo in capo ai monarchi occidentali il titolo d'imperator Romanorum# ed il si'illo imperiale riesum2 la dicitura Reno%atio Imperii Romanorum. 7u per2 solo /ualche decennio dopo la morte di Ettone III3met& II secolo4# che si diede ini$io alla politica di recupero delle re'alie# ossia al restauro di tutti /uei diritti so%rani che nello s+racelo postcarolin'io l'Impero a%e%a perduto6 diritti esclusi%i su tutti i (eni della corona# sui +eudi ma''iori# sul controllo e nomina dei ma'istrati# conio della moneta# esa$ione d'imposte. Ma il recupero di tali re'alie# si do%e%a scontrare necessariamente con le pretese di due +or$e storiche in ascesa# il papato e la citt&. La chiesa si %ole%a scrollare di dosso l'imma'ine di istitu$ione dello stato" le citt&# rin+or$ate economicamente e demo'ra+icamente# aspira%ano all'autonomia. 1>. La 'uerra tra Impero e Chiesa scoppi2 %iolenta" ci +u un ri+ormismo da parte della Chiesa" l'elemento catali$$atore di tale ri+orma +u il rinno%arsi dei con%enti. Erano /uesti 'li anni di )ucardo "esco"o di (orms3primi anni 1>>>4" la sua opera pi* importante 5 il Decretum# in cui %eni%ano esaltati il primato del ponte+ice romano# i suoi pieni poteri sulla 'erarchia ecclesiastica e addirittura della preminen$a sul potere temporale# l'accentua$ione della sacert& dei (eni della chiesa# la ri'orosa disciplina del clero# la con+erma del celi(ato# la depura$ione del processo da ordalie e duelli. 1>.8 Del pi* in+uocato clima che si accende al culmine della lotta ri+ormista# 5 testimone Gregorio VII# la cui opera pi* importante 5 il Dictatus papae" 5 un lapidario complesso di .! (re%i disposi$ioni tutte ri%olte ad esaltare la di'nit& ed i poteri del ponte+ice romano. Tutte le norme canoniche de%ono essere appro%ate dal papa" a lui spetta la 'iurisdi$ione nelle cause ma''iori e non 5 lecito impedire che ci si appelli a lui" nessuno ha il diritto di 'iudicarlo" e dice per+ino che tutti i principi (aceranno il piede al papa# il /uale pu2 deporre i re. Il dictatus papae +u e rimane il mani+esto della ri+orma# del mutamento della Chiesa in un or'anismo +ortemente centrali$$ato# della ri'orosa su(ordina$ione dei %esco%i al papa# del concilio al papa# della 'iurisdi$ione al papa. Altro autore del tempo 5 I"o di C!atres# che si presenta autore di (en tre colle$ioni6 Decretum, *anormia e Tripartita. @e con+rontate con /uelle precedenti# le opere di I%o appaiono meno accese# pi* pacate. 1>.= La ri+orma 're'oriana# 5 sicuramente una delle +or$e storiche che hanno contri(uito al ritorno in onore dei testi 'iustinianei 'enuini# e an$itutto del Di'esto. 1>.B

Tro%iamo anche in /uesto periodo molte +alsi+ica$ioni a +a%ore del monarca# tre sono cele(ri6 $adrianum# che contiene la narra$ione del so''iorno di Carlo Ma'no a Roma nel !!8" e'li a%re((e riunito con il papa Adriano un sinodo nel /uale l'ordine del 'iorno sare((e stato il pro(lema dei rapporti tra la @ede Apostolica e l'Impero" continua dicendo che il popolo romano a%e%a 'i&# nei tempi andati# superato l'ostacolo deli(erando di tras+erire al principe o'ni potere con la cele(re leC re'ia. A((iamo poi il *ri"ilegium maius e il *ri"ilegium minus# che inter%en'ono a +a%ore di Ettone I# ripetendo le disposi$ioni dell'Madrianum. Per Utra6ue lex# s'intende l'imma'ine dell'unione indissolu(ile tra spirituale e temporale# tra etica e diritto# tra canoni e le''i# dato di coscien$a pi* che d'intelletto. PARTE PRIMDDDDDDDDDDD7DDPARTE SECONDADDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDA CAP.1 | @cuole preirneriane di diritto Anche la cultura# allo s(occiare del nuo%o millennio# appari%a in 'rande crescita. Le %ecchie arti li(erali# alle /uali si a++ida%a da secoli la +orma$ione dell'uomo di lettere e di scien$a# erano in 'rande espansione e le loro scuole# nelle citt& in ripresa# tro%a%ano ra'ioni di s%iluppo e di successo. @i attri(uisce la prima descri$ione delle sette arti li(erali a Marziano Cappella" usa%a distin'uere le sette discipline in . 'ruppi6 Tri"ium# che comprende%a le arti che ri'uarda%ano la corretta e ornata espressione del pensiero nel discorso6 'rammatica# dialettica e retorica3arte del persuadere# e /uindi dei 'iuristi4" e 7uadri"ium# che riuni%a le arti rimanenti# che ri'uarda%ano +enomeni o(ietti%i6 aritmetica# 'eometria# musica e astrolo'ia. Insomma materie scienti+iche 3/uadri%ium4# opposte alle umanistiche3tri%ium4. Le arti li(erali do%ettero costituire lo schema dell'istru$ione superiore anche nell'alto medioe%o" un istru$ione che si imparti%a super+icialmente# a 'iudicare dalle preoccupa$ioni di Carlo Ma'no" e'li era impensierito dallo stato miserando della cultura e delle scuole# e tenne /uindi a curare la crescita culturale e si circond2 di dotti. )li storici parlano di 0rinascen$a1 carolin'ia alla sua corte 1.. All'imperatore Lotario# nell'=.-# la dottrina italiana sem(ra%a essere in condi$ioni pietose# tant'5 che la de+in? estinta" +u /uindi mosso ad inter%enire" il suo cele(re capitolare olonese non si sa se istituisse una rete scolastica nuo%a# o se si limitasse a or'ani$$are l'a++lusso de'li studenti# distri(uendoli tra le sedi %esco%ili del re'no d'Italia. 7u /uesto il pro%%edimento carolin'io pi* si'ni+icati%o in tema d'istru$ione superiore" la sua emana$ione sotto +orma di capitolare ecclesiastico con+erma inoltre che l'istru$ione era interamente a++idata al clero. All'ini$io del nuo%o millenio# Pavia do%e%a a%er poten$iato la sua scuola# che 'ode%a di ottima +ama e attira%a 'li studenti da lontano. Accanto alla scuola delle arti# si a++acci2 a Pa%ia# sin dall'II secolo# una scuola pro+essionale di diritto lon'o(ardoA+ranco# ri%olta alla +orma$ione dei 'iudici. La scuola us2 studiare 'li editti lon'o(ardi# e il capituale italicum# in una raccolta ordinata6 Li/er *apiensis3raccolta di le''i lon'o(arde e +ranche4 I maestri pa%esi# pro'redirono un po' alla %olta. Il primo approccio ai testi normati%i +u di natura s/uisitamente pratica# e consistette nel corredarli di +ormule per +acilitare l'attua$ione delle norme della pratica dei tri(unali3es. Placiti +orma 'lossata4. Altro scritto della scuola pa%ese 5 il Cartularium# che ri'uarda i notai e la reda$ione de'li atti pri%ati. Altra opera 5 la 7uaestiones ac monita# composta di una serie di /uesiti# con relati%a risposta. Il capola%oro della scuola pa%ese 5 per2 l'Expositio ad Li/rum *apiensem# analitico commento tecnico della raccolta di le''i +ino a Enrico I. Epera +atta dalla scuola per la scuola. @e i maestri pa%esi# studia%ano e inse'na%ano il diritto lon'o(ardo# essi per2 cita%ano a((ondamente anche il diritto romano6 lo usa%ano come diritto sussidiario. 1.9

@i ipoti$$a che anche a Ra%enna# prima di Dolo'na# esistesse una scuola di diritto 1.! Edo+redo# nel passo in cui parla di Ra%enna# dice che Irnerio non +u il primo ad inse'nare il diritto romano. Lo precedette un certo *epo, di cui non si hanno molte noti$ie# dato che il suo ricordo era a++idato a una tradi$ione orale. 1.= L'idea che il diritto naturale do%esse pre%alere su /uello ci%ile era esclusi%a della chiesa6 dato che la natura 5 dio stesso# il diritto naturale s'identi+ica col di%ino# cui o%%iamente nessuna le''e umana a%re((e potuto dero'are. Il diritto naturale era portato /uindi ad assumere una %alen$a polemica nei con+ronti del diritto positi%o e a di%entare all'occasione# +or$a e%ersi%a della norma %i'ente /ualora risultasse in'iusta. 1.B Il metodo e il pensiero di Pepo +ecero presa sulle scuole canonistiche. Nella loro cornice %enne a%%iato un +ilone dell'inse'namento del diritto romano alternati%o a /uello (olo'nese. Lo scritto in cui si sente pi* chiaramente il pensiero di Pepo 5 l'Exceptiones legum 'omanarum *etri# do%e %iene esplicato# il principio caro a Pepo# della pre%alen$a del diritto naturale sul ci%ile. L'eCceptiones sono scomponi(ili# sono +ormate dalla con+luen$a di opere che hanno 'oduto ciascuna di %ita indipendente e autonoma35 +ormato da opere minori Li(ro di Tu(in'a# Li(ro di Ash(urnham e il Li(ro di )ra$4. CAP.. | Irnerio e Dolo'na Fernerius 5 la +orma ori'inale del nome del 'rande caposcuola (olo'nese" Irnerio 5 il +ondatore della scuola di diritto Romano (olo'nese. Irnerio de(utta nella scena non nella cerchia dell'imperatore# ma in campo a%%erso# nel 'iro di /uella 'rande anta'onista de'li Enrici che +u Matilde di Canossa. Irnerio era un a%%ocato" Matilde 'li chiese di 0rinno%are i li(ri delle le''i1. Tale in%ito secondo alcuni# si'ni+ica%a poca cosa# a prenderlo alla lettera# e /ualcuno pre+er? intenderlo come una meta+ora che a%re((e indicato il rinno%amento della scien$a del diritto romano# insomma la crea$ione della scuola di (olo'na" ad altri in%ece 5 sem(rato un ordine# o pi* modestamente un autori$$a$ione. )ucardo di Ursperg spie'a con chiare$$a /ual'era il contenuto della peti$ione di Matilde6 l'in%ito a rinno%are i li(ri di )iustiniano non era che l'in%ito a restituire il testo corruttissimo# alla +oma ori'inaria. Irnerio ci %iene presentato come un +ilolo'o esperto del testo )iustinianeo" pro%eniente da ran'hi dei maestri delle arti li(erali. Irnerio# messo per la prima %olta di+ronte alla raccolta pi* completa delle no%elle 'iustianee#l'Authenticum# lo tro%2 estremamente disordinato tanto da pensare che non +osse autentico. Tolse da tale opera (re%i estratti# per sistemarli in un codice che +u chiamato &ut!enticae La %icenda della Authenticae# mostra come Irnerio +osse attento a presentare un'edi$ione dei li(ri le'ali 'iustinianei sen$a lacune normati%e# e intese /uindi pur sempre destinare il proprio la%oro alla pratica. Della sua apertura al mondo pro+essionale si ha noti$ia anche dal +atto che e'li compose il primo +orumlario per notai.I documenti che ri'uardano Irnerio coprono pochi anni della sua %ita# tra il 111. e il 11.-# dise'nando un Irnerio a++accendato tra ar(itrati e 'iudi$i. Nel 111= Enrico : sped? Irnerio a Roma a perorare la causa di Mauri$io Durdino3antipapa )re'orio :III4" le sue arrin'he lo esposero all'ira di Callisto II che lo scomunic2. La sua morte si pensa che sopra%%en? nel 11.-. E' %erosimile che Irnerio# in /uesta causa# a((ia +atto ricorso alla +alsa leC re'ia de impero3secondo cui il popolo romano a%e%a a++idato all'imperatore tutti i suoi poteri4# le''e ripresa anche nell'Madrianum" deducendo che era Carlo Ma'no# in /uanto imperatore# ad a%ere il potere di ele''ere il ponte+ice. Irnerio considera%a la leC re'ia un'aliena$ione totale# de+initi%a e irre%oca(ile.

E' +acile dire o''i che e'li la in%oca%a a soste'no di una (atta'lia politica6 il recupero delle re'alie. Non mancano le 'losse di Irnerio. ..! @i conoscono 8 allie%i di Irnerio6 )ulgaro# Martino# Iacopo e Ugo, detti i 0/uattro dottori1# che prose'uirono la scuola di Dolo'na. Dolo'na era stata per caso la culla del pi* 'rande de'li +tudia1 Irnerio" i /uattro dottori ne +ecero un'istitu$ione +issa che si ele%2 a'li onori della massima 'loria cittadina. Tra i 8 dottori# almeno .6 Dul'aro e Martino a%e%ano opposte linee di +ondo del ma'istero. @are((ero /uindi nati . +iloni di pensiero che a%re((ero perpetuato polemiche presso 'li allie%i# +inch5 una delle due correnti# /uella di &zzone3teoria di )ulgaro4# a%re((e trion+ato. Dul'aro era il di+ensore dell'interpreta$ione ri'orosa della le''e scritta" Martino e la sua scuola 0'osiana1 era in%ece pi* elastico e pre+eri%a le ma'lie lar'he dell'e/uit& a /uelle strette del dettato le'islati%o. )assiano# allie%o di Dul'aro# e soprattutto di &zzone# non lesin2 +recciate %elenose alla corrente di Martino# accusandola di trattare l'e/uit& ar(itrariamente dalla propria coscien$a# d'in%entarla. @e per2 si %anno a %edere le 'losse di Martino# e'li non sem(ra meritare tanta o++esa" an$i tal%olta e'li appare pi* +edere di Dul'aro al testo normati%o. ..= ;no dei ma''iori canonisti del 1.>># Enrico da +usa cardinale ,stiense# descri%e martino come un uomo spirituale disposto a se'uire la le''e di Dio a costo di sacri+icare /uella di )iustiniano# e la cui e/uit& altro non era se non rispetto del diritto canonico. Dietro le polemiche sta%ano . mondi" /uello di Dul'aro era il mondo nuo%o# a++ascinato dal ritorno al diritto romano" /uello di Martino in%ece non a%e%a ta'liato 'li orme''i col mondo %ecchio# /uello delle . le''i ecclesiastica e romana che do%a%ano procedere unite nella sintesi dell'utra/ue leC. Checch5 ne dica l'Estiense# Martino non sostitu? mai il diritto di%ino al dettato delle norme romane" e((e /ualche apertura per solu$ioni canoniche di sin'oli pro(lemi. Martino dice%a in+atti che adottare la tesi canonica in caso di lacune non comporta%a alcun tradimento a )iustiniano. ..1> Il %ero (anco di pro%a dei con+litti tra le''e e coscien$a sta%a per2 nell'ipotesi di contrasti tra passi delle scritture sacre e norme di )iustiniano. 7ortunatamente 'li scontri tra Dio e )iustiniano erano rari. Es. usure6 )iustiniano le ammette%a# preoccupato di moderare solo l'entit&# mentre Cristo non le ammette%a. Alla +ine tutti concordarono sul +atto che# essendosi )iustiniano dichiarato disposto a se'uire i sacri canoni# le usure non +ossero esi'ili. ..11 Altro caso di contrasto +u /uello dei testimoni" Cristo ne chiede%a . o " )iustiniano di pi*# almeno !. @e la causa ri'uarda%a l'interpreta$ione della %olont& del testatore# la pro%a do%e%a essere a++idata a ! testimoni# se in%ece i du((i ri'uarda%ano altri re/uisiti ne sare((ero (astati . o . ..1. Il diritto di%ino comun/ue# entra solo di stra+oro nel /uadro dei sistemi normati%i dise'nato dalle +onti romane6 un sistema di s+ere concentriche che parti%ano dal diritto naturale3dispensatore di e/uit&4" al di sotto %'era il ius 'entium# comune a tutta l'umanit&" in+ine il ius ci%ile. ..18 Ius naturale e ius ci%ile restano due ordini di%ersi che# a'i%ano ciascuno per contro proprio sulla %ita del diritto. CAP. | Le scuole minori

Da /ualche decennio# si 5 cominciato a inda'are seriamente le tante scuole che nel III secolo sono proli+erate o%un/ue e hanno costituito importanti centri di cultura 'iuridica. .. A((iamo le scuole le'istiche pro"enzali. ;na delle pi* importanti scuole pro%en$ali la tro%iamo a Montpellier# +ondata dall'italiano *iacentino :asta 5 stata la produ$ione# e molte delle opere che in altri tempi si crede%ano italiane# hanno cam(iato cittadinan$a. In Italia in%ece tro%iamo Modena# dominata dalla +i'ura di *illio da Medicina, maestro di diritto +eudale oltre che romano. Le opere delle scuole minori presentano alcune peculiarit&. La prima 5 l'atmos+era 'rammaticale# che le circonda ed e%oca perduranti le'ami de'li autori con le arti li(erali. :edremo per esempio il Piacentino scri%ere sermoni sulle le''i met& in %ersi# met& in prosa. :en'ono poi presumi(ilmente da centri eCtra (olo'nesi# molte opere che curano l'ele'an$a della lin'ua latina. .8 Le prime operette dal ta'lio ele'ante sono le Enodartiones 6uaestione super codice e le 7uaestiones super Institutis di Ro'erio. .9 Rodol+o Ni'er# inse'na%a a Pari'i arti li(erali# e ci ha +ornito importanti noti$ie su Pepo# dice che la rinascita del diritto romano e della relati%a scien$a era ispirata in senso anti'ermanico# perch5 la chiesa era contraria al duello ed al 'iuramento# oltre che alle composi$ioni pecuniarie. .! Per /uanto tipico tema della produ$ione di scuole minori# si pu2 imma'inare che il diritto processuale a((ia interessato anche i primi maestri della scuola (olo'nese# dato che a scri%ere un la%oro sul processo +u nientemeno che Dul'aro" il trattatello +u richiesto nel 1181 dal cardinale Aimerico. Tra la produ$ione pi* %asta in tema processuale spicca /uella di Gio"anni )assiano# che studi2 con Dul'aro. Dassiano scrisse# a Manto"a# l',rdo iudiciorum, l'&r/o/ actionum3parla dello s%iluppo storico de'li studi processualistici4 e la +umma 7uicum6ue "ult3dedicata alla +ase ini$iale del processo4. :i +u dun/ue un periodo# intorno a'li anni 119># in cui Manto%a (rill2 come il ma''iore centro di di(attiti sul pro(lema delle a$ioni. .1> Dopo il momento di 'loria %issuto da Manto%a# %erso la +ine del secolo si +a a%anti come +ucina di prodotti per 'iudici e a%%ocati# la Modena di *illio da Medicina ;n'opera importante di Pillio 5 l'a'ile +umma Cum essem Mutine# che 5 una ricerca sui pro(lemi della +ase preparatoria della lite. @e il 'enere letterario adatto all'erudita +ilolo'ia (olo'nese era la 'lossa# /uello che con%eni%a ai panorami do'matici delle scuole minori era la summa. La summa# che 5 una descri$ione manualistica# e((e ad o''etto soprattutto il Codice e le Istitu$ioni. Il Piacentino compose una @umma Institutionim. Dopo a%er a%uto un prolun'ato so''iorno a Montpellier# e dopo a%er scritto . @umme# decise di ri%edere la patria e torn2 a Piacen$a" %i stette per2 meno di due mesi# non seppe ri+iutare un in%ito (olo'nese e si tras+er? a (olo'na. CAP.8 | Dalla Modena di Pillio alla Dolo'na di Accursio

I Tres Li/ri del Codice )iustianeo# esi(i%ano una norma$ione imperiale sul +isco e sul demanio# sulle concessioni dei (eni pu((lici e sulle ma'istrature locali. Do%e%ano dun/ue perdere di attualit& alla +ine del secolo e sem(rare superati# e in%ece si accese una impro%%isa +iammata d'interesse %erso di loro. Dopo il (iennio trascorso a Dolo'na# il *iacentino# (en 8 anni dopo# era +inalmente rientrato a Montpellier" la morte sopra''iunse presto. La morte se'n2 la (rusca interru$ione dell'ultima cora''iosa impresa del maestro6 a%e%a intrapreso da poco la reda$ione della summa# appunto# dei Tres Li(ri. *illio l'a%e%a continuata" an$ichN incontrare templi della 'iusti$ia e si'nore a++ascinanti Pillio pre+eri%a so'nare. In uno dei suoi so'ni# e'li narra# 'li appar%e il Piacentino e lo sollecit2 a continuare l'opera sui Tres Li(ri che era rimasta incompleta# e Pillio accett2 di (uon 'rado. Neppure Pillio tutta%ia# riusc? a completare l'opera. <uella di 'olando da Lucca torn2 utile" Rolando era un 'iudice# che redasse una sillo'e di summae di tutte le parti del Corpus Iuris" /uella dei Tres Li(ri +u ra++a$$onata con l'in$io del Piacentino# il 'rosso di Pillio e una manciata +inale di titoli di Rolando da Lucca. 8.. @u(ito dopo l'arri%o a Modena# Pillio a%e%a redatto il suo Li(ellus disputatorius# un lun'o elenco di principi teorici tratti dalla compila$ione )iustinianea. L'opera# composta da una serie di (rocardi# era stata concepita per l'uso dei pratici# ma +u utili$$ata anche a scopi didattici. @i tratta%a di un metodo di studio che punta%a sul ra'ionamento an$ichN sulla memoria. 7u /uindi un opera attra%erso la /uale +u e++ettuata una ri0orma della preparazione dei giuristi. :a detto che i (rocardi costituiscono anch'essi un 'enere letterario non (olo'nese" si di++usero rapidamente e non ci misero molto ad entrare persino nella scuola (olo'nese. All'ini$io del 1.>> le cose sta%ano in+atti cam(iando a Dolo'na" la scuola si anda%a aprendo sempre pi* alla %ita +orense# e A$$one# che la domina%a# si era deciso a +are man (assa delle specialit& delle scuole minori# comme summae e (rocardi. 8.8 Per /uanto ri'uarda il metodo (rocardistico# il presupposto era un approccio critico a )iustiniano" %i era una discussione su'li interro'ati%i delle +attispecie normati%e prospettate. Partendo dall'interro'ati%o posto da un casus du((io# essa oppose due 'ruppi di ar'omenti contrari dai /uali do%e%a estrarsi una solutio. Le 6uaestiones ex 0acto emergentes# erano in%ece una simula$ione del processo +atta tra 'li studenti" esse costituiscono dun/ue il ponte tra aule scolastiche e tri(unali# e contri(uirono non poco a radicare de+initi%amente )iustiniano alla prassi. Le 6uaestiones# piace%ano al cremonese Gio"anni )assiano. Eltre a +arle disputare da'li studenti# in sede di esercita$ione# +u tra i primi ad utili$$arle anche durante le le$ioni. Non c'5 du((io che /uando Dassiano 'iunse a Dolo'na# dopo una lun'a esperien$a nelle scuole minori# port2 con se una +orte %entata d'aria +resca che diede ini$io al rinno%amento dei metodi della scien$a (olo'nese. Pillio lanci2 sul mercato una colle$ione estesissima di /uaestiones# al punto che di%enne un manuale adottato persino a Dolo'na. 8.9 ;n'altra %icenda se'na il ma''ior contri(uto che Modena e Pillio diedero alla storia medie%ale del diritto6 +u l'assun$ione dei Li/ri Feudorum tra le materie d'inse'namento della scuola Romanistica. A di++eren$a di Dolo'na in+atti# nelle scuole minori# non si i'nora%ano 'li 0altri diritti1# cio5 /uelli non romani. Pillio per primo# scri%e un apparato di 'losse ai Li(ri 7eudorum# sia una loro summa. I Li/ri Feudorum# racco'lie%ano essen$ialmente consuetudini +eudali lom(arde. Il nucleo era costituito da due lun'he lettere che il 'iudice milanese E(erto dall'Erto mand2 al +i'lio Anselmo# studente a

Dolo'na" il 'io%ane si sare((e in+atti lamentato che nella scuola Dolo'nese il diritto +eudale +osse passato sotto silen$io" e il padre# che per la lun'a pratica di 'iudice conosce%a le consuetudini milanesi# 'li descrisse e're'iamente /uelle che si applica%ano nei +eudi. Inoltre# dopo la dieta di Ronca'lia# del 11-=# alcune costitu$ioni di 7ederico Dar(arossa %i erano state a''iunte. 8.! I Li(ri 7eudorum# %ennero inseriti nel Corpus Iuris# e per loro +u un incredi(ile colpo di +ortuna" la 'iusti+ica$ione di tale in'resso +u tro%ata nella presen$a di costitu$ioni imperiali nelle due ultime reda$ioni del testo. 8.= Pillio prese lo spunto dai suoi studi sui Li(ri 7eudorum per dare un contri(uto essen$iale alla +i'ura tecnico 'iuridica del +eudo lom(ardo. Nel +eudo si parla di 0dominio di%iso1" una teoria che spacca%a la propriet& in . sottospecie6 dominium diretto# spettante a chi a%e%a la titolarit& del (ene# ossia la nuda propriet&# e dominium utile# spettante a chi a%e%a il 'odimento concreto della cosa. <uando Pillio comp? l'opera di assimila$ione del +eudo a una sorta di propriet& era dun/ue circondato da un'atmos+era consuetudinaria con'eniale. 8.1> La %ersatilit& soprendente di Pillio# che per 1O8 di secolo imperson2 una Modena all'apice del successo# d& la misura creati%a della scuole minori# e dell'imponente contri(uto che diedero alla scien$a. Ma %'5 un altro punto che occorre toccare# ed 5 il pro'ressi%o aprirsi dell'interessamento dei 'iuristi alle consuetudini locali# e /uindi a'li statuti# %ia %ia che il +enomeno comunale si a++erma%a tra il III ed il IIII secolo. Proprio il coordinamento tra le normati%e particolari e il diritto Romano inse'nato# apr? l'epoca del Diritto Comune. Ac/uista /uindi potere la consuetudine" se la le''e era una norma santa# la consuetudine era ancora pi* santa# e do%e la consuetudine parla%a la le''e %eni%a a$$ittita. Taluni 'lossatori cercarono una solu$ione di compromesso6 la consuetudine dero'a%a solo localmente. Esclamer& il Piacentino# un popolo che contra%%iene alla le''e si comporta da delin/uente e andre((e /uindi punito" e in%ece lo si premia permettendo'li di 'irare consape%olmente 'li scomodi comandi dell'imperatore. 8.11 <uando scocc2 il 1.>># molte delle no%it& che %eni%ano dalle scuole minori# a%e%ano con/uistato Dolo'na# che /uindi cam(ia%a. &zzone# sente il +ascino del maestro )io%anni Dassiano# persona''io delle scuole minori. Ma il se'no pi* %istoso della penetra$ione dei metodi della peri+eria sta nel'impro%%isa comparsa delle summae. E' sin'olare che le 8 summae pi9 ricc!e, del Codice e delle Istituzioni escano da un maestro (olo'nese come A$$one. Tanto 'li piac/ue il 'enere della summa# che tent2 di redi'erne una persino del Di'esto" l'opera usc? a met&. Il 'enere della summa %enne di moda a Dolo'na" Accursio# a conclusione dell'et& dei 'lossatori# scrisse la summa &ut!enticorum. 8.1. La scuola Dolo'nese conser%2 tutta%ia nella prima met& del 1.>># la propria tradi$ione di tempio della 'lossa# e ne cele(r2 il rito con le 'randi imprese di A$$one e di Accursio. La 'lossa non era considerata a Dolo'na# come un 'enere d'autore# ma era considerata in%ece come un 'rande al(ero# al /uale ciascuno pote%a a''iun'ere o to'liere rami# ma il cui tronco comune attra%ersa%a le 'enera$ioni. )lossa importantissima 5 la magna glossa di &ccursio. Epera composta da /uasi B!>>> 'losse a corredo del Corpus Iuris.Il mondo dei 'iuristi conclude con Accursio l'et& dei 'lossatori# e la 'lossa ma'na di%ent2 il sipario che cadde a chiudere tale epoca.

8.1Nel mondo medie%ale# le''i e ne'o$i erano entram(i dichiara$ioni di %olont&" per la le''e sem(r2 naturale richiedere una le'ittima causa per inserirla nell'ordinamento" nac/ue cos? la causa legis" se +osse %enuta a mancare la causa per la /uale la le''e era stata emanata /uesta sare((e do%uta decadere automaticamente# sen$a (iso'no d'a(ro'a$ione. CAP.- | )ra$iano e la decretalistica 3118>A1. 84 Parlallelamente alla strada ci%ilistica inau'urata da Irnerio# si apr? a )ologna /uella canonistica ini$iata da Graziano. Il diritto canonico era in 'rande +ermento dalla seconda met& dell'II secolo" nel clima tur(inoso della ri+orma 're'oriana# le colle$ioni erano +iorite una dopo l'altra a ritmo impressionante" tutta%ia si do%ette attendere Innocenzo III# perch5 la chiesa promul'asse u++icialmente# per la prima %olta nella sua storia# un codicetto di decretali di /uel papa# la c.d. Compilatio III. E tutta%ia# il decreto di Graziano# pur rimanendo un opera pri%ata# spro%%ista dell'appro%a$ione papale# comp? comun/ue un 'rande passo a%anti %erso l'uni+ica$ione normati%a. ;na straordinaria 0rinascita1 teolo'ica si era %eri+icata in 7rancia" il ri%olu$ionario &/elardo# assumendo per la prima %olta /uell'atte''iamento critico nei con+ronti della sacra pa'ina# se'ner& la tras+orma$ione della re%erente e arrende%ole conoscen$a altomedie%ale dei testi sacri in %era e propria scien$a teolo'ica. Il punto di parten$a dell'opera di )ra$iano +u# in sintonia con la rinascita teolo'ia +rancese# un analo'o riscontro della presen$a di contraddi$ioni nel diritto canonico" ma l'o(ietti%o di )ra$iano +u /uello di appianarle# di e%itare lo scandalo" il suo pro'ramma sta tutto nel titolo dell'opera6 Concordia Decreta o Decretum. -.. Le noti$ie (io'ra+iche su )ra$iano sono rade" nato pro(a(ilmente ad Er%ieto# %erso la +ine dell''II secolo# +u un monaco camaldolese e tra 'li anni 11 >A118> do%e%a essere atti%o a Dolo'na" /ui a%re((e composto la sua opera e +atto scuola# peraltro (iso'na dire che e'li a%e%a scarso entusiasmo %erso le +onti le'islati%e romane" mor? intorno al 11->. Nel 118 # a :ene$ia# il cardinale del papa Innocen$o II# all'atto di emanare una senten$a in tema di decime ecclesiastiche# %olle sentire il parere di alcuni alti prelati6 Gua0redo# le'is doctor" Graziano# ed il dotto Mos:. )ua+redo e Mos5 e((ero una disputa sin'olare i cui echi si ripercossero per secoli tra i 'randi pro+essori6 nel caso un con%ento +osse stato a((andonato# i suoi (eni a chi sare((ero toccatiP Al patrono dalla cui li(eralit& il con%ento li ha a%uti# oppure erano da considerare %acanti e da asse'nare /uindi al +isco ponti+icioP )ual+redo ritene%a che essendo i monaci %eri proprietari# la loro mancan$a comporta%a che nei (eni su(entrasse il +isco papale 3solu$ione condi%isa poi da )io%anni# A$$one e Accursio4. Mos5 in%ece sostene%a che propriet& e possesso spettassero alle mura stesse del con%ento# all'edi+icio materiale. -. Insieme a )ual+redo e Mos5# il )ra$iano del consulto %ene$iano appare l'esponente di un 'iro di 'iuristi (olo'nesi alternati%o a /uello del testo )iustinianeo# ne'li anni immediatamente postirneriani. La 'rande (enemeren$a che la %ecchia storio'ra+ia riconosce%a a )ra$iano# era di a%er separato il diritto canonico alla teolo'ia# /uanto dire di a%er costruito alla Chiesa un ordinamento 'enuinamente 'iuridico# ch'era sicuramente cosa non da poco. La storio'ra+ia mette poi in risalto# /uale contri(uto personale di )ra$iano# i dicta# intercalati da lui tra i pe$$i della colle$ione per spie'are pro(lemi# +ornire principi e appunto sanare contraddi$ioni.

-.8 L'opera di )ra$iano domin2 il 'iro delle scuole canonistiche e /uindi con/uist2 la scien$a" come manuale %enne usata nella scuola che il maestro cre2 a Dolo'na" la cattedra per altro ne +ece uso pluriennale# e /uindi lui stesso# ed in se'uito i suoi allie%i# poterono apportare modi+iche e ri+inire il testo" +u completata la sistema$ione in parti6 1G e G di%ise in distinctiones# la .G in cause e /uestioni. -.Il +rancese 'u0ino# %esco%o di Assisi e poi di @orrento# redasse nel 119> una summa# che +u il ma''ior %eicolo per la di++usione in 7rancia del Decreto )ra$ianeo. @i accese allora in 7rancia una %ampata di scien$a canonistica# che s'irra''i2 in )ermania e in Austria. La (ella +ioritura di scuole transalpine declina all'ini$io del 1.>>. -.! Uguccione da *isa# apr? le di'he all'irru$ione del diritto romano nel canonico" ed il diritto romano# miniera di tecnica 'iuridica# cam(i2 lo spirito dell'ordinamento della Chiesa# lo allontan2 dalla teolo'ia e mut2 l'aspetto am(i'uo del canonistaAteolo'o nel %olto del 'iurista. ;'uccione# Pisano di nascita# comp? a Dolo'na i suoi studi canonistici" e sempre a Dolo'na pi* tardi inse'n2" tra il 11== ed il 11B> compose la pre$iosa +umma Decretorum. Nel 11B> %enne nominato %esco%o di 7errara" mor? nel 1.1>. La sua +i'ura resta decisi%a nella storia del diritto della Chiesa" la circostan$a che dopo di lui si esi'a la +orma$ione ci%ilista dei canonisti sar& ri%olu$ione non da poco" i canonisti si metteranno presto alla pari dei ci%ilisti in +atto di tecnica 'iuridica e /uesto aprir&# un po' alla %olta# alla +usione delle . scien$e nel sistema dell'utrum/ue ius. )radualmente il Decreto di%enne un mero deposito di ius %etus# una 'alleria delle tradi$ioni da conser%are come em(lemi della comunit& della %ita e della +un$ione della Chiesa# ma che do%e%ano essere completate ed a''iornate. Le Compila$ioni sono raccolte di decretali" - e((ero particolare +ortuna e +urono chiamate 7uin6ue Compilationes &nti6uae La prima Compilatio anti/ua 5 do%uta a )ernardo )al/i di Pa%ia" studente e poi pro+essore a Dolo'na" le'ato ai metodi della decretalistica# non si content2 di a''iornare )ra$iano# ma si preoccup2 anche di completarlo" non contento# dedic2 alla propria raccolta anche una summa# utili$$ata a +ini didattici. La ter$a Compilatio anti/ua 3seconda in ordine cronolo'ico4# +u redatta su ordine di Innocenzo III, da Gio"anni di Galles# che redasse nel 1.>B una colle$ione delle norme del papa# alle /uali +u impresso carattere u++iciale. La Compilatio <uarta# +u redatta da Gio"anni Teutonico# al tempo del 8G concilio lateranense# e %i +urono inseriti /uasi tutti i canoni di tale concilio. La Compilatio /uinta# +u promul'ata nel 1..9 da Enorio III# e redatta da Tancredi -.1> I semi delle conce$ioni politiche che )re'orio :II a%e%a 'ettato# sta%ano dun/ue maturando sul teerreno 'iuridico e dise'nando un incredi(ile so'no di poten$a della chiesa. 7ino a /uel momento il pensiero dei se'uaci di )ra$iano era rimasto impermea(ile alle pretese ierocratic!e perch5 il Decreto era stata %alida rocca+orte a di+esa dell'antico dualismo 'elasiano. Dalla met& del 1.>> le tesi ierocratiche si di++onderanno per toccare il culmine con Doni+acio :III. CAP.9 | Da )re'orio II in poi6 i li(ri da decretali e la decretalistica

Le Compilationes Anti/uae erano state un assa''io delle possi(ilit& che o++ri%a la massa delle decretali in %ista della costru$ione di un ordinamento or'anico e moderno# ma non erano appunto che un assa''io# un la%oro preparatorio per sua natura incompleto. La pietra di %olta di un sistema +ondato sulle norme papali +u posta da )re'orio II. )re'orio II non a%e%a nascosto sin dall'in$io del suo ponti+icato di %oler +are una nuo%a# 'rande colle$ione di decretali. Nel 1. > incaric2 dell'impresa lo spa'nolo 'aimondo di *ena0ort% le +onti erano tante e disordinate" non manca%ano contraddi$ioni tra le decretali nuo%e e l'in%ecchiato Decreto" %'erano disarmonie persino tra le <uin/ue Compilatione Anti/uae. Il primo passo +u dun/ue di +are una cernita accurata del materiale delle cin/ue complia$ioni antiche. Poi si do%ette completare la massa delle +onti sele$ionate sia con le nuo%e decretali di )re'orio II# sia con un modesto apporto di materiale antico 3canoni de'li apostoli# epitome 'iuliani#ecc.4. La colle$ione +u chiamata Decretales Gregorii I;# detta anche Li(er ECtra%a'antium o Li/er extra. La (olla ReC paci+icus di promul'a$ione# del 1. 8# proi(i%a la consulta$ione di altre raccolte# sal%a autori$$a$ione della santa sede. Il li(er eCtra di%enta%a cos? il pilastro portante u++iciale dell'ordinamento della Chiesa. 9.. L'opera e((e pi* di un apparato# /uello di Dernardo da Parma# pur non essendo pro(a(ilmente il mi'liore# di%enne la 'lossa ordinaria. Il +irmamento decretalistico e((e una triade di alti prelati su cui 5 uso so++ermarsi6 Trani cardinale di + &driano, *apa Innocenzo IV, ed Enrico da +usa cardinale ,stiense. Ri'uardo l'Estiense# +u nel 1.9. %esco%o di Estia" nel 1.-> redasse la +umma del Li/er Extra" di%ent2 il %adeAmecum dei canonisti. Altrettanto# se non ancora pi* 'randiosa e ricca della @umma +u l'importante Lectura# delle medesime decretali 're'oriane. L'ostiense era un se'ua'e della dottrina ierocratica" /uindi secondo lui il trono papale si er'e%a pi* alto di /ualun/ue altro trono" (asti pensare al para'one con il sole e la luna. L'utru/uem ius# intera$ione tra norme canonistiche e ci%ilistiche# sar& pienamento ra''iunto solo nel 1 >>. 9.La chiesa nel tardo 1.>># sem(ra essere o%un/ue %ittoriosa# ma all'impro%%iso scoppia la tempesta Celestino V# il 0papa an'elico1 +a per %iltade il 'ran ri+iuto. )oni0acio VIII# accusato di essere uno dei suoi detrattori# sale al ponti+icato" tutta%ia la +ami'lia dei Colonna 'li si er'e contro" i due cardinali Colonna# a%e%ano tentanto di impostare ini$ialmente la contro%ersia su un punto essen$ialmente teolo'ico# ossia che la consacra$ione ponti+icale non +osse %alida perch5 non %alida era la rinuncia di Celestino :" ma era una strada poco +a%ore%ole per loro" molto pi* pericolosa per Doni+acio :III +u l'accusa di eresia. Esercit2 pressioni anche il re di 7rancia 7ilippo il Dello# e si sa come and2 a +inire6 dopo alti e (assi di scontri e di tre'ue# allo 0schia++o di ana'ni1 dell'estate 1 > # se'u? la morte del papa. Dietro l'urto politico si a'ita%ano (andiere ideolo'iche" le tesi ierocratiche esaltate da Doni+acio :III# erano insopporta(ile mani+esta$ione di mania di poten$a per 7ilippo il Dello. La cele(re (olla ;nam @anctam del 1 >.# non pote%a non in+astidire un re che %i le''e%a non solo di essere su(ordinato alla @ede Apostolica# ma che /uesta non pote%a essere 'iudicata da alcuno e a%e%a il diritto di 'iudicare tutti. La +rattura che si era creata in+lu? indirettamente sul tras+erimento della @ede Apostolica da Roma ad A%i'none# pochi anni dopo la scomparsa del papa" ci +u il c.d. )rande @cisma# /uando a un papa ritornato da A%i'none a Roma# se ne contrappose uno rimasto ad A%i'none. La +i'ura del ponte+ice

ne usc? ridimensionata. 9.9 <uesta la cornice storica in cui %a collocata la 'rande colle$ione di decretali che Doni+acio :III promul'2 con la /olla +acrosanctae del 1.B=" curioso 5 il titolo delle decretali6 Li/er +extus. Epera di%isa in - li(ri# che perse'ui%a l'intento di a''iornare il Li(er ECtra" complet2 anche le decretali di )re'orio II. 9.! La 'uerra del re di 7rancia contro Doni+acio :III contri(u?# dopo la morte di /uest'ultimo# alla crescita dell'in+luen$a +rancese sulla curia# e nel 1 >B al tras+erimento della sede ponti+icia ad A%i'none. Lo decise Clemente V# che diede ini$io alla c.d. Catti%it& a%i'nonese# che durer& settant'anni. Durante tale periodo cam(iarono la mentalit& e la politica della chiesa" se non si scon+ess2 mai l'ideolo'ia ierocratica# si pre+er? all'atto pratico se'uire strade pi* moderate e relistiche. Anche Clemente : raccolse una serie di decretali# le c.d. Clementine% mal'rado la modesta mole# /uesta compila$ione a%i'nonese ha lasciato il se'no in pi* di una materia" essa contiene l'inter%ento del papa nella di(attutissima /uestione della po%ert& +rancescana# ed un paio di norme non meno importanti sul diritto processuale. Con Clemente : si chiuse la sta'ione delle raccolte u++iciali di norme ponti+ice. 9.1> Nell'anno 1->># <ean C!appuis# pu((lica l'insieme delle colle$ioni ponti+ice" nac/ue il Corpus Iuris Canonici. Esso risult2 +ormato dal Decreto di )ra$iano# dal Li(er ECtra di )re'orio II# dal @eCtus di Doni+acio :III e da un'a''iunta curata dallo Chappuis stesso. Cos? completato il Corpus non mut2 pi*# le nuo%e norme# del 1->> in poi# %ennero conser%ate nel )ullarium. 9.11 <uanto all'ese'esi# Gio"anni d-&ndrea# che a%e%a studiato a Dolo'na teolo'ia# diritto ci%ile e diritto canonico# +i'ura rappresentati%a della Dolo'na del 1 >># cominci2 col corredare di un apparato ordinario il Li(er @eCtus di Doni+acio :III. La sua opera ma''iore +u comun/ue la lecturae delle Decretali di )re'orio II e del @eCtus. All'ini$io del 1 >> la scuola Dolo'nese usci%a da tra%ersie che a%e%ano rischiato di comprometterne le +ortune" lo scompi'lio era cominciato nei disordini se'uiti alla cacciata dei 'hi(ellini da parte dei 'uel+i. La +a$ione %incente# e((e paura della scuola# palestra di pericolosi eserci$i di opposi$ione" cominci2 allora a nominare i pro+essori e a pa'are loro stipendi in modo da +arne +un$ionari sotto il loro controllo. 9.1. Il diritto canonico (olo'nese del 1 >># sem(ra ruotare attorno a )io%anni d'Andrea" Gio"anni Calderini +u suo +i'lio adotti%o# oltre che scolaro" Gio"anni da Legnano spos2 sua nipote. Entram(i sono +i'ure importanti" il secondo# studioso di diritto# matematica medicina e astrolo'ia# si presenta come l'incarna$ione di una nuo%a# ariosa cultura dei 'iuristi pronti a /ualsiasi impe'no intellettuale. Il ma''iore canonista del 1 >> 5 il siciliano .iccol= Tedesc!i" inse'n2 a @iena# a Parma e a Dolo'na" i suoi commenti del Li(er ECtra# del @eCtus e delle Clementine sono considerati un monumento canonistico. CAP.! | L'et& dei commentatori ci%ilisti )li ultimi 'lossatori a%e%ano dise'nato la +i'ura della causa le'is# indi%iduando in essa la ratio della

norma" i 'iochi con la ratio le'is do%e%ano sostituire l'analisi della lettera# la 'lossa condi$ionata dall'a''ancio alle parole do%e%a cedere a un 'enere letterario pi* adatto alla richerca della ratio. L'in%en$ione dela causa le'is +in? col sospin'ere %erso un tipo d'intepreta$ione creati%a# da sostituire a /uella ricetti%a dei primi 'lossatori. @e le (asi della ri%olu$ione metodolo'ica +urono 'ettate a Dolo'na# le prime 'rosse noti%& si e((ero in 7rancia. Nel 1. -# )re'orio II autori$$2 a Erleans# l'inse'namento del diritto romano. Non soprende che alla met& del secolo# compaiano ad Erleans maestri eC allie%i di (olo'na. Nel 1.9># tro%iamo <ac6ues de 'e"ign## la +utura stella della scuola d'orleans# che inse'n2 +ino a'li anni '=> e mor? in italia nel 1.B9. Di lui si ricordano le maestose lecturae% spesso in /ueste lecturae sono intercalate repetitiones# ossia le$ioni o con+eren$e tenute +uori dall'orario didattico e destinate ad un'ese'esi particolarmente appro+ondita di le''i o di para'ra+i importanti" compaiono poi +rotte di /uaestiones. @empre del Re%i'nK 5 l'Alpha(etum# contenente lessico specialistico# circoscritto a %oci 'iuridiche. !. Alcuni allie%i di Re%i'nK e((ero (uona +ama" il pi* cele(re +u *ierre de )elleperc!e# e sar& uno dei tramiti pi* importanti della di++usione in Italia del commento +rancese. Cominci2 a inse'nare %erso 'li anni 1.!># +ino al 1.B>. :erso il 1.B9 entro al ser%i$io del re 7ilippo il Dello# di cui di%enne consi'liere. Compose anche una raccolta di 6uaestiones. 7amosa per la produ$ione ci%ilistica# la scuola d'Erleans tenne anche inse'namenti canonistici. Concetto nato in tale scuole 5 /uello della persona repraesentata" anche l'impero dice Re%i'nK# 5 una persona repraesentata# titolare di (eni e di poteri6 5 /uesta la prima %olta in cui si rappresenta lo @tato come persona 'iuridica. !.I 'iuristi italiani della +ine del 1.>># e((ero noti$ia de'li Erleanesi" li cono((ero sen$a mostrare eccessi%o appre$$amento" un %ero entusiasmo in%ece pales2 Cino +ig!i/uldi" la sua ammira$ione per Qac/ues de Re%i'nK e per il Delleperche 5 indu((ia# in molti punti ne sacche''i2 le opere e attinse lar'amente dalle loro idee. Il poderoso e ra++inato commentario sul Codice e sull'ini$io del Di'esto non +u una lectura scolastica ma un commentario %ero e proprio# scritto a ta%olino. @i apre con Cino anche in Italia# dun/ue# l'epoca dei commentatori. ;na delle scuole destinate a lun'a 'loria era /uella di Pado%a# che a%e%a a%uto un ruolo importante sin di tempi Accursiani. Era nata nel 1... a se'uito di una mi'ra$ione studentesca da Dolo'na. La 'rande +ioritura di nuo%i @tudi che dise'ner& la rete duratura dei centri superiori d'istru$ione e il panorama culturale dell'Italia moderna s(occia ri'o'liosa nel trecento. @in dal 1.>> 5 %enuta maturando il modello della scuola istitu$ionali$$ata# in cui %ari inse'namenti s%olti da pro+essori di%ersi %en'ono opportunamente coordinati# e cui 5 attri(uita la presti'iosa etichetta di 0+tudio generale1. E' un marchio di /ualit&# e le citt& richiedono /uesto marchio in %ia di pri%ile'io specialmente a papi e imperatori. !.! :enendo alle no%it& del 1 >># lasciando per ultima *erugia# la sede pi* importante# ini$iamo dalla Toscana# do%e tro%iamo la ma''ior parte di diplomi di @tudia 'eneralia. A((iamo *isa# citt& che %anta un centro di studi pro+essionale nel /uale un discreto numero di 'iudici e 'iuristi locali si era impe'nato a 'lossare 'li statuti cittadini. @ar& il papa Clemente :I a dare a Pisa l'a'o'nata patente di +tudium generale. Poi a((iamo @iena# +atta +tudium Generale da Carlo IV% tale scuole e((e pro+essori presti'iosi nel 1 >>" ma la sua storia pi* importante l'e((e nel 18>>. Firenze# anch'essa a%ente la patente di @tudium )enerale# %ide s+ilare nelle sue aule pro+essori di

prima 'rande$$a. In lom(ardia tro%ia Milano# centro scolastico dello stato e insi'nit& dello @tudium )enerale da Carlo I:. In+ine a((iamo *erugia" papa Clemente :I diede nel 1 >= alla citt& il presti'ioso titolo di @tudium 'enerale" Peru'ia %olle su(ito accaparrarsi i maestri pi* presti'iosi" uno de'li allie%i della scuola +u )artolo da +asso0errato. Peru'ia non e((e tutta%ia la 'loria di adottare Dartolo# che pass2 a inse'nare a Dolo'na# e mor? all'et& di 8 anni. Nel 1->> si istituirono addirittura corsi su Dartolo nell uni%erist& di Pado%a# Dolo'na e Torino. Al Dartolo acuto e ri'oroso di )iustiniano# si contrappone il Dartolo esponente appassionato del suo piccolo mondo comunale in declino# dominato ormai dall'arro'an$a delle si'norie" la predisposi$ione al diritto pu((lico che la storio'ra+ia 'li riconosce 'li %enne principalmente dalla curiosit& per le anomalie della %ita comunale del suo tempo. !.1> Dartolo e((e allie%o a Peru'ia di )aldo degl U/aldi. La +ami'lia de'li ;(aldi era ra''uarde%ole a Peru'ia" il padre era docente di medicina# e tre dei suoi +i'li +urono pro+essori eccellenti6 Daldo e An'elo ci%ilisti# Pietro canonista. Daldo nac/ue nel 1 .! e mor? nel 18>>" s%olse a Peru'ia la ma''ior parte del suo inse'namento# ma e((e cattedre anche a 7iren$e e Pado%a. Daldo +u autore molto ricercato dei consilia# un 'enere che comincia%a ad interessare la scien$a dei tri(unali. Colpisce l'impe'no di Daldo sui 0eudi# nei suoi ultimi anni di %ita. @empre ne'li ultimi anni di %ita Daldo se'na una s%olta nella storia della tradi$ione ci%ilista6 e'li 5 tra i maestri delle le'es a dedicarsi al diritto canonico e a tras+ormasi da ci%ilista in 'iurista in utro/ue. !.11 Peru'ia conser%2 nel 18>> la posi$ione di assoluto spicco che a%e%a a%uta nel 1 >>. Il pi* importante allie%o di Daldo +u *aolo di Castro# autore di estesi commenti. @e non mancano pro+essori di (uon li%ello# 5 per2 la +ama della scien$a 'iuridica che nel 18>> comincia a declinare.A%e%a preteso nel 1.>> di rappresentare la nuo%a sapien$a del mondo comunale" dal '8>> comincia a so++rire la concorren$a della cultura umanistica" il dispre$$o umanistico colpisce i suoi metodi dialettici elementari. La ripetiti%it& dell'ese'esi" la mancan$a di ori'inalit& e la cecit& di +ronte alle nuo%e mode culturali# 5 il 'iudi$io che %iene dato della 'iurispruden$a del 1.>>. CAP.= | <uestioni di metodo e s%olte culturali. L'umanesimo 'iuridico Il 'ioco di cercare le rationes delle le''i s(ri'lia%a l'in%enti%a dei commentatori e allontana%a le catene dell'atten$ione ai %er(a" lascia%a insomma che alla lettera della norma si 'uardasse poco o nulla. Il pericolo che ne conse'ui%a# era di a%ere interpreta$ioni %aria(ili# insicure e ar(itrarie# a pre'iudi$io della certe$$a del diritto. Eccorre%a tro%are un nuo%o orme''io# che# sostituendo i le'ami con il dettato letterale# incanalasse l'interpreta$ione entro ar'ini sta(ili. @i pens2 allora di radicare il %alore e l'e++icacia delle teorie nel presti'io dei ma''iori maestri che le a%e%ano enunciate e di+ese6 nasce il c.d.argumentum a/ auctoritate. ;n ar'omento simile 5 /uello dell'eCemplum# istituto romano corrispondente al moderno precedente. =.. Accanto al 'iudice cacciatore di rationes# %'era il sapiente# 'eneralmente il pro+essore# che di /uesto tipo di caccia era il massimo esperto. Nei casi du((i si con%enne che i pareri dei dotti di sicura +ama andassero se'uiti# e da ci2 nac/ue l'ar'umentum a( auctoritate %ero e proprio. Esso non +u comun/ue mai considerato %incolante# perch5 l'unica autorit& spetta%a in astratto solo al principe" mentre il 'iudice in%ece da%a una senten$a o((li'atoria per il caso esaminato. Tutta%ia# a +or$a di se'uire un principio in osse/uio del presti'io di coloro che l'a%e%ano +ormulato#

e poi continuati%amente adottato# /uesto principio +ini%a coll'o''etti%arsi assumendo le sem(ian$e di una opinio communis. =. L'umanesimo nel 18>> era ormai il +ulcro di una ri%olu$ione intellettuale. L'umanesimo# con l'entusiasmo che a%e%a 'enerato per la +ilolo'ia# costitui%a in +ondo un 'rande ritorno alla 'rammatica delle arti li(erali. Era cio5 un mo%imento diametralmente opposto a /uei 'iochi con le rationes# cara ai 'iuristi# che a%e%ano prodotto un distacco dallo studio +ilolo'ico del testo 'iustinianeo" i metodi dialettici dei commentatori erano 'uardati con dispre$$o da'li umanisti. Il diritto tutta%ia rest2 impermea(ile alla +ilolo'ia6 continu2 in+atti a prospettare il solito 'ioco delle rationes ri+iutando il ritorno alla littera del testo. =.9 La citt& di )ourges# dopo Alciato# e((e un momento di splendore. Tra i suoi maestri pi* importanti ricordiamo <ac6ues Cu>as# storico ed editore di +onti antiche e al contempo sottile ese'eta critico del testo 'iustinianeo. Ma la %entata umanistica non +u limitata a Dour'es" il 0cultismo1 appar%e radicato in 7rancia" il relati%o inse'namento +u detto mos gallicus. Ad essa si contrappose il %ecchio metodo dialetticoA scolastico dei commentatori# se'uito in Italia e chiamato mos italicus. I cultori del mos 'allicus erano contrari al mos italicus# di cui condanna%ano l'i'noran$a della storia# della lin'ua 'reca e persino delle ele'an$e della lin'ua latina. L'italia# che a%e%a dato l'a%%io all'ondata umanistica# %ide nel 1->> solo radi (a'liori della le$ione Alciatea" che /uesta in%ece +osse dila'ata in 7rancia 5 cosa che ha colpito la storio'ra+ia. Di00erenza mos gallicus ? mos italicus1 Il mos gallicus era un metodo di studio e di insegnamento del Corpus iuris ci"ilis di00usosi soprattutto in Francia nel ;VI secolo% si caratterizza per il metodo storico-sistematico connesso allo spirito con cui l-umanesimo giuridico si accosta"a al Corpus giustinianeo Esso era per"aso dall@idea di una rigorosa critica storico-0ilologica del testo per recuperarne l@originaria purezza, e non dall@esigenza a""ertita dal mos italicus 3c!e s-identi0ica con i commentatori e con i glossatori4 di 0arlo corrispondere e adeguarlo alle esigenze giuridic!e dell@epoca =.! La critica +ilolo'ica# e la storici$$a$ione delle le'es che +urono intraprese dal cultismo +rancese# scal$arono /uanto resta%a dell'antica %enera$ione di )iustiniano. Nessuno pretese pi* che le sue le''i +ossero ispirate da Dio# come a%e%ano ripetuto 'lossatori e commentatori# nN ch'esse portassero un che della %erit& di%ina. Tutti sape%ano al contrario che erano prodotti umani con+e$ionati da uomini +alli(ili. CAP. B | Comuni e altre autonomie tra 1.>> e 18>> La nascita e la crescita delle scuole di diritto romano sono andate di pari passo con la matura$ione de'li ordinamenti cittadini. La citt&# 5 il ma''ior palcoscenico dei mutamenti che la %ita spirituale e materiale sperimenta dopo il 1>>>. L'impero annaspa# e la chiesa 5 percorsa da una +renesia di ri+orma. Lo straordinario +iorire di comuni e comunelli nell'Italia centroAsettentrionale# e il loro atte''iarsi come capitali di staterelli# +er%ide di atti%it& economiche# culturali e artistiche# ha colpito tanto la storio'ra+ia ch'essa non ha esitato ad asse'nare al tardo Medioe%o la /uali+ica di etA comunale# a $one circoscritte dell'Italia. Il +enomeno comunale ha lasciato un se'no pro+ondo# nel (ene e nel male# su 'ran parte dei territori e della popola$ione" da una parte ha costellato di opere d'arte un'in+init& di centri 'randi e piccoli#

tutti impe'nati ad a((ellirsi per no(ilitarsi" dall'altra ha colti%ato 'retti spiriti di campanile. :i +u /uindi un impro%%iso esplodere di ordinamenti 'iuridicoApolitici#" la citt& di%ent2 +onte di poteri normati%i# 'iurisdi$ionali e di auto'o%erno. Esplodere causato da'li straordinari s%iluppi delle citt&# dalle tras+orma$ioni economiche# dal pre%alere dell'economia ur(ana su /uella rurale# dell'industria sull'a'ricoltura# ecc. B.. ;na teoria +atta dal Calasso# %ede il +enomeno comunale un portato di /uella %asta ondata di spirito associati%o che per%ase l'intera %ita sociale dopo il 1>>>. Ad assicurar'li %alen$e tecnicoA'iuridiche a%re((ero pro%%eduto an$itutto /ue'li statuti associati%i che nasce%ano da patti# ed erano san$ionati da solenne 'iuramente colletti%o# o coniuratio% %e n'erano di tante specie# e 'ermo'lia%ano o%un/ue" spiccano per la loro importan$a le societates di arti# mestieri e corpora$ioni. La consorteria# 5 un tipo di associa$ione 'entili$ia" %i si accede%a per nascita o matrimonio. :'erano poi le compa'nie delle armi# cos? /uali+icate per %ia dei loro scopi pre%alentemente militari" %'erano poi le con+raternite laicali# con scopi assisten$iali e reli'iosi. Insomma# lo spirito associati%o che connota l'ini$io del nuo%o millennio tende a +rammentare i 'ruppi in circoli pi* o meno chiusi e 'elosi di un'autonomia che li tras+orma in istitu$ioni# e ne +a insomma dei %eri e propri ordinamenti 'iuridici. B. In /uesto 'ioco di multi+ormi autonomie si +a a%anti anche una +orma corporati%a peculiare# che 5 l-uni"eristA degli scolari. Essa rappresenta%a l'esito di un moto associati%o compiuto dalla massa studentesca %erso la +ine del III secolo. A dare alla scuola una certa autonomia era inter%enuta la costitu$ione $a/ita" il suo o(ietti%o era /uello di assicurare prote$ione sottraendo enti o persone alla 'iurisdi$ione ordinaria. La crea$ione di /uesto +oro speciale pri%ile'iato contri(u? anch'essa di +are della scuola un ordinamento 'iuridico a se stante. B.8 Tornando al comune cittadino# 5 o%%io che la rapida crescita delle sue strutture# che si'ni+ica%a crescita dei suoi poteri autonomi# do%e%a scontrarsi con la politica centrali$$ata de'li imperatori e monarchi del III secolo. Federico )ar/arossa# nel 11--# dopo l'incorona$ione# e le prime esperin$a di lotta coi Comuni# nomin2 a 'o%ernarli suoi u++iciali di +iducia col nome di potestA. I comuni cacciarono i potest& nel 1198. Nel 119! +u +atta la Le'a Lom(arda" nel 11!9 la (atta'lia di Le'nano %ide le armi imperiali soccom(enti" in+ine nel 11= ci +u la pace di Costan$a# che %ide si la +ormale sottomissione dei Comuni all'Impero# ma sanc? il riconoscimento da parte imperiale delle consuetudini# ossia di /uelle ampie autonomie che le citt& a%e%ano usurpato. @u tale pace occorre precisare che l'interpreta$ione dell'Impero e dei Comuni +u di%ersa6 l'impero dice%a che il contenuto della 0pace1# +osse una norma astratta# %alida solo nei con+ronti delle citt& espressamente nominate e dall'e++icacia re%oca(ile. I Comuni in%ece 'li attri(uirono %alen$a 'enerale. B.@u(ito dopo la pace di Costan$a# i Comuni cominciarono ad a++idarsi a potest& scelti non tra i cittadini ma tra +orestieri" scelta data dall'esi'en$a di sal%a'uardare l'impar$ialit& del 'o%erno. In e++etti i 'ermi dei pro+ondi contrasti che tra il 1.>> ed il 1 >> portarono alla decompos$ione del Comune si a%%ertono sin dai tempi del suo a++ermarsi trion+ale# pochi decenni dopo Costan$a. )li odi tra no(ili e +a$ioni popolari# a%e%ano stimolato /ueste ultime a darsi proprie stutture e propri statuti. Al %ertice della loro or'ani$$a$ione posero un Capitano del popolo. Ci +urono /uindi . strutture cittadine anta'oniste# il capitano# a++iancato da un'assem(lea di an$iani ed il potest& espressione del %ecchio ceto dei diri'enti.

<uesta (iparti$ione pro%oc2 la spaccatura del Comune. Per consentire la coa(ita$ione si punt2 a una sparti$ione di competen$e# ma con esisti disastrosi. Poco dopo la met& del 1.>># i 'uel+i trion+arono sui 'hi(ellini e o'ni e/uili(rio cittadino esplose" e +u 'uerra. Il ceto popolare# che a'ita%a (andiere 'uel+e si sca'li2 contro il ceto patri$io 3'hi(ellini4. B.9 Il clima (ellicoso instaurato ne'li ultimi decenni del 1.>># non pote%a +are a meno di strin'ere sul mondo dei tri(unali e dei 'iuristi. Il processo in/uisitorio trion+2 su /uello accusatorio# e %edettero la luce importanti tratta$ioni di diritto di procedura penale. Il primo monumento di tale 'enere letterario nuo%o che emer'e dai tor(idi anni della crisi 5 do%uto ad &l/erto Gandiano# un 'iudice di (uona le%atura che scrisse il De Male0icis. L'opera consiste in una collana di /uaestiones attinte da /uelle di(attute nella scuola di Edo+redo. Il processo in/uisitorio presuppone%a l'interesse pu((lico alla repressione. Il 'iudice# che +osse stato in+ormato di un delitto# in se'uito ad una denuncia# o per a%er a%utane noti$ia pri%atamente# o anche solo perch5 corre%ano %oci# era in%estito del dirittoAdo%ere di inda'are# di accertare la colpe%ole$$a dell'imputato# di processarlo e condannarlo" il metodo pi* rapido per accertare la colpe%ole$$a era la tortura# tappa consueta del procedimento" anche se (iso'na dire che la tortura era lecita# solo in presen$a di 'ra%i indi$i di colpe%ole$$a e %'erano una 'amma di persone esentate6 ratione personae 3es.+anciulli %ecchi# ecc4" ratione dignitatis3es.no(ili# ecclesiastici# ecc.4. B.= I ceti# ordini chiusi# strati+icati l'uno sopra l'altro# erano 'o%ernati da codici eticoA'iuridici per lo pi* non scritti" l'appartenen$a ad un ceto do%e%a essere resa riconosci(ile all'esterno# ed a +arla palese erano stemmi# carro$$e# a(iti# ecc. B.B La riscossa dei 'uel+i# e l'intensi+icarsi delle lotte cittadine# diedero il colpo di 'ra$ia al Comune, nato dalla pace di Costanza, e spalancarono le porte alle signorie. La si'noria di Ezzelino da 'omano su Verona# nac/ue nel 1..9 e si estese per (uona parte del :eneto. Tra il 1.>> ed il 1 >> il re'ime si'norile pare essere di%entato l'aspira$ione corrente dei Comuni esausti. La strada pi* praticata per /uesta tras+orma$ione passa per lo s+o''io di di'nit& ed autorit& da parte di %icari di imperatori o ponte+ici. <uesti si'nori s'impadroni%ano del comando sen$a a%erne titolo" oppure se lo a%e%ano# esor(ita%ano dalle competen$e connesse alla carica" ecco perch5 la storio'ra+ia ha e/uiparato spesso le si'norie alle tirannie. B.1> Distaccate dalle %icende delle si'norie# tro%iamo le repu((liche marinare6in primis Geno"a e Venezia. In /ueste citt& il popolo ele''e%a un duces Nella repu((lica di :ene$ia incontriamo il doge# or'ano si eletti%o# ma a %ita# di cui resta un ricordo di un eserci$io plurisecolare di poteri assoluti. Tutta%ia# la ristruttura$ione del III secolo limit2 molto i poteri del do'e. :ene$ia di%enne una repu((lica aristocratica in cui sia il 'o%erno# sia il commercio# %ennero riser%ati ad un ristretto numero di +ami'lie. 7urono /ueste +ami'lie a +ormare il Ma''ior Consi'lio# che conser%2 salidamente in mano tutti i poteri le'islati%i ed esecuti%i e la nomina del do'e. Il 'iudice :ene$iano# do%e%a attenersi an$itutto a'li statuti generali# emanati dal do'e# ed in loro mancan$a alle consuetudini" se la lacuna persiste%a (iso'na%a procedere in senso analo'ico. Del diritto romano nemmeno una parola" :ene$ia si tira%a +uori esplicitamente dal Diritto Comune.

Geno"a in%ece# non rinne'2 la dipenden$a dall'Impero# ma e((e in%ece +ino al 1 >># un or'ani$a$$ione simile a /uella comunale delle altre citt& del centroAnord. La compagna# si pose come or'anismo dominante della %ita cittadina# al punto che s'identi+ic2 col comune. Dal 11B> )eno%a e((e anche un potest& che# si alterno per /ualche anno ai consoli. L'ordinamento )eno%ese si rica%a o''i principalmente dal Ma'num %olumen PeKre. Anche )eno%a +u in%estita dalle ri%olte popolari. Nel 1.-! s+ociarono nella nomina di un Capitano del popolo# nel 1 B# la ple(e elesse primo do'e a %ita +imone )occanegra# a++iancato da un ristretto Consi'lio. <uesta specie di si'noria eletti%a e a %ita +u transitoria. )li imperi delle repu((liche marinare compresero anche la @arde'na# la Corsica e anche Pisa. B.1 Pisa# se'u? le tappe consuete della storia dei comuni# ma +u precocissima" risale al 11-> il primo potest&" scoppiarono poi le consuete lotte antima'nati$ie duecentesche che introdussero i capitani del popolo" si pass2 /uindi ai primi si'nori per chiudere la sta'ione dell'autonomia con l'asso'ettamento a 7iren$e" nella (atta'lia di Meloria# nel 1.=8# )eno%a a%e%a in+atti a++ondato tutta al +lotta a Pisa# presupposto della +ine della poten$a marinara. La le'isla$ione statutaria pisana +u la prima ad essere emanata u++icialmente# ma 5 nonstante /uesto una delle mi'liori. Era di%isa in . tronconi6 constitutum le'is e constitutum usus" il primo +ormato dalle deli(era$ioni assem(leari# il secondo dalle consuetudini. Anche i tri(unali si di%ide%ano in Curia le'is e Curia usus. B.18 Tutte le citt& marinare e((ero particolare cura delle consuetudini commerciali marittime. Il controllo del commercio marittimo do%e%a essere ori'inariamente nelle mani dell' ordo mercatorum# or'ani$$a$ione ini$ialmente alle dipenden$e del comune" l'autonomia era stata per2 conse'uita alla +ine del III secolo# in se'uito ad una sorta di ri%olu$ione antiAno(iliare. I solidi rapporti commerciali con Costantinopoli# non pote%ano non alimentare anche un commercio intellettuale. 7i'ura di spicco 5 Dur'undione# teolo'o# 'iudice a%%ocato e dispensatore di consilia" per 'li storici Dur'undone di Pisa 5 per2 soprattutto il traduttore dei passi del di'esto. B.1Ancor pi* precoce di pisa +u la Repu((lica di Amal+i" +u repu((lica marinara +iorente# +orte del commercio con l'oriente# +ino al 1>! # anno dell'incorpora$ione nei domini normanni.. E' notissima la sua Ta/ula *rot!ontina# che passa per essere la sua le'isla$ione marittima. Amal+i %iene catalo'ata tra le repu((liche marinare del Me$$o'iorno# in realt& la domina$ione normanna e la struttura del re'no non consentiranno alle citt& costiere di mantenere /uella sta(ile ed ampia indipenden$a che +ece nascere imperi commerciali nell'italia superiore. )li statuti e le consuetudini marittimi italiani# do%ettero cedere# all'espansione ara'onese nel 1 >>O18>>. Il Li(ro del Consolato del mare# li(ro contente usi redatti a Darcellona# +u utili$$ato in se'uito come codice del diritto comune marittimo mediterraneo.

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