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1
a Lorenzo e Stefania
che continuano a
sopportare
2
Viola e Alberto
IL MISERABILE LOMBRICO
E LE ALTRE FILASTROCCHE DI VIOLA
3
4
I. Filastrocche natalizie, befanizie, carnevalizie e
pasqualizie
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sorvolando sulle rotte
delle stelle tutti i mari
ai bambini buoni e cari.
Tutto in una notte sola
e vedessi come vola!
La sua scopa sembra un razzo
che si ferma in ogni spiazzo
per lasciar a ogni bambino
qualche dolce e un pensierino.
E' un lavoro delicato,
pensa che le è capitato
di scambiar per un camino
l'apertura di un tombino
e così , che gran scalogna,
è finita nella fogna.
Dunque vola senza sosta
da una costa a quella opposta
fino a che, ed è già mattino,
si risveglia ogni bambino.
A quel punto la Befana
sulla propria casa plana
entra dentro e, prima cosa,
va nel letto e si riposa.
La Befana finalmente
dorme e non pensa a niente
e sognando di dormire
dorme ancora all'imbrunire,
una volta, cosa strana,
dormì una settimana.
Poi si alza, si stiracchia,
piega un poco le ginocchia,
va in cucina, quindi pranza,
mette un disco e dopo danza
è felice mentre pensa:
Ricomincia la vacanza!
6
La dieta di Babbo Natale
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Più che gambe due prosciutti
con i fianchi larghi e sfatti
non più dita ma salsicce
e le trippe assai mollicce.
Non somiglierò a un maiale!
proclamò Babbo Natale:
così dopo un anno a dieta
è cambiata la sua vita:
finalmente adesso è snello
e il vestito sta a pennello
ora per quanto sia stretto
passa da ogni caminetto
mentre porta in ogni casa
la sorpresa tanto attesa.
Ma purtroppo dai camini
escono certi odorini…
un profumo di biscotto
messo in forno col risotto
pane caldo, cioccolata
pesce fritto e anche frittata
un’essenza di crostata
un aroma di budino
poi lenticchie e cotechino
e tartine col caviale…
E così Babbo Natale
sente crescer l’appetito
zitto zitto si è servito
con due polli e un panettone
cinque stecche di torrone
poi trovando buio pesto
s’è sbafato un antipasto
di cipolle col salmone
trangugiate in un boccone.
Nella casa successiva
una nuova refurtiva:
cinque teglie di lasagne
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e una torta di castagne
quattro litri di spumante
e un arrosto ancor fumante
poi si è fatto anche più ingordo
con gli stuzzichini al lardo
sceso giù dal caminetto
si dimostra proprio ghiotto
sgombra il forno in ogni casa
mangia tutto alla rinfusa
certo lascia anche il regalo
nella sosta in ogni scalo
ma però, ormai è evidente,
da mangiar non lascia niente
soprattutto lascia vuoto
proprio il frigo, come noto.
Alla fine, mentre albeggia
Babbo Natale viaggia
dolcemente nella slitta
torna a casa senza fretta
un po’ dorme e un po’ borbotta
le renne ce la metton tutta
però corrono a rilento
sollevandosi a stento:
lui ha di nuovo un gran pancione
soffre un po’ d’indigestione
però almeno ora è contento
mentre plana controvento
pensa poi: Non si ripeta,
non farò mai più una dieta!
Se non passo dal camino
salirà su il bambino
e il regalo, sopra il tetto,
lascerò dentro il suo letto.
9
Un Natale speciale
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Filastrocca di Babbo Pasquale
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Si asciuga con la manica
oppure con la carta igienica
quindi lascia un pensierino
proprio accanto al comodino.
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anche se non ha ali né penne
né lo trasportano le sue renne
Filastrocca di carnevale
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ma si becca una ceffata
lì ruggisce un leone
però nella confusione
sembra un miagolio di gatto
ma è un bimbo dopotutto
che sotto quella pelliccia
con la testa sudaticcia
sta inseguendo sette indiane
che con frecce e cerbottane
l’han colpito sul sedere
vuole rendere il piacere
tra le bimbe mascherate
si è nascosto anche un frate
da lontano sembra vero
però è alto un metro e zero
ha una spada da guerriero
tutta quanta di cartone
ed in faccia un gran barbone
disegnato a pennarello
e poi proprio sul più bello
una principessa appare
non sapendo cosa fare
sfida zorro a duello
anzi zorro e il suo gemello
ma non bastano due zorri
con i loro occhi azzurri
dietro maschere stupende
come stracci lei li stende
con tre mosse di karate
li sbatte come frittate
fino a che uno s’arrende
l’altro via a gambe levate.
Per fortuna a carnevale
mai nessuno si fa male
forse l’unica occasione
è il rischio d’indigestione
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per i cenci e le frittelle
ed i monti di ciambelle
tutti mangiano alla fine
e si vogliono più bene
niente più combattimenti
solo buoni sentimenti
amicizia e gran risate
queste sì che son giornate!
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con un trucco da duchessa
che non pare più la stessa
è così quasi-carina
che somiglia a sua cugina
quella che perse piangendo
il concorso di Miss Mondo.
E’ bastata un po’ di scena
e l’agenda ha sempre piena,
sono tanti i pretendenti
che chiedono appuntamenti
la vorrebbero sposare
ma lei non sa più che fare!
E’ indecisa, troppi sono
e in ognuno c’è del buono :
tra loro Babbo Natale
che le offre un bilocale
per nido matrimoniale
molto a nord, più o meno al polo
dove si sente un po’ solo
e poi c’è Babbo Pasquale
il cugino che sa fare
bene il verso del maiale
e non si veste di rosso
però sa sturare il cesso
e poi tre dei sette nani
ma gli sforzi sono vani,
anche un principe ha tentato
però è stato rifiutato,
no, non era quello azzurro,
lui parlava da buzzurro
e con il mantello sporco
scatarrava come un orco.
Per lei insomma c’è la fila
sono almeno in diecimila
che vorrebbero sposare
la Befana, ma l’amore
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quello no, non è venuto,
e così ci ha ripensato:
meglio per ora aspettare
che dovere sopportare
uno che, ora ha compreso,
per marito non va preso:
maschi brutti oppure belli
attori o fotomodelli
meglio il vento nei capelli
mentre vola alta nel cielo
una nuvola per velo
che sul capo le si posa:
la befana non si sposa.
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e veniva dallo spazio
certo sì, era di pezza
ma unico della sua razza
era proprio una bellezza,
il trenino poi viaggiava
su una rotta sempre nuova
nell'intreccio degli scambi
con percorsi proprio strambi,
la bambola, chissà come
aveva poi un proprio nome
scelto da ogni bambina
e non da una vocina
che esce dal televisore
e ti assale a tutte le ore.
Ora invece, che amarezza,
più nessun bambino apprezza
i regali un po' speciali:
hanno sogni tutti uguali!
Così Babbo si scervella
in intensa riflessione
quindi dice: "Questa è bella!"
Ha scoperto la ragione!
Il motivo, ormai lo sa
sta nella pubblicità
che per vender porcherie
riempie i bimbi di bugie
fa sembrare eccezionali
giochi che son tutti uguali,
e soltanto son piaciuti
a tirarli nei rifiuti,
roba inutile di plastica
neanche il cane se la mastica,
nessun bimbo è mai contento
ne ha uno, pensa a altri cento.
Così Babbo s’è arrabbiato,
mai stato tanto infuriato
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dallo scherzo d’elfo Bruno
che versò sul suo barbone
quattro litri di profumo
e per una settimana
lo scambiaron per befana.
Così pensa e ripensa
ormai persa la pazienza
contro la televisione
ha preso la decisione:
“E allora per dispetto
io nel sacco non li metto,
così più nessuno avrà
giochi da pubblicità.
I giocattoli che porto
non saranno più uno scarto
ma sinceri desideri
che provengono dai cuori...”
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per lo sforzo sovrumano,
perché a noi non pare strano
ma è difficile davvero
ricordarsi ogni pensiero
di bambina o di bambino
mentre scende dal camino
soddisfare i desideri
quelli giusti, quelli veri
e guidare quelle renne
che neanche hanno le penne
in un volo a cento all’ora
nella notte fredda e scura,
qualche volta si son persi
scesi giù sono ricorsi
ai cartelli autostradali
per capir dove svoltare
verso terra o per il mare,
ma portando quei regali
fin nei posti più sperduti
fra la tosse e gli starnuti
tra una sosta all’autogrill
e un sorso di camomilla
pensa già Babbo Natale
a un progetto originale:
un viaggio virtuale
in internet, cioè in rete
per raggiunger tutte le mete
con un click della tastiera
connettendosi ogni sera
e portare nuovi doni
nel computer dei bambini
che felici assai saranno
di non aspettare un anno
prima che Babbo ritorni:
lo vedranno tutti i giorni
ben pasciuto nel suo letto
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con in testa il suo berretto
che saluta: Oh! Oh! Oh!
con la webcam sul comò
mentre in coro elfi e renne
gli canticchian ninne nanne.
21
II. Versi bestiali
Miserabile lombrico
Miserabile lombrico
sempre solo, mai un amico,
mai uno straccio di compagna
e una moglie se la sogna.
Miserabile lombrico
spinto da un pudore antico
a occultarsi nei recessi
della terra e sotto ai sassi,
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Pensa che dopo la morte
sarà in cielo il suo destino
ma se vola, è la sua sorte,
l’ha mangiato un uccellino.
La balena innamorata
L’unica occasione
di socializzazione
la vongola la trova in casseruola
finalmente in compagnia, e non più sola,
sebbene in verità, così soffritta,
ciascuna pensi a sé, restando zitta.
Altrimenti affonda nella sabbia spessa
e lì si chiude sempre più in se stessa.
23
L’involuzione della specie
La mucca e le nuvole
24
Nerissimo il corvo
Nerissimo il corvo
appollaiato su un ramo
si scruta attorno torvo
con aria da menagramo.
Essendo innamorato
si nutre di poesia,
poi pensa alla salute
data l’ipocondria.
25
Il bruco e la farfalla
Ma un dì s’è imbozzolito
senza rendersi conto
e quando fuori è uscito
dal dispiacere ha pianto.
Ha svolazzato mesta
qua e là per ore e ore
e infine per protesta
è morta dal dolore.
Fame da lupi
26
Il linguaggio dei delfini
27
Coyote ululà
L’eccentrico ornitorinco
L’ornitorinco è quell’animale
che ha il becco e anche la pelliccia,
deposita le uova ma poi allatta
pretende d’essere un originale
in ogni cosa, gli si legge in faccia
la cieca bramosia, la voglia matta
di trovarsi al centro dell’attenzione;
potendo userebbe branchie e ali
e sei zampe mancine tutte uguali
e imiterebbe il verso dei maiali.
Un briciolo di considerazione
sarebbe diritto d’ogni creatura,
l’ornitorinco poi non chiede amore,
gli basta uno straccio d’ammiratore…
Ma più lui cerca di farsi notare
più passa inosservato e ci sta male.
28
Il campionato mondiale delle tigri
29
Le avventure del ghiro
Pappagallo ammaestrato
Il pappagallo ammaestrato
è un volatile ubbidiente
che pronuncia docilmente
tutte le parole
e quelle sole
che l’uomo gli ha insegnato.
Ma l’uomo con insistenza
a quel variopinto uccello
ripete ormai da parecchio
quelle parole solamente
che in precedenza
mentre giace profondamente
addormentato
il pappagallo suadentemente
all’orecchio
gli ha mormorato.
30
Il ricco, il dromedario e la cruna dell’ago
Dov’è il camaleonte?
Forse un camaleonte,
animale dalla sapienza antica
nella pagina che leggi
s’è mimetizzato, prudente,
proprio a metà di questo verso.
Riesci mica a vederlo?
31
Le buone maniere del mammut
Pensieri di cavalletta
32
Il geco più ricco di Cina
33
Branco di piranha
L’antilope e il leone
34
La spensieratezza dell’orango
Brutto anatroccolo
Sorprese di medusa
35
Miracolo autostradale
La rana attraversa
saltellando un’autostrada
parecchio trafficata
una macchina rombando
per un soffio l’ha evitata
e un’altra e un’altra in corsa
poi un furgone l’ha scansata
con una sterzata strana
e quando è quasi arrivata
a un tratto – poff! – la rana
è diventata una frittata.
36
L’araba fenice alla riscossa
37
Fiat anguilla!
38
La lungimirante giraffa
Il fulmineo ghepardo
39
La pipì del pipistrello
40
Il pellicano portaoggetti
41
Girovaga disperato
e si porta tutto appresso
ma l’amor che tanto ha amato
non sa più dove l’ha messo.
Povero tonno
Ma povero tonno
così complessato
da più di un anno
è inscatolato
sarebbe contento
di star lì recluso
sebbene contuso
ma ancora ha paura
se pensa al momento
dell’apertura.
42
L’abominevole uomo delle nevi
43
La prudenza del canguro
Il canguro correva
dritto come un siluro
finché non inciampò
finendo lungo e duro.
Così da quella volta
prudentemente salta.
La lepre e la tartaruga
Il tango dell'orso
L’orso sa ballare
appassionatamente,
però di tanto in tanto
capita un inconveniente.
44
Il cammello innamorato
Il cammello in carovana
procedeva nel deserto
e nell’afa sovrumana
ogni senso era distorto.
45
La cercò a lungo ma senza successo
si disperò, pianse, non fu più lo stesso
perché non seppe mai farsi una ragione
di un tale abbandono, della sparizione.
L'ape operosa
Passa convulsamente
a volo radente
di fiore in fiore
per fabbricare
miele dal colore d’ambra
che però, a quanto sembra,
non potrà mai assaggiare.
Ma chi glielo fa fare?
L’istinto, che con la sua forza oscura
spesso nasconde una gran fregatura.
46
Il raglio dell'asino
Il calamaro gigante
Povera zanzara
47
L’assillante pensiero dell’ippopotamo
48
Il pavone impudente
Dimenticanze elefantiache
49
Il peccato originario
Avvoltoi
50
La capra temeraria
51
III. Filastrocche preistoriche
52
Dunque è impossibile farsi capire!
eppure lo sente, per non fallire
53
La scoperta del fuoco
54
La scoperta della ruota
55
E' nato prima l'uovo o la gallina?
56
IV. Altre filastrocche e canzoni
57
E' triste l'esistenza dell'antico cavaliere
anche per le mille e più pene d'amore
ogni volta che incontra una pulzella innamorata
non la può baciar, la visiera s'è incastrata.
58
proprio lei, proprio l’oca Starnazza.
Si chiede un'amica dolente
la ragione d'un destino inclemente:
“Morì così giovane! Perché?”
Ma come sarebbe perché, perché…
Aveva bevuto troppo caffè.
La filastrocca sciocca
59
Filastrocca per una maestra alla fine della scuola
60
e la classe ormai somiglia
a una grande famiglia…
61
Son diversi gli animali
ma in un fatto sono uguali
alla mamma ognuno pare
il suo cucciolo speciale…
non ci sembri allora strana
una festa quotidiana
per la mamma porcospina
che ogni sera s’avvicina
al minuscolo lettino
del suo bimbo porcospino
e nel dargli un bel bacino
- è un miracolo spinoso -
non lo punge mai sul naso.
62
finalmente entra nel letto
russa come un angioletto
e la mamma è lì con loro
e ciascuno è il suo tesoro.
63
E adesso, Principessa?
64
e grida tanto e fa baraonda
senza però che nessuno risponda.
Cerca i vestiti, ma senza successo.
Povera Principessa: e adesso...?
65
Più veloce assai di un treno
sollevato dal terreno
ma non provi imbarazzo
a far finta d’esser razzo?
66
Filastrocca di Gatto Mammone*
*
Questa filastrocca è basata sua una storia vera, qualsiasi
riferimento a gatti realmente esistenti non è casuale. Nessun gatto
è stato maltrattato in alcun modo per scrivere questa filastrocca.
67
Forse ho capito, per Gatto Mammone
in fondo noi siamo come la televisione
e se in questa casa ci sta tutto il suo mondo
a volte, chissà, sogna un telecomando.
68
Magari dopo c’è gelo per più d’un mese
che uno invidia il caldo eschimese
quindi è il turno di canicola e siccità
in un forno si trasforma la città.
69
Filastrocca dell'alieno
70
Nonostante ciò l’alieno era ancora fiducioso
però tutti lo trattavano come uno strano coso
ridevano di lui, o fuggivano atterriti
neanche cadessero loro in testa meteoriti,
qualcuno lo cacciò poi in modo un po’ insolente
pensando si trattasse di un venditore ambulante.
Ho fatto entrare in casa l’alieno in visita obbligata
che proprio sulla terra ha fatto una fermata
mentre nel suo lungo viaggio interstellare
la missione era finita, e stava per tornare.
Lo faccio accomodare, si siede nel salotto
un istante di imbarazzo, poi gli offro un chinotto,
si scopre così che ne è davvero ghiotto
perché ne chiede un altro, e poi ancora trenta
quindi fa un gran ruttino, infine si addormenta.
Ormai sta insieme a noi, il nostro amico alieno
gioca spesso con Viola, e vive qui sereno.
Ha chiamato casa col nostro cellulare
ha trovato la linea, stanno per arrivare,
soltanto sei anni-luce e li vedremo atterrare
proprio qui davanti, in uno spiazzo del giardino
sopra un’astronave fatta come un bigodino.
Dico la verità, a tutti un po’ dispiace
l’alieno ci ha insegnato a vivere più in pace
lui non si arrabbia mai, quando si è proprio rotto
apre il frigorifero e si beve un bel chinotto.
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Il pupazzo di neve e l'orsa polare
Il pupazzo di neve
quando ha sete si beve
poi sta sempre da solo
e per cuore ha un ghiacciolo
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come dono gradito
e si sente capito
chiede l’orsa per sposa:
lei è tentata, non osa...
Filastrocca di Halloween
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E’ la notte di Halloween
suonano alla porta, driiin!
apro e fuori c’è un vampiro
che mi tiene sotto tiro
con un mitra al cioccolato
qua e là un po’ smangiucchiato
minacciando uno scherzetto
se non ho pronto un dolcetto
lì vicino ghigna un mostro
con tre occhi e un becco lustro
e una strega bassa e secca
che si lecca un lecca-lecca
e sei scheletri danzanti
me li trovo lì davanti
sembrano proprio contenti
ridono con tutti i denti,
con le ossa, fatto strano,
danno il ritmo e fan baccano
poi tre mummie e uno zombie
e ce n’è anche più strambi
fanno a tutti la linguaccia.
Mamma mia, che nottataccia!
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che stanotte indisturbati
sembrano esseri mostruosi,
o veri mostri schifosi
che si fingono bambini
perché essendo assai golosi
vogliono cioccolatini?
Il canguro Saltellone
ama la televisione
tutto il giorno sta lì fermo
a fissare il teleschermo
poi la notte si addormenta
quando ancora non l’ha spenta,
si risveglia e in un secondo
prende già il telecomando
che magari su un canale
c’è un programma eccezionale
chi lo perde chiaramente
va a finir che se ne pente.
Tutto il mondo sta racchiuso
in quel video sempre acceso
e se poi nulla gli va
basta la pubblicità
dove un tale è assai felice
solamente, e te lo dice,
perché usa un detersivo
che lo fa sentir più vivo,
mentre un’altra assai si pente
d’aver scelto un assorbente
che a giudizio della gente
la fa meno affascinante.
Così il pigro Saltellone
75
vive di televisione
niente corse con la bici
niente salti con gli amici
niente feste o fidanzate
niente notti spensierate
tutto quello che gli occorre
nell’immagine che scorre
con persone allegre o tristi,
avventure ed antipasti
preparati in diretta
dalla cuoca che si scotta
e poi morde la ricetta,
animali falsi e veri,
giochi senza giocatori,
bimbi belli e bimbi brutti,
una gara con i rutti,
sette maschi e sette donne
solo i primi con le gonne
che s'insultano a vicenda
e si ruban la merenda,
una lacrima sul viso
d’un signore che è disteso
sopra vetri molto aguzzi
mentre quattro tipi rozzi
gli rinfacciano: Tu puzzi!,
finti amori e sofferenza
e dolore in abbondanza:
finché ha perso la pazienza!
Saltellone ha fatto un salto
e poi un altro ancor più in alto
ha battuto anche la testa
ma ha pensato: Farò festa!
ha imboccato la sua porta
se n’è uscito all’aria aperta
ha scoperto quanto è bello
collegarsi col cervello
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mentre annusa un fiore vero
o coltiva un suo pensiero.
Quindi ha preso il teleschermo
e ha pensato: Lo trasformo!
Ormai il suo televisore
non somiglia a quel che era:
è una serra con un fiore
del color di primavera.
77
non asciugarti le mani con la coda del gatto
non usare spaghetti per farti un ritratto,
insomma, c’è un “non” prima di ogni verbo
ogni cosa che faccio vi sembra un disturbo.
78
ma non trovo nessuno che mi spiega
perché poi invece doppia ha la doppia
e non c'è nessuna h dentro acca
però con una c diventa cacca.
Se io ci penso la testa mi scoppia
però di teste ne ho una sola.
Allora basta, non ci penso più!
Al posto mio pensaci un po' tu.
79
Filastrocca della città perfetta
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smettila adesso di sfogliare il giornale
io son cacciatore, tu fai il cinghiale,
invece tu mamma stai ben nascosta
che io faccio il sub, e tu l'aragosta”.
81
Filastrocca di Carolina la vacca
Carolina la vacca
fece tanta cacca
ne fece una montagna
sembrava Pan di Spagna
Pan di Spagna al cioccolato
qualcuno... l'ha mangiato!
BLEAHHHHHHH!!!!!!!!!
Singhiozzo singhiozzo
Singhiozzo singhiozzo
la lepre è nel pozzo
il pozzo è nella via
il singhiozzo vada via.
Singhiozzo singhiozzo
ti sopporto già da un pezzo
così divento pazzo
quindi ora ti ammazzo
Singhiozzo singhiozzo
se ti prendo ti strozzo
colla scopa ti ramazzo
ti sparo via su un razzo
Singhiozzo singhiozzo
adesso sono un mozzo
ti butto in mezzo al mare
82
e ti lascio ad affogare
Singhiozzo singhiozzo
ti piego poi ti spezzo
ti lascio al pronto soccorso
ma dopo che ti ho morso
Singhiozzo singhiozzo
lo so che sono rozzo
ma prima o poi lo giuro
ti lascio secco e duro
Singhiozzo singhiozzo
adesso dentro al pozzo
la lepre non c'è più
là in fondo ci sei tu.
Che bello
il mare è giallo
intorno a me
dov'era gelido
adesso è tiepido
intorno a me
e sai perché
perché io qui
faccio pipì.
83
Che bello
l'acqua ribolle
intorno a me
dov'era placida
ora si agita
intorno a me
e sai perché
il mare scoppietta
è una puzzetta.
Che delusione
l'acqua è marrone
intorno a me
oh che schifezza
ma come puzza
intorno a me
e sai perché
perché quaggiù
ho fatto pupù...
84
Indice
85
Pensieri di cavalletta ……………………………………………………32
Il geco più ricco di Cina ………………………………………………33
Manuale di difesa dal serpente a sonagli ………………………33
Branco di piranha ………………………………………………………34
L’antilope e il leone …………………………………………………….34
La spensieratezza dell’orango ……………………………………..35
Brutto anatroccolo ……………………………………………………..35
Sorprese di medusa ………………………………………………….….35
Miracolo autostradale ……………………………………………….…36
La prima aquila nello spazio ………………………………………...36
L’araba fenice alla riscossa …………………………………………..37
Breve disavventura del picchio ……………………………………..37
Lo spleen della gallina ………………………………………………..37
Fiat anguilla! …………………………………………………………….38
La lungimirante giraffa …………………………………………….….39
Il fulmineo ghepardo ……………………………………………….…..39
La fine del tirannosauro …………………………………………….…39
La pipì del pipistrello ……………………………………………….….40
Il pellicano portaoggetti …………………………………………….…41
Povero tonno …………………………………………………..……….…42
Il silenzio dei serpenti …………………………….……………….…..42
L’abominevole uomo delle nevi ………………………………….…43
L’incurabile timidezza della vipera ……………………………….43
L’innegabile colpevolezza dello struzzo …………………….…..43
La prudenza del canguro ……………………………………………..44
La lepre e la tartaruga ……………………………………………….....44
Il tango dell’orso …………………………………………………….……44
Il cammello innamorato ………………………………………..….45
La visione pessimistica dell’ostrica ……….. …………………..…46
L’ape operosa ..………………………………………………………..…46
Il raglio dell’asino …………………………………………….………..47
Il calamaro gigante ………....……………………………….….….47
Povera zanzara ………………………………………………………..….47
L’assillante pensiero dell’ippopotamo ……………………….48
L’insonnia del pescecane …………………..……………………..…48
86
Il canto del gallo …………………...………………………………….…48
Il pavone impudente …………………………………..…………….…49
L’invidia della madrepora..………………………………….………..49
Dimenticanze elefantiache …...……………………………….….….49
Il peccato originario ………………………………………………..….50
Avvoltoi …………………….…………………….……………………….50
La depressione del panda ……………………..…………………….50
La capra temeraria ……………...………………….……………….….51
III. Filastrocche preistoriche
Al cavernicolo manca solo la parola……………………………….52
La scoperta delle stoviglie……………………………………………..53
La scoperta del fuoco…………………………………………………….54
La scoperta della ruota………………………………………………….55
E’ nato prima l’uovo o la gallina? ………………………………….56
IV. Altre filastrocche e canzoni
La canzone dell’antico cavaliere ……………………………………57
Filastrocca dell’Oca Starnazza ……………………………………58
La filastrocca sciocca….…………………………………………………59
Filastrocca per una maestra alla fine della scuola…………….60
Filastrocca della festa della mamma ………………………………61
E adesso, Principessa? ……………………………………………64
Filastrocca del babbo in aeroplano …………………………..…..65
Filastrocca di Gatto Mammone …………………………………..…67
Filastrocca del tempo bello e brutto ……………………………..68
Filastrocca dell’alieno ……………………………………………..……70
Il pupazzo di neve e l’orsa polare…………….………………………72
Filastrocca di Halloween ………………………………………………73
Il canguro Saltellone e la televisione……………………………….75
Filastrocca delle buone maniere ………………………………..…77
La magia della parola ………………………………………………….78
Filastrocca dell’emme e dell’enne ………………………………..79
Filastrocca della città perfetta …………………………………….…80
Filastrocca dell’amica lontana ……………………………….….….81
Filastrocca di Carolina la vacca ………………………………..….82
Singhiozzo singhiozzo ……………………………………………..…...82
La canzone delle cose da non fare in acqua .……………………83
87