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CHE TIPO SEI?

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A CURA di EMMARALE

DAL TRAMONTO alL'ALBA


Atkins, Dukan, Tisanoreica E se la causa del sovrappeso fosse unattivit fisica troppo intensa (massaggi compresi)? O certa musica che ascoltiamo? Per non parlare del troppo tempo passato davanti al pc dove lunica pausa tra uninvettiva al telefono e un va a quel paese al capo una barretta-spezza-fame? Non sarebbero pi utili una bella dormita e magari una mezzora di silenzio? Sembra proprio di s

VATA
I VATA sono magri e hanno la pelle secca e il viso lungo e spigoloso, gli occhi piccoli, i denti irregolari e le labbra sottili. Hanno solitamente problemi ai denti, sono inclini a mangiarsi le unghie e dormono in modo irregolare. Appetito e digestione sono variabili. Prediligono alimenti astringenti come le verdure crude, ma il loro dosha viene equilibrato da cibi caldi, cotti, facilmente digeribili e da sapori DOLCI, ASPRI e SALATI. PREFERIRE: alimenti pesanti, unti e caldi. Riso, pasta, latte tiepido, panna e pane caldo. EVITARE: bevande fredde e verdure crude. SPORT: yoga, danza, passeggiate, escursioni, tai chi, bicicletta.

PITTA
I PITTA hanno corporatura e altezza media, tendente allo snello. La pelle rossastra/ giallognola, gli occhi chiari (verdi, grigi, marroni), il volto a forma di cuore, il naso piccolo e i denti giallastri. Leader naturali, tendono a essere gelosi, rabbiosi e ipercritici. Il loro metabolismo veloce, con una buona digestione e un appetito robusto (meglio non saltare i pasti). Si equilibrano con i sapori DOLCI, AMARI e ASTRINGENTI. PREFERIRE: alimenti freddi e rinfrescanti. EVITARE: sale, condimenti, cibi piccanti, olio e tutto ci che aumenta il calore. SPORT: yoga, sci, passeggiate/jogging, vela/nuoto, equitazione, escursioni, alpinismo.

KAPHA
I KAPHA hanno pelle grassa, capelli grassi e ondulati, occhi marroni o azzurri e una corporatura robusta, che tende a ingrassare. Lappetito regolare, la digestione buona. Sono molto intelligenti e solitamente dotati di un vigoroso desiderio sessuale; parlano in modo chiaro e hanno un sistema immunitario solido. I sapori PICCANTE, AMARO e ASTRINGENTE bilanciano questo dosha, lunico che pu saltare i pasti. PREFERIRE: piatti leggeri, secchi e caldi. Frutta e verdura fresca. EVITARE: cibi pesanti, grassi e freddi. SPORT: yoga, tennis, calcio, corsa, aerobica, canottaggio.

L'ayurveda il sistema di cura tradizionale utilizzato da oltre 2.000 anni in India e nello Sri Lanka, che mira a promuovere il benessere fisico, emotivo, mentale e spirituale. Letteralmente ayurveda significa scienza della vita. una parola sanscrita composta dalle due radici "ayus" e "vid", ovvero vita e conoscenza, laddove ayus il ciclo vitale quotidiano che rappresenta il corpo, i sensi, la mente e l'anima, mentre vid la conoscenza del mondo e di tutto ci che esiste in esso. Secondo la saggezza dellayurveda, infatti, la mente e il corpo possiedono gi in s lintelligenza necessaria per guarirsi Alla base della filosofia ayurvedica vi lidea che siamo composti da tre energie vitali, chiamate "dosha". I tridosha governano tutti i processi biologici, regolando la nostra struttura fisica e psicologica. Ognuno di noi ha uno o due dosha dominanti: sono loro a determinare la nostra costituzione, i gusti, i tratti della personalit, il modo in cui dormiamo e persino il cibo che dovremmo mangiare (v. box nella pagina a lato). A tale fattore costituzionale, infatti, collegato anche il nostro peso ideale (e non detto che sia per forza quello di

Kate Moss!). Per questo nellayurveda cruciale una dieta sana basata sugli alimenti appropriati per il proprio dosha e attenta sia agli orari della giornata che alle stagioni, di cui corpo e mente subiscono fortemente l'influenza. Ma non tutto. Secondo layurveda, la salute e il benessere sono determinati dal modo in cui lapparato digerente fornisce nutrimento al corpo. Digestione e metabolismo divengono quindi cruciali per la nostra qualit di vita: mentre con una buona digestione si assorbono meglio i principi nutritivi e si eliminano efficacemente le scorie, una digestione difficile provoca un accumulo di ama, cio di tossine, responsabili anche del sovrappeso. A tutto ci concorrono in misura fondamentale la qualit dei cibi di cui ci nutriamo, il fatto che non siano trattati con pesticidi, e il come vengono assimilati. Lo stress e le emozioni negative sono un fattore determinante nella perdita dell'equilibrio dei dosha e comportano un notevole accumulo di scorie e tossine. E dato che qualsiasi disturbo emotivo ostacola la digestione, sarebbe proprio da evitare di pran-

zare se si nervosi, arrabbiati, spaventati e se non si ha fame. Anche mangiare mentre si lavora, guardando la tv o leggendo a tavola non sono idee proprio brillantissime... A proposito di emozioni, poi, va detto che per layurveda di fondamentale importanza non sopprimere le emozioni, cos come le esigenze naturali come tossire, sbadigliare, starnutire, urinare. Allo stesso modo, per, sono decisamente poco salutari i comportamenti negativi nostri e degli altri. Incazzarsi a tutti i costi, fare gli egoisti, frequentare persone avide, astiose e rabbiose: nulla di ci favorir il nostro benessere. Insomma se, invece di forzarci a diete assurde e corve, stessimo un po' pi attenti a ci che il corpo e la mente sanno naturalmente sin dalla nascita, saremmo di sicuro pi felici e in salute. E potremmo cos godere di un "peso forma", in linea con il nostro dosha. Per approfondire il discorso sui tipi costituzionali e fare qualche test per individuare il proprio dosha dominante, potete fare un salto su aniceelimone/blogspot.it. Ma, nel frattempo, qual il vostro tipo, a parte Christian Bale?

Orzo, burro, cavolo, panna, pere, banane, uva, lenticchie, latte, avena, olii, cipolle, piselli, riso, segale, amidi, zuccheri.

Mele, asparagi, zucchine, banane, fagioli, broccoli, sedano, cavolfiori, cicoria, finocchio, erbe.

Sale da tavola o marino.

Cavolini di Bruxelles, caff, erbe, ippocastano, ortica, rabarbaro, spinaci, bietola.

Formaggi, agrumi, sottaceti, aceto , yogurt.

Pepe nero, cumino, camomilla, aneto, cannella, zenzero, mostarda, noce moscata, rafano, peperoni.

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