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SEGESTA DOMANI
INTERPELLANZA
RILEVATO
che durante la seduta del consiglio comunale del 29 dicembre 08 non sono state fornite risposte puntuali ad
alcune osservazioni degli interpellanti
OSSERVATO
che per l’area in oggetto il PUC prevedeva una volumetria massima di 2500 mc precisando che:
«L’ipotesi progettuale prevede la demolizione dei fabbricati attualmente esistenti nell’area e la realizzazione
di un volume residenziale di mc. 2.500»;
e che
«Gli interventi in area AR(B2/21) dovranno essere oggetto di un unico progetto che dovrà indicare la posi-
zione del nuovo fabbricato in sostituzione di quelli esistenti e individuare le opere pubbliche.»
VISTO
l’art. 26.8 delle Norme di Conformità e Congruenza che detta: : «È … consentita la ristrutturazione urbani-
stica con conseguente ricostruzione della volumetria demolita in accorpamento con la nuova edificazione
prevista all’interno dell’ambito. In tal caso i manufatti edilizi oggetto di intervento non potranno essere vo-
lumetricamente incrementati.»
OSSERVATO
che «in sostituzione», com’è scritto nel PUC, sembra possedere un senso abbastanza diverso da «in aggiun-
ta», come viene interpretato e che la prescrizione di un massimo di 2500 mc realizzabili nell’area in oggetto
sembra chiara
CHIEDONO
1. Che cosa si deve intendere per volume massimo sopportabile da un’area
2. sulla base di quali criteri ermeneutici si è pervenuti alla conclusione che «in accorpamento con» si-
gnifichi “in aggiunta alla volumetria massima prevista”;
3. se si ritiene che la volumetria oggi autorizzata di 8560 mc sia congruente con il dettato dell’art. 26.8:
4. quale sia l’indice edilizio attribuito all’area
5. se gli standard urbanistici sono rispettati e quali siano gli standard effettivamente realizzati
6. quanto misura effettivamente il parcheggio pubblico e in quale rapporto sia la superficie di esso con
la volumetria autorizzata
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VISTO INOLTRE
che il PUC (art. 26. Flessibilità parametrica delle indicazioni progettuali) stabilisce: «Costituiscono limiti
derogabili e quindi grado di flessibilità degli ambiti AR(B2/nn):
1. l’altezza massima, fermo restando il tetto volumetrico fissato, il cui limite per motivate esigenze tipologi-
che legate alle altezze dei fabbricati limitrofi potrà essere incrementato a seconda dei casi da ml. 1 a ml. 3.
Nel caso di ml. 3 è sottinteso che potrà variare anche il numero dei piani predeterminati nell’ambito.Il ri-
corso a tale deroga comporterà la riduzione della superficie impermeabile dal 25% al 20%.»
CONSIDERATO CHE
Nel nostro caso l’altezza aumenta di cinque metri (da 9,50 a 14,50) e che tale aumento consente la
realizzazione di due piani in più rispetto alle previsioni del PUC
l’ambito è parzialmente soggetto a tutela per la presenza di fonti di approvvigionamento idrico
CHIEDONO
In quale misura si sia effettivamente provveduto a ridurre la superficie impermeabile
Ovvero, nell’ipotesi che non si sia provveduto a osservare il dettato del PUC e, come pare agli interpellanti,
la superficie impermeabile copra in realtà il 100% della superficie disponibile
In base a quali considerazioni urbanistiche e/o di pubblica utilità si è pervenuti a tale decisione e
Per quali ragioni non se ne faccia menzione nella delibera in oggetto
OSSERVATO CHE
dagli elaborati forniti tale norma non sembra rispettata
che il PUC quando vuole intendere «altezza media» esplicita «altezza media» mentre qui parla radicalmente
di «altezza»
CHIEDONO
Che sia dimostrato il pieno rispetto della citata norma del PUC
Che, ove questo non sia dimostrabile, il piano terra non possa essere destinato a uso residenziale
CHIEDONO
Che le risposte siano fornite per iscritto e corredate della documentazione grafica necessaria a eliminare ogni
dubbio residuo
Grazie
Vincenzo Gueglio
Giacomo Rossignotti
Remo Cusinato
Luigi Squeri