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VULCANISMO

Viscosità del magma


• La viscosità è la proprietà di una sostanza che descrive la sua
resistenza al flusso (più viscoso è un magma, più bassa è la sua
attitudine a fluire)
• Per una lava basaltica in movimento lungo ripide pendici del
vulcano Mauna Loa (Hawaii) è stata registrata una velocità di 16
km/h

• TEMPERATURA
– Più alta è la temperatura, più bassa è la viscosità
– Man mano che il magma raffredda, diviene più viscoso
• COMPOSIZIONE
– I tetraedri SiO44- esistono già nel magma, e tendono (come nei minerali)
a polimerizzare formando gruppi, catene, impalcature (irregolari)
– Più elevato è il grado di polimerizzazione, più alta è la viscosità del
magma
– Poichè il numero di tetraedri dipende dal contenuto in SiO2 del magma,
la viscosità del magma cresce con l'aumentare del contenuto in SiO 2
– K, Na, Ca, Mg, Fe, H, OH tendono a interrompere I polimeri di tetraedri
SiO4
– La viscosità del magma diminuisce con l'aumentare del contenuto in
modificatori di struttura (in particolare H2O)
Risalita del magma
• Il magma risale per contrasto di densità
• Durante la risalita, la pressione diminuisce
• Al diminuire della pressione, quantità di componenti volatili via via minori possono
rimanere disciolti nel magma
• I volatili formano una fase propria (bolle)
• Le bolle hanno densità enormemente più bassa del magma e quindi tendono a
risalire più velocemente del magma che le contiene
• Se la viscosità del magma è bassa (magma basaltico) le bolle possono fuoriuscire
dal magma con facilità, per cui l'eruzione sarà relativamente tranquilla, non
esplosiva
• Se la viscosità del magma è alta (magma andesitico o riolitico) e la quantità di gas
disciolta era abbondante (magma andesitico) le bolle fuoriescono dal magma con
difficoltà, per cui gonfiano fino al punto di esplodere, frammentando il liquido
viscoso che le contiene, generando così una eruzione esplosiva
• Se la viscosità del magma è alta (magma andesitico o riolitico) e la quantità di gas
disciolta era scarsa (magma riolitico) le bolle fuoriescono dal magma con difficoltà,
ma sono troppo poco abbondanti per farlo esplodere, per cui ne risulta una
eruzione non esplosiva
Prodotti vulcanici
Quando il magma raggiunge la superficie terrestre viene chiamato
lava.
Oltre a lava, i vulcani possono emettere gas vulcanici e piroclastiti
m agm i pove ri d i S i e
r ic c h i d i F e , M g (+ f lu id i)
E F F U S I V E s c a r s o c o n t e n u t o d i H 2O
Prodotti p r o d u c o n o la v a e s c o r ie
vulcanici in
base al tipo di
eruzioni

m agm i r ic c h i d i S i e
pove ri d i F e , M g (+ v is c o s i)
E S PL O S I V E a lt o c o nte nuto d i H 2O
prod uc o no po m ic i e c e n e r i
Tessiture legate alla
presenza di gas

Il gas che lascia il magma in


decompressione può non
sfuggire del tutto. Basalto vescicolare
(scoria vulcanica)
Il gas intrappolato in lave che
solidificano velocemente forma
vescicole o buchi nella roccia.
Estremi esempi di rocce
vescicolari sono la pomice e le
scorie: queste rocce sono
relativamente leggere dal
momento che molto del loro
volume è occupato da aria
pomice
Le lave
L a v a d i t ip o P A H O E H O E
si forma quando è molto fluida e si
presenta con superfici ondulate e molto
levigate, dovute al corrugamento della
pellicola superficiale già consolidata
mentre sotto continua a scorrere la lava

L a v a d i t ip o A A

è formata da piccole scaglie dovute al


raffreddamento di una massa
mediamente viscosa che rendono la
superficie scabrosa e ricca di cavità
Flussi di lava

Esempio di colate di lava di tipo pahoehoe (termine hawaiano).


(Kilauea, colata Aprile 2003)
Flussi di lava

Lava basaltica che ha perso molto del suo contenuto originario in gas
tende ad essere più viscosa.
Questa lava formerà flussi angolari e con blocchi chiamati “aa”.
Flussi di lava
pahoehoe
aa

Spesso lave aa e lave pahoehoe sono associate (la lava aa forma il


carapace più esterno delle colate).
Magmi basaltici

Colata di lava Lago di Lava


Kilauea, Hawaii
Magmi basaltici
• Eruzioni fissurali
Si producono quando da fratture della crosta
terrestre, lunghe anche decine di chilometri, viene
emessa lava a bassa viscosità, che forma “plateaux
lavici”(Etiopia, Eritrea, Brasile, ecc.)

Kilauea, Hawaii
Magmi basaltici

Plateaux lavici
La lava di composizionebasica(mafica) solidifica
in basalto Espandimenti lavici Ferrar, 180 Ma - Mesa
Le colate fissurali formano plateaux basaltico Range, Antartide
I basalti assumono una struttura colonnare con
fratture poligonali

Plateau basaltico del Fiume Columbia (USA)


Magmi basaltici
• Eruzione di pillow lava

– Eruzione tipica delle dorsali


medio oceaniche

– Formazione di scorza
vetrosa per rapido
raffreddamento al contatto
Isola d’Elba - 180 Ma
con l'acqua e
frammentazione del vetro
per successiva espansione
del pillow

Dorsale Oceano Pacifico


Tipologia di apparato vulcanico
Neck

Cerro Negro, Patagonia - 10 Ma


• Magma solidificato all'interno di
un condotto vulcanico, esposto in
seguito alla erosione delle rocce
circostanti

Devils Tower, Wyoming - 40 Ma


Radicofani, Toscana - 1.3 Ma
Attività esplosiva
• Principali fattori di controllo dell'attività vulcanica esplosiva
– Viscosità del magma
– Contenuto in gas del magma
– Tasso di alimentazione dell'eruzione

• Principali prodotti
– Frammenti piroclastici
• Bombe > 64 mm
• Lapilli 2-64 mm
• Ceneri < 2 mm
– Tufi
S c o r ie P o m ic i L it ic i
Frammenti
piroclastici

Ceneri < 2 m m L a p illi t r a 2 e 6 4 m m B lo c c h i > 6 4 m m


Attività esplosiva - Tipologie
Eruzioni di tipo hawaiano
Fontana di lava
Kilauea, Hawaii - 2000
• Se le bolle di gas
sono abbondanti
(soprattutto nelle
fasi iniziali
dell'eruzione)
magma misto a gas
viene scagliato
violentemente
nell'atmosfera ad
altezze anche di
alcune migliaia di
metri durante
eruzioni a bassa
energia.

Etna - 2002
Attività esplosiva - Tipologie
Eruzione Stromboliana
– Magma di viscosità medio-
bassa e alto contenuto in gas
– Esplosioni intermittenti (a
intervalli regolari): esplosione
di una grossa bolla di gas con
lancio di brandelli lavici
– I brandelli lavici raffreddano
durante la ricaduta formando
scorie (vescicolate)

Mt. Etna - 2002


Attività esplosiva - Tipologie
Eruzione Vulcaniana

– Magma di viscosità alta e


modesto contenuto in gas

– Esplosione con produzione di


nubi di gas e cenere e lancio
di bombe di grosse
dimensioni con traiettoria
balistica

Tavurvur, Papua New Guinea


Attività esplosiva - Tipologie Mt. St. Helens,
Washington -
Eruzione Pliniana 1980

si produce nei vulcani caratterizzati dall'emissione di lava molto


viscosa che non fluisce dal cratere, ma si accumula alla
sommità, impedendo ai gas di uscire; questo provoca l'aumento
della pressione interna che porta a far esplodere parzialmente
o, nei casi più disastrosi, totalmente il vulcano. Durante
l'esplosione una grande colonna di ceneri, lapilli e gas detta
colonna eruttiva si eleva per decine di chilometri nell'atmosfera.
Terminata la spinta dei gas le ceneri e i lapilli ricadono
formando colate piroclastiche devastanti per le regioni
adiacenti all'eruzione

Nube convettiva Nube collassante


Attività esplosiva - Tipologie
Eruzione Pliniana
– Interazione acqua-magma
• Eruzione idromagmatica: interazione
• Eruzione freatomagmatica: con acque superficiali (laghi, mare
interazione con acque sotterranee (di poco profondo, ghiacciai)
falda)

Ukinrek, Alaska 1977


Attività esplosiva - Tipologie
Eruzione Peleana
Frana di materiale incandescente
conseguente l'esplosione di un
duomo
Il duomo frana esplodendo a causa
della propria instabilità
gravitativa
Il duomo ha pendii ripidi costruiti a
causa della elevata viscosità

Pelée, Martinica - 1902


Attività esplosiva - Tipologie
Flussi o colate piroclastiche
Si presenta sotto forma di nube, le velocità a cui si spostano variano da 50
a 300 chilometri l'ora e possono spostarsi per lunghe distanze. Il
fenomeno si sviluppa dopo il collasso di un duomo di lava o di una
colonna eruttiva.

Il fenomeno è tipico delle eruzioni pliniane e viene anche definito nube


ardente dal francese nuée ardente, normalmente quando il fenomeno è
di piccole dimensioni. Le temperature delle nubi variano da 500 a 1200°C,
questi parametri ne fanno degli eventi altamente distruttivi. Non vi sono
protezioni fisiche efficaci per contenere tali eventi e tenuto conto della
loro difficile previsione, sono tra i fenomeni vulcanici più pericoloso per
l'uomo e il suo ambiente
Attività esplosiva - Tipologie
Surges piroclastici
Col termine inglese di “surge” (letteralmente “ondata, maroso”) si
indicano flussi piroclastici molto espansi a bassa concentrazione di
particelle che fluiscono in maniera turbolenta.
Il surge è un flusso instabile ed effimero che si realizza a seguito di un
impulso (od una serie di impulsi) la cui energia cinetica diminuisce
rapidamente, mentre la colata piroclastica e' un flusso più stabile,
alimentato in modo più continuo, e capace di mantenere la sua energia
cinetica per un tempo relativamente lungo.
In virtù di queste loro caratteristiche, i surges sono poco controllati dalla
topografia sulla quale scorrono.
Lahar
Il lahar è una colata di fango composta di materiale piroclastico e acqua che scorre lungo le
pendici di un vulcano, specialmente lungo il solco di una valle fluviale.
Il termine lahar proviene dall'Indonesia e in Javanese significa lava.
I Lahar hanno la consistenza del cemento: umidi quando sono in movimento e solidi
quando si fermano.
Possono essere enormi: il lahar Osceola prodotto 5600 anni fa dal Monte Rainier nello stato di Washington produsse
una parete di fango di 180 metri nel canyon del White River e si estese su un'area di oltre 320 km².

I lahar possono essere estremamente pericolosi, a


causa della loro energia e velocità che assumono
durante il loro percorso: un lahar grande può
scorrere a decine di m/s e può scorrere per molti
chilometri, causando distruzioni catastrofiche lungo
il percorso.
Lahar
I lahar hanno diverse possibili cause:
Neve e ghiacchiai possono essere fusi da una colata
piroclastica durante un'eruzione.
Un'inondazione causata da un ghiacciaio o da un lago
presenti all'interno di un cratere vulcanico.
Pioggia causata da un'eruzione vulcanica esplosiva che
produce grandi quantitativi di vapore, creando così
temporali di origine vulcanica, che si riversano sulle
pendici del vulcano creando valanghe di fango.
Piogge ingenti su materiale piroclastico incoerente per la
riduzione del suolo da disboscamento (a Sarno 4 maggio
1998)

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