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LA VITA NUOVA

DANTE ALIGHIERI
LA FORMA:
-COMPRENDE 31 LIRICHE IN 42 CAPITOLI
-È UN PROSIMETRO
INTRODUCENDO COSÌ UNA NOVITÀ NELLA TRADIZIONE,
-LE POESIE RISALGONO AGLI ANNI GIOVANILI
GLI ANNI DELL’INNAMORAMENTO
- LA PARTE IN PROSA È STATA COMPOSTA DOPO LA MORTE DI BEATRICE (1290)

un componimento in prosa
seguito da un commento retorico
AUTOBIOGRAFIA O SIMBOLO?

LA VITA NUOVA È SIA UN’ESPERIENZA INTELLETTUALE CHE SENTIMENTALE,


COSÌ UNITE DA NON POTERSI DISTINGUERE.
NEL LIBRO È PROBABILMENTE CONTENUTA UNA TRAMA DI ESPERIENZE
REALI MA DANTE MIRA SOPRATTUTIO A COGLIERE I SIGNIFICATI SEGRETI
CHE STANNO AL DI LA DELLE COSE E COMPORLI IN UNA VICENDA
ESEMPLARE VALIDA IN MODO UNIVERSALE
TRAMA
LA VITA NUOVA RACCONTA E RICOSTRUISCE L’AMORE DI
DANTE PER BEATRICE, E DI COME QUESTO LO ABBIA
TRASFORMATO ED ELEVATO A LIVELLO SPIRITUALE. DANTE
VEDE PER LA PRIMA VOLTA BEATRICE  ALL’ETÀ DI NOVE
ANNI, E POI DI NUOVO A DICIOTTO, QUANDO ELLA GLI
REGALA IL SUO SALUTO: COSA PER CUI DANTE HA IN SOGNO
UNA VISIONE DI AMORE (CAPP. I - IV)
NOVE FIATE GIÀ APPRESSO LO MIO
NASCIMENTO ERA TORNATO LO CIELO DE LA LA PRIMA APPARIZIONE DI
LUCE QUASI A UNO MEDESIMO PUNTO, QUANTO
A LA SUA PROPRIA GIRAZIONE. QUANDO A LI
BEATRICE
MIEI OCCHI APPARVE PRIMA LA GLORIOSA
DONNA DE LA MIA MENTE, LA QUALE FU Si allude al significato del nome
CHIAMATA DA MOLTI BEATRICE LI QUALI NON proprio della donna ,Beatrice, ossia
SAPEANO CHE SI CHIAMARE.  «colei che da la beatitudine»,
Dante insiste sul numero nove,
facendo riferimento alla concezione
sottolinea il fatto che Beatrice è
2. Ella era in questa vita già stata medievale per cui i nomi sono
un miracolo- il nove è il numero
tanto, che ne lo suo tempo lo cielo «conseguenza delle cose».
tre moltiplicato per se stesso e il
Beatrice è Bice Portinari, figlia di
stellato era mosso verso la parte tre rappresenta la trinità. Il
Folco, morta nel 1290 all’età di
d’oriente de le dodici parti l’una d’un numero nove ricorre più volte
ventiquattro anni
grado, sì che quasi dal principio del nell’opera a sottolineare il
suo anno nono apparve a me, ed io la Il colore del vestito rosso di Beatrice carattere sovrannaturale della
è simbolico. fanciulla
vidi quasi da la fine del mio nono.
Ella appare vestita in modo modesto e
 3. Apparve vestita di nobilissimo colore, non visto con una cintura semplice. Il
umile e onesto, sanguigno, cinta e ornata a color «sanguigno» secondo i canoni
del tempo rappresentava l’ardore di
la guisa che a la sua giovanissima etade si
castità, la caritas amore divino e
convenia.  spirituale
DANTE, CHIUSOSI IN UNA DOLOROSA
PER DIFENDERE LA SEGRETEZZA SOLITUDINE, PRENDE QUINDI COSCIENZA
DEL SUO SENTIMENTO, IL POETA DELLE SUE MANCANZE E DELLA NECESSITÀ
COMINCIA A SCRIVERE DI UN CAMBIAMENTO, ARRIVANDO INFINE A
SONETTI CHE DEDICA PERÒ AD CAPIRE CHE IL RAGGIUNGIMENTO DELLA
ALTRE DONNE, COSA CHE GLI FELICITÀ CONSISTE NON NEL RICEVERE
FA PERDERE IL SALUTO
QUALCOSA DALLA DONNA AMATA, QUANTO
DELL’AMATA; UNA NUOVA
NEL DONARLE IL PROPRIO AMORE
VISIONE DI AMORE GLI SPIEGA
CHE I SUOI SENTIMENTI SONO CANTANDONE LE LODI: LODARE BEATRICE
TROPPO ROZZI PER QUEL SIGNIFICA LODARE IL SENTIMENTO D’AMORE,
SENTIMENTO COSÌ CAPACE DI NOBILITARE GLI ANIMI (CAPP. XIII -
PERFETTO(CAPP. V-XII) XXI). 
Donne ch'avete intelletto d'amore
«DONNE CH'AVETE INTELLETTO D'AMORE,
I' VO' CON VOI DE LA MIA DONNA DIRE,
NON PERCH'IO CREDA SUA LAUDE FINIRE,
MA RAGIONAR PER ISFOGAR LA M ENTE.
IO DICO CHE PENSANDO IL SUO VALORE,
AM OR SÌ DOLCE MI SI FA SENTIRE,
CHE S'IO ALLORA NON PERDESSI ARDIRE,
FAREI PARLANDO INNAMORAR LA GENTE.
E IO NON VO' PARLAR SÌ ALTAMENTE,
CH'IO DIVENISSE PER TEMENZA VILE;
MA TRATTERÒ DEL SUO STATO GENTILE

l testo riprende, ampliandoli, alcuni motivi di


A RISPETTO DI LEI LEGGERAM ENTE,
DONNE E DONZELLE AM OROSE, CON VUI,
CHÉ NON È COSA DA PARLARNE ALTRUI.»
 VITA NUOVA, XIX

Guinizelli e Cavalcanti, a cominciare dalla


STRUTTURA
dichiarazione E LESSICO
di incapacità di esprimere
pienamentecanzone formata
la lode da cinque
di Beatrice (vv.stanze
9-14) diche si
rifà al quattordici versi endecasillabi
tema dell'ineffabilità
LIVELLO FONICO: della bellezza della
donna, ciascuna, conaffine
schema
a suaun’ornamentazione
volta alladella rima
poesia, mentre la
È assente astrusa-
scelta ABBCABBCCDDCEE
di rivolgersi a un pubblico(l'ultima
selezionato
E’ molto ricorrente la personificazione di di
donne stanza
che sannofunge da congedo).
cos'è l'amore è un Il numero
altro tema
Amore.
dei versi
tipicamente delle stanze la
cavalcantiano; riprende 2, quello
Possiamo individuare alcunestanza
metonimie in cui si
dice deli sonetto,
che beati mentre laBeatrice,
reclamano scelta della verso
cui
«cielo» per «beati», «Pietà» per «Dio».
presenza (endecasillabo)
renderebbe ilèParadiso
adeguatapiù allo stile
Sono rare le metafore e i paragoni perfetto,
«color
richiama elevato
il e "tragico"
congedo della del
canzone-manifesto »Al
di perle ha quasi»
componimento.
cor gentil» di Guinizelli, come dallo stesso autore
è trattaLa la lingua
lode dipresenta
Beatriceformeche fasiciliane
diventare nobile
("vui",
o respinge v, 13;scortese
l'uomo "diverria",che "morria"
la vede per v. strada
36), latinismi
(vv. 31-42), ("laude",
al pari dalla virtù v. 3; "ave",
a lei v. di
attribuita
condurre 19),alla
provenzalismi
salvezza tutti ("temenza",
quelli che ne v. 10).
sostengono la visione
DANTE RACCONTA POI DELLA MORTE DEL PADRE DI BEATRICE – È IL
1289 – CUI FA SEGUITO UN’ALLUCINAZIONE IN CUI PRESAGISCE LA
FUTURA MORTE DELL’AMATA, DI CUI CONTINUA A CANTARE LE
LODI (CAPP. XXII – XXIV E XXVI-XXVII): LA SOLA PRESENZA DI
BEATRICE HA EFFETTI MIRACOLOSI, IN GRADO DI INFLUIRE
BENEFICAMENTE SU COLORO CHE LA VEDONO, COME VIENE
DESCRITTO NEL CELEBRE SONETTO TANTO GENTILE E TANO ONESTA
PARE.
Tanto gentile e tanto onesta pare
TANTO GENTILE E TANTO ONES
la donna mia quand'ella altrui saluta, Il contenuto
ch'ogne lingua deven tremando muta,
4 e li occhi no l'ardiscon di guardare. La All’apparizione
parola chiave delcorrisponde
componimento un è pare,
presente
atteggiamento
sempre indiposizione
contemplazione
di rilievo
Ella si va, sentendosi laudare, Il sonetto è basato su
(all’inizio
Beatrice estatica,
è però otrasfigurata
espresso
alla fine soprattutto
del verso). dal
quattro periodi,in chiave
benignamente d'umiltà vestuta; Nella
religiosa:ritmo
prima
mancalento
terzina
del accenno
ogni verso.
è sostituita da mostrasi,
di descrizione
coincidenti con le quattro
di esignificato
fisica Ilesostantivi analogo,
sue qualità sono che
impiegati tutte
nonriprende
morali
evocano il
e par che sia una cosa venuta strofe.
mostrare
(gentile, unaonesta,conumile).
realtà cui si conclude
concreta, Essa non la
e quando seconda
è quindi
8 da cielo in terra a miracol mostrare. una quartina.
semplice il sonetto
sembrano donna, con
ma una
concreti schema
“cosa”
(occhi, celeste,
lingua,
Mostrasi sì piacente a chi la mira, e chiIllatema
vede
ABBA
cielo, coglie
terra)
della per unlemessaggio
quartine,
assumono
poesia divino,
un degli
è quello valore effetti che
assiste a CDE
un vero
metaforico
l’apparizione EDCedioproprio
per le terzine.
Beatrice “miracolo”.
spirituale.I moltissimi
provoca in chi la
che dà per li occhi una dolcezza al core, Ciò vede.
cheverbi,
prova Dante inoltre è una
Ma poinellanon indicano
poesia non vi ècondizione
azioniunae non
11 che 'ntender no la può chi no la prova: comune a tuttilaquanti
danno
concretizzazione gli uomini
sensazione alla della
del movimento,
dell’immagine vista
dellafanciulla.
donna
o hanno angelo
valorei sostantivi
Anche di metafora più(venuta
concreti
e par che de la sua labbia si mova
come dal«lingua»,
cielo in terra, dalla«cielo»,
«occhi», sua labbia si
«terra»
un spirito soave pien d'amore, mova) ounindicano
assumono significatoarresto dell’azione
metaforico o un
14 che va dicendo a l'anima: Sospira. (…deven
valore tremando
pur<mente muta, …no
spirituale
Vita Nuova, XXVI l’ardiscon di guardare.)
TANTO GENTILE E TANTO ONESTA PARE
LA DONNA MIA QUAND'ELLA ALTRUI SALUTA, •Gentile: ha valore di nobile, termine tecnico della
CH'OGNE LINGUA DEVEN TREMANDO MUTA, lirica •cortese
Piacente:madalcheprovenzale
nello stilnovo nonche
plazen è nel
nonsenso
4 E LI OCCHI NO L'ARDISCON DI GUARDARE.
di nobiltà di schiatta
significa ma nobiltà
la semplice interiore.soggettiva per
gradevolezza
•Onesta: dal latino è quasi
il contemplante… masinonimo
allude a undi attributo
gentile, ma
ELLA SI VA, SENTENDOSI LAUDARE,
riferito più al decoro
oggettivo esterno
in quanto si manifesta, “fornita di
BENIGNAMENTE D'UMILTÀ VESTUTA;
•Pare:bellezza”.
non “sembra”, ma “si manifesta nella sua
E PAR CHE SIA UNA COSA VENUTA
evidenza”
•Spirito: termine tecnico per “attività vitale”
8 DA CIELO IN TERRA A MIRACOL MOSTRARE. •Donna: dal lat.staDomina,
•Labbia: padrona,
per volto, ma piùsignora
nel sensodelmorale
MOSTRASI SÌ PIACENTE A CHI LA MIRA, cuoreche materiale e quindi traducibile con fisionomia
CHE DÀ PER LI OCCHI UNA DOLCEZZA AL CORE, •Benignamente:
•Sospira: iltermine
sospiro del
è perlinguaggio cortesedel
Dante l’effetto nel
11 CHE 'NTENDER NO LA PUÒ CHI NO LA PROVA: sensopensiero.
di benevolenza e che si contrappone a
crudeltà
E PAR CHE DE LA SUA LABBIA SI MOVA
•Cosa: oggi indica qualcosa di inferiore alla
UN SPIRITO SOAVE PIEN D'AMORE,
persona, qui indica più ampiamente un essere, una
14 CHE VA DICENDO A L'ANIMA: SOSPIRA. creatura, che è a sua volta causa di sensazioni e
impressioni. L’effetto provocato da questa “causa”
VITA NUOVA, XXVI è il miracol.
LA PREANNUNCIATA MORTE DI BEATRICE
(CAP. XXVIII) APRE ALLA PARTE
CONCLUSIVA DELL’OPERA: IL DOLORE I CAPITOLI FINALI DELL’OPERA (XL - XLII)
CAUSATO DALLA PERDITA DELLA DONNA DESCRIVONO
AMATA È INSUPERABILE, E NEMMENO UNA BEATRICE ORMAI ACCOLTA NELLA
GLORIA ETERNA E DI UN’ULTIMA VISIONE
L’AMORE MOSTRATOGLI DA UN’ALTRA RICEVUTA DAL POETA CHE, PERÒ, NON È
DONNA, RIESCONO A DISTOGLIERE LA RACCONTATA E A CUI SI COLLEGA IL
PROPOSITO DI “DICER DI LEI QUELLO CHE
MENTE DEL POETA DAL RICORDO DI LEI,
MAI NON FUE DETTO D’ALCUNA” E CHE,
CHE ORMAI DESCRIVE COME ‘BEATA’ (CAPP. SECONDO TANTA CRITICA, PRESAGISCE
XXX - XXXIX).   L’IMPRESA LETTERARIA DELLA COMMEDIA
OLTRE LA SPERA CHE PIÙ LARGA GIRA
OLTRE LA SPERA CHE PIU’
PASSA 'L SOSPIRO CH'ESCE DEL MIO CORE:
LARGA GIRA
INTELLIGENZA NOVA, CHE L'AMORE
Il sonetto utilizza gli strumenti espressivi del cavalcantismo
PIANGENDO METTE IN LUI, PUR SU LO TIRA. ma è lontanissimo da Cavalcanti per il significato
complessivo Questo rappresenta l’ultimo sonetto
QUAND'ELLI È GIUNTO LÀ DOVE DISIRA, Metro:della poesia. I protagonisti sono il sospiro uscito
dal cuore della
(che Vita Nova. metonimicamente con il
è identificato
sonetto con schema della rima ABBA, ABBA,
VEDE UNA DONNA, CHE RICEVE ONORE, pensiero Dove
di Dante) giunge
e il Bsuoa compimento quelsi identifica, per
CDE, DCE (A, edstesso
E sono cuore (che
in assonanza,
sineddoche, simbolico viaggio dell’anima a Dio
E LUCE SÌ, CHE PER LO SUO SPLENDORE come con ancheil poeta).
C e D). Non sono presenti
Dapprima ilIlsospiro-pensiero
sonetto infatti descrive
particolarità linguistiche esce dalun veroper
cuore
di rilievo.
e elevarsi fino
LO PEREGRINO SPIRITO LA MIRA. all’Empireo.proprio viaggio
A spingerlo mistico
verso l’altodella menteche
è Amore, v8.fa leva sul
VEDELA TAL, CHE QUANDO 'L MI RIDICE, pianto per farLanascere
contemplazione delper
in lui, quasi miracolo
reazioneorae ha
slancio di
superamentoraggiunto
del dolore, la sua sede propria.nova». È probabile
la «intelligenza
IO NO LO INTENDO, SÌ PARLA SOTTILE LAsicollocazione del sonetto
che tale pianto debba al pentimento di in chiusura
Dante per essersi
AL COR DOLENTE, CHE LO FA PARLARE. corrisponde
allontanato dalla lode di ad un’archittettura
Beatrice.
attentamente
Giunto all’Empireo, studiata
il sospiro-pensiero ha una visione di
SO IO CHE PARLA DI QUELLA GENTILE,
Beatrice.
PERÒ CHE SPESSO RICORDA BEATRICE, Poi, tornato presso il cuore, gli riferisce la sua visione,
SÌ CH'IO LO 'NTENDO BEN, DONNE MIE CARE. parlando però in modo così profondo che il cuore-poeta può
VITA NUOVA, XLI
intendere soltanto il nome di Beatrice.
Attraverso la sofferenza e il pentimento, dunque, il poeta è
finalmente giunto alla forma più alta della conoscenza.

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