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Unità 3.

Il tardo Medioevo tra crisi e innovazioni

Cap. 8
La crisi dei poteri
universali e
l’affermazione degli Stati
nazionali
Barbero, Frugoni, Sclarandis, La storia. Progettare il futuro, vol. I, 2019
La Curia pontificia

Per rafforzare il loro governo, a partire
dal Duecento i pontefici aumentano i
poteri della Curia, l’organismo che
gestisce le finanze e il potere della
Chiesa


Lo sfarzo sempre maggiore della Curia
attira le critiche dei movimenti
pauperistici. Alcune pratiche spirituali
hanno in realtà motivazioni economiche,
come la vendita delle indulgenze

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Bonifacio VIII

È papa dal 1294 al 1303. Persegue
un programma teocratico e
attraverso il Giubileo del 1300
ribadisce la sua autorità spirituale
su tutta la cristianità


Entra in conflitto con il re di Francia
Filippo IV il Bello, che pretende di
tassare il clero e di poter
processare i vescovi. Il papa
scomunica Filippo, che però manda
le sue truppe ad arrestarlo (1303)

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Lo Scisma d’Occidente

Su insistenza del re di Francia, nel
1309 il nuovo papa Clemente V
trasferisce la sede del papato ad
Avignone. Il regno di Francia può
così esercitare un’influenza maggiore
sulla Chiesa


Nel 1378 il clero francese arriva a
eleggere un antipapa per contrastare
lo spostamento della sede papale a
Roma. La divisione tra le due Chiese
dura circa quarant’anni (1377-1414)

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I concili tra Trecento e Quattrocento


Vengono ripetutamente convocati per cercare di risolvere
lo Scisma d’Occidente. Col concilio di Costanza (1414),
Roma viene riconosciuta come unica sede papale


I conciliaristi vedono nel concilio, e non nel pontefice,
l’autorità suprema della Chiesa. Sono vicini ai movimenti
pauperistici e hanno il sostegno dei sovrani dei nuovi Stati
nazionali

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L’evoluzione dell’Impero tedesco
Il trono imperiale rimane vacante dal 1254 al 1273
(“grande interregno”) e le autonomie locali si
rafforzano

Gli Asburgo riescono a imporsi, promuovono una


germanizzazione dell’Impero. Enrico VII e Ludovico IV
cercano invano invano di ristabilire il controllo sull’Italia

Bolla d’oro (1356): affida l’elezione dell’imperatore a


sette principi tedeschi (quattro laici e tre ecclesiastici)

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Le cause della guerra dei Cent’anni
Guerra dei Cent’anni: conflitto tra Francia e Inghilterra,
si protrae dal 1337 al 1453

I regni di Francia e Inghilterra


cercano di rafforzarsi ed
espandersi ed entrano quindi in
competizione

Si apre una crisi di successione


in Francia; il re di Inghilterra
controlla dei territori nel sud-ovest
del paese e ha pretese sulla
corona francese
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Le prime fasi della guerra
Inizialmente prevalgono gli Inglesi, che riescono anche a
fare prigioniero il re di Francia. La forza dell’esercito
inglese si basa sugli arcieri

La seconda fase inizia nel 1369. I Francesi recuperano


terreno grazie a tattiche di guerriglia

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Le ultime fasi della guerra
La debolezza del re di Francia porta
a una guerra civile in cui
Armagnacchi e Borgognoni si
contendono il potere

Inglesi e Borgognoni vincono la


battaglia di Azincourt (1415) e
conquistano gran parte della Francia.
Il riavvicinamento tra i Borgognoni e il
re di Francia porta gradualmente alla
cacciata degli Inglesi

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Giovanna d’Arco

Giovane contadina della Lorena, si
ritiene incaricata da Dio di liberare la
Francia dagli Inglesi. Grazie al suo
carisma ottiene la guida dell’esercito e
restituisce fervore ai soldati


I Francesi ottengono una serie di
vittorie, ma nel 1430 Giovanna cade
prigioniera e viene poi bruciata sul rogo
come strega. Rimane però una fonte di
ispirazione e di coesione per i Francesi

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L’impatto della guerra dei Cent’anni

Francia Inghilterra

Nuovo senso di Lunga guerra civile tra le


appartenenza nazionale casate dei Lancaster e
attorno alla dinastia dei degli York (“guerra delle
Valois, il re viene Due Rose”), che si
riconosciuto come trascina fino al 1485.
simbolo dell’unità del Si conclude con l’ascesa
paese al trono di Enrico VII
Tudor, imparentato con
entrambe le casate

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L’unificazione della Spagna

Lenta unificazione interna dei regni iberici


Matrimonio tra Isabella di Castiglia e Ferdinando
d’Aragona (1469): i loro due regni non vengono fusi ma di
fatto risultano uniti; i sovrani accentrano il potere

Con la conquista dell’emirato di Granada (1492) e della


Navarra, la Spagna risulta unificata
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L’unificazione della Russia

Il nucleo iniziale del regno russo nasce
con Aleksandr Nevskij nel Duecento


Dopo la caduta dell’Impero bizantino la
Russia si pone come riferimento per i
cristiani d’Oriente


Grandi conquiste di Ivan III il Grande
alla fine del Quattrocento, il regno
arriva a coprire buona parte della
Russia europea

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