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IL TESTO



NARRATIVO
Che cos’è un testo
I vari tipi di testo scritto


Il tempo
Il luogo
● Che cos’è il testo narrativo ● L’autore e il narratore
● La struttura del testo ● L’ordine della narrazione:
narrativo fabula e intreccio
● La prolessi e il flashback
● La trama
● Le sequenze
● I personaggi

Navigando
Valeria Bruni, Pinuccia Cerana, Renato Pegoraro © 2017
IL TESTO NARRATIVO

Che cos’è un testo


Il da textus, “intreccio”,
TESTO “tessuto”

Messaggio

Scopo: Senso compiuto,


comunicare completo, coerente,
qualcosa corretto

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IL TESTO NARRATIVO

Che cos’è un testo


Il
TESTO

Testi ampi e
complessi:
romanzi, racconti,
saggi, manuali… Visivo
Verbale
(immagine, cartello…)

scritto orale

Testi brevi e Misto: elementi


semplici: cartelli
informativi… verbali e visivi
(fumetto)

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IL TESTO NARRATIVO

I vari tipi di testo scritto


I TESTI
SCRITTI

Testi Testi
letterari d’uso

Scopi dell’autore: Linguaggio: Scopi: Linguaggio:


• Creare un’opera • Raccontare fatti preciso,
letteraria utilizzato in • Informare essenziale,
• Conquistare il tutte le sue • Stabilire regole univoco
lettore forme • Dare istruzioni
espressive • Argomentare

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IL TESTO NARRATIVO

Il testo narrativo
IL TESTO
racconta una storia
NARRATIVO

se concepito da uno
scrittore con intento
artistico

è un testo
narrativo
letterario

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IL TESTO NARRATIVO

Il testo narrativo letterario

La storia narrata in
un testo narrativo
letterario

può essere

ispirata alla
realtà di fantasia

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IL TESTO NARRATIVO

La struttura del testo narrativo


La struttura del
testo narrativo

Elementi che lo
costituiscono

Trama Personaggi Tempo Luogo Narratore

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IL TESTO NARRATIVO

La trama
LA TRAMA

Sequenza degli
avvenimenti che
costituiscono la storia

Avvenimenti Avvenimenti
principali secondari
Essenziali e Non influiscono
indispensabili sulla vicenda

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IL TESTO NARRATIVO

La trama

Situazione
iniziale Svolgimento
• Introduzione • Parte centrale della Conclusione
dell’argomento storia Momento
• Presentazione • Azioni del finale della
dei personaggi protagonista e dei storia
e del contesto personaggi
dell’azione

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IL TESTO NARRATIVO

La trama
La situazione iniziale
L‘INIZIO

può essere

descrittivo in medias res


(descrizione) (all’interno degli
narrativo
eventi narrati)
(presentazione
delle azioni)

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IL TESTO NARRATIVO

La trama
La situazione iniziale: l’inizio descrittivo

Bambert era un uomo piccolissimo con il collo cosi corto che la


testa sembrava attaccata direttamente alle spalle. Camminava
a fatica, era costretto da sempre a usare il bastone; ma pure
cosi, muovere anche solo qualche passo finiva per essere un
supplizio tremendo.
Il suo bastone da passeggio terminava con un pomello d’oro;
per il resto era di un legno nero e lucente e lo sorreggeva nel
faticoso cammino della vita.
R. Jung, Bambert e il libro delle storie volanti

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IL TESTO NARRATIVO

La trama
La situazione iniziale: l’inizio narrativo
Dal suo nascondiglio dietro l’orologio, Hugo
vedeva tutto. Sfregò nervosamente le dita contro
il piccolo taccuino che teneva in tasca e si disse
di avere pazienza.
Il vecchio del chiosco dei giocattoli discuteva con
la ragazza, che aveva più o meno l’età di Hugo.
L’aveva vista spesso entrare nel chiosco con un
libro sottobraccio e sparire dietro il bancone.
Il vecchio quel giorno sembrava agitato. Si era
accorto che gli mancava qualche giocattolo?
B. Selznick, La straordinaria invenzione di Hugo Cabret

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IL TESTO NARRATIVO

La trama
La situazione iniziale: l’inizio in medias res
«Devi trovarti un lavoro, Cyril» disse di punto in
bianco, un giorno a colazione, sua moglie
Eudora.
«Perché?» chiese Cyril alzando riluttante gli
occhi dal libro avvincente che stava leggendo.
«Perché non abbiamo un soldo» disse Eudora a
voce altissima. «E da settimane che non
abbiamo un soldo. Ho debiti in tutti i negozi».
J. Gathorne-Hardy,
Cyril contro la banda della donnona

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IL TESTO NARRATIVO

La trama
Lo svolgimento

Rottura Ricomposizione
dell’equilibrio Sviluppo di un nuovo
iniziale della storia equilibrio

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IL TESTO NARRATIVO

La trama
La conclusione IL FINALE

può essere

chiuso aperto
(la vicenda è (la vicenda
narrata in maniera non si
completa e definita) conclude)

Lieto Finale
fine tragico

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IL TESTO NARRATIVO

I personaggi Persone, animali e


I PERSONAGGI oggetti che agiscono
nella storia

possono essere

comparse
principali (marginali e
(centrali) secondari
ininfluenti)
(meno importanti
ma necessari)

Protagonista:
ruolo di primo piano

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IL TESTO NARRATIVO

Il tempo
Il tempo in cui
si svolge la
storia narrata

Epoca Arco
storica in cui temporale in
è ambientata cui si svolge la
la storia storia

Precisa Vaga

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IL TESTO NARRATIVO

Il tempo
L’epoca storica
Epoca storica precisa

Il conte Iljà Andréjevič viveva ad Otràdnoje nel 1809 come


ci era sempre vissuto, cioè ricevendo quasi tutta la
provincia, fra cacce, spettacoli, pranzi e sonatori.
L. Tolstoj, Guerra e pace

Tempo vago e indeterminato


C’era una volta una vecchia che viveva in una bottiglia per
l’aceto. Un giorno una fata che passava di lì sentì la
vecchia che borbottava tra sé.
A. Carter (a cura di), Le fiabe delle donne

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IL TESTO NARRATIVO

Il tempo
I riferimenti al
tempo

Indicatori
temporali

Avverbi Locuzioni

Congiunzioni
temporali

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IL TESTO NARRATIVO

Il tempo
Gli indicatori temporali

Nel settembre 1828 il professor Gauss, il più illustre


matematico del paese, lasciò per la prima volta
dopo anni la citta natale per partecipare al
Congresso degli scienziati tedeschi a Berlino.
Ovviamente non aveva nessuna voglia di andarci.
Per mesi aveva rifiutato, ma Alexander von
Humboldt si era intestardito e Gauss aveva
accettato in un momento di debolezza e nella
speranza che quel giorno non arrivasse mai.
D. Kehlmann, La misura del mondo

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IL TESTO NARRATIVO

Il luogo
Il luogo in cui è costituisce
ambientata la l’ambientazione
vicenda narrata

può essere

fantastico reale

determinato indeterminato
(località precisa) (non identificabile)

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IL TESTO NARRATIVO

Il luogo
I luoghi determinati e indeterminati
Luogo determinato
Torino era, anche allora, una citta nota per le sue pasticcerie. Nella luce
artificiale delle vetrine apparivano torte arabescate, paste piene di crema,
cioccolatini, marzapani, montagne di brioches, fondants colorati disposti in tondo
sui piatti come fiori […].
S. Agnelli, Vestivamo alla marinara

Luogo indeterminato
Davanti a un gran bosco abitava un povero taglialegna con sua moglie e i suoi
due bambini; il maschietto si chiamava Hansel, e la bambina Gretel. Egli aveva
poco da metter sotto i denti, e quando ci fu nel paese una grande carestia, non
poteva neanche più procurarsi il pane tutti i giorni.
J. e W. Grimm, Le fiabe del focolare

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IL TESTO NARRATIVO

L’autore e il narratore

L’AUTORE IL NARRATORE

Persona reale Voce, inventata


che scrive l’opera dall’autore, che
racconta e commenta
la storia

Nelle autobiografie
autore e narratore
coincidono

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IL TESTO NARRATIVO

Il narratore
IL NARRATORE

Interno Esterno
• Coincide con il • Non coincide con nessun
protagonista o con un personaggio
altro personaggio • Vicende raccontate
• Vicende raccontate in dall’esterno in terza
prima persona persona

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IL TESTO NARRATIVO

Il narratore interno

Ricordo ancora il mattino in cui mio padre mi fece


conoscere il Cimitero dei Libri Dimenticati. Erano le
prime giornate dell’estate del 1945 e noi
passeggiavamo per le strade di una Barcellona
prigioniera di un cielo grigiastro e di un sole color rame
che inondava di un calore umido la rambla de Santa
Monica.
C. Ruiz Zafón, L’ombra del vento

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IL TESTO NARRATIVO

Il narratore esterno
Un’ora dopo erano sulla strada. Lui spingeva il carrello e
avevano entrambi uno zaino in spalla. Negli zaini c’erano
le cose essenziali. Casomai avessero dovuto
abbandonare il carrello e fuggire. Alla maniglia del carrello
era attaccato un retrovisore da motocicletta cromato che
l’uomo usava per tenere d’occhio la strada dietro di loro.
Si risistemò lo zaino sulle spalle e scrutò la terra
devastata in lontananza. La strada era deserta.
C. McCarthy, La strada

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IL TESTO NARRATIVO

L’ordine della narrazione: fabula e intreccio


LA
NARRAZIONE

FABULA INTRECCIO

ordine cronologico ordine artificiale,


dei fatti deciso dall’autore

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IL TESTO NARRATIVO

L’ordine della narrazione: fabula e intreccio

FABULA E INTRECCIO

coincidono NON coincidono

Racconto degli Racconto degli eventi


eventi in ordine secondo un ordine
cronologico artificiale

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IL TESTO NARRATIVO

L’ordine della narrazione: intreccio

Vicende narrate secondo un intreccio artificiale

Sdraiato sul letto, al buio, Antonio medita sulle stagioni della sua vita. Ricorda
alcuni momenti di un’infanzia ormai lontana: le passeggiate sul Conero, le
giornate al mare sulle spiaggette di Sirolo, le corse con gli amici per i vicoli
del centro. Perché aveva deciso di fuggire da Ancona, di andare a studiare in
una città fredda e lontana come Milano, di restarci ancora per molti anni,
facendo un lavoro che non gli piaceva neanche? Un giorno, finalmente, era
tornato... ma, sceso dal treno, tutto gli era sembrato diverso, finto, distante.
Come se non si trovasse nella città in cui era nato, ma sul set di un film di
fantascienza ambientato in una lontana galassia.
Lo squillo del telefono lo riporta sul pianeta Terra.

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IL TESTO NARRATIVO

L’ordine della narrazione: fabula

Vicende narrate secondo l’ordine cronologico, l’ordine della fabula

Antonio aveva vissuto un’infanzia felice e spensierata: le passeggiate sul


Conero, le giornate al mare sulla spiaggia di Sirolo, le corse con gli amici per
i vicoli del centro. Ciononostante aveva deciso di fuggire da Ancona, di
andare a studiare in una città fredda e lontana come Milano, e di restarci per
molti anni, facendo un lavoro che non gli piaceva neanche. Un giorno,
finalmente, si era deciso a tornare... ma, sceso dal treno, tutto gli era
sembrato diverso, finto, distante. Come se non si trovasse nella città in cui
era nato, ma sul set di un film di fantascienza ambientato in una lontana
galassia. Su tutto questo fantasticava, sdraiato sul letto, al buio, quando lo
squillo del telefono lo riportò alla realtà.

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IL TESTO NARRATIVO

La prolessi e il flashback
Tecniche di variazione
dell’ordine della
narrazione

Prolessi Flashback

Anticipare fatti Tornare indietro a


non ancora episodi accaduti
accaduti precedentemente

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IL TESTO NARRATIVO

La prolessi

Il giorno che l’avrebbero ucciso Santiago Nasar si alzò


alle 5.30 del mattino per andare ad aspettare il
bastimento con cui arrivava il vescovo.
G.G. Marquez, Cronaca di una morte annunciata

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IL TESTO NARRATIVO

Il flashback
Quel giornale di provincia che è la fonte pressoché unica delle
mie informazioni […] portava l’altro giorno nell’ultima pagina
un annuncio riguardante tale Livia Orlandi vedova Lo Pinto,
mancata all’affetto dei suoi parenti, ormai ridotti, a quanto si
leggeva, a una zia e a qualche cugina.
“Livia Orlandi vedova Lo Pinto” ripetei, e chiusi gli occhi per
lasciar riemergere nella memoria l’immagine di un volto
femminile, già ritornata altre volte alla mia mente […].
Mi era capitato di conoscere la signora Livia nella mia
prima gioventù, quando non avevo più di diciott’anni […].
P. Chiara, Le corna del diavolo e altri racconti

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IL TESTO NARRATIVO

Le sequenze
LE SEQUENZE

Parti di testo dotate di


autonomia, inizio e fine,
collegati alle altre parti di
testo da rapporti logici e
temporali

caratterizzate da

unità unità unità unità


di tempo di luogo d’azione di personaggi

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IL TESTO NARRATIVO

Le sequenze
LE SEQUENZE

Descrittive Riflessive
(descrizione di un (presentazione
personaggio, un dei pensieri dei
luogo, un personaggi o
oggetto…) del narratore)

Dialogate Narrative
(prevalenza di (prevalenza di
dialoghi) eventi)

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IL TESTO NARRATIVO

Le sequenze descrittive

La maestra Sforza era di media statura, rotondetta e piú


anziana di quanto si aspettassero. O forse lo sembrava
perché era tutta grigia. Aveva i capelli ondulati color grigio
ferro e gli occhiali cerchiati di metallo. Indossava una gonna
grigia e una giacca di maglia grigia. Anche la sua faccia,
pensò Elisa, sembrava grigia, nonostante la macchia
violenta del rossetto color ciclamino.
B. Pitzorno, Ascolta il mio cuore

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IL TESTO NARRATIVO

Le sequenze dialogate

«Hank Zipzer! Zitto, per favore!» mi ha detto la signorina


Flowers. «Le persone civili non parlano mentre parla la
maestra».
«Ma io non ho detto niente, signorina Flowers».
«Hank, ho visto con questi occhi le tue labbra che si
muovevano».
«Ma non ne è uscito nessun suono, signorina Flowers. Quindi,
tecnicamente, non stavo parlando».
H. Winkler, L. Oliver, Vi presento Hank.
Un segnalibro in cerca d’autore

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IL TESTO NARRATIVO

Le sequenze narrative

Era primavera; Wendy aveva finito di


raccontare la sua storia per la notte e Jane
dormiva già nel suo lettino.
Wendy sedeva sul pavimento, ben vicina al
fuoco per vederci meglio a rammendare,
perché non c’era altra luce nella stanza.
Mentre lavorava, udì il chichirichì. Poi la
finestra si aprì come tanti anni prima e Peter si
lasciò cadere sul pavimento.
J.M. Barrie, Peter Pan

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IL TESTO NARRATIVO

Le sequenze riflessive

Wendy era cresciuta ormai, né dobbiamo dolerci per lei.


Wendy apparteneva al numero di coloro che sono contenti di
crescere. Anzi, ella diventa grande spontaneamente, per sua
volontà, un giorno prima delle altre ragazze.
Anche i ragazzi della banda, nel frattempo, erano cresciuti e
avevano scelto le loro strade tanto che non mette quasi conto
di parlarne.
J.M. Barrie, Peter Pan

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PER FARE IL PUNTO

ispirata alla realtà


IL TESTO racconta una
NARRATIVO storia, che può
LETTERARIO essere di fantasia

Trama

Personaggi

Elementi costitutivi
Tempo

Luogo

Narratore

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PER FARE IL PUNTO

Successione degli eventi Successione degli eventi così


così come sono accaduti come sono raccontati

FABULA INTRECCIO

Fabula e intreccio Fabula e intreccio non


coincidono coincidono

La narrazione segue La narrazione segue un


l’ordine cronologico ordine artificiale alterato da

flashback: prolessi:
racconto di episodi anticipazioni di
precedenti episodi futuri

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