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INTESTINO CRASSO: COLON

• La parete è formata da:


– Tonaca mucosa è liscia e sollevata soltanto a livello delle pieghe
semilunari che separano tra loro le haustra. È costituita da:
• Epitelio di rivestimento:
– Cellule cilindriche assorbenti simili agli enterociti (i microvilli sono molto più
brevi) sono deputate solo al riassorbimento di ioni e acqua.
– Cellule mucipare caliciformi
• Lamina propria connettivale accoglie le
– GHIANDOLE INTESTINALI tubulari semplici formate
» per la maggior parte da cellule mucipare caliciformi
» cellule neuroendocrine che producono enteroglucagone e fattore
intestinale vasoattivo
– NODULI LINFATICI SOLITARI (particolarmente numerosi nell’appendice)
• Muscolaris mucosae
– Tonaca sottomucosa
– Tonaca muscolare in cui:
• Strato interno ad andamento circolare
• Strato esterno longitudinale che si addensa a formare le TENIE
– Tonaca sierosa o avventizia a seconda del tratto considerato.
APPENDICE
FEGATO

• È un organo pieno rivestito da:


– capsula connettivale detta di Glisson che si ispessisce a livello dell’ilo
dove accompagna i vasi che entrano e che si ramificano all’interno
dell’organo. I rami più piccoli dell’arteria epatica e della vena porta
insieme ai dotti biliari ( triade portale) decorrono all’interno delle più
sottili trabecole connettivali, che formano gli spazi portali. (Questa
dicitura non è del tutto esatta perché non considera i linfatici che talvolta
sono presenti).
Il connettivo proveniente dalla capsula delimita i LOBULI EPATICI 
strutture prismatiche ai cui vertici sono presenti gli spazi portali. Hanno
di solito le dimensioni di 1 mm.
• LOBULO EPATICO:
– Gli EPATOCITI formano lamine unicellulari con disposizione
preferenzialmente radiale verso il centro dove si trova la VENA
CENTROLOBULARE.
Le lamine di epatociti circoscrivono spazi tra loro intercomunicanti
che accolgono i sinusoidi epatici che andranno poi ad aprirsi nella
vena centrolobulare.
Gli epatociti posti alla periferia del lobulo epatico formano la lamina
limitante esterna che risulta perforata dalle arterie e vene di
immissione e dai duttuli biliari.
Gli epatociti sono cellule poligonali in cui si riconoscono:
• Versante vascolare in cui il plasmalemma si solleva in microvilli. Lo
spazio delimitato dagli epatociti e dall’endotelio dei sinusoidi, detto
spazio di Disse, è sede di scambi molto efficienti. Alla periferia del
lobulo lo spazio di Disse si continua con lo spazio di Mall che circonda
le strutture della triade portale.
• Versante biliare in cui il plasmalemma di 2 epatociti contigui delimita il
canalicolo biliare. Lungo il contorno del canalicolo i plasmalemmi
presentano giunzioni serrate  barriera sangue-bile.
– Intercalati tra gli epatociti si trovano anche cellule perisinusoidali di Ito
dotate di caratteristiche vescicole in cui viene accumulata la vitamina A.
Producono anche fattori di crescita attivi durante la rigenerazione
epatica.

– I SINUSOIDI sono capillari di ampio calibro, tappezzati da cellule


endoteliali sottili e fortemente fenestrate. All’interno dei sinusoidi vi sono
le cellule di Kupffer, macrofagi responsabili della rimozione dei detriti
cellulari, degli eritrociti invecchiati e della produzione di diverse
citochine implicate nei processi di difesa.
Ricevono il sangue dai vasi di distribuzione che decorrono nello spazio
portale.
– Le vie biliari intraepatiche originano a livello dei canalicoli e sono
sprovviste di parete propria. La rete di canalicoli biliari si dirige verso la
periferia del lobulo, dove i canalicoli si continuano nei duttoli biliari
intralobulari (o colangioli), delimitati da un epitelio cubico semplice. I
duttuli biliari perforano la lamina limitante esterna di epatociti e si
aprono nel dotto biliare, presente nello spazio portale.

– La direzione della bile è centrifuga, mentre quella del sangue è


centripeta.
• Esistono altri modelli che spiegano l’organizzazione del
parenchima epatico:
– LOBULO PORTALE con al centro lo spazio portale, dove si trovano
i rami di distribuzione dell’arteria epatica e della vena porta e il
dotto biliare e ai vertici le vene centrolobulari di 3 lobuli adiacenti.
– ACINO PORTALE è una subunità del lobulo portale con al centro
un ramo preterminale dell’arteria epatica e comprende il tessuto
vascolarizzato da questa. L’acino portale spiegherebbe la
costituzione delle diverse zone metaboliche a partire dall’arteria
fino alla vena centrolubalare.
FUNZIONI DEL FEGATO

Produzione della bile

Deposito di glucosio, Fe, vitamine A, B12, D, E, K

Interconversione di sostanze nutritive, ad es. quando la dieta


non è bilanciata, come nel caso di eccesso di proteine, nel fegato avviene la
scissione degli aa e tramite complesse vie enzimatiche si producono ATP,
lipidi e glucosio.

Detossificazione di sostanze che possono risultare tossiche , se


accumulate come alcool, farmaci e altre sostanze (gli epatociti trasformano
l’ammonio, sottoprodotto tossico del metabolismo degli aa, in urea che viene
poi eliminata dai reni).

Fagocitosi ad opera delle cellule di Kuppfer che fagocitano gli eritrociti


e i linfociti deteriorati, i batteri e le sostanze di scarto che entrano nella
circolazione epatica.

Sintesi di proteine ad es. le proteine plasmatiche: albumina,


fibrinogeno, globuline, eparina e fattori della coagulazione.
PANCREAS
• È un organo pieno che presenta:
– capsula connettivale di rivestimento che invia tralci all’interno
dell’organo suddividendolo in lobi e lobuli.
– parenchima ghiandolare a secrezione sia esocrina sia endocrina.
– parenchima esocrino è costituito da ghiandole tubulo-acinose
ramificate, in cui il dotto intercalare si spinge all’interno dell’acino a
formare la parte centro-acinosa. È così possibile distinguere:
• CELLULE ACINOSE sono tipiche cellule zimogeniche con vescicole di
secrezione ammassate nella porzione apicale della cellula. Producono
tutti gli enzimi presenti nel succo pancreatico: peptidasi, amilasi, lipasi,
nucleasi, ecc. Sono il bersaglio della pancreozimina.
• CELLULE CENTROACINOSE producono un secreto ricco di acqua e di
ioni bicarbonato. Sono il bersaglio della secretina.
• DOTTI INTERCALARI prosecuzione delle cellule centro-acinose
partecipano anch’essi nella produzione di ioni bicarbonato.
• I dotti intercalari  dotti intralobari dotti interlobari  dotto principale
– Parenchima endocrino  isole di Langherans numerose soprattutto
a livello della coda del pancreas e formate da cordoni di cellule
compenetrate da una fitta rete di capillari fenestrati. Si riconoscono:
• CELLULE ALFA sono poste alla periferia dell’isolotto e producono
glucagone
• CELLULE BETA sono le più numerose e occupano preferenzialmente
la parte centrale dell’isolotto. Producono insulina
• CELLULE DELTA sono poste alla periferia e sono in rapporto con le
cellule alfa e alcune cellule beta, secernono somatostatina che
probabilmente modula la secrezione soprattutto delle cellule alfa
adiacenti, inibendo la secrezione di glucagone.
• CELLULE PP disperse anche nel pancreas esocrino, secernono il
polipeptide pancreatico.
– Alcuni studiosi hanno supposto che gli isolotti siano formati da 2
regioni distinte:
• Midollare, contenente principalmente cellule beta, dove l’insulina è
secreta a un tasso relativamente costante.
• Corticale, contenente cellule alfa, beta, delta e PP, in cui la
somatostatina ha effetto inibitorio sulle cellule adiacenti.

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