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Tacito, La purezza della razza germanica, da Germania 2-4 2.

Per quanto riguarda i Germani io sono portato a credere che essi siano originari della regione e che non si siano mai mescolati con altre genti, sia immigrati, sia l residenti in virt di un vincolo di ospitalit, perch un tempo coloro che cercavano nuove sedi, giungevano non per terra, ma per mare, mentre lo sconfinato oceano che spazia al di l, dalla parte opposta della terra, raramente percorso da navigli venuti dal nostro mondo. Daltra parte, chi, anche senza tener conto del pericolo di un mare ignoto e burrascoso, lasciando lasia o lAfrica o lItalia, andrebbe mai verso la Germania, terra dal paesaggio desolato, dal clima rigido, piena di tristezza a vedersi e ad abitarsi, salvo per coloro che vi sono nati? I Germani,in antichi carmi,la sola forma di tradizione storica che essi abbiano, celebrano il dio Tuistone, nato dalla Terra, e suo figlio Manno, lantenato della nazione;attribuiscono a Manno tre figli, i fondatori, dai quali traggono il nome di Ingevoni le popolazioni pi vicine alloceano, di Erminoni quelle che occupano le zone di mezzo, e di Istevoni tutte le altre. Vi sono alcuni che con quella libert di interpretazione che si usa solitamente quando si tratta di fatti che si perdono nella notte dei tempi, affermano che Tuistone ebbe molti figli, dai quali derivarono molti nomi di genti, i Marsi, i Gambrivii, i Suebi, i Vandilii, nomi questi autentici e antichi. Lappellativo di Germania, invece, di recente attribuzione, poich coloro che per primi, passato il Reno, scacciarono i Galli e che ora si chiamano Tungri, in quel tempo si chiamavano Germani; cos il nome di una trib, non di tutta la gente, a poco a poco prevalse in modo che in un primo momento, per la paura che incutevano, vennero chiamati tutti quanti Germani, dal nome dei vincitori, poi anche essi stessi si designarono con il nome trovato per loro 3. Qualcuno narra,inoltre, che anche Ercole sia venuto presso i Germani e che questi, pronti per il combattimento, usino innalzare canti alla gloria del primo fra gli eroi. I Germani hanno anche altri carmi, la cui intonazione chiamano bardito; con essi accendono gli animi alla battaglia, traendo dallo stesso suono auspicio sullesito dello scontro; essi, infatti, spaventano i nemici o sono essi stessi spaventati, secondo il modo in cui riecheggia il canto nelle schiere, quel canto che non sembra fatto di voci, ma sembra lespressione di una suprema armonia di coraggio e di valore. Sono, soprattutto, ricercati i suoni aspri, i mormorii spezzati, per ottenere i quali si pongono gli scudi davanti alla bocca, perch la voce, ripercossa, riecheggi pi profonda e pi forte. Altri, poi, credono che anche Ulisse, sbattuto da quel suo leggendario peregrinare, sia giunto a questo oceano e abbia toccato le terre germaniche, e che abbia fondata una citt, che chiam Aschipurghion, lodierna Asciburgio, posta sulla sponda del Reno ed ancor oggi abitata. Anzi, una volta fu ritrovato l un altare consacrato da Ulisse, e dove era stato anche scolpito il nome del padre di lui, Laerte; monumenti sepolcrali con iscrizioni in lettere greche, pare che esistano ancora nella zona tra laGermania e la Rezia. Non mio proposito n provare n confutare lesattezza di tutte queste notizie; ciascuno creda o non creda, come gli piace.

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