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Umbertide

Ambiente - Storia - Monumenti Arte - Itinerari - Grandi eventi Informazioni


Edizione on line

Alla scoperta di un territorio ricco di storia, arte, cultura, bellezze monumentali ed ambientali.

COMUNE DI UMBERTIDE

E' situata nell'Alta valle del Tevere, in provincia di Perugia, al centro di una vallata circondata da verdi colline sulle quali svetta l'imponente sagoma di Monte Acuto. E' attraversata dal fiume Tevere che lambisce le mura della vecchia citt. Il visitatore che arriva da Citt di Castello o dal lago Trasimeno percorrendo la Statale Tiberina 3Bis, a tre chilometri dal centro abitato, in localit Niccone, incontra il castello di Montalto, antico presidio della citt. Il centro storico lo accoglie subito con la stupenda piazza San Francesco, le sue tre antiche chiese, San Francesco, San Bernardino e Santa Croce (quest'ultima, restaurata recentemente e trasformata in Museo Civico ed auditorium, contiene una delle opere pi importanti del grande pittore rinascimentale Luca Signorelli, la pala "Deposizione dalla Croce (1515)) e il convento di San Francesco, restaurato ed oggi sede della Biblioteca comunale, dell'Archivio storico e del Centro socio-culturale omonimo. Da qui, attraversata la strada, si arriva in piazza Matteotti, cuore politico-amministrativo di Umbertide, con il Palazzo Comunale integralmente ristrutturato sulla base del vecchio edificio del XVIII secolo. Avviandosi verso piazza Mazzini, si apre al visita-

UMBERTIDE

tore uno degli scorci pi belli della citt: a sinistra la maestosa struttura della Rocca (fortezza trecentesca, oggi sede del "Centro per l'Arte Contemporanea") che sovrasta piazza Fortebracci e il rinnovato Teatro dei Riuniti, sullo sfondo la Collegiata, chiesa del XVI secolo, con la sua imponente mole ottagonale. Per chi invece arriva da Perugia o da Gubbio, lo scenario completamente diverso. Superata la zona industriale, ecco apparire la citt nuova, dominata dalle imponenti sagome della torre (edificio multifunzionale di 12 piani) e del nuovo complesso parrocchiale di Cristo Risorto, con le sue vie ampie, il moderno centro commerciale, le efficienti strutture sportive (lo stadio con pista di atletica, il palazzetto dello sport, la piscina, i campi da tennis, il percorso verde attrezzato), il Parco Ranieri con il grande anfiteatro per spettacoli estivi, la Pineta Ranieri autentico polmone verde con i suoi 50.000 metri quadri di estensione. Per gli amanti della natura e della pesca, si segnala l'Impianto Nazionale di Pesca Sportiva che si snoda lungo il fiume Tevere per alcuni chilometri, a partire dal centro storico cittadino. Ospita annualmente gare di valore nazionale e internazionale con migliaia di atleti.

LAMBIENTE
Il verde pubblico
Umbertide una citt circondata dal verde, che lAmministrazione ha sempre difeso da un uso eccessivo del cemento con particolare riguardo alle colline che la circondano. Oltre a questo Il Parco Ranieri dalla zona sono stati riqualificati gli sopra lanfiteatro spazi di verde pubblico esistenti e creati nuovi parchi nel capoluogo e nelle frazioni.

Il Parco Ranieri
Un discorso a parte va fatto il per il grande Parco Ranieri, un polmone di verde attrezzato nella zona nuova della citt, che occupa una superficie complessiva di circa 230.000 metri quadrati (23 ettari) cos distribuita: - teatro allaperto e gazebo (mq. 30.000); - Pineta Ranieri (mq. 50.000); - Macchione e Pineta, con annesso Ponte di legno sul percorso vita attrezpercorso vita zato e campi di al Macchione Guida turistica di Umbertide on-line

bocce (mq. 130.000); - verde pubblico di via Papa Giovanni XXIII (mq. 14.000); - parco attrezzato per bambini di via Morandi (mq. 6.000). Il progetto si ispira allidea del Giardino Italiano e Classico, puntando ad inserirsi in modo armonico nelParco Ranieri. Il gazebo lambiente naturale circostante. Allinterno del parco si trovano il teatro allaperto (1.200 spettatori a sedere), la grande piazza con gazebo, un chiosco per il ristoro, un percorso vita attrezzato con una lunghezza massima di metri 2.100 e n. 18 stazioni per gli esercizi fisici.

Il Parco Lido Tevere


Nella zona dove negli anni Trenta esisteva il "Lido Tevere", la spiaggia degli umbertidesi, a distanza di settant'anni stato realizzato il "Parco Lido Tevere", uno spazio verde attrezzato lungo le sponde del fiume dove i cittadini e i visitatori possono trascorreremomenti di relax durante la bella Il Parco Lido Tevere stagione. pag. 2

La piazza rotonda nel Lido Tevere

Percorsi ciclabili e pedonali, panchine, una grande piazza centrale anche per spettacoli all'aperto, il tutto adeguatamente illuminato.

Il Parco Rio
Nel 2007 stata aperta al pubblico una nuova zona verde. E' il "Parco Rio" che si estende proprio lungo le sponde del torrente Rio, partendo dallo stadio comunale di via Morandi fino a via della Repubblica. Oltre alla sistemazione delle sponde del torrente stata realizzata una linea idrica a servizio dell'impianto sportivo e del parco "Ranieri", un percorso ciclo pedonale, opere di sistemazione del verde e arredo urbano con posizionamento di giochi per bambini e panchine, la realizzazione dell'impianto di illuminazione.

un volano di sviluppo Nell'ambito della Una rete di sentieri molto importante per valorizzazione a fini la parte di territorio turistici delle bellezze che valorizza le disposta a sud della ambientali delle bellezze ambientali nostra citt. La rete di nostre colline, stato sentieri si estende per completato il progetdel nostro territorio circa 40 chilometri ed to per la realizzazione di una rete sentieristica nel territorio comu- fruibile a piedi, a cavallo o in mountain nale, collegata con gli interventi effettuati bike. All'interno stato creato, insieme ai comuni di Perugia, nei comuni di Corciano e Perugia e Corciano. Passignano, un Il progetto stato Ecomuseo che valocondiviso con un rizzer tutte le emerfolto gruppo di genze culturali, operatori locali del ambientali e storiche settore extra-alberghiero, di quelli di questa porzione di commerciali, delterritorio umbro che Il cartellone con la cartina dei sentieri l'artigianato artistipu vantare borghi, co e dei servizi turistici, in modo da creare castelli e paesaggi di altissimo pregio.

ll Parco Rio

Nelle immagini, suggestivi scorci di campagna intorno ad Umbertide

so tempo di realizzare una struttura di pesca sportiva agonistica di livello internazionale (obiettivo questo raggiunto con la disputa La sistemazione sul nostro campo di ambientale della sponda gara dei Campionati sinistra del Tevere per Il Tevere sotto Montalto Mondiali di Pesca per circa 4 chilometri, parClub). La riqualificatendo dalla zona del zione di questo tratto del fiume Tevere e del campo di gara per la centro storico, stato pesca sportiva ha prodotto risultati molto positivi permettendo a Giugno 2006. Campionati del uno degli obiettivi prin- moltissimi umbertidesi di riscoprire il loro fiume e a migliaia di pescaMondo per Club cipali per realizzare un sportivi, ogni anno, di affollare l'impiangrande parco fluviale di interesse regionale. Per questo hanno lavora- to, ben gestito dall'A.S.P.S.A.S. - Sezione to intensamente la Fipsas di Perugia, provinciale di la Provincia di Perugia, la Regione Perugia, con la Umbria con la collaborazione del collaborazione Comune di Umbertide. La riqualificadelle societ di zione di quest'area storicamente pescaportiva locatanto importante per la nostra citt si li, con un imporproponeva un duplice obiettivo: queltante ritorno ecolo di rendere sempre pi accessibile a nomico per l'inteAgosto 2009. Fishing tutti quel tratto di fiume e nello stesra citt. Giugno 2009. Campionati italiani femminili Sumer show

La sistemazione ambientale del Tevere e il campo di gara internazionale per la pescasportiva

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LA STORIA

Antichissima lorigine di Umbertide. I primi insediamenti sembrano risalire intorno al VI Secolo A.C. come testimoniano i bronzetti di Monte Acuto, statuette votive attribuite allantico popolo Tempietto degli Umbri. Numerosi reperti di et ottagonale in localit romana attestano comunque lesistenza di Pianta di Fratta di Cipriano Petrella Piccolpasso . 1565 un centro sulle rive del Tevere attorno al III Secolo, chiamato Forum Bremitii, Forum Julii o, secondo fonti pi accreditate, Pitulum. Lantica Antico reperto ritrovato a Preggio (Foto Sovrintendenza ai Antico vaso ben architettonici dellUmbria) ritrovato a Pitulum sarebbe stata distrutta dagli Ostrogoti, per essere poi riedifiPierantonio cata nel 790, col nome di Fratta, dai figli di Uberto o Umberto Ranieri. Ma le prime notizie certe e storicamente documentabili di Fratta si iniziano ad avere nel 1189, anno in cui fu sottoposta alla giurisdizione di Perugia e ne segu le sorti per lungo tempo, subendo devastazioni e saccheggi. Fu sotto il dominio pontificio fino al 1860, anno in cui Fratta fu annessa con tutta lUmbria al Regno dItalia. Con lunit si costituirono le prime amministrazioni comunali e Fratta ebbe il suo primo governo locale. Il 25 gennaio 1863 il Consiglio Comunale stabil di cambiare il nome di Fratta con quello Il Tevere al Mulinaccio (Quadro di Ernesto Freguglia) attuale di Umbertide, in onore dei figli di La piazza del Mercato (Quadro di Ernesto Freguglia) Uberto o Umberto, antichi riedificatori della citt (Fracta filiorum Uberti). Umbertide sub in modo particolarmente drammatico gli ultimi eventi bellici, allorch venne fatta oggetto di violenti bombardamenti aerei (25 aprile 1944) che distrussero gran parte delle abitazioni del centro storico, causando 74 morti e numerosi feriti. La ricostruzione fu difficile ma gli Umbertidesi riuscirono ben presto a cancellare i tristi segni della guerra. Dopo gli Anni 60 notevole stato lo sviluppo edilizio ed industriale, tanto da cambiare totalmente il volto SUPERFICIE ABITANTI ALTITUDINE IDROGRAFIA Kmq. 200 16.897 (Densit 84,50 Ab/Kmq.) Mt. 247 s.l.m. Il territorio comunale attraversato dal fiume Tevere.Altri importanti corsi d'acqua i torrenti Niccone, Assino, Carpina, Nestore e Reggia. Mite e temperato Castelvecchio - Leoncini - Montecastelli Niccone - Pierantonio - Preggio Banchetti - Calzolaro - Pian d'Assino Borgo Baraglia - S. Benedetto -Verna Perugia - Gubbio - Passignano sul
Rotonda davanti alla Stazione Fcu

della citt. Il turista pu trovarsi pienamente a suo agio grazie agli ottimi servizi alberghieri e occupare piacevolmente il tempo libero utilizzando le numerose strutture sportive e ricreative esisten-

Trasimeno - Cortona - Citt di Castello Montone - Magione -Pietralunga Lisciano Niccone COLLEGAMENTI Il comune attraversato dalla S.S. Tiberina 3/Bis, dalla superstrada E/45 e dalla Ferrovia Centrale Umbra.

CLIMA FRAZIONI ALTRI CENTRI ABITATI COMUNI CONFINANTI

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Alla fine del XVII secolo un aggloriguardano solo la destinazione merato disordinato di casupole delle stanze. L'Ufficio del occupava l'area dove oggi sorge il Sindaco e la sala del Consiglio Palazzo Comunale. L'odierna Piazza Comunale sono rimasti sempre Matteotti era solo un piccolo slargo al loro posto, mentre quella della e non simboleggiava il centro del Giunta, intorno al 1990, ha potere locale, che allora gravitava occupato lo spazio destinato alla intorno alla Rocca. segreteria del primo cittadino, I Marchesi di Sorbello disponevano lasciando la tradizionale e storica delle costruzioni ubicate nell'area sala, che ospit l'esecutivo della dell'attuale residenza municipale a Liberazione e della nascita della titolo di enfiteusi "fino alla terza Repubblica, per le riunioni dei generazione", in base ad un contratgruppi consiliari e le conferenze to con la Mensa Vescovile di stampa. Gubbio, proprietaria degli immobili. L'ampio atrio, dove disposta la Sulla base di questo contratto, le postazione informativa e dove si vecchie casupole furono abbattute affacciano gli uffici del Sindaco, ed inizi la costruzione del palazzo del Vicesindaco e della Giunta che fu portata a termine il 29 aprile Comunale, ha le volte completa1720. Da questa data l'edificio prese mente affrescate e sulle pareti il nome di "Palazzo Bourbon di una galleria di quadri che rappreSorbello" e la piazzetta antistante sentano alcuni personaggi storici "Piazza del Marchese". umbertidesi. Nell'ufficio del Il palazzo, tuttavia, risultava inaduSindaco, le cui finestre danno su guato alle esigenze dei Marchesi piazza Matteotti, si possono La storia del Palazzo Comunale Bourbon che, quasi sicuramente, ammirare alcuni quadri impornon divennero mai proprietari deltanti per la storia cittadina: "La l'immobile. Quando il Comune decipiazza del mercato" di Ernesto se di occupare quella sede, nella primavera del 1841, esso apparteneva, Freguglia risalente al 1875; una tela raffigurante "San Romualdo, la infatti, a Domenico Mavarelli che nel frattempo lo aveva acquistato dalla Maddalena e la Vergine col Bambino" di autore ignoto; un disegno di Diocesi di Gubbio. La residenza municipale si era trasferita nel 1787 fuori Fratta vista da nord di Giovanni Santini della prima met dell'800. Nella dalle mura cittadine, nel soppresso convento femminile di Santa Maria sala Giunta, con le volte completamente affrescate, prosegue la galleria dei Nuova, situato nell'attuale via Grilli, in fondo alla Piaggiola. Si trattava personaggi storici umbertidesi e viene ospitato un antico e prezioso scalsenza alcun dubbio di una collocazione inadeguata e infelice. dino in ceramica artistica. La sala dei gruppi consiliari ha le pareti e le La ricerca di una sistemazione pi idonea e centrale si fece urgente e il 17 volte completamente dicembre 1840 il Consiglio Comunale affront ufficialmente il problema affrescate ed una della del trasferimento in altra sede, proponendo quella del "Palazzo del sale pi belle di tutto il Marchese", ormai Mavarelli. La proposta, messa ai voti, fu approvata a Palazzo Comunale. La sala maggioranza. . del Consiglio Comunale I lavori di sistemazione del palazzo incominciarono subito nei vari piani e occupa quello che una man mano che terminavano vi si trasferivano le varie attivit comunali. volta era il salone delle L'archivio comunale fu sistemato al terzo piano nel 1843. feste, dove gli antichi proNel 1923 fu apportata al palazzo qualche modifica interna e fu anche prietari usavano intratteneLa sala di rappresentanza rimosso il casotto di legno che ingombrava l'atrio. Vennero inoltre restau- re i loro ospiti. Sulla parete rati i quadri che ricordano antichi personaggi umbertidesi e fu commis- dietro il bancone riservato sionata al prof. Frenguelli l'e- alla Giunta un grande secuzione dei due stemmi in affresco rappresenta lo travertino, d'Italia e di stemma comunale. In alto, Umbertide, da murare tra le sulle pareti laterali, sono finestre centrali del primo poste delle terrazze monupiano. mentali. Il bombardamento aereo del Gli affreschi delle sale 25 aprile 1944 e quelli succes- comunali sono stati realizLa Sala Giunta sivi risparmiarono questa zati nel 1810 dal pittore costruzione, che tuttavia fu Montorsi di Perugia mentre Biagio Vantaggi di Gubbio realizz nel 1842 seriamente danneggiata in le sculture presenti nel piano nobile. molte parti da altri eventi bel- Un Palazzo Comunale, quello di Umbertide, che ha saputo conservare il lici. meglio della sua antica e nobile storia, attrezzando tuttavia, nel corso degli Nel dopoguerra si provvide anni, i propri uffici con i pi moderni strumenti informatici per risponalla riparazione di tutti i locali dere sempre meglio alle legittime esigenze dei cittadini utenti. e a restaurare le volte affrescate al primo piano con una spesa totale di 1 milione e 500mila lire. La sala del consiglio comunale Per le sue condizioni di degrado e pericolosit il 21 settembre 1981 iniziarono i lavori di restauro e consolidamento che furono ultimati il 10 novembre 1984, con l'aggiunta dei locali costruiti sull'antico vicolo degli "Scudellari", acquistati per far posto agli uffici per le nuove competenze dell'amministrazione comunale. Mentre i locali superiori hanno avuto diverse sistemazioni nel corso degli anni, il piano nobile rimasto inalterato nel tempo, con poche varianti che Latrio del Palazzo Comunale

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La Rocca

E una superba fortezza medioevale, da sempre simbolo di Umbertide. Sulla sua costruzione alcuni autori affermano che i lavori iniziarono nel luglio 1374, altri che lincarico di costruire la Rocca fu affidato da Perugia al Guidalotti nel 1385, durante le lotte tra nobili e popolani. Le opinioni sono invece concordi nellaffermare che lopera nel 1389 era terminata e che il direttore dei lavori fu Alberto Guidalotti e progettista larchitetto Angeluccio di Ceccolo, detto il Trocascio. La fortezza costituita da una torre quadrata di m. 7,60 di lato e di m. 31,60 di altezza di fronte al torrente Reggia. Le solide mura sono spesse alla base m. 2,20. Verso linterno della citt sono uniti alla torre due torrioni circolari pi bassi ed un terzo baluardo quadrato. Oggi la Rocca presenta una sola porta nella Piazza Fortebracci, ma un tempo ne aveva unaltra in direzione della

Le celle sotterranee

Reggia, detta del soccorso, entrambe munite di ponti levatoi. Nel 1394 nella Rocca fu rinchiuso prigioniero Braccio Fortebracci da Montone. Il Papa Leone X, nel 1521, affid la custodia della Rocca alle persone pi ragguardevoli di Fratta per sette anni e tale onore fu prorogato da Clemente VII per altri dieci, affinch lo stipendio, che altrimenti si doveva versare al castellano e ai soldati, venisse impiegato nel restauro delle mura. In quel periodo la Camera Apostolica versava annualmente alla Fratta un contributo di sessanta scudi per la manutenzione e le riparazioni della Rocca, pretendendo che il castellano offrisse in cambio due libbre di cera alla cappella del magistrato perugino. Con lavvento del Governo repubblicano francese nel 1798, la sovvenzione perugina fu abolita; ritornato il Papa nello Stato pontificio la Rocca fu destinata al servizio delle pubbliche carceri e tale utilizzazione continu fino al 1923. Da questa data sub alcune trasformazioni interne e furono coperti i due torrioni circolari per destinare il complesso a civile abitazione. Fu abitata fino al 1974. Nel 1984 lAmministrazione comunale ha iniziato lintervento di recupero della struttura e dopo un intenso impegno di progettazione e di lavoro la Rocca, il 17 maggio 1986, stata restituita alla citt. La ristrutturazione dellantica fortezza stata concepita in modo tale da consentire il recupero della sua identit storica e la completa utilizzazione dei locali. Sono state apportate alcune modifiche strutturali, pur nel rigoroso rispetto del nucleo originario. La novit di maggior rilievo data dallentrata creata alla base delle mura del torrione sinistro, per permettere il collegamento della Piazza del Mercato con Piazza Fortebracci, attraverso un suggestivo percorso in un vasto spazio ricavato eliminando la terra di riporto. Questa nuova entrata consente anche di accedere direttamente dalla Rocca al Teatro dei Riuniti. Il ritrovamento di unantica scala in muratura nella prima stanza della Rocca, al primo piano, ha permesso poi di ricucire il collegamento verticale allinterno della torre: dai suoi sotterranei alle merlature. Anche la segreta posta nella parte inferiore della torre stata rinvenuta a lavori iniziati; dopo aver tolto pi di un metro e mezzo di terric-

cio stata trovata la botola attraverso la quale si scende nella segreta della torre.

La scala che porta alluscita posteriore

Il passaggio sotterraneo

Le mura merlate

Alcune modifiche, quali leliminazione dei muri divisori nelle celle della torre e la copertura a padiglione della torre medesima, sostituita con un pavimento praticabile, sono risultate varianti che hanno migliorato notevolmente la godibilit degli spazi interni. pag. 6

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sede permanente del Centro per lArte LAmministrazione comunale, ultimati i lavoLA ROCCA Contemporanea. ri di restauro, ha deciso di utilizzare la Rocca Lesemplare disponibilit e il generoso contriper iniziative culturali ed espositive. Dopo Centro buto di artisti, galleristi e collezionisti che numerose mostre, iniziate nel 1986 con quelhanno donato al Centro opere prestigiose e la dedicata a Cagli e Leoncillo alle per lArte lappassioCeramiche Rometti di Umbertide, il nato lavoro Comune ha pensato di costituire una Contemporanea scientifico Raccolta pubblica di Arte Contemporanea il dei curatori cui asse portante rappresentato dai progetti espositivi e che cercher di documentare ambiziosamente i linguaggi e organizzatori delle rassegne esposied i percorsi dellarte di questi ultimi anni. Questa raccolta, il cui tive hanno permesso di costituire nucleo originario costituito da 19 opere donate al Comune dal cos il primo embrione di un Museo concittadino Giovanni di Arte Contemporanea ad Ciangottini, pittore e Umbertide. Le opere donate al gallerista di fama nazio- Centro vengono esposte periodicanale, scomparso qualche mente nelle sale della Rocca. anno fa, che era molto Da alcuni anni la Rocca ospita granlegato alla sua citt e alla di mostre di autori di assoluto livello terra umbra, ospitata nazionale e internazionale che danno Una sala nelle antiche sale della prestigio al centro espositivo e a espositiva Rocca che dal 1991 la tutta la citt.

G r a n d i M o s t r e
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La Collegiata
(S. Maria della Reggia)
Il tempio dedicato alla Beata Vergine Maria, detta della Reggia, sorse nella seconda met dei secolo XVI, in prossimit dei torrente omonimo, per volere del popolo umbertidese. L'edificio sacro venne costruito per accogliere una immagine miracolosa affrescata all'interno di una cappella che si trovava nelle vicinanze. I lavori furono diretti dapprima dagli architetti Galeazzo Alessi e Giulio Danti, autori dei disegno originario, poi nel 1583 da Bino Sotii, Mariotto da Cortona (1600), Rutlio (1623) e infine Bemardino Sermigni (1640). L'originale costruzione di forma ottagonale all'esterno e circolare all'interno misura 22 metri di diametro interno per un'altezza complessiva di 40 metri. L'interno della cupola, dal tamburo alla lanterna, riveste un'area di 689 metri quadri. Il diametro della palla di rame che sovrasta la lanterna di metri 1,65. La cupola originaria, che manifest segni di cedimento, fu ricostruita agli inizi dei '600 e l'impianto primitivo del monumento fu modificato solo parzialmente. All'interno la zona perimetrale delimitata da un giro di 16 colonne alquanto distaccate dal muro sul quale sono riportate le mostre dei pilastri corrispondenti. Negli intercolumni, in otto grandi aerostili appaiono le arcate a tutto sesto che accolgono gli altari, la tribuna dell'organo e i due portali d'ingresso. La disposizione binata dei colonnato (di ordine toscano, compiuto nel 1632, con funzione strutturale di supporto alla cupola), i cornicioni e le modanature, le nicchie e i chiaroscuri, conferiscono all' imponente struttura un pregevolissimo movimento di masse e di luce. Le colonne raggiungono nel loro corpo la ragguardevole misura di 9,60 metri. Notevole il pavimento in cotto policromo del XVII secolo.

2. (sopra la tribuna dell'organo) - Ascensione al cielo con i santi Benedetto, Romualdo, Savino e Vescovo pi simbologia eucaristica, del POMARANCIO (Niccol Circignani) del 1578; 3. (sopra l'altare dei rosario) - B.V. di Loreto con i santi Andrea Avellino ed Ubaldo, di G. Alaboyna, del 1749; 4. (sopra l'altare di San Giuseppe) - Santo Chierico regolare con il Cristo che gli presenta la croce, di G. Alaboyna, del 1749. Ancona della Madonna Fastigio costituito da ricco drappeggio e gloria di angeli in stucco del 1725 che incornicia l'affresco attribuibile alla cerchia delle scuole eugubine del XV secolo, raffigurante la Vergine in trono con Bambino e Santi. Altare del S.S. Sacramento Fastosa opera di intaglio ligneo dorato di Peter Kraas, del 1680. Nella parte superiore Dio Padre dello Scaramuccia. Nello stesso altare, di notevole rilievo un prezioso TABERNACOLO in legno dorato, d'arte fiorentina del 1500 e un CROCIFISSO ligneo del XIX secolo. Pila battesimale Pregevolissima tazza del '500 in marmo bianco. L'altare retrostante di G. Fontana in stucco dorato incornicia una tela seicentesca con la Vergine e i santi. Altare di San Giuseppe Preziosa statua di scuola fiorentina del XVI secolo. Altare del Rosario Quindici medaglioni dipinti su rame, dei XVII secolo, raffiguranti i Misteri dei Rosario. Al di sopra dei portali due iscrizioni barocche ricordano rispettivamente le date di costruzione dei tempio e della sua consacrazione (1751). La denominazione di Collegiata deriva dal fatto che nel XVIII secolo in questo tempio fu trasferita la collegiata dei canonici, gi istituita nel 1765 nella chiesa di San Giovanni Battista. La chiesa di Santa Maria della Reggia attualmente sede della Parrocchia di San Giovanni Battista. Restaurata radicalmente nel corso degli anni 199293, avrebbe bisogno ora di interventi urgenti alle opere d'arte che contiene.
Pomarancio. Ascensione al cielo - 1578

Laltare principale

Opere d'arte
Il tamburo della cupola ornato da quattro tele di grandi dimensioni: 1. (sopra l'altare maggiore) - Vergine in gloria con i santi M. Maddalena, Giovanni Battista e Evangelista, Andrea, Francesco, Apollonia, attribuibile ad una scuola romana dei '500; Guida turistica di Umbertide on-line

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Piazza San Francesco


Nell'area dove sorge la piazza, anticamente centro del cosiddetto "Borgo Inferiore", erano concentrate le botteghe dei fabbri, arte per la quale Fratta era molto conosciuta. La zona originariamente era al di fuori della cerchia muraria ed era attraversata dalla strada che conduceva a sud, verso Perugia. Sulla piazza si affacciano alcune delle pi importanti chiese della citt.

Piazza San Francesco

Chiesa di Santa Croce Fu costruita nel 1610, su progetto d e l l ' a r ch i t e t t o umbertidese La chiesa di Santa Croce F i l i p p o Fracassini, ampliando una cappella dei padri agostiniani che esisteva gi nel 1338. Restaurata integralmente, stata trasformata in Museo civico e contiene la famosa pala Deposizione dalla Croce (1515) di Luca Signorelli, una delle opere pi importanti del grande pittore rinascimentale. Chiesa di San Francesco Costruita su strutture gotiche probabilmente intorno al 1299, stata restaurata e riaperta al culto nel 1966. Conservava una tela del Pomarancio, ora trasferita nell'attiguo Museo di Santa Croce, e una pregiata statua di S. Rocco attribuibile a Michelozzo Fiorentino. Annesso alla chiesa si trova il Convento di San Francesco restaurato dall'Amministrazione comunale ed adibito a sede dell'Archivio storico, della Biblioteca comunale e del Centro Socio-culturale omonimo. Chiesa di San Bernardino Edificata su un antico oratorio dei disciplinati, la tradizione vuole che sia stato San Bernardino stesso, nei 1426, a fondarvi al La chiesa di S. Bernardino Congregazione dei Buon Ges. Consacrata nel 1556, nel corso dei tempo ha subito diversi interventi, per assumere l'attuale struttura nel 1768. Conserva, nell'altare maggiore, il dipinto di Muzio Fiori la Cena degli Apostoli (1602), nonch una statua in legno sorbo di San Bernardino attribuita al Vecchietta, forse dei XVI secolo. Qui sepolto il famoso cantante umbertidese del XVIII secolo Domenico Bruni. La chiesa visitabile tutti i gioved. Guida turistica di Umbertide on-line
La chiesa di San Francesco

Santa Maria della Piet Fu costruita nel 1486, con il contributo di Bartolomeo di Nello Burelli di Fratta. Sulla lunetta del portale si pu ammirare un affresco del Pinturicchio (1504), di cui la chiesa ha ospitato, fino al 1814, un pregevole quadro raffigurante l'incoronazione della Vergine, quadro che si trova oggi esposto nella Sala VII della Pinacoteca Vaticana. Il Chiostro di San Francesco Recentemente stato ricostruito, sotto la direzione dell'architetto Giuseppe Ristori, il portico frontale ed stato sistemato il piazzale.

La chiesa di S. Maria della Piet

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La Chiesa e il Museo di Santa Croce


La chiesa di Santa Croce, dopo il restauro e il ritorno ad Umbertide della Deposizione dalla Croce, capolavoro del grande pittore cortonese Luca Signorelli, stata trasformata in un museo che viene utilizzato anche come auditorium e sala convegni. Oltre alla Deposizione si pu ammirare, in una sala interna, un grande quadro del Pomarancio Madonna col Bambino in gloria tra angeli e santi proveniente dallattigua La Pala del Signorelli nella sua preziosa cornice chiesa di San Francesco. Nel museo, dieci pannelli sistemati nella chiesa illustrano il percorso Signorelliano, il restauro della pala e la storia della chiesa stessa.

Per tutto il Quattrocento non abbiamo informazioni precise sulla chiesa, mentre notizie pi dettagliate si ricavano a partire dai primi del secolo successivo. Nel 1509 viene ultimata una casa sopra la chiesa, e di l a poco (1515-

Pomarancio. Madonna col bambino in gloria tra angeli e santi

16), a spese della confraternita, verr commissionata la Pala della Deposizione a Luca Signorelli. Nella seconda met del secolo la chiesa doveva aver raggiunto discrete dimensioni, tanto da poter contenere comodamente la grande mostra daltare in legno, opera di un intagliatore marchigiano, realiz-

La chiesa, come la vediamo oggi, il risultato di una serie di interventi di ampliamento. Nellarea dove sorge lattuale edificio si trovava una piccola chiesa, forse identificabile con quella ricordata dalle fonti con Il Museo di Santa Croce durante la mostra il titolo di SS. Pietro e Paolo, che gi esisteva nel 1295. dedicata al Signorelli La chiesina, almeno dai primi del Trecento, doveva fungere da oratorio per la zata tra il 1611 e il 1612 per accoConfraternita dei disciplinati di Santa Maria gliere la Pala del Signorelli. (il primo documento sulla confraternita del Tra il 1634 e il 1645 circa, con 1337), che gestiva anche un ospedale. E quelultimo ampliamento e la definista una delle tante associazione religiose di tiva ristrutturazione delledificio laici che, diffuse a partire dal XIII secolo, praad opera di Filippo Fracassini, ticavano lautoflagellazione, condividendo in levoluzione della chiesa di Santa questo modo le sofferenze di Cristo. Croce pu dirsi conclusa, se non La confraternita ricordata per la prima volta per la facciata, dalle linee tardocon il nome di Santa Maria e Santa Croce nel barocche, realizzata nel primo 1340. Uno scorcio della chiesa museo Settecento. Guida turistica di Umbertide on-line pag. 10

Commissionata dalla Confraternita di Santa Croce al cortonese Luca La Signorelli forse ancora entro il 1515, la tavola viene terminata nel 1516, data che compare in basso a destra sulla cornice originale, inglobata successivamente nel grande complesso ligneo intagliato nel 1611-12. Realizzata in un lasso di tempo molto breve, mostra come il pittore fosse ormai a capo di una organizzata bottega, che collaborava alle numerose commesse assegnate al maestro. Il tema principale della tavola, la Deposizione dalla Croce, qui inserito dall'artista in un contesto pi ampio, quasi un piccolo ciclo che illustra i momenti salienti della Passione di Cristo. E' probabile che tale scelta sia da riferire alla volont della Confraternita, in seno alla quale il tema della Passione era particolarmente sentito e fatto oggetto, ad esempio in occasione delle festivit pasquali, di vere rappresentazioni "teatrali" i cui testi sono stati parzialmente tramandati. La lettura del dipinto pu iniziare in alto a sinistra, dove le tre croci piantate sul Golgota segnano il momento della Crocifissione. Si passa poi alla scena centrale, la Deposizione, cui assistono il gruppo delle Marie, a sinistra, la Vergine gi svenuta a terra, e la Maddalena, ai piedi della croce, colta nel tenero e disperato gesto di raccogliere con la mano il sangue di Cristo. Il gruppo si chiude a destra con la figura di San Giovanni, al di sopra del quale si scorge l'ultimo momento del ciclo, con il trasporto del corpo verso il sepolcro, durante il quale il Cristo, irrigidito dalla morte, viene compianto dai suoi cari. I tre pannelli di predella, data l'intitolazione della Confraternita

alla Santa Croce, sono dedicati alla leggenda del "Ritrovamento della Deposizione dalla Croce vera Croce di Cristo", nella versiodi Luca Signorelli ne proposta da un testo molto diffuso nel Medioevo, la "Legenda Aurea" di Iacopo da Varagine. Il primo episodio, (curiosamente il pittore lo inserisce nella tavoletta centrale, sulla met di destra) risale ai tempi del re Salomone, quando la regina di Saba, sua ospite, per ispirazione divina si inginocchia ad adorare un tronco di legno che fungeva da ponte presso un corso d'acqua. Quello stesso tronco, molto tempo dopo, sar utilizzato per costruire la croce di Cristo. La narrazione, a partire ora dalla prima tavoletta di sinistra, prosegue con le vicende legate all'imperatore romano Costantino (IV secolo d.c.) che, come gli era stato suggerito in sogno, mette in fuga le armate di Massenzio grazie all'esposizione di una croce d'oro. Una volta "convertito", sua madre Elena ad adoperarsi nella ricerca della vera Croce (tavoletta La Deposizione dalla Croce centrale); ritrovata sul Golgota, quella di Cristo viene riconosciuta rispetto alle altre due perch, appena avvicinata ad un ragazzo morto, miracolosamente lo resuscita. Il racconto si chiude con un fatto avvenuto molto pi tardi, nel VII secolo. Il re persiano Cosroe, conquistata Gerusalemme, si appropri della Croce, che viene recuperata dall'imperatore Eraclio. Nella tavoletta di destra raffigurato infatti l'ingresso trionfale della Croce in Gerusalemme, portata dallo stesso Eraclio. L'accesso alla citt viene per impedito da un angelo, che invita l'imperatore a togliersi le vesti ed i calzari ed entrare in umili spoglie, esponendo la sacra reliquia.
Lingresso del museo

La sala auditorium

Nellultima nicchia, a destra, la statua di San Rocco

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TERRITORIO DI UMBERTIDE

Stradario

Sentiero di Monte Acuto


Dislivello: m.678 - Tempo di percorrenza: ore 4,00 Lunghezza: km.11,450

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ITINERARI TRA IL VERDE


Su tutte le alture nel territorio del comune di Umbertide svettano castelli e torri, disposti anticamente a difesa del territorio, che possono essere piacevolmente scoperti lungo itinerari che attraversano verdi colline.

(1400) che racchiude un delizioso altare di stile rinascimentale e un affresco attributo al Pinturicchio. Da Preggio si pu proseguire per il Lago Trasimeno che si scopre dalla Pineta di Col di Campana in uno scenario di suggestiva bellezza.

Umbertide - Civitella Ranieri - Serra

pochi passi dalla citt, in posizione dominante, la Pineta Ranieri che insieme al Macchione e al Parco Umbertide - Preggio Ranieri, offre 23 ettari di verde attrezzato e non. Dalla Pineta, sopra er la strada che porta a la E-45, si pu Preggio, su una collina che ammirare il maedomina Umbertide, sorge il stoso castello di castello di Romeggio, costruzione Civitella Ranieri, che risalirebbe al periodo medioesplendido esempio vale, quando per queste contrade di fortezza medioePonte in legno presso transitavano i Romei, pellegrini vale. la Pineta Ranieri che si recavano a visitare i luoghi La sua costruzione santi. A breve distanza si incontra risale ai primi dellanno 1000, quando per ordine di il castello di Polgeto, costruito nel Raniero, fratello del duca Gugliemo di Monferrato, il 1399 intorno ad un fortino gi figlio Uberto fece costruire una cittadella. esistente nel XIIsecolo che apparLattuale struttura architettonica frutto di successiIl castello di Romeggio teneva a Biagio di Buto, fuoruscivi interventi che nel corso degli anni ne hanno modito perugino. E uno dei castelli meglio conservati, perch stato sem- ficato laspetto originario. Proseguendo di alcuni chilometri si arriva al pre abitato. castello di Serra Una delle facciate del Castello Proseguendo poi per Partucci, che si erge di Civitella Ranieri alcuni chilometri si arrisu una collina tra i va a Preggio, antico torrenti Reggia ed borgo a 638 m. di altezAssino. za circondato da una Lattuale struttura ricca vegetazione e da fu edificata sulle boschi che ne fanno un rovine dellantico luogo di villeggiatura castello, distrutto per chi ama un ambiennel 1420 da te naturale incontaminaGiacomo Baglioni, Il castello di Polgeto to e la quiete della colli- luogotenente di Braccio Fortebracci. na umbra. La Rocca di Preggio, per la sua posizione dominante, era considerata tra le pi importanti del territorio Perugino e dellAlta valle del Tevere. Esisteva gi nel 917, anno in cui limperatore Berengario I conferm la signoria di Preggio al marchese Veduta aerea del castello di Civitella Ranieri Uguccione II dei Panorama aereo di Preggio Bourbon. Oltre ai resti della rocca sono da vedere la chiesa della S.S. Trinit in San Francesco (1223) che conserva un reliquario dargento dorato che custodisce una Sacra Spina esposta il marted di Pasqua e la chiesa della Madonna delle Grazie Preggio. La chiesa della S.S. Trinit Il castello di Serra Partucci pag. 14

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Umbertide - Vallata del Niccone

sciti da Umbertide, verso Citt di Castello per la Tiberina 3Bis, ecco apparire in alto sulla sinistra il castello di Montalto, con la sua alta torre, che anticamente fu una fortezza di grande importanza tattica per la difesa di Fratta e per Il castello di Montalto tenere a freno le mire espansionistiche della vicina Citt di Castello. La prima notizia storica del castello risale al 1385, anno in cui venne fortificato dai perugini. Inoltrandosi poi verso la vallata del Niccone, attraversata dallomonimo torrente, zona di grande interesse paesaggistico, su unalta collina sopra il centro abitato di Niccone, si pu ammirare lantico borgo medioevale di Montemigiano, con il Il borgo di Montemigiano suo castello, la sua antica chiesetta e le sue case restaurate in tempi recenti. Alla fine del territorio umbertidese, a confine con quello toscano, sorge il castello di Reschio, altro esempio di fortezza medioevale, della cui esistenza si ha notizia gi nel 1355.

Umbertide - Montecorona Santa Giuliana


abbazia di San Salvatore di Montecorona, si trova a quattro chilometri da Umbertide, ai piedi del colle omonimo. Secondo la tradizione sarebbe stato San Romualdo a fondare, nellXI secolo, il monastero di San LAbbazia di Montecorona Salvatore di Monte Acuto. Lantica cripta seminterrata di notevole valore artistico e culturale. E composta di un vasto locale diviso in cinque navate, con colonne di vari stili che sorreggono le basse volte. La chiesa superiore, a tre navate, fu consacrata nel 1105;

conserva resti di affreschi ed un coro ligneo di buona fattura. Interessante il campanile a pianta ottagonale e circolare, forse anticamente torre di difesa, con lorologio recentemente restaurato. Dallabbazia si sale ai 705 metri dellEremo, lungo una strada circondata da boschi di faggi e castagni e punteggiata da edicole votive. Anticamente era collegata alla Badia da un sentiero detto la mattonata, largo circa due metri e costruito a secco con blocchi di pietra arenaria, riaperto in occasione di una passeggiata ecologica che ha permesso di riscoprire il fascino di una natura ancora intatta. LEremo un antico monastero la cui costruzione risale al XVI Secolo per opera dei padri Camaldolesi e Coronesi. Proseguendo per la stessa strada si scopre a un tratto lantico borgo di Santa Giuliana, di una suggestione unica, completamente restaurato nel rispetto delloriginaria struttura medioevale. Non si conosce la data di costruzione di questo castello, le cui prime Leremo notizie risalgono al 1362, di Montecorona mentre nel 1411 fu cinto dassedio dal capitano Paolo Orsini, alleato di Braccio Fortebracci da Montone. Proseguendo verso Perugia si incontra la fortezza di Valenzina, di cui si hanno scarse notizie. Edificata per motivi di difesa, si pensa che la parte ancora esistente sia stata adattata, nei secoli XVI e XVII, alle esigenze dei proprietari terrieri. A circa 3 chilometri, deviando verso Pierantonio, alla confluenza del torrente Nese con il Tevere, si pu vedere in alto il castello di Ascagnano, il cui nome sembra derivi dagli Ascani, posteri di Enea. Non si conosce la data della sua fondazione. Le prime notizie risalgono al 1370, quando Gilberto conte della Serra entr in Castiglione Ugolino, che si era ribellato ai Perugini, ai quali tent di togliere anche il castello di Ascagnano. Lantico castello fu fatto distruggere da Biordo Michelotti e dai magistrati di Perugia allorch venne scoperto che Giacomo dAscagnano ed altri familiari avevano progettato di consegnare ai nobili fuorusciti perugini, avversari del Michelotti, il loro castello. I ruderi furono acquistati nel 1415 da Agnolo Ticagnetto, perugino, che inizi subito la ricostruzione. Nel secolo XIX proprietario del castello fu Ettore Fiorenzi, che nel 1832 lo vendette al re di Baviera Luigi I. Il castello, nei secoli, ha subito diversi mutamenti, ha cambiato vari proprietari ed stato adattato per renderlo sempre pi confortevole e funzionale.Riprendendo infine la strada per Perugia si pu ammirare, in alto a destra, il magnifico castello di Antognolla, posto in territorio perugino, ma vicinissimo a quello del Comune di Umbertide, che spicca fra le case di un antico borgo. Non nota lepoca di costruzione del primitivo castello, ma pare che in questo luogo esistesse, fin dal 1174, un monastero benedettino. Nel 1404 vi si rifugiarono i nobili perugini Jacopo degli Arcipreti, Pandolfo Baglioni e Donato di Ser Jacopo con i seguaci. I Baglioni, nel 1480, occuparono il castello e lo tennero sotto il loro controllo per alcuni anni. Nel 1836 la contea di Antognolla fu acquistata dal marchese Giovan Battista Guglielmi di Roma. La famiglia Guglielmi rimase proprietaria di Antognolla fino al 1921.

La cripta delAbbazia di Montecorona

Il borgo di Santa Giuliana

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La Fabbrica Moderna
Centro museale per i servizi didattici
La Fabbrica Moderna, "Centro museale per i servizi didattici", una struttura modernissima, nata sull'impianto dell'ex chiesa di Cristo Risorto. Il Centro destinato a diventare un punto di riferimento per gli approfondimenti didattici nel settore scolastico. L'intera struttura pensata soprattutto per rispondere alle esigenze di una citt che cresce e chiede nuovi spazi e servizi. Spazi anche per le associazioni del territorio, che vi potranno trovare un utile punto di riferimento.

pi belle opere delle Ceramiche Rometti, famose in tutto il mondo, e dell'Archivio storico comunale. Al piano superiore uno spazio di oltre 800 metri quadrati ospiter la biblioteca, la sala lettura e presentazione libri, laboratori multimediali, sedi associative, scuole di musica o altre attivit cittadine. Complessivamente la struttura si sviluppa su 2.500 metri quadrati calpestabili, uno spazio davvero ampio per le molteplici finalit del

Una sala della Fabbrica Moderna

Al piano terra collocato l'ingresso, con uno spazio riservato all'Informagiovani e poi la grande sala convegni attrezzata secondo le pi moderne strutture multimediali (e quindi adatta per grandi convegni anche a livello universitario), con due corridoi abbastanza ampi tanto da poter ospitare mostre. Il piano seminterrato sar la sede della galleria permanente delle

Sala multimediale

Il progetto di restauro e consolidamento dell'ex Molino Gamboni ha permesso di ridare nuova vita ad un antico molino che fa parte della storia contadina della nostra citt. E' poi significativo che con questo intervento sia stato realizzato il "Centro dimostrativo delle energie rinnovabili", praticamente a ridosso della centrale idroelettrica. Il centro sar gestito direttamente .dal Comune in collaborazione con la facolt di Ingegneria dell'Universit di Perugia e le scuole locali, che potranno accedere alla struttura per approfondire gli studi nel settore delle energie rinnovabili, che potrebbero diventare l'energia principale del futuro. Umbertide sempre stato un territorio in prima linea nel sostenere interventi nel campo della diffusione delle fonti energetiche rinnovabili, basti ricordare i progetti gi realizzati di installazione di impianti solari termici e fotovoltaici su edifici pubblici (come scuole, uffici, centri anziani, la centrale idroelettrica sul Tevere o altri progetti per valorizzare le fonti rinnovabili nel territorio comunale, migliorando le risorse locali e prestando attenti agli impatti ambientali. Guida turistica di Umbertide on-line

Il Centro dimostrativo delle energie rinnovabili


In quest'ottica si inquadra anche la funzione del "Centro delle bioenergie". Nelle stanze soprastanti la grande macina di pietra restaurata, verranno collocati pannelli dimostrativi per l'energia eolica, solare e idroelettrica. Verranno realizzati percorsi didattici idonei a diffondere tra i pi giovani la cultura delle energie pulite. L'edificio sar quindi utilizzabile come centro di formazione per tecnici delle energie rinnovabili, ma anche come centro divulgativo per un turismo didattico su scala nazionale. Il tutto sar collocato nel parco fluviale del Tevere, che gi vede un recupero importante delle sponde per uso sportivo (pesca e canoa) e pedonale. Il parco sar completato da percorsi pedonali che valorizzino l'ecosistema del fiume. Il cenpag. 16

tro dimostrativo delle energie rinnovabili sar un vero centro didattico sull'energia, tale da permetterne l'inserimento nel circuito museale regionale e soprattutto in un circuito turistico che faccia dell'ambiente e delle energie rinnovabili il proprio motore. Nei progetti c' anche un punto ristoro (detto anche "ristorantino di fiume"). Il vecchio Molino Gamboni deve il suo nome da quello del mugnaio che lo gest dagli inizi del '900 fino agli inizi degli anni '50. Ma la storia del molino affonda dal lontano XVI secolo, quando era noto come il "Molino dei frati di Montecorona", che lo davano in gestione ai vari mugnai che si succedevano nel tempo in cambio di farina e olio e addirittura anche pesce, che veniva pescato in gran quantit nel Tevere come attivit collaterale al molino.
Alcune immagini del Centro

I lavori di ristrutturazione hanno riportato alla luce tutto il vecchio molino, che i visitatori potranno. ammirare per studiare come funzionavano le vecchie macine.

La Centrale idroelettrica sul fiume Tevere unopera molto importante per quanto riguarda la produzione di energia alternativa e pulita. E entrata in funzione nellottobre 2005 ed stata realizzata con un impatto ambientale minimo; anzi, grazie a questo sbarramento si potuto recuperare un tratto di fiume per la pesca sportiva ad alto livello. Con questo intervento stata sfruttata, nel tratto di fiume in localit Mola Casanova (Molino Gamboni), la situazione favorevole esistente per impiantare questa centrale idroelettrica.

Centrale idroelettrica sul fiume Tevere

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La nuova piazza del Mercato e il parco della Reggia


Anticamente, lo spazio tra la Rocca e il torrente Reggia (o Regghia), era denominato Foro Boario in quanto era la sede di un importante mercato del bestiame (come evidenziato in un bellissimo quadro ad olio di Ernesto Freguglia - propriet del Comune di Umbertide). In quel periodo (met dell''800) non erano stati ancora realizzati i muraglioni lungo il torrente e la base della Rocca e delle mura cittadine era molto bassa. Poi, a partire dal 1880 fino al 1888, furono realizzati i due muraglioni e fu rialzato il piano della piazza intorno alla Rocca. Fino a met degli anni '60, lungo la Reggia venivano coltivati degli orti

Anni 30. Gli orti lungo la Reggia

Foro Boario (Ernesto Freguglia)

a cui si accedeva da una serie di scalini in terra che partivano dal prato della Piattaforma. Poi, abbandonati gli orti, lo spazio era diventato impraticabile e pieno di rifiuti. Si decise allora, a met degli anni '70, di procedere alla sua pavimentazione in cemento per ridare pulizia alla

zona. A distanza di trent'anni da quell'intervento, l'amministrazione comunale, nel quadro di un progetto di riqualificazione delle aree adiacenti il centro storico, ha bandito un concorso internazionale di architettura denominato "Umbertidea". L'intervento che stato realizzato e concluso nel 2011, sulla base del progetto vincitore del concorso "In bici sotto i ponti", ha portato alla definizione della nuova piazza del Anni 60. Gli orti lungo la Reggia Mercato e del nuovo Parco lungo la Reggia, che in parte ha ripristinato le condizioni originarie della zona. Di quello che stato fatto, meglio delle parole facciamo parlare le immagini

Il parco della Reggia

La Rocca

Il parco della Reggia

La nuova piazza del Mercato e il parco della Reggia

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vivesse nel lusso, cosa non La "Fratta dell'Ottocento" Feste di Settembre nella rispondente alla realt in una manifestazione giovane che negli ultimi anni si quanto le leggi censuarie e "Fratta dell'Ottocento" soprattutto la povert conconquistata con pieno meriRievocazione storica in costume dizionavano anche il modo to un posto di riguardo tra le di vestire. Lattendibilit rievocazioni storiche in costume. Organizzata dallomonima delle fonti fa s che gli stessi men delle numerose taverne, locande ed associazione, promossa dal Comune di Umbertide, dallAccademia dei osterie che operano allinterno del Centro Storico, prevedono ricette Riuniti, dal Consiglio di Quartiere n.4 rigorosamente autentiche, considee dallAssociazione Commercianti del rato anche che molte di queste Centro Storico, vuol ricordare il modo erano in uso fino ad alcuni decenni di vivere dellepoca, rifacendosi ad una documentazione storica precisa e fa ed altre vengono ancora preparate nelle famiglie umbertidesi. senzaltro meno fantasiosa di quella che ha ispirato tante altre manifestaLatmosfera della kermesse veramente coinvolgente tanto che le vie zioni del genere. Pur lasciando spazio del centro storico si rivitalizzano al alla parte spettacolare infatti, le ricosuono della fanfara impegnata struzioni storiche sono quanto mai attendibili salvo forse qualche concesnellesecuzione di marce risorgimentali e le piazze e i vicoli risuosione alla mondanit con gli stupendi nano delle voci del coro cittadino, costumi dei circa 700 figuranti che potrebbero erroneamente far pensare che la gente del posto delle musiche di quartetti darchi, del suono del pianoforte che accompagna brani dopera e doperetta eseguiti da cantanti lirici, quando non sono attraversate dagli eserciti risorgimentali (garibaldini in testa) che vanno all'assalto della Rocca. La bellezza della manifestazione sta tutta nel protagonismo dei figuranti che ogni anno aumentano, segno tangibile del piacere di immergersi fino in fondo in un'atmosfera d'altri tempi. Alla fine, tutti a festeggiare in piazza un secolo che ha cambiato il volto della citt.

La Mongolfiera

Il Can Can delle garibaldine

Una delle tante taverne

L E TAV E R N E
Appuntamento con la cucina tradizionale frattegiana
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Gran ballo in piazza

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Informazioni utili per il soggiorno


SERVIZI
Comune - P.zza Matteotti, 1 (Tel. 075 94191) Servizi decentrati Provincia di Perugia Piazza Michelangelo (Tel. 075 3682100) Ufficio Comunit Montana Via del Vignola (Tel. 075 9413635) Ufficio Informazioni e assistenza turistica (I.A.T.) - Via Cibo (Tel. 075 9417099) Vigili Urbani - Piazza Matteotti, 2 (Tel. 075 9419250) Informagiovani - Piazza C. Marx (Fa.Mo.) (Tel. 075 9412028) Centro prima accoglienza J. Masslo- Via Spoletini (Tel. 075 941 3806) Ospedale - Via Forlanini (Tel. 075 9422111) Centro di riabilitazione Prosperius Tiberino - Via Cavour (Tel.075 9417979) Centro Salute - Via Bertanzi (Tel. 075 9425128) Guardia medica - Ospedale (075 9413741) Carabinieri - Via Spoletini, 10 (Tel. 075 9413215) Corpo Forestale dello Stato - Via del Vignola,4 (Tel. 075 9415171) Ufficio postale - Via Pitulo (Tel. 075 9413777) Stazione ferroviaria - Via Garibaldi (Tel. 075 9413538) Stazione autobus - Via Garibaldi

Piscina comunale - Via Morandi (Tel. 393908138) Circolo Tennis Umbertide - Via Morandi (Tel. 075 9417119) Bocciodromo - Via Morandi (Tel. 075 9417201) Impianto sportivo nazionale di pesca - Fiume Tevere Percorso verde attrezzato - Pineta Ranieri e Macchione Banda Cittadina - Via Secoli, 7 (Tel. 075 9417822)

APPUNTAMENTI E MANIFESTAZIONI
Festival di Primavera Musica classica (aprile maggio - giugno) Premio Letterario Nazionale Umbertide XXV Aprile (aprile) Fotografia in Umbria (maggio novembre) RockinUmbria (giugno) Cinema in Umbria - Le giornate del cinema del Sorriso (giugno) Comoedia - Rassegna teatro dialettale (luglio agosto) Preggio Music Festival Musica da Camera (luglio agosto) Settembre Umbertidese (settembre) Mercato della Terra - piazza Matteotti (Tutti i sabato mattina) Feste di Settembre nella Fratta dellOttocento (settembre) Stagione Teatrale - Teatro dei Riuniti (novembre - aprile)
Sopra, il Palazzo Comunale sotto, il Teatro dei Riuniti

CULTURA, SPORT E TEMPO LIBERO


Teatro dei Riuniti - P.zza Fortebracci (Tel. 075 9412697) Museo Civico di Santa Croce - Via Soli (Tel. 075 9420147) Centro Culturale S. Francesco - P.zza S. Francesco (Tel. 075 9415958) Centro sociale Le Fonti - Via Secoli, 11 (Tel. 075 9411567 Biblioteca Comunale - Piazza C. Marx (Tel. 075 9414256) Centro per lArte Contemporanea - Rocca - P.zza Fortebracci (Tel. 075 9413691) Anfiteatro Parco Ranieri - Via Morandi Stadio con pista di atletica - Via Morandi (Tel. 075 9417655) Palazzetto dello sport - Via Morandi (Tel. 075 9417655)

Mettiamo a disposizione di tutti i cittadini e di quanti vorranno visitare la nostra citt, la Guida Turistica
on-line di Umbertide. Vi sono messi in bella evidenza tutti gli aspetti ambientali, artistici, storici e culturali del nostro territorio, uno dei pi interessanti dellAlta Valle del Tevere e dellUmbria, i servizi e le strutture ricettive. La guida vuole contribuire a far conoscere, apprezzare e valorizzare sempre di pi la nostra citt in Italia e nel mondo, contribuendo anche a rafforzare lidentit culturale della nostra comunit attraverso una ricerca approfondita che nellopuscolo trova collocazione. Un saluto e un benvenuto a tutti coloro che visiteranno Umbertide. Il Sindaco Giampiero Giulietti
La guida stata realizzata da Fabio Mariotti Responsabile dellUfficio Programmazione del Comune di Umbertide.

E stato utilizzato il materiale in dotazione allufficio per le guide turistiche gi stampate. Per il materiale fotografico si ringraziano Amedeo Massetti e Peppe Cecchetti Guida turistica di Umbertide on-line pag. 20

Vecchie cartoline di Umbertide

Guida turistica di Umbertide on-line

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Panorama del centro di Umbertide come oggi e come era negli anni Trenta

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