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EF .

FE

in questo numero

Chi desidera collaborare pu mandare i propri elaborati a : ef.fe@libero.it

Da mettere in agenda:
il 21 maggio presso la Sala dello Zodiaco in via Zamboni 33 a Bologna, a partire dalle ore 21.00 si terr una tavola rotonda dal titolo: "Militanti, deputate, amministratrici locali. La visibilit lesbica conquista le istituzioni". Intervegono Cristiana Alicata, Paola Concia, Cathy La Torre, Anita Sonego

Sabato 19 maggio, ore 18.00, Melbook Store


Presentazione del libro "Omofobia" (2012) di Margherita Graglia, psicoterapeuta - presente l'autrice

Domenica 20 maggio, ore 12,30, al Centro per le Famiglie in zona Acquedotto


"Festa delle famiglie" con Famiglie Arcobaleno

Marted 22 maggio, ore 21,00, cinema Boldini


"Il lupo in calzoncini corti", (2010) documetario sulle famiglie omogenitoriali

Sabato 26 maggio, ore 18,00, Melbook Store


Presentazione del libro "Curare i gay?" (2012) di Rigliano, Ciliberto, Ferrari presenti gli autori

Mercoled 30 maggio, ore 16,00, presso CGIL in piazza Verdi,


Conferenza "Lavoro e discriminazione per orientamento sessuale"

In occorrenza del Bologna Pride 2012, Arcilesbica promuove una pedalata riservata alle donne che coinvolge la Romagna e lEmilia centrale. Si svolger dal 7 al 9 giugno e toccher le citt di Cesenatico (partenza), Ravenna,

A Ferrara le cicliste verranno accolte in piazzetta del Savonarola Venerd 8 giugno alle 17.30 circa. Hanno aderito e saranno presenti ARCIGAY, FAMIGLIE ARCOBALENO FERRARA, AGEDO FERRARA, ARCI Emilia

omofobia e discriminazione, informare la cittadinanza di realt di provincia e decentrate, sul Pride e sul valore sociale e culturale della manifestazione nazionale che si terr a Bologna.

Lugo (arrivo prima tappa), Ferrara (arrivo seconda tappa), Bologna (arrivo finale). La pedalata sar accompagnata nelle citt coinvolte dallarrivo delle cicliste, da iniziative culturali e momenti di intrattenimento, finalizzate al coinvolgimento della cittadinanza tutta.

Romagna, ARCI Ferrara, CGIL Ferrara, CENTRO DOCUMENTAZIONE DONNA, ASSOCIAZIONE LEGGERE DONNA, UDI, CENTRO DONNA GIUSTIZIA, AMNESTY FERRARA. Liniziativa vuole promuovere i diritti civili, la visibilit lesbica e femminile, sensibilizzare contro

VI ASPETTIAMO NUMEROS*!!

Venerd 30 marzo 2012 si tenuto a Ferrara, presso l Aula Magna Drigo di via Paradiso, il convegno Le Nuove Famiglie: contrastare i pregiudizi omofobici., promosso dal Dipartimento di Scienze Umane dellUniversit di Ferrara. Allinterno dell attuale dibattito sui concetti di famiglia e genitorialit, il convegno si proposto di condividere una riflessione scientifica, grazie all'apporto di studiosi e esperti, sul tema dellomogenitorialit con gli studenti universitari, i professionisti e la cittadinanza. Se n discusso da vari punti di vista: quello dei diritti illustrando la situazione giuridica italiana allinterno del panorama europeo; da un punto di vista culturale, sociale e educativo con vari interventi che hanno valorizzato limportanza di promuovere una educazione alle differenze e alla pluralit di forme e modelli familiari, in grado di contrastare le visioni pregiudizievoli e patologizzanti e le continue stigmatizzazioni che spesso salgono agli onori della cronaca, come avvenuto nel recente caso milanese attorno alle accese polemiche suscitate dalla promozione di libri per linfanzia che trattano il tema dellomogenitorialit e che, ancora oggi, rendono i contesti di vita, quali la scuola e le istituzioni educative, teatro di ignoranza ed esclusioni. Mi riferisco ad alcuni eventi a cui

abbiamo purtroppo assistito attorno ai primi di Febbraio: la sezione milanese di FN si scagliata allinvocazione di Roghi in piazza contro il libro per bambini Piccolo Uovo di Francesca Pardi edito da Lo Stampatello e con illustrazioni del disegnatore Altan, definendo il libro Odiosa cultura omosessuale insegnata ai bambini. Vi era stato prima di questo una mozione del consigliere Migliarese del Pdl che ne invocava la censura preventiva. Il libro da pochi giorni vincitore del premio Andersen della categoria 0-6 anni della letteratura per bambini. Da alcuni anni si discute del rapporto tra scuola e questioni di genere e del contribuito che anche le istituzioni educative e formative potrebbero offrire alla promozione di una cultura delle differenze, rispettosa pertanto anche delle differenze di genere, delle differenze di orientamento sessuale e delle differenze familiari e genitoriali, per poter prevenire lattuazione e la perpetuazione di comportamenti legati al bullismo omofobico nei contesti educativi e sociali. Particolare spazio stato infatti dato nel pomeriggio al tema della letteratura per linfanzia e dei libri di testo: le storie narrate a bambini e bambine hanno una enorme influenza sullo sviluppo dellidentit dei

soggetti in et evolutiva perch forniscono loro modelli semplificati ma molto potenti, in cui facile identificarsi. Ma per quanto riguarda i concetti di genere e di famiglia, in Italia le narrazioni per linfanzia propongono modelli ancora stereotipati ed eterosessisti dei ruoli di genere e delle strutture familiari, e chiedono implicitamente ai loro lettori e lettrici di assecondare tali modelli immedesimandosi con i personaggi (o di esserne implicitamente esclusi non permettendo identificazioni). Sono stati pertanto presentati ai partecipanti alcuni testi dinfanzia, per le scuole materne e primarie, in cui viene rappresentata lomogenitorialit e vengono raccontate le differenti forme delle realt familiari e genitoriali oggi, senza preclusioni ideologicamente connotate e ancorate a pregiudizi omofobici e stereotipi attorno alle differenze di genere, di orientamento sessuale e familiari. Le pratiche educative, attraverso i testi scolastici, avrebbero invece il compito di

fornire perlomeno un immagine realistica della societ e di proporre ai bambini e alle bambine una variet e molteplicit di modelli e di situazioni, inclusive dei modelli non eterosessuali, da cui attingere per costruire una immagine di s e del mondo esterno. Momenti culturali e scientifici come questo, che coinvolgano le agenzia formative, sono auspicabili per favorire il superamento di visioni standardizzate, deterministiche e dogmatiche in modo da poter affermare le matrici di un potere non istituzionalenormante, che il potere della valorizzazione di una cultura e di una politica delle differenze. Ostacolare la conoscenza e leducazione fortemente lesivo di ogni diritto umano e di ogni societ democratica. Il diritto ad educare bambini, adolescenti, e studenti alla pluralit degli orientamenti sessuali e delle configurazioni familiari una condizione essenziale perch si possa affermare una societ avversa ad ogni forma di pregiudizio.

Giovedi 10 maggio, ore 10,30, c' stata la rappresentazione teatrale "Oh Boy!" per la regia di Maurizio Nichetti che tratta la valorizzazione delle differenze

Sabato 12 maggio, alle 18,00, da Melbook Store stato presentato "Piccolo Uovo" di Francesca Pardi con disegni Altan

CE LO CHIEDE L'EUROPA! (E LA CASSAZIONE RISPONDE)


INTORNO ALLA SENTENZA NUM.

4148 DEL 15 MARZO 2012

Quante volte ci sentiamo ripetere questa frase? 'Ce lo chiede l'Europa' oramai fa parte del lessico familiare, un tormentone, una scenetta per i comici. Oramai ci siamo abituati ma, soprattutto, sappiamo benissimo che questa frase significa "piu' tasse piu' tagli meno articoli 18". E ci sta bene cos. Perch, appunto, ce lo chiede l'Europa. E allora, perch la stessa frase non ce la sentiamo ripetere quando si tratta di migliorare le condizioni della gente anzich peggiorarla? Perch, per esempio, nessun Ministro convoca una conferenza stampa per informare - e lo accetteremmo anche se venisse accompagnata dalle lacrime agli occhi - che l'Europa ci chiede di legalizzare le relazioni omosessuali? Immaginiamo la scena: ai politici che reagissero dicendo che contro natura, contro la chiesa, contro tutto, verrebbe risposto: purtroppo ce lo chiede l'Europa! Fine del discorso. Ma, come sappiamo bene, non cos. Anche se, paradossalmente, proprio in questo campo, l'Europa ben potrebbe essere invocata a ragione - e non, una volta tanto, a sproposito - perch, in effetti, l'Unione Europa da tempo raccomanda agli Stati membri di adottare una legislazione che riconosca parit di trattamento alle relazioni eterosessuali ed omosessuali.

Perch, allora, per i licenziamenti s e per i diritti civili no? Forse perch la conservazione delle disparit e delle discriminazioni sociali funzionale al mantenimento di un alto livello del conflitto e della competizione tra i singoli e tra i gruppi sociali? Quel che certo che mantenere sui diritti civili una elaborazione culturale e politica da et della pietra serve solamente ai professionisti della politica, alle prese, oggi, con un consenso popolare ai minimi storici e colossali problemi di credibilit che li costringe a piantare paletti ideologici ai quali attaccarsi quando cambia il vento. La 'questione omosessuale', insomma, altro non , nella politica, che mera merce di scambio, l'ago della bilancia degli equilibri tra partiti e partitucoli. Solo in questo modo si pu spiegare il fatto che quella delicata materia di cui sono fatte le vite delle persone viene cos rozzamente trattata, abusata, violentata. E ci da chiunque - destra o sinistra - pensi di recuperare qualche centimetro del terreno oramai inesorabilmente perduto. Per fortuna, per, la societ reale fatta d'altro. Le famiglie omosessuali sono realt e sono famiglie senza

ombra di dubbio per il solo fatto che si percepiscono come tali ed agiscono le dinamiche proprie dei gruppi familiari (convivenza, casa, mutuo, figli, lavoro ecc.), e, siccome l'Europa esiste anche per questo, nessuno pu fingere che non sia cos. Tanto meno i nostri organi giudiziari, che, nel vuoto totale della politica - a parte ovviamente qualche rarissima eccezione a cui dobbiamo tutta la nostra stima - svolgono indubbiamente una funzione normativa e di orientamento della politica e della cultura. Un esempio di tale capacit travolgente senz'altro la recente pronuncia della Corte di Cassazione numero 4184 del 15 marzo 2012. La Cassazione, pur rigettando il ricorso di due uomini italiani, unitisi in matrimonio allestero, i quali rivendicavano il diritto alla trascrizione dellatto nei registri dello stato civile italiano, ha disposto, sulla scorta della giurisprudenza costituzionale ed europea, che quel matrimonio non inesistente per lordinamento giuridico interno, ma solo inidoneo a produrvi effetti giuridici. La Suprema Corte ha, altres, affermato, in senso generale, che gay e lesbiche conviventi in stabile relazione di fatto sono titolari del diritto alla vita familiare e possono agire in giudizio in specifiche situazioni per reclamare un trattamento omogeneo rispetto ai conviventi sposati.

La differenza di sesso, inoltre, non pi da considerare quale elemento naturalistico del matrimonio. Non leggi, insomma, che spettano solo al legislatore, ma principi fondamentali s. In un paese del terzo mondo qual l'Italia, infatti, che nega esistenza al matrimonio non solo da celebrarsi in Italia - in quanto lo vieta - ma anche se celebrato all'estero, affermare come fa la Cassazione- che esso esiste ed valido - ovvero non contrario all'ordinamento giuridico - solo non produce i propri effetti giuridici in Italia, gi costituisce un grandissimo passo avanti. Ovviamente, per approdare a tale affermazione, la Cassazione riconosce ed anche in questo caso non possiamo che dire 'finalmente' - che la c.d. naturalit del matrimonio eterosessuale non esiste. Il che rappresenta lo smantellamento chiaro e preciso dell'unica difesa tradizionalmente eretta a giustificazione della discriminazione omofobica, al contempo disvelandone l'inconsistenza. Insomma, non ci pare ovviamente la strada migliore, ma, nel vuoto politico, il ricorso ai giudici pu produrre risultati ed effetti di straordinario cambiamento e, con questa sentenza, gay e lesbiche hanno notevolmente arricchito il proprio strumentario giuridico, in attesa che il vento cambi.

LEZ PLAY! (musica per le mie orecchie)


Difficile scrivere un articolo sulla musica omosessuale femminile perch le cantanti e le musiciste lesbiche sono state e sono tante, e hanno attraversato tanti generi musicali: si parte col blues, il rock, la musica pop, l'hip hop fino ad arrivare all'elettronica. Per questo motivo ho scelto di proporre una playlist. Molte di voi storceranno il naso non trovandoci cantanti come Melissa Etheridge, k.d. lang o Ani diFranco. Non le ho inserite per il semplice motivo che non sono il mio genere, non le ascolto e quindi non conosco la loro produzione musicale. Sono una giovane ragazza ribelle che ascolta hard rock e musica elettronica e che cresciuta con Joan Jett, Janis Joplin, i gruppi Riot Grrrl e Peaches. Questa la mia personale playlist... * Gossip Standing In The Way Of Control In questo gruppo troviamo la potente voce di Beth Ditto e la batteria di Hannah Blilie. La loro musica indie rock ha conquistato in poco tempo gli Stati Uniti soprattutto grazie alla personalit prorompente della cantante. * Organ Brother Gruppo canadese tutto femminile di Vancouver che riprende le sonorit degli Smiths e dei Cure. Non tanto conosciute hanno avuto storia breve e si sono sciolte nel 2006. Ci hanno lasciato un bellissimo album e diverse canzoni. * Le Tigre Deceptacon Gruppo noto soprattutto all'interno della comunit LGBTQ. Vi fanno parte Kathleen Hanna e JD Samson. La prima nota per aver fatto parte delle Bikini Kill e per essere stata una delle fondatrici del movimento Riot Grrrl. * Joan Jett Bad Reputation Chitarrista nel primo gruppo rock tutto femminile, le Runaways, Joan Jett ha avuto una importante carriera nel mondo del rock. A lei si sono

ispirate generazioni musiciste e di cantanti.

di

*Tracy Chapman Talkin' 'bout a Revolution Importante cantautrice afroamericana, diventata famosa per la sua voce e per i testi delle sue canzoni

che parlano di ingiustizia, povert e razzismo all'interno della comunit afro. Vincitrice di diversi Grammy molto attiva nel sociale.
* Janis Joplin Piece Of My Heart Probabilmente Janis Joplin la pi importante cantante rock della storia della musica. Possedeva un'anima blues e una voce incredibile che le fecero raggiungere l'apice della fama giovanissima. La droga la port via a soli 27 anni. * Uh Huh Her Not A Love Song Duo femminile formato da Leisha Hailey e Camila Grey. Leisha famosa per aver interpretato Alice nella serie tv The L-Word. La loro musica un mix di elettronica, indie rock e pop. * Carmen Consoli Besame Giuda Cantautrice rock siciliana che, allinterno del panorama musicale italiano, una delle poche persone che si esposta per quello che . Nei suoi testi parla spesso di tematiche femministe. * Peaches Boys Wanna Be Her Cantante e musicista canadese, una tra le prime a fare musica electroclash. Sono famose le sue esibizioni durante i concerti nelle quali sputa sangue finto sul pubblico, indossa peni posticci e veste particolari

costumi. I suoi testi parlano spesso di identit di genere. * Skunk Anansie Charlie Big Potato Band britannica ancora in attivit. Conosciuta soprattutto per la personalit della sua cantante Skin che per un periodo lascia il gruppo per realizzare musica in proprio. Le loro canzoni hanno segnato la storia della musica hard rock degli anni 90. * Sleater-Kinney Jumpers Gruppo americano nato nel 1994 ad Olympia. Le sue componenti furono Corin Tucker, Carrie Brownstein e Janet Weiss. Furono una parte importante del movimento Riot Grrrl e come altri gruppi del movimento i loro testi parlavano di tematiche femministe. *Hole Violet Gruppo rock statunitense che ha come leader Courtney Love. La loro musica fu importante durante gli anni 90 e in quel periodo il gruppo ruot intorno a personalit come Kurt Cobain e Billy Corgan che scrissero alcune canzoni per la band.

Subito bollato come la versione made in UK di The L Word, Lip Service l'accattivante fusione di drama e dark comedy che non conosce censure e cerca di sottrarsi ai clich gi percorsi dalla cugina americana con diversi anni di anticipo. Non so voi ma francamente mi ero stufata di sentir parlare solamente di The L word. Lip Service, uscito nel 2010 in Gran Bretagna e ben due anni dopo in Italia, come il suo predecessore, mostra le peripezie di un gruppo di amiche lesbiche. Ambientato a Glasgow, insieme ad altri telefilm del momento, come Skins o Sugar Rush, apre un botta e risposta col palinsesto americano, offrendo una versione meno glitterata del panorama lesbico. Partiamo dall'ambientazione. L.A? Troppo chic per essere vera. Le protagoniste americane? Tutte ricche, in carriera e belle...vi sembra umanamente possibile? Diciamo che ben poche lesbiche reali potrebbero seriamente immedesimarsi... Ok, non voglio dire che non mi sia piaciuto. Chi non amava Marina o l'eccentricit di Alice o il fascino della donna in carriera, Bette? Anzi, deo gratias! The L Word ha aperto le fila di una serie, che spero diventer lunghissima, di produzioni televisive che rappresentano il mondo omosessuale femminile. Unica critica: troppo blasonata e irreale in certi momenti. Lip Service, per quanto batta lo stesso sentiero della serie che ha spaccato gli argini nell'ambiente televisivo, riesce a mio avviso a gettare quel pizzico di realismo in pi, sia per quanto riguarda l'ambientazione che per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, tanto da farci sentire delle possibili protagoniste, insieme a Frankie, la bella e misteriosa protagonista del gruppo, Cat, la timida e dolce ex-amante della protagonista(e scrivo ex in questo modo per una precisa ragione...lo scoprirete solo vivendo...la serie), Tess, la sfigatina e impacciata amica di Cat, con migliore amico annesso

L I P SER VI C E

(fratello di Cat). Insomma un micro universo di sogni, dolori passati e cicatrici non ancora rimarginate, amicizie e amori, il solito mix ma shekerato in modo tale da ricreare un telefilm di tutto rispetto. La risposta inglese a The L Word? Possibile ma sicuramente la risposta alle nostre aspettative. Finalmente un telefilm che si rispetti, firmato UK e non per forza USA. Spero di avervi stuzzicato perch finalmente, dopo una lunga attesa, la seconda serie di Lip Service arrivata...in Gran Bretagna s'intende. Ah, ultima chicca. Chi l'ha gi visto mi ingiurier contro quando dir che ho scoperto solo ultimamente quest'altro gioiellino, pi adolescenziale diciamo, quale Sugar Rush (la prima stagione uscita in UK nel 2005, la seconda nell'anno successivo). Vi dico solo due parole, perch secondo me ne vale la pena. Una ragazza inglese, di Brighton precisamente, alla ricerca forsennata di esperienze sessuali/amorose, eccentrica, un po' pazza, con una famiglia sicuramente fuori dal normale, incontra e si innamora di una carina negoziante...Non una semplice negoziante per, la proprietaria di un sexy shop vicino alla passeggiata accanto al mare. Sar tra sbornie, sesso, musica e il solito locale che si svolgeranno le avventure di Kim. Beh basta non vi dico altro...Buona visione!

In cui si parla della forza interiore e si usa la parola ebbene.

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