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Progetto Polymath - Matematica e...Nastro di Mbius

areeweb.polito.it Matematica e Nastro di Mbius E un caso della storia il fatto che il nome di Mbius sia ricordato per un oggetto topologico salottiero. Ma tipico che Mbius abbia compiuto una semplice osservazione che chiunque avrebbe potuto fare nei duemila anni che lo hanno preceduto, ma che nessuno fece a eccezione della simultanea e indipendente scoperta di Listing. Ian Stewart Teja Krasek e Cliff Pickover, We Have Died and Gone to Mobius Heaven Una strisciolina di carta, larga qualche centimetro, incollata agli estremi, dopo averne dato un mezzo giro di torsione, una delle figure pi straordinarie e sorprendenti del mondo matematico, dalle mille imprevedibili trasformazioni e applicazioni.. Si chiama nastro di Mbius e la sua popolarit arrivata ben oltre la matematica, dapprima come semplice gioco e poi coinvolgendo maghi, artisti e scienziati. Per scoprire il grande, affascinante mondo di questa strisciolina di carta sufficiente, muniti di colla e forbici, avere la pazienza di costruirne una per restare sconcertati di fronte alle sue caratteristiche. Se proviamo a percorrere con un dito la superficie dellanello, scopriamo che ritorniamo al punto di partenza senza mai staccare il dito. Prima scoperta: lanello di Mbius non ha due facce, una inferiore e una superiore, a differenza di un normale anello di carta, cio di un cilindro, ha una sola superficie. Se una formica percorresse tutto lanello, alla fine si ritroverebbe al punto di partenza, senza salti o stacchi, come accade invece su un cilindro normale. E questo ha scatenato la fantasia del pittore matematico Mauritius Cornelius Escher che ha introdotto questa forma curiosa in molte sue opere. La pi famosa proprio un anello di Mbius percorso dalle formiche. Un famoso disegno di Mauritius Cornelius Escher, Anello di Mbius II, 1963, con la processione senza fine delle formiche sulla superficie dellanello. Proviamo poi a tagliare lanello a met. Contrariamente a quanto ci potremmo aspettare, non avremo due nastri, ma uno solo pi lungo. Tagliamo ancora a met la striscia cos ottenuta e, sorpresa, otteniamo due anelli concatenati. Otteniamo ugualmente due anelli tagliando lanello di partenza a un terzo, invece che a met, sempre nel senso della lunghezza, una un nastro di Mbius, laltra una striscia con una torsione di 360 . Proviamo ancora a prendere due strisce di carta sovrapposte e a unirle fra loro, dopo aver dato sempre un mezzo giro di torsione, alternando le estremit delle due strisce nella chiusura ( con un po di pratica si capisce come fare). Potremmo pensare di ottenere in tal modo due anelli di Mbius, uno dentro laltro, staccati fra loro. Basta invece far scorrere una matita fra i due anelli per verificare che la matita ritorna al punto di partenza senza incontrare ostacoli. Ma quando apriamo questa superficie possiamo constatare che il risultato un unico anello, pi grande naturalmente dei due che abbiamo sovrapposto allinizio. S, anche i maghi, come dicevamo allinizio, usano i nastri di Mbius per i loro trucchi. Ce lo racconta Clifford A. Pickover nellintroduzione al suo bel libro Il nastro di Mbius, un libro che il testo di riferimento per lo studio di questa figura: Quando frequentavo la terza classe fui invitato alla festa di compleanno di un vicino dove era prevista lesibizione di un mago. Questi, che aveva un alto cappello nero, mi diede una striscia che sembrava avesse ottenuto unendo insieme le estremit di vari nastri lucenti per formare un lungo anello. Di questi anelli ne aveva tre: uno rosso, uno blu e uno viola. Il nome del mago era Mister Magic, molto originale! Mister Magic sorrideva mentre disegnava una lunga linea nera a met di ciascuna delle lunghe strisce, come la linea tratteggiata che separa le carreggiate di una strada (figura 1.1), poi mostr le strisce

agli spettatori. Un bambino le afferr, ma Mister Magic disse Abbi pazienza! Io ero un bambino timido ed educato. Mister Magic doveva averlo capito e mi porse un paio di forbici. Giovanotto, taglia la striscia lungo la linea disse indicandomi la linea tratteggiata su una delle strisce. Ero eccitato e andai avanti a tagliare fino a quando raggiunsi il punto da cui ero partito. La banda rossa si divise formando due anelli completamente separati. Forte! dissi, ma in realt non ero molto impressionato. Mi stavo ancora chiedendo che cosa era successo. Ora taglia anche gli altri due. Acconsentii. Dopo aver tagliato la striscia blu mi trovai con un unico nastro lungo il doppio delloriginale. Qualcuno applaud. Il mago mi porse lultima striscia quella color viola. La tagliai e ottenni due anelli intrecciati, come gli anelli di una catena. Ciascun colore si era comportato in maniera del tutto differente e questo era davvero fantastico! Le strisce avevano propriet del tutto diverse, bench a me fossero sembrate identiche. Alcuni anni pi tardi, un amico mi svel il misterioso trucco. Le strisce rossa, blu e viola erano state create in maniera diversa quando le estremit dei nastri erano state incollate. Lanello del nastro rosso era la famosa striscia di Mbius ottenuta ruotando di 180, una rispetto allaltra, le due estremit del nastro prima di unirle insieme. Si tratta di una tipica mezza torsione. Lanello viola era ottenuto ruotando di 360 unestremit rispetto allaltra prima di saldarle tra loro. Attualmente questo gioco di prestigio viene chiamato trucco delle bande afgane, anche se non sono sicuro dellorigine del nome. So che il trucco che portava questo nome risale allincirca al 1904. Mauritius Cornelius Escher, Swans, 1956 Il lettore curioso proseguir per conto suo questa ricerca variando il numero di torsioni oppure dei tagli successivi del nastro con risultati sempre sorprendenti. John Robinson, Mobius Trefoil Knot, 2006 Pickover propone la seguente regola sulle strisce con torsioni. Indichiamo con m il numero di mezze torsioni del nastro. Se m dispari, otteniamo una superficie con una sola faccia e un solo bordo. Ma se tagliamo successivamente il nastro ha 2m + 2 mezze torsioni e se m maggiore di 1, il risultato un annodato. Alla fine dei nostri esperimenti avremo il tavolo pieno di nastri pi o meno contorti e sar anche logico che ci chiediamo quale senso possono avere. Per primi, si sono posti questa domanda grandi matematici, ad esempio, Carl Friedrich Gauss il quale, incuriosito dalla strana figura ne avrebbe suggerito lo studio a due suoi allievi, August Ferdinand Mbius e Johann Benedict Listing. La paternit delloggetto spetterebbe a Listing, che stato il primo a pubblicare un articolo sullargomento, e per i matematici, ieri come oggi, vale la regola che il riconoscimento di una scoperta vada a chi per primo presenta una pubblicazione al riguardo. Mbius invece il matematico che ne approfond lo studio, lasciando per soltanto degli appunti nel suo studio, ritrovati dopo la sua morte. Mbius scrive di aver scoperto il nastro quando aveva 68 anni, nel 1858. E lui ad aver dato il nome alla celebre striscia e, in fondo, va bene cos: Mbius un nome pi intrigante, quasi magico, pi adatto alle magie della sua striscia di carta. Certo non immaginava che sarebbe passato alla storia non per i suoi autorevoli lavori matematici, ma soltanto per quel semplice nastro di carta. August Ferdinand Mbius, 1790 - 1868 Johann Benedict Listing, 1808 - 1882 La Sindrome di Mbius che impedisce a chi ne colpito di sorridere, non ha nulla a che fare con il popolare nastro, se non per il fatto di essere stata scoperta da Paul Mbius , nipote del matematico. La famiglia di August Mbius ha avuto parecchi personaggi illustri. Tra questi, ricordiamo diversi letterati, un botanico, un neurologo e un archeologo. A Listing va comunque il merito di aver coniato il termine topologia per indicare quella vasta branca della matematica chiamata anche geometria del foglio di gomma, poich studia le propriet di una figura che restano inalterate quando questa venga sottoposta a una deformazione. La topologia parte importante della matematica moderna e non c modo migliore di avviarne lo studio dellanalisi del nastro di Mbius. La Bottiglia di Klein, immagine da http://it.wikipedia.org Accenniamo soltanto a un altro oggetto topologico straordinario, strettamente

collegato al nastro di Mbius, la Bottiglia di Klein. Una bottiglia che non ha un dentro e un fuori, come il nastro di Mbius ha ununica superficie. Si costruisce unendo i due estremi di un cilindro con una torsione, oppure unendo i margini di due nastri di Mbius fra loro, ma si pu realizzare fisicamente soltanto nella quarta dimensione. Anello di Mbius con diamanti incastonati. Immagine da http://www.ka-gold-jewelry.com Orecchini di Mbius Sinisa Rankov E facile verificare la popolarit del nastro di Mbius controllando il numero delle pagine web segnalate da un qualsiasi motore di ricerca, dopo aver scritto, in inglese naturalmente, Mbius ring. E scopriamo giochi di prestigio, sculture, gioielli, musiche e applicazioni di ogni genere. Nel suo libro, Pickover ci fa scoprire i tanti aspetti imprevedibili di un nastro che ha portato persino a un brevetto cinese di un trenino che viaggia su binari Mbius. Il treno di Mbius, brevetto USA n. 5.678.489, richiesto nel 1997 da Xian Wang di Changsha. Il trenino viaggia su perni magnetici che ne assicurano il contatto con i binari, in qualsiasi posizione si trovi. Max Bill, il celebre artista svizzero, ha scritto a proposito dei nastri di Mbius: Sono convinto che la loro efficacia stia in parte nel loro valore simbolico; essi sono modelli per la riflessione e la contemplazione. Quali sorprese riserva un semplice nastro di carta! Lovvio, diceva Voltaire, esiste solo per lidiota. Anche loggetto allapparenza pi banale, com appunto un nastro di carta, pu riservare molte sorprese e portare a interessanti scoperte chi lo sa osservare con attenzione. Federico Peiretti Max Bill, Nastro senza fine, 1953 Una scala Mbius di Nicky Stephens Tom Longtin, Trefoil Mbius Gear, 1997 Mbius House Ben van Berkel (UN Studio/van Berkel & Bos), 1993-1997 La casa progettata e costruita da Van Berkel, ispirata al nastro di Mbius (Mbius House) pensata come una struttura programmaticamente continua, che integra il continuo mutamento di coppie dialettiche scorrevoli che fluiscono luna nellaltra, dallinterno allesterno, dalle attivit di lavoro a quelle del tempo libero, dalla struttura portante alla struttura non portante. In libreria e in rete Clifford A. Pickover, Il nastro di Mbius, Apogeo, 2006, pp. 248 Martin Gardner, Strisce di Mbius, in Show di magia matematica, Zanichelli, 1980, pp. 88 100 Hugo Steinhaus, Matematica per istantanee, Zanichelli, 1994, pp. 173-182 Ivars Peterson, Un giro nello spazio, in Il turista matematico, Rizzoli, 1991, pp. 71 114 Michele Emmer, Il nastro di Mbius, in LOcchio di Horus, Enciclopedia Italiana, 1989, pp.119 126 Maura Tomei, Buenos Aires e il nastro di Moebius: la metropolitana come luogo del mistero - Tre testi a confronto, URANIA, aprile, 2005 La pagina della Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Nastro_di_M%C3%B6bius Sempre su Wikipedia anello (topologia): http://it.wikipedia.org/wiki/Anello_(topologia) La pagina dellanello di Mbius di Base Cinque: http://utenti.quipo.it/base5/topologia/moebius.htm La pagina di Batmath: http://www.batmath.it/matematica/varie/moebius/moebius.htm La pagina di Matematita: http://www.matematita.it/materiale/catalogo.php?parent=325

LAnello di Mbius una compagnia teatrale: http://www.anellodimoebius.it/chi_siamo.html La musica sul nastro di Mbius: http://www.emusic.com/album/10814/10814534.html La biografia di August Ferdinand Mbius: http://www-history.mcs.st-and.ac.uk/history/Mathematicians/Mobius.html La biografia di Johann Benedict Listing: http://www-groups.dcs.st-and.ac.uk/~history/Biographies/Listing.html La pagina del Mbius ring al Mathworld: http://mathworld.wolfram.com/MoebiusStrip.html Mbius Band al Geometry Center http://www.geom.uiuc.edu/zoo/features/mobius/ La pagina di Alexander Bogomolny, Mbius Strip: http://www.cut-the-knot.org/do_you_know/moebius.shtml Un applet java per studiare il nastro: http://www.javaview.de/demo/surface/common/PaSurface_MoebiusStrip.html Una accurata presentazione della bottiglia di Klein: http://plus.maths.org/issue26/features/mathart/index-gifd.html areeweb.polito.it

Progetto Polymath - Matematica e... Calcolatori mentali

areeweb.polito.it Matematica e Calcolatori mentali di Federico Peiretti 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Calcolatori prodigio del passato Calcolatori moderni Il nuovo campione I matematici in difficolt nei calcoli Tecniche e trucchi per il calcolo mentale Il segreto dei calcolatori prodigio giapponesi In libreria e in rete

1. Calcolatori prodigio del passato Chi potrebbe immaginare oggi un calcolatore prodigio, fra Carlo Verdone o Gigi Proietti, uomo di spettacolo, con alto indice di gradimento? Eppure succedeva, in un passato neanche molto lontano, fino a cinquantanni fa, quando i calcolatori prodigio riempivano i teatri di tutto il mondo. E il pi popolare era un piemontese, Giacomo Inaudi, nato nel 1867 a Roccabruna, un bel paesino del cuneese, vicino a Dronero. Sembra che a sette anni fosse gi in grado di fare a mente moltiplicazioni di cinque cifre. Persa la madre, ancora giovanissimo, se ne and con il fratello maggiore in Provenza. Il fratello suonava la fisarmonica e lui, facendosi accompagnare da una marmotta, passava a raccogliere i soldi fra la gente. Per aumentare gli incassi, chiedeva ai passanti di sottoporgli lunghe e complicate operazioni di calcolo, che risolveva a mente tra lo stupore generale.In seguito fece il cameriere in un caff di Marsiglia e divent popolare per la sua abilit nel fare a mente i conti degli avventori e operazioni impossibili. Scoperto da un grande impresario, pass dal caff al teatro, proseguendo a livello internazionale la sua prestigiosa carriera, al termine della quale si ritir alla periferia di Parigi, dove mor nel 1950. In un vecchio libro di presentazione del paese di Roccabruna, viene segnalato tra i roccabrunesi illustri: Era alto m. 1,52, corpo massiccio, di carattere dolce e modesto, usava tenere un atteggiamento riservato [] A 22 anni si esib a Parigi nel teatro di Houdin ottenendo un successo straordinario [] Nel 1926 lo troviamo ancora in Francia, dove viene segnalato nelle riviste enciclopediche e dal prof. M. Lebesgue in un libro di introduzione alla teoria sui numeri. A Roccabruna gli stata dedicata una via: Fu un genio della matematica recita la motivazione, un po esagerata. Le operazioni che Inaudi eseguiva in teatro, impiegando normalmente una decina di minuti per risolverle tutte, erano le seguenti: una sottrazione fra due numeri di ventun cifre unaddizione di cinque numeri di sei cifre ciascuno il quadrato di un numero di quattro cifre la divisione di due numeri di quattro cifre la radice cubica di un numero di nove cifre la radice quinta di un numero di dodici cifre Inaudi iniziava ripetendo, ad alta voce, le cifre proposte dagli spettatori, mentre un assistente le scriveva su una lavagna, alla quale egli voltava le spalle. Successivamente lassistente scriveva i risultati che Inaudi gli dettava e alla fine il calcolatore prodigio ripeteva, sempre senza guardare la lavagna, tutte le cifre che erano state scritte, in genere da trecento a quattrocento, fra gli applausi del pubblico.

Nel 1880 Inaudi venne esaminato dallantropologo Pierre Paul Broca che scrisse: Il ragazzo molto intelligente, il suo sguardo vivo e la sua fisionomia animata. Non ha alcuna timidezza, non sa scrivere n leggere. Ha i numeri in testa, ma non li scrive. Un autografo di Giacomo Inaudi, quando finalmente impar a leggere e scrivere. Immagine da http://users.lk.net/~stepanov/mnemo/binetf.html Jedediah Buxton, immagine da http://www.peaklandheritage.org.uk Prima di Inaudi, fin dal Settecento, alcuni calcolatori prodigio avevano raggiunto una certa notoriet, come Tom Fuller, uno schiavo negro portato in Virginia allet di 17 anni e soprannominato Il calcolatore della Virginia. In merito alla sua abilit di calcolo si racconta che un giorno, quando aveva gi settantanni, gli venne chiesto a bruciapelo quanti secondi ci fossero in un anno e mezzo. Fuller rispose, in meno di due minuti, 47 304 000. Subito dopo gli venne chiesto quanti secondi aveva gi vissuto un uomo di settantanni, diciassette giorni e due ore. Fuller rispose velocemente 2 210 800 800. Jedediah Buxton, contemporaneo di Fuller, era invece un operaio inglese che non aveva mai frequentato una scuola e non era neppure in grado di fare la propria firma. Oltre alla sua straordinaria abilit di calcolatore mentale, riusciva a misurare grandi distanze e superfici, percorrendole a piedi con passo regolare, sempre uguale. E stato per questo, molto probabilmente, lultimo dei bematisti, come si chiamavano nellAntica Grecia i misuratori di distanze per mezzo del passo o bema, lunit di misura del passo appunto, corrispondente a 0,74 metri. Buxton venne studiato dal celebre neurologo Oliver Sacks, che scrisse: Quando gli chiesero quanto sarebbe stato necessario pagare per ferrare un cavallo fantastico con 140 zoccoli, se il prezzo fosse stato di un farthing (antica moneta da un quarto di penny) per il primo ferro, il doppio per il secondo e cos via, sempre raddoppiando, per i ferri successivi: 725.958.096.074.907.868.531.656.993.638.851.106 sterline, 2 scellini e 8 penny rispose prontamente Buxton. E analfabeta era anche un ragazzo siciliano cieco, figlio di un pastore, soprannominato Mangiamele. Nel 1837, quando aveva dieci anni, venne accompagnato a Parigi per essere esaminato dai membri della Acadmie des Sciences. Riportiamo una delle operazioni che gli sottoposero: Se prendiamo un numero e sommiamo il suo cubo a 5 volte il suo quadrato e a 43 volte il numero stesso e sottraiamo poi 40 al risultato, otteniamo zero. Qual questo numero? Mentre Arago, uno dei membri dellAccademia, stava ancora ripetendo la domanda, Mangiamele rispose: E il numero 5!. Ma il primo calcolatore, uomo di spettacolo, stato Zerah Colburn, un americano celebre per avere mani e piedi con sei dita, invece di cinque, il quale si esib nei teatri di tutto il mondo. Aveva otto anni quando venne portato a Londra dove stup il pubblico, che era venuto al suo spettacolo, risolvendo correttamente e in pochi secondi operazioni di questo genere: la sedicesima potenza di 8, la radice quadrata di 106.929, la radice cubica di 268.336.125, il numero dei secondi in 48 anni. In Inghilterra, nel 1818, allet di quattordici anni si trov di fronte, in una storica sfida, un altro celebre calcolatore prodigio, un ragazzo inglese di dodici anni, George Parker Bidder, figlio di uno scalpellino. A vincere la sfida, secondo i resoconti americani, fu Colburn, secondo gli inglesi fu Bidder. Questultimo ebbe poi una brillante carriera come ingegnere civile. George Parker Bidder, 1806 1878, a sinistra, allet di nove anni e Zerah Colburn, 1804 1840, a destra allet di otto anni. Immagini da http://www.scienceandsociety.co.uk/ 2. Calcolatori moderni Oggi i calcolatori mentali non fanno pi spettacolo, ma ancora impressionante vederli allopera, su calcoli che sono diventati sempre pi complicati. Fra i grandi campioni ricordiamo il russo Jakow Trachtenberg (1888 - 1953) noto per aver inventato il Metodo Trachtenberg, per lo sviluppo del calcolo mentale, un metodo che aveva potuto approfondire durante la sua prigionia in un lager nazista, dovera stato rinchiuso nel periodo della Seconda Guerra mondiale, come prigioniero politico. Dopo la guerra si stabil in Svizzera, dove inizi a insegnare le sue tecniche di calcolo mentale e divenne presto molto

popolare. Ebbe un successo particolare con i bambini che avevano difficolt con il tradizionale metodo di insegnamento della matematica. Nel 1950 fond a Zurigo il Mathematical Institute, noto a livello internazionale per i suoi metodi di insegnamento. Shakuntala Devi Shakuntala Devi, nata in India, a Bangalore, nel 1939, invece una delle rare donne riconosciute come calcolatrici prodigio. Tra i suoi record, il calcolo, in 28 secondi di un prodotto di due numeri di 13 cifre, scelti a caso da un computer: 7.686.369.774.870 x 2.465.099.745.779. La sua risposta corretta stata: 18.947.668.177.995.426.462.773.730. Che ci crediate o no, non ho mai imparato a usare il computer afferma Devi, che pi che matematica si autodefinisce matemagica e aggiunge Lo scopo della mia vita di convincere tutti, in particolare i bambini, che la matematica divertente, che unesperienza affascinante. E al centro dellinsegnamento della matematica ci deve essere per noi la matematica vedica in modo da salvare la gloriosa tradizione della matematica indiana. Tathagat Avatar Tulsi Un altro grande campione ancora un indiano, Tathagat Avatar Tulsi, nato a New Delhi nel 1987, abilissimo calcolatore mentale, che allet di 12 anni aveva gi conseguito il Master of Science universitario in Fisica. Ed entrato per questo nel Guiness dei primati come Youngest Masters Graduate. Personalmente non ho alcun interesse per la matematica pura dichiara Voglio andare oltre e studiare la realt per il bene dellumanit. Lultimo calcolatore prodigio che ha ancora avuto la fortuna di esibirsi in teatro stato William Klein, nato ad Amsterdam nel 1912. Il suo interesse per i calcoli inizi quando aveva otto anni e scopr la fattorizzazione. A scuola ricorda Klein dovevamo scomporre i numeri in fattori fino a 500. Poi continuai per conto mio fino a 10.000, 15.000, 20000. Poich si ottengono sovente combinazioni simili di fattori, logico che sappiamo, ad esempio, che 2.537 43 per 59, e stiamo facendo una piccola esibizione per la nonna dei vicini che festeggia gli ottantanni, e loro ci chiedono quando fa 43 per 59, rispondiamo immediatamente 2.537. Klein si esib nel primo dopo guerra come calcolatore prodigio truccato da fachiro indiano, con barba finta. Non parlava mai e scriveva i risultati su una lavagna, mentre un suo assistente li declamava. Prosegu poi la sua carriera al seguito di una compagnia teatrale. Nel 1949, quando era a Bruxelles, perse tutti i suoi risparmi e ripart da zero, adattandosi a girare fra i nightclub e le birrerie della citt con un amico che suonava la chitarra: Poi entravo io con i miei numeri e le mie operazioni ricorda Klein mentre il mio amico girava fra i tavoli con il cappello in mano. Nellestate del 1958, durante una tourn in Svizzera, and a visitare il CERN, il Centro Europeo per la Ricerca Nucleare, dove riusc a farsi assumere e dove rimase per diciotto anni. Dal 1958 al 1965, quando i computer non erano ancora molto sviluppati ricorda Klein avevo molto lavoro da svolgere con i fisici del Centro che non erano in grado di trovare il software necessario per le loro ricerche n di realizzarlo personalmente. Poi le cose cambiarono, quando i giovani fisici impararono a produrre il software di cui avevano bisogno. Ma nessuno ebbe mai lidea di chiedere il mio licenziamento, se non altro per problemi di pubblica immagine. J.Bernstein, che lo ha incontrato al CERN, cos lo ricorda: Nellestate del 1961 a Ginevra mi capit di lavorare con William Klein, programmatore e analista numerico del CERN, uno dei pi veloci calcolatori umani che siano mai vissuti. Passavo lestate studiando fisica al CERN e lavoravo con un amico a un certo problema; dopo circa una settimana eravamo giunti a una formula algebrica, ammirevole per diversi aspetti, che desideravamo calcolare. Il CERN aveva a disposizione un grosso calcolatore Ferranti Mercury, ma dato che a quel tempo non sapevamo nulla sui calcolatori chiedemmo aiuto e arriv Klein. Guard per pochi secondi la nostra formula borbottando qualcosa in olandese e poi ci diede dei valori numerici per alcune delle parti pi difficili di essa; ci gli serviva, disse, per impostare nella maniera pi efficace il programma per il calcolatore. Nel 1974, Klein si appassion al problema dellestrazione di radice per grandi numeri. Tra i suoi record,

nel 1974, lestrazione della radice 23ma di un numero di 200 cifre in 18 minuti e 7 secondi, nel 1975 ridusse il suo tempo a 10 minuti e 32 secondi. Continu poi a migliorare i suoi risultati, arrivando nel 1981 al National Laboratory for High Energy Physics di Tsukuba in Giappone a calcolare la radice tredicesima di un numero di 100 cifre in 1 minuto e 28,8 secondi. 3. Il nuovo campione Alexis Lemaire Ora il campione mondiale di calcolo mentale, entrato giustamente nel Guiness dei primati, uno studente dinformatica francese, Alexis Lemaire, 24 anni di Reims. La notizia recente: il 3 giugno del 2005, in 267,765 secondi, meno di cinque minuti, ha estratto la radice tredicesima di un numero di 200 cifre, scelto a caso da un computer, dopo 577 tentativi. Testimoni deccezione i due matematici Jean-Paul Delahaye et Stanislas Dehaene. Loccasione stato il Sesto Salone della cultura e dei giochi matematici, organizzato a Parigi dal CIJM, Comit international des jeux mathmatiques. La prova si svolta in questo modo: davanti a Lemaire scorrevano i numeri casuali presentati dal computer e lui li poteva scartare oppure tentare una risposta. La risposta esatta arrivata dopo una sequenza di 577 numeri. Suo era gi il record precedente ottenuto il 6 aprile del 2005, con 513 secondi, dopo 742 tentativi, per lo stesso tipo di operazione, e aveva gi stupito lambiente matematico quando nel dicembre del 2004 aveva battuto il record mondiale del tedesco Gert Mittring, calcolando la radice tredicesima di un numero di 100 cifre in 3,62 secondi, contro i 13,55 secondi di Mittring. Il primo record registrato nel Guiness per lo stesso tipo di operazione del 1970: 23 minuti. Successivamente, sempre con numeri di cento cifre, come abbiamo gi visto, William Klein, era arrivato nel 1981 a 1,29 minuti. Ma nessuno prima di Lemaire aveva mai tentato di calcolare mentalmente la radice tredicesima di un numero di duecento cifre. Loperazione del mio nuovo record ha dichiarato Lemaire cento volte pi complicata di quella che avevo affrontato con Mittring, perch in questo caso c soltanto una probabilit su circa 400.000 miliardi di indovinare casualmente la risposta esatta, contro una probabilit su 8 milioni per loperazione di dicembre. Per esercitarsi nei calcoli mentali Lemaire si serve di una calcolatrice scientifica che gli consente di risolvere rapidamente una gran quantit di operazioni e di esplorarne le caratteristiche. A dodici anni dice iniziai a fare del calcolo mentale in pubblico, per gioco. Ad esempio, a scuola ero in grado di risolvere operazioni del tipo 473 diviso 7, dando istantaneamente il risultato con tutti i decimali che comparivano sulla calcolatrice. Lemaire, che nel suo tempo libero sta studiando contemporaneamente quaranta lingue. Ha promesso che presto riveler, almeno in parte, la sua tecnica di calcolo. Jean-Paul Delahaye, testimone della sua prova, ha dichiarato: Lemaire riuscito a elaborare un algoritmo di calcolo specifico per questo tipo di operazioni e a controllarne molto bene la tecnica. Per ridurre al minimo i tempi di calcolo, sfrutta inoltre la sua formidabile memoria spiega Delahaye e come sanno tutti gli sportivi, per arrivare al successo e necessario un allenamento intensivo. In questo caso non dei suoi muscoli, ma dei suoi neuroni. Perch, si chieder il lettore, la radice tredicesima? Lestrazione di radici con indice un numero primo, impedisce di arrivare al risultato con una scomposizione in radici pi semplici. Un esempio, banale: per estrarre la radice ottava di 256, potremmo ripetere semplicemente tre volte la radice quadrata. La scienza del calcolo mentale afferma Lemaire non mai stata approfondita e ci sono un sacco di cose da scoprire. Aggiornamento: Dopo la pubblicazione di questo lavoro, Alexis Lemaire (che oggi non pi studente, ma ricercatore nel campo dellintelligenza artificiale, a Reims) ha stabilito due nuovi record. Il primo a New York dove, il 15 novembre 2007, in 72,4 secondi ha trovato la radice tredicesima 2.397.207.667.966.701 di un numero di 200 cifre. Lultimo dell11 dicembre 2007 , al Museo delle Scienze di Londra, dove in 70,2 secondi ha trovato la radice tredicesima 2.407.899.893.032.210 del numero di 200 cifre:

91 474 397 281 474 512 894 803 677 416 201 430 283 564 210 503 432 385 339 561 327 276 933 454 229 609 304 646 471 925 094 518 114 771 016 258 896 592 907 441 426 349 897 556 504 145 570 960 203 925 503 679 105 245 199 142 338 806 082 494 254 050 610 000 000 000 000. Il numero stato scelto a caso da un computer e con la sua impresa Lemaire ha stabilito il nuovo record mondiale. 4. I matematici in difficolt nei calcoli I matematici sono per tradizione dei pessimi calcolatori che si perdono anche nel pi banale conto della spesa. Ci sono state comunque delle eccezioni. Alcuni matematici sono stati degli autentici calcolatori prodigio. John Wallis, 1616 1703 Citiamo, ad esempio, John Wallis che, si racconta, riusc a calcolare mentalmente la radice quadrata di 3 x 1040, impiegando per diverse ore per arrivare al risultato. Gauss si vantava di aver imparato a far di conto allet di tre anni, prima ancora di saper parlare. Si racconta che trov un errore nei conti fatti dal padre per il salario di alcuni suoi dipendenti. Von Neumann strabiliava i colleghi di Los Alamos per la sua rapidit nei calcoli a mente, a 6 anni era gi in grado di dividere mentalmente due numeri di otto cifre, a 8 anni conosceva perfettamente lanalisi infinitesimale e a 12 aveva gi letto, e capito, la Teoria delle Funzioni di Borel. Lunico matematico che abbia descritto dettagliatamente i suoi procedimenti di calcolo mentale stato Alexander Craig Aitken (1895 1967), docente allUniversit di Edinburgo. Ecco, ad esempio, la sua spiegazione del calcolo di 123 per 456: Per prima cosa osservo che 123 per 45 5535 e che 123 per 6 738. Quindi 5535 pi 738 d 56.088. Nel momento in cui registro 56.088, ho verificato che dividendo questo numero per 8, ottengo 7011 che diviso per 9 d 779. So che 779 41 per 19. E 41 per 3 123, mentre 19 per 24 456. E una verifica, come si vede delloperazione stessa. Per tutti questi calcoli impiego circa un secondo. In generale, possiamo dire che sovente i matematici procedono per errori e approssimazioni successive. Ma sono proprio i dubbi dei matematici, i loro errori, che fanno progredire la matematica e che la rendono pi umana. Non si scoraggi quindi lo studente che ci sta leggendo, se ha sbagliato i calcoli di una espressione algebrica, non vuol dire che non sa la matematica, ma soltanto che non un computer. 5. Tecniche e trucchi per il calcolo mentale Vogliamo rivelare al lettore un trucco, molto semplice, grazie al quale potr passare per calcolatore prodigio e strabiliare gli amici. Si tratta di moltiplicare fra loro due numeri di nove cifre. Il primo numero per fisso e dovr essere fornito da un compare o dallo stesso calcolatore: 142 857 143. Il risultato di questo numero magico, moltiplicato per qualsiasi altro numero, sempre di nove cifre, il numero che si ottiene scrivendo il secondo numero due volte di seguito, dividendo poi il numero cos ottenuto per 7, e questa lunica operazione richiesta. Ad esempio, moltiplichiamo 142 857 143 per 546 321 188. Il prodotto il risultato della divisione di 546 321 188 546 321 188 per 7: 780 458 840 780 458 84. Senza trucchi possiamo arrivare a risolvere mentalmente moltiplicazioni con numeri di due o tre cifre. Nei casi pi semplici, ad esempio, se uno dei due fattori una potenza del 10, non ci sono difficolt: sappiamo che ogni unit viene spostata di tante posizioni quanti sono gli zeri della potenza del dieci. Per moltiplicare 765 per 1000, aggiungiamo quindi i tre zeri e in questo modo le unit diventano migliaia, le decine diventano decine di migliaia e le centinaia, centinaia di migliaia: 765.000. Anche per moltiplicazioni riconducibili a potenze del 10, il gioco semplice. Ad esempio: 74 x 101 = 74 x 100 + 74 x 1 = 7.400 + 74 = 7474 Al di l di questi calcoli particolari, la maggior parte di noi si ferma. Ma non sarebbe difficile cercare altre propriet, come fanno i calcolatori prodigio, ad esempio, come abbiamo detto, studiando meglio la scomposizione in fattori.

C un metodo per che ci consente di fare rapidi progressi. Si utilizza, per la moltiplicazione, una tecnica nota come schema a crocetta, completamente diversa dalla tecnica che tutti noi conosciamo. E proprio uno dei metodi usati dai calcolatori mentali, esposto gi nel Quattrocento da Luca Pacioli nel suo libro Summa de Arithmetica. Si tratta di moltiplicare ogni cifra di un numero per tutte le cifre dellaltro numero, secondo lo schema indicato negli esempi di figura. Successivamente si sommano i risultati parziali cos ottenuti. Questo calcolo richiede soltanto una certa attenzione allordine delle unit che via via si ottengono, ad esempio, unit per decine saranno ancora decine, decine per decine saranno centinaia. Attenzione inoltre ai riporti. Per capirci eseguiamo, ad esempio, la moltiplicazione 23 x 46, lasciando laltra operazione di figura al lettore. Certo con numeri di pi di tre cifre il gioco diventa complicato. Ma con un po di allenamento si potr veramente passare per un genio del calcolo. Buon divertimento. Vediamo lo schema delloperazione di destra, tenendo presente che tutto devessere svolto mentalmente. Abbiamo, partendo naturalmente dalle unit: 23 x 46 = 18 unit, cio 8 pi una decina + 24 decine pi una di riporto, cio 5 decine pi 2 centinaia + 8 centinaia pi 2 di riporto, cio zero centinaia pi un migliaio. Al solito, la teoria sempre pi complicata della pratica: lasciate perdere la spiegazione e provate a risolvere personalmentequalche operazione, controllando ogni volta il risultato su una calcolatrice. 6. Il segreto dei calcolatori prodigio giapponesi Un ragazzo giapponese al calcolo sul Soroban Perch i giapponesi sono cos bravi nel calcolo mentale? Il loro segreto il Soroban, ovvero il tipo di abaco in uso in Giappone, che imparano a usare fin da piccoli, prima di imparare a scrivere. Questo strumento, unito a una particolare tecnica di meditazione, lAnzan (che significa letteralmente calcolo mentale) produce dei formidabili e giovanissimi calcolatori prodigio. Per capire come funziona e come si usa il Soroban, e molti altri tipi di abaco, si veda la pagina di Polymath Informatica e abaco. LAnzan che potremmo definire lo zen e larte di eseguire dei calcoli, sviluppa la capacit di concentrazione. Si tratta, in pratica, di proiettare il Soroban nella propria mente e spostare le palline delle varie unit soltanto mentalmente e non sullabaco reale. Certo necessario un grande allenamento, ma i risultati sono eccezionali. Soroban giapponese Uno dei grandi campioni Hiroaki Tsuchiya, un giovane di diciottanni che oggi frequenta il Post Doc allUniversit di Erlangen. A tredici anni aveva gi vinto, a Kyoto, il titolo nazionale di campione di Anzan calcolando a mente, in pochi secondi, 992,587318 diviso 5.647,723: 0,17575000013279688115015555826658. E fondamentale una grande capacit di concentrazione osserva Hiroaki se ti distrai, hai perso. I giapponesi, nonostante il proliferare dei computer, non hanno mai abbandonato lAnzan, che viene praticato parallelamente alla meditazione buddista e serve non solo per migliorare le proprie capacit di calcolo, ma essenzialmente come aiuto psicologico nellaffrontare lo studio scolastico della matematica. Usare le calcolatrici porta la nebbia nel cervello afferma il maestro Kazuyuki Takayanagi molto meglio lAnzan, che pu liberare energie sconosciute anche nella vita quotidiana. Invece di pensare al numero 1 osserva ancora il maestro Koji Suzuki possiamo immaginare di avere una mela in tasca. E concreta, ha un peso. Con lAnzan dobbiamo cercare di vedere le palline dellabaco.E impressionante vedere i campioni di Anzan allopera, con le loro dita che si muovono velocissime su un immaginario Soroban, spostando immaginari blocchi di palline. 7. In libreria e in rete J.Bernstein, La macchina analitica, Il saggiatore, 1963 Jakow Trachtenberg, Ann Cutler, Rudolph Mcshane, The Trachtenberg Speed System of Basic Mathematics, Souvenir Press, 1989

W. J. Howard, Doing Simple Math in Your Head, Chicago Review Press, 2001 Henry Sticker, How to Calculate Quickly : Full Course in Speed Arithmetic, Dover Publications, 1955 Shakuntala Devi, Awaken The Genius In Your Child, Vega, 1999 Shakuntala Devi, Puzzles to Puzzle You, Orient Paperbacks,India, 2005 Un ampia e accurata selezione di articoli e documenti preziosi, dedicati ai calcolatori prodigio: http://users.lk.net/~stepanov/mnemo/mnemoare.html Il sito di J. Trachtenberg: http://www.speed-math.com/ La matematica vedica: http://www2.polito.it/didattica/polymath/htmlS/argoment/Matematicae/Dic_07/Vedica.htm http://www.hinduism.co.za/vedic.htm Calcolatori mentali: http://encyclopedia.laborlawtalk.com/Mental_calculator Lhome page di Alexis Lemaire: http://www.13throot.com Le Olimpiadi dei giochi della mente: http://www.msoworld.com/ Il manuale del perfetto abachista: http://webhome.idirect.com/~totton/soroban/Manual.pdf Federico Peiretti areeweb.polito.it

Progetto Polymath - Matematica e... Le musiche della cosmogonia

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MATEMATICA E LE MUSICHE DELLA COSMOGONIA

Armando Bertinetti Liceo scientifico statale. A. Volta Torino

Cosa cera quando ancora non cera qualcosa? Lorigine delluniverso forse il tema pi problematico e profondo di tutta la teologia naturale, e il mito della creazione ne il primo tentativo di risposta Naturalmente non ci si pu certo aspettare che essi ( i miti ) abbiano rilevanza scientifica. (P.Odifreddi, Il Vangelo secondo la scienza, p. 27 Einaudi ed. Torino, 1999.) ..ma il mito, pi fecondo e tenace di ogni altra memoria umana, continua a propagare le sue immagini dalla profondit del tempo, offrendo un modello di conoscenze e rappresentazioni che non conosce eclissi. (Dario e Lia Del Corno, Nella terra del mito, p. 6 A. Mondadori ed. Milano, 2001.) INDICE areeweb.polito.it Archive All Download Newest

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