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n Si chiuderà lunedì pomerig
gio con l’ormai tradizionale con
certo dell’Immacolata, il pro
gramma annuale dell’Associa
Un viaggio nel ’700 con Ton Koopman tistica che, dopo il Preludio e fuga
in Do maggiore BWV 547 per due
clavicembali sembra quasi stempe
rare le sovrane architetture in una
zione Monsignor Quartieri, sor
ta nel 1996 in ricordo del grande
sacerdote originario di Graffi
gnana. L’evento è in programma
nell’austera cornice del teatro alle Vigne più amabile vena narrativa, prima
con la ariosa Triosonata in fa mag
giore BWV 529 per flauto e clavi
cembalo il termine non tragga in
alle 16 nella chiesa di Sant’Agne n Con il concerto di domani (do lui, l’austero recupero filologico ciare in coordinate essenziali il inganno, poiché va riferito non a
se a Lodi con la partecipazione menica), secondo del cartellone di di strumenti antichi e di fedeli profilo manierato e zampillante di tre strumenti bensì a tre voci dia
del coro e dell’orchestra Colle appuntamenti, gli Amici della Mu prassi esecutive trova ideale equi primo Settecento, la sua solennità loganti poi con la dolcissima Pa
gium Vocale di Crema diretto sica di Lodi giocano la loro ennesi librio in letture sempre vive, pal di radici e l’anelata libertà del suo storale per organo in Fa maggiore
dal maestro Giampiero Innocen ma carta alta, dopo l’emozione pitanti, restituite nella loro immu melodiare. Occasione preziosissi BWV 590. Dall’altro, il Telemann
te che si esibiranno nell’inter inaugurale regalata da Enrico tata forza drammaturgica. In occa ma non solo per avvicinarsi con antipodico dalla fortuna immedia
pretazione di composizioni clas Dindo e dai suoi Solisti di Pavia. sione di questo concerto lodigia l’esperienza dell’ascolto ad una ta e non postuma, dallo stile galan
siche tra cui il Te deum KV 141 di In un’annata dove è il prestigio de te e mondano. Il suo Concerto in re
Wolfgang Amadeus Mozart e la gli interpreti a parlare, ancor pri minore per flauto, clavicembalo ob
Missa in do H3 di Antonio Roset ma dei dettagli programmatici, bligato e basso continuo, nella sua
ti. «Ogni anno il cammino della dopo il “sovrano” del violoncello successione di movimenti e di af
nostra associazione inizia nella ecco approdare, questa volta non
Domenica delle Palme, introdu più nello scrigno dell’Auditorium Con lui la clavicembalista fetti fino al Presto finale, ha il pas
so leggero e sfuggente, mentre la
cendoci alla Settimana Santa e Bpi ma al teatro alle Vigne, “sua mestizia che affiora inizialmente
alla Pasqua, e si conclude nella
festa dell’Immacolata, all’inizio
maestà” Ton Koopman, unanime
mente considerato uno dei massi Tini Mathot e la flautista dal Concerto in do minore sembra
stemperarsi in una irrefrenabile
dell’Avvento, accompagnandoci mi esecutori e direttori del reper gioia nell’ultimo movimento, che
verso il Natale scrive il presi
dente Gianmaria Bellocchio nel
la prefazione del “quaderno” che
torio barocco. Dapprima afferma
to organista e clavicembalista, nel
corso della sua carriera Koopman
Reine Marie Verhagen Il musicista olandese Ton Koopman
richiede al flauto soavità e sicu
rezza. E a completare il quadro del
tempo, non poteva mancare la fir
raccoglie le iniziative dell’anna ha sempre più affiancato alla pri ma tutta italiana di Arcangelo Co
ta . Un cammino racchiuso tra ma passione quella successiva del no, il musicista olandese sarà af delle figure più rappresentative gico, educativo, dietro il ventaglio relli, prezioso cesellatore nelle sue
questi due “eventi”, che testimo la direzione d’orchestra e di coro, fiancato da due colonne portanti del panorama musicale odierno, di pagine disposte sulla scacchie 12 Sonate dell’op. 5 di un atteggia
nia anche quest’anno, per la a capo di molteplici formazioni tra della magnifica compagine orche ma anche per comporre o ricom ra da Koopman. Un viaggio in an mento compositivo capace di sin
qualità delle iniziative, come la le quali spiccano l’Amsterdam Ba strale quali la clavicembalista Ti porre il quadro compositivo di un ni ravvicinati, quasi a consentirci tetizzare la sensibilità italiana
“ricerca” della nostra associa roque Orchestra che l’anno pros ni Mathot, compagna d’arte e di periodo troppo spesso vittima del di giustapporre o addirittura so con le più austere correnti asbur
zione sia proseguita attraverso simo festeggerà insieme alla sua vita, e la flautista Reine Marie Ve lo stereotipo così come di facili vrapporre stilemi, atteggiamenti, giche così come con le più diffe
nuove proposte culturali, con bacchetta ben 30 anni di vita e rhagen. semplificazioni. Pare infatti esser destini. Da un lato, il Bach dalla renti suggestioni, popolari e colte.
l’obiettivo di favorire e stimola l’Amsterdam Baroque Choir. Con Tre soli elementi, perfetti per trac vi un intento sottilmente pedago vertiginosa sapienza contrappun El. Be.
re la curiosità,
la voglia di co
noscere, di con
frontare, di im
parare, ricor
dando insegna
APPUNTAMENTO LUNEDÌ NELLA CHIESA DI SANT’AGNESE CON IL TRADIZIONALE CONCERTO DELL’IMMACOLATA
menti e stimoli
che don Lucia
no ci aveva con
tinuamente
proposto». Tan
te le iniziative
organizzate nel
2008: solo per
citarne alcune,
Il “Te Deum” saluta un anno di cultura
il concerto Le
ultime sette pa
role di Cristo
sulla Croce di
L’Associazione Monsignor Quartieri chiude il 2008 nel segno della musica
Franz Jose ph L ’ E S I B I Z I O N E
Haydn, andato
in scena nella
par rocchia di
Sant’Alberto
nella notte del
La “Nona” per gli 850 anni
Giovedì Santo,
la tradizionale Elide Bergamaschi
serata Aspet n Il 12 gennaio 2003 l’Unesco inseri fano Michelangelo Lucarelli, l’or
tando le Stelle va la Nona Sinfonia di Beethoven chestra “La Bottega dell’arte in mu
con lo spettaco tra le opere più alte mai realizzate sica” ha avuto soprattutto il merito
lo Poesie dai dall’uomo. Uno dei mille tributi a di sapere sostenere con apprezzabi
banchi di scuo questa totemica partitura. Basti le efficacia una così schiacciante
la con Antonio pensare ai suoi disparati utilizzi, partitura, sottolineandone soprat
Zanoletti, nel da colonna sonora di Arancia Mec tutto le caratteristiche immediate:
cor tile di via canica a sigla dell’Unione Europea. la tellurica irruenza dei timpani,
Solferino e la Leonard Bernstein, alla caduta del nel motto iniziale che da frammento
mostra Carte Muro di Berlino del 1989 aveva vo primigenio assurge a cellula fon
d’Arte all’Ange luto intonarla come fervido, indis dante, l’esplosione vitalistica di co
lo, con le inci solubile inno alla fratellanza tra i lori radiosi, la (a volte forzata) geo
sioni degli arti Una recente esibizione del Collegium vocale di Crema popoli. Non stupisca allora che pro metria di ritmi e accenti. Al gesto
sti Gigi Petroli, prio il capolavoro estremo di Be plateale del direttore, talvolta sfug
Togo, Antonietta Viganone e deum mozartiano, nato come in ethoven sia stato scelto per chiudere givano invece gli elementi più radi
Agostino Zaliani. L’ultimo con no di ringraziamento per la con solennemente i festeggiamenti di cati e impalpabili: l’agone timbrico L’orchestra “La Bottega dell’arte in musica” e, nel riquadro, il maestro Lucarelli
certo dell’anno sarà anche occa clusione dell’anno solare e di Lodi, città dalle 850 primavere. Lo
sione per ricordare amici che ventato in seguito il canto di lo scorso 4 dicembre c’erano tutti: au lanti anche i solisti Patrizia Zanar
non ci sono più: «Quest’anno de nelle celebrazioni solenni de torità civili e religiose, addirittura di, Paola Pittalunga, Luca Fava
penso in particolare all’attore dicate alla fine delle guerre (so un ambasciatore dal Madagascar, ron e Davide Rocca. Tantissimi gli
Carlo Rivolta e al vuoto che la prattutto in epoca moder na), addetti ai lavori e un fiume in piena applausi di entusiastica emozione,
sua inattesa nell’inaugura di cittadini che gremiva all’invero compresi quelli tra un movimento e
scomparsa la zione di nuove simile la Cattedrale. Dopo tanti se l’altro, addirittura anche nel cuore
scia nella no n In calendario chiese oppure coli, lo spazio sacro tornava ad es del movimento conclusivo. Per cari
stra città con composizioni in momenti par sere più che mai il centro nevralgico tà, ai tempi di Beethoven questo era
tinua Belloc classiche ticolari della degli eventi, chiamando a sé (con prassi, tanto che alla Prima, il 7
chio ; lo ricor tra cui spicca storia. A segui tanto di gonfalone cittadino posto giugno 1824, dopo lo Scherzo il pub
diamo protago re verrà esegui nel presbiterio) la contagiosa eb blico aveva preso fuoco senza che il
nista di molte il “Te deum ta la Sonata XI brezza del borgo incoronato città. Maestro, sordo, si accorgesse di nul
nostre iniziati KV 141” “ad uso Over Lo ha ricordato il sindaco Lorenzo la. Ma in questo caso, visto il pie
ve di cui rimane di Amadeus toure” di Moret Guerrini, sottolineando, dopo il ghevole più attento alla buccia che
intatta, nel cuo Mozart ti e quindi la benvenuto del Vicario generale, il alla polpa, mancavano informazio
re, la profonda Missa di Roset valore culturale e civile di questa se ni. Nessuna indicazione cronologi
emozione per ti. Chiuderanno rata. Doverosi accenni, prima di ca per compositore ed opera. Nessu
quanto lui dal palcoscenico ci il programma Once in royal Da dare fuoco alle polveri di una parti na indicazione dell’articolazione
insegnava. E Umberto Migliori vid’s City di Gauntlett e Hark the tura che sgomenta e ipnotizza, sen dei movimenti. Nessun accenno ai
ni, storico sindaco di Corno Gio herald di Mendelssohn. za smettere di interrogarci. Non so Il folto pubblico che ha affollato la cattedrale di Lodi per il concerto di giovedì curricula dei musicisti. Nessuna
vine e già presidente dell’Apt Fabio Ravera lo un’orchestra poderosa, ma anche nota al programma di sala.
del Lodigiano. Lo ricordo con _______________________________ quattro cantanti solisti e addirittu steso a vivi contrasti, soprattutto Menschlichkeit può librarsi. Deci Peccato. In una serata così impor
commozione, sempre presente W. A. MOZART, TE DEUM (KV 141) ra un coro immenso, che in questo nella gamma del piano, la mercu samente sgargiante negli abiti e tante, se le parole non avrebbero
alle nostre iniziative, che segui F. A. ROSSETTI, MISSA (IN DO H3) capolavoro irrompe per la prima riale irrequietezza della linee fra nella brillantezza esecutiva il co certo aggiunto dettagli ad una mu
va con grande attenzione e ver Coro e orchestra del Collegium vo volta nelle arcate di una costruzio seggistiche che fanno di questa fitta ro, una sola moltitudine che ricor sica così eloquente, avrebbero certo
so le quali aveva sempre parole cale di Crema (direttore Giampie ne sinfonica, “rubando” come Pro trama un labirinto, la forza incen dava i versi dell’inno schilleriano; ben figurato nell’accompagnarne
di sincero apprezzamento». ro Innocente), Lodi, chiesa di San meteo il sacro fuoco di un’ecumeni diaria di frasi scaturite da un gesto nonostante l’impervia tessitura, la l’ascolto e nel sottolineare le ragioni
Il concerto di Sant’Agnese si t’Agnese, lunedì 8 dicembre, ore ca filantropia a Schiller e alla sua creatore e irrefrenabilmente protese sua resa dell’Inno era impeccabile di una scelta che immaginiamo non
aprirà con il celeberrimo Te 16 Ode An die Freude. Diretta da Ste al cielo, là dove il loro messaggio di per intonazione ed intensità. Bril casuale.