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10 dicembre 2011 Anno I Numero 7 settimanale 2,00 euro

IMU Age
Questa prima pagina psichedelica arriva dunque a ciccio di sellero. Fissatela intensamente per almeno due minuti e tutti i vostri problemi spariranno, vi trasformerete in dei gioviali tontoloni incoscienti, tipo Alessandro Cecchi Paone, ma pi simpatici. Questo Natale, purtroppo, si gi capito dove verr collocato il puntale dellalbero: accettiamolo con animo sereno e tutto sar pi facile. La nostra prima pagina psichedelica induce allottimismo, trasforma la suocera in un essere umano, vi d i benefici erotici del tantra anche se vostra moglie somiglia allinviato Ruotolo, fa sembrare il repertorio de I Tiromancino indistinguibile da quello dei Led

aumento della benzina, lo spread, la minaccia iraniana, il nuovo film in 3D di Ligabue: quante cose per cui essere preoccupati!

Zeppelin e vi rende golosi dei canditi che lanziana zia dentierata ha tolto dalla propria fetta di panettone (forse li ha addirittura sputati). Leccando questa pagina, potrete addirittura credere che Martina Stella sia unattrice. Insomma, quello che Il Ruvido vi offre oggi un autentico Paradiso artificiale e senza il timore che lAgenzia delle Entrate possa farvi passare un brutto quarto dora. Godete, amici ruvidi, di questa stupefacente ouverture, pensate che non siamo niente a questo mondo e, nonostante ci, paghiamo lIci.

Roberto Corradi & Marco Presta

IL RUVIDO

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Una modesta proposta
di Marco Melloni
Nel 1729 Jonathan Swift pubblica la sua modesta proposta per risolvere i problemi economici dellIrlanda: ingrassare i bambini denutriti e darli da mangiare ai ricchi proprietari terrieri. Cos facendo si risparmierebbe alle famiglie il costo del nutrimento dei figli fornendole di una piccola entrata aggiuntiva, si migliorerebbe lalimentazione dei pi ricchi e si contribuirebbe al benessere economico dellintera nazione. In questa non si arriver a tanto.

a io dico: se non esistessero i soldi, non sarebbe il migliore dei mondi possibile? Un mondo senza commercialisti! Ve lo immaginate? Niente tasse, niente banche, niente borse, niente guerre Un mondo senza Olli Rehn! Voglio dire: non basterebbe mettersi daccordo tra di noi? Non so, oggi ci ho voglia di pasta e fagioli, no? Allora vado dallomino che fa la pasta e fagioli e gli dico: Omino che fai la pasta e fagioli, che cosa posso fare per te in cambio di un buon piatto della tua pasta e fagioli?. Lui mi potrebbe dire, ad esempio, di lavargli la macchina. Io glielo lavo, lui contento, mi d la pasta e fagioli, io me la mangio e sto bene per il resto della giornata. Facile. Possibile che a Milton Friedman non sia venuto in mente? Vediamo: il giorno dopo, per esempio, mi potrebbe venir voglia di fare lamore! Vabbe, semplice. Andrei dalla signorina che la d a tutti e le direi: Signorina che la dai a tutti, che cosa posso fare per te affinch tu la dia anche a me, visto che la dai proprio a tutti?. Lei allora mi potrebbe rispondere che ha tanto freddo, a stare tutto il giorno sulla strada ad aspettare i clienti, e che vorrebbe un bel maglione di lana a collo alto perch rischia di buscarsi un brutto raffreddore. Allora io andrei di corsa dalla nonnina che fa i maglioni di lana a collo alto e le direi: Nonnina che fai i maglioni di lana a collo alto, che cosa posso fare per te in cambio di un caldo maglione di lana a collo alto per la signorina che la d a tutti e che la darebbe anche a me se le porto uno dei maglioni di lana a collo alto che sai fare tu perch si sta quasi buscando un raffreddore?. Lei allora mi potrebbe rispondere che ha proprio bisogno di una dentiera nuova, perch quella vecchia glielhanno fregata i nipotini per andare a caccia di rane. Allora io mi recherei subito dal signore che tratta dentiere di seconda mano e gli direi: Signore che tratti dentiere di seconda mano, che cosa posso fare per te affinch io ottenga una dentiera di seconda mano che vada bene alla nonnina che fa i maglioni di lana a collo alto acciocch ella mi dia in cambio uno dei suoi bellissimi maglioni di lana a collo alto per la signorina che la d a tutti e che la darebbe quindi anche a me se le portassi un maglione di lana a collo alto perch ha tanto freddo a star sempre per strada ad aspettare i clienti e rischia di buscarsi proprio un brutto raffreddore, eh signore?.

Lui mi potrebbe rispondere che si un po perso nel mio ragionamento e di ripetergli cortesemente tutto un po pi lentamente Ma facciamo invece che il signore che tratta dentiere di seconda mano sia un tipo piuttosto sveglio e che avendo capito al volo lantifona mi risponda che ha proprio voglia di un buon piatto di pasta e fagioli. E allora tornerei tosto dallomino che fa la pasta e fagioli e gli direi: Omino che fai la pasta e fagioli, la signorina che la d a tutti ha tanto freddo a star sempre per strada ad aspettare i clienti e proprio perch una professionista non me la d se non le porto un maglione di lana a collo alto ch rischia di buscarsi un brutto raffreddore, ma la nonnina che fa i maglioni di lana a collo alto vuole in cambio una dentiera perch la sua glielhanno fregata i nipotini per andare a caccia di rane e il signore che tratta dentiere di seconda mano vuole un buon piatto di pasta e fagioli. Ora: tu che cosa vuoi in cambio di un altro piatto di pasta e fagioli che mi darebbe modo di mettere un po a posto tutto sto casino affinch io possa andare dalla signorina che la d a tutti e che finalmente la darebbe anche a me che mi sta gi passando la voglia?. E lomino che fa la pasta e fagioli mi potrebbe rispondere che una bottarella alla signorina che la d a tutti gliela darebbe pure lui ora che glielho fatto venire in mente. E allora io, che ho gi capito come va a finire, gli direi: Omino che fai la pasta e fagioli, sei proprio sicuro che non vuoi che ti lavi la macchina come ieri?. E lui mi risponderebbe che, no no, ha proprio voglia di togliersi sto sfizio, perch una vita che sua moglie lo manda in bianco. E a quel punto io gli direi di non preoccuparsi, che ci penso io a parlare con la signorina che la d a tutti e che sono sicuro la dar anche a lui perch una gran professionista ma guarda che casino che ho combinato! Cos lui mi darebbe un bel piatto di ottima pasta e fagioli come la sa fare lui e io tornerei dal signore che tratta dentiere di seconda mano che mi darebbe la dentiera di seconda mano per la nonnina che fa i maglioni di lana a collo alto che ricevendola mi darebbe in cambio un caldo maglione di lana a collo alto per la signorina che la d a tutti che se non mi sbrigo finisce che stacca e se ne riparla domani. E cos, alla fin della fiera, porterei il maglione di lana con il collo alto alla signorina che la d a tutti che, ringraziandomi, la darebbe allomino che fa la pasta e fagioli la fottutissima troia perch proprio una gran professionista! Credo che il sistema sia ancora un po da mettere a punto, ma bisogna ammettere che con il capitalismo si tromba di pi.

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chi beve per dimenticare ci che avvenuto negli ultimi diciassette anni. C chi si beve questa storia del bipartisan pensando che siano dosi per un cocktail. C a chi piace bere moderno, in 3D: Daiquiri, Drambuie, Dark Angel. E a chi piacciono i vecchi Super 8: le grappe. E poi c chi ama bere in bianco e nero; per lesattezza, bianchetto e Nero dAvola. C chi beve in compagnia e chi invece preferisce bere completamente da solo, insieme a Massimo Giletti. Diffida di chi beve Vov e Zabov, a bordo di un Suv. Brandy: liquore composto da una parte di lampi e tuoni, una di rimorso, due parti di cruento assassinio, una di morte e dannazione, quattro parti di distillato di Satana. Lha scritto Ambrose Bierce, presumibilmente dopo aver visto una puntata di Porta a Porta. Se bevi consapevole, cerca di ruttare in coscienza. Nel mondo politico si vanno formando tre correnti: acqua, acquavite, acquasanta. C chi ha voluto fare loriginale e si bevuto un piccolo cocktail ispirato a uno dei sette nani. Si chiama Ec-

IL RUVIDO

DRINX
di Alessandro Rossi

VANESSI

colo, buono, ma ha una curioso effetto collaterale: sei sicuro di aver riconosciuto un vecchio amico; gli vai incontro, lo abbracci affettuosamente, ma solo allora ti rendi conto che un cactus. C chi non ha mai bevuto in vita sua, ma gli venuta la cirrosi perch rimasto chiuso un weekend in ascensore con Scilipoti. Il sonno della ragione produce Tavernello scaduto. E viceversa. C chi passato da Craxi a Penati: in pratica partito dalla Milano da bere ed arrivato a Sesto San Giovanni a vomitare. Attenzione: Lapo Elkann ha intenzione di chiamare happy hour la cassa integrazione. La regola del latinista: Bevo, prometto e giuro che non berr pi nellinfinito futuro. C chi beve e sa. E c chi beve e non sa. Come quel segretario degli Esteri che a una festa in Per vide un ospite in abito lungo rosso, e linvit a ballare, ottenendo per un secco rifiuto: Per cominciare, lei ubriaco. Secondo: questo non un valzer ma linno nazionale peruviano. E terzo: non sono una donna, ma larcivescovo di Lima.

GUERRA SEMPRE!
di Stefano Effe

Il pranzo servito

opinambur. Letichetta non lascia dubbi. Nel sacchetto della signora Mimma c proprio una confezione con quel nome esotico, ruzzolata per le scale mentre la aiuto a portare su la spesa. Lei diventa rossa come se fosse stata beccata con una partita di droga pesante. Non per me, farfuglia. E a dispetto dellartrosi si butta dentro luscio del suo appartamento con uno scatto felino daltri tempi. Rimango di stucco. Gli odori della cucina della signora Mimma sono parte inscindibile della palazzina: puoi provare a indovinare il giorno della settimana con lei. Sai gi che se c odore di baccal o di pesce fritto venerd, di sugo con la pajata, da abbinare immancabilmente ai rigatoni, gioved. Aromi da trattoria daltri tempi: minestroni, trippe, carbonare. Un repertorio da Rugantino. Che centra il topinambur? Rientro a casa mia, dove il repertorio rigorosamente Findus, Knorr nei giorni di festa. Mia moglie davanti alla sua ispiratrice: Benedetta Parodi, la redentrice dei culinariamente svantaggiati, dei diversamente cuochi, delle mogli pronte a infinocchiare i mariti shakerando sofficini e sughi pronti. Da quando a casa si seguono le sue performance, la mia diffidenza a cena aumentata. Qui non corro davvero il rischio di incrociare il topinambur. Mi avvento sulla vellutata di zucchine, molto meno attraente di quella fumante sul pacchetto del surgelato. Ma c un odoraccio. Mia moglie per incolpevole, viene dalle scale. Credo che un topo marcio

e bruciacchiato debba pi o meno puzzare cos. Leffluvio arriva dritto dritto dalla casa della signora Lucrezia: Stavo soffriggendo le giuggiole e il cardamomo e il baccal si bruciato, mi spiega, sa, la ricetta famosa di Vissani. La guardo. in ordine come sempre; il suo punto di riferimento estetico resta incrollabilmente Rosanna Vaudetti. Ma che centra lei con il cardamomo? Tremenda la tv: bisogna essere senza cuore come Vissani per spacciare baccal con le giuggiole ai pensionati. E penso alla signora Mimma alle prese con il topinambur. , come sempre, la vedova Rosati a fare luce: La colpa tutta della nipote del sor Esposito che andata ospite a La prova del cuoco dalla Clerici e ha pure vinto. Ora ci vogliono andare tutte. Specie chi cha la pensione minima, perch ti danno un bel rimborso spese. Mentre parla una lacrima le solca il viso. La guardo interdetto. Nun se preoccupi, nun piango, mica faccio la ministra io, io rido, so ricca, cho la reversibilit, dice, chiaramente ironizzando sulla Fornero che si commossa dopo aver tagliato le pensioni, che sto a prepara una zuppa di cippollotti nocerini dop, hanno detto che sono una cosa speciale. Ci mancava solo la vedova Rosati che guarda il pedigree delle cipolle. Rientro a casa, la minestra si freddata. Apro il frigo. C una scatoletta di Simmenthal che sta l dal giorno della creazione. La divoro con soddisfazione. Mi sento un uomo davvero fortunato.

IL RUVIDO
Enrico Vaime

OGNI ANNO NATALE E QUALE


inutile fare finta di niente: il Natale eccolo. Inutile fingere una disinvoltura che lascia comunque trasparire il panico, lo sconcerto misto a confusione mentale, uno stato topico che ricorda quello di un leghista di fronte a un congiuntivo per lui letale. Il Natale con tutte le sue finzioni, le sue trappole sentimentali ormai fruste, il suo White Christmas ormai conosciuto per il suo record di incassi: eccolo. Irving Berlin, lautore, dicono fosse un cinico e un agnostico. Non gliene fregava un cacchio della neve (che rima con lieve e perfino cantando ci si accorge della pochezza e della fasullaggine del riferimento, che ignora per bassi scopi valanghe, smottamenti e slavine). Bianco Natale di Berlin la canzone pi eseguita al mondo, una macchina per fare soldi che ha segnato (e continua a farlo) record di incassi, avendo allietato la vecchiaia dellautore che prima di scomparire ha oltrepassato scandalosamente e di molto i cento anni. Irving non credeva al Natale per una serie di motivi tutti condivisibili (peccato non lo siano anche i diritti del pezzo fortunato). Gli dissero di scrivere una canzone commemorativa. Lui ci penso su un po. Scart furbescamente alcune ricorrenze che non offrivano granch allo swing americano: tent (ma solo per un attimo) di esaltare in musica il Corpus Domini. Ma la ricorrenza non era poi cos aggregante. Meglio semmai il Giorno del Ringraziamento, data in cui gli americani uccidono migliaia di tacchini, scelti in un mucchio di animali assembrati nei recinti in attesa dello sterminio. Solo un tacchino tra le migliaia ristrette nel recinto natalizio sar come vuole la tradizione risparmiato. Magari era il pi grasso. Aveva comunque certamente un gran culo. E morir di vecchiaia mentre i suoi colleghi rosolano sulle griglie e laria si riempie di un odore caratteristico e di un canto altrettanto prevedibile: e vieni gi dal ciel, lieve, dice il poeta miliardario, sposando una facile rima che lha fatto ricco. E queste elencate fin qui sono le consuetudini (tanto doccasione e scorpacciata di pietanze) pi seguite e accettate. Ser-

vono ad attutire limpatto con la ricorrenza pi ricattatoria fra quelle rimaste. Buone intenzioni scritte, imbustate e messe sotto la scodella dei tortellini: mozioni di intenti fasulle come si sa sono le promesse doccasione. C chi si commuove, non si capisce se per le difficolt digestive che sorgono fin dal mattino o per chiudere, con sospettosa ipocrisia, unimpasse che poteva, se non rintuzzato in fretta, degenerare in gesti di amore familiare recitato esagerando, sulla spinta del tiepido Bosca, Chardonnay promosso spumante, che sa di tappo: sbaciucchiamenti, cin cin. Aiuto, non c difesa. Inutile tentare con atteggiamenti distaccati che dovrebbero raggelare il prossimo. Auguri!. Come?. Auguri. Allora?. No, niente. Auguri, buon Natale. Cio, auguri mirati ad oggi. Domani ce la prendiamo in culo?. E che modo di parlare! Domani vedremo. Cio, dovrei accontentarmi del buon Natale che oggi e Santo Stefano ciccia?!. Ma no, non volevo allora diciamo buone feste e. E certo! Un mazzo di ricorrenze assemblate a casaccio: Natale con Santo Stefano, San Silvestro, lEpifania al! Un unico pacco!. Ma allora scusi: che si dice in un giorno come questo?. Qui la volevo: si cerca finalmente un po di sobriet. Butti l un che giornata! ricevendo in risposta gi, ha rinfrescato. Daltronde spesso cos la vigilia di Santo Stefano, lunica ricorrenza che mi dice qualcosa. Qualcosa cio?. Mi dice che passata quella gran rottura di palle del Natale.

5 G. M. Sghimbescio
e fabri fibra
di Greg

IL RUVIDO

GREGORIO MARIA SGHIMBESCIO romanziere, saggista, docente universitario e attualmente considerato il pi esperto critico musicale del pianeta. A lui ho rivolto qualche domanda sul fenomeno dellhip-hop.

Greg Professor Sghimbescio lei conosce, ovviamente, il fenomeno dellhip-hop? sghimbescio Beh, un complesso movimento culturale che nasce addirittura alla fine degli anni Settanta. Parte tra le comunit afroamericane e quelle portoricane del Bronx e nei decenni successivi si espande per il mondo. Greg Quindi lei conosce anche gli artisti che hanno fatto crescere il rap e lhip-hop. sghimbescio Ovviamente imprescindibile il contributo di artisti come DJ Kool Herc, Afrika Bambaataa, Melle Mel, Kurtis Blow, Grandmaster Flash. Ma anche lapporto di produttori come Sylvia Robinson della Sugar Hill Records. Greg Professor Sghimbescio, arriviamo ad oggi. Cosa ne pensa di Fabri Fibra? sghimbescio Fabri Fibra? Sa a cosa mi fa pensare? A una bambola per bambine. Greg Come dice, scusi? Fabri Fibra mi ricorda il nome di una bambola per

Greg

S che centra? Lei cosa vuole sapere?

sghimbescio

Greg Cosa ne pensa un critico come lei di Fabri Fibra come artista e come rapper! sghimbescio Greg Schiacci un bottone e lei vola!

Vola? Chi vola? Fabri Fibra la bambola che si libra!

sghimbescio Greg

Arrivederci Professor Sghimbescio. Arrivederla.

sghimbescio

sghimbescio bambine.

Greg Professor Sghimbescio, dicevo cosa pensa di Fabri Fibra come artista hip-hop? sghimbescio Ha presente le bambole? Hanno grosso modo nomi cos tipo T rilla T rulla, la bambola che si culla Tippy T oppy Gnippi Gnappi Greg Professor Sghimbescio! Mi risponde per favore? Lei conosce Fabri Fibra? sghimbescio Greg Certo. Quello di In Italia con Gianna Nannini.

Esatto! Proprio lui. Che mi dice di lui? calvo, mi pare no?

sghimbescio

IL RUVIDO
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6 PALLA AL PIEDE
di BebF StFrti
assurde? Non quello che incide! C da prendersi la colpa? Tutti spariti e gi a caragnare Noi qui alla redazione Vadavialculotueilcalcio Editrice lo sappiamo bene come gira il mondo, la lacrimuccia ci sta sempre bene. Vai in conferenza stampa per parlare di un secco tre a zero giocando di merda? Basta che ti commuovi e scarichi sugli altri e la gente subito dalla tua. Noi italiani siamo maestri del CHIAGNI E FOTTI. Hai truccato dei campionati? Vai l e lamentati davanti ai microfoni e ai flash. Non eri tu che rubavi! Erano gli altri che erano onesti! Poi fai il piangina, butta l due sospetti e vedrai che gli italiani ti perdonano un po come il libro di Moggi, Un calcio nel cuore, e secondo me avevano sbagliato mira Il campionato continua e di tassazione di solidariet i calciatori non ne hanno pi parlato, per sembra che ultimamente piangano molto. In un momento in cui il premier Monti rinuncia al suo stipendio per quello da senatore A VITA se lo tiene (perch il culo sempre il nostro) e sembra abbia lacrimato come una statua di Padre Pio in un momento cos si diceva alcune notizie ci confortano. La prima ci arriva dal passato, e ci consola con esempi alti di lacrime ben spese. Sembra che anche Mussolini allatto della proclamazione delle leggi razziali, in piazza Unit a Trieste, due lacrimucce le abbia buttate l e quindi non siamo soli nel grande mare della storia del mondo. La seconda che anche Andrea Agnelli, capito il momento del Paese, abbia voluto, da par suo, fare una dichiarazione che riportiamo in calce e senza commento. La Fornero ha pianto per una manovra! Sapeste quante volte sbatto io nel parcheggio di Villar Perosa e non dico niente!. un saluto anarco-antifighetto

cos , cari rimbambiti che basta che vi diano il calcio e poi vi possono sbattere una manovra finanziaria in quel posto, per piangendo e tutto va bene SI VERO, GLIELO STAVO BUTTANDO AL CULO, MA ERO TAAAANTO COMMOSSA! la Rubentus pardon la Juventus ha vinto, con un golletto di Marchisio/santo subito. Del Piero stato abbattuto da Rossi, e spiace per Rossi, che deve buttare via un paio di scarpette nuove sporche di sangue naturalmente scherzo, non spiace neanche per Rossi comunque Del Piero sta bene e poi sembra che Rossi alla fine abbia pianto, quindi tutto a posto. E cos tutto va avanti. Certo, andando in pensione a ottantaquattro anni uno ha meno tempo per seguire la squadra del cuore, sempre che un infarto non lo stronchi al tornio a settantotto. Certo, una nonna che tiene anche i nipoti, siccome la pensione la prende a ottantanni ha meno tempo per accompagnarli alle partite dei pulcini, poi se uno ti finisce sotto un autobus al massimo quel giorno la squadra gioca con uno in meno. Sta passando questa idea che nella vita limportante sia partecipare, non vincere, ma neanche esserci sempre, ogni tanto quando c da fare la dichiarazione dei redditi Sei l alla partenza, pronto per la cento metri della tua vita? Piegato in due con i piedi sui blocchi? Arriva la Fornero, te lo smattarella nel di dietro, poi si commuove e tu ti fai tutta la gara con questo ingombro, anche doloroso. Per lei ha lacrimato, come la Madonna dellErario, e tutti a dire Miracolo! Un politico, strapagato, e che cera quando il Paese andava in merda, che piange!. E gi a vendere i rosari, le immaginette, le tazze, e fin la carta igienica con la faccina della Fornero, e i kleenex naturalmente. Un po come quando il Milan and in B, due volte, una gratis e una pagando. Non era colpa di nessuno, ma appena torn in A erano tutti l a prendersi il merito, cerano pi fautori della risalita che tifosi per sembra che tutti piangessero, quindi tutto a posto. Ma si sa, la vita cos la colpa sempre degli altri. C da affondare un Paese? Sotto a mangiare come orchi! C da trovare un rimedio? E vai di consulenze! C da giustificare spese inutili e

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LAVORI IN CASA
di Roberto Corradi
utto comincia in una mattina di un giorno qualunque. Anzi, di quello dopo. Perch le cose non succedono mai in giorno qualunque ma in quello dopo. La variabile la circostanza. Lacquisto di un nuovo insediamento la pi diffusa. Parliamo di appartamenti o villette. Per le ville vere e proprie il discorso a parte. Meno frequente, ma non per questo del tutto improbabile, la scelta di mettere mano a operazioni rimandate da troppo tempo, ormai. Quasi impossibile che tutto si compia stante un affitto. Ma siamo nel regno della probabilit, quindi chiss. Come sempre a ridosso di una situazione come questa, linizio ottimo. Allettante, praticamente ideale. una bellissima e caldissima giornata. Le finestre aperte fanno entrare un solleticante odore primaverile. Il caff caldo gi nelle tazzine. Linvitato siede al tavolo del soggiorno con ancora indosso il giaccone sportivo (pulito ma eccessivamente vissuto) per non inoculare il dubbio che si stia prendendo troppa confidenza. Sotto il braccio sinistro, una pila di scartoffie non ortodosse. Ci sono, s, vero, anche normali stampati. Ma campeggiano per lo pi opuscoli, depliant, alcuni anche con materiale al loro interno. E poi ci sono gli immancabili strappi di notes vergati a matita. Al massimo tramite penna omaggio di ditte edili o grossiste di materiali elettrici e da costruzione. Si sorseggia, si conversa del pi e del meno, c spensieratezza. Poi arriva il piccolino. Che naturalmente pu essere anche una femminuccia, in questo caso il genere indifferente: si tratta solo della personificazione della purezza e dellingenuit che gi vaticina nel suo cuoricino mirabolanti novit che renderanno ancora pi speciale la sua vita. Il pap e la mamma stanno per fare i lavori, per restaurare una struttura gi esistente o per tirarne su una nuova. Magari si avvereranno sogni inconfessati. I piccoli giardini avranno una piscina? Le case saranno dotate di stanze per i giochi? Sotterranei? Tutto possibile. Siamo alla vigilia di qualcosa di importante. Poi il frugolo se ne va e gli adulti prendono a

IL RUVIDO
FASE 1 INTRAPRENDENZA AMICIZIA PREVENTIVI

confabulare. Piastrelle cos, tubi cos. Per i sanitari noi abbiamo questi modelli. Ah, s? Per noi pensavamo a questi altri. Non c problema, costano di pi ma niente di che. Ok. Poi tempi, modi e quantit e alla fine tocca agli strappi da notes e al clic-clac della penna griffata dai fratelli Ciccone, gli specialisti dellidraulica. Magari soci del nostro eroe, chiss. Dunque sommato questo e quello, considerato quello e quellaltro, perch quellaltro non puoi non considerarlo (io, per me, non lo considererei per, hai visto mai succede qualcosa? Meglio essere in regola. Ma se no ci parlo io e ci regoliamo tra noi), insomma tenuto conto di tutto e dellamicizia che ci lega, anche se ci conosciamo da 40 secondi ma ci ha presentato coso, un amico comune, ecco: la cifra questa. E arriva lo stupore. pi alta di quanto i mecenati pensassero ma non poi di molto. Sciocchezze. Va bene, va bene. Procediamo. E, riposta la penna nel taschino interno del giaccone, leroe d ufficialmente inizio alla vicenda con un segnale inequivocabile: un ghigno, solo apparentemente amichevole. Poi arriva il secondo giorno (continua...)

MO VENE NATALE
di stefano segreto

onostante la recessione e il rischio di default, ci avviciniamo veloci al Natale. Anche questanno sar il 25 dicembre, ma c stato il rischio concreto che venisse spostato al 24, per via dellalternanza pari-dispari che, dalle targhe delle auto, pareva dovesse estendersi anche alle ricorrenze; per fortuna intervenuta lAdiconsum e la minaccia stata sventata. Nel rispetto della tradizione ci sentiamo tutti pi buoni, confortati come siamo dalle notizie di questi giorni: creato in Olanda un supervirus che potrebbe sterminare met della popolazione mondiale; in Florida un tizio, che si spacciava per medico, rimodellava il fondoschiena delle sue pazienti con una miscela di cemento, olio e sigillante per riparare pneumatici forati; Lady Gaga cerca un fidanzato che sia superdotato e molto colto, magari laureato ad Harvard (ancora La pupa e il secchione), mentre pare che la Canalis abbia rotto anche col nuovo fidanzato (ancora La sora Camilla); a Parigi sono stati vietati i baci sulla tomba di Oscar Wilde; secondo studi accurati (?), le mogli che usano lo scooter sono le pi predisposte a tradire il coniuge; si afferma loutlet del caro estinto e anche per pagare i funerali ora possibile ricorrere alle dilazioni secondo la formula a rate, Fratres! Non sono impazzito, ho solo letto sui giornali di questi giorni le cronache di quella che Battiato, gi anni fa, definiva unepoca di pazzi.

Ma per fortuna le strade sono gaiamente illuminate e i centri commerciali affollati malgrado i prezzi poco invitanti tipo 320 per un maglioncino, roba che neanche se ci fosse dentro Bianca Balti (e daje!); il traffico impazzisce a giorni alterni; a Napoli tornano (tornano?) i rifiuti; e mentre risulta sempre pi difficile allestire lalbero di Natale perch in giro c penuria di sfere ancora sane, c chi giura di aver visto di nuovo per le strade perfino gli zampognari (in realt si trattava di pensionati che sindustriavano per arrivare alla fine del mese). Viene voglia di ritirarsi in un eremo e aspettare che passi la buriana, e intanto torna dattualit un vecchio brano di Renato Carosone: Mo vene Natale nun tengo denare me leggio o giurnale [magari Il Ruvido, N.d.A.] e me vaco a cucc.

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GREG I SOTTOTITOLATI

continua

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Memorie di un vecchio viatore
di Marco Presta

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o fatto il primo volo in aereo che ero gi un ometto, avevo circa ventisette anni. A quellepoca, lAlitalia era una compagnia aerea talmente ricca che il sacchetto per il vomito te lo faceva trovare gi pieno, per dire. Al momento dellatterraggio, gli italiani ancora applaudivano, a testimoniare lo stupore, pi che la felicit, di essere usciti vivi da unesperienza considerata quasi magica. Poi le cose sono cambiate e rapidamente, ormai volare diventata una cosa normale per chiunque. In realt, e a dirla tutta, la nostra compagnia di bandiera sarebbe gi volata in cielo da parecchio e senza neanche bisogno dellok da parte della torre di controllo, se lo Stato non lavesse salvata da decenni di pessima gestione. In Italia per siamo fatti cos: giochiamo a fare il Paese capitalista, ma poi, nel momento in cui le regole di mercato stanno per pretendere la loro vittima, interviene il governo di turno e risolve tutto con i soldi pubblici. Ad oggi, la situazione ideale sarebbe che la Fiat producesse anche gli aeromobili, cos con un unico intervento lo Stato potrebbe sistemare due tra i nostri problemi principali. Magari ci arriveremo. Laltro giorno ho preso un volo per Genova e mi sono sorpreso a osservare i miei connazionali e la loro nuova, straordinaria confidenza con i voli di linea. Tanto per cominciare, tutti ormai viaggiano con il solo bagaglio a mano, anche perch lattesa per la restituzione delle valigie, specie a Fiumicino e a Malpensa, pu arrivare a coinvolgere due o tre generazioni della tua famiglia. Questo comporta che i passeggeri nelle apposite cappelliere (cos chiamate perch lintento iniziale era quello di fornire ai viaggiatori piccoli vani per cappelli e cappotti, tanto i bagagli viaggiavano in stiva) tentano di stipare dei trolley

grandi come cinghiali maremmani e dei borsoni delle dimensioni dellex ministro Brunetta (i controlli alla Security sono cos scrupolosi proprio perch si teme che qualche dipendente pubblico possa aver progettato unorribile vendetta, altro che paura di Al Qaeda!). Di conseguenza, scesi dal bus che dallaerostazione conduce sotto laereo, si scatena una disperata corsa verso la scaletta daccesso, per arrivare a bordo prima degli altri e riuscire a sistemare loneroso fardello. Terminata questoperazione, ci si siede e si apprende che il proprio aereo dovr aspettare che partano prima almeno cinque-sei voli, in lista dattesa per il decollo da quella stessa pista. Noi, ad esempio, avevamo davanti un Boeing 747 che rullava dal 1970, con a bordo il presidente Saragat. Una volta partiti, hai varie possibilit di svago: spingere con il gomito contro il gomito del tuo vicino sul minuscolo bracciolo che divide le due poltrone, ricevere in faccia lo schienale del viaggiatore davanti reclinato allimprovviso, chiederti angosciato se il cellulare con cui un tizio due file pi avanti sta continuando a smanettare stato impostato sulla modalit aereo o se invece interferir con gli strumenti di bordo, causando un disastro aereo mentre quellimbecille gioca a Tetris. Inoltre a bordo, dai primi di novembre, causa la difficile situazione economica dellAlitalia, servono solo acqua o caff. Se chiedi unaranciata, lo steward si mortifica e ti fa vedere la foto dei figli. Insomma, volare non ci spaventa pi, ma ha perso gran parte del suo fascino, ormai saliamo su un aeroplano con lo stesso atteggiamento con cui saliamo sulla metropolitana. O forse sar che, dopo aver visto sfrecciare satelliti e navicelle spaziali, niente che voli riesce pi a emozionarci. A parte lo spread, naturalmente.

IL RUVIDO
LE BEN POCO MIRABOLANTI AVVENTURE DI CICCIO

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PAUSA PRANZO
Spasimanti
a collega Bellagio inquieta. Ha uno spasimante doro, nel vero senso della parola, inoltre colto, simpatico, intelligente, ricco. Casa mozzafiato e scarpe elegantissime, cosa a cui lei d un certo peso. Suppongo anche che non vada in giro in tuta da ginnastica durante il weekend, caratteristica che per la Bellagio assolutamente deprecabile. Di fronte allo sguardo interrogativo di alcune di noi venuta in suo soccorso la collega Pilotti: Hai ragione! Tutti questi che il sabato mattina vanno in giro in tuta, ma perch?. Non mi ero decisamente accorta dellinvasione dei maschi in tuta, perci ho taciuto, cos, per non sembrare troppo cheap, cio non di classe, un po sfigata. Ma sappiatelo, uomini tutati, a me non date alcun fastidio. Tornando alla Bellagio, chiediamo: Ma se colto, simpatico, intelligente, allora cosha? brutto?. Lei ci mostra una foto. Non bruttissimo, nemmeno bellissimo, per ecco un uomo piacente. Un fisico fantastico, aggiunge lei. Hai detto che non sono le scarpe?, faccio io timidamente. No, figurati, lui porta le e dice un nome di scarpa che non ho mai sentito nominare e che infatti non so qui ripetere. Allora?, chiediamo, cos?. La Bellagio ha fatto la prova del bacio. E non c scarpa che tenga. di quelli che ti leccano, dice sconfortata mentre rientriamo in ufficio. E mentre lo dice passa la collega Taccone che la guarda con invidia e interesse, di certo fraintendendo le sue parole. La collega Gargiulo chiede chiarimenti: Che ti leccano?. Ma s, cerca di spiegarsi la Bellagio, quelli che non ti danno un bacio profondo, ma restano l, un po in superficie con la linguetta. Decidiamo che largomento non pu essere approfondito l, sul pianerottolo dellufficio. Toccher dedicare al bacio un altro pranzo. La Bellagio se ne va. Guardo la collega Gargiulo e chiedo sottovoce: Ma tuo marito usa la tuta nei weekend?. Sempre, risponde, adesso lo chiamo e gliene dico quattro.

Certi pomeriggi
di Gianni Fantoni

er qualche minuto non laveva mica capito che linsegnante di matematica stesse parlando con lui, pensava fosse lievemente strabica. Ma quel 4 invece era tutto suo. E laveva ricevuto dal posto e sulla fiducia, gettandolo in coma vigile. Gli ci volle un po per riprendersi, aiutato dalla campanella che rompeva le righe. Uscito da scuola telefon a casa dal bar per avvertire che sarebbe tornato giusto per la cena, ch aveva da fare con gli amici. Naturalmente, appena fuori dal perimetro scolastico, i suoi compagni erano spariti veloci come dei martin pescatori, ma Ciccio non ci teneva a farlo sapere ai suoi. Gli bastava stare in giro a zonzo anche da solo, a sbrogliare i soliti pensieri, a cercare comprensione in quella umidit invernale della sua terra che tanto amava, anche se quellinverno un po lo aveva abbandonato, non ammalandolo come si deve, senza beneficiarlo di quei febbroni che lo asciugavano un po nel fisico e gli risparmiavano qualche giorno di scuola. Pass dal mercato rionale, giusto per osservare le persone chine sulle bancarelle; immagin come sarebbe potuto stare vestito con un paio di giubbini appesi in alto e fu preceduto nelle conclusioni da un venditore che, rispondendo a una signora vicino a lui, diceva a voce alta che quella la taglia pi grande, poi si deve andare su misura da un sarto. Oppure al circo! Ah ah ah!. Ciccio si rabbui, perch sulla parola circo sera convinto che il venditore avesse guardato nella sua direzione. Scivol via vicino alla bancarella dei formaggi e si dilegu verso la periferia, mentre un tocco di campane lontano lo avvertiva che stava volontariamente saltando il pranzo. Come se fosse stata tenuta lontana da un confine immaginario, la nebbia, compatta, lo aspettava appena fuori dal centro del paese. La direzione della camminata fu decisa da un abbaiare che

giungeva dal canile abusivo del signor Celso. Ma si perse nei proprio pensieri e torn in s alcune ore dopo, senza averne memoria, come se fosse stato rapito dagli alieni. Arriv l che era gi buio, il cancello era chiuso. Un cane, sbucando con tutta la testa allimprovviso davanti a lui, lo spavent a morte. Ciccio corse via e inciamp. Fece un rumore sordo come quando un sacco di cemento sviene su una carriola, evocando la stessa polvere. Si rialz senza testimoni. Il buio lo avvolgeva assieme alla nebbia e si decise di tornare a casa. Non si vedeva pi niente. Lautobus gli apparve come in un sogno, con un rumore che la nebbia rendeva pi intimo. Il brutto voto era stato inghiottito dalla fame e dal desiderio di essere a casa velocemente, ma il pulsante per prenotare la fermata non funzion. Scese a quella dopo, ma la coltre era davvero importante. Sceso, lasciato al freddo e al buio come una frittata quando si chiude lo sportello del frigo, Ciccio sincammin a ritroso verso casa. Arriv, credeva, nel suo solito agglomerato urbano situato poco dopo la citt ma non ancora in paese, ma si perdette. Come un cieco, toccava le pietre per riconoscere la strada, ma non vedeva a dieci centimetri. Lansia lo colse. Suon al primo campanello. Gli apr la signora Maris, che lo conosceva e che abitava non troppo distante da lui. Lo ospit al caldo della cucina nellattesa che i suoi genitori lo venissero a prendere. Ciccio rimase vestito senza dire una parola, ipnotizzato dalla fiamma bluastra della stufa a kerosene. Quando lo prelevarono era ormai cotto a bagnomaria. Mentre i genitori si profondevano in mille scuse e alternati ringraziamenti, la signora Maris chiuse la porta. Tornata in cucina vide che della torta di mele appoggiata sul tavolo non era rimasta che una minuscola fettina, circondata da briciole.

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La chiesa si rinnova
di Ugo Dighero
cattolici sono in estasi mistica: la Chiesa entra finalmente nellera moderna! Bruciare sul rogo scienziati e giovani donne, vendere indulgenze, far scappare criminali nazisti in Sud America, violentare bambini, tutta roba del passato. Siamo ormai distanti dalle affermazioni di san Tommaso dAquino: La donna un errore della natura, una sorta di maschio malriuscito e deforme. Da quelle di papa Leone XIII: Certe specie di lavoro non si addicono alle donne, fatte da natura per i lavori domestici. Un primo segnale di questo cambio di rotta laveva dato monsignor Fisichella con lapertura del Vaticano alla bestemmia, che va contestualizzata, ma senza equivocare. Alcuni hanno pensato erroneamente che bastasse affiancare la bestemmia alle barzellette sulla fica per contestualizzarla. Il criterio invece : pu bestemmiare chi ci consente di fottere milioni di cittadini non versando lIci sui nostri alberghi di lusso. Basta con le vecchie rigidit da Santa Inquisizione. La svolta decisiva arrivata in questi ultimi giorni: la Chiesa ha finalmente preso posizione su Harry Potter. Da tempo mi chiedevo come mai una realt che propone da millenni favolette come il paradiso e linferno (il limbo sta per essere abolito e si cicaleggia anche che il purgatorio abbia le ore contate) non si fosse messo ancora in concorrenza con le altre Fantasy proposte dal mercato.

Comunque, padre Amorth ci fa sapere che in Harry Potter il maligno agisce in maniera nascosta. In effetti, Harry Potter niente in confronto a don Verz, che riesce a far sparire un miliardo e mezzo di euro senza che nessuno se ne accorga. E senza bacchetta magica! Padre Amorth ha compiuto pi di 70.000 esorcismi. lunico religioso che vanta un tentativo di esorcismo su Cristiano Malgioglio e pare abbia anche esorcizzato una lavatrice, una stampante e persino delle zucchine. I suoi detrattori dicono che veda il diavolo dappertutto malelingue! Lesorcista, intervistato dalla Cucinotta, ci fa sapere che il diavolo si annida anche nelle pratiche yoga: Pensi di farle per scopi distensivi, ma portano allinduismo. Tutte le religioni orientali sono basate sulla falsa credenza della reincarnazione. Queste assurde false credenze! E ve lo dice uno che crede che si possa partorire rimanendo vergini, che Eva abbia mangiato la mela e che resuscitare dalla morte sia del tutto normale. Di fronte a questa svolta di rinnovamento risultano ridicole le accuse che vedrebbero la Chiesa dietro la decisione dei vertici Rai di vietare ai conduttori la parola preservativo nella giornata mondiale contro lAids. Per parlare della malattia, la Chiesa aveva solo consigliato luso delle seguenti parole: cespuglio, obsoleto, lapalissiano, tanica, raperonzolo, pane, cacofonico, spinterogeno. La nuova Chiesa avanza e ci penseranno i superstiti.

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di Tommaso Capolicchio

SARDA MANNARA
a nottata si adagia placida e leggera su di noi. Siamo sempre a Berlino in casa di Mara la Maceratese e la sua coinquilina Serena Pittau. Mara per lo pronuncia alla francese, perch le sembra pi chic. Pittau come Rousseau. Abbandono per un attimo istinti filosofici per abbandonarmi alleffetto lisergico dellaglio fritto che viene lasciato sul fuoco in attesa di condirci una pasta. Lascio che impregni di Italia questa fredda atmosfera nordeuropea. Lardita Pittau, che certo non aspettava ospiti, indossa anche una canottierina molto sexy che lascia semiscoperte altre parti del corpo dove il suo manto erboso si insinua un po a casaccio. Mai visto nulla di simile. Completamente pelo e ossa. Solo immaginare il mio corpo sopra al suo mi d una benefica sensazione simile allo scrub. Guardo fuori dalla finestra e intravvedo la luna piena. Deve essere una sarda mannara o il Moncler che sostituisce la sua pelle originale? Ciao sono Serena, e mi d la mano fredda. Gianki. Se sei stronzo meglio che te ne vai che qua ne abbiamo gi visti parecchi. Certo Pittau, hai ragione, questa casa trasuda sesso oltre che aglio. Lultimo uomo entrato qui devessere un idraulico della DDR. Scusala Gianki, acida perch lhanno appena mollata, si affretta a scusarla Mara. Lhanno?, chiedo, che gi un plurale su Magilla Gorilla mi sembra del tutto azzardato, ma evidentemente a Berlino la cozza terribilmente trendy e miete vittime ogni secondo che passa. Due in un mese, e mi agita indice e medio davanti agli occhi come se fossi in qualche modo responsabile dei suoi insuccessi amorosi. Scappavano dopo una settimana e lo sai perch?, domanda Sardology. Cristo, Pittau, non farmelo dire ti prego, sarei cattivo, volgare e invece mi sei gi simpatica con questo tuo vezzo di portare foulard Herms di pelo nostrano attorno al collo. Dimmelo tu. Dicevano: non ho voglia di impegnarmi con te. Ma chi vi ha chiesto niente!. A questo punto Mara deve avere sbagliato qualcosa, perch lolio frigge tipo altoforno e manda zampilli come una puntata di Quark dove ricostruiscono al computer la sparizione di Pompei. Il diversivo serve solo a fare incarognire la Serena, a cui arrivano schizzi di olio caldo che la sua armatura pelosa da Chewbecca ovviamente rende innocui. Guarda non serata, se ti racconto cosa mi successo, ci provo io, che a farmi compatire dalle cozze sono un grande. Sviluppo il senso da crocerossina comune alle donne che nella cozza raggiunge livelli da esercito della salvezza. Quando alla fine del racconto rivolgono il loro sguardo tenero verso di me e persino i baffi della Pittau sembrano meno garibaldini, mi sembra ineluttabile proporle la cosa che mi batte in testa da quando sono entrato qui: due contro uno? Le ragazze si guardano per un attimo. Nessun problema, accenna Pietro Micca e fa segno alla sua amica di sistemare la camera da letto. Ce metto pure le candele, aggiunge Mara, c puzza de fritto.

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IL RUVIDO

I veri Padri della Patria di Riccardo Iacolare


stato un tempo in cui Carter e Breznev avevano il potere di cancellare il mondo con un pulsante. In quegli stessi anni, se lo ricordi, potevi passeggiare serenamente di notte nella tua citt, senza che nessuno ti molestasse. Era il tempo in cui tornavi a casa la sera e ad aspettarti cera tutta la famiglia, per vedere insieme Dov Anna? o Ritratto di donna velata. Ma questo avveniva prima che ti spiegassero che era meglio avere pi scelta e pi canali televisivi e che ti ritrovassi da solo, su un divano, a vedere un certo Enrico Papi mentre tua moglie, da sola sul letto, guarda un certo Maria De Filippi.

la schedina

Accadeva allora quasi ogni sabato di trovarsi tra amici al bar, a compilare una schedina del Totocalcio, sperando in un tredici milionario da dividere in tre o quattro, per comprarsi lauto o la cucina o permettersi finalmente una vacanza al mare: sogni senza soldi di unItalia onesta e piccolo borghese. Quella scelta coraggiosa tra uno, ics e due che ripetevi studiando i pronostici e seguendo landamento del campionato ma lasciandoti troppo spesso influenzare dalla fede calcistica ti faceva poi fremere e sognare ascoltando Tutto il calcio minuto per minuto la domenica alla radio. Tu col tuo pezzetto di speranza in mano, quel tagliando figlia da custodire come una reliquia, mentre spoglio, matrice e i tuoi sogni li avevi affidati alla ricevitoria. E cos la schedina era soprattutto un momento di aggregazione sociale, che nasceva il venerd sera in un bar fumoso e affollato e finiva la domenica pomeriggio tutti accanto alla radio, tra un tripudio e unimprecazione. Poi a te, o italiano sempliciotto che non eri altro, stato fatto intravedere un sogno pi ambizioso. Le vincite da settanta milioni di lire sono diventate da cento, ma di euro. Cos ti sei ritrovato a giocare da solo in una tabaccheria anonima e silenziosa, sparando sei numeri a caso, freddi e senza cuore, sperando in una allucinante botta di culo che ti faccia vivere per almeno tre vite come un Bobo Vieri, con auto di lusso, cabinato panamense e gnocchette sarde al seguito. Certo, lo so, tutta colpa del caro-vita. Ai miei tempi una schedina la pagavi cento lire, mentre oggi vuole almeno settemila euro, la Mini Cooper e lappartamento allOlgettina. Ma pur vero che ti porta due sue amiche: una velina e laltra letterina. Anche tu per, sei proprio diventato incontentabile! Con ruvido affetto, tuo Pepito Sbazzeguti

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Alta Sosiet
CAMERA PICTA ECCESSIVA
di Roberto Corradi
ovevamo continuare le alte sosiet amerecane. E dazzorit! Ma nel nostro percorso ci siamo imbattuti in Baudo. Come pu uno che cerca attori americani imbattersi in Baudo? Mistero. Il fatto che esploravamo con lavidigia di un cercatore doro volti e visi nellopera del Mantegna, la Camera Picta dei granduchi di Mantova, altres nota come Camera degli Sposi, databile tra il 1465 e il 1474. Eravamo l, insomma, che scrutavamo, quandecco compiersi il miracolo. Baudo. Pippo Baudo nel volto del marchese Ludovico Gonzaga che, assiso in trono, riceve la notizia della nomina a cardinale del figlio Francesco. E fino a qui lecito, ma non educato, anche dire chi se ne frega. La sorpresa arriva di soppiatto, perch allargando limmagine si ha unesagerazione di somiglianze, e che ? Alle spalle di Baudo, proprio alla sua sinistra, appare, meditabondo, Vito Gamberale, gi amministratore delegato Eni, poi

Telecom, poi plenipotenziario autostrade ecc. ecc. dalle turbolente vicissitudini giudiziarie. Alla sinistra di Gamberale arriva Pierluigi Paragone (il giornalista che una metafora, ma con il come) riconoscibile dal mento molle e dal labbrone sudafricano. E se qualcuno ingenuo pensa che sia finita qui, checch: la nana in basso (e dove potrebbe essere altrimenti una nana?) arriva a ostentare fiera la fisionomia di Isabella Bertolini, donna PdL da sempre. E ci scusiamo per aver espresso un concetto come PdL cos, a caldo, senza un avvertimento pregresso. Sfiniti, capitoliamo. La Camera Picta del Mantegna eccessivamente pregna. Forse anche per la rima, chiss. Percossi e attoniti ritorniamo sui nostri passi e nel prossimo numero riprenderemo lalta sosiet amerecana. Troppe emozioni in una volta sola ci hanno sfinito. Buona Camera Picta a tutti.

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LE ULTIME PAROLE INFAMOSE
di Marco Melloni
Maroni: Oggi come oggi, la Lega andr da sola ovunque. Guarda, Bobo, che se ti informi alcuni di voi hanno diritto allaccompagno. Monti: Voglio creare le basi per ulteriori azioni a sostegno delle famiglie. A quelle Strangio e Lo Piccolo basta il Ponte sullo Stretto. Berlusconi: Ero uno dei politici pi conosciuti al mondo assieme a Obama. Barack e Burattin. Concita De Gregorio: Alle regionali del Lazio il PD ha fatto di tutto per perdere. stato un gioco da ragazzi. Berlusconi: Quando ho lasciato Palazzo Chigi mi hanno chiamato sia Sarkozy che la Merkel. Pronto? Mi hanno detto che si libera un appartamento in centro. Apicella: Ora che non Presidente del Consiglio, Berlusconi pi sollevato. Senza incarichi istituzionali, pu finalmente indossare scarpe col tacco 12. Morgan: In Rai era tutto finto. Ma non credere che su Sky HD sembrino pi vere le tette della Ventura Marchionne: Ho fiducia in Monti: facciamolo lavorare!. Se fossi nel Presidente del Consiglio, mi iscriverei di corsa alla FIOM. Don Verz: Ora so che cosa significa essere Cristo in croce. Ma Lui ci and per trenta denari, non per un miliardo di euro! Monti: Ne siamo sicuri: lItalia non fallir!. Come per il San Raffaele, ci comprer il Vaticano. Rosalinda Celentano: Con la Bellucci ci siamo amate in giovent, ma le ho chiesto di fermarsi al bacio. E poi dicono che sono sempre gli uomini che lasciano le cose a met! Monti: Lattuale governo composto da figure tecniche che scompariranno dalla scena. La Fornero scoppiata a piangere unaltra volta. Casini: Le medicine di Monti sono amare ma inevitabili. Speriamo siano tutte per uso orale. Monti: Rinuncio allo stipendio da Presidente del Consiglio e da Ministro dellEconomia. Come un Vecchioni qualsiasi. Monti: Per sostenere leconomia, fate regali di Natale Made in Italy. Lui, ad esempio, a Rai e Mediaset ha regalato le frequenze. Berlusconi: Provo struggimento per Mubarak, abbandonato dallOccidente. Per non parlare di quella troia di sua nipote! La Russa: Con Fini non ci sentiamo pi. Sembra che Gianfranco gli abbia anche tolto il saluto romano. Bossi: LItalia stata sconfitta dalla Storia. La Padania dalla Geografia. Marcegaglia: La manovra va approvata al pi presto, senza se e senza ma. Ma con parecchi vaffa.

IL RUVIDO
Don Verz: A Formigoni abbiamo salvato faccia e culo. La plastica, per, non deve essere riuscita bene perch ancora si confondono. Brunetta: Se lo spread torna a 200, Monti ha vinto. Lo sa perch glielhanno detto i Pokmon. Casini: Chi sostiene il governo Monti ci metta la faccia. Tanto lo sappiamo a chi toccher metterci il culo. Tiziano Ferro: Ho un fidanzato e sono felice. Ve bene, sei gay, ce lhai detto, abbiamo capito, non serve la telecronaca. Calderoli: Il governo Monti una fabbrica della povert. Oltretutto, in Italia lunica che funziona. Monti: Questo solo il primo passo. E ha gi pestato una merda. Erika: Omar, sei un viscido che specula sulla mia famiglia!. Ma chi te la tocca la tua famiglia!, pare gli abbia risposto lui.

Papa immobile

Il Ruvido Anno I, numero 7 Roma, 2011 Direttore responsabile Marco Presta Direttore editoriale Roberto Corradi In redazione Roberto Corradi, Greg, Marco Melloni, Marco Presta, theHand, Enrico Vaime Grafica e impaginazione Alessandro Carusi Webmaster Gisella Ruccia Propriet Drimcamtr srl Societ Drimcamtr srl, Via Gozzi 55 Roma Numero di iscrizione alla Camera di Commercio: 10756131008 Numero R.e.a. 1255929 Registrazione presso il Tribunale di Roma n. 336/2011 del 10 novembre 2011 Sito web: www.ilruvido.it E-mail: redazione@ilruvido.it

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