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FABBRICAZIONE DI UNA CORDA IN BUDELLO.

DIFFICOLTA: TEMPO:

facile una mattinata (non completamente asciutta!)

Fabbricare una corda in budello di una semplicit infantile anche se richiede pazienza e metodo.

IL BUDELLO.

Il budello utilizzabile per questa operazione, semplicemente del budello per salsiccia a tubo arrotolata o per salsicce di maggiori dimensioni per le corde di calibro maggiore. Ha lapparenza di una lungo cordoncino di colore biancastro ma di fatto si tratta di un lungo tubo uniforme.

Lo si pu trovare facilmente presso un macellaio o un salumiere che confezioni in proprio salsicce ed insaccati. Di solito si trovano due tipi di budello: il budello di montone o il budello di maiale; il secondo essendo di spessore e diametro maggiori forse pi utilizzato per la produzione di corde di maggiore calibro. I macellai accettano facilmente di venderlo a basso costo o anche a volte di regalarlo.

Il budello si trova confezionato in salamoia. Dalla lunghezza di diversi metri, arrotolato attorno ad una placca di plastica.

La prima cosa da fare lavare il budello in abbondante acqua (o sotto acqua corrente) affinch abbia perso completamente lodore della salamoia.

Attenzione: qualora si avessero disposizione pi bobine, lavare unicamente il budello di cui ci si servir subito, senza osservare ci, il resto del budello si rovinerebbe subito. Di regola generale, si conserva diversi giorni nella sua salamoia.

Di consistenza viscosa, il budello scivola facilmente tra le dita, ma nel contempo, tende altrettanto rapidamente a formare nodi inestricabili. Occorre quindi manipolarlo con grande cura, lasciandolo sempre nellacqua chiara in quanto secca altrettanto rapidamente.

DAL BUDELLO ALLA CORDA.

- DEFINIZIONE. Una corda di budello non nientaltro che una o pi sezioni di budello attorcigliate su se stesse e quindi seccate.

- DIAMETRO DELLE CORDE. In questa sede non si tratta di dare delle indicazioni esatte relative al diametro preciso delle corde, ma di dare il modo di sperimentare il processo di fabbricazione affinch ciascuno sviluppi da solo le proporzioni diametro/lunghezza ottimali ricercate per ogni strumento musicale, che sar possibile affinare abbastanza precisamente durante la calibratura della corda essiccata e lasciata sotto tensione. Per cui, a questo livello, parleremo solo di corde fini, medie e grosse.

- MESSA IN OPERA DEL DISPOSITIVO. La tecnica consiste nel tendere una o pi sezioni di budello (a seconda del calibro desiderato) entro due punti, di cui uno rotativo e laltro mobile secondo lo schema che segue qui sotto.

a
budello trapano corda

Pesi

Materiale: Trapano o avvitatore a velocit variabile. Dei morsetti. Dei pesi variabili tra 1 Kg e 300 gr. Della funicella solida. Un uncino a vite. Due uncini doppi.

Il luogo di lavoro dovr essere secco e ventilato alfine di rendere ottimale lessiccamento del budello. Il budello si tende tra i due punti a e b. A seconda dellinfrastruttura del luogo, fissare solidamente il trapano o lavvitatore con dei morsetti orizzontalmente su di un piano. Fissare nel mandrino luncino a vite (punto a). In mancanza di trapano o avvitatore elettrici, un semplice sistema a manovella, andr altrettanto bene rendendo semplicemente un po pi lungo il lavoro. Al secondo punto di aggancio (punto c), annodare ad ogni capo di una cordicella, dalla lunghezza di circa 50 cm, uno dei doppi uncini. Ad unestremit verranno sospesi i pesi (d), mentre allaltra estremit verr annodato il budello (b). Il punto c, non deve essere ad angolo ma fatto con una forma arrotondata (ad esempio di tondino di legno lisciato, o un di tubo di un qualsiasi materiale scorrevole), poich il peso deve essere mobile e la cordicella deve poter avanzare o arretrare liberamente quando il budello si ritrarr per effetto delle tensione. Il dispositivo pu essere installato su di un tavolo, anche perch, per dei calibri sottili, difficilmente sar possibile creare una corda dalla lunghezza superiore ai 2 metri. Per una corda relativamente fine (corrispondente allincirca al diametro di una corda MI di Nylon per una chitarra classica), saranno necessarie due sezioni di budello di montone. E stato detto che il budello, cos come lo comperiamo presso il macellaio, pu raggiungere una lunghezza di circa 3 m. E quindi necessario tagliare una sezione del budello un po pi lunga del doppio rispetto alla lunghezza della corda desiderata (in considerazione di una riduzione compresa tra 5 e 10 cm dovuta alla torsione del budello). Si tratta quindi piegare in due la sezione prescelta, avendo cura che non tocchi per terra affinch non si sporchi o si danneggi. Per dei diametri medi, occorrer raddoppiare maggiormente le sezioni (al posto di una sola piegatura, 3 o 4). Per le corde di grosso calibro, consigliato di usare preferibilmente un budello pi spesso come il budello di maiale; sapendo che due sezioni di budello di maiale, restituiscono un diametro di corda calibrata maggiore ai 2 mm. Dopo qualche esperimento, si imparer velocemente ad anticipare il diametro finale, che verr rettificato in fase di calibratura finale in ogni caso. Poi, annodare quindi un capo alluncino stretto nel mandrino del trapano (punto a) e laltro capo andr annodato alluncino doppio (punto b) e, nel medesimo tempo, applicare un peso di almeno 500 gr allaltro uncino d. Il budello dovr tendersi SENZA TOCCARE nessuna superficie, mentre la cordicella dovr potersi muovere liberamente sul punto c. E importante che il punto b SIA FISSO da un punto di vista rotatorio, ossia che la cordicella ed il(i) relativo(i) peso(i), non ruotino assieme alla corda in torsione. Per ovviare alla cosa, sufficiente inserire nellasola delluncino b dei bastoncini di legno di una lunghezza sufficiente affinch, ruotando per la torsione, lo stesso tocchi la superficie dellasse o del tavolo su cui montato il dispositivo in modo da bloccarla nel punto necessario. Il bastoncino sar ritirato una volta essiccata la corda e prima della sua calibratura finale.

- LA TORSIONE DEL BUDELLO.

Una volta installato il dispositivo, la torsione della corda avverr in due tempi. Ma prima di tutto, importante prestare la massima attenzione nellevacuare dal budello il massimo possibile dacqua e daria in esso contenute che, in caso contrario,iniziando la torsione, creerebbero dei rigonfiamenti e delle bolle che renderebbero la sezione della corda irregolare. Per fare questo sufficiente prendere il budello tra due dita, premendole sufficientemente e facendole avanzare ed arretrare su tutta la lunghezza del budello teso pi volte. Ad ogni passata, se del caso, una volta arrivata ad una delle due estremit, si forer la bolla eventualmente formatasi sotto la pressione delle dita e svuotarne per bene il contenuto dacqua o aria. Il resto dellacqua residua si evacuer da sola con la tensione della corda e per evaporazione con la corda in essiccamento. Solo ora si potr dare avvio alla torsione. Si inizia col dare qualche giro di torsione LENTO in modo da vedere come il budello reagisce. Il peso sufficiente se il budello gira su se stesso e si attorciglia senza oscillare. Se dovesse oscillare, aggiungere altro peso. Procedere progressivamente e senza fretta aiutando la torsione a svilupparsi uniformemente su tutta la lunghezza. Il pericolo maggiore che, facendosi la torsione pi densa ad unestremit, il budello ceda o la torsione non sar regolare. Per evitare che ci accada, procedere come sopra, stringendo pi soavemente tra le dita il budello ed avanzando le dita su tutta la lunghezza in modo continuato e nel senso di torsione. La difficolt maggiore consiste nel fermare la torsione prima che si produca il fenomeno di sovratensione che si manifesta con lattorcigliamento su se stessa della corda appena attorcigliata. Tale fenomeno deriva dal fatto che la tensione non lo pu pi sospendere, ma caricando peso ulteriore si arrischia il budello ceda. Queste ondulazioni della corda la rendo irregolare ed inservibile. Bisogna quindi smettere subito, lasciando in tensione a riposare cos com per circa un ora, il tempo che il budello secchi un po e non ceda pi sotto le dita. Una volta passato questo tempo, potremo aggiungere altro peso sino a raggiungere 1 Kg di tensione, tensione alla quale il budello resister una volta che sar pi secco. A questo punto, possiamo riprendere la torsione, dando ancora qualche giro di trapano, a velocit LENTA. Anche stavolta, si tratta di fermarsi prima della sovratensione e di ottenere una densit sufficiente che difficile da definire a parametri in questo contesto. Di principio, quanto pi il budello attorcigliato, quanto pi la corda risulter di materia omogenea e resistente. Allocchio, le striature dovute alla torsione, devono apparire molto ravvicinate ed appena visibili. Ora, bisogner quindi lasciare seccare la corda per diverse ore. Lessiccamento sar sufficiente quando il materiale sar diventato solido. Quale riferimento di paragone, la corda dovr essere dura quanto una corda di nylon.

- LA FINITURA.

Una volta secco il budello, la corda non dovr che fare qualche giro su se stessa per ritrovare la sua torsione naturale, dopo averla liberata dalla stecca di legno che bloccava la rotazione delluncino doppio b. La finitura si svolge in due tappe: la calibratura e loliatura, il tutto lasciando sempre la corda sotto tensione. La calibratura, consiste nello sbarazzare la corda dalle sue irregolarit, il tutto dando la possibilit di ottenere il diametro desiderato. E importante considerare che gi la semplice calibratura per lo sbarazzare la corda dalle sue irregolarit, riduce il diametro della stessa, va dunque previsto questo assottigliamento qualora si voglia raggiungere un diametro preciso previsto. Per calibrare si usa della carta vetrata a grana sottile. Prenderne un pezzetto e ripiegarlo su se stesso e quindi calibrare la corda sulla sua lunghezza ed avendo cura di grattare su tutte le facce della corda contemporaneamente e di non togliere pi diametro da un lato che non dallaltro. Per evitare che ci accada ed anche per controllare la regolarit del diametro su tutta la lunghezza della corda, utile usare un supporto mobile come sul tornio per legno. Calibrando cos il budello allo stesso modo di come avviene per il legno, permetter la calibratura regolare fino allottenimento del diametro desiderato. Attenzione: se la corda diventa troppo sottile, potrebbe cedere sotto la tensione del peso. Altro procedimento: possibile procurarsi presso un rivenditore di utensili per la pesca uno snodo, che consiste in un uncino che pu ruotare su di un asse. Collocarlo al posto delluncino c, la corda girer su stessa aiutata dal trapano che, girando ad una velocit superiore, permetter una calibratura pi regolare. E importante rifinire la calibratura usando una carta vetrata molto sottile che renda la superficie molto liscia e senza asperit. La finitura si raggiunge passando dellolio siccativo, come lolio di lino cotto. Aiutandosi con un panno imbevuto dolio, lo si passa uniformemente su tutta la lunghezza della corda. Sotto leffetto dellolio, il budello prender un colore ocra scuro, che potr differire un poco a seconda della natura del budello e delle condizioni di essiccamento. Bisogner quindi lasciare seccare la corda ancora per parecchie ore, a seconda della ventilazione del luogo, prima di manipolarla.

- LA CORDA. Una volta secca, la corda dovr essere staccata con cura dal dispositivo, tagliandone le estremit. Bisogner quindi avvolgerla con delicatezza facendone una bobina di circa 7 cm di diametro. Attenzione a non sbriciolare la corda facendo degli angoli. La corda finita ed essiccata utilizzabile da subito ma preferibile aspettare qualche giorno ancora prima di utilizzarla. Una corda riuscita, tendendone una sezione tra le due mani, deve oscillare formando un solo ventre e senza nodi di vibrazione. Allocchio, loscillazione dovr avere la forma di unogiva lunga e stretta. Per quanto concerne il timbro, lesperienza insegna che tanto pi il materiale denso, quanto pi il timbro sar brillante e, al contrario, se la densit sar minore, il timbro sar pi opaco. Il primo non un difetto in rapporto al secondo ed esattamente su questo punto che si dovr lavorare e ricercare una sonorit particolare. Bisogna sapere che la densit deriva principalmente dal grado di torsione. Ma brillantezza ed opacit dipendo ugualmente anche dalla rugosit della superficie della corda, cos come pure dalla sua tensione sullo strumento.

Di Olivier Fraud, settembre 2006 Traduzione di Boris Cavadini, dicembre 2011.

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