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Un professore copia le tesi degli studenti e fa un libro: condannato a 7 mesi di carcere


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05 settembre 2008 21:17

Non solo aveva copiato alcuni capitoli della tesi di due suoi studenti per farne un libro, ma, spacciandolo per una sua opera originale, aveva anche cercato di concorrere per la cattedra di professore ordinario all'Universit di Trento. Al 'professore copione' per andata male: i suoi studenti lo hanno scoperto citandolo in giudizio ed stato condannato in primo grado per violazione del diritto di autore e in appello a sette mesi di reclusione per truffa. La sentenza stata confermata dalla Seconda Sezione Penale della Cassazione. Nel 2005 il tribunale di Trento aveva condannato il professore Fabio R. per violazione della legge sul diritto d'autore in quanto, nel 2000, aveva pubblicato un libro con alcuni capitoli copiati dalle tesi di due alunni di cui era stato relatore. Oltre a mille euro di multa, il prof aveva dovuto risarcire 1600 euro a uno dei due studenti e 800 euro all'altro. Ma la punizione per il 'plagio' non si ferm qui. In appello, nel 2007 il docente stato condannato anche per truffa a sette mesi di reclusione e ad un rimborso di tremila euro per le parti civili, perch con lo stesso libro aveva cercato di ottenere per merito la cattedra dell'Universit di Trento. In questo modo, scrivono i giudici "ingannava l'Universit facendo credere di aver composto il libro - con parti copiate - per ricerche e lavori svolti per conto dell'ateneo ottenendo 8 milioni di lire quale contributo per le spese di pubblicazione". Nel ricorso in Cassazione il professore aveva cercato di difendersi sostenendo che non si trattava di violazione del diritto d'autore in quanto "la tutela della norma riguarda solo l'opera d'ingegno di carattere creativo con le caratteristiche di novit e originalit e non un lavoro, quale quello redatto dagli studenti, che costituisce una mera opera compilativa, priva della caratteristiche di originalit e novit ". Ma i supremi giudici, nella sentenza n.34726, hanno precisato che l'opera d'altri non si riferisce ad un lavoro interamente compilato da un soggetto diverso da quello che ne appare l'autore ma anche al fatto oggettivo che il lavoro non sia proprio, cio non sia frutto del proprio pensiero, svolto anche in forma riepilogativa ed espositiva, ma anche esprime quello sforzo di ripensamento di problematiche altrui che si richiede per saggiare le qualit espositive di un candidato". Il professore, invece, non aveva 'rielaborato il pensiero' ma aveva fatto semplicemente un 'copia e incolla' dal floppy disk consegnato dagli studenti dei capitoli delle tesi.

Fonte: ansa

http://www.siciliainformazioni.com/articoloLight.zsp?id=28146

30/03/2011

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