Sei sulla pagina 1di 4

ARMA Arma a doppio taglio Figurato: elemento o argomento che pu ritorcersi a danno chi se ne serve.

Armi e bagagli Figurato: tutto ci che si possiede, riferito in genere a chi se ne vaportandosi via tutte le proprie cose. In sernso lato, anche senza riserve, completamente. Deriva dal linguaggio militare, e si riferisce alla smobilitazione di un accapamento. Var.: con armi e bagagli; prendere armi e bagagli. Avere unarma segreta Figurato: poter contare allinsaputa dellavversario, su un elemento qualsiasi capace di risolvere una situazione a proprio vantaaggio. Essere alle prime armi Figurato: fare le prime esperienze, cimentarsi per la prima volta in unimpresa, un attivit o simili. Il detto, di origine francese, si riferiva inizialmente alle prime esperienze della vita militare, quandoun soldato impugnava le armi la prima volta. Passare per le armi Giustizare con procedimento sommario,soprattutto in tempo di guerra. Il detto risale al tempo in cui per armi si intendevano quelle di taglio, e pertanto la vittima veniva trapassata dalle lame. Sotto le armi Figurato: in servizio militare. Stare con larma al piede Esser pronti allazione, in stato di alerta; prepararsi a una guerra, come tenendo le armi pronte a esssere impugnate velocemente. Var.: stare con le armi al piede. ARMATO Armato come un saracino Con molte armi, armato di tuttto punto. In senso figurato, anche agguerrito, temibile, o, ancora munito di tutto ci che serve per ottenere un determinato scopo. Allude alle antiche lotte fra Cristiani e Saraceni, che nella tradizione popolare hanno lasciato di questi ultimi un ricordo di grande ferocia ed efficenza belllica. Armato fino ai denti Armato di tutto punto, ben difeso. Spesso scherzoso o ironico. In senso figurato, si dice anche di una persona foret, agguerrita, o munita di tutto ci che serve per ottenere un determinato scopo. Deriva dallimmagine del combattente che oltre a tutte le altre armi stringe fra i denti un pugnale o un coltello. ESERCITO Esercito di franceschiello Esercito male armato, privo di disciplina e di mezzi, com unerata tradizione storica pretende fosse quello di Francesco II di Borbone, chiamato popolarmente Franceschiello. Il detto si usa oggi per unistituzione o un ente disorganizzato, dissestati, ineficienti per incuria, incapacit o mancanza di mezzi. FUCILE Stare col fucile spianato Stare allerta pronti areagire sparando su un eventuale nemico. In sernso lato, esssere molto vigili, stare in guardia, badare a farsi prendere di sorpresa. Figurato: sorvegliare

strettamente qualcuno, come se lo si tenesse sotto sotto il tiro di un fucile. Figurato: esercitare un controllo attento, continuo e opresssivo,pronti a inrevervenire con critiche, punizioni o altro al minimo errore altrui. Var.: stare col fucile puntato. GUANTO Gettare il guanto Figurato: lanciare una sfida, come si faceva anticamente gettando fisicamente un guanto per trascinare qualcuno a duello o in battaglia. Mandare il guanto Dichiarare guerra a qualcuno, secondo le antiche usanze usanze che prevedevano linvio di un guanto come dichirazione di guerra. Anche sfidare qualcuno. Var.: consegnare il guanto; inviare il guanto; ricevere il guanto. Raccogliere il guanto Figurato: accettare una sfida, come raccogliendo fisicamente il guanto che un tempo si gettava ai piedi di qualcuno per sfidarlo al duello. GUERRA Fare la guerra Figurato: opporsi nettamente a qualcuno o qualcosa: a un persona o a un gruppo, a unistituzione, a unidea e simili attacandone le azioni, i principi e cosvia. Guerra dei nervi Figurato: serie dinterventi pressanti che mirano a spezzare la capacit di resistenza allavversario sottoponendolo a continue azioni ostili, per privarlo della serenit e del controllo di s, in modo da esasperarlo e piegarlo a quanto si vuole ottenere. Propriamente, una lotta condotta servendosi di pressioni psicologiche o di una propaganda capillare e sistematica tesa a influenzare le opinioni e il conseguente comportamento della nazione o dellesercito nemico, allo scopo di paralizzarne oridurne la volont di combattere. MANO A mano armata Con uso delle armi. Detto quasi esclusivamente di una rapina, di unagressione e simili. MARCIA Avanzare a marce forzate Figurato: procedere in unazione con grande rapidit ed energia. Anche arrivare perseguire rapidamente un obiettivo sia pure di costo di grandi sforzi e fatiche. Nel linguaggio militare, indica lavanzare delle truppe con tappe di lunghezza superiore a quella ordinaria che velocizzano lazione ma costano fatica. MURO Mettere al muro Condannare a morte per fucilazione. In senso figurato, costringere in una posizione senza scampo, che non lascia vie duscita. PAZIENZA Armarsi di pazienza Prepararsi a sopportare situazioni o persone noiose oppure sgradevoli che non si possono evitare, facendo in modo di non far trasparire la propria insofferenza. Var.: Armarsi di santa pazienza. PIAZZA

Piazza darmi Figurato: luogo, ambienteo locale molto vasto. Propriamente era un ampio spiazzo destinato alladdestramento dei soldati posto allinterno delle mura dei castelli e pi tardi , allinterno delle cittadelle, in corrispondenza dei salienti e dei rientranti. Era cos chiamato inoltre un particolare tipo di trincea, detta anche parallela, utilizzata dalle forze attaccantinelle operazioni dassedio. QUADRATO Far quadrato Figurato: prepararsi a difendere qualcuno o qualcosa, come disponendoglisi attorno per proteggerlo. Riferito spesso ai componenti di un organismo, di un partito e simili. Deriva dallantica formazione militare a quadrato assunta in combatimento dalla fanteria, che poteva cos fronteggiare gli assalti da qualsiasi parte venissero senza dover cambiare lo schieramento, e veniva disposta allintorno di un comandante e del suo Stato Maggiore. Successivamente divenne la formazione classica per difendersi dalle cariche della cavalleria. QUARTIERE Quartier generale Figurato: luogo in cui si svolge abitualmente lattivit di un gruppo di persone, e in particolare la sede da cui veviene diretta o coordinata. Il quartier generale comunemente il posto di comondo di un generale e del suo Stato Maggiore; in Italia e in Francia era invece, in passato, sinonimo di caserma. RAGGIO Raggio dazione Figurato: ambito in cui si esercita un potere, uninfluenza,lefficacia di qualcosa in generale. un termine derivato dal linguaggio militare, dove assume connotazioni diverse a seconda dello strumento a cui si riferisce. Di un veicolo, indica la distanza massima che pu coprire in determinate condizioni su un percorso di andata e ritorno, senza rifornirsi di carburante; in questo senso utilizzato anche per gli aerei, come sinonimo di autonomia di volo. Di unarma, indica la distanza massima che pu raggiungere il proettile, mentre detto di un esplosivo, indica la distanza che raggiungono le schegge al momento dello scoppio. RAMAZZA Essere di ramazza Viene dal gergo militare, dove si riferisce ai soldati incaricati della pulizia della caserma. In senso pi esteso e scherzoso: essere di turno per fare qualcosa di spiacevole. Var.: essere comandato di ramazza. RANGO Il termine rango, oltre che sinonimo di ceto e di posizione sociale, entra nel linguaggio militare come equivalente di schiera, fil o riga di soldati. In passato era sinonimo di truppa. A ranghi serrati Figurato: molto unito e solidale, detto di un gruppo, un organismo e simili, soprattutto se riferito allattuazione di un progetto, unimpresa, uniniziativa e cos via. Nel linguaggio militare indica una formazione in cui i soldati sono disposti gomito a gomito, in righe compatte che si susseguono a breve distanza luna dallaltra, Rientrare nei ranghi

Figurato: rinuncire volontariamente o meno a una arica o simili, o anche abbandonare una lotta per il potere e ritornare in seno a un gruppo anonimo di cui si faceva parte in precedenza. In senso lato, abbondanare velleit, pretese o desideri troppo ambiziosi, quasi sempre cedendoa chi pi forte. Var.: uscire di ranghi. Rompere i ranghi Figurato: disobbedire, ribellarsi a un ordinamento, una direttiva imposta e simili, come abbandonando senza un ordine preciso le fila di una formazione militare. Serrare i ranghi Figurato: detto di pi persone, impegnarsi a fondo in unazione comune, affrontare uniti una lotta oppure difendere qualcuno o qualcosa in modo compatto. Nel linguaggio militare, significa riordinare la formazione di combatimento, avvicinando i componenti della truppa per riempire i vuoti lasciati dai caduti. RIGA Nel linguaggio militare, la riga una formazione in ordine chiuso, con i soldati disposti fianco a fianco a leggero contatto di gomito. Mettere in riga Figurato: far recedere da un atto di ribellione o dindisciplina; riportare qualcuno allordine, allobbedienza, inducendolo allosservanza dei doveri richiesti dallla sua posizine o altro. Per estensione, anche rimproverare aspramente qualcuno, domarlo; piegarlo con la forza o anche umiliandolo e mortifiacanolo. Deriva dal linguaggio militare. Var.: rimettere in riga;mettersi in riga; rimettersi in riga. Mettersi in riga con qualcuno Figurato: cercare di emulare qualcuno, di metterglisi alla pari, allo stesso livello, come per esser degni di stargli a fianco. Deriva dal linguaggio militare. Rompere le righe Figurato: sffugire al controllo, rifiutare di riconoscere unautorit o simili. Anche sbandarsi, muoversi o agire disordinatamente, senza coordinamento, come a casaccio, senza seguire alcuna precisa direzione. Viene dal linguaggio militare, in costituisce il comando con cui si mettono in libert i soldati allineati in formazione chiusa. SOLDATO Essere come i soldati del papa Essere degli incapaci, dei buoni a nulla, riferito in particolare a unistituzione dissestata, disorganizzata o priva di mezzi. Viene dal proverbio che dice Soldati del papa: otto a cavare una rapa; e senza il sergente non sono buoni a niente. Essere come i soldati del re Erode Essere male equipaggiati, laceri, in disordine, secondo quanto liconografia tradizionale ci mostra delle guardie di Erode il Grande, re degli Ebrei allepoca della nascita di Ges. TERRENO Restare sul terreno Figurato: orrire in battaglia, restando quindi a terra sul campo in cui si svolto lo scontro. In senso lato, anche uscire con molto danno da una situazione, o essere cosretti ad abbandonarla da sconfitti rimettendoci molto. Var.: lasciare sul terreno.

Potrebbero piacerti anche