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VENERD 2 DICEMBRE 2011

URBINO E MONTEFELTRO 21

URBINO LUNEDI IDEE A CONFRONTO CON RETE IMPRESA ITALIA

Ora pensiamo al futuro


RETE IMPRESA ITALIA punta dritto al futuro. Riunite in ununica sigla le associazioni di categoria urbinati (Cna, Confartiginato, Confcommercio e Confesercenti) si sono date questa bussola. La rotta lhanno annunciata ieri mattina dalla sala Castellani del Collegio Raffaello in occasione della presentazione del convegno (5 dicembre, dalle ore 16 allaperitivo delle 18,45, sala Incisori-Collegio Raffaello) Urbino pensare il futuro: bisogni innovazioni ed opportunit per lo sviluppo della citt e del suo territorio. Il presidente di turno di Rete Impresa Italia-Urbino, lorganismo partito al livello nazionale nel maggio 2010, ma gi in essere nella realt locale, lingegner Lorenzo Santi, ha voluto sintetizzare i motori di crescita in quattro filoni: realizzazione di spin-off per permettere allUniversit di fare ricerca applicata; diversificazione della proposta turistica e territoriale avvalendosi di esperienze del settore, sfruttando le potenzialit e affrontando le criticit; completamento del sistema turistico con spinte allartigianato artistico fino a questo momento piuttosto debole; coinvolgimento delle banche (nel caso specifico di Banca Marche) per investire sullo sviluppo. Semplificando un canovaccio a quattro voci che possa fare da volano nei differenti comparti. Non soltanto allinterno delle categorie ma anche nel percorso delle amministrazioni pubbliche. Lo dimostra la presenza, tra i relatori che luned prossimo proverranno ad intercettare gli spazi di manovra per intervenire sulla crescita, dellarchitetto Paolo Ceccarelli, che far il Piano Strategico della citt. Questo convengo ha spiegato Ceccarelli anticipando il suo pensiero ai
Da sinistra, Cecchini, Ceccarelli, Santi, Passeri e Buccarini

giornalisti sar certamente un grande stimolo. Ad animarlo saranno professionisti diversissimi tra loro (si va dal mondo accademico allimpresa) in grado per di raccogliere le proprie idee attorno ad uno sviluppo concreto e tangibile. Linvito fatto dai rappresentanti delle associazioni daltra parte parla chiaro: Evitare di fare

progetti buoni soltanto sulla carta e far s che gli interventi guardino al futuro ma non abbandonino il presente. Lobiettivo ha concluso Santi quello di fornire indicazioni utili. E, quel che serve particolarmente ad Urbino, rimediare alleccessivo sbilanciamento verso lo statalismo. e. m.

UNIVERSITA STUDENTI IN MOVIMENTO

Caro sindaco Corbucci, ecco cosa chiediamo noi


URBINO

GLI STUDENTI in movimento ieri hanno scritto al sindaco Franco Corbucci. Riportiamo alcuni stralci della lunga missiva: Caro sindaco, siamo le ragazze e i ragazzi che per una settimana hanno occupato simbolicamente piazza della Repubblica allo scopo di mettere al centro della discussione cittadina la condizione di disagio e marginalizzazione che stiamo vivendo. Crediamo che, dopo essere stata per anni lasciata in balia degli eventi e del caso, una discussione seria e aperta sulla condizione di chi studia e vive in questa citt sia oramai improrogabile. Troppe volte ci siamo sentiti rispondere che le problematiche studentesche sono di esclusiva competenza degli enti dedicati. Se vero che

LETTERA APERTA I ragazzi ora chiedono bagni chimici per i gioved notte, una bacheca e incontri
lErsu e lUniversit hanno tutta la responsabilit in merito alla gestione del diritto allo studio e allofferta formativa, altrettanto vero che al Comune di Urbino compete lamministrazione di momenti e spazi che prescindono lattivit accademica. Lintento della campagna Senza di noi Urbino muore era ed proprio quello di far emergere come il rapporto citt-studenti si sia col tempo ridotto ad un mero rapporto economico principalmente a causa del disinteressamento dellamministrazione comunale. Negli ultimi anni poco o nulla stato fatto per promuovere lintegrazione della comunit studentesca allinterno del tessuto sociale cittadino. LESEMPIO emblematico scrivono gli studenti universitari la polemica sugli infuocati gioved sera, tornata in auge nelle ultime settimane ed alla quale non si

risposto con una gestione seria e costruttiva delle problematiche presenti in ogni citt universitaria. Basterebbero poche iniziative di buon senso (pi bidoni, bagni chimici, promuovere o permettere di organizzare eventi alternativi alla sbronza in piazza) per riportare la situazione a livelli tollerabili senza dover ricorrere esclusivamente alle forze dellordine. Ora per lappello chiama una svolta: E arrivato il momento si legge pi avanti che lamministrazione di Urbino prenda coscienza del fatto che gli studenti sono a pieno titolo giovani cittadini di Urbino con esigenze che vanno rispettate e tutelate. Loramai logoro rapporto va ricucito. Il primo passo sarebbe quello di farsi carico della mediazione tra la cittadinanza urbinate e la componente studentesca, con azioni mirate a conciliare le esigenze delle due parti. PARTENDO da gesti simbolici (provvedere ad installare una bacheca per le attivit degli studenti, attualmente assente) fino ad arrivare a trovare nuovi spazi da dedicare alle associazioni (ad esempio per gli studenti dellAccademia, dellIsia e della Scuola dArte e delle loro opere). Ci dispiace lamaro commento alla promessa disattesa di provvedere allintroduzione di un consigliere aggiunto per gli studenti che nessuna proposta sia stata recepita concretamente e che lunica soluzione sia stata un tavolo bimestrale congiunto fra Comune, Universit e nostri rappresentanti senza nessun risultato. Per questo oggi riteniamo sia pi efficace un tavolo mensile a cui possano partecipare tutte le associazioni riconosciute attive in ambito studentesco e cittadino. Se fino a qui il tono pacato il finale un avvertimento che non va tanto per il sottile: Siamo convinti che non affrontare i problemi si ritorcer sullimmagine di questa giunta, alimentando anche tra gli elettori la sensazione di una cattiva amministrazione. Firmato gli studenti in attesa di risposta.

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