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Roma: Nuova vittima al rogo in campo de' Fiori

Proseguono le indagini e le condanne dell'Inquisizione per gli eretici della capitale e in altre citt, denunciate dalla comunit in difesa dei dogmi cristiani in vigore della giustizia divina.
IL POPOLO - Si conclude con il rogo il processo di Giordano Bruno la mattina del 17 febbraio del 1600 sul palco eretto in campo de' Fiori, davanti agl'occhi di una folla che accecata dall'ira e dal disprezzo per il progresso scientifico gridava "Bruciatelo!" in nome del rigido ordine religioso. Inoltre ravvisandosi sempre pi all'eresia, nella citt di Praga il Bruno dopo essere stato scomunicato dal luteranesimo, nega le teorie tolomaiche e aristoteliche affermando l'infinit dell'universo, la molteplicit dei mondi e negando l'esistenza di ogni posizione privilegiata e quindi della creazione divina. Nonostante gli aggravi commessi, e l'inimicarsi l'appoggio della gente contraria ai suoi idealismi anticonformisti, il Bruno riesce ad abbracciare la filosofia che garantisce e restaura la sua sovrana libert individuale, esaltandone l'amore come ricerca della verit. IL RITORNO IN ITALIA - In seguito all'invito insolito di tornare a Venezia da parte di sua serenissima Giovanni Mocenigo, interessato ad apprendere il dominio mnemonico, Bruno dopo alcuni mesi dallo svolgere l'incarico accettato, viene denunciato dal nobile all'inquisizione veneziana per l'insoddisfazione del suo insegnamento; successivamente per saldare conti in sospeso, il Sant'Uffizio ottiene l'estradizione dell'accusato a Roma, dove ad occupare il soglio pontificio Clemente VIII che lo condanna per eresia a 7 lunghi anni di carcere, in base alle decisioni prese nel Concilio di Trento conclusosi nel 1563. LA CONDANNA - Durante lo sconto penale si susseguirono per il Bruno interminabili interrogatori e pene corporali affinch rinnegasse e abiurasse contro le tesi aristoteliche e dei sacri canoni rimasti per secoli indiscutibili. Tuttavia l'imputato filosofo coerente e fedele al diffondersi del sapere scientifico e alla teoria dell'immortalit dell'anima, valorizza la libert di parola e le sue idee, rifiutando cos la possibilit di abiurare. Infine il verdetto raggiunto dalla Congregazione dei cardinali inquisitori giudicano l'imputato colpevole delle proposizioni eretiche e di ateismo. Avendo rifiutato anche i conforti religiosi e il crocifisso, il Bruno viene spogliato e legato al palo con la lingua in giova, stretta in una morsa, col fine di evitare la pronuncia di bestemmie. Con la pila mantenuta da un cristiano viene appiccato il fuoco, dopo di che le ceneri del Bruno vengono raccolte e gettate nel Tevere. Secondo il testimone oculare Caspar Schoppe Bruno rispose agli inquisitori Forse voi mi infliggete questa sentenza con pi timore di quanto io la riceva.

Campo de Fiori: i cittadini incitano con le grida che Giordano Bruno bruci allinferno come eretico. LE PEREGRINAZIONI - La vittima sessantaduenne di Nola, aveva gi ricoperto l'aggravo di dispute accademiche insieme a vari precedenti di reato: a partire dallo studio proibito dei testi di Erasmo da Rotterdam nel 1575, al carico del Bruno si aggiunge l'accusa per diffamazione di un docente calvinista nell'universit di Ginevra nel 1578, seguita dall'accusa di plagio della teologia copernicana all'universit di Oxford nel 1583.

Mappa concettuale realizzata con bubbl.us che illustra le tappe cronologiche e idealiste di Giordano Bruno

Fonti: http://www.wikipedia.it/, http://www.storiain.net/

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