Sei sulla pagina 1di 3

GLI ULTIMI ORSI

Un altro tocco di colore e la raffigurazione di questo mondo variopinto e vivace appare pi chiara, come sempre ci vengono in soccorso le Filze Criminali del Castello. 14 Dicembre 1571 - Pasqualino Bavoso di Propata q. Luca estratto dalle Carceri del Castello alla presenza di Alessandro Trotta auditore depone: il giorno dei morti io ero alla Chiappa in compagnia del Maselaro e Batta Caminata D. havevano tutti gli archibusi?? R. No e no vi era Andrietta Lavezaro monito a dir la verit perch in processo consta che lui in compagnia di Andrietta Lavezaro il Mazelaro, Lorencino de Bavastrelli, Batta de Caprile, Batta Caminata, Coggio da Varni, Tonotto de Fabrica, e Giacobino de Selvapiana andorno di notte che luceva la luna, alla villa di Foregondo dove arruborno Mateo de detto luogo R.fatemi cavar questi ferri chio ne dir la verits chio son stato, fatemi impicare. Io foi chiamato da Batta Caminata de Propata, quale mi disse chio pigliasse il mio archibuso che voleva che andasemo ad amazzar lorso, cos io vi andai e quando fussemo a Casareggio, ivi erano insieme Lorencino de Bavastrelli, Batta del Caprile et Lorenzino fu quello che li condusse alle Cabanne de Carrega che eravamo andati a cercar lorso e di quella strada tutti insieme di notte andorno a Selvapiana e poi a Foregondo et Lorencino haveva una barba posticcia. 15/8/1663 - Sequestro di persona. Ritrovandosi il primo giorno del corrente mese dagosto Stefanino Cassaleggio q.Giacomo a travagliare in far segar il fieno in certe terre prative l. di Frichiallo hebbero a capitar ivi tre huomini armati in forma di banditi e ladri, quali arrestorno, legarono e

condussero via detto Steffanino alla volta di un certo monte l.d.Barbagellata, per farle far riscatto di grossa somma di denari E qui inizia il lungo calvario del sequestrato, spostato bendato di notte, da monte a monte per farne perdere le tracce. Il racconto attualissimo, ma troppo lungo per qui riferirlo, voglio solo citare i passi che riguardano largomento. et subito si partissimo et andassimo su per un monte altissimo sopra del quale per il cattivo tempo che faceva et anche per la rapidit non vi si potevamo condurre et camminassimo per quello quasi circa a giorno, e poi trovando alcuni buschi si fermassimo in quelli fino allo spuntar del giorno e poi si ritirassimo nella selva in un certo luogho che non era ancor mezzora Vi erano stati gli orsi, perch viddimo la di lor pastura e dubitando di qualche incontro di essi animali mi ritirarono lontano nella medesima selva per il spatio di un miglio e mezzo nella quale si fermassimo per due giorni e per due notte continue e possia mi condussero in altra selva che resta sopra il luogo detto Pey nella quale mi sono fermato fino al Giorno della Beata Vergine Maria. E evidente che questi ultimi relitti di fauna selvaggia allignavano nelle selve a cavallo della Via Patrania, in fatti gli episodi rievocati citano Alpe, Carrega, Bertone, non parliamo poi di lupi presenti in numerosi branchi un po dappertutto, gli ultimi esemplari vennero abbattuti nella Selva di Monte Alfeo nel primo Novecento . 1627 Settembre - Johannes Augustinus Cardinalis sicome li giorni passati in tempo di segare, essendo stato il suo pastore asaltato con le sue pecore che haveva a pasculare, dal lupo, quale ne scann due. 1625 Agosto - Giovanni Fascia di Geronimo hieri sera circa le due ore di notte essendo in casa mia riversato sopra

di uno bancale, mia moglie mi dice, levatevi su che li lupi vogliono mangiare il cane 1615 Agosto - che questa mattina statto ritrovato nel territorio di Torriglia sulla costa di Trebiola una parte di un cadavero in mezzo alla strada pubblicaillud visitavit e repuerit illud essecio un figliolo dett danni cinque o sei in circa, quale era salvo dal corpo in su e gli mancavano tutte le parti dalla corrigia abasso, n si puoteva securamente decerne se sia maschio o femmina e vi era anche una gamba destacata dal corpo et adosso li mancava lorechia dritta et havea doe ferite, una fatta nella gola e laltra nel petto Il viandante spesso si muniva di un lungo bastone con unaccuminata punta di ferro che poteva essere impugnato con tutte e due le mani e utilizzato come una picca. Tutto questo rende lidea di quali pericoli continui corressero i nostri personaggi, quando poi non venivano assaliti da belve umane, quei banditi ferocissimi che per secoli insidiarono le carovane.

Potrebbero piacerti anche