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EFFETTI DEL DECRETO SVILUPPO SULLE NORME PER LA PROTEZIONE DELLA POPOLAZIONE DALLE ESPOSIZIONI A CAMPI ELETTRICI, MAGNETICI

ED ELETTROMAGNETICI GENERATI A FREQUENZE COMPRESE TRA 100 kHz E 300 GHz


Il testo della bozza del DL Sviluppo in corso di predisposizione (ad oggi 25 ottobre 2011) contiene un articolo dedicato alla revisione dei limiti ai campi elettromagnetici in radiofrequenza, cio quelli utilizzati per la telefonia cellulare, le radio e le TV, il Wi-Fi e Wi-Max. Tra le pieghe dei tecnicismi possibile scorgere alcune deprecabili modifiche alla normativa attuale, gi di per s giudicata insufficiente dalla comunit scientifica internazionale a proteggere la salute della popolazione, che rischiano di peggiorare il quadro dei rischi di esposizione ai campi elettromagnetici. In particolare, segnaliamo al punto a) : Poich il D.Lgs. richiamato detta le disposizioni per limmissione nel mercato, la libera circolazione e la messa in servizio delle apparecchiature radio e delle apparecchiature terminali di telecomunicazione, con questa modifica si intende chiarire che tali apparecchiature non sono pi soggette ai limiti di esposizione di cui al D.P.C.M. 2003, con la conseguenza che ogni produttore di terminali di telecomunicazione (telefonino o smartphone o i-pad) potr liberamente contemplare le potenze di cem che riterr pi opportune per il prodotto; Al punto b) : Viene introdotto un elemento di gravissima lesione per la tutela della popolazione, con riferimento al valore di attenzione misurato nelle pertinenze esterne degli edifici (balconi, terrazzi, cortili e lastrici solari). Con la modifica, a tali pertinenze non si applica pi il valore di attenzione (6 V/m), stabilito per i luoghi ove la permanenza umana superiore a 4 ore giornaliere, bens il pi generico limite di esposizione (20 V/m). Si tratta di un passaggio strategico per chi gestisce i sistemi di comunicazione elettronica, che fino ad oggi ha rappresentato un vincolo alla installazione di stazioni radio base per telefonia mobile nel contesto urbano. Da oggi sar pertanto pi agevole realizzare grappoli di antenne plurigestore anche a ridosso di edifici destinati ad abitazione, senza correre il rischio di superare le soglie previste per le aree a maggior tutela. Si tratta, pertanto, di una enorme concessione ai gestori telefonici e di una insanabile contrazione delle garanzie di tutela della salute per la popolazione. Al punto c) : Altra pericolosa deroga ai principio di precauzione data dalla attestazione che gli obiettivi di qualit prescritti nelle aree intensamente frequentate non si calcolano pi secondo intervalli di 6 minuti, bens nellarco delle 24 ore, intesi come media statistica giornaliera. Con la conseguenza che il limite di esposizione in questi luoghi pu subire repentini innalzamenti e che la soglia precauzionale di tutela per la popolazione sar inesorabilmente compromessa.

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