uno strumento necessario alla comprensione. Il mito infatti racconta una serie di concetti attraverso immagini che aiutano le persone a comprendere il significato di un discorso complesso, cercando di renderne più chiari i problemi. I miti platonici affrontano le questioni fondamentali dell'esistenza umana, come la morte, l'immortalità dell'anima, la conoscenza, l'origine del mondo.
IL MITO DELLA BIGA ALATA
è tratto dal Fedro e serve a spiegare la reminiscenza, la teoria secondo cui l’anima può ricordare le idee ammirate nell’iperuranio (=mondo delle idee) durante la fase di transizione che inizia dopo la morte e finisce con la reincarnazione. Il mito racconta di una biga (=carro) guidata da un’auriga (=guidatore) e trainata da 2 cavalli, uno nero e uno bianco. Il cavallo bianco rappresenta la parte dell'anima con sentimenti spirituali e tira verso il mondo delle Idee (in alto)
Il cavallo nero rappresenta
l'anima concupiscibile con sentimenti passionali e materiali e si dirige L’auriga rappresenta la parte razionale verso il mondo sensibile (in basso) dell’anima, il suo compito è tenere in equilibrio il carro Il cavallo bianco tende a portarsi verso il cielo per avvicinarsi alla perfezione delle idee assorbendone (=prendendo) la sapienza, Il cavallo nero tira il carro verso il basso, verso il mondo sensibile delle passioni dove avverrà la reincarnazione. L’auriga cerca di mantenere l’equilibrio, ma soprattutto cerca di tenere il carro nel mondo delle idee. Il tempo in cui il carro resta nel mondo delle idee determinerà il livello di saggezza della persona nella quale si troverà l’anima incarnata.
Se il cavallo nero è più forte e fa precipitare subito
il carro nel mondo sensibile allora la persona rinascerà da ignorante. Se il cavallo bianco è piu forte e riesce a tenere il carro nel mondo delle idee allora la persona rinascerà saggio e filosofo.
IL MITO DELLA CAVERNA
Si trova nel VII (7°) libro della Repubblica e viene utilizzato da Platone per spiegare la conoscenza, in particolare come si acquisisce il sapere necessario per governare bene la citta liberandosi dalle opinioni e arrivando alla vera conoscenza.
In una caverna buia ci sono degli schiavi
incatenati che possono guardare solo la parete che hanno di fronte
Alle spalle dei prigionieri è stato costruito un muro.
Dietro al muro delle persone trasportano alcune statuette fissate su delle aste. In fondo è stato acceso un fuoco. I prigionieri incatenati nella caverna non possono vedere nulla di tutto ciò.
Le statuette illuminate dal fuoco proiettano la loro
ombra sulla parete della caverna. Per i prigionieri quelle ombre rappresentano la realtà, non avendo modo di confrontarle con il mondo esterno
Un giorno però un prigioniero riesce a liberarsi
e ad alzarsi. Superando il muro, si accorge che quella che credeva essere la realtà sono invece delle ombre. Spinto verso l’uscita della caverna, resta inizialmente accecato dalla luce del sole. Uscito dalla caverna, il prigioniero fa fatica ad abituarsi alla luce e quindi vede le cose reali riflesse nell’acqua dei fiumi, dei laghi e del mare. Pian piano, abituandosi alla luce, riuscirà a vedere tutte le cose reali del mondo. Infine riuscirà a guardare il sole. Il lungo e faticoso percorso ha portato il prigioniero alla vera conoscenza. Il prigioniero decide di tornare nella caverna per salvare i suoi compagni dall’ignoranza e renderli partecipi della verità che ha osservato. Quando però dirà loro che le ombre non sono la realtà, i prigionieri non gli crederanno e si prenderanno gioco di lui
La caverna rappresenta il mondo delle cose e della conoscenza sensibile,
dove si trova la maggior parte dell’umanità Il mondo fuori rappresenta il mondo delle idee(iperuranio) e la vera conoscenza, che gli uomini devono conquistare e condividere con gli altri. Gli uomini incatenati rappresentano la condizione di ignoranza dell’umanità, rinchiusa nel mondo dell’opinione Le ombre e gli uomini che portano le statuette sono i filosofi finti e falsi (sofisti), consapevoli di ingannare gli uomini e portatori di falsa conoscenza L’uomo che si libera è colui che inizia a diventare filosofo. Il sole rappresenta la conoscenza filosofica, delle idee, del bello, del giusto e la più importante, del Bene.