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POLLICINO

Un vecchietto e una vecchietta non avevano figli. Avevano tanto


desiderato un bambino da chiamare “figlio” e lo desideravano
ancora. Un giorno giunse a casa loro un bambino piccino piccino.
Non era alto più di un pollice. Decisero perciò di chiamarlo
Pollicino.

Pollicino non crebbe mai neanche di un millimetro. Giunto all’età


di quattordici anni, chiese ai genitori il permesso di andare nella
grande città. Partì con la loro benedizione.

Quando arrivò in città, Pollicino andò a lavorare per un uomo


ricco e importante. Iniziò lucidando scarpe. Presto però cominciò
ad aiutare altre persone a svolgere i più diversi lavori. Un giorno
incontrò la figlia dell’uomo ricco che lo aveva preso al suo
servizio. E poco tempo dopo diventò una delle guardie che
scortavano dovunque la ragazza.

1) Il vecchietto e la vecchietta desideravano:


a) Denaro
b) Un bambino
c) Fare un viaggio in città

2) Pollicino andò in città:


a) All’età di quattordici anni
b) All’età di quattro anni
c) Con i suoi genitori

3) Pollicino chiese ai suoi genitori:


a) Il permesso di andare in città
b) Quando finalmente sarebbe cresciuto
c) Se potevano dargli un po’ di soldi

4) Pollicino:
a) Odiava i suoi genitori
b) Diventò una guardia
c) Non poteva soffrire il lavoro
Una volta la ragazza viaggiava nei boschi. Molte guardie del
corpo la accompagnavano. C’era anche Pollicino tra loro.
Improvvisamente una grossa bestiaccia saltò fuori dagli alberi. Era
così brutta che la ragazza svenne per la paura. Tutte le sue guardie
corsero via. Ma Pollicino restò a difenderla. Pollicino era
velocissimo. Infilò un ago nell’occhio destro della bestia . La
bestia urlò di dolore e scappò via. Lasciò per terra un martello
magico.

La ragazza vide come Pollicino l’aveva aiutata. Vide anche il


martello magico. Battè il martello per terra tre volte dicendo ad
ogni colpo: -fallo diventare alto come un uomo!- quando ebbe
finito, Pollicino era alto un metro e ottanta!
5) la bestia era:
a) Molto piccola
b) Brutta
c) Bellissima

6) Pollicino ferì la bestia con:


a) Un martello magico
b) Un alto grido
c) Un ago

7) la ragazza disse:
a) - fallo diventare alto come un uomo!
b) – fallo correre via da me
c) – fallo diventare alto un metro e ottanta

8) Pollicino diventò alto:


a) Un metro e ottanta
b) Un metro e cinquanta
c) Diciotto centimetri

9) Qual è la parola scritta correttamente?

□ A. FILIO
□ B. FIGLIO
□ C. FIGIO
10) La frase “Fallo diventare alto come un uomo!” termina con...

□ A. virgola
□ B. punto
□ C. punto esclamativo

11 ) Qual è la frase corretta?

□ A. Decisero perché di chiamarlo Pollicino


□ B. Decisero perciò di chiamarlo Pollicino
□ C. Decisero per quanto di chiamarlo Pollicino

12) Dove viaggiava la ragazza?

□ A. Per le strade
□ B. Per i monti
□ C. Nei boschi

13) La frase “non era più alto di un pollice” significa che:

□ A. Era molto alto


□ B. Era molto grasso
□ C. Era piccolissimo

14) Nella frase “ un vecchietto e una vecchietta non avevano figli” quanti nomi ci
sono?

□ A. cinque
□ B. tre
□ C. quattro

Inserisci l’articolo appropriato davanti ai nomi.

……cammello ……giraffa ……scoiattolo ……albero

……zii ……mamma ……zaino ……farfalle


……nipotini ……maialini ……uccellini ……elefanti

……finestre ……amo ……ago ……uomo

PROVA DI ITALIANO

QUALCOSA DI IMPORTANTE

Un giorno nel bosco di Pratorosso ci fu un’accesa discussione fra gli animali.


Il coniglio diceva: “La cosa più importante è avere ORECCHIE LUNGHE. Chi ha
orecchie lunghe si accorge subito di ogni piccolo sospetto, del tuono, del pericolo e
può scappare in tempo.”
“Forse è così” pensarono gli altri.
“Non sono d’accordo” disse il riccio “la cosa più importante sono gli ACULEI. Chi
ha gli aculei è sicuro e protetto.”
“Forse è così” pensarono gli altri.
“Non è vero” disse la giraffa “solo chi ha il COLLO LUNGO” arriva alle foglie
tenere degli alberi, anche quando l’erba è secca e la terra è arida.”
“Forse è così” pensarono gli altri.
“Io dico” intervenne la rana “che la cosa più importante è essere VERDI, per
mimetizzarsi e sfuggire ai predatori.”
“Forse è così” pensarono gli altri.
“Se è per questo” strillò l’uccello “la cosa più importante è avere le ALI. Nessuno
può raggiungerti se voli in alto.”
“Forse è così” pensarono gli altri.
“Ma cosa dite?! Per me la cosa più importante è essere grandi, grossi e soprattutto
avere una lunga e bella PROBOSCIDE” disse l’elefante.
“Forse è così” pensarono gli altri.
“Assolutamente no!” esclamò il castoro. “La cosa più importante è avere DENTI
GRANDI e forti per mangiare, per difendersi e per costruire la tana.”
“Forse è così” pensarono gli altri.
“Forse TUTTE queste cose sono importanti” disse il gufo saggio.
“TUTTE?” dissero gli altri.
“No, non tutte insieme! Ognuno di noi ha qualcosa di importante!
E finalmente tutti furono d’accordo.

Da “La cosa più importante” di Antonella Abbatiello ed. Fatatrac


1. Chi sono i protagonisti del racconto?

Nell’elenco ci sono 2 intrusi. Scoprili e sottolineali.

CONIGLIO – RICCIO – LEONE – GIRAFFA – RANA – TIGRE – UCCELLO –

ELEFANTE – CASTORO – GUFO


2. Dove si svolge la storia?

 A. In campagna
 B. Nel bosco
 C. In città

3. Il principale fatto narrato è …

 A. la discussione fra gli animali


 B. l’amicizia fra gli animali
 C. la festa di compleanno

4. Il racconto è narrato in …

 A. terza persona, da un narratore esterno


 B. prima persona, dal protagonista della storia

5. I fatti si svolgono nel …

 A. presente
 B. passato
 C. futuro

6. I fatti narrati in questo racconto ti sembrano…

 A. reali o verosimili
 B. fantastici
7. Secondo te, i fatti narrati durano …

 A. 10 minuti
 B. alcuni giorni
 C. un giorno

8. Accanto ad ogni caratteristica scrivi il nome dell’animale.

ORECCHIE LUNGHE: ACULEI:

COLLO LUNGO: COLORE VERDE:

ALI: DENTI GRANDI:

PROBOSCIDE:

9. Numera i fatti secondo l’ordine in cui sono narrati.

 A. Il gufo saggio mise tutti d’accordo.


 B. Nel bosco ci fu una discussione fra gli animali.
 C. Inizialmente gli animali non riuscivano a mettersi d’accordo.

10. Secondo te, lo scopo dell’autore è …

 A. insegnare che ognuno ha qualcosa di importante


 B. divertire con una storia realmente accaduta
 C. insegnare il rispetto per gli animali

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