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Età prescolare
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ETÀ PRESCOLARE
Bruno Munari
“Rodari è convinto che una parola crei nella nostra mente tutta una serie di
collegamenti e associazioni, un po’ come fa un sasso che cade in uno stagno.
Bene, ora pensa se le parole fossero due! Lui l’ha chiamato binomio fantastico e
l’unica regola da rispettare è scegliere due parole con un significato molto
diverso. Partendo dalle parole “CALZINO” (Socke) e “FIORE” (Blume) inventa
insieme alla classe e con l’aiuto dell’insegnante una storia divertente, poi
disegnala. L’avete tutti immaginata nello stesso modo?”
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Attività 2. “Alice casca in mare”. L’insegnante legge la favola e i bambini ascoltano.
Una volta Alice Cascherina andò al mare, se ne innamorò e non voleva mai
uscire dall’acqua.
Una mattina scese sulla spiaggia più presto del solito e incontrò un
ragazzo che raccoglieva ricci e telline. Era figlio di pescatori e sulle cose
di mare la sapeva lunga. “Tu sai come si fa a diventare un pesce?” gli
domandò Alice.
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Posò su uno scoglio il fazzoletto con i ricci e le telline e si tuffò in mare.
Passò un minuto, ne passarono due, il ragazzo non tornava a galla. Ma poi
ecco al suo posto comparire un delfino che faceva le capriole tra le onde e
lanciava allegri zampilli nell’aria. Il delfino venne a giocare tra i piedi di
Alice ed essa non ne aveva la minima paura.
Dopo un po’ il delfino, con un elegante colpo di coda, prese il largo. Al suo
posto riemerse il ragazzo delle telline e sorrise. “Hai visto com’è facile?”
“Ho visto, ma non sono sicura di saperlo fare” “Provaci”.
“Eccomi di nuovo nei guai” pensò la bimba. Ma che silenzio, che fresca
pace laggiù e là dentro. Sarebbe stato bello restarci per sempre, vivere
sul fondo del mare come le sirene di una volta. Alice sospirò. Le venne in
mente la mamma, che la credeva ancora a letto; le venne in mente il
babbo, che proprio quella sera doveva arrivare dalla città, perché era
sabato.
“Non posso lasciarli soli, mi vogliono troppo bene. Tornerò a terra, per
questa volta”.
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Attività 3. I bambini colorano i disegni, poi ricostruiscono la storia sul
quaderno ritagliando e incollando le immagini nella sequenza corretta.
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Attività 4. I bambini collegano i puntini e colorano il disegno.
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Attività 6. “La strada di cioccolato”. L’insegnante legge la favola e i bambini
ascoltano.
La strada di cioccolato
di Gianni Rodari
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Attività 7. Se i fratellini di Barletta avessero continuato il loro viaggio
avrebbero sicuramente trovato altri dolci! I bambini completano e colorano i
disegni, poi inseriscono le lettere mancanti per completare i nomi dei dolci.
CARAMELLA
C_R_M_L_A
BASTONCINO
DI ZUCCHERO
BASTONCINO DI
CIAMBELLA Z_C_H_R_
C_A_B_L_A
PASTICCINO
P_ S _ I _ C _ N _
MARMELLATA
M_R_E_L_T_
MIELE
M_E_E
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Attività 8. “I capelli del gigante”. L’insegnante legge la favola e i bambini
ascoltano.
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la colazione a letto. E chi gli aggiustava i cuscini, chi gli rimboccava le
coperte. E intanto gli dicevano: “Vedi quanto ti vogliamo bene? Tu dunque
non morire, non farci questo torto”.
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Attività 10. “Cappuccetto Verde” di Bruno Munari. L’insegnante legge la fiaba e
i bambini ascoltano.
La mamma di Cappuccetto
Verde ha un regalino da
portare alla nonna Cicalina
che abita in un’altra
casetta, dopo il bosco: è un
bel cestino fatto di rami verdi intrecciati, con dentro una bottiglia di
menta, del prezzemolo, dell’insalata, un pacchettino di carta verde a
disegni verdi con dentro del tè di menta. “Porta questo cestino alla nonna”
disse la mamma a Cappuccetto Verde. Cappuccetto si infila il vestitino
verde, le scarpine verdi con le calzine verdi e si mette in cammino […].
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all’improvviso ma per fortuna sono alla fine del bosco e Cappuccetto
Verde corre fuori dove il lupo non può andare per paura di essere visto e
preso dalla gente.
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Attività 11. Chi sono gli amici di Cappuccetto Verde? I bambini seguono le
indicazioni e colorano i disegni.
GIUSEPPA VERDOCCHIA
PISELLINA ZIP
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Attività 12. “Cappuccetto Giallo” di Bruno Munari. L’insegnante legge la fiaba e
i bambini ascoltano la storia.
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accorta che un canarino ha visto quello che stava succedendo, ha visto il
lupo e sa già che cosa dovrà fare. A un cenno di Cappuccetto tutti i
canarini vanno a posarsi e a svolazzare intorno al semaforo! Che
confusione! Nessuno vede più i segnali e si forma un ingorgo di traffico
dove il lupo deve restare e non può più uscire. Cappuccetto
Giallo attraversa tranquillamente la strada per andare dalla sua nonna […].
Cappuccetto sta un poco con la nonnina che le racconta una storiella.
Mentre Cappuccetto Giallo torna a casa pensa alla storiellina che la nonna
le ha appena raccontato: una vecchia storia di una certa Cappuccetto
Rosso e di un lupo che mangiava la nonna senza masticarla e tante altre
orribili cose. “Poveri bambini!“ pensa Cappuccetto Giallo “che storie piene
di paura raccontavano quando la nonna era bambina come me!
E Cappuccetto torna a casa con un pacchetto a righe blu che la nonna le
ha consegnato da portare alla mamma. Cappuccetto ormai non ha più paura
del lupo, perché sa che può avere l’aiuto dei suoi amici canarini che la
seguono. Alcuni si divertono a fare gare di velocità con un motociclista
che passa in quel momento.
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Attività 13. I bambini osservano i tre gruppi di elementi e colorano, in ciascun
gruppo, tutte le cose gialle che riconoscono.
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Attività 14. “Cappuccetto Bianco” di Bruno Munari. L’insegnante racconta la
fiaba e i bambini ascoltano. Questa volta, saranno loro a inventare e a disegnare
le scene della storia.
siamo stati accecati da tanto bianco, la neve era caduta durante tutta la
aprendo bene gli occhi non si riesce a vedere niente. In mezzo a tutta
questa neve si vedono solo gli occhi di Cappuccetto Bianco. Il suo sguardo
ogni cosa.
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E Cappuccetto Bianco si avvia lentamente nella neve, in direzione del
Bianconi che aveva perso la sua scatola dei colori. Cappuccetto lo consola
nuova.
Dopo molto cammino nella neve Cappuccetto Bianco sente uno strano
ululato, però non si vede niente, sarà il lupo bianco? Dove sarà? Come si
fa? Intanto il lupo continua ad ululare: sta molto male perché ha fatto
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Cappuccetto Bianco vede un grande mucchio di neve, forse sotto questa
neve, un grande mucchio di neve, forse sotto questa neve c’è la casa della
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Attività 15. Gioco didattico “Cos’hai in mente?”
Il gioco consiste nel creare un disegno a più mani. L’insegnante disegna la base
del disegno su un foglio, per esempio l’ovale di un occhio, e passa carta e penna
zampe di gallina e passa il disegno al suo vicino di banco che, a sua volta, disegna
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PRIMA E SECONDA CLASSE
Rodari è convinto che una parola crei nella nostra mente tutta una serie di
Bene, ora pensa se le parole fossero due! Lui l’ha chiamato binomio fantastico e
diverso. A coppie scegliete due parole (es. CALZINO - FIORE) e inventate una
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Le due parole che abbiamo scelto sono:
_______________________________________________________
Ascoltate.
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La pianta delle pantofole
(tratto dalla rubrica "La domenica dei piccoli" pubblicata su l’Unità di Milano il
22. 5. 1949)
ll contadino Pietro andò un mattino nel suo frutteto con l'intenzione di cogliere
avvicinava, Pietro vide tra le foglie delle macchie di diversi colori: blu, giallo,
rosa e viola. - Diavolo - pensò - non ho mai visto delle mele azzurre, cosa sarà?
Giunto vicino alla pianta, il mistero diventò chiaro d'un tratto: tra i rami e le
pantofole. - A chi sarà venuto in mente di attaccare tante pantofole alla mia
pianta? - si domandò Pietro. Salì sulla pianta per esaminare bene la cosa e si
accorse che le pantofole erano attaccate ai rami per mezzo di un gambo sottile,
insomma che le pantofole erano cresciute sulla pianta al posto delle mele. Pietro
non credeva ai propri occhi. Si pizzicò forte una gamba per sentire se era ben
sveglio. Non c’era dubbio, non stava sognando. Pietro considerò a lungo quelle
strane pantofole. Ce n'erano di tutti i tipi: con il fiocco, con la fibbia, con la
Attività 4. Quale sarà il seguito della storia? Che cosa deciderà di fare
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Attività 5. Colora i disegni e immagina la storia di questa bambina,
avvenimenti.
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Attività 6. Ascolta la storia di Alice. Avete indovinato la trama della
storia o ne avete inventata una del tutto nuova?
dall’acqua.
scopriva soltanto dei granelli di sabbia, se non si era fatta bene la doccia.
Una mattina scese sulla spiaggia più presto del solito e incontrò un
ragazzo che raccoglieva ricci e telline. Era figlio di pescatori e sulle cose
domandò Alice.
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ecco al suo posto comparire un delfino che faceva le capriole tra le onde e
Dopo un po’ il delfino, con un elegante colpo di coda, prese il largo. Al suo
posto riemerse il ragazzo delle telline e sorrise. “Hai visto com’è facile?”
“Eccomi di nuovo nei guai” pensò la bimba. Ma che silenzio, che fresca
pace laggiù e là dentro. Sarebbe stato bello restarci per sempre, vivere
sul fondo del mare come le sirene di una volta. Alice sospirò. Le venne in
babbo, che proprio quella sera doveva arrivare dalla città, perché era
sabato.
“Non posso lasciarli soli, mi vogliono troppo bene. Tornerò a terra, per
questa volta”.
saltarne fuori e risalire a galla. Il ragazzo delle telline era già lontano.
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Attività 7. Ritaglia e incolla i disegni sul quaderno. Decidi tu se vuoi ricreare la
storia di “Alice casca in mare” oppure quella che avevi immaginato all’inizio. Buon
lavoro!
Attività 8. Diventa un personaggio della storia “Alice casca in mare”. Sei amico
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Attività 9. Unisci i puntini e completa il disegno.
Attività 10. “La strada di Cioccolato” di Gianni Rodari. Di cosa parlerà questa
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Attività 11. Ascolta la favola.
La strada di cioccolato
di Gianni Rodari
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Attività 12. Se i fratellini di Barletta avessero continuato il loro viaggio
avrebbero sicuramente trovato altri dolci! Completa e colora i disegni, poi scrivi
ZUCCHERO – CIAMBELLA
__ C________
_ _ B _ _ _ _ _ _ _ _ _ DI
________
__ C________
_ _ P_ _ _ _ _ _ _ _ _
__ M_________
__ M____
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Attività 13. “I capelli del gigante”. Ascolta la favola.
Lui doveva arare i campi, spaccare la legna, far girare la ruota del mulino,
“Come stai bene con i capelli corti” “Ah, la vera bellezza non sta mica nei
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Un giorno il gigante si ammalò. I suoi fratellini, per paura che morisse
mentre era ancora buono a lavorare, fecero venire i migliori medici del
paese a curarlo; gli davano da bere le medicine più costose e gli portavano
non lo erano mai stati e con i capelli tornò al gigante tutta la sua
sommare due più due e quattro più quattro. Comprese finalmente quanto
essi fossero stati perfidi e lui tonto, ma subito non disse nulla. Aspettò
dormivano ancora, egli si alzò, li legò come salami e li caricò sul carretto.
“Ora vedrete”. Li portò alla stazione, li ficcò in treno legati come stavano
e per tutto saluto disse loro: “Andatevene, e non fatevi più rivedere da
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Attività 14. Inventa i nomi dei protagonisti della storia! Osserva e colora
______________________________________________________
______________________________________________________
______________________________________________________
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Attività 15. “Cappuccetto Verde”, ascolta la storia.
Cicalina che abita in un’altra casetta, dopo il bosco: è un bel cestino fatto
con dentro del tè di menta. “Porta questo cestino alla nonna” disse la
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mamma a Cappuccetto Verde. Cappuccetto si infila il vestitino verde, le
roba per la nonna. Com’è bello il bosco! Ci sono foglie dappertutto: davanti,
dietro, sopra e sotto! E foglie di ogni tipo: strette, larghe, lunghe, coi
Verde corre fuori dove il lupo non può andare per paura di essere visto e
Verdocchia? La rana non c’è più. Dove sarà? Dove sarà la rana Verdocchia?
rane lo assaltano da tutte le parti, gli saltano sul muso, sono più svelte di
lui. Il lupo credeva che fossero tante e tante, come un grande temporale,
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Intanto Cappuccetto Verde arriva a casa della nonna. Il lupo, tutto
bosco assieme alla sua amica rana e agli altri ranocchietti. Ormai
Cappuccetto non ha più paura del lupo perché sa di avere tanti amici […].
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Attività 16. Sai come si formano i colori secondari? Trova la soluzione e scopri
= _ _ _ _ _ _ _ _ _ = _ _ _ _ _ = _ _ _
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Attività 17. Cosa sono gli amici di cappuccetto verde? Scopri di quali animali si
Al piano terreno
del più alto
grattacielo della
città
abita Cappuccett
o Giallo. Il papà
di Cappuccetto
Giallo è custode
in un parcheggio
di auto e la
mamma lavora al
supermercato. La loro casetta è piccola e la mamma la tiene molto in
ordine presto e bene. Ha perfino tempo di leggere qualche libro. Per
Cappuccetto ha preparato un completo di maglia gialla, molto semplice
come forma, ma molto bello come colore, perché non è un giallo limone e
nemmeno un giallo zucca, è un giallo con dei riflessi di un altro giallo e
molto morbido come le piume di un canarino.
Molti canarini vengono a trovare Cappuccetto Giallo perché lei mette
sempre sul muretto del balcone le briciole di pane e così sono diventati
molto amici e i canarini la accompagnano anche in mezzo al traffico della
città quando Cappuccetto deve andare dalla nonna. Deve proprio andarci
domani a portare un panierino di plastica gialla con dei limoni, dei
pompelmi e una bottiglia di olio del Garda.
Per andare dalla nonna Cappuccetto deve attraversare il traffico della
città, il che è molto pericoloso, come attraversare il bosco.
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Anche nel traffico ci sono i pericoli, ma Cappuccetto ha un piano segreto,
d’accordo con i suoi amici canarini. Ecco, infatti, alla fermata di un
semaforo, un lupo al volante di un’auto. Il lupo la guarda con occhi strani,
la fissa insistentemente e poi le dice: “Vuoi venire a fare un giretto con
me, bella bambina?” Cappuccetto ha un pochino di paura, ma si è già
accorta che un canarino ha visto quello che stava succedendo, ha visto il
lupo e sa già che cosa dovrà fare. A un cenno di Cappuccetto tutti i
canarini vanno a posarsi e a svolazzare intorno al semaforo! Che
confusione! Nessuno vede più i segnali e si forma un ingorgo di traffico
dove il lupo deve restare e non può più uscire. Cappuccetto
Giallo attraversa tranquillamente la strada per andare dalla sua nonna […].
Cappuccetto sta un poco con la nonnina che le racconta una storiella.
Mentre Cappuccetto Giallo torna a casa pensa alla storiellina che la nonna
le ha appena raccontato: una vecchia storia di una certa Cappuccetto
Rosso e di un lupo che mangiava la nonna senza masticarla e tante altre
orribili cose. “Poveri bambini!“ pensa Cappuccetto Giallo “che storie piene
di paura raccontavano quando la nonna era bambina come me!
E Cappuccetto torna a casa con un pacchetto a righe blu che la nonna le
ha consegnato da portare alla mamma. Cappuccetto ormai non ha più paura
del lupo, perché sa che può avere l’aiuto dei suoi amici canarini che la
seguono. Alcuni si divertono a fare gare di velocità con un motociclista
che passa in
quel momento.
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Attività 19. Osserva i disegni, poi ritagliali e inseriscili negli insiemi del colore
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GIALLO
BLU
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ROSSO
VERDE
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Attività 20. “Cappuccetto Bianco” di Bruno Munari. Ascolta la storia e disegna
tu le immagini della fiaba questa volta!
siamo stati accecati da tanto bianco, la neve era caduta durante tutta la
aprendo bene gli occhi non si riesce a vedere niente. In mezzo a tutta
questa neve si vedono solo gli occhi di Cappuccetto Bianco. Il suo sguardo
ogni cosa.
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Bianco affondano fino al ginocchio. Ad un certo punto incontra il pittore
Bianconi che aveva perso la sua scatola dei colori. Cappuccetto lo consolo
nuova.
Dopo molto cammino nella neve Cappuccetto Bianco sente uno strano
ululato, però non si vede niente, sarà il lupo bianco? Dove sarà? Come si
fa? Intanto il lupo continua ad ululare: sta molto male perché ha fatto una
neve, un grande mucchio di neve, forse sotto questa neve c’è la casa della
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Cappuccetto diventa rossa per la sorpresa, ma dentro di sé è un po’ verde
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Attività 21. Gioco didattico “Cos’hai in mente?” (versione per prima e seconda
classe)
Il gioco consiste nel creare un disegno a più mani. L’insegnante disegna la base
del disegno su un foglio, per esempio l’ovale di un occhio, e passa carta e penna
zampe di gallina e passa il disegno al suo vicino di banco che, a sua volta, disegna
Quale sarà il risultato finale? Magari il disegno fornirà ai bambini lo spunto per
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TERZA E QUARTA CLASSE
Gianni Rodari
Rodari è convinto che una parola crei nella nostra mente tutta una serie di
Bene, ora pensa se le parole fossero due! Lui l’ha chiamato binomio fantastico e
inventate e scrivete una storia da raccontare alla classe. Quale sarà la più
divertente?
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Le due parole che abbiamo scelto sono:
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Attività 2. Continuiamo a esercitarci sul binomio fantastico. Cambiate coppia e
Preposizioni semplici e
preposizioni articolate…
Anche tu hai le idee un po’
confuse?
Ripassiamo insieme…
La preposizione è una parte invariabile del discorso, cioè che non cambia mai!
Viene usata per creare un legame tra parole e frasi e si distinguono in semplici
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Queste sono le preposizioni articolate:
Ora che abbiamo rinfrescato la memoria tocca te! Riprendiamo il nostro nuovo
binomio fantastico e giochiamo con le parole! Scrivi le frasi e poi illustrale con
un disegno.
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Attività 3. "Prendete due parole, le prime due che vi vengono in mente.
Leggiamola insieme.
1949)
cogliere delle mele. La pianta delle mele era in mezzo a un prato e, mentre
blu, giallo, rosa e viola. - Diavolo - pensò - non ho mai visto delle mele
azzurre, cosa sarà? Giunto vicino alla pianta, il mistero diventò chiaro
attaccare tante pantofole alla mia pianta? - si domandò Pietro. Salì sulla
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credeva ai propri occhi. Si pizzicò forte una gamba per sentire se era ben
sveglio. Non c’era dubbio, non stava sognando. Pietro considerò a lungo
fibbia, con la doppia suola, con il pelo dentro e così via. Che fare?
Attività 4. Quale sarà il seguito? Che cosa deciderà di fare Pietro? A coppie
classe.
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Attività 5. Colora i disegni e immagina la storia di questa bambina,
Alice. Prova a mettere le immagini in sequenza e scrivi in poche righe
la storia che hai immaginato.
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Attività 6. Leggi insieme alla classe la storia di Alice. Avete indovinato la trama
della storia o ne avete inventata una del tutto nuova?
Una mattina scese sulla spiaggia più presto del solito e incontrò un
ragazzo che raccoglieva ricci e telline. Era figlio di pescatori
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e sulle cose di mare la sapeva lunga. “Tu sai come si fa a diventare un
pesce?” gli domandò Alice.
“Ti faccio vedere subito”, rispose il ragazzo.
Dopo un po’ il delfino, con un elegante colpo di coda, prese il largo. Al suo
posto riemerse il ragazzo delle telline e sorrise:
“Hai visto com’è facile?” “Ho visto, ma non sono sicura di saperlo fare”.
“Provaci”.
“Eccomi di nuovo nei guai”, pensò la bimba. Ma che silenzio, che fresca
pace, laggiù e là dentro. Sarebbe stato bello restarci per sempre, vivere
sul fondo del mare come le sirene d’una volta. Alice sospirò. Le venne in
mente la mamma, che la credeva ancora a letto; le venne in mente il
babbo, che proprio quella sera doveva arrivare dalla città, perché era
sabato.
“Non posso lasciarli soli, mi vogliono troppo bene. Tornerò a terra, per
questa volta”.
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Attività 7. Taglia e incolla i disegni sul quaderno ricostruendo la storia di
diventerà un pesce
rimanere in fondo al mare come una sirena? A coppie pensate a questo ipotetico
finale e scrivete un testo di massimo 100 parole. Poi, a turno, leggete la storia
alla classe.
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compagni.
La strada di cioccolato
di Gianni Rodari
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“Non è carbone” disse il terzo.
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Attività 11. Se i fratellini di Barletta avessero continuato il loro viaggio
completa le frasi.
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________________
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Attività 12. “I capelli del gigante”. Leggi la storia.
Una volta c’erano quattro fratelli: tre erano piccolissimi, ma tanto furbi, il
girare la ruota del mulino, tirare il carretto al posto del cavallo e i suoi
“Come stai bene con i capelli corti” “Ah, la vera bellezza non sta mica nei
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Un giorno il gigante si ammalò. I suoi fratellini, per paura che morisse
mentre era ancora buono a lavorare, fecero venire i migliori medici del
paese a curarlo; gli davano da bere le medicine più costose e gli portavano
non lo erano mai stati e con i capelli tornò al gigante tutta la sua
sommare due più due e quattro più quattro. Comprese finalmente quanto
essi fossero stati perfidi e lui tonto, ma subito non disse nulla. Aspettò
dormivano ancora, egli si alzò, li legò come salami e li caricò sul carretto.
“Ora vedrete”. Li portò alla stazione, li ficcò in treno legati come stavano
e per tutto saluto disse loro: “Andatevene, e non fatevi più rivedere da
339
Attività 13. Invece che parlare di fratelli, parliamo di tre sorelle: ARE, ERE,
Abbiamo già parlato delle tre coniugazioni, in particolare di quella che termina
discorso…
Il modo INFINITO è quella forma del verbo che finisce in -are, -ere o -ire.
correre, dormire…).
Tutti i verbi della lingua italiana si dividono in tre grandi sorelle chiamate
CONIUGAZIONI.
340
La seconda coniugazione: VERBI IN -ERE
Esempio:
Io cado → INFINITO del verbo CADERE
indicata:
PRIMA coniugazione
341
SECONDA coniugazione
TERZA coniugazione
coniugazione, uno della SECONDA e uno della TERZA e scrivi una frase
per ognuno.
1 - ____________________________________________________
2 - ____________________________________________________
3 - ____________________________________________________
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Attività 14. Rileggi il testo della favola “I capelli del gigante”, trova tutti i
Attività 15. “Cappuccetto Verde” di Bruno Munari. Leggi la storia insieme alla
classe.
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In una
piccola
casetta
Cicalina che abita in un’altra casetta, dopo il bosco: è un bel cestino fatto
con dentro del tè di menta. “Porta questo cestino alla nonna” disse la
roba per la nonna. Com’è bello il bosco! Ci sono foglie dappertutto: davanti,
344
coi dentini o lisce, foglie che pungono e foglie morbide […].
Verde corre fuori dove il lupo non può andare per paura di essere visto e
Il lupo
segue Cappuccetto
rabbioso, nascosto
dietro un cespuglio, e
pensa al modo di
saltarle addosso una volta arrivata a casa della nonna. Cappuccetto corre
verso la casa della nonna. Ma dov’è Verdocchia? La rana non c’è più. Dove
sarà? Dove sarà la rana Verdocchia? “Presto presto, venite tutti” disse
dalle rane. Non capisce cosa succede, cerca di acchiapparle con le sue
parti, gli saltano sul muso, sono più svelte di lui. Il lupo credeva che
345
Intanto Cappuccetto Verde arriva a casa della nonna. Il lupo, tutto
bosco assieme alla sua amica rana e agli altri ranocchietti. Ormai
Cappuccetto non ha più paura del lupo perché sa di avere tanti amici […].
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Attività 16. Rispondi alle domande.
___________________________________________________________
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___________________________________________________________
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Attività 17. Ritrova nel testo tutti gli elementi di colore verde: si tratta di
COSE ANIMALI
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Attività 18. “Cappuccetto Giallo” di Bruno Munari. Leggi la storia insieme alla
classe.
Al piano terreno del più alto grattacielo della città abita Cappuccetto
semplice come forma, ma molto bello come colore, perché non è un giallo
sempre sul muretto del balcone le briciole di pane e così sono diventati
città quando Cappuccetto deve andare dalla nonna. Deve proprio andarci
349
Per andare dalla nonna Cappuccetto deve attraversare il traffico della
Giallo attraversa tranquillamente la strada per andare dalla sua nonna […].
Mentre Cappuccetto Giallo torna a casa pensa alla storiellina che la nonna
orribili cose. “Poveri bambini!“ pensa Cappuccetto Giallo “che storie piene
del lupo, perché sa che può avere l’aiuto dei suoi amici canarini che la
350
Attività 19. “È di colore giallo”… Ma che tipo di giallo? Ritrova nel testo le
Cappuccetto.
___________________________________________________________
___________________________________________________________
___________________________________________________________
___________________________________________________________
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Attività 20. Quanti tipi di giallo esistono? Osserva le figure e inventa un nome
per ogni tonalità. Attenzione! Alcuni di questi tipi di giallo vengono citati nel
testo, quali?
________________________ ______________________
________________________ _______________________
352
_______________________ _______________________
____________________________________ __________________________________
________________________ ______________________
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Attività 21. “Cappuccetto bianco” di Bruno Munari. Ascolta la storia e disegna
tu le immagini della favola questa volta!
siamo stati accecati da tanto bianco, la neve era caduta durante tutta la
aprendo bene gli occhi non si riesce a vedere niente. In mezzo a tutta
questa neve si vedono solo gli occhi di Cappuccetto Bianco. Il suo sguardo
ogni cosa.
Bianconi che aveva perso la sua scatola dei colori. Cappuccetto lo consolo
nuova.
Dopo molto cammino nella neve Cappuccetto Bianco sente uno strano
ululato, però non si vede niente, sarà il lupo bianco? Dove sarà? Come si
fa? Intanto il lupo continua ad ululare: sta molto male perché ha fatto una
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indigestione di nonne e adesso deve mangiare solo riso in bianco. Povero
neve, un grande mucchio di neve, forse sotto questa neve c’è la casa della
Attività 22. Lo sapevi che è proprio dal bianco che nascono tutti i colori?
Rileggi con attenzione l’ultimo pezzo della storia e rispondi alle domande.
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tutto va a posto quando ritroverà la mamma. Il lupo non si è più visto.
verde”. Perché?
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Attività 23. Sapevi che esistevano tutte queste versioni della storia originale
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Attività 24. Lo stanzino misterioso.
Dopo tutte queste favole siamo pronti per cominciare una meravigliosa
occhi e immaginate…
mezzo di questo spazio verde c’è una casa gialla, con un tetto rosso scuro pieno
niente di che questa storia!” Quello che non sapete è che in questa casa c’è un
luogo magico, uno stanzino misterioso in cui avvengono fatti molto strani…
caratteristiche.
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Età
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Capelli
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Occhi
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Caratteristiche caratteriali
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Il fatto è questo: ogni volta che il nostro protagonista entra nello stanzino
andranno a comporre durante l’anno un bellissimo libro. Siete pronti? Penna alla
È consigliabile che l’insegnante fornisca volta per volta degli input alla classe,
rimanendo a disposizione per dispensare eventuali idee e chiarimenti.
(Esempio: “Oggi il nostro protagonista è entrato nello stanzino e ha trovato un
libro in un nascondiglio nella parete. Tra le pagine del libro c’era una lettera
ancora chiusa con su scritto uno strano avvertimento…”)
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Attività 16. Gioco didattico “Bigliettini domanda e risposta”.
serie, cioè una narrazione. Un esempio potrebbe costituito dai seguenti quesiti:
CHI ERA?
DOVE SI TROVAVA?
gioco. Il primo del gruppo risponde per iscritto alla domanda e piega il foglio, in
modo che nessuno possa leggere la risposta, e così via fino all’esaurimento delle
leggerà il racconto ad alta voce. Sia che il risultato finale costituisca un totale
nonsenso, sia che porti alla creazione di una divertentissima storia, le risate
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