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Sommario

1. SALUBRITÀ E BENESSERE 3
1.1 Risparmio energetico 3
1.1.1 Opzioni di risparmio energetico 3
1.1.2 Buone prassi 6
1.2 Smaltimento e riciclaggio 7
1.2.1 Buone prassi e normative 7

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1. SALUBRITÀ E BENESSERE
La nona ed ultima sezione del Modulo It Security tratta il delicato ed attualissimo
tema della protezione ambientale.
Diviso in due aree tematiche, “Risparmio energetico” e “Smaltimento e riciclaggio”,
gli studenti impareranno l’importanza delle impostazioni di risparmio energetico
dei dispositivi e come regolarne i parametri in base al lavoro da svolgere; capiranno
quali sono i comportamenti da tenere per abbattere i consumi energetici;
conosceranno la normativa legata allo smaltimento e riciclaggio dei vecchi
computer e, in generale, dei dispositivi elettronici.

1.1 Risparmio energetico

1.1.1 Opzioni di risparmio energetico

Quando acquistiamo un PC, uno smartphone o qualsiasi altro device, il piano


energetico è in genere impostato in modo tale da equilibrare consumo di energia e
prestazioni del dispositivo.
Le performance del computer sono legate alle impostazioni di risparmio
energetico.
Cambiando queste impostazioni, si potranno ottimizzare le prestazioni del
computer in modo che sia più veloce nelle operazioni, ma ciò comporterà un
consumo maggiore di energia e una minore durata della batteria.
Una combinazione per il risparmio di energia è un insieme di impostazioni hardware
e software che serve a regolare il modo in cui il computer utilizza l’energia.
Prendiamo, ad esempio, le combinazioni base di risparmio energetico su un pc
Windows:

1. Clic sull’icona della batteria, in basso a destra nella barra delle notifiche.

2. Scegliere tra:

● Prestazioni migliori - impostazione che bilancia prestazioni e consumo di


energia: ottimizza le prestazioni quando necessario e riduce il consumo di
energia durante i periodi di inattività.

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● Batteria migliorata - riduce il consumo di energia riducendo anche le
prestazioni del sistema e la luminosità dello schermo. Questa combinazione
è utile soprattutto a chi ha un computer portatile, perchè aumenta la durata
della carica della batteria.

● Massime prestazioni - predilige le elevate prestazioni del computer e


aumenta al massimo la luminosità dello schermo a fronte di un consumo di
energia molto più elevato e della riduzione della durata della batteria.

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La scelta delle impostazioni dovrebbe essere in linea con l’uso che si fa del PC ed
essere adattata di volta in volta in base alle necessità.

Ad esempio: se si ha bisogno di velocizzare il computer perchè si sta lavorando con


programmi che necessitano di un uso intensivo delle risorse, si sceglierà la modalità
Massime prestazioni. Questo massimizzerà le prestazioni del computer e la
velocità di risposta del sistema, ma ridurrà drasticamente la durata della batteria.
Inoltre, impostando tale modalità, il processore userà il massimo del voltaggio e
questo alzerà la temperatura anche quando il computer è a riposo, ossia è acceso
ma soltanto con i programmi essenziali al funzionamento di Windows.
Una volta terminato il lavoro che richiede le massime prestazioni della macchina, è
sempre meglio tornare alla modalità Prestazioni migliori.

Si possono cambiare le combinazioni di risparmio energetico in qualsiasi momento,


semplicemente facendo clic tasto destro sull’icona della batteria e scegliendo
Opzioni risparmio energia, oppure accedendo da Pannello di Controllo (Start >
Strumenti di Windows > Pannello di Controllo) ad Hardware e Suoni e poi ad
“Opzioni risparmio energia”.

Da qui si possono personalizzare diverse impostazioni.

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1.1.2 Buone prassi

Tutti noi abbiamo in casa uno o anche più computer. Li utilizziamo oramai per
qualsiasi cosa: per lavoro, per svago, per intrattenimento, per studio.
Un solo computer in funzione per 9 ore al giorno (spesso, però, è in funzione per
molte più ore) arriva a consumare fino a 175 kWh in un anno, con conseguenze sui
costi in bolletta e sull’ambiente.
Basta seguire piccoli e semplici regole di buon senso per risparmiare energia
elettrica:

● Attivare l’opzione risparmio energetico - è una scelta che può far diminuire il
consumo energetico del PC fino al 37%, allungando la vita della batteria e
salvaguardando l’ambiente.
● Diminuire la luminosità dello schermo - servirà a risparmiare energia e ad
affaticare meno la vista.
● Staccare la spina del computer quando non è in uso - il PC, infatti, consuma
energia anche quando non è in uso. Si può anche scegliere lo spegnimento
automatico o lo stand-by.
● Disattivare lo screensaver - è preferibile programmare la modalità risparmio
energetico o stand by dopo alcuni minuti di non funzionamento del
computer, piuttosto che usare il salvaschermo che comporta un maggiore
consumo di kWh.

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Inoltre sarebbe buona norma fare scelte improntate al risparmio energetico
quando si acquista un pc. A meno che non si abbia bisogno di un computer con
particolari funzioni, sarebbe preferibile acquistare un portatile piuttosto che un
computer fisso perché consuma meno energia.
Anche scegliere supporti specifici per tenere il PC portatile sollevato di almeno 1
cm dalla superficie della scrivania porta ad un risparmio energetico, evitando il
surriscaldamento e il conseguente maggiore consumo di energia elettrica.

1.2 Smaltimento e riciclaggio

1.2.1 Buone prassi e normative

Secondo i dati dell’ONU ciascuno di noi getta fino a 7 Kg di RAEE, rifiuti da


apparecchiature elettriche ed elettroniche, all’anno. Parliamo di qualcosa come 49
milioni di tonnellate di cellulari, computer, modem, pennette USB ed altri
apparecchi che non sono spazzatura qualsiasi, ma rifiuti speciali il cui conferimento
è regolamentato dalla legge.
Il riferimento normativo in Italia è il Decreto legislativo n.49 del 14 marzo 2014, il
cui obiettivo è quello di prevenire la produzione dei RAEE, ottimizzare lo
smaltimento dei rifiuti elettronici e potenziare il riciclo dei materiali.
Che sia a casa o in ufficio, le apparecchiature elettriche ed elettroniche come
computer, pc portatili, monitor, scanner, stampanti, ecc... abbondano e sono tra i
RAEE più diffusi.
A causa della costante evoluzione delle nuove tecnologie e dell’obsolescenza
programmata, i nostri dispositivi elettrici ed elettronici sono condannati a vita
breve e a trasformarsi in RAEE in giro di pochissimi anni.
I RAEE sono classificati in 5 categorie:

1. Apparecchiature per lo scambio di temperatura con fluidi - Frigoriferi,


condizionatori, congelatori, ecc.
2. Grandi bianchi - lavatrici, lavastoviglie, forni a microonde, cucine
economiche, ecc.
3. TV e monitor - televisori, monitor di computer
4. IT e Consumer electronics, apparecchi di illuminazione, PED e altro -
computer e apparecchi informatici, telefoni, apparecchi di illuminazione,
pannelli fotovoltaici, ecc.
5. Sorgenti luminose - neon, lampade a risparmio, a vapori di mercurio, sodio,
ioduri.

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La normativa classifica i rifiuti RAEE anche a seconda della loro provenienza:

● RAEE domestici - sono quelli prodotti da nuclei familiari


● RAEE professionali - sono i rifiuti provenienti da apparecchiature Elettriche
ed Elettroniche (AEE) destinate ad attività amministrative ed economiche.

Il Decreto RAEE incarica i produttori di queste apparecchiature della gestione di tali


rifiuti, estendendo la loro responsabilità per tutto il ciclo, dalla raccolta fino allo
smaltimento finale. Lo scopo è quello di spingerli a realizzare prodotti a minor
impatto ambientale in modo da ridurre i costi di gestione e smaltimento.
I produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, devono:

● Adempiere alla Normativa vigente in materia di RAEE;


● Organizzare e finanziare delle operazioni di raccolta, trattamento e riciclo
dei RAEE;
● Iscriversi presso il Registro Nazionale dei produttori di AEE;
● Comunicare ogni anno al Registro Nazionale quanti e quali AEE hanno
immesso sul mercato nell’anno precedente. Di questi devono anche indicare
quelli raccolti, reimpiegati, riciclati e recuperati;
● Marcare l’AEE con il simbolo del bidoncino barrato ed il marchio del
Produttore a norma UNI;
● Inserire, all’interno del prodotto il manuale di istruzioni contenente
informazioni riguardanti il corretto smaltimento dei RAEE, le sanzioni
previste dalla legge in caso di smaltimento abusivo e sugli effetti
sull’ambiente e sulla salute che esso comporta.
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I RAEE non vanno conferiti nei normali cassonetti, ma portati presso gli appositi
centri di raccolta oppure, avvalendosi di sistemi di raccolta organizzati
direttamente dai produttori, consegnati ai negozi rivenditori in caso di acquisto di
nuovo prodotto analogo, con un’eccezione: il D.Lgs. 14 marzo 2014 n. 49 stabilisce
l’obbligo per i distributori con superficie di vendita superiore a 400mq di ritirare
gratuitamente RAEE di piccolissime dimensioni consegnati dagli utilizzatori, anche
senza obbligo di acquisto di prodotto equivalente.
La fase successiva al conferimento è quella del trasferimento dei RAEE nei centri di
trattamento che provvedono al recupero delle materie riciclabili (metallo, plastica,
componenti e vetro) e al corretto smaltimento degli elementi non recuperabili e dei
materiali pericolosi.
Prima di essere nuovamente immessi sul mercato, i componenti recuperati
dovranno essere marcati dall’azienda in modo ben visibile, indelebile e tale da
consentire la rintracciabilità del responsabile del reinserimento sul mercato.

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corso, nel rispetto di quanto disciplinato dal D.lgs. n.30 del 10 Febbraio 2005.

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corso, nel rispetto di quanto disciplinato dal D.lgs. n.30 del 10 Febbraio 2005.

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