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MIGLIORATORI DI
INDICE DI VISCOSITÀ
Denominati V.I.I., questi additivi
hanno la funzione di incrementare
la viscosità dell’olio in funzione del-
la temperatura senza ispessire l’olio
a bassa temperatura. La viscosità
dell’olio è strettamente legata alla
temperatura e grazie a questo addi-
tivo la diminuzione a caldo risulta
minore.
La natura chimica di questi additivi
può essere di vario tipo, ma in tutti i
casi si tratta di polimeri ad alto pe-
so molecolare. Per capire il loro
funzionamento, bisogna immagina-
re una macromolecola raggomitola-
ta su se stessa a bassa temperatura
e che si espande con l’aumentare
della temperatura.
Questo additivo è indispensabile
per la formulazione di lubrificanti
multigradi, mentre per gli unigradi
è più vantaggioso limitare l’impie-
go di V.I.I. sia per motivi economi-
ci che prestazionali. È noto che es-
so è in molti casi responsabile della
formazione delle lacche, pertanto
nei prodotti unigradi è decisamen-
te più conveniente raggiungere la
gradazione desiderata con l’impie-
go di basi viscose o con l’ausilio di - OCP stabile (dipende da tipo e dal POUR POINT
additivo ispessente (simile al V.I.I. P.M.); DEPRESSANT (P.P.D.)
ma con peso molecolare più bas- - polimetacrilato. Additivi della stessa classe chimica
so). Va precisato che anche fra i polime- del PMA (polimeri con funzione
Una delle principali caratteristiche ri classificati come meno stabili vi esterea), hanno la funzione di ab-
che deve avere il V.I.I. è la stabilità sono delle versioni stabili o che co- bassare il punto di scorrimento (3
al taglio meccanico in quanto, du- munque apportano altri benefici al- °C sopra il punto di congelamento),
rante il funzionamento del motore, la formulazione. i due prodotti più usati sono il PMA
si ha in molti punti (punterie, orga- Nel nostro lubrificante, che ha gra- (con peso molecolare inferiore da
ni distribuzione, ingranaggi, etc.) dazione SAE 15W40, il V.I.I. è OCP quello impiegato come V.I.I.) ed il
un’azione “battente” fra le parti me- ed è presente al 10% (parte attiva fumarato. Presente nel lubrificante
talliche sul film lubrificante. Questo 1%). a bassisimo tenore, da 0,3 a 0,5%,
può causare il taglio della molecola Questa classe di additivi è pratica- impedisce la formazione di cristalli
rendendola meno ispessente e quin- mente composta da idrocarburi di di paraffina che si creano col dimi-
di meno attiva. conseguenza non vi è apporto di ele- nuire della temperatura.
Questi additivi sono tutti diluiti in menti attivi o metalli; il PMA essendo Nei prodotti a base minerale,che
olio (puri sono solidi o gommosi); si un estere contiene anche ossigeno. hanno un P.P. (Pour Point) di -12°C,
ha circa 10-15% di parte attiva per i Alcuni produttori impiegano un con l’aggiunta di questo additivo si
paraffinici (OCP e Poliisoprene), 10- V.I.I. di tipo misto PMA/OCP. Re- può scendere fino a - 27°C. Esso è
30% gli stirenici e i polimetacrilati centemente viene molto utilizzato pertanto indispensabile.
circa 50%. anche il poliisoprene sia singolo che
Elenchiamo in ordine di stabilità al in miscela con PMA. Esistono V.I.I. ANTIOSSIDANTI
taglio meccanico i più diffusi V.I.I.: di tipo disperdente. Si tratta di OCP Gli antiossidanti hanno la funzione
- copolimero stirene-but adiene, funzionalizzati con gruppi azotati, di prevenire le alterazioni del lubri-
molto stabile; dotati di una discreta azione disper- ficante dovute all’attacco dei com-
- poliisoprene buona stabilità; dente. posti acidi e dell’ossigeno, inibisco-
- maggiore detergenza e disperden-
za nel diesel, per via della combu-
stione notoriamente piu sporca che
forma particolato e sottoprodotti di
combustione acidi, che devono poi
essere neutralizzati e dispersi.
- sistema antiossidante e antiusura
con caratteristiche diverse, in quan-
to il diesel ha un regime di rotazio-
ne inferiore a quello del motore a
benzina. Anche carichi e potenze
specifiche sono diversi.
Durante la trattazione delle specifi-
che descriveremo in che misura lo
stesso lubrificante è adatto ai due
motori.
IMPORTANZA
DEL BILANCIAMENTO
DEGLI ADDITIVI
Dalla descrizione della composizio-
ne dell’olio si può intuire la delica-
tezza de l l avoro necessa rio per
mettere a punto un lubrificante. Bi-
sogna fare in modo che tutti questi
additivi siano efficenti e non inter-
feriscano fra loro, il risultato di
questa operazione è costituito dal
cosiddetto bilanciamento degli ad-
ditivi.
Quest’ultimo non deve essere altera-
to con gli additivi o i booster che so-
no in commercio che, infatti, an-
drebbero a turbare la buona armo-
nia degli additivi, tanto faticosa-
mente raggiunta.
Visto il grande volume di lubrifican -
te commercializzato dai vari pro-
duttori, risulta evidente che il bilan-
ciamento degli additivi è molto in-
fluenzato dai costi degli stessi. Il co-
sto formula (sempre più importan-
no la formazione di radicali liberi e scritto precedentemente le caratteri- te) obbliga i tecnici ad ottimizzare
decompongono i perossidi che si stiche più salienti. la formulazione con i prodotti di cui
formano. È evidente che la schiuma nel lubri- dispongono, È chiaro che il miglior
In fig. 6 sono riportate le formule di ficante provoca seri danni (usura), risultato si ottiene impiegando addi-
struttura degli amminici e fenolici. dovuti al fatto che in presenza di tivi di qualità ed a basso tenore,
Nonostante l’esigua quantità di ad- schiuma si formano delle micro-in- sfruttando o innescando eventuali
ditivo in formulazione, si ha un ap- terruzioni del film lubrificante. sinergismi.
porto di circa 400 ppm di azoto (se L’additivo esplica la sua azione ab- I produttori possono disporre delle
solo amminico) e circa 200 se in mi- bassando la tensione superficiale tecnologie interne (quando ne di-
scela con il fenolico (che non contie- dei liquidi. spongono), ma possono anche ac-
ne azoto). I due additivi spesso sono Non tutti i lubrificanti necessitano quistare l’intero pacchetto o additivi
presenti entrambi; nei prodotti pret- della stessa quantità di additivo. An- separati e singole basi da grandi
tamente diesel è più frequente l’uso che i motori sotto questo aspetto produtto ri presenti sul mercato
del fenolico. Altro antiox è il solfofe- hanno un comportamento differen- mondiale.
nolo, non è stato citato in questa ca- te fra loro, a parità di lubrificante. Anche le basi giocano un ruolo im-
tegoria perché nella maggior parte Dopo aver descritto la composizione portante nel rapporto qualità/costo;
dei casi proviene dal detergente, do- del lubrificante e segnalato alcuni l’additivazione in genere viene mira-
ve viene impiegato come intermedio aspetti sull’additivazione possiamo ta per l’impiego di un tipo di base
della sintesi. trarre alcune conclusioni. specifico e questo comporta un ulte-
Le differenze più evidenti fra un lu- riore complicazione. Nel prossimo
ANTISCHIUMA brificante benzina e uno diesel so- numero parleremo di basi e loro ca-
Di questo additivo abbiamo già de- no: ratteristiche. ■