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Informativa ai sensi del D.Lgs. n. 206 del 6 settembre 2005 (Codice del Consumo) in materia di
commercializzazione a distanza dei servizi bancari, finanziari, di pagamento, di investimento e
assicurativi
Banco BPM SpA (di seguito anche “Banca”), Capogruppo del Gruppo Bancario BANCO BPM, iscritta
all’Albo delle Banche e all’Albo dei Gruppi Bancari presso Banca d’Italia, è una banca attiva nella
raccolta del risparmio e nell’esercizio del credito, nelle numerose forme in cui queste attività possono
essere svolte, compreso il ricorso a tecniche di comunicazione a distanza/telematiche.
Il Consumatore, ovvero la persona fisica che agisce per scopi estranei all'attività imprenditoriale,
commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta, quando intenda entrare in relazione
con la Banca o quando abbia in essere un rapporto contrattuale con la stessa, ne diviene Cliente.
In relazione ai contratti e ai servizi offerti tramite tecniche di comunicazione a distanza di cui alla
presente informativa, la Banca e il Cliente possono comunicare tra loro, oltre che per il tramite delle
Filiali, anche solo mediante tecniche a distanza attraverso il sito internet raggiungibile all’url
https://www.bancobpm.it (di seguito il “Sito”), la posta elettronica, la posta elettronica certificata, il
telefono e/o altre tecniche di comunicazione a distanza (ad esempio le applicazioni software su
smartphone e tablet, ovvero attraverso l’uso di un software interattivo messo a disposizione dalla Banca,
anche mediante installazione di specifici programmi sui device personali).
Nell’ambito delle tecniche di comunicazione a distanza il Cliente potrà avvalersi della firma digitale,
della firma elettronica avanzata e, più in generale, della firma elettronica.
I rapporti tra la Banca ed i clienti relativi ai contratti sottoscritti tramite tecniche di comunicazione a
distanza sono regolati dalla legge italiana.
Nei contratti, nella documentazione precontrattuale e contrattuale, nella prestazione dei servizi e nelle
relative comunicazioni la Banca utilizza la lingua italiana.
La Banca aderisce al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi che garantisce un rimborso per
depositante fino a 100.000 euro.
A decorrere dal 1° gennaio 2016 si applicano le disposizioni in materia di bail-in. Il bail-in costituisce una
delle misure per la gestione della crisi di una banca o di una impresa d’investimento, introdotte dai
decreti legislativi nn.180 e 181 del 16 novembre 2015 di recepimento della direttiva 2014/59/UE (c.d.
Banking Resolution and Recovery Directive, “BRRD”), in vigore appunto dal 1° gennaio 2016. Il c.d. bail-
in consiste nella riduzione dei diritti degli azionisti e dei creditori o nella conversione in capitale dei diritti
di questi ultimi. Con riferimento ai creditori (tra i quali rientrano i clienti depositanti della Banca), l’art.
49, comma 1, del d.lgs. 180/2015 dispone che sono soggette a bail-in tutte le passività, fatta eccezione
per quelle indicate ai commi 1 e 2 della medesima norma: in particolare, sono esclusi dal bail-in i
depositi protetti dal sistema di garanzia dei depositi (ossia quelli di importo fino a euro 100.000). Più in
generale, con il bail-in (letteralmente, salvataggio interno) il capitale dell’intermediario in crisi viene
ricostruito mediante l’assorbimento delle perdite da parte degli azionisti e dei creditori secondo la
seguente gerarchia: (i) azioni e strumenti assimilati al capitale (come le azioni di risparmio e le
obbligazioni convertibili); (ii) titoli subordinati senza garanzia; (iii) crediti non garantiti (ad esempio, le
obbligazioni bancarie non garantite); (iv) depositi superiori a 100.000 euro delle persone fisiche e delle
piccole medie imprese (per la parte eccedente i 100.000 euro). Fino al 31 dicembre 2018 i depositi
superiori a 100.000 euro delle imprese e quelli interbancari – ovvero i depositi diversi da quelli delle
persone fisiche e delle piccole e medie imprese superiori a 100.000 euro – contribuiscono alla risoluzione
dell’intermediario in ugual misura rispetto agli altri crediti non garantiti; dal 2019, viceversa, essi
contribuiranno solo dopo le obbligazioni bancarie non garantite.
Qualora il Cliente si ritenga insoddisfatto dei servizi offerti dalla Banca, le filiali del Gruppo Banco BPM
rappresentano la prima linea per la risoluzione dei problemi.
Nel caso in cui il Cliente ritenesse di non aver ricevuto risposte adeguate a soddisfare le proprie
perplessità e/o in caso di controversie particolarmente complesse, potrà formulare specifico reclamo
attraverso una delle modalità riportate nell’apposita area del Sito.
Per quanto disposto dal Codice del Consumo oltre a quanto riportato nella presente nota e per quanto
sancito dalle altre norme applicabili ai contratti, il Consumatore potrà consultare:
• l’“informativa privacy” fornita dalla Banca ai sensi degli artt. 13 e 14 del Regolamento UE 2016/679
(GDPR), presente sul Sito alla sezione Privacy;
• le Guide relative ai singoli servizi/prodotti, ove disponibili, i “Fogli informativi”, i regolamenti contrattuali
e i documenti contenenti le condizioni economiche di ciascuno dei servizi prestati dalla Banca.