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In questo romanzo si tratta di due adolescenti, Mahmud e Samir, che hanno un

passione comune: il surf. Il narratore e Mahmud, un ragazzo palestinese che vive nello Striscia di Gaza,
un territorio che è da molto tempo in guerra, tra i palestinesi ed israeliani.
Qui gli abitanti
arivevano nella povertà e ogni giorno vivevano terrorizzati dai bombardamenti.
Mahmud descrive le cose senza muri, in rovina cosi anche la scuola, i bambini che soltanto
potevano sognare ai giocatoli e giochi che hanno visto solo in TV. Intanto Mahmud ha trovato un
Game Boy, a cui tiene moltissimo e lo porta sempre con se. Ma lui ama soprattutto il surf: quando c’è
in acqua si sente veramente libero. Perciò Mahmud e molto felice quando in Gaza City arriva dalla
California Bill, un grande allenatore di surf, che porta ai ragazzi de Gaza, delle tavole di surf nuove.
Bill diventa l’allenatore di Mahmud e di Samir, un adolescente israeliano che Mahmud
incontrava spesso sulla spiaggia. Loro però si evitavano a causa della loro nazionalità. Infatti, quasi
ognuno dalla città ha perso un loro caro. Così Mahmud ha perso suo padre, ucciso dagli israeliani e
Samir ha perso sua madre, uccisa dai palestinesi.
Ma i due ragazzi sono costretti ad essere insieme durante l’allenamento. Bill lavoravo
con tutti i due insieme.
I métodi di allenamento di Bill hanno deluso i ragazzi all’inizio. Ma poi hanno capito
l’importanza della geometria o geografia per il surf. I ragazzi si allenano e sono impazienti di arrivare
alle performanze, per poter prendere, quando arriva, l’onda giusta. Ma la cosa più importante è
l’amicizia sincera che nasce tra i due ragazzi. Loro capiscono che hanno tante cose in comune: l’odio
per la nazione nemica ma soprattutto la passione per il surf. L’amicizia vera non tiene conto dalla
nazionalità. Questa cosa si è vista quando Mahmud, mentre cavalcava, sulla tavola, un’onda immensa,
perde il suo Game Boy. Samir sa quanto è importante per Mahmud, e prova a riprenderlo. Le onde pero
lo trascinano e Mahmiud lo salva.
Con il tempo, entrambi diventano bravissimi nel surf. Bill decide di prenderli con lui, in
California, per farli studiare all’Università. Così potranno anche loro diventare allenatori. Finiti gli
studi, i due ragazzi non sono però completamente contenti. Gli manca la casa, la famiglia, sua
sopratutto le onde del loro mare. Così decidono di tornare in Gaza.
Qui aprono una scuola di surf per i bambini. Vogliono impararli però, non solo il surf, ma anche
i valore morali che lo sport insegna. E un aspetto molto importante, vissuto da entrambi, è l’amicizia
sincera, vera, che alla fine porterà la libertà.

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