IL PENDOLARETitti Bianchi F. Fulgoni E' quasi l'alba e puntualmenteogni mattina
suona la sveglia per il buonlavorator passano gli anni ed e' la solita canzoneil pendolare che viene e valaggiu' in stazione c'e' il suo treno che lo aspetta gli stessi amici ogni giornoper parlar di qualche cosa che e' successoil giorno prima o di una storia che fa sognarva e ritorna il pendolarecome rondine che migrae ritorna quando e' sera lui da un bacio alla sua bellae i bambini abbraccera' splende l'alba e lui riparte con un sogno dentro al cuoredi poter un giorno dire non dovro' mai piu' partirema con te io restero' anche d'inverno quando ilsole dorme ancora rompe il silenzio della stradaun fischiettare' il pendolare che va versola stazione con tanta voglia di ritornarquattro stagioni son lungheda passare l'estate calda ma le ferieportera' il pendolare si potra'un po'riposare e la sua sveglia non suonera' va e ritorna il pendolarecome rondine che migrae ritorna quando e' seralui da un bacio alla sua bellae i bambini abbraccera'splende l'alba e lui ripartecon un sogno dentro al cuoredi poter un giorno direnon dovro' mai piu' partirema con te io restero'splende l'alba e lui riparte con un sogno dentro al cuoredi poter un giorno direnon dovro' mai piu' partirema con te io restero'di poter un giorno direnon dovro' mai piu' partirema con te io restero'.