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FIORISCI (TI)

LA GUIDA PRATICA
di Barbara Nina Cassioli
LE PAROLE CHIAVE
di questo viaggio

RITUALI
CICLICITA'

CORPO
sorellanza

VIAGGIO elementi

creatività
INDICE

1. INTRODUZIONE
2. DA DOVE INIZIARE
3. LA MIA STORIA
4. LA CICLICITA'
5. IL CORPO
6. GLI ELEMENTI
7. IL RITUALE
8. LA CREATIVITA'
9. LA SORELLANZA
10. IL VIAGGIO IN SOLITARIA
11. CONCLUSIONI
12. CONTATTI
1. INTRODUZIONE

Nasciamo intere.
Nasciamo sapendo, anche, che cosa siamo venute a fare nella Vita.
Se osserviamo i bambini e le bambine che hanno meno di tre anni
abbiamo un esempio lampante e chiaro di cosa significa sapere
cos’è il SI ed il NO.

Ecco, anche noi siamo state così.

Poi, ce ne siamo dimenticate.


Abbiamo iniziato ad apprendere, adottare, o subire,
condizionamenti culturali, sociali, educativi che, talvolta, oppure
spesso, hanno iniziato -come fossimo alberi- ad intaccare alcune
parti del nostro essere: alcuni rami si sono seccati.

Rami non funzionali.


Non esteticamente approvati.
Non adeguati.
Inutili.

Ci siamo ridotte, rimpicciolite, rinsecchite.


Per essere meno, per essere viste, comprese, amate abbiamo
rinunciato a dei pezzi di noi.
Se stai leggendo questo ebook, forse
anche tu:

ti senti insoddisfatta, inappagata


hai accumulato rimorsi
provi, talvolta, invidia nei confronti
di persone che hanno fatto fatto
delle scelte diverse dalle tue
hai paura che sia troppo tardi per
cambiare
sospetti che, se cambiassi strada,
perdesti l'amore dei tuoi cari

e comunque non sai da dove iniziare

In alcuni casi, hai iniziato a provare ansia, disagio,


malessere e talvolta a presentare sintomi psico-fisici.
DA DOVE SI parte?
Insomma, adesso c’è qualcosa che non ti va più bene.
Forse non sai cosa.
Forse sì, ma non hai il coraggio di aprire quel cassetto e dirti
“cosa”.
Forse ancora, ne sei cosciente ma non hai il coraggio di salpare e
lasciare quel porto sicuro, tanto conosciuto e comodo quanto
stretto e insoddisfacente, che è la tua vita di adesso.
Umano.
Come si fa in questi casi?
Da dove si comincia?

Si inizia dal tuo cuore che ha sempre saputo tutto.


Si inizia dalla tua anima che conosce la via.
Io ti accompagno.
Lo zaino è pronto: c’è cibo, acqua e una buona lettura.
La strada è lunga, ma non sei sola.

Yalla! Andiamo!
present-AZIONE

Ciao! Mi chiamo Barbara Nina Cassioli e, se mi hai


incontrata su IG, mi conosci come “Zia Babi”.

Sono zia davvero, di due deliziosi nipotini umani, ma


sono Zia, perché sono la donna di cui avrei avuto
bisogno io, nove anni fa.

Se hai voglia di sapere cosa è successo in quel periodo,


accomodati.
Prendi una tazza di tisana fresca e due biscottini alla cannella.

Ti racconto una storia.


La tua.
La mia.
La nostra.
LA MIA STORIA
Era la fine del 2014.
Avevo 28 anni e una vita apparentemente perfetta

Lavoravo come educatrice in un progetto a favore di persone


migranti.
Avevo contribuito a fondare un’associazione di volontariato
facevo parte di una compagnia teatrale
Avevo una casa e un compagno.

Nonostante tutto fosse obiettivamente e razionalmente “giusto”,


buono, potenzialmente soddisfacente io mi sentivo inquieta.

Da un paio di anni avevo intrapreso un percorso di psicoterapia a


causa del mio desiderio di conoscermi e di stati di ansia che, per la
prima volta in vita mia, avevo iniziato a percepire.

Intorno a me, tutte le amiche stavano facendo grandi passi. I primi


matrimoni. Le prime gravidanze. I primi mutui. Ad ogni annuncio, a
me si stringeva la bocca dello stomaco.

Adesso, o mai più.


Adesso, o mai più.

A 28 anni pensavo che saltare in quel momento fosse la mia ultima


possibilità.
Non era vero, che fosse la mia ultima possibiltà,
ma di certo era UNA grande occasione.

Ci pensò la Vita ad obbligarmi a dire la verità, per prima a me stessa.


Non avevo esempi.
Non conoscevo nessuno che vivesse in modo diverso
da come vivevo io.
Non frequentavo nessuna donna che fosse mai partita
da sola.
O che abitasse in montagna, o al mare o dove caspita
avrebbe davvero voluto stare.
Non facevo nemmeno parte, all’epoca, di gruppi
facebook e non avevo “mentori”.

Avevo solo una vocina che dalla pancia mi diceva:

“O adesso, o mai più.”

E allora saltai.
Con una paura fottuta di restare da sola e senza soldi,
di perdere l’amore dei miei cari e di perdere anche me
stessa.
Non lo sapevo, ma in quel momento feci il
primo passo di un percorso che dura
tutt’ora.
Feci il primo passo di un viaggio che mi ha
portata qui, adesso, in una borgata di
montagna, dove abito, a scrivere questo
piccolo e-book per te, che magari ti senti
come mi sentivo io alla fine del 2014.

Come se mancasse qualcosa.


Come se mancassi, un pochino, TU.
Ti dico SUBITO la cosa più importante che ho
capito:

si costruisce una vita che ci risuona


completamente solo integrando e manifestando
ogni parte di noi.

Si costruisce una vita che ci risuona


completamente solo se siamo connesse alla
nostra parte più selvatica, autentica, primordiale.

Solo se diamo ascolto e voce alla nostra anima,


cheseben
Come conosce
mancasse la via.
qualcosa.
Come Che tutto haunscelto
se mancassi, e sa. TU.
pochino,

Se siamo INTE(g)RE.
Intere.
Alzati, vieni con me.
Ti accompagno a rivivere le tappe più significative
del mio percorso e condivido con te tutto ciò che
ho imparato in questi nove anni di viaggi,
formazioni, rituali, esperienze e percorsi.
SIAMO ESSERI CICLICI

PREMESSA

In quanto esseri umani, ed in particolare in quanto donne,


abbiamo un andamento ciclico.
Esattamente come la Natura, le stagioni, la Luna NON
siamo sempre la stessa cosa e NON abbiamo sempre la
stessa energia.
Questo sarebbe assolutamente ritenuto NORMALE se non
fossimo all’interno, invece, di un sistema socio-economico
e culturale votato alla performance e alla produttività a
tutti i costi.

Un sistema fortemente disconnesso dai cicli della Natura, i


cui danni sono visibili da un punto di vista:
ambientale,
sociale
relazionale.

Il patriarcato, che vede nella violenza la sua più bassa


ottava, così come il capitalismo, che vede nello
sfruttamento e nelle disuguaglianze la sua manifestazione,
non sono altro che forme socio-economiche della
manifestazione di un distacco dai cicli naturali della vita.
E’ tempo di tornare a casa.
E’ tempo di scelte radicali.

Radicali, ovvero connesse alle radici.


Tornare a casa, tornare a prestare attenzione alle
proprie radici significa ri-connettersi alla propria
Natura più selvatica e dunque ciclica, imparare a
riconoscerla e cavalcarla con lo scopo di abitare la
propria esistenza in maniera fluida e prosperosa e,
di conseguenza, ad abitare questa Terra con
maggiore rispetto e riconoscenza.

E DUNQUE?

Che tu abbia ancora, o non abbia più un ciclo


mestruale o gli organi che lo permettono,
SEI un essere ciclico.

NON sei tutti i giorni uguale. (e DEA grazie!)

Conoscere la nostra natura è fondamentale per


iniziare a costruire una vita che ci risuona
completamente nei tempi, negli spazi, nella forma e
nei contenuti.
DA DOVE INIZIO? Inizia ad osservarti.

Se hai ancora le mestruazioni, inizia a tenere traccia del loro arrivo.


Se non le hai più, inizia ad ascoltare, come ti senti e come cambia il tuo
corpo, giorno per giorno, a partire dalla prima luna nera, oppure da
oggi, se preferisci.

Osservarti, mese dopo mese, sarà un modo per conoscerti, imparare a


rispettarti, a tutelare le fasi di maggiore vulnerabilità e cavalcare quelle più
energiche e creative.

Mese dopo mese, anno dopo anno, ti verrà sempre più semplice
modellare la tua vita al tuo ciclo mestruale e liberarti dall’imposizione di
fare il contrario.

Siamo chiamate ad essere sempre costantemente produttive, attive, veloci,


ma siamo nate per alternare momenti di ritiro -di grotta- a momenti di
grande creatività e capacità di accoglienza.

La cosa bella è che non ci manca niente!

Non siamo lineari, vero, ma seguendo le energie che ci attraversano


sappiamo alternare momenti di riposo ed introspezione, lenti e
apparentemente stagnanti, con giornate di grande creatività e realizzazione.

Diventare consapevoli di questo costante cambiamento è LA BASE per


iniziare a modificare la propria vita, adattandola ai propri BI-sogni, al
proprio essere.
e per riconnettersi con la propria selvaticità

Inizia a segnare sul tuo calendario, o LUNARIO:


i giorni di sangue
il tuo umore
i sogni che fai
il livello di energia che hai
il desiderio sessuale
i rapporti sessuali (con altre persone o da sola!)
la presenza di perdite vaginali
lo stato della tua pelle
i pensieri
lo stato della tua cervice

E tutto ciò che ti sembra importante

Prima mi SENTO,
poi mi RISPETTO, poi COSTRUISCO.
TUTTO parte dal CORPO.
A PROPOSITO DI CORPO
Ho delle domande per te:

Quanto senti di conoscerlo?


Quanto senti di averne cura?
Quanto e quando lo frequenti?

Che ruolo ha nella tua vita e quanto spazio


ha nelle tue giornate?
E’ una macchina che ti porta a lavoro alla
mattina, che accompagna i figli a scuola,
che cucina, che va in palestra, che crolla
alla sera o che si ammala….

Oppure è la tua casa?


Oppure è il tuo spazio sacro?
Ricordi i grandi maestri e le grandi maestre che ho citato all’inizio di questa piccola
guida? I bambini e le bambine, proprio loro!

Siamo state tutte bambine, perfettamente calate nel proprio corpo. Capaci di sentire
ed esprimere la fame, la sete, la voglia di un abbraccio, il bisogno di dormire.
Quella capacità di percepire e di comunicare è parte di noi, a volte, è solo assopita.

Lo strumento madre (padre e spirito santo) del cambiamento, per me, è il CORPO.

Perchè il corpo SA. RICONOSCE. COMUNICA.

E noi abbiamo la possibilità di ignorare ciò che ci dice, soffocando sintomi, assumendo
stimolanti per essere sempre “sul pezzo”, anestetizzandolo per non sentire il malessere che ci
comunica oppure gradualmente iniziare a dargli ascolto, a restituirgli SPAZIO e significato.

Chiedigli come sta.


Chiedigli di cosa ha voglia.
Chiedigli di cosa ha bisogno.
Lascia che scelga… perché il corpo sa se è SI oppure se è NO.

E da dove comincio?
Dal prenderti un tempo SOLO per te e il tuo corpo.
Prendi l’agenda, adesso.
E fissa trenta minuti di tempo, un appuntamento tra te e il tuo corpo.

Cosa ti piace fare? Di cosa hai voglia?


Può essere una camminata in Natura, un bagno rilassante, una semplice tisana, un
impasto del pane.
Puoi far partire il tuo brano preferito, dopo esserti tolta le scarpe, gli occhiali e
dopo esserti sciolta i capelli.
Puoi prendere in mano gli acquarelli di tua figlia, o le tempere che ti sei comprata per
la tua bambina interiore.
Puoi semplicemente sdraiarti sul tappeto, chiudere gli occhi, appoggiare le mani sul
ventre e RESPIRARE.
Anche “solo”
Respirare coscientemente può diventare, se ripetuto
con continuità, un piccolo RITUALE, un atto
d’amore, un gesto di cura nei tuoi confronti.

Un rituale, sì.
[da rito, dal sanscrito “ri” – scorrere,
andare]
La prima volta che ne ho fatto uno, consigliatomi in un momento di forte
dolore da una donna preziosa, mi si è aperto il mondo.

Ho percepito, epidermicamente, tutto il potenziale di un atto che va ben oltre


il razionale ed parla il linguaggio dello spirito.

Ho proseguito e tutt’ora prendo, con regolarità, del tempo per dedicarmi ai


rituali.

Siamo mente, siamo cuore, siamo corpo e siamo


anche…
Spirito.

I rituali per me sono salti, sono modalità per traghettarci da un punto A ad


un punto B e di farlo su un piano alto, altro. Sono, educatamente detto, un
modo per fottere la mente.

Un rituale semplice, ma potente, che voglio


condividere con te è legato all’energia del FUOCO,
elemento della trasmutazione, della creatività, del
cambiamento, della pulizia. Il fuoco, maestro che ci
porta a lasciare andare le paure e trasformarle.
COME FARE?
Prendi una candela e a posizionala davanti a te in un
luogo sicuro.
Siediti di fronte alla sua fiamma in una posizione
comoda, ma dignitosa, con la schiena ben dritta senza
essere rigida
Chiudi gli occhi per il tempo di almeno tre lunghi,
profondi respiri.
Riaprili cautamente

Cosa le affidi?
Di cosa non hai più bisogno?
Cosa vuoi trasformare?

Prendi un tempo per esprimere, a voce, tutto ciò che hai bisogno
venga trasformato, tutto ciò di cui senti il bisogno di perdonarti,
di abbandonare.
Puoi affidare alla fiamma tutto ciò che desideri.
Immagini, nomi propri, contesti, emozioni, sensazioni, sensi di
colpa, pensieri, convinzioni limitanti.

Ricordati che sei sola, nessuno ti sente.


Prenditi la libertà e lo spazio per questo gioco potente e sensuale
con il fuoco.
Infatti, un altro fondamentale argomento per un
percorso di riavvicinamento alla propria parte selvatica
è il rapporto con gli elementi.

Perché gli elementi, come noi, sono NATURA.


Perché gli elementi sono ISPIR-AZIONE.
Ci accompagnano verso la manifestazione di ogni nostra
parte.

Ti sei mai fermata ad osservare una cascata, un fiume,


il mare oppure semplicemente una fontana in città?
Hai mai notato quanto l'acqua FLUISCA libera senza
aggrapparsi a niente?

Hai mai dato valore al ruolo della TERRA come


elemento di sostegno, come MADRE, come luogo di
protezione che ogni giorno ci nutre?

Ed infine, che rapporto hai con l’ARIA, con l’ossigeno


che ci permette di stare al mondo, di respirare e di
parlare?
Acqua
Terra
Aria
Fuoco
Prenditi un tempo tranquillo
Procurati una scatola di acquarelli e
quattro fogli bianchi
Accendi una candela ed il tuo incenso
preferito
e se lo desideri fai partire un brano
musicale, di sottofondo

E lascia che la tua parte bambina giochi coi


materiali, ispirata, UNO ALLA VOLTA, dagli
elementi.
Forse, stai pensando… Non lo so fare. Non sono capace. Non è
bello ciò che ho disegnato, o anche: non so proprio disegnare.
Non so andare a ritmo, sono rigida. Quando chiudo gli occhi, mi
vengono un sacco di pensieri, non sono capace di meditare!

Ehi. Fermati.
Leggi qui.
Intanto, respira.

Esprimere la propria
creatività è un passaggio
fondamentale per potersi
costruire una vita che ci
assomiglia.
Julia Cameron, nel suo poderoso manuale "La via
dell'Artista" parla dell'infinita creatività di Dio.
Io aggiungo della Dea, dell'Universo.

L'autrice invita ad osservare i miliardi di tipi diversi


di fiori, animali, volti umani che esistono in Natura
e a ripensarsi come parte di tutto questo.

Se sono figlia di un'energia in grado di creare tutta


questa varietà... allora anche io sono in grado di
immaginare, cambiare, avere molte buone idee (anche
qualcuna pessima, certo!).

Anche io posso trasformare.

ma da dove inizio?
Per iniziare a coltivare
la tua creatività
Inizia a scrivere.

Questa è un'altra pratica di Julia Cameron che io


uso da un paio di anni e che ha aiutato migliaia di
persone in tutto il mondo negli ultimi trenta.
Con buone probabilità, sarà utile anche a TE.

Prendi un quaderno
Prendi una penna
Punta la sveglia di domani 15
minuti prima del solito

No, non mi mandare a quel paese. Quindici minuti non cambiano davvero la qualità del tuo riposo.
Domani mattina, apri gli occhi e, prima ancora di fare pipì,
prendi la penna in mano e scrivi.

Cosa? Non importa, scrivi.


Quello che ti passa per la mente.
Quello che senti, che vedi.
Scrivi pure che non hai niente da scrivere, ma scrivi.

E poi fallo anche dopo domani, il giorno dopo e quello


successivo ancora. E ancora. E ancora.

Nei giorni, nelle settimane, grazie alla scrittura, andrai a ripulirti


i pensieri, ad aprire i canali, a sfogare, a buttare fuori...e poi
quando il campo sarà abbastanza pulito, potrai iniziare a notare,
ad ascoltare i tuoi desideri, a fare chiarezza su quello che vuoi.
Non sei costante?
Imparerai ad esserlo.

Ti scoccia alzarti quindici minuti prima?


Lo fai per te stessa, per la qualità della tua vita.
Tu ne sei responsabile.

Fallo con gentilezza


rinuncia ad altro, magari a quella mezz’ora che passi a scrollare
Instagram (sì, lo faccio anche io!).

Ci vuole tempo?
Beh, sì, certo.
Ti serviranno parecchi giorni di costanza, forse anche settimane per
avere risultati, ma ti assicuro che funziona.

Ci vuole anche:
pazienza con le proprie resistenze
fiducia nell'ignoto
umiltà per chiedere aiuto
leggerezza per viversi tutto come un gioco

Chi ti dice che puoi avere tutto subito sta mentendo,


sapendo di mentire.
Le tre pagine del mattino sono uno strumento
semplice e potentissimo per chi desidera cambiare
qualcosa della propria vita.

Per cambiare ci vuole:


tempo
disponibilità a modificare mentalità,
fede,
coraggio,
azione,
risorse (no, non economiche),
sacrificio (no, non sofferenza, ma ritorno al sacro)

Per sciogliere quei nodi mentali che urlano


“Sono tutte fricchettonate, dove pensi di andare!?”
ci vuole:
tempo,
azione,
sostegno.
RICORDA:
è più faticoso
aprire la gabbia
che
vivere al di fuori.
Se vuoi costruirti una vita che ti risuoni
profondamente,
devi essere pronta ad attraversare:
paure,
separazioni,
cambiamenti.
Sarà divertente, impegnativo, magico.

Puoi fare tutto da sola, CERTO.


Io ho fatto così, almeno per una prima parte della mia “seconda”
vita.
E’ stato MOLTO faticoso.
Ho commesso errori e ho avuto bisogno di
ricadute cicliche per potermi costruire la vita che ho adesso.

Cosa mi è mancato?
Esempi.
Storie.
Una rete.

Infatti...un'altra parola chiave


in un percorso
di manifest-Azione è
SORELLANZA
Un proverbio dice che da soli si va più veloce, ma insieme si va
più lontano.

E’ VERO.

Quello che ho osservato nei laboratori di gruppo che ho


facilitato era che le cadute durano meno, i successi ispirano le
altre persone e ci si fa da specchio. La rete rafforza, nutre, ispira.
Non è la stessa cosa fare un percorso da sole, o farlo insieme ad
altre anime.

dunque
Cerca altre donne
Inizia a considerarle come alleate, e non
come competitors
Partecipa ai cerchi di donne
Cerca spazi sicuri dove esprimerti
Coltiva queste relazioni sane
Ma è importante ANCHE coltivare la propria sana solitudine.

Che dici? Fa paura? Non ti piace? Ti annoi?


Temi che ti succeda qualcosa di brutto?

Aspetta, vieni qui.


Respira e parliamone.

Per costruirti una vita che ti assomiglia è bene


conoscerti profondamente.
Per conoscerti profondamente è importante
trascorrere
del tempo con te stessa.
Se lo fai in un contesto nuovo,
tutto si moltiplica e le occasioni
di introspezione e sperimentazione aumentano.
Sì!
Sto parlando di un
VERO
viaggio
in solitaria
Per iniziare bastano due giorni, una notte fuori.
Basta una città che ti ispira o un luogo che desideri vedere da tempo.

il viaggio in solitaria è uno degli strumenti evolutivi più potenti e mi ha


insegnato che:

sono capace, che sono molto più capace a risolvere problemi di quello
che sapevo di essere.
il mondo non è un posto così pericoloso come viene descritto nei mass
media.
Posso fidarmi di me e del mio istinto

Sono la sola persona con cui davvero condividerò tutta la vita...ed il


viaggio mi ha permesso di creare una relazione intima molto profonda con
me stessa.

Amo coltivare il rapporto con me stessa viaggiando.


Amo relazionarmi a sconosciuti senza il filtro di amici o parenti.
Amo osservarmi nel mondo e ascoltarmi, rispettare i miei tempi, i miei
bisogni, i miei desideri.

Per questo, in un cammino verso la propria


INTEGRITA’ non può mancare un viaggio in
solitaria, che poi è la vita stessa: un viaggio in
solitaria costellato di incontri.
CONCLUSIONI
Eccoci qui.

Siamo di nuovo in questo delizioso salotto con tappeti, cuscini e poltroncine.


Abbiamo ancora della tisana saporita e qualche biscottino fatto in casa.

E’ stato un viaggio intenso.


E’ una storia che puoi leggere e rileggere, quando vorrai e ne sentirai il bisogno.

Il cammino verso l’integrità, verso la completa percezione, conoscenza e manifestazione


di chi si è davvero è un viaggio che dura tutta la Vita, un percorso fatto di curve,
salite, panorami magnifici e temporali sulla testa, incontri fantastici, indimenticabili, ma
anche liti, discussioni, e poi noia, perdita di senso, infine appagamento, gioia,
soddisfazione.

Lo scopo è accompagnarti a sentirti parte di un tutto, a farti canale della creatività


originale e portare in materia, sulla Terra, nella tua Vita, i tuoi talenti, i tuoi sogni.

E’ possibile.
Se dovessi scegliere UNA sola cosa che vorrei restasse con te
dopo queste pagine insieme è: E’ possibile!

E' possibile essere completamente chi sei e darti il permesso di abitare la tua esistenza
nella maniera più libera, autentica, soddisfacente e piacevole possibile.

Ti ringrazio del tempo, dello spazio, dell’ascolto, della fiducia e dell’affetto con cui hai
accolto questa piccola risorsa gratuita e sarò molto felice di ricevere un tuo commento
o le immagini delle opere che creerai svolgendo le pratiche che ho descritto.

Sono qui, ti leggo, ti ascolto e, se vorrai, ti accompagnerò.

Zia Babi
about me
Ho una formazione ed un' esperienza
decennale come assistente ed
educatrice sociale in contesti di grave
marginalità.
Dall'adolescenza, mi sono formata in
ambito teatrale, circense, creativo.
Se il corpo è sempre stato il mio
strumento espressivo prediletto, negli
ultimi nove anni ho coltivato anche il
mio rapporto con il divino e la mia
parte spirituale.
Ho viaggiato da sola e ho scritto un
libro. Ho frequentato e condotto
cerchi di donne ed ho esplorato la
questione della ciclicità mestruale. Ho
facilitato laboratori online ed in
presenza, sulla cura e sviluppo della
propria creatività e di cura di sé.
Attualmente, mi sto formando con
Sofie de la Vanth in un viaggio
triennale su pratiche sciamaniche eco-
femminili e femministe e frequento la
formazione primaria di Art Therapy
Bologna per lo studio di metologie
corporee ed espressive dell'arte e della
danzamovimento terapia.
Vivo in una borgata di Appennino.
Scrivo. Danzo. Vivo. Sono felice.
E adesso?
Adesso è tempo di provarci davvero.
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GRATUITA, per capire, insieme, se posso aiutarti nel
viaggio verso la versione più integra, felice, selvatica
ed autentica di te.

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