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LA LEGGENDA DEI TRE GIORNI

DELLA MERLA

C i f u u n a n n o i n c u i l ' i n v e r n o f u d a v v e r o f a t i c o s o. F r e d d o i n t e n s o , n e v e e
ghiaccio misero a dura prova tutti gli animali e gli uccelli del bosco.

Era anche difficile trovare del cibo, perciò una famigliola di merli si trovò in
grande difficoltà.

— "Ho tanta fame, pio pio", pigolava il più piccolo dei giovani merli.
— "Uh, anch'io. Guarda: dalla debolezza non riesco più ad alzare l'ala",
piagnucolava un altro.

E i l t e r z o p i c c o l o m e r l o d i r i m a n d o:
— "Guardate me. Sono tutto smagrito e intirizzito dal freddo. Le mie belle
piume bianche non riescono più a tenermi caldo".

Piume bianche? Certo! I merli un tempo avevano le piume di colore bianco

c o m e l e c o l o m b e.

— "S u v v i a, c a r i p i c c i n i" , d i s s e p a p à m e r l o , " r e s i s t e t e ! O r a a n d r ò i n c i t t à a

c e r c a r e d e l c i b o . D a t o c h e s t a m a t t i n a f a p i ù f r e d d o d e l s o l i t o, a n d r e t e a
stare con la mamma nel camino della fattoria che è bello caldo in attesa del
mio ritorno. Starò via solo tre giorni".

E c o s ì f u. L a m a t t i n a d e l 2 9 g e n n a i o p a p à m e r l o p a r t ì p e r l a c i t t à e la
famigliola si trasferì nel camino della vicina fattoria, riscaldati dal fumo del
c o m i g n o l o.

Passarono i tre giorni e furono davvero i più freddi e gelidi dell'inverno, ma

la famigliola di merli li passò al calduccio nel comignolo dove si stava
p r o p r i o b e n e. P e c c a t o p e r i l p a n c i n o v u o t o c h e b r o n t o l a v a d a l l a f a m e . M a
come promesso da papà merlo, egli fece ritorno dal suo viaggio proprio la
sera del 31 gennaio.

Il papà arrivò in volo carico di una bella provvista di cose da mangiare e i

suoi piccoli lo videro arrivare da lontano con il suo bel piumaggio bianco
s p l e n d e n t e.

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— "E c c o m i, e c c o m i ! S o n o a r r i v a t o ! " , g r i d ò i l p a p à f e s t o s o p l a n a n d o v i c i n o a l
comignolo. "Dove siete miei cari? Non vi vedo".
— " S i a m o q u i p a p à , d e n t r o i l c o m i g n o l o " , r i s p o s e r o t u t t i i n c o r o. M a p a p à
merlo non riusciva a vederli.

Avvicinatosi cautamente al comignolo, il merlo guardò bene tra le folate di

fumo che salivano. Ohibò! Che stupore quando riuscì a distinguerli! Tutti e
tre i piccoli merli e la loro mamma erano diventati di colore nero.

Dopo la sorpresa iniziale, papà merlo abbracciò e baciò tutti quanti

sporcandosi anche lui di nero fumo.

Da allora i merli non furono più bianchi come prima ma neri come il fumo e
gli ultimi tre giorni di gennaio, il 29, il 30 e il 31, furono decretati i più
freddi dell'anno.

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 ESERCIZIO DI COMPRENSIONE
Scegli la riposta corretta.

1. I merli un tempo erano di colore...

a. bianco

b. grigio

c. rosso

2. Papà merlo andò a cercare il cibo...

a. nel bosco

b. in città

c. vicino al mare

3. I piccoli e la mamma aspettarono papà merlo...

a. su un albero

b. nel comignolo di un camino

c. nel buco di un muro

4. Papà merlo tornò dopo...

a. un giorno

b. due giorni

c. tre giorni

5. "I GIORNI DELLA MERLA" sono gli ultimi tre giorni di...

a. gennaio

b. febbraio

c. marzo

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 Soluzione dell'esercizio

1. I merli un tempo erano di colore...

a. bianco

b. grigio

c. rosso

2. Papà merlo andò a cercare il cibo...

a. nel bosco

b. in città

c. vicino al mare

3. I piccoli e la mamma aspettarono papà merlo...

a. su un albero

b. nel comignolo di un camino

c. nel buco di un muro

4. Papà merlo tornò dopo...

a. un giorno

b. due giorni

c. tre giorni

5. "I GIORNI DELLA MERLA" sono gli ultimi tre giorni di...

a. gennaio

b. febbraio

c. marzo

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NOTE

CI FU = è il passato remoto di "ESSERCI".

FATICOSO = difficile, che richiede sforzo.

MISERO A DURA PROVA = crearono molta difficoltà (METTERE A DURA PROVA).

FAMIGLIOLA = piccola famiglia.

PIGOLAVA = in questo caso la parola è usata al posto di "DIRE". Il verbo

"PIGOLARE" indica il suono che fanno i piccoli di uccelli.

DALLA DEBOLEZZA = per la debolezza.

PIAGNUCOLAVA = piangere e lamentarsi in continuazione a bassa voce

(PIAGNUCOLARE).

DI RIMANDO = rispondendo prontamente.

TUTTO SMAGRITO = completamente dimagrito, che ha perso molto peso.

INTIRIZZITO = rigido (a causa del freddo), che non riesce a muoversi (per il freddo).

UN TEMPO = in passato, una volta.

LE COLOMBE = uccelli simili ai piccioni ma di colore bianco (COLOMBA/E).

SUVVIA = forza, coraggio. È un'esclamazione d'incoraggiamento (oggi non non è

molto usata).

PICCINI = piccoli, piccolini.

DISSE = passato remoto del verbo "DIRE" (lui/lei DISSE).

STAMATTINA = questa mattina.

FA PIÙ FREDDO DEL SOLITO = fa più freddo di quello che fa normalmente o

abitualmente.

BELLO CALDO = molto caldo.

E COSÌ FU = e così avvenne, e così successe. "FU" è il passato remoto del verbo
"ESSERE (lui/lei FU).

COMIGNOLO = l'ultima parte del camino, quella che si trova sopra il tetto e dalla
quale esce il fumo del fuoco.

GELIDI = freddissimi.

AL CALDUCCIO = in un luogo piacevolmente caldo.

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SI STAVA PROPRIO BENE = si stava veramente/davvero bene.

PECCATO = in questo caso è usata per esprimere dispiacere.

IL PANCINO = la pancia, lo stomaco. Spesso si usa il diminutivo con i bambini

o gli animali piccoli.

BRONTOLAVA = faceva rumore perché era vuoto (BRONTOLARE).

COME PROMESSO = come aveva promesso.

EGLI = è la forma antica di "LUI". oggi si usa raramente.

FECE RITORNO = ritornò (FARE RITORNO). "FECE" è il passato remoto del verbo
"FARE" (lui/lei FECE).

PROPRIO LA SERA = esattamente la sera.

IN VOLO = volando.

CARICO DI UNA BELLA PROVVISTA DI COSE DA MANGIARE = con una grande

quantità di cibo.

VIDERO = passato remoto del verbo "VEDERE" (loro VIDERO).

PIUMAGGIO = insieme di penne e piume.

SPLENDENTE = luminoso, pieno di luce.

ECCOMI = sono qui.

FESTOSO = che esprime gioia, allegria.

PLANANDO = scendendo in volo senza battere le ali (PLANARE).

TUTTI IN CORO = tutti insieme, tutti nello stesso momento.

AVVICINATOSI = dopo essersi avvicinato, dopo che si avvicinò (AVVICINARSI).

CAUTAMENTE = con attenzione, con prudenza.

LE FOLATE DI FUMO = le nuvole di fumo (che uscivano dal camino).

OHIBÒ = esprime sorpresa, meraviglia.

FURONO = passato remoto del verbo "ESSERE" (loro FURONO).

FURONO DECRETATI = furono stabiliti in maniera ufficiale, si decise ufficialmente

che erano (DECRETARE).

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