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La stella Alpina 21 Giugno 2017 – 1° giorno d’Estate

Lo scopo del giornale murale è la collaborazione di tutti, finalizzata ad ottenere


la consapevolezza delle difficoltà che si debbono affrontare per arrivare al
successo, ma anche la certezza di potercela fare, sempre!

LA LINK BUILDING INTERNA


( Fonte: https://seo-hacker.com/vital-internal-linking/ )

• Link interni
Mettere i link nel piè di pagina o nel menu di navigazione del sito può causare alcuni
problemi. Questi tutti derivano dal fatto che Google non gradisce la manipolazione della
struttura interna dei link per finalità di ranking. Le persone creano testi con link che
vogliono posizionare, inserendoli nel footer e nel menu di navigazione, con il solo scopo di
migliorare il page rank di una certa pagina. Google ha creato un algoritmo che penalizza
questa pratica.
• Conta solo il primo anchor text
Se una pagina ha numerosi link verso la medesima risorsa, Google prende nota solo del
primo anchor text che trova. Google registrerà solo il primo anchor text e tralascerà i
successivi. Il primo link deve essere quindi testuale.
• Tre passi non di più
Il tuo visitatore deve essere capace di raggiungere ogni pagina del sito in non più di tre
click. Creiamo siti che abbiano ogni pagina raggiungibile in non più di 3 click dalla Home
Page.
• Minimalist Link Strategy
Un link che viene cliccato poco è un segnale negativo e Google può optare per penalizzare
la pagina linkata, portando a rapide cadute e fluttuazioni della stessa nelle SERP. La
filosofia deve quindi essere meno link più qualità.

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DAL MOBILE AL RESPONSIVE
( Fonte: https://www.seroundtable.com/google-mobile-migration-24024.html )

• Google Mobile First, istruzioni per l'uso


John Mueller di Google ha detto l'altro giorno durante un hangout su YouTube che, se si
prevede di migrare da un m. ad un design responsive, allora è meglio farlo prima
dell'avvio del Mobile Index First. Non c'è fretta, abbiamo tempo ma la mossa sarebbe
più facile ora che dopo.
Attualmente è abbastanza facile da fare nel senso che si reindirizza la sola versione m. alla
versione principale "responsiva". Questo non intaccherà assolutamente le performance
della search perchè le pagine dell'm. hanno già settato il canonical delle relative pagine
“desktop”. Quando entrerà il Google Mobile First Index, le cose cambieranno. Sarà come
spostare la tua pagina “canonicalizzata” ad una diversa URL. Quando entrerà il Mobile First
Index sarà come migrare il sito, il che significa che si vedranno molte più fluttuazioni
mentre la richiesta viene processata. La migrazione allora potrà richiedere mesi.
RANKING FACTORS
( Fonte: https://it.semrush.com/ranking-factors/ )

• Fattori di Posizionamento
La ricerca di SEMrush ha preso in analisi 600.000 chiavi di ricerca focalizzandosi su una
serie di fattori di ranking casuali. I risultati evidenziano come il posizionamento sia
orientato all’utente. La Brand Awareness diventa fattore SEO chiave.
Più visite, più tempo speso, più pagine viste, un tasso di rimbalzo inferiore,
questi sembranno essere i fattori di ranking più significativi che Google adotta. Quindi
l’utente che arriva via Adwords e naviga il sito è un utente che aiuta a fare ranking.

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Tra i fattori di ranking troviamo sempre molto in alto i link, nello specifico non il numero
di link ma il numero di domini che vi fanno riferimento, la link building si dimostra
ancora una volta strategica per il posizionamento.
Anche la lunghezza dei testi ha oggi valore per posizionarsi. I siti che si posizionano nei
primi tre risultati delle SERP di Google hanno in media il 45% di testo in più rispetto ai siti
posizionati per le stesse chiavi nella 20° posizione. Un altro fattor edi ranking è dato
dall’adozione dell’https invece del semplice http.
Il report di SEMrush evidenzia che più la chiave ha un elevato numero di ricerche mese,
maggiore è la quantità di testo rilevata nei siti che si posizionano bene.
• Fattori SEO on Page
La ricerca di SEMrush evidenzia ancora la necessità di riportare la chiave che si vuole
posizionare sia nel Title di Pagina, che nel campo Meta Description che nel corpo
della Pagina (body).
• Bounce Rate, il rimbalzo che uccide
I siti che si posizionano nelle prime 3 posizioni per chiavi di ricerca con un volume
inferiore a 100 ricerche mese hanno un Bounce Rate inferiore al 43%. I siti che si
posizionano nelle prime 3 posizioni per chiavi di ricerca con un volume mensile
superiore a 10.000 ricerche mese hanno un Bounce Rate inferiore al 53%.

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• C’è un tempo per nascere ed un tempo per posizionarsi ..
Per chiavi competitive il tempo di permanenza sul sito deve attestarsi attorno ai 215
secondi, per chiavi ad alto volume di ricerca, dovremmo puntare a tenere l’utente almeno
260 secondi. Ogni iniziativa che porti l’utente a non lasciare il sito sia benvenuta.

LINK BUILDING
( Fonte: http://backlinko.com/link-building )

• Giocare di Link
Andrey Lippattsev ha confermato che i link sono il terzo fattore di ranking dopo il
contenuto e il RankBrain. RankBrain rappresenta il sistema di intelligenza artificiale che
permette a Google di intuire le intenzioni dell’utente e fornirgli le risposte più adeguate alle
stesse. L’ultimo passaggio fatto da Google è il passaggio dalla quantità dei link
alla qualità degli stessi.
Il fattore chiave è anche la rilevanza del sito che ti linka che deve avere un argomento
vicino al tuo per dare maggiore valore al tuo sito.
Backlinko ha rilevato quanto siano importanti i link inseriti nel corpo della pagina
rispetto a quelli nel footer o nelle sidebar.

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Gli anchor text costuitiscono un fattore di ranking ma se sono troppo perfetti, vengono
intesi da Google come link spammosi ed il sito può essere penalizzato.
Google considera anche il testo a ridosso dell’anchor text. Le parole circostanti vengono
considerate come “piccole anchor text” e servono a capire se il link è di qualità oppure
comprato chissà come. Si parla quindi di “co-citations”.

GROWTH HACKING
( Fonte: http://www.ninjamarketing.it/2017/02/22/growth-hacking-in-12-semplici-step/ )

• Spingere la crescita
Il termine Growth Hacking è stato coniato nel 2010 da Sean Ellis, che ha definito il
Growth Hacker come colui che muove la sua impresa verso un unico “Nord“: la crescita.
Tutto ciò che viene pensato, programmato e realizzato deve rispondere a requisiti specifici
in termini di impatto sulla crescita scalabile.
il Growth Hacking Marketing è una metodologia che consiste nel testare differenti
soluzioni attraverso rapidi esperimenti.
Ecco la sintesi del metodo:
1. Assicurati che il prodotto abbia un mercato
2. Definisci i tuoi obiettivi di business
3. Ritaglia i tuoi obiettivi di business in singoli obiettivi
4. Analizza i trend passati e i risultati dei competitor
5. Identifica i tuoi punti di forza nel mercato
6. Misurare gli effetti della strategia
7. Circoscrivi il tuo esperimento
8. Definisci il tuo target ideale di mercato
9. Trai le conclusioni e ripeti il process

Al prossimo numero ….

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