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Pagani
Carlo Domenico Pagani Sandro Salsa
Analisi matematica 1
Analisi matematica 1
Gli autori
Carlo Domenico Pagani, già professore ordinario di Analisi Matematica presso il
Dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano, ha svolto attività didattica e
di ricerca presso l’Università della California (Berkeley), l’Accademia delle Scienze
(Russia), l’Accademia Sinica (Cina), il Tata Institute for Fundamental Research (India).
Si interessa principalmente di equazioni alle derivate parziali e di problemi inversi.
Sandro Salsa è professore ordinario di Analisi Matematica presso il Dipartimento di
Matematica del Politecnico di Milano. Ha svolto attività di ricerca presso l’Università del
Minnesota (Minneapolis), il Courant Institute (New York), l’Institute for Advanced Study
(Princeton) e l’Università del Texas (Austin). Si occupa principalmente di equazioni a
derivate parziali e problemi di frontiera libera.
L’opera
Dopo numerose ristampe esce ora una nuova edizione di quest’opera che aveva
ricevuto, al tempo della prima edizione nel 1990, un’accoglienza assai lusinghiera
presso un vasto pubblico di studenti dei corsi di laurea scientifici. Da allora il
nuovo ordinamento degli studi universitari, basato sul modello di una laurea
triennale seguita da un biennio specialistico, ha più volte mutato le caratteristiche
dell’insegnamento della matematica di base.
Analisi matematica 1 si ripresenta aggiornato e con una veste tipografica nuova:
• mostra, con numerosi esempi, la forte interazione tra la matematica e le scienze
applicate;
• sottolinea sempre il punto di vista strutturale, essenziale nella modellistica;
• il capitolo su Integrali di funzioni di una variabile. Serie numeriche ha subìto estese
modifiche;
• sono stati inseriti nuovi esercizi;
• alcune dimostrazioni sono ora più scorrevoli.
Questo libro di testo continua a risultare adatto a corsi che mantengono un elevato
livello di completezza degli argomenti trattati e una speciale attenzione per gli aspetti
funzionali dell’Analisi classica.
Carlo Domenico Pagani Sandro Salsa
Analisi matematica 1
PAGANI"SALSA*ANALISI MATEMAT 1 2ED
ISBN 978-88-08-15133-9
Al pubblico 49,00
9 788808 151339 In caso di variazione Iva o cambiamento prezzo
consultare il sito o il catalogo dell’editore
6 7 8 9 0 1 2 3 4 (60B)
www.zanichelli.it
Analisi matematica 1
Seconda edizione
Indice generale
Prefazione vii
2 Insiemi numerici 61
1. Da N a Q 61
1.1 Rappresentazione dei numeri naturali 61
1.2 I numeri interi relativi 63
1.3 I numeri razionali 64
1.4 Struttura di Q 64
1.5 Rappresentazione dei numeri razionali 66
iv Indice generale
c 978-88-08-15133-9
2. I numeri reali 69
2.1 Definizione di numero reale 69
2.2 Ordinamento 70
2.3 Struttura algebrica 71
2.4 Proprietà di completezza 74
2.5 Isomorfismo tra campi ordinati completi 76
2.6 Potenza del continuo 77
Appendice A. Dimostrazione delle proprietà di campo ordinato dei numeri
reali 79
Appendice B. I numeri-macchina. Errori 82
3. Radicali - potenze - logaritmi 86
3.1 Radici n-esime aritmetiche 86
3.2 Potenze con esponente reale 87
3.3 Logaritmi 88
3.4 Alcune disuguaglianze 90
4. I numeri complessi 92
4.1 Definizione di C e struttura di campo 93
4.2 Coniugato, modulo e argomento 94
4.3 Potenze e radici 98
Dopo numerose ristampe esce ora una nuova edizione di quest’opera che aveva rice-
vuto, al tempo della prima edizione nel 1990, un’accoglienza assai lusinghiera presso
un vasto pubblico di studenti dei corsi di laurea scientifici, oltre a un significativo
apprezzamento da parte di numerosi colleghi. Da allora il nuovo ordinamento degli
studi universitari, basato sul modello di una laurea triennale seguita da un biennio
specialistico, ha più volte mutato le caratteristiche dell’insegnamento della matema-
tica “di base”, dapprima con una drastica riduzione dei contenuti, alla quale ha fatto
seguito una più ponderata risistemazione dei programmi didattici.
Durante i passati 25 anni il primo testo, pur risentendo della riorganizzazione di-
dattica in atto, ha continuato a godere del favore dei suoi utenti. Per questo motivo
oggi si ripresenta, con una veste tipografica nuova e alcuni aggiornamenti: sono stati
inseriti nuovi esercizi, qualche dimostrazione è stata resa più scorrevole, il capitolo 8
ha subito una più estesa modifica. L’impostazione generale è però stata confermata:
mostrare, con i numerosi esempi, la forte interazione tra la matematica e le scienze ap-
plicate, e sottolineare sempre il punto di vista strutturale, essenziale nella modellistica
moderna.
Questo libro di testo continua perciò a risultare adatto per corsi che mantengono
un elevato livello di completezza degli argomenti trattati e una speciale attenzione
per gli aspetti funzionali dell’Analisi classica.
Nello stesso tempo costituisce un solido riferimento per eventuali approfondimenti
anche per coloro che scelgono di accostarsi all’Analisi matematica per le strade più
frequentate e più scorrevoli del nuovo ordinamento.
CAPITOLO 1
Elementi di teoria degli insiemi
“Socrate è un uomo”;
“Pitagora mangia la mela”;
“7 · 3 = 21”;
“3 è un numero naturale”;
“2 + 2 ≥ 5”.
Caratteristica degli enunciati è che possiamo attribuire loro un valore di verità: vero
(V) o falso (F). Per esempio il terzo dei precedenti enunciati è vero, mentre il quinto
è falso.
Indicheremo gli enunciati con le lettere minuscole dell’alfabeto latino p, q, r ecc.
2 CAPITOLO 1. Elementi di teoria degli insiemi
c 978-88-08-15133-9
Data una proposizione p, si può costruire la sua negazione che indichiamo con “∼ p”
(si legga “non p”). Il simbolo ∼ sta a indicare quindi l’avverbio non. Ovviamente, se
p è vera, ∼ p è falsa e viceversa. Per esempio, se p è l’enunciato (falso):
allora ∼ p:
è un enunciato vero.
Le proposizioni possono essere legate tra loro dando luogo a proposizioni più com-
plesse. Nel linguaggio verbale il collegamento viene effettuato per mezzo delle congiun-
zioni. In logica matematica i termini di collegamento si chiamano connettivi logici.
Anche il simbolo ∼ (non) è considerato un connettivo.
Gli altri sono i seguenti:
• la congiunzione, che corrisponde alla congiunzione “e”. Essa viene indicata col
simbolo ∧ ma anche semplicemente con la lettera e o con una virgola;
• la disgiunzione, che corrisponde alla congiunzione “o”, nel senso del “vel” latino
(contrapposto ad “aut”). Essa viene indicata col simbolo ∨ ma anche semplice-
mente con la lettera o;
• la implicazione, che corrisponde alla locuzione “se . . . allora”; viene indicata col
simbolo =⇒;
• la doppia implicazione, che corrisponde alla locuzione “se e solo se”; viene indicata
col simbolo ⇐⇒.
Usando i connettivi logici e le parentesi possiamo formare enunciati composti come i
seguenti:
p =⇒ (q =⇒ r), (p ∧ q) ⇐⇒ r, (∼ p) =⇒ (q ∧ r) ecc.
Per evitare di sovraccaricare gli enunciati composti con troppe parentesi si conviene di
introdurre tra i connettivi un ordine gerarchico esattamente come si fa in aritmetica
per le quattro operazioni (+, −, ·, :).
Per esempio la scrittura 2 · 3 + 5 significa (2 · 3) + 5 e non 2 · (3 + 5). Si suol dire che
moltiplicazione e divisione “legano” più di addizione e sottrazione.
Analogamente, introduciamo tra i connettivi il seguente ordine dove ciascun con-
nettivo “lega” più dei successivi:
∼, ∧, ∨, =⇒, ⇐⇒ .
Con questa convenzione invece di scrivere
((∼ p) =⇒ (∼ q)) ⇐⇒ (p ∨ (∼ r))
potremo scrivere semplicemente
∼ p =⇒ ∼ q ⇐⇒ p ∨ ∼ r.
c 978-88-08-15133-9 1. Nozioni di logica matematica 3
Si noti che il fatto che non ci sia il sole non implica alcuna decisione riguardo alla
passeggiata.
Dunque, nel linguaggio verbale, dire:
“p =⇒ q”
è equivalente a dire
“ ∼ p ∨ q”.
p q ∼p ∼p∨q
V V F V
V F F F
F V V V
F F V V
Anche se tale enunciato è vero non possiamo certo dedurre che 4 è dispari.
p q p =⇒ q p ∧ (p =⇒ q) MP
V V V V V
F V V F V
V F F F V
F F V F V
Dal punto di vista pratico il modus ponens opera cosı̀: se p è vera e si vuole mostrare
che q è vera, si procede mostrando che “ p =⇒ q” è vera.
Gli enunciati come (MP), veri qualunque sia il valore di verità delle proposizioni
componenti, prendono il nome di tautologie.
Un’altra importante tautologia è la seguente, nota come principio di contrapposi-
zione:
(PC) “p =⇒ q ⇐⇒ ∼ q =⇒ ∼ p”.
Eccone la tavola di verità:
p q ∼q ∼p p =⇒ q ∼ q =⇒ ∼ p PC
V V F F V V V
F V F V V V V
V F V F F F V
F F V V V V V
6 CAPITOLO 1. Elementi di teoria degli insiemi
c 978-88-08-15133-9
p : “oggi piove”
q : “non esco di casa”
r : “guardo la partita”
“p =⇒ q” significa: “se oggi piove non esco di casa”
“p ∧ ∼ q” significa: “oggi piove ed esco di casa”
(che è la precisa negazione dell’enunciato precedente).
Su (SI) è fondata la deduzione seguente: se oggi piove non esco di casa; se non esco
di casa guardo la partita; allora, se piove guardo la partita.
(DM)1 indica: “negare che: oggi piove, oppure non esco di casa, equivale ad affermare
che: non piove ed esco di casa”.
(DM)2 indica: “. . . ”.
Nei predicati contenenti più variabili si possono impiegare più quantificatori; biso-
gna allora fare attenzione all’ordine in cui questi vengono applicati, poiché il si-
gnificato della proposizione risultante può essere completamente diverso nei diversi
casi.
Esempio 1.2 Sia p(x, y): “un uomo x osserva la stella y”.
pertanto si dicono mute. Il valore di verità di un predicato dipende dalle sue variabili
libere. Se un predicato non ha variabili libere è un enunciato.
“∀ x : p(x) =⇒ q(x)”
è falso e cioè che “∼ [∀ x : p(x) =⇒ q(x)]” è vero.
In base a (1.2) e (1.3) è sufficiente esibire un particolare x (il controesempio) tale
che p(x) sia vera e q(x) sia falsa.
Per esempio, per mostrare che l’enunciato: “ogni equazione di secondo grado ha una
radice reale” è falso, basterà considerare la sola equazione: x2 + 1 = 0.
Concludiamo con un esempio di dimostrazione per assurdo: vogliamo mostrare che
non esiste alcun numero razionale m/n (con m, n interi positivi primi tra loro) il cui
quadrato sia uguale a 2.
Si tratta della celebre argomentazione con la quale i Pitagorici scoprirono con
sgomento che la diagonale del quadrato è incommensurabile con il lato.
c 978-88-08-15133-9 1. Nozioni di logica matematica 9
Siano:
p(m, n) : “m, n sono interi positivi, primi tra loro”
m2
q(m, n) : “
= 2”.
n2
Si vuole provare la verità dell’enunciato
“∀ m, n : p(m, n) =⇒ q(m, n).
In base al principio di contrapposizione (cioè “p =⇒ q ⇐⇒ ∼ q =⇒ ∼ p”) ciò equivale
a dimostrare
“∀ m, n : ∼ q(m, n) =⇒ ∼ p(m, n)”
e cioè che se m, n sono interi positivi, tali che m2 /n2 = 2 allora m ed n devono avere
un fattore comune. Infatti, m2 = 2n2 implica che m2 è pari e perciò m è pari; dunque
m2 è divisibile per 4. Essendo n2 = m2 /2, n2 è pari. Ne segue che n è pari come m e
perciò m ed n hanno il fattore 2 in comune.
Il contenuto di questo paragrafo potrà apparire (a qualche lettore) come la compli-
cazione inutile di regole talmente semplici da poter essere ritenute ovvie. Forse. Ma
l’esperienza ci ha mostrato quante volte uno studente, anche preparato, incorra in
errori di logica nel corso di una dimostrazione, non sappia formulare correttamente la
negazione di un dato enunciato e cosı̀ via. Perciò riteniamo che non sia una perdita
di tempo l’esercizio negli argomenti sopra esposti.
Esercizi
1. Siano:
p : “Emilio ha la febbre”
q : “Emilio ha paura dell’esame”
r : “Emilio va a scuola”
“p1 ∧ p2 ∧ . . . ∧ pn =⇒ q”
è una tautologia.
Si esamini ora la seguente argomentazione.
22 CAPITOLO 1. Elementi di teoria degli insiemi
c 978-88-08-15133-9
3. Sia X l’insieme dei numeri reali; disegnare il grafico delle seguenti relazioni in X × X:
a) 9x2 + 4y 2 = 36 b) y = 3x2 + 1.
5. Sia X l’insieme degli interi positivi e s(m, n) la relazione in X data da: “m è divisore di
n”. È una relazione d’ordine totale o parziale, in X?
6. Verificare che la relazione di congruenza tra figure piane o solide nella geometria euclidea
è una relazione di equivalenza.
7. Dimostrare che ogni insieme totalmente ordinato e finito (cioè con un numero finito di
elementi) possiede massimo e minimo.
4. FUNZIONI
4.1 Definizione di funzione
Il concetto di funzione è centrale per tutto il corso di Analisi.
DEFINIZIONE 4.1 Siano X, Y due insiemi. Si dice funzione da X in Y una relazione
r in X × Y che soddisfi la seguente proprietà:
per ogni x ∈ X, esiste uno e un solo elemento y ∈ Y in relazione con x.
Ovvero, l’insieme
{y ∈ Y : (x, y) ∈ graf(r)}
è costituito da un solo elemento per ogni x ∈ X.
X = {x ∈ R : a ≤ x ≤ b}.
y y
graf(r1) y3
graf(r2)
y2
y0
y1
a x0 b x a x0 b x
a) b)
Esempi
4.2 Siano: X l’insieme degli uomini, Y l’insieme delle donne. La corrispondenza
uomo → madre
è una funzione da X in Y .
4.4 Siano: X l’insieme dei triangoli di un piano, Y l’insieme dei numeri reali. La
corrispondenza
triangolo → perimetro
è una funzione da X in Y .
X f(X)
Si può pensare a una funzione come a una “scatola” che trasforma un elemento del
dominio inserito in input in un unico elemento del codominio (output).
INPUT OUTPUT
x f f(x)
Esempi
Appendice
Cenno alla teoria assiomatica degli insiemi
2. Apparato deduttivo
Consiste degli assiomi e delle regole di deduzione.
Le regole di deduzione sono quelle del calcolo dei predicati: essenzialmente il modus ponens
e la seguente regola di generalizzazione:
Questa regola è del resto di uso comune quando si deve dimostrare un teorema della forma
∀ x : P (x). Si fissa x (pensandolo arbitrariamente scelto) e si dimostra P (x). La frase “per
l’arbitrarietà di x segue la tesi” è legittimata dalla regola di generalizzazione.
Tra gli assiomi distinguiamo: quelli che appartengono al calcolo dei predicati e quelli relativi
al predicato “=”, su cui abbiamo già discusso; per esempio quelli che legano i quantificatori.
Vi sono poi gli assiomi specifici della teoria, che qui di seguito elenchiamo. Essi formalizzano
rigorosamente tutte le operazioni con gli insiemi che abbiamo trattato in 2.1.
ZF1 : Assioma di estensione: due insiemi che contengono gli stessi elementi sono uguali.
X = Y ⇐⇒ ∀ z : (z ∈ X ⇐⇒ z ∈ Y ).
ZF2 : Assioma dell’insieme vuoto: esiste un insieme a cui non appartiene alcun elemento:
l’insieme vuoto, indicato con ∅:
∃ X ∀ z :∼ (z ∈ X).
ZF3 : Assioma della coppia (non ordinata): dati due insiemi x e y, esiste l’insieme Z i cui soli
elementi sono x e y.
∀ x ∀ y ∃ Z ∀ w : (w ∈ Z ⇐⇒ (w = x ∨ w = y)).
L’insieme costituito dai due elementi x e y è indicato con {x, y}, coppia non ordinata. Si può
poi definire la coppia ordinata (x, y) come la coppia (non ordinata) {x, {x, y}}. Si noti come
(x, y) differisca da (y, x) che è definita come la coppia {y, {x, y}}.
ZF4 : Assioma dell’unione: se X è un insieme di insiemi, allora esiste un insieme S i cui
elementi sono tutti e soli gli elementi di X.
∀ X ∃ S ∀ Z : (Z ∈ S ⇐⇒ ∃ W : (W ∈ X ∧ Z ∈ W )).
ZF5 : Assioma di separazione o di specificazione: per ogni insieme S e ogni predicato p definito
per ogni elemento di S, esiste un insieme (sottoinsieme di S) i cui elementi sono tutti e soli
gli elementi di S che soddisfano p.
∀ S ∃ Z ∀ w : (w ∈ Z ⇐⇒ w ∈ S ∧ p(w)).
Per indicare che A è un sottoinsieme di S, si scrive: A ⊆ S. Con questo assioma si definisce
l’intersezione: basta considerare il predicato p(x): “x ∈ A” (dove A è un insieme); allora
l’insieme di cui l’assioma postula l’esistenza è l’intersezione di S con A.
Analogamente, considerato il predicato: x ∈ / A, si ottiene il complementare di A rispetto
a S.
ZF6 : Assioma della potenza: dato un insieme S esiste un insieme i cui elementi sono tutti e
soli i sottoinsiemi di S; è l’insieme delle parti di S, P(S).
∀ S ∃ T ∀ w : (w ∈ T ⇐⇒ w ⊆ S).
Con i precedenti assiomi si possono definire tutte le operazioni insiemistiche, le relazioni,
le funzioni; si possono costruire tutti gli insiemi finiti. L’esistenza di un insieme infinito è
postulata nel seguente assioma.
ZF7 : Assioma dell’infinito: esiste un insieme che contiene l’insieme vuoto e contiene il
successivo di ogni suo elemento (la definizione di successivo è stata data in 5.1).
∃ X : (∅ ∈ X ∧ ∀ Y : (Y ∈ X =⇒ {Y, {Y }} ∈ X)).
ZF8 : Assioma di sostituzione: data una funzione f : S → T esiste un insieme i cui elementi
sono dati da f (x) con x ∈ S Tale insieme è l’immagine di f .
∀ f ∃ Z ∀ w : (w ∈ Z ⇐⇒ ∃ x : (x, w) ∈ f ).
Questo assioma consente di definire una funzione attraverso una proprietà caratteristica,
anche senza conoscere l’insieme immagine.
ZF9 : Assioma di regolarità o di fondazione: sia p un predicato e supponiamo che esista un
insieme con la proprietà p. Allora esiste un insieme X con la proprietà p e tale che nessuno
dei suoi elementi ha la proprietà p.
(∃ Y : p(Y )) =⇒ ∃ X : (p(X) ∧ ∀ z ∈ X : (∼ p(z))).
ZF10 : Assioma della scelta: data una partizione S di un insieme T , esiste una funzione
f : S → T (funzione di scelta) tale che, ∀ x ∈ S, è f (x) ∈ T .
Questo assioma, oggetto di molte discussioni tra i matematici, afferma la possibilità di
operare un numero infinito di “scelte” senza dover precisare il criterio di scelta. Esso è di
fondamentale importanza per lo studio degli insiemi infiniti.
Grafici
4 4
1 2
3 3
2 2
1 1
0 0
–1 –1
–2 –2
–4 –4
–4 –2 0 2 4 –4 –2 0 2 4
6 6
3 4
5 5
4 4
3 3
2 2
1 1
0 0
–2 –2
–4 –2 0 2 4 –4 –2 0 2 4
6 8
5 6
4 6
2 4
–0.0 2
–2 –0.0
–4 –2
f(x) = [x ] f(x) = (x ) = x – [x ] = mantissa di x
–6 –4
–6 –4 –2 0 2 4 6 –6 –4 –2 0 2 4 6
Salsa
Pagani
Carlo Domenico Pagani Sandro Salsa
Analisi matematica 1
Analisi matematica 1
Gli autori
Carlo Domenico Pagani, già professore ordinario di Analisi Matematica presso il
Dipartimento di Matematica del Politecnico di Milano, ha svolto attività didattica e
di ricerca presso l’Università della California (Berkeley), l’Accademia delle Scienze
(Russia), l’Accademia Sinica (Cina), il Tata Institute for Fundamental Research (India).
Si interessa principalmente di equazioni alle derivate parziali e di problemi inversi.
Sandro Salsa è professore ordinario di Analisi Matematica presso il Dipartimento di
Matematica del Politecnico di Milano. Ha svolto attività di ricerca presso l’Università del
Minnesota (Minneapolis), il Courant Institute (New York), l’Institute for Advanced Study
(Princeton) e l’Università del Texas (Austin). Si occupa principalmente di equazioni a
derivate parziali e problemi di frontiera libera.
L’opera
Dopo numerose ristampe esce ora una nuova edizione di quest’opera che aveva
ricevuto, al tempo della prima edizione nel 1990, un’accoglienza assai lusinghiera
presso un vasto pubblico di studenti dei corsi di laurea scientifici. Da allora il
nuovo ordinamento degli studi universitari, basato sul modello di una laurea
triennale seguita da un biennio specialistico, ha più volte mutato le caratteristiche
dell’insegnamento della matematica di base.
Analisi matematica 1 si ripresenta aggiornato e con una veste tipografica nuova:
• mostra, con numerosi esempi, la forte interazione tra la matematica e le scienze
applicate;
• sottolinea sempre il punto di vista strutturale, essenziale nella modellistica;
• il capitolo su Integrali di funzioni di una variabile. Serie numeriche ha subìto estese
modifiche;
• sono stati inseriti nuovi esercizi;
• alcune dimostrazioni sono ora più scorrevoli.
Questo libro di testo continua a risultare adatto a corsi che mantengono un elevato
livello di completezza degli argomenti trattati e una speciale attenzione per gli aspetti
funzionali dell’Analisi classica.
Carlo Domenico Pagani Sandro Salsa
Analisi matematica 1
PAGANI"SALSA*ANALISI MATEMAT 1 2ED
ISBN 978-88-08-15133-9
Al pubblico 49,00
9 788808 151339 In caso di variazione Iva o cambiamento prezzo
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