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ANNO - XIX

Rivista Trimestrale di Diritto Pubblico

Fascicolo n. 4/2019 - ISSN 1974-9562

L’art. 116 cost. e la preoccupazione (strumentale?) della marginalizzazione del parlamento. ENRICO
MINNEI

The “CORDELLA V. Italy” case. FRANCESCO CARELLI

From “corporate disloyalty” to “unfair competition”. MANLIO D'AGOSTINO PANEBIANCO

I principi «costituzionalmente» tutelati e la loro contrapposizione. Nota: dalla sentenza n. 85/2013 Corte
Cost. alla sentenza n. 58/2018. VINCENZA IMMACOLATA GIGANTE

Attività istituzionale degli enti del terzo settore e atti di pianificazione urbanistica. GIULIA MILO

Climate change and the new green deal. TULIO ROSEMBUJ

Urbanistica: l’abuso di necessità. Nota a Cassazione pen., sez. III, 2 ottobre 2019, n. 40396. LORENZO
BRUNO MOLINARO

L’annullamento d’ufficio e l’ordine di demolizione. Il contrasto all’abusivismo edilizio tra obbligo di


motivazione e legittimo affidamento. STEFANO DE ROSA

Sostenibilita’ ambientale, energie rinnovabili ed efficientamento. Brevi note sulla funzione promozionale
dei pubblici poteri. ROBERTO MICCÙ - MICHELA BERNARDI

Emergenza e tutela ambientale nel sistema delle fonti. DARIO ELIA TOSI

L’emergenza abitativa dopo il sisma del 2016. FULVIA PASSANANTI

Prevenzione e precauzione nella disciplina dei lavori pubblici. RUGGIERO DIPACE

Aggregazione e centralizzazione degli acquisti pubblici in italia. ERICA BASSANO

AMBIENTEDIRITTO - EDITORE©

Anno 2019

Rivista Giuridica AmbienteDiritto.it - ISSN 1974-9562 - (BarCode 9 771974 956204) - Fascicolo 4/2019 1
AmbienteDiritto.it
Rivista Trimestrale di Diritto Pubblico

Testata registrata presso il Tribunale di Patti (Reg. n. 197 del 19/07/2006)

ISSN 1974-9562

DIRETTORE RESPONSABILE: Fulvio Conti Guglia

DIRETTORI SCIENTIFICI:

Giuseppe Albenzio Vice Avvocato Generale dello Stato; Raffaele Chiarelli Professore Straordinario di
Istituzioni di Diritto Pubblico (IUS/09) Università degli Studi Guglielmo Marconi; Claudio Rossano
Professore Emerito di Istituzioni di Diritto Pubblico (IUS/09) Università degli Studi di Roma La Sapienza.

***
COMITATO DIRETTIVO:

Paolo Bianchi Professore Ordinario di Diritto Costituzionale (IUS/08) Università degli Studi di Camerino;
Simone Budelli Professore Associato di Istituzioni di Diritto Pubblico (IUS/09) Università degli Studi di
Perugia; Guglielmo Cevolin Professore Aggregato di Istituzioni di Diritto Pubblico (IUS/09) Università
degli Studi di Udine; Salvatore Cimini Professore Ordinario di Diritto Amministrativo (IUS/10) Università
degli Studi di Teramo; Angelo Lalli Professore Associato di Diritto Amministrativo (IUS/10) Università
degli Studi La Sapienza; Alfredo Morrone Docente a contratto di Diritto Amministrativo (IUS/10)
Università degli Studi Chieti – Pescara.

***
COMITATO SCIENTIFICO:

Richard Albert Full Professor in Constitutional Law at University of Texas at Austin; Domenico
Amirante Professore Ordinario di Diritto Pubblico Comparato (IUS/21) Università degli Studi della
Campania Luigi Vanvitelli; Gaetano Armao Professore Aggregato di Diritto Amministrativo (IUS/10)
Università degli Studi di Palermo; Francisco Balaguer Callejón Professore Ordinario di Diritto
Costituzionale (IUS/08) Università degli Studi di Granada; Michele Belletti Professore Ordinario di
Istituzioni di Diritto Pubblico (IUS/09) Università degli Studi di Bologna; Mario Bertolissi Professore
Ordinario di Diritto Costituzionale (IUS/08) Università degli Studi di Padova; Francesca Biondi
Professoressa Ordinaria di Diritto Costituzionale (IUS/08) Università degli Studi di Milano; Elena Buoso
Professoressa Associata di Diritto Amministrativo (IUS/10) Università degli Studi di Padova; Paola Caputi
Jambrenghi Professoressa Ordinaria di Diritto Amministrativo (IUS/10) Università degli Studi di Bari
“Aldo Moro” Marcello Cecchetti Professore Ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico (IUS/09) Università
degli Studi di Sassari; Cristiano Celone Professore Associato di Diritto Amministrativo (IUS/10)
Università degli Studi di Palermo; Mario Pilade Chiti Professore Ordinario di Diritto Amministrativo (IUS/
10) Università degli Studi di Firenze; Antonio Colavecchio Professore Ordinario di Diritto Amministrativo

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(IUS/10) Università degli Studi di Foggia; Gian Paolo Dolso Professore Associato di Diritto Costituzionale
(IUS/08) Università degli Studi di Trieste; Marina D'Orsogna Professore Ordinario di Diritto
Amministrativo (IUS/10) Università degli Studi di Teramo; Vera Fanti Professoressa Ordinaria di Diritto
Amministrativo (IUS/10) Università degli Studi di Foggia; Renato Federici Professore Associato di Diritto
Amministrativo (IUS/10) Università degli Studi di Roma La Sapienza; Leonardo Ferrara Professore
Ordinario di Diritto Amministrativo (IUS/10) Università degli Studi di Firenze; Diana Urania Galetta
Professoressa Ordinaria di Diritto Amministrativo (IUS/10) Università degli Studi di Milano; Giuseppe
Garzia Professore Aggregato di Diritto Amministrativo (IUS/10) Università di Bologna; Paolo
Giangaspero Professore Ordinario di Diritto Costituzionale (IUS/08) Università degli Studi di Trieste;
Loredana Giani Professoressa Ordinaria di Diritto Amministrativo (IUS/10) Università Europea di Roma;
Walter Giulietti Professore Ordinario di Diritto Amministrativo (IUS/10) Università degli Studi
dell'Aquila; Andrea Gratteri Professore Associato di Diritto Costituzionale (IUS/08) Università degli Studi
di Pavia; Dimitris Liakopoulos Full Professor of European Union Law in Fletcher School of Law and
Diplomacy - Tufts University; Vincenzo Lippolis Professore Ordinario di Diritto Pubblico Comparato
(IUS/21) Università degli Studi Internazionali di Roma; Fabrizio Lorenzotti Professore Associato di
Diritto Amministrativo (IUS/10) Università degli Studi di Camerino; Francesco Longobucco Professore
Associato di Diritto Privato (IUS/01) Università Roma Tre; Giuseppe Losappio Professore Associato di
Diritto Penale (IUS/17) Università degli studi di Bari "Aldo Moro"; Antonella Massaro Professore
Associato Diritto penale (IUS/17) Università degli Studi Roma Tre; Ludovico Mazzarolli Professore
Ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico (IUS/09) Università degli Studi di Udine; Agostino Meale
Professore Ordinario di Diritto Amministrativo (IUS/10) Università degli Studi di Bari; Cesare Mirabelli
Professore Ordinario di Diritto Ecclesiastico (IUS/11) Università degli Studi Roma Tor Vergata, Presidente
Emerito della Corte costituzionale; Stefano Nespor Professore a contratto di Diritto Amministrativo
(IUS/10) Politecnico di Milano; Dante Flàvio Oliveira Passos Professor Adjunto de Administracāo,
Universidade Estadual de Paraìba; Marco Olivi Professore Associato di Diritto Amministrativo (IUS/10)
Università Ca’ Foscari di Venezia; Gabriel Doménech Pascual Profesor Titular de Derecho
Administrativo (IUS/10) Universitat de Valencia; Paolo Passaglia Professore Ordinario di Diritto Pubblico
Comparato (IUS/21) Università di Pisa; Aristide Police Professore Ordinario di Diritto Amministrativo
(IUS/10) Università di Roma Tor Vergata; Nicoletta Rangone Professoressa Ordinaria di Diritto
Amministrativo (IUS/10) Università di Roma LUMSA; Cecilia Ricci Professoressa Associata di Storia
Romana (L-ANT/03) Università degli Studi del Molise; Maurizio Riverditi Professore Associato di Diritto
Penale (IUS/17) Università degli Studi di Torino; Raffaele Guido Rodio Professore Ordinario di Diritto
Costituzionale (IUS/08) Università degli studi di Bari; Roberto Romboli Professore Ordinario di Diritto
Costituzionale (IUS/08) Università degli Studi di Pisa; Tulio Raul Rosembuj Professore Ordinario di
Diritto Tributario IUS/12 (Universidad de Barcelona) e Prof. a contratto in LUISS; Ugo Salanitro
Professore Ordinario di Diritto Privato (IUS/01) Università degli Studi di Catania; Andrea Scella
Professore Ordinario di Diritto Processuale Penale (IUS/16) Università degli Studi di Udine; Elisa Scotti
Professoressa Associata di Diritto Amministrativo - Docente di Diritto dell'Ambiente - (IUS/10) Università
degli Studi di Macerata; Andrea Simoncini Professore Ordinario di Diritto Costituzionale (IUS/08)
Università degli Studi di Firenze; Sara Spuntarelli Professoressa Associata di Diritto Amministrativo
(IUS/10) Università degli Studi di Camerino; Dario Elia Tosi Professore Associato di Diritto Pubblico
Comparato (IUS/21) Università degli Studi della Valle d’Aosta; Duccio Traina Professore Associato di
Istituzioni di Diritto Pubblico (IUS/09) Università degli Studi di Firenze; Silvio Troilo Professore Ordinario
di Istituzioni di Diritto Pubblico (IUS/09) Università degli Studi di Bergamo; Francesco Fabrizio Tuccari
Professore Associato di Diritto Amministrativo (IUS/10) Università degli Studi del Salento.

***

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COMITATO DI REDAZIONE:

Antonio Mitrotti Coordinatore (Dottorando di ricerca in Diritto Pubblico comparato, Università degli
Studi di Teramo); Daniela Di Paola (Funzionario MIUR); Maria Assunta Icolari (Ricercatore Università
degli Studi G. Marconi di Roma - Resp. Diritto Tributario Ambientale); Chiara Ingenito (Dottoranda di
ricerca in Diritto Pubblico Comparato Internazionale, Università degli studi di Roma La Sapienza);
Agatino Giuseppe Lanzafame (Assegnista di ricerca in Diritto Costituzionale Comparato, Università
degli studi di Catania); Olivia Pini (Docente a contratto in Diritto Amministrativo, Università degli Studi
di Modena); Agostino Sola (Praticante avvocato presso l'Avvocatura dello Stato); Leo Stilo (Docente a
contratto in Diritto Amministrativo, Link Campus University Executive Calabria); Giacomo Vivoli (Cultore
della materia in Diritto dell’ambiente, Università degli Studi di Firenze).

***

ELENCO DEI REFEREES:

Giuseppe Ugo Abate (Università degli Studi di Palermo); Xavier Arbos Marin (Universidad de
Barcelona); Annamaria Bonomo (Università degli Studi di Bari); Marco Brocca (Università degli Studi
del Salento); Marco Calabrò (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli); Achille Antonio
Carrabba (Università degli Studi di Bari Aldo Moro); Gian Franco Cartei (Università degli Studi di
Firenze); Giovanni Catalisano (Università degli Studi di Enna Kore); Marta Cenini (Università degli
Studi dell'Insubria); Omar Chessa (Università degli Studi di Sassari); Alberto Clini (Università degli
Studi di Urbino “Carlo Bo”); Juan Carlos Covilla Martìnez (Universidad Externado de Colombia);
Gianni Cortigiani (Avvocato Distrettuale dello Stato di Firenze); Simona D’Antonio (Università degli
Studi di Teramo); Gabriella De Giorgi (Università degli studi del Salento); Sandro De Gotzen
(Università degli Studi di Trieste); Lorenzo De Gregoriis (Università degli Studi di Teramo); Maria
Rosaria Di Mattia (Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli); Ruggero Dipace (Università
degli Studi del Molise); Enzo Di Salvatore (Università degli Studi di Teramo); Caterina Drigo
(Università di Bologna); Pietro Faraguna (Università degli Studi di Trieste); Daniela Ferrara
(Università degli studi di Palermo); Giancarlo Antonio Ferro (Università degli Studi di Catania);
Gianpaolo Fontana (Università degli Studi "Roma Tre"); Biagio Giliberti (Universitas Mercatorum);
Francesca Guerriero (Avv. penalista del Foro di Roma); Anna Rita Iacopino (Università degli Studi
dell'Aquila); Armando Lamberti (Università degli Studi di Salerno); Vito Sandro Leccese (Università
degli Studi di Bari); Anna Lorenzetti (Università degli Studi di Bergamo); Marco Mancini (Università
Ca’ Foscari di Venezia); Donatantonio Mastrangelo (Università degli Studi di Bari); Roberto Miccù
(Università degli Studi La Sapienza); Giulia Milo (Università degli Studi di Trieste); Viviana Molaschi
(Università degli Studi di Bergamo); Alberto Oddenino (Università degli Studi di Torino); Sandra
Regina Oliveira Passos Bragança Ferro (Centro Universitario Estácio da Amazônia); Vittorio
Pampanin (Università degli Studi di Pavia); Paolo Patrito (Università degli Studi di Torino); Vincenzo
Pepe (Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli); Carmine Petteruti (Università degli Studi
della Campania Luigi Vanvitelli); Patrizia Pinna (Avvocato dello Stato presso l’Avvocatura Distrettuale
dello Stato di Firenze); Mauro Pennasilico (Università degli Studi di Bari); Oreste Pollicino (Università
Bocconi); Daniele Porena (Università degli Studi di Perugia); Edoardo Carlo Raffiotta (Università degli
Studi di Bologna); Carlo Rapicavoli (Direttore Generale presso Provincia di Treviso - Direttore ANCI
Veneto e UPI Veneto); Saverio Regasto (Università degli studi di Brescia); Nino Olivetti Rason
(Università degli studi di Padova); Pierpaolo Rivello (Università degli Studi di Torino); Mariano Robles
(Università degli Studi degli Studi di Bari); Paolo Rossi (Università degli Studi di Perugia); Gianluca
Ruggiero (Università del Piemonte Orientale); Francesco Emanuele Salamone (Università degli Studi
della Tuscia); Ciro Sbailò (Università degli Studi internazionali di Roma); Maria Stefania Scardigno

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(Università degli Studi di Bari); Anna Tacente (Università degli Studi di Bari); Alma Lucia Tarantino
(Università degli Studi di Bari); Marco Terrei (Centrale di committenza del Comune di Lanciano);
Tommaso Ventre (LUISS Guido Carli).

MISSION:

Lo scopo principale della Rivista Giuridica AmbienteDiritto.it (RGA) è quello di favorire il più
ampio confronto interdisciplinare - a livello internazionale - nonché lo sviluppo della ricerca
scientifica sulle complesse tematiche del Diritto pubblico, in senso esteso ed evoluto, con una
particolare, e naturale, predilezione per l’approfondimento della materia ‘interdisciplinare’ del
Diritto ambientale, con i suoi peculiari - e ‘naturali’ - risvolti costituzionali ed amministrativi
(oltre che i ‘connaturali’ e, alle volte, inscindibili aspetti penalistici e civilistici).

La Rivista, per queste ragioni, accetta sia contributi in italiano che in qualsiasi altra lingua che,
ovviamente, sia conosciuta dai referees. I componenti della Rivista, i suoi collaboratori, nonché
gli autori - che, secondo le linee ANVUR sono in larghissima parte strutturati presso Università
italiane e straniere - fanno parte ed aderiscono alla mission a titolo squisitamente gratuito.

Tutti i contributi pubblicati nel presente fascicolo sono stati sottoposti a referaggio doppio cieco
conformemente alla Classe A – ANVUR.

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Indice generale:
Rivista Trimestrale di Diritto Pubblico...................................................................................................................2
L’ART. 116 COST. E LA PREOCCUPAZIONE (STRUMENTALE?) DELLA MARGINALIZZAZIONE DEL
PARLAMENTO......................................................................................................................................................7
Enrico Minnei*........................................................................................................................................................7
ENFORCING A RIGHT TO HEALTHY ENVIRONMENT IN THE ECHR SYSTEM: THE “CORDELLA V.
ITALY” CASE......................................................................................................................................................30
Francesco Carelli..................................................................................................................................................30
FROM “CORPORATE DISLOYALTY” TO “UNFAIR COMPETITION”.............................................................42
Manlio d'Agostino Panebianco.............................................................................................................................42
1. Introduction.......................................................................................................................................................42
2. Legal Framework..............................................................................................................................................43
3. Some Risk Indexes............................................................................................................................................48
4. Accountability, culpa in eligendo and in vigilando..........................................................................................49
5. An integrated mitigation strategy......................................................................................................................50
References.............................................................................................................................................................51
I PRINCIPI «COSTITUZIONALMENTE» TUTELATI E LA LORO CONTRAPPOSIZIONE.............................54
Nota dalla sentenza n. 85/2013 Corte Cost. alla sentenza n. 58/2018................................................................54
Vincenza Immacolata Gigante..............................................................................................................................54
ATTIVITÀ ISTITUZIONALE DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE E ATTI DI PIANIFICAZIONE
URBANISTICA....................................................................................................................................................64
Giulia Milo............................................................................................................................................................64
CLIMATE CHANGE AND THE NEW GREEN DEAL.....................................................................................75
Tulio Rosembuj.....................................................................................................................................................75
DOPO LA CORTE EUROPEA ANCHE LA CASSAZIONE “APRE” ALL’“ABUSO DI NECESSITÀ”.........86
Lorenzo Bruno Molinaro......................................................................................................................................86
L’ANNULLAMENTO D’UFFICIO E L’ORDINE DI DEMOLIZIONE..........................................................100
Stefano De Rosa..................................................................................................................................................100
SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE, ENERGIE RINNOVABILI ED EFFICIENTAMENTO..........................113
Roberto Miccù....................................................................................................................................................113
Michela Bernardi................................................................................................................................................113
EMERGENZA E TUTELA AMBIENTALE NEL SISTEMA DELLE FONTI TRA PROBLEMI DEFINITORI
E RAPPORTO TRA ORDINAMENTI*.............................................................................................................124
Dario Elia Tosi....................................................................................................................................................124
L’EMERGENZA ABITATIVA DOPO IL SISMA DEL 2016............................................................................143
Fulvia Passananti **.............................................................................................................................................143
LA LOGICA DELLA PREVENZIONE NELLA DISCIPLINA DELLA PROGRAMMAZIONE E
PROGETTAZIONE DI LAVORI PUBBLICI*...................................................................................................156
Ruggiero Dipace.................................................................................................................................................156
AGGREGAZIONE E CENTRALIZZAZIONE DEGLI ACQUISTI PUBBLICI IN ITALIA..........................182
Erica Bassano*....................................................................................................................................................182
Collaborazione con AMBIENTEDIRITTO.IT – Rivista Giuridica..................................................................197

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L’ART. 116 COST. E LA Divide e associa. Trasversalmente.
Certo, la poliedriticità dell’art. 5 Cost.
PREOCCUPAZIONE e la novità dell’art. 116, terzo comma,
(STRUMENTALE?) DELLA contribuiscono di loro ad incrementare il
tasso di pre-comprensione dell’operazione
MARGINALIZZAZIONE DEL ermeneutica ed il grado di soggettività dei
PARLAMENTO suoi esiti.
La complessità del tema non può
essere banalizzata. Mette in gioco i valori

Enrico Minnei*

Sommario: 1. Premessa; 2. “Regionalismo


differenziato, ruolo del Parlamento e unità del
Paese”; 3. Parlamento e decreto legislativo; 4.
Parlamento e decreto-legge; 5. Parlamento e
regolamenti di de-legificazione; 6. I decreti
ministeriali di natura non regolamentare; 7.
Parlamento e fonti secondarie atipiche; 8. La
crisi della legge, la flessibilità della
Costituzione rigida, la debolezza del
Parlamento, le prassi applicative contra legem;
9. Il paradosso del regionalismo
dell’uniformità; 10. L’art. 116 Cost.; 11.
Conclusioni.

____________
*
Associato di Diritto costituzionale dell’Università ordinario” elaborato dagli Studi della Camera (rinvenibile nel
di Padova, Scuola di Giurisprudenza. sito web istituzionale), “nella seduta del Consiglio dei ministri n.
33 del 21 dicembre 2018 è stata condivisa l’informativa svolta
dal Ministro per gli affari regionali e le autonomie in merito al
percorso di attuazione dell'autonomia differenziata richiesta
1. Premessa. dalle Regioni Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Nella
successiva seduta del Consiglio dei ministri n. 44 del 14
Il dibattito sulle modalità di attuazione febbraio 2019, il Ministro per gli Affari regionali ‘ha illustrato i
contenuti delle intese. Il Consiglio dei ministri ne ha preso atto e
del regionalismo differenziato occupa la
condiviso lo spirito’. I testi delle bozze di intese sono stati
cronaca costituzionale e giornalistica, pubblicati sul sito del Dipartimento Affari regionali della
investe la politica, i tecnici, l’uomo della Presidenza del Consiglio, in un testo concordato tra Governo e
strada1. ciascuna delle tre regioni, limitatamente alla ‘parte generale’ …
Nel corso dell'audizione sulle linee programmatiche del 17
1
Va brevemente ricordato che la parte conclusiva della ottobre 2019 presso le Commissioni I e V della Camera, il
XVII legislatura ha registrato le iniziative ex art. 116, terzo Ministro per gli affari regionali ha evidenziato l'intenzione del
comma, Cost. di tre regioni (Lombardia, Veneto ed Emilia- Governo di ripartire dal lavoro svolto sinora. Ha al contempo
Romagna); il 28 febbraio 2018, fra il Governo e le stesse sono preannunciato la presentazione in Parlamento di un'iniziativa
stati sottoscritti tre distinti accordi preliminari (c.d. pre-intese) legislativa volta a definire una cornice normativa unitaria in cui
che hanno individuato i principi generali, la metodologia e un potranno definirsi gli interventi di attuazione dell'art. 116, terzo
(primo) elenco di materie in vista della definizione dell’intesa. comma, Cost., tenendo conto delle previsioni costituzionali e del
Con l’inizio della XVIII legislatura, altre regioni (Piemonte, modello di perequazione delle regioni a statuto ordinario
Liguria, Toscana, Umbria, Marche e Campania), pur non avendo definito dalla Legge 42/2009 e dal d.lgs. 68/2011. Il disegno di
firmato alcuna pre-intesa con il Governo, hanno espresso la legge che il Governo si appresta a presentare alle Camere è
volontà di intraprendere un percorso analogo. Come si legge nel stato inserito, nella Nota di aggiornamento al DEF 2019, fra i
documento “L’autonomia differenziata delle regioni a statuto provvedimenti collegati alla decisione di bilancio”.

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portanti della Repubblica e gli costituzionalisti “affinché garantiscano il
interessi di tutti. ruolo del Parlamento anche rispetto alle
E’ il principio stesso di non esigenze sottese a uno sviluppo
contraddizione (logica e giuridica) che, equilibrato e solidale del regionalismo
salvaguardato, deve trovare un suo italiano, a garanzia dell’unità del Paese”.
baricentro (nuovo), trattandosi di La tesi è che “le ulteriori forme di
conciliare la Repubblica una-indivisibile autonomia non possono riguardare la
con la dimensione plurale e naturalmente mera volontà espressa in un accordo tra
eccentrica delle Regioni, di armonizzare lo Governo e Regione interessata, avendo
statuto ordinario delle stesse, già conseguenze sul piano della forma di
diversificato rispetto a quelli delle Regioni Stato e dell’assetto complessivo del
speciali (a loro volta fra loro non regionalismo italiano”; dunque,
omogenei), con uno status nuovo, ancora “l’approvazione parlamentare non può
tutto da configurare, sempre ordinario ma essere meramente formale; la previsione
arricchito di forme e condizioni particolari della legge nell’articolo 116, comma 3
di autonomia. della Costituzione è posta a garanzia che
E’ non meno vero, tuttavia, che l’autonomia negoziata dalle regioni
anche laddove l’interpretazione avrebbe richiedenti si inserisca armonicamente
potuto ritenersi alleggerita da un testo, nell’ordinamento complessivo della
per quanto “aperto”, comunque Repubblica. Il ruolo del Parlamento,
sufficientemente chiaro, non solo nella nell’articolo 116, è finalizzato a tutelare le
sintassi, ma anche nella ratio, si assiste istanze unitarie a fronte di richieste
ugualmente ad una sorta di accanimento autonomistiche avanzate dalle Regioni
nella ricerca della soluzione originale o che possono andare proprio in danno a
meno vicina ad approdi già raggiunti in tali istanze unitarie”.
casi analoghi o assimilabili (i.e. quelli La preoccupazione “fortemente”
delle intese ex art. 8 Cost.). avvertita è “per le modalità di attuazione
Ricorrendo, soprattutto, all’uso finora seguite nelle intese sul
retorico di argomenti di indiscutibile regionalismo differenziato e per il rischio
valore, ma dei quali nessuno pare curarsi di marginalizzazione del ruolo del
direttamente, ma solo per contraddire. Parlamento, luogo di tutela degli interessi
Uno di questi è la centralità del nazionali”2.
Parlamento, nelle varie declinazioni 2
In risposta all’appello dei costituzionalisti, l’Ufficio
facenti leva vuoi sulla natura stampa della Giunta regionale del Veneto ha trasmesso una nota
parlamentare della forma di governo, vuoi di replica del prof. Mario Bertolissi, membro della delegazione
sull’imprescindibilità della decisione trattante per la Regione del Veneto, che, per completezza e par
politica dell’organo rappresentativo, vuoi condicio fra gli opposti orientamenti interpretativi, riporto pari
sull’essenzialità della legge parlamentare. passu: “Alcuni autorevoli giuristi hanno sottoscritto un appello
al Presidente della Repubblica, affinché venga salvaguardato il
ruolo del Parlamento, garante di ‘uno sviluppo equilibrato e
solidale del regionalismo italiano’. La premessa sottostante -
2. “Regionalismo differenziato, par di capire - è che il procedimento in atto - riguardante le
ruolo del Parlamento e unità del Regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto - stia
disarticolando il Paese. Ma così non è.
Paese”. In primo luogo, i testi elaborati in bozza richiamano
costantemente i principi fondamentali della Costituzione, di cui
“Regionalismo differenziato, ruolo del è garante il Giudice delle leggi. In secondo luogo, le differenze-
Parlamento e unità del Paese” è il titolo di discriminazioni tra Regioni esistono da sempre e ad esse lo
Stato non ha saputo, finora, porre rimedio. In terzo luogo, le
un appello al Presidente della Repubblica,
procedure istituzionali in atto si stanno svolgendo nel rispetto
ai Presidenti delle Camere e ai singoli puntuale dell’art. 116, 3° comma, della Costituzione. In quarto
parlamentari di trenta autorevoli luogo, i timori, che hanno ad oggetto la centralità del
Parlamento, sono smentiti dalle disamine dei costituzionalisti, i

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Ecco il punto: preoccupa “la sulle fonti del diritto italiano del 1996 3, ha
marginalizzazione del ruolo del fotografato una pluralità di situazioni,
Parlamento”. oggi niente affatto mutate, se non in modo
E’ ovvio che in una democrazia deteriore, nelle quali si è inverata una
parlamentare tutti dovremmo scissione fra la carta costituzionale ed il
consapevolmente preoccuparci della suo concreto vivere. In tutte l’organo
“marginalizzazione del ruolo del rappresentativo diviene ancillare e il
Parlamento”. Meno scontato è il motivo comune denominatore è che si tratta di
per il quale la medesima preoccupazione o pratiche applicative patologiche e, ciò
analoghi appelli non interessino, con la nonostante, diffuse, radicate, raramente
stessa forza, sistematiche “prassi”, tanto sanzionate.
gravi quanto diffuse, conosciute e Di tali “prassi” degenerative (secondo
conclamate, attraverso le quali il la qualificazione ormai invalsa nell’uso)
Parlamento viene quotidianamente e basterà una rassegna simbolica, per cenni
“scientificamente” svilito nel suo ruolo e necessariamente sommari, ma
nella sua centralità. Nel silenzio o significativi. Per non perdere lo sguardo di
nell’indifferenza che, poco a poco, insieme sul grado di malessere che
l’abitudine crea. affligge il sistema delle fonti del diritto.
“Prassi” è, per l’appunto, il modo in
cui Livio Paladin, nell’ormai classico testo 3. Parlamento e decreto legislativo.
Leggendo l’art. 76 Cost. e
quali, da lungo tempo, vanno dicendo di una centralità del comparandolo con l’art. 70 (e con il primo
Governo, come è nei fatti. In quinto luogo, questo rilievo è comma dell’art. 77) viene naturale
confermato dalla recentissima vicenda, definita dalla Corte
concludere (sulla carta) che il Parlamento
costituzionale con ordinanza n. 17/2019. In sesto luogo, non è
possibile, in base al principio di non contraddizione, parificare “non si [priva] della minima parte del suo
il procedimento legislativo ex art. 116, 3° co., Cost., al potere legislativo, sia quanto alla titolarità
procedimento ex art. 72, Cost. In settimo luogo, nel resoconto sia quanto all’esercizio, pur quando
stenografico dell’indagine conoscitiva, svolta dalla disponga una delega a favore del
Commissione parlamentare per le questioni regionali nel corso
della passata legislatura, si legge che, quella di competenza
Governo” e che “l’attuale disciplina della
parlamentare, è “una legge in senso formale, vincolata delega legislativa rende palese … che le
all’intesa precedentemente raggiunta tra Governo e Regione” leggi delegate sono il frutto di un potere
(Atti Parlamentari, seduta del 6 febbraio 2018, 41). In ottavo che non corrisponde a quello esercitabile
luogo, mina l’unità e indivisibilità della Repubblica il criterio dalle Camere in base all’art. 70 Cost. visto
della spesa storica, fonte di inefficienze, sperpero di pubblico
denaro e di irresponsabilità, cui non si è mai voluto derogare. In che l’art. 76 esige che esso venga assai
nono luogo, è bene che il Parlamento discuta: di numeri, di cose più gravemente condizionato da parte
fatte e non fatte, di risultati, di tutele realizzate e no, dopo aver delle Camere stesse” 4: “sicuramente la
riscontrato se è ancora vero che esistono - come scriveva Livio Costituzione ha voluto vietare non solo il
Paladin nel 1976 - “Regioni di avanguardia… Regioni collocate
conferimento al Governo dei ‘pieni poteri’,
nel mezzo” e Regioni di “retroguardia”, alla luce del principio
di responsabilità. C’è da chiedersi: perché mai non se ne è ma qualunque legge delegante che non
parlato in passato e si è atteso l’impulso del Veneto? In decimo determini con la necessaria precisione i
luogo – ed infine – l’interesse nazionale è messo in pericolo da
chi non è stato in grado di svolgere una attività di buon governo
e di buona amministrazione: pure in questo caso, alla luce di
3
una disposizione costituzionale chiarissima, quale è l’art. 97. L. PALADIN, Le fonti del diritto italiano, Bologna, 1996,
Infine, mi pare che la volontà di forzare e far leva sul Presidente passim.
4
della Repubblica, che è autorevolissimo custode della L. PALADIN, Le fonti, cit., 205 e 206, ove si precisa che
Costituzione e che mai si è espresso sulla materia, appaia come “non a caso, è stato autorevolmente sostenuto che i decreti
un maldestro e miserevole tentativo. E’ un po’ come pensare di legislativi, sebbene inquadrati dalla Costituzione fra gli atti
avere l’arbitro che gioca con la tua squadra. Speculare sulla aventi ‘valore e forza di legge ordinaria’, dovrebbero in realtà
correttezza del Capo dello Stato appare irrituale, soprattutto se qualificarsi come ‘fonti subprimarie’ o come ‘subfonti
a esprimersi sono autorevoli costituzionalisti. Forse pensano legislative’, appunto perché istituite e dipendenti dalle rispettive
che al Quirinale abbiano momenti di distrazione…”. leggi ordinarie di delegazione”.

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settore disciplinabili dai conseguenti delegato non siano in contrasto con gli
decreti”5. indirizzi generali della stessa legge-
Sennonché, non si può fare a meno di delega”10.
constatare subito dopo che “la divisione L’indulgenza della Corte ha così fatto
dei compiti adombrata dalla Costituzione, via via affiorare deleghe “ampie” o “vaste”
per cui spetterebbero alle Camere le o “plurime” (cioè con oggetti individuati in
regole di base, al Governo le norme di termini generici o molto ampi e complessi
attuazione, è stata spesso alterata con o a carattere multiplo), “deleghe
esiti radicalmente opposti. Da un lato, correttive ed integrative” rispetto ai
cioè, abbondano i casi in cu le direttive decreti legislativi originari o principali con
parlamentari si dimostrano estremamente la concessione di un termine ulteriore per
vaghe o lacunose, o sono difficili da intervenire, di “leggi di delega il cui iter
interpretare, oppure risultano lapalissiane parlamentare è stato artificiosamente
e per ciò stesso inutili. Dall’altro lato, alle accelerato dal governo mediante il loro
deleghe legislative censurabili per difetto inserimento nella sessione di bilancio e
hanno puntualmente corrisposto leggi mediante la posizione della questione di
deleganti discutibili per un eccesso di fiducia su maxiemendamenti”11, deleghe
regolamentazione”6. prorogate per decreto legge12, decreti
La Corte costituzionale, anziché legislativi privi di correlazione rispetto ai
censurare le leggi di delega principi e criteri direttivi.
sostanzialmente prive dell’indicazioni dei Tutto ciò, da una parte, ha messo in
principi e dei criteri direttivi ha, tuttavia, luce “il loro carattere ‘deviante rispetto
“più volte affermato che, ‘in mancanza di alla fisiologia costituzionale”13, dall’altra,
princípi e criteri direttivi che giustifichino ha indubbiamente determinato una
la ‘riforma’ della normativa preesistente, sensibile espansione della potestà
la delega ‘deve essere intesa in un senso legislativa del Governo ed un progressivo
minimale, tale da non consentire, di per rafforzamento dell’esecutivo rispetto alle
sé, l’adozione di norme delegate Camere, soprattutto nella determinazione
sostanzialmente innovative rispetto al dell’indirizzo politico e nella
sistema legislativo’ (v. la sentenza n. 354 responsabilità dell’adozione di grandi
del 1998, richiamata dalle sentenze n. 66 riforme.
del 2005 e n. 239 del 2003)”7; ha concluso
che i principi e i criteri direttivi “possono 4. Parlamento e decreto-legge.
essere stabiliti anche per relationem e che
gli stessi sono individuabili, comunque, La semplice lettura dell’art. 77 della
attraverso il richiamo ai principi generali Costituzione evidenzia come, nelle
eventualmente stabiliti dalla medesima 10
legge”8; ha ammesso che possano essere Corte cost. sent. n. 341/2007.
11
N. LUPO, Dalla legge al regolamento, Bologna, 2003,
ricavati implicitamente dalla legge di 343.
delega9 “verificando, nel silenzio del 12
Cfr. M. MALO, Art. 76, in S. BARTOLE – R. BIN (a
legislatore delegante sullo specifico tema, cura di), in Commentario breve alla Costituzione, Padova, II ed.,
che le scelte operate dal legislatore 2008, 700.
13
N. LUPO, Dalla legge al regolamento, cit., 346. C. DE
FLORES, Le trasformazioni della delega legislativa nell’epoca
5
Ibidem, 208. della globalizzazione, in F. MODUGNO (a cura di),
6
Ibidem, 213. Trasformazioni della funzione legislativa. Crisi della legge e
7
Corte cost. sent. n. 303/2005. sistema delle fonti, Milano, 2000, 177, nel considerare le
8
R- BIN – G. PITRUZZELLA, Le fonti del diritto, II ed., trasformazioni che hanno investito le deleghe legislative, rileva
Torino, 2012, 129. che si tratta di “trasformazioni lente, ma tuttavia pervasive che
9
G. D’ELIA, Sulla determinazione ratione delegationis dei hanno, di fatto, contribuito a ridefinire le dinamiche tra i poteri
principi e dei criteri direttivi secondo la giurisprudenza e in particolar modo le funzioni del Governo divenuto, contra
costituzionale, in Giur. cost., 2000, 1461. constitutionem, il titolare di un potere legislativo autonomo”.

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intenzioni dei costituenti, il ricorso allo costituzionale sul quale invece il ruolo del
strumento del decreto legge dovesse governo come organo (co-)protagonista
operare in termini del tutto eccezionali, in dell’attività normativa è apparso sin da
quanto derogatorio rispetto alla regola subito essenziale agli equilibri della forma
generale sulla produzione legislativa di governo parlamentare”15.
assegnata al Parlamento. In definitiva, si è concluso che “la
Ciò è chiaro fin dalla sedes materiae (il prassi si è sensibilmente discostata dai
primo comma precisa che “il Governo non principi costituzionali dei commi secondo
può, senza delegazione delle Camere, e terzo dell’art. 77 Cost.”16; che “il
emanare decreti che abbiano valore di Governo non si limita ad anticipar
legge ordinaria”), dai presupposti l’esercizio della funzione legislativa del
giustificativi ai quali la decretazione Parlamento mediante atti provvisori, come
d’urgenza è subordinata (“in casi era nella logica del Costituente, ma può
straordinari di necessità e d’urgenza”), talora determinare effetti irreversibili,
dalla natura (provvisoria) dell’atto, dal anche in caso di mancata conversione e di
necessario controllo parlamentare, dalla conseguente perdita di efficacia ex tunc
sanzione (della perdita retroattiva di del decreto emanato” e che “la prassi si è
efficacia) nell’ipotesi di mancata praticamente sbarazzata del limite dei
conversione. casi straordinari di necessità ed urgenza”
Sennonché, nella sintesi di Paladin, venendo il decreto legge impiegato “per
“quello che risulta quanto mai aperto e qualunque genere di intervento
17
delicato è … il discorso concernente i normativo” ; che il decreto legge è
presupposti giustificativi, indicati dal diventato “strumento di colegislazione, di
secondo comma dell’art. 77. Sotto questo codeterminazione politica, di negoziato
aspetto, la prassi dell’ultimo fra governo, maggioranza ed opposizione”
venticinquennio ha progressivamente … fonte tipica o preferenziale utilizzata a
complicato i termini di una problematica causa di una sua caratteristica propria
che nei primi lustri del periodo che consiste nell’avere la forza della legge
repubblicano sembra relativamente ma non il suo procedimento”18.
semplice. Di più: sia nel senso Due, in particolare, sono le situazioni
quantitativo che nel senso qualitativo, la nelle quali la distonia rispetto al modello
decretazione legislativa d’urgenza costituzionale si è fatta palese, dovendosi
rappresenta ormai – per eccellenza – il distinguere il caso il cui il decreto legge
punto saliente del distacco riscontrabile carente dei presupposti di cui all’art. 77
fra la fedeltà delle fonti normative e il Cost. venga convertito in legge, da quello
modello immaginato o presupposto dai in cui il decreto legge non convertito in
costituenti”14. legge venga iterato e reiterato dal
Analogamente, secondo altri, “la Governo.
vicenda relativa all’uso del decreto-legge Con riguardo alla prima situazione, si
sembra mostrare che l’esperienza è affermata, dapprima, l’efficacia sanante
costituzionale si è caratterizzata, in della legge di conversione rispetto al
proposito, per una sensibile decreto legge nato in difetto dei requisiti
contraddizione tra il piano delle 15
N. LUPO, Dalla legge al regolamento, cit., 69.
affermazioni teoriche, sul quale hanno a 16
M. MALO, Art. 77, in S. BARTOLE – R. BIN (a cura
lungo dominato la centralità del di), in Commentario breve alla Costituzione, Padova, II ed.,
Parlamento legislatore ed il principio della 2008, 707.
17
separazione dei poteri, da un lato, e, A. PIZZORUSSO, La manutenzione del libro delle leggi
ed altri studi sulla legislazione, Torino, 1999, 50.
dall’altro, il piano della prassi 18
A. CELOTTO - E. DI BENEDETTO, Art. 77, in R.
BIFULCO - A. CELOTTO - M. OLIVETTI (a cura di),
14
L. PALADIN, Le fonti …, cit., 241. Commentario alla Costituzione, Milano, 2006, 1511.

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della straordinaria necessità ed urgenza: valutazione politica il cui merito – si
“nel corso degli anni … si sono formate afferma – non può essere sindacato in
interpretazioni e applicazioni assai sede giurisdizionale, neppure di
lassiste, sia da parte del Governo, del legittimità costituzionale; l’“evidente”
Parlamento e dello stesso Presidente della mancanza, invece, può essere sanzionata
Repubblica, sia nella letteratura dal Giudice delle leggi e configura un vizio
costituzionalistica: tanto da far pensare a di legittimità costituzionale, tanto del
una serie coerente di convenzioni decreto legge quanto della legge di
costituzionali, che in ultima analisi conversione che ha dato per esistenti
riserverebbero all’esecutivo e al presupposti in realtà insussistenti20.
legislativo il compito di verificare la Ora, proprio avendo presente che il
presenza dei requisiti richiesti dall’art. 77 valore in gioco è l’equilibrio Parlamento –
secondo comma … Così, è ormai Governo nell’esercizio della funzione
dominante la tesi che la necessità non legislativa, tale distinzione fra mancanza
debba essere assoluta, né concernente in “semplice” e mancanza “evidente” non
modo intrinseco le ‘fattispecie regolate’, convince affatto21, per la semplice ragione
ma sia valutabile in vista del contingente che, introducendo un ulteriore elemento
indirizzo governativo. Del pari, anche di giudizio (l’“evidenza” della carenza dei
l’urgenza sarebbe meramente soggettiva presupposti) non presente nel testo
e riguarderebbe comunque l’intero dell’art. 77, finisce col degradare la
decreto considerato nella sua globalità, necessità e l’urgenza ad una qualità (non
piuttosto che i suoi singoli disposti. … I oggettiva, ma) soggettiva e del tutto
decreti-legge, nelle odierne visioni relativa, connotata - mutuando le parole
dottrinali, possono avere unicamente una 20
Secondo la Corte la verifica circa la sussistenza dei
‘funzione anticipatrice’ delle relative leggi requisiti prescritti dall’art. 77 Cost. non è riservata alla
di conversione …. E di veramente valutazione politica del Parlamento: “questa posizione,
straordinario – a questa stregua – non condivisa in passato, ignora che, a norma dell'appena citato art.
rimane null’altro che il procedimento 77, la pre-esistenza di una situazione di fatto comportante la
necessità e l'urgenza di provvedere tramite l'utilizzazione di uno
seguito dal Governo, al di fuori delle vie
strumento eccezionale, quale il decreto-legge, costituisce un
normali della funzione legislativa”19. requisito di validità costituzionale dell'adozione del predetto
Solo con la sentenza n. 29/1995 (e poi, atto, di modo che l'eventuale evidente mancanza di quel
con le successive decisioni n. 171/2007 e presupposto configura tanto un vizio di legittimità costituzionale
128/2008) la Corte ha ammesso la del decreto-legge, in ipotesi adottato al di fuori dell'ambito delle
possibilità applicative costituzionalmente previste, quanto un
possibilità di dichiarare l’illegittimità vizio in procedendo della stessa legge di conversione, avendo
costituzionale di un decreto legge quest'ultima, nel caso ipotizzato, valutato erroneamente
adottato dal Governo in mancanza dei l'esistenza di presupposti di validità in realtà insussistenti e,
presupposti costituzionali, solo, tuttavia, quindi, convertito in legge un atto che non poteva essere
quando tale vizio sia “evidente”. legittimo oggetto di conversione. Pertanto, non esiste alcuna
preclusione affinché la Corte costituzionale proceda all'esame
In breve, secondo questa del decreto-legge e/o della legge di conversione sotto il profilo
impostazione, la “semplice mancanza” dei del rispetto dei requisiti di validità costituzionale relativi alla
requisiti costituzionali può essere fatta pre-esistenza dei presupposti di necessità e urgenza, dal
valere unicamente sul piano politico del momento che il correlativo esame delle Camere in sede di
conversione comporta una valutazione del tutto diversa e,
rapporto Parlamento-Governo: se il
precisamente, di tipo prettamente politico sia con riguardo al
Parlamento, potendo anche scegliere di contenuto della decisione, sia con riguardo agli effetti della
non convertire, converte il decreto legge stessa” (sent. n. 29/1995).
carente dei requisiti costituzionalmente 21
Tanto, nonostante l’enfasi di qualche commentatore: cfr.
richiesti, ma solo in maniera semplice, si A. GUAZZAROTTI, Il rigore della Consulta sulla decretazione
d’urgenza: una camicia di forza per la politica?, in
ritiene che con ciò abbia compiuto una www.forumcostituzionale.it.
M. CLARICH, Manuale di diritto amministrativo,
19
L. PALADIN, Le fonti …, cit., 242-243. Bologna, 2013, 66.

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della Corte - da un ampio margine di si conforma la nostra Costituzione laddove
elasticità22. Anziché insistere sugli indici stabilisce che ‘la funzione legislativa è
obiettivi attraverso cui scrutinare la esercitata collettivamente dalle due
carenza ovvero la presenza dei Camere’ (art. 70). … è significativo che
presupposti costituzionali, in primo luogo l’art. 77 Cost., al primo comma, stabilisca
soffermandosi, ad esempio, sulla che ‘il Governo non può, senza
omogeneità o sulla disomogeneità delle delegazione delle Camere, emanare
disposizioni contenute nel decreto23, si è decreti che abbiano valore di legge
avallata la prassi secondo cui, in ordinaria’. Tenuto conto del tenore
definitiva, “è urgente e necessario ciò che dell'art. 70 Cost., la norma suddetta
così appare al Governo”24. potrebbe apparire superflua se non le si
In questo modo, ci si è dimostrati attribuisse il fine di sottolineare che le
disponibili a rinunciare a far valere i limiti disposizioni dei commi successivi …
posti dalla Costituzione a salvaguardia hanno carattere derogatorio rispetto
della centralità della legge parlamentare: all’essenziale attribuzione al Parlamento
incredibilmente, il criterio introdotto in della funzione di porre le norme primarie
via pretoria dalla Corte e non previsto in nell’ambito delle competenze dello Stato
Costituzione (sulla dimensione “evidente” centrale”25.
della carenza dei presupposti giustificativi A fronte dell’“essenziale attribuzione
al fine di poter affermare l’illegittimità sul al Parlamento della funzione di porre le
piano costituzionale) ha consentito ad uno norme primarie nell’ambito delle
strumento, pensato come eccezionale e
25
residuale, di operare in via ordinaria e E ancora: “se, anzitutto, nella disciplina costituzionale
addirittura prevalente. che regola l'emanazione di norme primarie (leggi e atti aventi
efficacia di legge) viene in primo piano il rapporto tra gli organi
Eppure la Corte, in premessa, aveva – sicché potrebbe ritenersi che, una volta intervenuto l’avallo
chiaro che “è opinione largamente del Parlamento con la conversione del decreto, non restino
condivisa che l’assetto delle fonti margini per ulteriori controlli – non si può trascurare di rilevare
normative sia uno dei principali elementi che la suddetta disciplina è anche funzionale alla tutela dei
diritti e caratterizza la configurazione del sistema costituzionale
che caratterizzano la forma di governo nel
nel suo complesso. Affermare che la legge di conversione sana
sistema costituzionale. Esso è correlato in ogni caso i vizi del decreto significherebbe attribuire in
alla tutela dei valori e diritti fondamentali. concreto al legislatore ordinario il potere di alterare il riparto
Negli Stati che s’ispirano al principio costituzionale delle competenze del Parlamento e del Governo
della separazione dei poteri e della quanto alla produzione delle fonti primarie.
Inoltre, se si ha riguardo al fatto che in una Repubblica
soggezione della giurisdizione e parlamentare, quale quella italiana, il Governo deve godere
dell'amministrazione alla legge, l’adozione della fiducia delle Camere e si considera che il decreto-legge
delle norme primarie spetta agli organi o comporta una sua particolare assunzione di responsabilità, si
all'organo il cui potere deriva deve concludere che le disposizioni della legge di conversione in
direttamente dal popolo. A questi principi quanto tali – nei limiti, cioè, in cui non incidano in modo
sostanziale sul contenuto normativo delle disposizioni del
22
Pare, invero, una sorta di excusatio non petita la decreto, come nel caso in esame – non possono essere valutate,
constatazione che “la Corte tuttavia, nell'affermare l’esistenza sotto il profilo della legittimità costituzionale, autonomamente
del suindicato proprio compito, è stata ed è consapevole che il da quelle del decreto stesso. Infatti, l'immediata efficacia di
suo esercizio non sostituisce e non si sovrappone a quello questo, che lo rende idoneo a produrre modificazioni anche
iniziale del Governo e a quello successivo del Parlamento in irreversibili sia della realtà materiale, sia dell'ordinamento,
sede di conversione – in cui le valutazioni politiche potrebbero mentre rende evidente la ragione dell'inciso della norma
essere prevalenti – ma deve svolgersi su un piano diverso, con la costituzionale che attribuisce al Governo la responsabilità
funzione di preservare l'assetto delle fonti normative e, con esso, dell'emanazione del decreto, condiziona nel contempo l'attività
il rispetto dei valori a tutela dei quali detto compito è del Parlamento in sede di conversione in modo particolare
predisposto” (cfr. sent. n. 29/1995). rispetto alla ordinaria attività legislativa. Il Parlamento si trova
23
A. RUGGERI, “Evidente mancanza” dei presupposti a compiere le proprie valutazioni e a deliberare con riguardo ad
fattuali e disomogeneità dei decreti legge (a margine di Corte una situazione modificata da norme poste da un organo cui di
cost. n. 128 del 2008, in www.giurcost.org. regola, quale titolare del potere esecutivo, non spetta emanare
24
R. BIN - G. PITRUZZELLA, Le fonti, cit., 149. disposizioni aventi efficacia di legge” (sent. n. 171/2007).

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competenze dello Stato centrale” sembra, responsabilità, atti con forza di legge
dunque, alquanto contraddittorio (nella forma del decreto-legge) come
concludere che “l’espressione usata dalla ipotesi eccezionale, subordinata al
Costituzione per indicare i presupposti rispetto di condizioni precise. …
alla cui ricorrenza è subordinato il potere Ora, il decreto-legge iterato o reiterato
del Governo di emanare norme primarie - per il fatto di riprodurre (nel suo
ancorché provvisorie – ossia i casi complesso o in singole disposizioni) il
straordinari di necessità ed urgenza – se contenuto di un decreto-legge non
da un lato, come si è detto, evidenzia il convertito, senza introdurre variazioni
carattere singolare di detto potere sostanziali - lede la previsione
rispetto alla disciplina delle fonti di una costituzionale sotto più profili: perché
Repubblica parlamentare, dall'altro, però, altera la natura provvisoria della
comporta l’inevitabile conseguenza di decretazione d'urgenza procrastinando, di
dare alla disposizione un largo margine di fatto, il termine invalicabile previsto dalla
elasticità”26. Costituzione per la conversione in legge;
Il Governo ha, infatti, approfittato perché toglie valore al carattere
della riconosciuta “elasticità” dei ‘straordinario’ dei requisiti della necessità
presupposti per, sostanzialmente, e dell'urgenza, dal momento che la
prescinderne; e l’effluvio dei decreti legge reiterazione viene a stabilizzare e a
sottoposti alla conversione del Parlamento prolungare nel tempo il richiamo ai motivi
ha, in aggiunta, da un lato, creato in già posti a fondamento del primo decreto;
favore del Governo una sorta di iniziativa perché attenua la sanzione della perdita
legislativa a corsia preferenziale, retroattiva di efficacia del decreto non
considerati i brevi tempi imposti per la convertito, venendo il ricorso ripetuto alla
conversione al fine di evitare la reiterazione a suscitare nell'ordinamento
decadenza; dall’altro, ulteriormente un'aspettativa circa la possibilità di
ritardato il calendario ordinario dei lavori consolidare gli effetti determinati dalla
parlamentari. decretazione d'urgenza mediante la
Con grave ritardo è intervenuta la sanatoria finale della disciplina reiterata.
Corte costituzionale anche relativamente Su di un piano più generale, la prassi
ad una diversa forma di abuso della della reiterazione, tanto più se diffusa e
decretazione d’urgenza: il riferimento è prolungata nel tempo - come è accaduto
alla reiterazione del decreto legge non nella esperienza più recente - viene, di
convertito. conseguenza, a incidere negli equilibri
Non serviva particolare lume per istituzionali (v. sentenza n. 302 del 1988),
accorgersi che “l’art. 77, commi 2 e 3, alterando i caratteri della stessa forma di
della Costituzione prevede la possibilità governo e l'attribuzione della funzione
per il Governo di adottare, sotto la propria legislativa ordinaria al Parlamento (art. 70
della Costituzione).
26
“Infatti, la straordinarietà del caso, tale da imporre la Non solo. Questa prassi, se diffusa e
necessità di dettare con urgenza una disciplina in proposito, può prolungata, finisce per intaccare anche la
essere dovuta ad una pluralità di situazioni (eventi naturali, certezza del diritto nei rapporti tra i
comportamenti umani e anche atti e provvedimenti di pubblici
diversi soggetti, per l'impossibilità di
poteri) in relazione alle quali non sono configurabili rigidi
parametri, valevoli per ogni ipotesi. Ciò spiega perché questa prevedere sia la durata nel tempo delle
Corte abbia ritenuto che il difetto dei presupposti di legittimità norme reiterate che l'esito finale del
della decretazione d'urgenza, in sede di scrutinio di processo di conversione: con conseguenze
costituzionalità, debba risultare evidente e perché sia ancora più gravi quando il decreto
intervenuta positivamente soltanto una volta in presenza dello
specifico fenomeno, divenuto cronico, della reiterazione dei
reiterato venga a incidere o - come nella
decreti-legge non convertiti (sentenza n. 360 del 1996)” (cfr. specie - nella materia penale o sia,
sent. n. 171/2007). comunque, tale da produrre effetti non

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più reversibili nel caso di una mancata primaria”29: come se, per un verso, il
conversione finale (v. sentenza n. 161 del rimedio naturale non fosse, invece, il
1995;ordinanza n. 197 del 1996)” (sent. n. ricorso ai classici regolamenti di
360/1996)27. esecuzione/attuazione o, per l’altro, non
Altro non serve aggiungere. fosse agevole prevedere che all’eccesso
Repetita juvant per ponderare legislativo si sarebbe sostituito, ma con
adeguatamente il peso preoccupato delle minor grado di tutela, l’eccesso
parole usate: la Corte ha inteso regolamentare.
sanzionare una “prassi diffusa e Il punto che qui importa sottolineare,
prolungata”, capace di “incidere negli in ogni caso, è un altro.
equilibri istituzionali”, di alterare “i L’art. 17, comma 2, della l. n.
caratteri della stessa forma di governo e 400/198830 è (quanto meno, diventato) lo
l'attribuzione della funzione legislativa strumento perfetto per dare per rispettata
ordinaria al Parlamento”, di “intaccare … formalmente la gerarchia delle fonti,
la certezza del diritto”, di influire violandola nella sostanza. Si ammette
negativamente “nella sfera dei diritti l’abrogazione differita31 di leggi per
fondamentali”. incompatibilità non ancora inverate,
contenute in una fonte sub-legislativa che
5. Parlamento e regolamenti di de- verrà e che disciplinerà pro futuro la
legificazione. materia. Una volta delegificata la materia,
il governo potrà disporre di una potestà
In termini piuttosto curiosi si giustifica regolamentare di tipo “indipendente”.
la de-legificazione quale soluzione 29
M. CLARICH, Manuale di diritto amministrativo,
all’ipertrofia legislativa28, per “contrastare Bologna, 2013, 66.
la tendenza del Parlamento a disciplinare 30
Sulla delegificazione la letteratura è copiosissima: in
con leggi molte materie, ponendo anche termini assolutamente essenziali (e post legem n. 400/1988) v. L.
regole di dettaglio che finiscono per CARLASSARE, Il ruolo del Parlamento e la nuova disciplina
irrigidire la disciplina, visto che possono del potere regolamentare, in Quad. cost., 1990, 47; N. LUPO,
Dalla legge …, cit., passim; G. RAZZANO, La potestà
essere modificate soltanto da una fonte regolamentare statale fra previsione costituzionale e prassi, in F.
MODUGNO – P. CARNEVALE (a cura di), Trasformazioni
27
Conclusione: “i principi richiamati conducono, dunque, della funzione legislativa, IV. Ancora in tema di fonti del diritto
ad affermare l'illegittimità costituzionale, per violazione dell'art. e rapporti tra Stato- Regione dopo la riforma del Titolo V della
77 della Costituzione, dei decreti-legge iterati o reiterati, Costituzione, Napoli, 2008, 203;V. COCOZZA, Delegificazione.
quando tali decreti, considerati nel loro complesso o in singole Riparto e forme della potestà regolamentare, Napoli, 2010; Id.,
disposizioni, abbiano sostanzialmente riprodotto, in assenza di Profili della delegificazione, Napoli, 1992; U. DE SIERVO, Il
nuovi (e sopravvenuti) presupposti straordinari di necessità ed potere regolamentare alla luce dell’attuazione dell’art. 17 della
urgenza, il contenuto normativo di un decreto-legge che abbia legge n. 400 del 1988, in Riv .dir. pubb., 1996, 79; E.
perso efficacia a seguito della mancata conversione”. MALFATTI, Rapporti tra deleghe legislative e delegificazioni,
28
N. LUPO, Dalla legge …, cit., 35, il quale ragiona in Torino, 1999; G. DEMURO, Le delegificazioni: modelli e casi,
termini di “esigenza di contrastare il fenomeno della cosiddetta Torino, 1995; V. ITALIA, La delegificazione, Milano, 1992;
‘inflazione legislativa’”, rammentando, tuttavia (p. 36), che la A.A. CERVATI, Delegificazione, in Enc. giur., Roma, 1997, X, 1
dottrina più attenta “ha avvertito, a questo proposito, che la ss.; A. PIZZORUSSO, Delegificazione, in Enc. dir.,
delegificazione … non comporta necessariamente una riduzione Aggiornamento, Milano, 1999, III, 492 ss.; A. MORRONE,
dello stock della normativa vigente, finendo anzi per provocare, Delegificazione, in S. CASSESE (diretto da), Dizionario di
il più delle volte, una moltiplicazione delle fonti normative ed un diritto pubblico, Milano, 2006, III, 1771 ss.; F. BERTOLINI,
incremento del complesso della normazione”; analogamente, R. Profili interpretativi della costituzionalità del potere
BIN – G. PITRUZZELLA, Diritto costituzionale, Torino, 2012, regolamentare in deroga alla legge, in Giur. cost., 1989, 82.
31
397, muovendo dalla premessa dell’“inarrestabile tendenza del Si tratta di un’ipotesi assolutamente divergente (e
legislatore ordinario ad occuparsi delle materie più disparate, patologica) rispetto a quella (fisiologica) pensata da chi ha
irrigidendone la disciplina, che dovrà in seguito essere introdotto la figura dell’abrogazione differita: CARLO
modificata sempre con legge ordinaria”, guardano alla ESPOSITO, La validità delle leggi, Milano, 1964, 64, spiegava,
delegificazione come “rimedio alla espansione ipertrofica della in generale, l’abrogazione come una condizione risolutiva tacita
legislazione ordinaria, rimedio che opera declassando la sotto la quale ogni legge nasce, avverata dal sopravvenire di una
disciplina della materia dalla legge al regolamento”. legge posteriore incompatibile.

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E’ ben nota la spiegazione del e non dichiari espressamente le
34
fenomeno, riportata fin dalla manualistica disposizioni da abrogare , arrivando
istituzionale, secondo cui “formalmente”
34
l’effetto abrogativo è da imputarsi alla In linea di principio si è rammentata “l’unanime opinione
legge32. Tuttavia, anche a voler credere dottrinale secondo cui (data anche l’evidente differenza
semantica tra i termini ‘norma’ e ‘principio’) le ‘norme generali
alla tenuta di un siffatto ragionamento sul regolatrici della materia’ hanno, tendenzialmente, una funzione
piano logico33 e alla sua capacità di delimitativa più stringente rispetto ai ‘principî e criteri
persuasione sul piano retorico, direttivi’” (cfr. Corte cost., sent. n. 303/2005; v. già sent. n.
difficilmente si potrà negare che, nella 354/1998 richiamata anche dalla sent. n. 66/2005).
Analogamente, sempre in linea di principio, anche il Consiglio
sostanza l’abrogazione è da attribuirsi al
di Stato (sez. IV, n. 1120/2012, riconosce che “il conferimento
regolamento, per lo meno tutte le volte in espresso di potestà regolamentare e la contestuale indicazione
cui, in concreto, come spesso accade, la di criteri e principi per il suo esercizio devono essere ritenuti
legge di delegificazione sia carente delle obbligatori e come tale fondanti un presupposto di legittimità
“norme generali regolatrici della materia” della stessa adozione dell’atto, nel caso di regolamenti di
delegificazione, adottati ai sensi dell’art. 17, comma 2, della l.
n. 400/1988. In questo caso, laddove – come afferma la stessa
32
Secondo A. MORRONE, Delegificazione, cit., 1775, Corte Costituzionale (sent. 22 luglio 2002 n. 376) – il
“dal punto di vista formale, la necessità di rispettare i principi regolamento attua ‘la sostituzione di una disciplina di livello
di gerarchia e di indisponibilità della forza di legge andrebbe regolamentare ad una preesistente di livello legislativo’; una
valutata diversamente a seconda che l’atto legislativo abilitante sottrazione di una materia alla preesistente disciplina della
disponga l’istituzione di una fonte nuova, ‘concorrenziale’ fonte primaria, con contestuale abrogazione delle norme di
rispetto agli atti legislativi, oppure si limiti a fare uso della forza legge previgenti, non può essere priva di indicazioni
di legge riconosciutagli dalla Costituzione”: la legge di delega, (oggetto/materia, criteri e principi direttivi, limiti) volte a
di per sé, farebbe uso della forza che possiede, appunto, per costituire un parametro, pur ampio e generico, per il successivo
ricollegare all’entrata in vigore di una nuova disciplina sindacato giurisdizionale di legittimità dell’atto da parte del
regolamentare la perdita di efficacia della precedente disciplina giudice amministrativo, pena la violazione degli artt. 24 e 113
legislativa. Altri hanno, invece, denunciato l’artificiosità Cost.. D’altra parte, lo stesso art. 17, co. 2, prevede che il
dell’imputazione dell’effetto abrogativo alla legge di legislatore, nel conferire al Governo la potestà regolamentare di
delegificazione: v. F. CERRONE, La potestà regolamentare tra delegificazione, deve indicare ‘le norme generali regolatrici
forma di governo e sistema delle fonti. La tipologia dei della materia’, con ciò escludendo, in via espressa, che la
regolamenti governativi nella legge n. 400 del 1988, Torino, delegificazione comporti un affidamento “integrale” di una
1991, 189 e 237; per A. A. CERVATI, Osservazioni in tema di materia alla fonte secondaria, persistendo l’esigenza di sia pur
potestà regolamentare dell’esecutivo e di “delegificazione”, in minimi e generali riferimenti di rango primario; e con ciò
L’educazione giuridica – V, Modelli di legislatore e scienza della affermando altresì, per implicito, che l’esercizio di detta potestà
legislazione, III: La discussione contemporanea, Perugia, 1987, regolamentare debba essere limitato nella discrezionalità da
229, il modello dell’abrogazione differita costituisce “un modo criteri e principi dettati dal Legislativo all’Esecutivo”.
per travestire, al fine di renderlo meno traumatico, come Anche chi nulla obietta al meccanismo in sé della
cessazione di efficacia delle disposizioni di legge per opera delegificazione, lo ancora, tuttavia, al rispetto delle condizioni
della lex posterior, un fenomeno che nella sua obiettiva entità entro cui dovrebbe operare: secondo E. CHELI, Ruolo
comporta innegabilmente la perdita di efficacia della legge per dell’esecutivo e sviluppi recenti del potere regolamentare, in
opera del regolamento”. Quad. cost., 1990, 62, ritiene salva la gerarchia delle fonti
33
In presenza di una Costituzione rigida, la legge ordinaria proprio grazie al limite della preventiva definizione legislativa
non può disporre della forza che le è stata attribuita dalla fonte delle norme generali regolatrici della materia: ma se queste sono
superiore, spettando questo compito solo al legislatore del tutto indeterminate e nessuno in concreto sanziona la loro
costituzionale: cfr. V. CRISAFULLI, Lezioni di diritto vaghezza? Si pensi, a tale riguardo, ad esempio, all’originaria
costituzionale, II, Padova, 1984, 133. Annotava L. PALADIN, formulazione degli artt. 19, 20 e 24 della l. n. 241/1990, all’art.
Le fonti …, cit., 353 che “il quadro si è complicato” proprio per 2, commi 7, 8 e 9, della l. n. 537/93, all’art. 17, comma 4 bis,
“la presenza di una Costituzione rigida”: “da un lato, cioè, la della l. n. 400/1988; si veda, in termini ancora più macroscopici,
legge ordinaria non dispone più della sua stessa forza; il che lo stesso art. 20 della l. n. 59/97 che, nell’introdurre un
rende più arduo spiegare in qual modo un regolamento possa meccanismo stabile di delegificazione da attuarsi annualmente
contraddire discipline legislative previgenti. Dall’altro lato, in attraverso una legge di semplificazione di iniziativa governativa,
vista di un sistema chiuso delle cosiddette fonti primarie, ha, tuttavia, indicato, più che “norme generali regolatrici della
occorre non solo evitare che il regolamento delegificante materia”, meri obiettivi che il Governo è chiamato a raggiungere
acquisti a propria volta la forza ed il valore della legge, ma col risultato che l’auspicata semplificazione per costante
anche impedire che esso usurpi il posto della legge delegata, delegificazione si è trasformata in un monstrum incontrollabile e
generando in forme diverse i medesimi effetti e determinando in pletorico di interventi, correzioni, abrogazioni, rinvii,
tale modo l’elusione degli artt. 76 e 77 primo comma della ripensamenti scarsamente raccordati e sicuramente non ordinati.
Carta costituzionale”. Cfr. Cfr. V. TONDI DELLA MURA, All’origine di un ossimoro:

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finanche a rimettere espressamente al Si è, pertanto, rilevato che “se si
regolamento l’individuazione delle norme guarda alla prassi legislativa, peraltro non
abrogate35. sanzionata, anzi avallata dal Consiglio di
A tale riguardo si è constatato “il Stato, le ipotesi di delegificazione a favore
problema della ‘ingenuità’ del disposto di di regolamenti governativi compiute
cui all’art. 17, comma 2, della legge n. ‘fuori’ dal modellino dell’art. 17, comma
400 del 1988, della ‘vaghezza’ delle 2, della legge n. 400 del 1988 sono tali e
formule in esso utilizzate. Non si capisce, tante da indurre a dubitare della sua
infatti, cosa mai siano ‘le norme generali stessa tenuta”37.
regolatrici della materia’ che la legge Dunque, la “forma” legale della
dovrebbe determinare nell’autorizzare delegificazione, costituente già di per sé
l’esercizio della potestà regolamentare; una fictio juris rispetto all’ordinario
appare difficile, se non illusorio, rapporto fonte primaria-fonte secondaria,
preconizzare che la singola disposizione viene ulteriormente forzata, nella “prassi”
legislativa di delegificazione sia sempre in (di nuovo, la prassi), per dare
grado di indicare puntualmente quali legittimazione ad una “sostanza”
‘norme vigenti’ siano abrogate ‘con effetto illegale38.
dall’entrata in vigore dei regolamenti
governativi. … Non è forse vero, almeno
nella maggior parte dei casi, che è il delegificazione: profili teorici ed esperienze pratiche, in Pol.
regolamento stesso a individuare le norme dir., 1994, 317 ss.; G. PUCCINI, La potestà regolamentare del
di legge abrogande? Non è forse vero che Governo nell’esperienza italiana: osservazioni e spunti critici
le ‘norme generali regolatrici della sugli sviluppi del dibattito scientifico, in P. CARETTI – U. DE
materia, quando vi sono, assomigliano SIERVO (a cura di), Potere regolamentare e strumenti di
direzione dell’amministrazione, Bologna, 1991, 229; F.
tanto ai ‘principi e criteri direttivi’ che, ai MODUGNO – S. NICCOLAI, Atti normativi, in Enc. giur., III,
sensi dell’art. 76 Cost., la legge deve 1997, 19; U. DE SIERVO, Una necessaria riflessione, in U. DE
fissare affinché l’esercizio della funzione SIERVO (a cura di), Il potere regolamentare
legislativa possa essere delegato al nell’amministrazione centrale, Bologna, 1992, 18; per G. U.
RESCIGNO, Sul principio di legalità, in Riv. dir. pubbl., 1995,
Governo? Non è forse vero che, sul piano
275, la delegificazione priva dell’indicazione espressa delle
dell’effettività, i regolamenti governativi disposizioni da abrogare costituisce “un fatto incostituzionale” in
in delegificazione si atteggiano ad atti spregio al principio di legalità “fino a ridurlo ad apparenza
aventi forza di legge? Atti sostanzialmente senza sostanza”.
37
dotati di forza di legge che, M. RUOTOLO, A proposito di regolamenti …, cit., 2.
Va ricordato che, incredibilmente, per il Consiglio di
esclusivamente in ragione della forma, Stato (cfr. a.g., n. 100/1989) “benché il fenomeno della
sono però sottratti al controllo della Corte delegificazione trovi ormai espressa previsione nel disposto
costituzionale in sede di giudizio di dell’art. 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400, non
legittimità costituzionale”36. pare di ostacolo al suo inverarsi la circostanza che la norma di
legge contenente la clausola autorizzativa della potestà
il binomio delegificazione-semplificazione, in Riv. tel. giur. regolamentare … non contenga la determinazione delle norme
A.I.C., n. 1 del 2011, 4. generali regolatrici della materia e la previsione dell’effetto di
35
Che è quanto richiesto da un certo orientamento assunto, abrogazione delle norme (primarie) vigenti, che pure l’art. 17
in sede consultiva, dal Consiglio di Stato che, per l’appunto, [citato] indica come contenuto delle clausole legislative di
trova naturale rimette al regolamento l’indicazione compiuta di delegificazione. Vale infatti considerare che … l’effetto d
“quali siano le norme di legge sostituite o abrogate, indicazione abrogazione condizionata è il proprium della delegificazione, e
che peraltro non dovrebbe risultare particolarmente difficile per non vi è necessità che ciò sia letteralmente esternato dalla
l’amministrazione che ha tanto profondamente inciso nella previsione legislativa” (sic!). Da qui il giudizio di L. PALADIN,
materia e che dunque la padroneggia con sicurezza in tutte le Le fonti …, cit., 359 secondo cui “lo stesso art. 17, comma 2 è
sue implicazioni” (cfr. Cons. Stato, a.g., n. 123/1994; già in stato interpretato in termini assai larghi, per non dire indulgenti,
precedenza, v. Cons. Stato, a.g., n. 100/1989). nei riguardi del Governo”.
36 38
M. RUOTOLO, A proposito di regolamenti ministeriali V. TARLI BARBIERI, Governo: l’attuazione dell’art. 17
in delegificazione, in www.osservatoriosullefonti.it, 3/2011, 2-3; della legge n. 400 del 1988 nel più recente periodo, in Quad.
in termini altrettanto critici v. F. SORRENTINO, Le fonti del cost., 1995, 509, documenta casi di delegificazione anche in
diritto italiano, Padova, 2009, 320 ss.; P. M. VIPIANA, La settori tradizionalmente coperti da riserva assoluta di legge.

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Chi riteneva di salvare la centralità del l’altro, dall’estrema difficoltà (se non
Parlamento con “l’intensità applicativa” 39 impossibilità) del sindacato del giudice
del principio di legalità sostanziale nelle amministrativo tutte le volte in cui le
materie delegificate è rimasto deluso. Non norme generali regolatrici della materia
meno di chi riteneva di poter confidare sul sono prive di consistenza definitoria e
controllo giurisdizionale del giudice ampio ed indeterminato il novero delle
amministrativo, per il quale è, invece, disposizioni legislative da abrogare45;
naturale concludere che, in caso di ancora, dal fatto che, diversamente da
assenza, la determinazione delle norme quanto espressamente previsto dall’art.
generali regolatrici della materia possa 76 Cost. per la delega legislativa, l’art. 17,
risultare “per implicito” dalla “disciplina comma 2, l. n. 400/1988 non prescrive che
già in vigore”40. Tale spiegazione, infatti, è il potere regolamentare delegato debba
null’altro che un cortocircuito logico, essere circoscritto in un tempo definito,
rimanendo arduo comprendere come ed infatti solitamente non ha alcuna
possano ricavarsi le norme generali limitazione temporale46; da ultimo,
regolatrici della materia proprio dalla
legislazione previgente destinata ad norme regolamentari … aventi (ormai) forza di legge, in Giur.
essere delegificata. cost., 1994, 469.
45
Davvero, “quello recepito in via Cfr. G. DI COSIMO, Delegificazione e tutela
giurisdizionale, in Quad. cost., 2002, 249. La delegificazione
generale dalla legge n. 400 del 1988 anomala finisce anche col restringere la portata innovativa del
costituisce in ogni caso un artificio più recente orientamento del Consiglio di Stato che ammette la
sofisticato, volto a ‘coprire’ un fenomeno disapplicazione del regolamento illegittimo non gravato: cfr.
di sostanziale attribuzione al governo di Cons. Stato, sez. V, n. 154/1992 per il quale “nel conflitto tra
una potestà normativa avente forza di due norme di rango diverso il Collegio non può non dare
preminenza a quella legislativa, di livello superiore rispetto alla
legge, che in sé risulterebbe di dubbia disposizione regolamentare. Questo in applicazione degli artt.1,
ammissibilità costituzionale alla luce degli 3 e 4 delle disposizioni preliminari del codice civile e in
artt. 70, 76 e 77 Cost.”41 ossequio ai principi generali sulla gerarchia delle fonti per i
L’alterazione del rapporto Parlamento/ quali non è consentito ad un regolamento di esecuzione dettare
disposizioni in contrasto con quelle, di carattere superiore e
Governo, su settori di disciplina
42 prevalente, contenute per la stessa materia in un provvedimento
strategici , è di tutta evidenza43, legislativo, a meno che in questo non vi sia una espressa
aggravata, per un verso dall’esclusione, previsione di deroga. Inerisce al rapporto di sovraordinazione di
sulle fonti di rango sub-legislativo, del una fonte ad un’altra l’idoneità dell’atto maggiore a
controllo della Corte costituzionale44; per determinare l’abrogazione delle norme di minor forza(oltre che
di quelle di pari rango) che racchiudano precetti incompatibili.
39
A. ROMANO TASSONE, La normazione secondaria, in Per l’atto avente forza di legge il meccanismo, nel nostro
L. MAZZAROLLI – A. ROMANO – F. R. MONACO – F. G. ordinamento, è dato dall’invalidazione a seguito di pronuncia di
SCOCA (a cura di), Diritto amministrativo, Bologna, 1993, I, incostituzionalità. Per l’atto normativo emanato dalla pubblica
183. amministrazione il meccanismo è rappresentato, innanzi al
40
Così Cons. Stato, a.g., n. 100/1989. giudice civile e penale, dalla disapplicazione dell’atto stesso,
41
Così N. LUPO, Dalla legge …, 39. anche se le parti non controvertono sul punto. Ma se si tratta di
42
Come è quello, ad esempio, della semplificazione un atto di normazione secondaria, e se quindi per esso possano
dell’azione amministrativa. valere criteri analoghi a quelli recepiti in qualunque caso di
43
Non manca chi, in un’ottica tuttavia di riforma, ritiene concorso di norme, fra loro contrastanti pur se idonee in
addirittura la delegificazione lo strumento per ridare piena astratto a regolare la medesima fattispecie, deve proporsi
dignità al Parlamento, seppure accompagnata da un incremento identica soluzione ove quell’atto (di normazione secondaria) sia
dei poteri di indirizzo e controllo di quest’ultimo: v. A. in conflitto con un atto di normazione primaria e non sia oggetto
BARBERA, Appunti sulla delegificazione, in Pol. dir., 1988, 417 di impugnazione innanzi al giudice amministrativo. … Anche
ss.; U. DE SIERVO, Un travolgente processo di trasformazione nei giudizi amministrativi, quindi, l’atto regolamentare sarà
del sistema delle fonti a livello nazionale, in Osservatorio sulle inapplicabile, come qualsiasi atto legislativo altrettanto
fonti 1998, Torino, 1999, XV, rileva come “l’autorizzazione a inidoneo a regolare la fattispecie”.
46
delegiferare sia diventata quasi una clausola ricorrente nelle più Secondo L. PALADIN, Le fonti …, cit., 356, “occorre …
diverse leggi”. evitare che i regolamenti in questione vengano dotati di poteri
44
Cfr., ex plurimis, Corte cost., sent. n. 23/1989. Sul tema, equivalenti a quelli esercitabili mediante i decreti legislativi,
v. M. CARTABIA, Il sindacato della Corte costituzionale sulle senza nemmeno sottostare ai limiti costituzionalmente prescritti

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dall’autorizzazione alla delegificazione delegificare lasciando poi la quasi totale
contenuta, oltre che in leggi, anche (sic!) discrezionalità delle scelte ai regolamenti
in decreti legge e decreti legislativi47. governativi; non può ritenersi infatti che il
Di nuovo, l’elusione non è solo e non è Parlamento possa recuperare il suo ruolo-
tanto dell’art. 4 delle preleggi o dell’art. guida con il controllo sugli schemi dei
17 della l. n. 400/1988: è, soprattutto, regolamenti delegificanti affidato alle
dell’art. 70 Cost. e, a cascata, a carico Commissioni parlamentari. Anzi, tale
della forma di governo e della forma di controllo sembra ancor più confondere i
Stato immaginata, sulla carta, dai confini tra la delegificazione mediante
costituenti48: “è paradossale che il regolamento governativo e la delegazione
Parlamento, che fa le leggi, ritenga legislativa e si pone con sempre maggior
necessario un meccanismo di forza il problema del rispetto dei modelli e
‘delegificazione continua’ come quello delle forme: si tratta ancora di
previsto dalla legge annuale di regolamenti governativi o, in via di prassi
delegificazione. Ancor più paradossale è accettata, si sta affermando un atipico
quasi-decreto delegato che aggira il
in tema di delegazione (dall’indispensabile fissazione di un riparto dei poteri normativi tra
termine sino alla naturale istantaneità della delega”. In un Parlamento e Governo? Sembra questo il
contesto di delegificazione carente nella determinazione delle punto centrale di tutta la vicenda
norme generali regolatrici della materia e delle disposizioni
legislative sottoposte ad abrogazione, poco rileva, invero, descritta, ossia la modifica della forma di
l’osservazione che, ovviamente, il Parlamento possa rilegificare governo a ‘Costituzione invariata’ dove il
gli ambiti delegificati e che, disposta la delegificazione, essa non Governo consolida una ‘posizione
determini, per ciò stesso, la spoliazione permanente della potestà dominante’ nella produzione di norme di
legislativa primaria e la definitività della potestà regolamentare diritto ‘malgrado ogni diverso indirizzo
del governo nelle materie delegificate.
47
Cfr. T. DE PASQUALE, La giurisprudenza consultiva stabilito in Costituzione’”49.
del Comitato per la legislazione sulla delegificazione: tra
modello generale e prassi, in www.osservatoriosullefonti.it, 6. I decreti ministeriali di natura
3/2011, 20. non regolamentare.
48
Per L. PALADIN, Le fonti …, cit., 356 “… leggi del
genere saranno sospettabili d’illegittimità costituzionale”,
perché la violazione delle prescrizioni imposte dall’art. 17, Da tempo si è constatato che “entro il
comma 2, l. n. 400/1988 “potrebbe rappresentare il sintomo di vastissimo ed eterogeneo campo delle
un aggiramento della Costituzione, relativamente al riparto dei fonti ‘secondarie’, accade … che si
poteri normativi fra il Parlamento e il Governo”; poco dopo (pp. registrino profonde incertezze, tanto
358-359) l’Autore, raccontando “la prassi applicativa dell’art.
17 della legge n. 400”, è costretto a rilevare che “il rigore delle nell’individuazione dei singoli atti o fatti,
indicazioni contenute nell’art. 17 comma 2 è stato alquanto quanto – prima ancora – nella definizione
attenuato dai disposti di legge che hanno specificamente delle categorie di cui si tratta”50,
previsto le più varie delegificazioni. Si è già ricordato, in effetti,
49
che tali disposti non individuano direttamente le leggi da Così, citando Ruggeri, G. DEMURO, Le delegificazioni
abrogare, ma lascino spesso che sia l’esecutivo a precisare la nelle ll. nn. 59 e 127/1997: “il fine giustifica i mezzi”?, in U. DE
portata dell’abrogazione. Ciò che forse più conta, accade che le SIERVO (a cura di), Osservatorio sulle fonti, 1997, Torino, 257-
clausole di conferimento della potestà regolamentare non 258.
50
stabiliscano neanche le norme generali della materia, L. PALADIN, Le fonti …, cit., 34, il quale prosegue
limitandosi invece a fissare taluni principi informatori osservando che “giova infatti ripetere che il numero delle fonti
dell’intero diritto amministrativo. … Del pari, accade che legali può dirsi costituzionalmente chiuso, solo per ciò che
l’attribuzione del potere non venga effettuata per mezzo di leggi riguarda le leggi e gli atti o i fatti equiparati (o sopraordinati), a
formali bensì di decreti legislativi, sia pure esplicanti poteri già fondamento dei quali non può mai difettare una previsione di
previsti in sede di delega: il che non corrisponde alla lettera rango costituzionale. Relativamente alle fonti minori, viceversa,
dell’art. 17 comma 2, che non fa menzione degli atti aventi forza tutto o quasi tutto rimane affidato alla legislazione ordinaria. E
di legge, diversamente dalle lettere b) e c) del comma 1”. Cfr. M. le previsioni legislative sono spesso insufficienti, ambigue e
CUNIBERTI, La delegificazione, in V. COCOZZA - S. perciò controverse, nelle stesse sedi giurisdizionali: al punto che
STAIANO (a cura di), I rapporti tra Parlamento e Governo i medesimi tipi di atti vengono talora classificati fra quelli
attraverso le fonti del diritto – La prospettiva della normativi, talaltra degradati a provvedimenti o negozi privati”.
giurisprudenza costituzionale, Torino, 2001, 104. Quanto al nomen di regolamento già M.S. GIANNINI,

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arrivando ad ammettere l’insufficienza del argomentando a contrario, fornendo in
ricorso a criteri distintivi “puramente negativo le caratteristiche proprie degli
formali – come pure sarebbe desiderabile, atti non regolamentari; la seconda,
per avvalorare la certezza del diritto”51. ribadendo, pur attraverso una re-
Può sorprendere invece – ma fino ad distribuzione della potestà regolamentare
un certo punto – di dovere riscontrare che tra i diversi livelli territoriali, la natura
tali “incertezze” vengano alimentate ad della legge come norma di riconoscimento
arte per mantenere allo Stato quello che il della potestà regolamentare e, quindi, la
sistema costituzionale ha attribuito alle consueta relazione tra le fonti in termini
Regioni. di sovra e sotto-ordinazione”53.
In particolare, sulla scia della c.d. Basta, ai presenti fini, sottolineare che
“fuga dal regolamento”52, si è assistito ad le predette violazioni (del riparto
una nuova “invenzione” elusiva costituzionale di competenze normative
consistente nel rinvio legislativo a non Stato-Regione e della disciplina generale
meglio precisati d.p.c.m. (decreti emanati del regolamento), nuovamente, prima che
con decreto del Presidente del Consiglio essere del decreto c.d. non
dei ministri) o a “decreti ministeriali di regolamentare, sono della fonte primaria
natura non regolamentare”, aventi, che pretende, sulla scorta di una
nonostante la formula usata, proprio qualificazione meramente artificiosa,
natura di atti di normazione secondaria: l’attribuzione allo Stato di potestà
tanto in spregio all’art. 17 della l. n. sostanzialmente regolamentari in materie
400/1988 (e al regime giuridico ivi di competenza regionale.
previsto per le fonti di rango Il climax ascendente del fenomeno è
regolamentare) e, soprattutto, del stato ben stigmatizzato in dottrina:
principio del parallelismo fra competenza “immediatamente a ridosso dell’entrata in
legislativa e competenza regolamentare vigore della legge 400 del 1988, l’elusione
dello Stato introdotto dal novellato art. della sua portata normativa fu permessa
117, sesto comma, Cost. dal mancato richiamo, nelle disposizioni
Si tratta di una “‘truffa delle etichette’ legislative, all’art. 17, e quindi dalla
che le disposizioni legislativa e mancata precisazione della natura
costituzionale miravano a evitare: la dell’atto governativo che si andava
prima, imponendo forme procedurali autorizzando: l’esecutivo era autorizzato
tipiche del regolamento – e, ad adottare norme di natura secondaria,
Regolamento(in generale), in Enc. dir., XXXIX, Milano, 1988,
ma non erano precisate forme e modalità
602, ricordava che “il regolamento è un atto precettivo generale di formazione di tali atti. Negli anni
che in ogni ordinamento ha una propria regolazione, di solito novanta, i rilievi mossi dalla dottrina e dal
tipica, ma talora anche atipica. Può avere o non avere qualifica Consiglio di Stato indussero il legislatore
di fonte normativa; può valere, se fonte, come fonte primaria o a precisare forme e modalità di
secondaria o autonoma; può variare quanto all’ambito di
efficacia secondo quanto statuisce la normativa ordinamentale”. normazione secondaria, precisazioni che
51
L. PALADIN, Le fonti …, cit., 46, il quale, a proposito però non si concretizzavano nel rinvio a
dei regolamenti, ravvisato che “la generalità-astrattezza delle quanto disposto dall’art. 17 della legge
disposizioni in esame non costituisce un criterio sufficiente per 400 del 1988: il legislatore scelse di
giungere sempre a soluzioni sicure”, conclude che “si rende …
liberamente determinare i caratteri
indispensabile accertare, con tutti gli strumenti offerti dal
ragionamento giuridico, se nella specie prevalga il momento del procedimentali e contenutistici dell’atto,
disporre oppure il momento del provvedere”: soluzione alquanto sostanzialmente non sentendosi vincolato
ambigua, nonostante l’efficacia espressiva, se non addirittura alla disciplina generale. Nell’ultimo
tautologica laddove la differenza fra il disporre e il provvedere
53
venga risolta nella natura generale ovvero puntuale delle V. MARCENO’ - V. MARCENO’, Quando il formalismo
prescrizioni. giuridico tradisce se stesso: i decreti di natura non
52
Di “una sorta di ‘fuga’ dell’esecutivo dai regolamenti” regolamentare, un caso di scarto tra fatto e modello normativo
discorreva L. PALADIN, Le fonti …, cit., 356, ma anche 39 e ss. nel sistema delle fonti, in osservatoriosullefonti.it, 3/2011, 5.

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decennio la percezione dell’art. 17 come per legittimare quanto è vietato, per
norma di natura meramente descrittiva eludere la sostanza delle regole.
(nel senso di norma che suggerisce forme Se la fattispecie è nuova, la via è
di regolamento comunque non vincolanti) quella, ampiamente rodata, del rispetto
e non precettiva si fa ancora più evidente. solo formale delle regole sulla produzione
In questo senso la ribellione diviene normativa: si pretenderebbe che, non
‘sfacciata’: il legislatore che ritenga trattandosi (formalmente) di regolamenti,
necessario un successivo intervento a non vi sarebbe alcuna violazione dell’art.
livello di produzione secondaria, invita 117, sesto comma, Cost. né dell’art. 17 l.
esplicitamente all’adozione di decreti n. 400/1988. Allo stesso modo di come – si
ministeriali aventi natura non afferma - non v’è violazione dell’art. 76
regolamentare. Si tratta di una formula Cost. se i principi e criteri direttivi della
che si contrappone in modo esplicito alla legge di delega sono inconsistenti, né del
stessa definizione strutturale di 77 Cost. se la carenza, nel decreto legge,
regolamento: il regolamento governativo dei presupposti giustificativi non è
è tale sulla base del carattere normativo evidente, né della gerarchia delle fonti, da
dei suoi enunciati; gli altri decreti si parte dei regolamenti di delegificazione,
caratterizzano, per espressa definizione dal momento che l’abrogazione è da
dello stesso legislatore, per il carattere imputare alla legge e non al regolamento
non normativo del suo contenuto. Le delegato, neppure quando manchino le
perplessità ovviamente generano dalla “norme generali regolatrici della materia”
sola constatazione che la portata del e non siano dichiarate espressamente le
contenuto che tali ultimi atti presentano disposizioni da abrogare.
non è, come ci si aspetterebbe, non In effetti, quello che dovrebbe
normativa, bensì normativa”54. preoccupare non è (più, ormai) il singolo
Se solo si rammenta fenomeno, ma il loro insieme.
l'accondiscendenza manifestata dal
Consiglio di Stato nel valutare la 7. Parlamento e fonti secondarie
sussistenza o la carenza dei requisiti di atipiche.
validità dei regolamenti di delegificazione,
risuona davvero poco rassicurante e Settori dell’ordinamento qualificati
scarsamente dirimente concludere che “è come “sensibili”57, hanno, nel tempo,
universalmente riconosciuto, però, che i indotto alla costituzione di Autorità
regolamenti gabellati per provvedimenti, amministrative c.d. indipendenti58,
come pure le disposizioni formalmente assegnando loro importanti poteri di
regolamentari che non abbiano sostanza regolazione59, non solo di organizzazione e
normativa, vanno considerati illegittimi” e 57
che “in entrambi i casi forma e contenuto Risparmio, mercato, assicurazioni, borsa, concorrenza,
trattamento dei dati personali, comunicazioni, sciopero, servizi
debbono dunque coincidere”55. di pubblica utilità, contratti pubblici.
Il fatto è che manca l’abitudine 58
Banca d’Italia, Consob, Ivass, Garante della concorrenza
mentale per un approccio al sistema delle e del mercato, Garante per la protezione dei dati personali,
fonti diverso da quello “puramente Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, Autorità per
la garanzia nelle comunicazioni, Autorità di garanzia sugli
formale” ed il “salvagente della forma”56 è
scioperi, Autorità nazionale anticorruzione.
usato, verrebbe da dire, sistematicamente, 59
R. BIN - G. PITRUZZELLA, Le fonti …, cit., 249
per salvare quanto non andrebbe salvato, rammentano che “con il termine ‘regolazione’ – tratto dal
linguaggio dell’economia e della scienza politica – si intende
54
V. MARCENO’, Quando il formalismo giuridico …, cit., l’uso di una disciplina pubblicistica non più finalizzata alla
3-4. pianificazione dell’attività degli operatori economici, bensì al
55
L. PALADIN, Le fonti …, cit., 357. condizionamento indiretto di essa: deve garantire il rispetto
56
Secondo l’espressione di N. IRTI, Il salvagente della delle regole del gioco concorrenziale, la circolazione delle
forma, Roma-Bari, 2007. informazioni, la trasparenza dei mercati, nei settori connotati

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funzionamento interni, ma anche con alleggerimento ulteriore del peso
63
efficacia generale esterna. ‘disciplinatore’ del Parlamento” .
Il Parlamento ha così attribuito una A qualcuno pare “inevitabile una
consistente porzione del potere normativo caduta del valore della legalità
ad autorità sottratte al circuito di indirizzo sostanziale”64; qualcun altro propone “una
politico e al suo stesso controllo 60, con correlazione inversa tra legalità
buona pace dei canoni classici della sostanziale e legalità procedurale: quanto
democrazia rappresentativa e del numero meno è garantita la prima, per effetto
chiuso delle fonti primarie: in gioco vi dell’attribuzione alle autorità indipendenti
sono, infatti, poteri normativi di poteri normativi e amministrativi quasi
sostanzialmente primari, spesso usati in bianco, tanto maggiore è l’esigenza di
anche con finalità di tipo sanzionatorio. potenziare le forme di coinvolgimento di
Non a caso, gli atti regolativi delle tutti i soggetti interessati nel
Autorità indipendenti vengono trattate dai procedimento finalizzato all’assunzione di
costituzionalisti fra le “zone d’ombra” del decisioni che hanno un impatto così
“sistema” delle fonti del diritto61, rilevante sull’assetto del mercato e sugli
lamentandosi la loro difficile operatori”65.
“compatibilità con il principio di legalità In senso contrario, deve opporsi,
(nelle diverse accezioni formulate dalla all’uno, il pericolo di far agire qualsiasi
dottrina) e con le riserve di legge previste autorità amministrativa, indipendente e
dalla Costituzione, soprattutto con non, entro un perimetro di legalità di tipo
riguardo al regime dell’iniziativa domestico; all’altro, che, in concreto, si è
economica e della proprietà. Infatti, gran dato ingresso ad una massa incontrollata
parte dei poteri normativi [de quibus] di atti, i più disparati e variamente
sono, il più delle volte, esercitati senza nominati, cionondimeno ritenuti, ex parte
che esistano norme di legge che ne publica, idonei a fondare obblighi, a
indirizzino il contenuto. La legge si limita legittimare controlli, a giustificare
ad autorizzare l’esercizio dei poteri sanzioni.
regolatori delle Autorità delegando ad Svilisce il Parlamento, proliferano
esse la disciplina sostanziale”62. procedure in deroga66: nomina nuda
Si è così lamentato che “in realtà si tenemus.
tratta di un'altra tecnica o surrettizia
forma di delegificazione, un 8. La crisi della legge, la flessibilità
della Costituzione rigida, la debolezza
del Parlamento, le prassi applicative
dal regime del servizio di pubblica utilità, il contenimento contra legem.
tariffario, la soddisfazione dei bisogni ritenuti meritevoli
mediante l’erogazione di prestazioni condeterminate
caratteristiche si continuità. diffusione sul territorio, e così via”.
60
S. FOA’, I regolamenti delle autorità amministrative
indipendenti, Torino, 2002, 8; M. CLARICH, Autorità
63
indipendenti, Bologna, 2005, 168; P. BILANCIA, Attività L. COLACINO CINNANTE, Trasformazione
normativa delle Autorità indipendenti e sistema delle fonti, in S. dell’Amministrazione e potere regolamentare, in Foro amm.,
LABRIOLA (a cura di), Le Autorità indipendenti, Milano, 1999, 1998, 1260.
64
87; G. NAPOLITANO, Regole e mercati nei servizi pubblici, R. BIN - G. PITRUZZELLA, Le fonti …, cit., 255.
65
Bologna, 2005, 107; M. A. CABIDDU – D. CALDIROLA, M. CLARICH, Autorità indipendenti. Bilancio e
L’attività normativa delle Autorità indipendenti, in prospettive di un modello, Bologna, 2005, 155.
66
Amministrare, 1, 2000, 13; S. SILEONI, Tecniche di regolazione Ad esempio, applicandosi il criterio di specialità, si va
delle Autorità amministrative indipendenti: esperienze sostanzialmente in droga alle previsioni e alle garanzie stabilite
applicative, in P. CARETTI (a cura di), Osservatorio sulle fonti dalla disciplina generale, per esempio delle leggi n. 241/1990 e
2007, Torino, 140. n. 689/1981 sanzionando condotte sulla base di norme legislative
61
Così R. BIN - G. PITRUZZELLA, Le fonti …, cit., 248. in bianco riempite da interi corpi normativi autoprodotti: basti
62
R. BIN - G. PITRUZZELLA, Le fonti …, cit., 254. pensare all’attuale procedimento sanzionatorio di Banca di Italia.

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Che la legge sia in crisi non è una che tolleri catene di decreti legge non
notizia inedita67. Se ne parla da tempo, sia convertiti reiterati per anni, assista
da parte degli storici e dai teorici del inerme all’espansione del potere
diritto, sia da parte dei cultori del diritto regolamentare del governo, autorizzi la
costituzionale. delegificazione senza determinare le
E’ in crisi la legge intesa come norme generali regolatrici della materia e
prodotto tipico del Parlamento delle disposizioni di rango primario da
rappresentativo nazionale, per la abrogare, che preveda e consenta
concorrenza di organi legislativi altri, l’adozione di “non-regolamenti”
sovranazionali e regionali; ma anche come ministeriali in materie di competenza
fonte generale e astratta, contraddetta regionale, che demandi a fonti secondarie
ora da leggi ad personam, da leggi- atipiche interi ambiti di materia ritenuti
provvedimento, da leggi a contenuto eccessivamente tecnici sebbene
particolare, ora, all’opposto, da leggi costituzionalmente “sensibili”.
affatto generiche e per nulla precettive, di Ci si potrà nascondere dietro a più
mero rinvio alla normazione secondaria, a tranquillizzanti schermi formali(stici), si
carattere particolare, contingente, potrà continuare ad usare locuzioni
provvisorio; è in crisi la sua stessa “addomesticate” qualificando come mere
funzione identitaria di mediazione degli “prassi applicative” vere e proprie
interessi sociali, di sede fisiologica delle illegittimità e palesi difformità rispetto al
scelte di politica legislativa, la sua modello costituzionale e legale. Si potrà
capacità di intercettare e soddisfare le rigettare per esse la categoria di fonti
esigenze del corpo sociale al quale si (proprio perché contra legem) extra
indirizza, di non essere sempre più ordinem69: rimane che l’effetto
spesso anacronistica. complessivo che ne discende è una
La crisi della legge è anche la crisi surrettizia alterazione del sistema
dello Stato-persona, sempre più costituzionale e dei suoi equilibri in un
sovrastato da ordinamenti sovranazionali quadro di sostanziale sovrapposizione dei
in espansione e da una società civile ruoli del Governo e del Parlamento
sempre meno propensa ad attendere i nell’esercizio dell’attività normativa70.
tempi di decisioni esiziali che tardano a Il recupero del ruolo del Parlamento
venire; è la crisi della stessa non può che passare attraverso la
rappresentanza parlamentare68. 69
Cfr, L. PALADIN, Le fonti …, cit. pp. 459, per il quale
Tutto questo ha progressivamente “ancor meno accettabile è la tesi che di fonti extra ordinem si
allontanato il Parlamento dalla sua possa e si debba ragionare, ogniqualvolta un singolo fatto o atto
funzione primaria: è “prassi”, come si è normativo riesca in concreto ad imporsi, malgrado la sua
provato, che il Parlamento adotti leggi di difformità dal corrispondente schema legale”: conclusioni
delega sostanzialmente in bianco, che, diverse suggeriscono, invero, proprio l’estensione e la
radicazione delle summenzionate prassi applicative, che, non si
convertendoli in legge, sani i decreti legge risolvono affatto in episodi circoscritti, ma rappresentano
nati senza i presupposti costituzionali abitudini consolidate, tanto da costituire, a rigore, consuetudini o
della straordinaria necessità ed urgenza, convenzioni contra constitutionem. Sul tema v. M. BERTOLISSI
– R. MENEGHELLI, Lezioni di diritto pubblico, Torino, 1996,
67
F. MODUGNO – D. NOCILLA, Crisi della legge, in Dir. 196.
70
Soc., 1989, 431; CARAVITA – M. LUCIANI, La ridefinizione N. LUPO, Dalla legge …, 333-349. Si è rilevato che “è
del sistema delle fonti: note e materiali, in Pol. dir.,1986, 263 convinzione abbastanza diffusa che ormai ‘la legge ha perso,
ss.; e G. ZAGREBELSKY, Il diritto mite, Torino, 1992, 44 ss.; P. forse per sempre, il ruolo tradizionale di perno del sistema delle
GROSSI, Un impegno per il giurista di oggi: ripensare le fonti fonti’ (Ruggeri, 1977, 60), in forza di un progressivo
del diritto, in Laurea magistrale honoris causa in ‘accerchiamento da ogni lato’, per cui essa ‘non è più nemmeno
Giurisprudenza a Paolo Grossi, Napoli, 2008, 39. l’atto normativo primario per eccellenza’ (Modugno-Nocilla,
68 1989, 424) ma piuttosto la ‘fonte … a competenza residuale’
Cfr., ampiamente, M.M. FRACANZANI, Il problema della (Sorrentino, 1999, 44)”: F. MODUGNO (a cura di),
rappresentanza nella dottrina dello Stato, Padova, 2000. Trasformazioni della funzione legislativa …, cit., 36.

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consapevolezza che la rigidità della Si trascura, tuttavia, per un verso, che
Costituzione non è in una forma superiore il modello del regionalismo disomogeneo
che una forma inferiore è chiamata ad era conseguente alla previsione stessa
osservare, ma nella sostanza (valoriale) dell’attribuzione alle neonate Regioni
dei suoi contenuti. della potestà sul piano legislativo73; per
Senza questa consapevolezza si l’altro, che tale modello, nella concreta
rinnoveranno le “prassi” poco sopra attuazione, si è presto orientato nel senso
raccontate, perché nella vita e anche nella dell’accentramento statale, piuttosto che
vita istituzionale “lentamente muore / chi della differenziazione regionale.
diventa schiavo dell’abitudine / ripetendo In effetti, si è osservato, in tempi non
ogni giorno gli stessi percorsi”71. sospetti74, che la rotta del modello
regionalistico italiano verso l’omogeneità
9. Il paradosso del regionalismo si è verificata a “causa di una prassi
dell’uniformità. costituita su tre coordinate: quella della
legittimazione di leggi regionali che,
Tornando, dunque, all’odierno dibattito intervenendo in materie di competenza
sul regionalismo differenziato, nel regionale, nel dettare i principi
contesto sia delle “prassi applicative” sia fondamentali scendendo fino al più basso
delle consolidate “abitudini” assunte dal grado di astrattezza e sviliscono la potestà
legislatore primario poco sopra descritte, legislativa regionale a qualcosa di non
il richiamo sic et simpliciter alla centralità dissimile alla mera normazione di
del Parlamento e della legge parlamentare esecuzione; quella della costante
rischia, se non di essere, di apparire espansione della funzione di indirizzo e
meramente strumentale rispetto al fine di coordinamento fino a renderla
sostenere ragioni che, in sé considerate, impiegabile anche nei confronti della
poco hanno a che fare con la custodia potestà legislativa regionale, persino
della Costituzione e della forma esclusiva; infine quella della legittimità
parlamentare. Tradiscono, piuttosto, una del ricorso da parte dello Stato all’uso di
qualche preconcetta resistenza alle lotta alle diseguaglianze. Non si può parlare di autonomia se
istanze di autonomia legittimamente non si declina la parola autonomia in sussidiarietà, se non si
avanzate dalle Regioni alla luce di quanto pensa a un nuovo modello sociale”.
73
prevede, oggi, l’art. 116, terzo comma, Perspicuamente si è rilevato che “il regionalismo
Cost. differenziato può significare: a) che le Regioni abbiano
formalmente poteri diversi; b) che le Regioni di fatto si
Non solo. Accanto alle prassi di cui differenzino, utilizzando diversamente – per qualità o per
sopra se ne aggiungano altre ed ulteriori, quantità – l’autonomia di cui sono egualmente dotate. Il diverso
le quali, nuovamente, raccontano di come grado con cui le Regioni ordinarie hanno sin qui utilizzato le
la Costituzione vivente si distanzi sempre nuove competenze messe a disposizione dal trasferimento
compiuto dai decreti Bassanini e dalla riforma del Titolo V ha
più da quella cartolare. prodotto il risultato di una notevole differenziazione di fatto
Si diffida delle istanze regionalistiche delle prestazioni e degli ordinamenti. Tuttavia le attribuzioni
ex art. 116 Cost. perché esse violerebbero formali non hanno subito alcuna differenziazione. Che Regioni
l’essenziale unitarietà della Repubblica e dotate di un’efficienza politica e amministrativa più accentuata
il fondamentale principio di uguaglianza72. debbano poter esercitare maggiori competenze di quelle
assegnate alle Regioni meno efficienti appare in linea di
71
Dalla poesia “lentamente muore” di Martha Meldeiros. massima un principio largamente accettabile: fa parte del
72
Anche il Ministro per gli Affari regionali, in una principio di eguaglianza trattare in modo diverso situazioni
dichiarazione ufficiale con testo a cura dell’ufficio stampa diverse (Vandelli). I problemi che si pongono sono però relativi
(rinvenibile nel sito istituzionale www.affariregionali.gov.it), ha ai modi e agli strumenti che possono essere impiegati per
affermato che “l’autonomia è scolpita nella nostra Costituzione favorire questa ‘differenziazione’”: R. BIN, “Regionalismo
e la faremo. Però vogliamo farla così com'è scritta nella differenziato” e utilizzazione dell’art. 116, terzo comma, Cost.
Costituzione. Non la si decide su un territorio, in maniera Alcune tesi per aprire il dibattito, in Le Istituzioni del
unilaterale. La Costituzione va letta bene. Non si può parlare di federalismo. Regione e Governo locale, 2008, 9.
74
autonomia senza ripartire da un impegno serio che diventa una Cioè, prima della riforma costituzionale del 2001.

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penetranti poteri sostitutivi nei confronti nelle performance delle diverse Regioni: il
dell’amministrazione regionale”75. regionalismo dell’uniformità, nei fatti e
La situazione non è cambiata di molto, paradossalmente, si è risolto nel suo
se non a parole, con la riforma del titolo V opposto, generando o non superando le
del 2001. In luogo del limite dell’interesse ben note differenze sociali ed economiche
nazionale, formalmente abrogato, la che a tutt’oggi attraversano il Paese77: “il
negazione delle istanze autonomistiche paradosso del modello implicato nel
regionali è stata, di volta in volta, regionalismo dell’uniformità … è stato
giustificata con l’incerta definizione degli quello di non essere riuscito, nonostante
ambiti delle materie elencati nei commi 2 vari decenni di applicazione, a garantire
e 3 dell’art. 117 Cost., con l’argomento l’unificazione delle condizioni di vita nel
delle materie-funzione, con il meccanismo Paese”78.
dell’attrazione in sussidiarietà, con il In buona sostanza, la legge dello Stato
richiamo ai compiti di indirizzo e non solo non ha più, per le molte ragioni
coordinamento, con l’inattuazione dell’art. che si sono riassunte, la centralità che la
119 Cost.76. Carta costituzionale le aveva assegnato,
Se poi si guarda ai risultato di tale ma, per altro verso, non è stata comunque
accentramento non può non constatarsi in grado di garantire quella eguaglianza
come la legge statale, nel nome che, con apprensione, si vede oggi messa
dell’egualitarismo, abbia, in realtà, in discussione dalle iniziative regionali ex
determinato o, se si preferisce, non abbia art. 116, terzo comma, Cost.
saputo evitare, il permanere di
profondissime ragioni di disomogeneità 10. L’art. 116 Cost..

75
L. ANTONINI, Il regionalismo differenziato, Milano, Per salvare l’uno e l’altro valore (la
2000, 19. Analogamente, cfr. F. TRIMARCHI BANFI, Il centralità del Parlamento e l’uguaglianza),
regionalismo e i modelli, in Le Regioni, 1995, 256. dal punto di vista della procedura da
76
R. BIN, “Regionalismo differenziato” …, cit., 10 osserva applicare nell’attuazione del regionalismo
che “non si può ragionare di ‘differenziazione’ se non si riflette
su questo dato: nell’attuazione del nuovo Titolo V, i tentativi
differenziato, due sono, in particolare, le
delle Regioni di varare leggi innovative nelle ‘nuove materie’ questioni all’ordine del giorno:
(concorrenti o ‘residuali’) sono stati sistematicamente bloccati a) se l’iniziativa ex art. 116 Cost.
dal Governo (sia in questa legislatura che in quella precedente), debba essere preceduta da una legge-
che talvolta, ma non sempre, ha trovato dalla sua parte la Corte
costituzionale. Il fatto che la riforma costituzionale non sia stata
77
seguita da un espresso trasferimento di funzioni (ma dall’inutile C. MAINARDIS, Uniformità teorica, differenziazione
‘legge La Loggia’, che per altro non è stata attuata) ha lasciato pratica: gli sviluppi del regionalismo italiano tra competenze e
del tutto indefiniti i contorni e i contenuti delle materie, responsabilità, in Le Regioni, 2016, 5-6, pp. 835-846; F.
inducendo il Governo a svolgere una funzione di PIZZETTI, La ricerca del giusto equilibrio tra uniformità e
‘calmieramento’ del potenziale innovativo della riforma e di differenza: il problematico rapporto tra il progetto originario
bloccare con l’impugnazione ogni legge delle Regioni che della Costituzione del 1948 e il progetto ispiratore della riforma
cercasse di ‘prendere ciò che la Costituzione dà loro’, come costituzionale del 2001, ivi, 2003, 599-628; R. BIN, Del
pure la Corte costituzionale aveva invitato a fare (sent. federalismo asimmetrico all’italiana e di altri mostri della
422/2002). In alcuni casi, inoltre, la Corte ha accolto fantasia costituente, ivi, 227; G. FALCON, La riforma
l’impugnazione statale, ritenendo che la riforma del Titolo V costituzionale e la legislazione regionale, ivi, 2005, 714, il quale
non operasse direttamente come trasferimento della funzione rileva la “persistenza di elementi profondi nel modo di essere
legislativa alle Regioni, ma che sia necessario che la legge delle istituzioni, della società civile e perfino della psicologia
statale definisca i nuovi principi della materia (in ciò delle singole persone, che si traduce in esigenze e aspettative
individuando un ‘principio della materia’): interi settori, come i che temperano –se non contraddicono- quell’idea di diversità
tributi regionali e l’ordinamento delle professioni, sono stati che è l’altra faccia dell’autonomia”; G. D’IGNAZIO,
così bloccati in attesa che lo Stato tracci i limiti della Regionalismo asimmetrico e riforma della Costituzione, in
competenza regionale. Per contro, lo Stato ha fatto ricorso alla Osservatorio legislativo interregionale, 2003, 2; C. PINELLI,
proprie attribuzioni ‘esclusive’ per giustificare ogni tipo di Mercati, amministrazioni e autonomie territoriali, Torino, 1999,
incursione nelle materie di competenza regionale e per bloccare 275.
78
incursioni regionali in esse”. L. ANTONINI, Il regionalismo differenziato, cit., 3.

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quadro del Parlamento che la disciplini in discriminazioni tra Regioni esistono da
maniera unitaria; sempre e ad esse lo Stato non ha saputo,
b) se il Parlamento possa emendare finora, porre rimedio”; dall’altra, perché
l’intesa eventualmente raggiunta fra la “nel resoconto stenografico dell’indagine
delegazione governativa e quella conoscitiva, svolta dalla Commissione
regionale. parlamentare per le questioni regionali
La posizione dei sostenitori delle nel corso della passata legislatura, si
istanze autonomistiche è doppiamente legge che, quella di competenza
negativa: da una parte, ritenendo, che parlamentare, è ‘una legge in senso
l’art. 116, comma terzo, Cost. sia formale, vincolata all’intesa
immediatamente applicabile e precedentemente raggiunta tra Governo e
autosufficiente senza necessità di una Regione’ (Atti Parlamentari, seduta del 6
previa disciplina statale che dettagli le febbraio 2018, 41)”81 e perché finanche
modalità procedurali79, sulla falsariga nelle pre-intese fra lo Stato e le Regioni
dell’esperienza già maturata con le intese Veneto, Lombardia, Emilia Romagna si
ex art. 8 Cost.80 e perché “le differenze- ripete, senza dubbio alcuno, che
“l’approvazione da parte delle Camere
79
B. CARAVITA, La Costituzione dopo la riforma del dell’intesa che darà sottoscritta ai sensi
Titolo V. Stato, Regioni e autonomie fra Repubblica e Unione dell’art. 116, terzo comma, della
europea, Torino 2002, 144; secondo A MORRONE, Il
regionalismo differenziato. Commento all’art. 116, comma 3, Costituzione, avverrà in conformità al
della Costituzione, in Federalismo fiscale, 2007, 139 è, invece, procedimento, ormai consolidato in via di
opportuno un intervento del legislatore al riguardo; altri, infine, prassi, per l’approvazione delle intese tra
lamentano gli “evidenti difetti di formulazione” della lo Stato e le confessioni religiose, di cui
disposizione (v. A. MORELLI, Art. 116, in La Costituzione all’art. 8, terzo comma, della
italiana. Commento articolo per articolo, II. Parte II –
Ordinamento della Repubblica (Artt. 55-139) e Disposizioni Costituzione”82.
transitorie e finali, F. CLEMENTI - L. CUOCOLO - F. ROSA -
G.E. VIGEVANI (a cura di), Bologna 2018, 329. Va, peraltro, cui sono parti enti territoriali (intesi come livelli ordinamentali,
ricordato che al termine della XIII legislatura, il Governo aveva per altro tra loro pariordinati alla luce della formulazione
predisposto uno schema di disegno di legge che tuttavia non dell’art. 114 Cost., come novellato nel 2001). È ben vero che lo
venne mai presentato dalle Camere; del resto, con la legge di stesso modello della ‘autorizzazione alla ratifica’ implica una
stabilità per il 2014, il Parlamento ha approvato alcune (inutili) dualità della decisione da parte dello Stato italiano (o almeno
disposizioni di attuazione dell’art. 116, terzo comma, Cost., una molteplicità dei soggetti coinvolti), limitando il ruolo del
relative alla fase iniziale del procedimento, prevedendo, in Parlamento a una parte importante ma non esclusiva del
particolare, un termine di sessanta giorni entro il quale il procedimento di finalizzazione e ‘interiorizzazione’ dell’impegno
Governo è tenuto ad attivarsi “sulle iniziative delle regioni assunto dai propri rappresentanti con soggetti ‘altri’. Eppure,
presentate al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro l’aver scelto il modello delle intese ex art. 8 Cost. colloca – in
per gli affari regionali ai fini dell’intesa ai sensi dell'articolo maniera per qualche verso anomala – l’attivazione del
116, terzo comma, della Costituzione” (cfr. art. 1, comma 571, l. regionalismo differenziato nel prisma procedurale della
n. 147/2013). protezione delle minoranze, piuttosto che in quello della
80
Il procedimento di definizione e conclusione delle intese definizione di rapporti negoziali intersoggettivi (benché
ex art. 8 Cost. utilizza un’apposita commissione interministeriale comunque ricompresi all’interno della Repubblica
(istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri complessivamente intesa, se non anche dello stesso Stato-
del 14 marzo 1997), “secondo un modello che potrebbe essere ordinamento)”. Indubbiamente, in entrambe le ipotesi ricorre il
opportunamente replicato in questa sede”: cfr. G. PICCIRILLI, dato comune di un procedimento parlamentare a valle di un
Gli “Accordi preliminari” per la differenziazione regionale. momento pattizio di cui il Governo è stato parte. Sul tema v.
Primi spunti sulla procedura da seguire per l’attuazione altresì N. ZANON, Per un regionalismo differenziato: linee di
dell’art. 116, terzo comma, Cost., in Diritti regionali. Rivista di sviluppo a Costituzione invariata e prospettive alla luce della
diritto delle autonomie territoriali, n. 2/2018, 10; quest’ultimo, revisione del Titolo V, in AA.VV., Problemi del federalismo,
peraltro, correttamente rileva che semmai “colpisce – e, anzi, Milano 2001, 51; M. CECCHETTI, La differenziazione delle
per un certo verso sorprende, nonostante la consonanza dei forme e condizioni dell’autonomia regionale, in
disposti degli artt. 8, terzo comma, e 116, terzo comma, ultimo www.osservatoriosullefonti.it.
81
periodo, Cost. … la scelta di non seguire il modello V. supra la replica di M. Bertolissi all’appello dei
procedimentale della autorizzazione alla ratifica dei trattati costituzionalisti sub nota 2.
82
internazionali che, a una prima valutazione, sarebbe parso Si è rammentato (da cfr. G. PICCIRILLI, Gli “Accordi
maggiormente coerente a regolare il recepimento di accordi di preliminari” …, cit., 13) che “nella prassi parlamentare, alla

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Consentire al Parlamento di emendare senza trascurare che l’approvazione
liberamente il testo dell’intesa raggiunta richiede una maggioranza qualificata83.
fra il Governo e la Regione significa, da un Di contro, secondo altro orientamento,
lato, contraddire la lettera dell’art. 116, fatto proprio da molta parte della dottrina
terzo comma, Cost. secondo cui costituzionalistica e anche dal Ministro
l’attribuzione di “forme e condizioni per gli affari costituzionali (del governo
particolari di autonomia” deve avvenire Conte bis), è necessario salvaguardare le
con legge rinforzata (“approvata dalle prerogative del Parlamento e “definire un
Camere a maggioranza assoluta dei quadro unitario di obiettivi e previsioni a
componenti”) “sulla base di intesa fra lo cui lo Stato si conforma in sede di
Stato e la Regione interessata”; dall’altro, elaborazione delle intese con le Regioni
non farebbe che rinnegare il senso stesso interessate avendo riguardo sia alla
del percorso stabilito per l’autonomia sostenibilità giuridica della
differenziata, che deve essere condiviso e differenziazione richiesta sia alla
non concesso, con la Regione interessata sostenibilità economica del nuovo assetto,
in una posizione paritaria, non di che deve muoversi all’interno dei vincoli
destinataria passiva del volere altrui. economici e finanziari di finanza
84
Il punto di equilibrio è, dunque, chiaro: pubblica” .
una volta raggiunta l’intesa, essa non può Da qui la bozza di disegno di legge
essere poi modificata (in termini quadro sulle autonomie regionali
sostanziali) dallo Stato unilateralmente in predisposta dal Ministero per gli affari
sede parlamentare, fermo restando che costituzionali, presentata (il 28 novembre)
Camera o Senato, laddove non ne
condividessero i contenuti, hanno la
facoltà di non approvarla in legge,
negando ogni seguito all’iniziativa, e 83
Nel silenzio dell’art. 116, terzo comma, Cost. si è
osservato che “l’aspetto principale della clausola di
‘specializzabilità’ è rappresentato dall’accordo che scaturisce
dall’incontro tra l’iniziativa regionale e l’‘accettazione’ statale,
trasfuso nella legge che attribuisce le ‘ulteriori forme e
luce della evoluzione alquanto tormentata dei precedenti nonché condizioni di autonomia’. La ‘contrattazione’ tra la Regione
dell’assenza di specifiche norme speciali o comunque richiedente e lo Stato permette, infatti, di graduare
minimamente limitative nei regolamenti parlamentari, sembra l’ampliamento delle competenze regionali in relazione alle
essersi affermata non tanto un’assoluta inammissibilità degli avvertite esigenze locali, secondo le note logiche della
emendamenti, quanto piuttosto la consapevolezza che sussidiarietà e dell’adeguatezza e ‘nel rispetto dei principi di cui
l’approvazione di proposte emendative contrarie ai principi all’art. 119”: così A. CARIOLA – F. LEOTTA, Art. 116, in R.
cardine dell’intesa renderebbero necessaria la sua BIFULCO- A. CELOTTO- M. OLIVETTI (a cura di),
rinegoziazione, ed il conseguente azzeramento dell’iter del Commentario alla Costituzione, cit., 2194. Sulla matrice
progetto di legge. Già nelle prime esperienze si era andata fatta negoziale del procedimento de quo (nel contesto del quale non è
strada un’interpretazione assai limitativa della proponibilità dato di eludere la volontà espressa da ciascuna delle parti e poi
degli emendamenti, ritenendosi ammissibili solo quelli diretti a maturata in un testo condiviso) cfr. anche R. BIN,
modificare ‘parti che non siano tali da incidere sui contenuti “Regionalismo differenziato” e utilizzazione dell’art. 116, terzo
dell’intesa’. A questo quadro di partenza si aggiunse quello che comma, Cost. Alcune tesi per aprire il dibattito, in Le istituzioni
potremmo definire il principio della ‘integralità’ delle intese, per del federalismo, 2008, 9. Secondo N. ZANON, Per un
cui ‘la eventuale reiezione anche di un solo articolo regionalismo differenziato, cit., 57 la legge “non dovrebbe poter
determinerebbe l’ulteriore improcedibilità del disegno di legge e modificare il contenuto dell’intesa, ma dovrebbe solo
la conseguente necessità di una rinegoziazione dell’intesa. Nella approvarla e costituire l’involucro formale che la contiene e la
X legislatura si giunse infine ad affermare esplicitamente la tramuta da accordo Stato-Regione in fonte normativa dell’intero
sostanziale inemendabilità di tali progetti di legge. Più di ordinamento”. Nel dossier n. 565 intitolato “Il regionalismo
recente, invece, l’orientamento delle Presidenze di Camera e differenziato con particolare riferimento alle iniziative di
Senato è stato volto a riprendere l’impostazione originaria, Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto” a cura del Servizio Studi
ammettendo emendamenti riguardanti il versante ‘interno’ del del Senato (in www.senato.it), a proposito del procedimento della
recepimento dell’intesa, quali la copertura finanziaria, o la data legge parlamentare, si prevede che essa “deve recepire i
di entrata in vigore delle leggi stesse, ma comunque mai in contenuti dell’intesa”.
84
relazione ai contenuti …”. V. ANSA 3 dicembre 2019.

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in Conferenza Stato-Regioni85 e sottoposta LEP sono essenziali, ma se ne può fare a
al Consiglio dei ministri86. meno e, in tale caso, decide l’esecutivo;
Viene da chiedersi se, attraverso tale b) “i livelli essenziali delle prestazioni,
via, è davvero recuperata, secondo le gli obiettivi di servizio e i fabbisogni
dichiarate intenzioni, la centralità del standard di cui all’articolo 1, nonché le
Parlamento o se, invece, in linea con le relative metodologie di determinazione,
prassi sopra ricordate, centrale è, sono individuati con uno o più decreti del
nuovamente, solo il ruolo del Governo. Presidente della Repubblica, su proposta
Nel disegno di legge, i pilastri delle del Presidente del Consiglio dei ministri e
intese tra lo Stato e le Regioni sono del Ministro per gli affari regionali e le
individuati nella previa “determinazione, autonomie di concerto con il Ministro
nelle materie oggetto di attribuzione, dei dell’economia e delle finanze, sentiti i
livelli essenziali delle prestazioni (LEP) o Ministri di volta in volta competenti, entro
degli obiettivi di servizio uniformi su tutto 12 mesi dalla data di entrata in vigore
il territorio nazionale e dei fabbisogni della legge di approvazione dell’intesa”
standard, ai sensi dell’articolo 117, (art. 2, comma 1): dunque, i LEP, gli
secondo comma, lettera m) della obiettivi di servizio e i fabbisogni standard
Costituzione” e nel “finanziamento delle non sono contenuti in una legge
funzioni attribuite sulla base dei parlamentare, contrariamente a quanto
fabbisogni standard, dei livelli essenziali avrebbe fatto intendere il richiamo all’art.
delle prestazioni o degli obiettivi di 117, secondo comma, lett. m) Cost. da
servizio [così] determinati”. parte dell’art. 1, comma 1, lett. a) della
Ma tali pilastri (in uno con la volontà bozza, e se non sono contenuti in una
di rispettare il ruolo del Parlamento) si fonte primaria non è dato di capire quale
dimostrano subito assai fragili, ove si natura abbiano i succitati decreti
consideri che si prevede anche che: presidenziali proposti/decisi
a) “qualora entro 12 mesi dalla data di dall’esecutivo;
entrata in vigore della legge di c) “gli schemi di decreto di cui al
approvazione dell’intesa non siano stati comma 1 … sono adottati previa intesa in
determinati i livelli essenziali delle Conferenza Stato Regioni, di cui
prestazioni, gli obiettivi di servizio e i all’articolo 8 della legge 28 agosto 1997,
relativi fabbisogni standard, e fino alla n. 281. Gli schemi di decreto sono
loro determinazione, le funzioni sono trasmessi alle Camere, ai fini
attribuite con decorrenza dal 1° gennaio dell’espressione del parere da parte della
dell’esercizio immediatamente successivo Commissione parlamentare per
e le relative risorse sono assegnate con l’attuazione del federalismo fiscale e da
decreto del Presidente del Consiglio dei parte delle Commissioni parlamentari
Ministri, su proposta del Ministro per gli competenti. Decorsi trenta giorni dalla
affari regionali e le autonomie, di trasmissione alle Camere da parte del
concerto con il Ministro dell’economia e Governo, il decreto può essere comunque
delle finanze, sulla base del riparto delle adottato, previa deliberazione definitiva
risorse a carattere permanente iscritte nel da parte del Consiglio dei ministri. Il
bilancio dello Stato a legislazione vigente” Governo se non intende conformarsi ai
(v. art. 1, comma 1, lett. e): come dire, i pareri parlamentari trasmette alle
Camere una relazione nella quale indica
85
Precisamente, si allude alla bozza fatta poi pervenire le ragioni per le quali non si è
all’ANSA.
86 conformato” (sic!): le Camere bisogna
L. A. MAZZAROLLI, Considerazioni a prima vista di diritto
costituzionale sulla 'bozza di legge-quadro' in materia di
sentirle, ma prevale il punto di vista del
articolo 116, co. 3, Cost., in www.federalismi.it., il quale dubita Governo.
della legittimità costituzionale del d.d.l. in esame.

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E, prima ancora, a quale titolo lo Stato “radicata e ricorrente incapacità a
dovrebbe adottare una legge-quadro in ‘pensare l’unità dell’ordinamento
tale materia, posto che non è fra quelle di costituzionale in termini diversi dalla
legislazione concorrente?87 prevalenza e supremazia dello Stato
Nihil sub sole novi: contraddetto il persona’”90.
sistema delle fonti e spostato dal
Parlamento al Governo il luogo della
decisione politica fondamentale.

11. Conclusioni.

Al di là del merito delle richieste


regionali, sul quale, ovviamente va
condotta ogni necessario approfondimento
scevro da sterili turbamenti, l’attuazione
dell’art. 116, terzo comma, Cost.
rappresenta, rebus sic stantibus,
l’ennesima occasione comprovante la
trasformazione della funzione legislativa88
e la mutazione della forma di governo
parlamentare.
Non, tuttavia, da parte delle iniziative
regionali, condotte nel pieno rispetto delle
facoltà riconosciute dalla Costituzione e,
in alcuni casi, ampiamente avallate anche
in via referendaria89, bensì da parte delle
forme e dei tempi imposti dall’esecutivo, a
conferma dell’emarginazione del
Parlamento e, nel contempo, della

87
L. A. MAZZAROLLI, Considerazioni a prima vista …,
cit., 10.
88
Mutuo dal titolo del volume a cura di F. MODUGNO,
Trasformazioni della funzione legislativa …, cit., passim.
89
Nel silenzio della Costituzione, la Corte costituzionale ha
ammesso che ciascuna regione possa autonomamente stabilire di
far precedere l’avvio del procedimento di cui all'articolo 116,
terzo comma, dallo svolgimento di un referendum consultivo,
per acquisire l’orientamento dei cittadini. Nella sentenza n.
118/2015 (sulle leggi della Regione Vento n. 15 e 16 del 2014),
ha osservato che la consultazione popolare regionale lascia
inalterato il procedimento di cui all’art. 116, terzo comma, della
Costituzione, nel caso in cui venga effettivamente attivato:
infatti, il referendum consultivo previsto dalle disposizioni
regionali impugnate si colloca in una fase anteriore ed esterna
rispetto al procedimento prestabilito all’art. 116 Cost. Si è,
quindi, concluso che “lo stesso atto regionale di iniziativa di cui
al citato art. 116, comma terzo, Cost., come la procedura per la
sua adozione da parte degli organi regionali competenti, rimane
giuridicamente autonomo e distinto dal referendum, pur potendo
essere politicamente condizionato dal suo esito. Né d’altra parte
90
la consultazione popolare, qualora avvenisse, consentirebbe di Come dimostrato da M. BERTOLISSI, Autonomia.
derogare ad alcuno degli adempimenti costituzionalmente Ragioni e prospettive di una riforma necessaria, Venezia, 2019,
necessari, ivi compresa la consultazione degli enti locali”. 35.

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ENFORCING A RIGHT TO INDEX: I. Introduction; II. Environmental
substantial rights in Europe: “Greening
HEALTHY ENVIRONMENT
The Echr”; III. Environmental procedural
IN THE ECHR SYSTEM: THE rights: Aarhus convention and echr; IV.
“CORDELLA V. ITALY” Recent developments in echr’s case-law:
CASE CORDELLA V. ITALY; - 1. Facts - 2.
Previous judgements on ILVA steel plant -
3. The reasoning of the Court – 4.
Consequences; V. Conclusion; VI.
Francesco Carelli Bibliography.

I. INTRODUCTION
Interpreting the European Convention
Abstract of Human Rights as a living instrument,
the European Court of Human Rights has
Starting from the 90s, European Court
progressively developed an environmental
of Human Rights has developed an
dimension in it, although this does not
environmental dimension of health
provide for it expressly. Through an
protection sustained by the extensive extensive interpretation of art.2 (right to
application of art.2 (right to life) and life) but especially of art.8 (right to
art.8 (right to respect for private and respect for private and family life), the
family life). Cordella v.Italy [Joined Court recognised that «severe
cases 54414/13 and 54264/15] is a environmental pollution may affect
significant decision in the ECHR case- individuals well-being and prevent them
law as it has recognised a right to from enjoying their homes in such way as
healthy environment not only remarking to affect their private and family life
the substantial right but, as well, on a adversely»91. The ruling of Cordella v.
procedural point of view by stating the Italy92, issued on the 24th January 2019,
violation of both art.8 and art.13 of the represents the most recent contribution to
ECHR. Firstly, this paper will investigate a complicated patchwork of decisions. In
the development of environmental this case, which stemmed from the alleged
rights in the international context and impressive environmental impact of the
how these have developed in the ECHR ILVA steel factory in Taranto, the
system and, therefore, it will evaluate Court unanimously stated that Italy
the decision of Cordella v. Italy violated art.8 and art.13 ECHR. Because
analysing the context, the previous of the persistence of a situation of
environmental pollution endangering the
judgements, the reasoning of the Court
and the consequences of this decision. 91
ECtHR, Guerra and others v.
Italy, [14967/89], 1998
92
ECtHR, Cordella and Others v.
Italy, [Joined 54414/13 and 54264/15],
2019

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applicants’ health, Court held that For decades, there has been a lively
national authorities have failed to take debate among scholars about whether
all the necessary measures to provide explicit legal recognition of the right to a
effective protection of their right to healthy environment would provide
private life. The Court also found that tangible benefits. «There are two
applicants did not have available a pathways through which international
national effective remedy to complain recognition of this right can lead to
that no measures were implemented to improved environmental outcomes and a
secure decontamination in the relevant decline in adverse effects on human and
areas. ecosystem health. Firstly, through the
direct application of this human right in
cases before international courts and
II. ENVIRONMENTAL SUBSTANTIAL tribunals. Secondly, through the indirect
RIGHTS IN EUROPE: “GREENING influence of international human rights
THE ECHR” law on national constitution,
environmental and human rights law»95.
Despite the evolutionary character, human
Since the Stockholm Declaration in
rights treaties (with the exception of the
1972 a clean environment is perceived
African convention96) still do not
as necessary to the enjoyment of basic
guarantee a right to a decent or
human rights93 at international level
satisfactory environment unrelated to the
and there is a trend towards a
impact on the rights of specific humans.
recognition of a human right to the
Instead, it is prevailing a human right
environment in soft law, which can only
perspective that enables the effects of
provide non-binding guidance to states
environmental impacts on the life, health,
in their relations to one another and in
private life, and property of individual
their internal affairs94.
humans rather than on other states or the
93
Stockholm Declaration environment in general. This approach
(1972), Principle 1 «Man has the «may secure higher standards of
fundamental right to freedom, equality
environmental quality, based on the
and adequate conditions of life, in an
environment of a quality that permits a obligation of states to take measures to
life of dignity and well-being, and he control pollution affecting health and
bears a solemn responsibility to protect private life and it may help to promote the
and improve the environment for
present and future generations. In this 2018
respect, policies promoting or 95
D. BOYD «Catalyst for change:
perpetuating apartheid, racial evaluating 40 years of experience in
segregation, discrimination, colonial and implementing the right to a healthy
other forms of oppression and foreign environment» in J.KNOX, R.PEJAN (ed.),
domination stand condemned and must The human right to live in a healthy
be eliminated». environment, CUP, 2018
94
L.J. KOTZE’, «In search of a 96
African Convention on Human
right to a healthy environment in Rights, Article 24 «All peoples shall have
international law: Jus Cogens Norms» in the right to a general satisfactory
J.KNOX, R.PEJAN (ed.), The human right environment favourable to their
to live in a healthy environment, CUP, development»

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rule of law as governments become environment is an increasingly important
directly accountable for their failure to consideration»100. The Court linked
regulate and control environmental environmental concerns with art.2
101
nuisances and for facilitating access to ECHR but mostly with art 8 ECHR.
justice and enforcing environmental
The first important case where the Court
laws»97. Lastly, the broadening of
found the violation of art.8 was Lopez-
economic and social rights to embrace
Ostra v. Spain.102 The court applied a
elements of the public interest in
balancing test between the economic
environmental protection may bring an
interests of the community as a whole and
advantage in the development of a level
the interests of the individual. There are
playing field in competing social and
negative as well as positive obligation for
economic rights98.
the state to protect the right of a private
“Greening” of human rights has been and family life. When it comes to
also the path chosen by the ECtHR that environmental decision making,
has consistently refused to recognise contracting states enjoy a wide degree of
any right to a healthy environment as discretion. This margin is large as the
such. In Kyrtatos v. Greece99, the ECtHR court is keen stressing that its jurisdiction
addressed this issue refusing to extend is that of an international court and it
the scope of art.8 ECHR to the wants to avoid being a merit-based
protection of environment as such, in tribunal that reviews policy decisions.
the absence of proof of interference
One of the most relevant environmental
with the applicant’s private or family
case before the court is Hatton103 because
life. Court held that the crucial element
it was really situated in the heart of the
in order for art.8 to be applicable was
environmental rights discussion. Court
the existence of a harmful effect on a
had to specify the “substantial part” of
person’s private sphere and not only
art.8 ECHR: it held that only when the
the general deterioration of the
pollution is directly caused by the state or
environment.
the failure of the state to regulate the
The premise of this “greening” industry, Art.8 can be invoked, but only if
development rests on the Court’s plea there is sufficient objective individual
that the Convention is to be interpreted interest.
as a living instrument in light of
«In the most recent jurisprudence, the
“present day conditions”. In Fredin v.
trends of Hatton and earlier judgements
Sweden, Court observed that «in
today’s society the protection of
100
O.PEDERSEN, «The European
Court of Human Rights and International
Environmental Law» in in J.KNOX, R.PEJAN
97
A.BOYLE, «Human rights and (ed.), The human right to live in a healthy
the environment: where next» in 23 environment, CUP, 2018
European Journal of International Law 3, 101
ECtHR, Oneryildiz v. Turkey,
2012, 613 [48939/99],2004
98
D. BOYD, op.cit 102
ECtHR, Lopez-Ostra v. Spain,
99
European Court of Human [16798/90], 1994
Rights, Kyrtatos v. Greece, [n. 103
ECtHR, Hatton and Others v.
41666/98], 2003 United Kingdom, [36022/97], 2003

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have been specified but not Another feature of ECtHR environmental
changed»104. jurisprudence is the use of international
law as an interpretative background. In
In Taskin v. Turkey105, the Court
Taskin v. Turkey, the Court made explicit
repeated that the link between the
reference to 1992 Rio Declaration and
nuisance and the privacy has to be very
1999 Aarhus Convention: this was
direct. Furthermore, the Court insists
remarkable because, on one hand, the
on stressing the wide margin of
former is not in itself a legally binding
appreciation authorities have in the
instrument and, on the other hand, Turkey
balancing of choices of policy, and even
is not party of the latter. The ECtHR has
in evidence matters. The ECtHR
also made extensive reference to EU law,
rationale is that national authorities are
which for all intent and purposes is
in a better position to assess the whole
international law from the point of view of
situation, as repeated in Giacomelli v.
the Convention system. This is evident in
Italy106. The threshold of Court
Tatar v. Romania109 where the Court
interference seems to be expected
referred to the precautionary principle
effectiveness of policy choices: this
and even more in Di Sarno v. Italia110 in
criterion in the balancing test has been
which the Court relied on EU directives on
introduced in the Russian case
107 waste management and CJEU case-law
Fadeyeva . As a consequence of this,
which had found Italy in violation of its
the positive obligation of the State
obligations under EU law.
under Art.8 can also include regulation
of private industry or third-parties’
polluting acts.108
III. ENVIRONMENTAL PROCEDURAL
As will be discussed below, also in RIGHTS: AARHUS CONVENTION AND
Cordella v. Italy, the most recent ECtHR ECHR
case on this field, the environmental
issue is not challenged under the ECHR
as such, but because it endangers the «Procedural environmental rights and
right to respect of private life of obligations entail the observance of
citizens. certain procedures by States before
permitting the conduct of activities that
may cause environmental harm»111. They
104
K. HECTORS, «The Chartering ensure that the interests of individuals or
of Environmental Protection: Exploring groups, in particular of those likely to be
the Boundaries of Environmental
affected, are taken into account in
Protection as Human Right», (2008), 17
European Energy and Environmental 109
ECtHR, Tatar v. Romania,
Law Review 3 [28341/95], 2000
105
ECtHR, Taskin v. Turkey, 110
ECtHR, Di Sarno v. Italy,
[46117/99], 2006 [30765/08], 2012
106
ECtHR, Giacomelli v. Italy, 111
B.PETERS, «Unpacking the
[59909/00], 2000 diversity of Procedural Environmental
107
ECtHR, Fadeyeva v. Russia, rights: the European Convention of Human
[55723/00], 2006 Rights and the Aarhus Convention»,
108
K. HECTORS, op.cit. (2018), 30 Journal of Environmental Law 1

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national or international procedures of Finally, essential elements of the
environmental decision-making. Their convention have all been incorporated into
origin may be found in Art.10 of the Rio ECHR law through the case law and,
Declaration that recognises the right to therefore, they are enforceable in national
information, to participation and to a law and through the Strasbourg Court like
judicial remedy, to and in environmental any other human right116.
contexts and matters.
The Aarhus Convention confers rights
From it, draws inspiration the 1998 falling into three broad pillars: access to
Aarhus Convention112 that, together information, public participation and
with the Espoo convention on EIA 113, access to justice:117
forms the set of key environmental
On access to information, Art.4 states that
conventions negotiated under the
«each party shall ensure that public
auspices of the UN Economic
114
authorities, in response to a request for
Commission for Europe . Considered a
environmental information, make such
regional treaty «of global significance
information available to the public». The
potential to serve as a framework for
article specifies the features of this right,
strengthening citizens’ environmental
such as the time period for providing the
rights»115, it can be defined as a human
information, the fee that may be charged
rights treaty, firstly, because it builds
for supplying the information, the grounds
upon the long-established human right
on which a request may be refused.
of access to justice and on procedural
AC contains three types of public
elements that serve to protect the
participation right: the right of public
rights to life, health and private life.
participation in decisions of “specific
Furthermore, it confers rights directly
activities” which may have a significant
on individuals and not simply on States,
effect on the environment in such way that
like in Art.15 that allow members of the
public concerned shall be informed in an
public and NGOs to bring complaints
adequate, timely and effective manner.
before a non-compliance committee.
Then, the right of public participation
112
UNECE Convention on Access during the preparation of plans and
to Information, Public Participation in programmes relating to the environment.
Decision-making and Access to Justice in Finally, Art.8 provides the right of public
Environmental Matters, signed on 25
June 1998, entered into force on 30 participation during the preparation of
October 2001. regulations or legislation.
113
UNECE Convention on On access to justice, AC set out a range of
Environmental Impact Assessment in a requirements which must be satisfied by
Transboundary Context, signed in 1991,
entered into force in 1997. contracting Parties’ legal system, in order
114
UNECE is one of the five to enable environmental public interest
regional commissions of UN, it has 56 litigation in their jurisdiction. Everybody
Member states ranging across Europe, who considers that his request for
Commonwealth of independent States
and North America.
115
UNECE, The Aarhus 116
A.BOYLE, op.cit.
Convention – an Implementation Guide, 117
S.KINGSTON et al., European
(2000) environmental law, CUP, 2017, p.168 ss.

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environmental information has been not Maile v. UK120 the Court established that
dealt with in accordance with the AC public authorities need to provide
provisions must have the access to individuals with relevant and appropriate
review the procedure before a court of information, enabling the public to
law. Moreover, Parties have to ensure identify and evaluate risks. In Taskin v.
the right of review of decisions and acts Turkey, even though the State is not a
within the scope of public participation party to the Aarhus Convention, ECtHR
on specific activities. Finally, art 9(3) extended that rights in the EC Convention
provides the right to challenge acts and by stating that participation in the
omissions made by private parties and decision-making process by those likely to
public authorities which breach be affected by environmental nuisances
national environmental law. will be essential for compliance with art.8
ECtHR highlights «a unitary ECHR and art.6 of the AC and it
perspective on procedural emphasised, on the right to justice in
environmental rights manifesting the environmental matters, that the
overreaching influence and importance individuals concerned must «be able to
of the AC, as the Court continuously appeal the courts against any decision, act
uses the latter as a reference point to or omission where they consider that their
interpret the ECHR in environmental interests have not been given sufficient
cases»118. Not only it has considered weight in the decision-making process».
procedural environmental rights in its
Even though art.8 includes these
case of law on the right to life, on the
procedural rights, ECtHR has explained in
right to private life and the right to a
various cases that those rights are only
fair trial but it has also considered
incurred ratione personae to individuals
these rights as part of the rights of
where a certain minimum level has been
access to information (art 10) and to an
surpassed, i.e. those for whom
effective remedy (art 13).
environmental projects present a real risk
One of the first cases in which the of damage or a significant negative
ECtHR considered the procedural influence or impact on health or private
environmental obligations was Guerra life.
v. Italy119, in which the Court held that
Despite referring to Aarhus Convention,
that art.8 requires environmental
«standards of procedural environmental
information to individuals allowing
rights guaranteed under the ECHR differ
them to assess properly the health risks
greatly. Firstly, the group of beneficiaries
of environmental pollution. Afterwards,
able to invoke procedural environmental
the Court defined the details of the
rights under the AC is significantly larger
procedural obligations inherent in
than under the ECHR and this springs
Art.8: concerning the obligation to
from the inclusion of the general public as
provide access to information in
rights holder and there is no need for the
environmental matters, in Hardy and
118
B.PETERS, op.cit.
119
ECtHR, Guerra and others v. 120
ECtHR, Hardy and Maile v.
Italy, [14967/89], 1998 United Kingdom, [31965/07], 2012

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further violation of a primary human in the “high environmental risk” area
right»121. starting from the seventies and an
increase of polluting substances in the air.
The issue of the acknowledgement of
2012 SENTIERI Report presented by the
procedural rights in the ECHR is
Health Superior Institute by will of the
present in Cordella as it is recognised
Ministry of Health showed the existence
the violation of Art.13 for the absence
of a causal link between the
of an effective remedy. Moreover, the
environmental exposition to polluting
Court uses also the restrictive approach
substances and the development of cancer
considering admissible only the
and heart diseases in the area.
applications made by those that have
been recognised as victims.
Previous judgements on ILVA steel
plant
IV. RECENT DEVELOPMENTS IN Constitutional Court judgements: in
ECHR’S CASE-LAW: CORDELLA V. 2011, ILVA and Ministry of Environment
ITALY. found an agreement122 (AIA) in order to
consent the continuation of the production
provided that measures for reducing
Facts
pollution according to best available
ILVA’s Taranto plant, inaugurated in techniques were put in place. From the
1964, is the largest industrial end of 2012 onwards, the Government
steelworks complex in Europe. adopted a number of laws, among the so-
It covers an area of 1500 hectares and called “Salva-Ilva” Legislative Decrees
has about 11000 employees and it concerning the activity of the ILVA aiming
represents a huge amount of the gross at enhancing the production, defined of
domestic product of the Province of strategic national relevance, despite the
Taranto, an area that counts 500 company was facing economic problems,
thousand of inhabitants in Apulia. The restructuring procedures and criminal
impact of plant emissions on the procedures. An issue of constitutionality
environment and on the health of the was raised, challenging the 207/2012 law
local population has given rise to decree123, on the grounds of violation of
several alarming scientific report. In the rights to health and to a safe
1990, Italian Council of Ministers environment under Art.32 of Italian
identified “high environmental risk” 122
AIA is an authorisation needed
municipalities (including Taranto) and by some companies in order to act in
asked the Ministry of the Environment conformity with integrated pollution
prevention and control principles (IPPC)
to draw up a decontamination plan for
established with the 96/61/CE Directive, now
cleaning up the areas concerned. In entailed in the 2010/75/EU Industrial
2002 ARPA (regional agency for Emission Directive.
environment) Report showed that there
123
Law Decree 3rd December 2012,
n. 207 «Urgent provisions for the protection
has been an increase of cancer diseases
of health, environment and employment, in
the case of crisis of industrial factories of
121
B.PETERS, op.cit. national strategic interest».

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Constitution. Constitutional Court held, prevent accidents in the workplace and
in judgement 85/2013124, that it was some of these culminated in convictions.
lawful to let ILVA continue the Among these, in judgement 38936/2005127,
production provided that environmental the Court of Cassation found that the
measures provided by AIA are management of the ILVA factory in
respected as there has been by the Taranto was responsible for air pollution,
legislator a reasonable balancing test the dumping of hazardous materials and
between the right to work and the right the emissions of particles.
to health and safe environment both Procedures before EU institutions: in
guaranteed under Italian Constitution. judgement C-50/10128, the CJEU held that
The issue of balancing between Italy failed to fulfil its obligations under
constitutional rights have been followed Directive 2008/1 concerning integrated
by a most recent case in which the pollution prevention and control. The
Constitutional Court had to verify the Court highlighted the fact that Italy failed
constitutionality of another law to adopt the necessary measures in order
125 126
decree . In judgement 58/2018 , it to allow public authority to verify if
declared the law decree factories, such as ILVA, worked under the
unconstitutional because the public system of authorization provided by the
authorities had sustained excessively Directive itself. Furthermore, in 2014, in
the continuation of the steel production an infringement procedure129 against Italy
(right to work) to the detriment of the the European Commission issued a
protection of the right to health and reasoned opinion asking the Italian
safe environment. Finally, after the authorities to remedy the serious pollution
prime minister’s decree that delayed problems observed in the steel plant in
the execution of the environmental plan Taranto. It noted that Italy had failed to
for ILVA to 2023, local authorities fulfil its obligations to guarantee that the
complained to the Administrative Court steelworks complied with the Industrial
this further postponement and, now, Emissions Directive. At the same time,
another issue of unconstitutionality is Commission observed that the level of
still pending to the Constitutional Court pollution made by the factory was not
on grounds of violation of rights to reduced and that tests showed significant
health and safe environment. air, soil and water pollution that bring
Criminal Proceedings: several serious negative consequences to the
challenges have been brought against environment and the health of local
ILVA’s management for serious citizens.
environmental crimes and for failure to
124
Constitutional Court, 9th May
2013, n.85
125
Law Decree 4th July 2015, 127
Court of Cassation, 24th October
n.92 «Urgent provisions for waste 2005, n. 38936
management, AIA Authorisation and for 128
Court of Justice of the EU,
the business of strategic interest Seventh Chamber, European Commission v.
companies» Italy [C 50/10]
126
Constitutional Court, 7th 129
EUROPEAN COMMISSION,
February 2018, n.58 Infringement Procedure, IP/14/1151

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ECHR judgements: in the case had not demonstrated that domestic
Smaltini v. Italy130, the applicant was authorities had failed in their obligation to
born and always lived in Taranto and protect the procedural aspect of the right
was diagnosed with leukaemia. She first to life, therefore, the application was
brought criminal proceedings against rejected as being manifestly ill-
131
the management of ILVA, claiming that founded» .
her illness was caused by the emissions
In Smaltini v. Italy, the ECtHR confirms its
of the plant. Nevertheless, the criminal
interpretational results of case-law: firstly,
judge discontinued the proceedings,
the evidence provided by the applicant in
arguing that no causal link had been
order to demonstrate the existence of the
established between the harmful
strict link appears to have been gathered
emissions and the applicant’s condition.
and submitted haphazardly and as a
Ms Smaltini then brought proceedings
settled modus operandi the Court tends to
before the ECtHR, as, relying on art 2
rely on the findings emerged before the
of the Convention, she complained a
national Court.
violation of her right to life, assuming
that the existence of a causal link Furthermore, there is the problem of
between the plant emissions and the scientific uncertainty due to the absence
development of the leukaemia had been of an express recognition of the
fully proved. Court immediately precautionary principle in the ECHR
clarified that the applicant did not system132.
allege that national authorities had
Nevertheless, «the Court emphasizes that
failed to take legislative or
the decision is without prejudice to future
administrative measures to protect her
applications, in the event of new scientific
right to life, but rather that they had
developments, leaving an open door to the
not acknowledged the existence of a
possibility of sanctioning ILVA’s
causal link between the polluting 133
pollution» . This is what consequently
emissions and the disease. Therefore,
happened in the Cordella v. Italy134 case.
only the procedural side of Art.2 was
called into question, namely to assess
«whether and to what extent the courts
may be deemed to have submitted the
131
L.FERRARIS, «Smaltini v. Italy: a
missed opportunity to sanction ILVA’s
case to the scrutiny of Art.2, so that the Polluting Activity within the ECHR
deterrent effect of the judicial system system», [2016], 3 Journal for European
and its role in preventing violations of and Environmental Planning Law 1
the right to life are not undermined».
132
Even though in Tatar v. Romania
there is an endorsement of the
Court concluded that, «based on precautionary approach as the criteria of
scientific data available at the time the strict causal link can be inappropriate
of the events, and without prejudice to deal with the needs of an industrialised
society and therefore to adopt a more
to the findings of future scientific
precautionary approach.
studies(emphasis added), the applicant 133
L.FERRARIS, op.cit.
134
ECtHR, Cordella and Others v.
130
ECtHR, Smaltini v. Italy Italy, [Joined 54414/13 and 54264/15],
[43961/09], 2015 2019

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The reasoning of the Court. Taranto on the environment and on public
health. Among data, the 2012
Relying on art.2 (right to life) and art.8
SENTIERI report confirmed the existence
(right to private life), the 180 applicants
of a causal link between environmental
complained that the State had not
exposure to polluting substances
adopted legal and statutory measures to
produced by the plant and the
protect their health and the
development of cancer and heart diseases
environment, and that it had failed to
in persons living in the affected areas.
provide them with information
Court noted that in spite of the national
concerning the pollution and the
authorities’ attempts to achieve
attendant risks for health. The Court
decontamination of the region, few was
decided to consider these complaints
concretely put in place. Measures
solely under art.8. Besides, relying on
recommended from 2012 onwards were
art.13 (right to an effective remedy),
never introduced and this failure had been
the applicants alleged that there had
at the origin of an infringement procedure
been a violation of their right to an
before EU’s entities. The deadline for
effective remedy.
implementing the environmental plan
On preliminary grounds, the Court held approved in 2014 had been postponed to
that only applicants who lived in the 2023. Meanwhile, the Government had
municipalities classified at “high intervened on numerous occasions to
environmental risks” could be granted guarantee the production, despite the
the victim status and, therefore, bring finding by the judicial authorities that
admissible proceedings. Furthermore, it there existed serious risks to health and to
highlights that this challenge is the environment, and to grant
completely different from the previous administrative and criminal immunity to
Smaltini case as the issue here is the persons responsible for ensuring
whether and to what extent the State compliance with environmental
has not provided measures to protect requirements.
people’s health and environment.
For these reasons, the Court
On the violation of art.8, at the outset, considered that the persistence of a
the Court makes reference to his case- situation of environmental pollution
law and to the recognition of a healthy endangered the health of the applicants
environment as a condition to abide by and that of the entire population living in
the right to private life under the the area at risk, who remained without
Convention and that States have a information as to progress in the clean-up
positive obligation of adopting operation for the territory concerned,
measures to ensure this right to his particularly with regard to timeframe.
citizens.
Besides, «national authorities had failed to
In the present case, the Court noted take all the necessary measures to provide
that, since 1970s, scientific studies had effective protection of the applicants right
shown the polluting effects of the
emissions from the ILVA factory in

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to respect for their private life» 135. of a pilot-judgement procedure to obtain
Thus, the fair balance between the the execution of the judgement. The pilot-
applicants’ interests in not being judgment procedure was developed as a
subjected to severe environmental technique of identifying the structural
pollution that could affect their well- problems underlying repetitive cases
being and their private life and, on the against countries and imposing an
other hand, the interests of society as a obligation on States to address those
whole had not been struck. 136 ence, problems. In a pilot-judgment, the Court’s
there had been a breach of art.8 ECHR. task is not only to decide whether a
violation of the European Convention on
On the violation of the right to an
Human Rights occurred in the specific
effective remedy, the ECtHR has,
case but also to identify the systemic
primarily, made reference to the
problem and to give the Government clear
general principle enshrined in this
indications of the type of remedial
article to obtain a judicial national
measures needed to resolve it. In this
remedy to complain of a fact that is in
case, the Court considered unnecessary to
detriment or threat to be in detriment
apply it and, instead, it reiterated that it
of a right guaranteed under the
was for the Committee of Ministers to
Convention itself.
indicate to the Italian Government the
The Court held that, in this case, «the measures that, in practical terms, should
applicants had not had available an be taken to ensure that the Court’s
effective remedy enabling them to raise judgement is enforced. However, it
with national authorities their stressed that cleaning up the factory and
complaints concerning the impossibility the region affected by toxic emissions was
to obtain measures to secure essential and urgent. Thus, the
decontamination of the areas affected environmental plan approved by the
by toxic emissions from the ILVA national authorities, which indicated the
factory»137. There has been, therefore, a necessary measures and actions to
violation of art.13 ECHR. provide environmental and health
protection to the population, ought to be
implemented as rapidly as possible.
Consequences.
As a result of these violations, some of
V. CONCLUSION
the applicants asked for the application
135
ECtHR, Cordella v. Italy, Press Cordella v. Italy is a remarkable
release judgement for two reasons: firstly,
136
On how the Italian because it follows an established trend of
Government has approached the balance
between rights see A.LAI, R.
cases that are shaping and developing the
STACCHEZZINI, S. PANFILO, «The environmental rights in Europe. In this
government of corporate case, on one hand, the Court confirms that
(un)sustainability: the case of ILVA steel the environmental issue must endanger
plant in Taranto» in [2019], 23 Journal
of management and governance 1, 67 the rights to life and to respect of private
137
ECtHR, id. life to be challenged under the ECHR. At

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the same time, it confirms the existence S.KINGSTON et al., European Environmental
of a positive obligation of the State to Law, CUP, 2017

safeguard the rights enshrined in the O.PEDERSEN, «The European Court of Human
ECHR and, therefore, to put in place Rights and International Environmental Law» in
action to eliminate and reduce the J.KNOX, R.PEJAN (eds.), The Human Right to a
Healthy Environment, CUP, 2018
effect of pollution. On the other hand,
this case shows also that environmental L.J.KOTZE’, «In Search of a Right to a Healthy
Environment in International Law: Jus Cogens
procedural rights are also recognised
Norms» in J.KNOX, R.PEJAN (eds.), The Human
under the ECHR but, in spite of under Right to a Healthy Environment, CUP, 2018
the Aarhus Convention, they are not
A. BOYLE, «Human Rights and International
guaranteed to the public but only to
Environmental Law: Some Current Problems»,
those affected directly by the [2018], Research paper of EUI.
environmental harm. Indeed, the Court
A.BOYLE, «Human rights and the
declared inadmissible the applications
environment: where next», [2012], 23 European
made by those citizens that did not live Journal of International Law 3, 613
in the “high environmental risk”
E. RUOZZI, La tutela dell’ambiente nella
municipalities and, hence, they did not
giurisprudenza della CEDU, [2011], Napoli
have victim status.
K.HECTORS, «The Chartering of
This case is also fundamental because it Environmental Protection: Exploring the
highlights one of the biggest cases of Boundaries of Environmental Protection as Human
non-compliance with EU environmental Right», (2008), 17 European Energy and
Environmental Law Review 3
law and human rights in the EU.
Following this decision, the Italian B.PETERS, «Unpacking the diversity of
government has the obligation to Procedural Environmental rights: the European
Convention of Human Rights and the Aarhus
address the consequences of ILVA Convention», [2018], 30 Journal of Environmental
activities and to prevent future Law 1
damages. The Committee of Ministers
L.FERRARIS, «Smaltini v. Italy: a missed
of the Council of Europe will monitor opportunity to sanction ILVA’s Polluting Activity
that the Italian government urgently within the ECHR system», [2016], 3 Journal for
start the decontamination of the plant European and Environmental Planning Law 1
and neighbouring territories affected by T.GUARNIER, «Ancora dissonanze tra Corte
environmental pollution. Costituzionale e Corte di Strasburgo: arretratezza
v. concretezza nel sindacato sulle politiche
In the continent that claim to be the pubbliche nel caso Ilva», [2019], 2 Quaderni
defender of human rights across the Costituzionali, 473
world it should be unacceptable that
C.MACCHI, E.GIULIANI, «Business and
half a million of Europeans still have to Human Rights in Europe: Insights from the ILVA
tolerate significant amount of pollution, case» in G.SUDER, M.RIVIERE, J.LINDEQUE
environmental harm and health (eds.), The Routledge Companion to European
diseases to maintain and safeguard Business, 2018

their jobs and the regional economy. A. LAI, R. STACCHEZZINI, S.PANFILO, «The
government of corporate (un)sustainability: the
case of ILVA steel plant in Taranto» in [2019], 23
VI. BIBLIOGRAPHY Journal of management and governance 1, 67

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FROM “CORPORATE 1. Introduction.
DISLOYALTY” TO “UNFAIR Any kind of entity (organization,
COMPETITION” association or community) is constituted
by employees, partners, collaborators,
etc., who deliver a professional service
against of a remuneration, “Human
Manlio d'Agostino Panebianco138 Capital” is the most important corporate
asset (Dimartino A., Fischetti G., 2018)139:
on the other hand, places the utmost trust
in its employees, establishing
Abstract relationships based on mutual loyalty. This
The loss of control and “abuse” of know- relationship takes on both a relational and
how, knowledge, corporate and business a legal aspect, which is expressed and
secrets, information and data acquired declined in different phases (ex ante, in
by an employee, collaborator and/or itinere and ex post), with different risk
partner (in particular, in cases of exposures.
outsourcing) during the relationship, In our modern society and the
expose the each entity/organization - economy, there is a close and direct
domestic and international - to relationship between the “natural person”
“Corporate Disloyalty” and “Unfair (in the role of employee, collaborator,
Competition”, generating different partner, etc.) and corporate
dangerous financial, economical, information/data, especially when the
patrimonial and reputational effects, latter assumes the quality of “strategical”
both in short and long term. The article and “relevance”.
aims to highlight the main features, The article aims to highlight the
main features, focusing on different legal
focusing on different legal frameworks
frameworks and circumstances, in order
and circumstances, in order to create a
to create a synoptic framework, useful to
synoptic framework, useful to face a
face a complex organizational aspect, that
complex organizational aspect, generates different dangerous effects in
suggesting some possible mitigation relation to the different phase of the
measures, both from legal and relationship. This can be possible, thanks
organizational perspective. to the raising awareness on this topic, also
identifying some indicators that can help
Index: 1. Introduction - 2. Legal in identifying the main risk circumstances.
Framework - 3. Some Risk Indexes - 4. The starting and focal point is the
Accountability, culpa in eligendo and in evolution of the risk to which an entity is
vigilando - 5. An integrated mitigation exposed, in terms of loss of control and
strategy – References. “abuse” of know-how, knowledge,
corporate and business secrets,
information and data acquired by an
employee, collaborator and/or partner (in
138
Lecturer of “Criminal Economy and Cybercrime” at particular, in cases of outsourcing), during
SSML CIELS; Lecturer of “Economical Intelligence” at the relationship.
Master of Rome Tor Vergata University; Lecturer of
“Data Processing” at the Business School of “Il Sole 24 So, in all organizations – domestic
Ore”; member of “B-ASC Bicocca Applied Statistics and international – non-quantifiable
Center” Research Center of University of Milan Bicocca.
139
With a special thank for the help in sources-research to Dimartino A., Fischetti G., Il Dirompente valore del capitale
Filippo Schesari and Andrea Brisotto. Umano, Secop Edizioni, 2018

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factors come into play: these includes particularly “knowledge workers”, i.e.
all organizational risks (including those tasks and jobs characterized by
corporate disloyalty), and so formal temporary and precariousness, for which
procedures and controls nearly always cases have been detected of people who
carry a risk a subversion by the “human deliberately accumulate information and
factor” (O'Regan, 2014)140. knowledge (even of a confidential nature)
As a matter of facts, the during with the desire to use them later, in the
the “job-relationship”, whenever an subsequent use: it is a sort of strategy
employee, collaborator and/or partner that tends to transform the “trap of
has access to “confidential” data, an temporariness” into a “competitive
entity has to deal with “corporate advantage” (Armano E., 2012)142.
disloyalty” (in itinere), while this legal In order to prevent and avoid these
risk would change (ex post) into “unfair situations, the entity is called to take
competition” just in the time the preventive measures, already before and
relationship (between the entity and since the establishment of job-
former's employee, collaborator and/or relationship.
partner) ends, since all information and
knowledge acquired by the these and 2. Legal Framework.
due to the loss of the Entity's control In order to frame the legal context,
become a weak point, exposing to the analysis start from the European and
significant and relevant loss, both Italian situation, although it can be
financial, economical and reputational. generally considered as a reference point
As a matter of facts - present and to be extended for other Countries (infra
former - employees, collaborators and quoted).
partners could use some practices, Firstly, quoting the article 2104 of Italian
processes and confidential information, Civil Code (concerning “Diligence of the
to benefit a competitor: the only employee”), the employee shall work with
difference lays on the possibility and diligence required by the nature of his or
capability of the entity to mitigate and her service, by the interest of the
manage these kind of risk exposures. company and by the overriding personal
As a result, the Human Capital interest; also he must also observe the
(and the loyal relationship) is both the provisions for the execution and for the
most important strength for an Entity, discipline of work given by the
and eventually the most important entrepreneur and by the collaborators of
threat: harmful behaviours had been this which depend hierarchically.
always a risk for every kind of Then, for the following article 2105
organization. Over the last years, due to (concerning “Loyalty obligation”) «the
technological innovations, this kind this employee must not handle business, on
risk exposure is increased (Hodge N., his own behalf and/or on behalf of third
2016)141: one of the main reason is that parties, in competition with the
“Knowledge” and “Datas and entrepreneur, nor disclose information
Information” not only are the main pertaining to the organization and
drivers, but even since they are production methods of the company, or
intangible assets with one of the higher make use of it in order to be able to bring
added value. to it injury».
This risky circumstance concerns This last provision brings to three
140
O'Regan, International Auditing: Practical Resource different aspects: the first one is the
Guide, John Wiley & Sons, 2004
141 142
Hodge N., “The dangers within: employee disloyalty”, Armano E., “Narrativity as a power of self-representation of
IBA, 2016 invisible conditions: knowledge workers”, in M@gm@, 2012

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prohibition of competition, extended in the Italian context - in the public fields,
even out of the working hour; the duty a worker must act even according to the
of secrecy which covers all the principles of integrity, correctness, good
information the employee becomes faith, proportionality, objectivity,
acknowledged because of the execution transparency146, and a disloyal behaviour
of his/her job, allowing him/her to use (regarding and concerning the disclosure
only in the workplace; finally, the of information and/or the use of office
prohibition of bringing out of the secrets) could - also and even - configure
company the know-how. the conduct listed in article 326 of the
Obviously since knowledge is Italian Criminal Code.
intangible, and it derives from a process More over, since a “personal data” is
of stratification deriving from a comparable to a “strategical asset” that
previous143 educational process, study, has its own intrinsic value and, it is
but which it is also fed by the undeniable as in the new digital
development of expertise about the dimension, how data has become one of
accomplishment of some tasks the main source of value creation
associated with a specific production (d'Agostino Panebianco M., 2019)147: the
process (Albino V. et al., 2001) 144, it is correct data processing becomes essential
very important to correctly define the to avoid those “data breaches”, which can
perimeter between the abuse of be declined not only in an accident, but in
corporate information and individual real disloyal behaviour.
knowledge. Therefore, the breach of As a matter of facts, a Data Breach
law may take place with reference to can defined as «the intentional or
specific production methods, for inadvertent exposure of confidential
instance “innovative process”: besides information to unauthorized parties»
the definitions, doctrine and (Cheng L. et al., 2017)148, and it can be
jurisprudence clarified and somehow due by endogenous or exogenous causes,
expanded the obligations the employee as well as intentional (in bad faith) or
shall observe. unintended (in good faith, mistake or
Corporate Loyalty is a negligence).
fundamental prerequisite, such that In addition to ICT technical aspects,
when it lacks, it is permitted to it is important to highlight that “personal
interrupt the working relationship145. data breach” events concern directly legal
In addition, it is appropriate to aspects related to an high risk exposure to
report that Article 622 of the Italian the rights and freedoms of the natural
Criminal Code punishes the disclosure persons. As a matter of facts, the General
of a “professional secret” by a person Data Protection Regulation149 (even so
that comes across it, especially if called GDPR) gives a specific definition (at
committed by a general manager, an article 4, point 12) of this event, focusing
administrator or an auditor (increasing the perimeter to any «breach of security
the punishment).
146
See articles 6 to 12 of the Code of Conduct for Public
Employees, pursuant to Presidential Decree 62/2013
In order to complete the previous 147
d'Agostino Panebianco M., “Vivere nella Dimensione
analysis, it is appropriate to add that – Digitale”, Themis Ed., 2019
148
Cheng L., Liu F., Yao D., Enterprise data breach: causes,
143
prior to the job-relationship challenges, prevention, and future directions, in Wire Data
144
Albino V., Garavelli A.C., Schiuma G., A metric for Mining and Knowledge Discovery, 2017
149
measuring knowledge codification in organisation Regulation (EU) 2016/679 of the European Parliament and of
learning, in Technovation, 2001 the Council of 27 April 2016 on the protection of natural persons
145
Italian Supreme Court, Civ., Labour Section, April 11 th with regard to the processing of personal data and on the free
2019, judgment n. 10239 movement of such data, and repealing Directive 95/46/EC

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leading to the accidental or unlawful already when data processing is planned
destruction, loss, alteration, (Cippitani R., 2019)152 (recalling the culpa
unauthorised disclosure of, or access in eligendo principle, i.e. related to the
to, personal data transmitted, stored or choices made) and continuing during the
otherwise processed», which entire data-treatment (due to culpa in
compromise the 3 main principles of vigilando principle, i.e. of monitoring that
personal data treatment (confidentiality, all risk management and mitigation
integrity and availability), and as a measures are put in place).
result of which, the “Data Controller” is
not able to guarantee compliance with The European Legislator
the present legal framework, and emphasized the need for a broader
according to Article 32 (Security of coordination in the “Data-Breach
processing), Article 33 (Notification of a emergency management” amongst
personal data breach to the supervisory interested parties (National Data
authority) and Article 34 Protection Authority, Data Controller,
(Communication of a personal data Data-Subject, etc.), introducing - in primis
breach to the data subject) a “Data - a “notification obligation”153 and - in the
Controller” must promptly take action most serious and dangerous cases - the
to manage the emergency situation, one of direct “communication to the
declining the principle of accountability interested parties”154.
(article 24), in favor of the weaker party
(data subject). The reasons of the quoted obligations can
be explained by linking it to:
These violations, in fact, can
expose the interested parties to various - both to the promotion and the
risks – from identity theft to material increase of the culture of personal data
damage, with consequent financial protection and Digital Awareness, and the
losses, of confidentiality of personal implementation of a better security data
data protected by professional secrecy - risks assessment, in order to adopt
and with serious prejudice on the adequate measures to mitigate and
reputation and on the private sphere. manage harmful events;

As a matter of facts, these can - the sharing of risk management


cause a there is a “cause and effect methods which allows - each for one own
connection”, which leads to direct skills and scope - the adoption of those
responsibility, assumed firstly by strategies and additional security
whoever carries out a treatment: the measures, aimed to limit the effects and
Data Controller, and therefore in a negative consequences155;
pyramid scheme, the Manager, sub-
manager and authorized parties - the disclosure on accidents (mainly
(d'Agostino Panebianco M., 2019)150; 152
Cippitani R., Purposes of scientific research and exceptions to
moreover, these responsibilities do not the discipline of personal data protection, in Cyberspace and
begin exclusively when the violation is Law, vol. 20, n. 62, 2019
153
committed and verified151, but arise Regulation (EU) 2016/679, art.33 "Notification of a violation
of personal data to the supervisory authority"
154
Regulation (EU) 2016/679, art.34 "Communication of a
150
d'Agostino Panebianco M., “Vivere nella Dimensione violation of personal data to the interested party"
155
Digitale”, Themis Ed., 2019 See also Council of Europe Convention on the Protection of
151
European Union - Agency for Fundamental Rights, Individuals with regard to Automatic Processing of Personal
Council of Europe, Publications Office of the European Data (Convention No. 108), modernized as amended by CETS
Union, Manual on European Data Protection Law, Protocol No. 223, adopted by the Committee of Ministers of the
Luxembourg, 2018 Council of Europe on 18 April 2018

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to data-subjects) is not only a an in their images and identities» (Fisher W.,
essential element of crisis management 2001)158.
obligation but, primarily, it can reduce
and contain damages, since providing The strategic importance of this
specific and accurate information to argument is such that - for some years -
data-subjects (as highlighted by the the European Legislator has been
Italian Data Protection Authority156), regulating it through the adoption of some
allow them to adopt on their own specific legislative measures: the most
individual and additional security recent is the the Directive (EU)
measures (Karyda M., Mitrou L., 2019/790159 on copyright and related
2016)157. rights in the Digital Single Market, that
follows the Regulation (EU) 2015/2424 160
A last consideration regarding the on the harmonization in the Internal
regulatory framework of reference Market of Trade Marks and Designs, and
concerns Intellectual Property Law (IP), the Directive (EU) 2015/2436161 to
since the implementation of an approximate the laws of the Member
“innovation” (both related to a product, States relating to trade marks162.
a service and/or a process) that leads to
the registration of a trademark and/or a For instance, in Italy, the reveal of
patent is characterized by the the content about secret documents - that
“transformation” of an idea and/or a implies a damage to the “legitimate
discovery, into a strategic corporate owner” - configures the behaviour
high added value asset, mainly based on described in the provision of article 621
reserved information. (violation of industrial secret) of the
Italian Criminal Code, considering as
«The term “intellectual property” refers guilty as the quoted, all those third party
to a loose cluster of legal doctrines that who buys or has a financial advantage
regulate the uses of different sorts of from that documents.
ideas and insignia. The law of copyright Moreover, article 623 of the Italian
protects various “original forms of Criminal Code punishes whoever reveals
expression,” including novels, movies, 158
Fischer W., “Theories of Intellectual Property”, Cambridge,
musical compositions, and computer 2001
software programs. Patent law protects 159
Directive (EU) 2019/790 of the European Parliament and of
inventions and some kinds of the Council of 17 April 2019 on copyright and related rights
discoveries. Trademark law protects in the Digital Single Market and amending Directives
96/9/EC and 2001/29/EC
words and symbols that identify for 160
Regulation (EU) 2015/2424 of the European Parliament and
consumers the goods and services of the Council of 16 December 2015 amending Council
manufactured or supplied by particular Regulation (EC) No 207/2009 on the Community trade mark
persons or firms. Trade-secret law and Commission Regulation (EC) No 2868/95 implementing
Council Regulation (EC) No 40/94 on the Community trade
protects commercially valuable
mark, and repealing Commission Regulation (EC) No
information (soft-drink formulas, 2869/95 on the fees payable to the Office for Harmonization
confidential marketing strategies, etc.) in the Internal Market (Trade Marks and Designs)
that companies attempt to conceal from 161
Directive (EU) 2015/2436 of the European Parliament and
their competitors. The “right of of the Council of 16 December 2015 to approximate the
laws of the Member States relating to trade marks
publicity” protects celebrities’ interests 162
In Italy, both the Regulation (EU) 2015/2424 and the
Directive (EU) 2015/2436 were implemented with
156
See Italian Data Protection Authority Newsletter of May Legislative Decree of 20 February 2019, n.15 (published in
30th, 2019 Italian Official Journal of March 8, 2019, No. 57),
157
Karyda M., Mitrou L., Data Breach Notification: Issues introducing - in particular - important changes to the art. 21
and Challenges for Security Management, in MCIS of the Italian Industrial Property Code (Legislative Decree
Proceedings, 2016 f10 February 2005, n. 30).

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any information about a discover, an employer. There are several elements to
industrial application or an invention be taken into consideration when
that is meant to be secret with the evaluating the breach of the duty of
scope of gaining a profit for loyalty (Cavico F.J., et al., 2018)164. For
himself/herself or for others. sure, directly competing against the
employer while working for him or her
«The law of unfair competition is clearly violate the duty of loyalty. For
primarily comprised of torts that cause example, in case of law Pure Power Boot
economic injury to a business through a Camp. inc., et al. vs. Warrior Fitness Boot
deceptive or wrongful business Camp, llc, et al., the Court stated:
practice. Unfair competition can be
broken down into two broad categories: «Although an employee may, of course, make
unfair competition (sometimes used to preparations to compete with his employer
refer only to those torts that are meant while still working for the employer, he or she
to confuse consumers as to the source may not do so at the employer's expense, and
may not use the employer's resources, time,
of the product, also known as deceptive
facilities, or confidential information;
trade practices) and unfair trade specifically, whether or not the employee has
practices (comprises all other forms of signed an agreement not-to-compete, the
unfair competition)»163. employee, while still employed by the
employer, may not solicit clients of his
So Unfair Competition can be put employer, may not copy his employer's
in place in different ways: firstly, having business records for his own use, may not
the specific knowledge and access to charge expenses to his employer, which were
sensitive data (included the clients of incurred while acting on behalf of his own
the former entity/employer or those interest, and may not actively divert the
related to trade secrets), the former employer's business for his own personal
employee/partner can bring with him or benefit or the benefit of others»165.
her them to his/her own-run new
business or to a competitor's company. In addition to what already quoted,
in Common Law, has been elaborated as
The Italian Civil Code states that component of the duty of loyalty “the
the judge has the power to set any Corporate Opportunity Doctrine” that
measure to inhibit the behaviour or the affects the ability of starting a new
continuation of it and to erase the autonomous business by a “corporate
negative effects produced in the fiduciary”: the most relevant feature of
meanwhile. From a practical point of this regards “conflict of interests”, since
view, those measures are: the order of the interests of the two (or more) parties
stopping the activity and the prohibition are not simply misaligned, but in deep
to start again a certain profession. contradiction (Talley E., Hashmall M.)166.
Whenever a new business opportunity
On the other hand, in Common may appear, the employee/partner shall
Law, a fundamental rule is the duty not offer it firstly to the corporation he/she is
to engage in any disloyal act against the
164
employer: this duty does not necessarily Cavico F.J., Mujtaba B. G., Muffler S., The duty of loyalty in
rely on a written contract. The the employment relationship: legal analysis and
recommendations for employers and workers, in Journal of
employee shall act honestly, in a loyal Legal, Ethical and Regulatory Issues, 2018
manner and must comply to all his or 165
United States District Court, S.D. New York, Pure Power
her duties to the sole benefits of the Boot Camp, Inc., et al. v. Warrior Fitness Boot Camp, LLC,
et al., 813 F. Supp. 2d at 521, 2011
166
163
Unfair Competition, Legal Information Institute, Talley E., Hashmall M., The Corporate Opportunity
www.law.cornell.edu Doctrine, in U.S.C. Institute for Corporate Counsel, 2001

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addressing his/her professional service/ 3. Some Risk Indexes.
competences, and only in case the
Entity is not interested in it, the The lack of “security awareness” in
employee/partner can run that business various industries, according to a survey
on his/her own, and/or propose that conducted by Ponemon Institute and
opportunity to a different subject, even Symantec (2013)168, concerns the 41% of
a competitor. employees admit to send sensitive data
from their professional email to their
In United States legal system, the personal one. Moreover, the 37% declared
Courts elaborated a so called “Doctrine they use file-sharing apps (such as
of Inevitable Disclosure” pointing out Dropbox or Google Docs) without
certain business information which the permission from the employer. In
former employee can not disclose or addiction, those data are hardly-ever
use in his/her new job because they fall cleaned up after the use, exposing in such
into the category of “trade secret”. fashion the data to a further risk. When
Those information must meet some employees change job, datas follow them.
specific requirements, like: the claimant To be honest, most of the times,
must have legitimate access to such employees are not in bad-faith, but simply
information; the former employee will negligent: however, the 40% of them
unavoidably use those information admits to use those information in their
during the performance of his o her new job; and most of them do not know
new employment; the disclose of the that this attitude expose the company and
information will cause an irreversible themselves to an additional risk.
damage to the company.
Another kind of “leak of knowledge
It is therefore possible to and data” is due to business organization
summarize that the “Doctrine of models, choices and strategies, especially
Inevitable Disclosure” acts as a non- focusing on the relevant percentage of
disclosure agreement, apart from the partnerships (and/or self-employed
circumstance that is draft and collaborators), outsourcing and employee
performed by a judge. The court is not turnover (i.e. separations and new
absolutely free of determine the content hirings).
of such clause, but it must take into As a matter of facts, external collaborators
consideration certain elements such as: are needed since their experience is wider
the degree of similarity between the (since it comes from different realities and
new and previous employee's situations) and – normally - the cost is
employment, the degree of trade proportional to the aims; but, on the other
secret's exposure toward the examined hand, since it is time limited and they
employee, the level of competition access to some relevant and confidential
between the two arguing companies, information and data about their clients,
the possible advantage the company they can expose to an higher risk of
gained from the knowledge of such a “corporate disloyalty” and “unfair
secret, the measures the former competition”.
employer took in order to protect the
secret (Harris J.O., 2000)167. A sensitive field regards Research
and Development (R&D) investments,
which have as goal and result (according
167 168
Harris J. O., The Doctrine of Inevitable Disclosure: A What's Yours is Mine: How Employees are Putting Your
Proposal to Balance Employer and Employee Interests, in Intellectual Property at Risk, Ponemon Institute, Symantec,
Washington University Law Review, 2000 2013

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to European Commission's survey169) While the responsibilities recalled
the discover of new applications by the GDPR concerns “personal data” in
(compared to the present knowledge), favour to guarantees and rights of data-
an increase of expertise and of subjects, generally confidential data-
efficiency and effectiveness, in management refers to a wider
particular in referring to production responsibility of all the stakeholders of the
process and new products. At the entity, since deriving loss may be huge. So
meantime, R&D investments expose to there is a direct relationship between the
greater risks in terms of disloyalty organization responsibilities (and its
because their output could be brought effects) and the risks to which each one is
out of the business. So, the R&D growth exposed, in managing and processing
rate can help to identify the most information and data (not only personal
exposed sectors, such as: Aerospace & ones).
Defence; Automobiles & other
transport; Chemicals; HealthCare Once again, it is appropriate to
industries; ICT producers and services. make a parallelism between the approach
In addiction to the quoted, there is indicated by the GDPR and the more
another sector seriously exposed to traditional legal principles.
these risks: Banking financial services,
insurances and pension funds. As a While the European Regulation
matter of facts, since the 2008 financial impose to adopt a model based on the
crisis, the financial system - all over the “principle of accountability”170 that cannot
world – began a process of be interpreted as an only ex ante and/or
transformation mainly due to two main static “responsibility” but, on the contrary,
reasons: the need of costs-cut and the it is a dynamic and ongoing
IT revolution. These changes led to a “responsibility”, which primarily invests
significant decrease and reorganization the Data Controller with a “ripple effect”
in the workforce (with a logical on all other persons – both natural and/or
consequence of a reduction of the other entities - involved in the treatment
number of workers and branches) in process, by adopting171 appropriate
order to maintain the level of profits. behaviours, measures and methods to
protect the rights of the individual
4. Accountability, culpa in eligendo concerned, reducing its risk exposure
and in vigilando. (d'Agostino Panebianco M., 2019).

Any kind of violations (such as «It is fundamental therefore to


Data-Breach) or disloyal behaviour evaluate the consequences of such an
(even concerning unfair competition, in unsuitable behaviour, but apparently
case of former employees or partners) without risks, can entail for the
is one of the most important risk authorized parties that operate on
exposure that each entity daily has to personal information (but this, in truth,
face and deal with, in particular those also applies to confidential non-personal
who work in an highly competitive data) and follow the instructions given by
sector such as “innovation”, “high-tech” the employer, not accessing or trying in
field and “high knowledge” companies 170
Regulation (EU) 2016/679, Article 5 “Principles relating to
(such as digital, pharmaceutical, processing of personal data”
healthcare, aerospace, etc.). 171
a Data-Controller is responsible for, and be able to
demonstrate compliance with the principles of lawfulness,
fairness and transparency, purpose limitation, data
169
“The EU Industrial R&D Investment Scoreboard”, minimisation, accuracy, storage limitation, integrity and
European Commission, 2018 confidentiality

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any way to access information for considered as a best practice, with a
which one is not authorized, otherwise different aim.
one might find oneself involved in As a matter of facts, a proper risk
unfortunate situations» (Spedicato A., strategy (focused on these objects) should
2019)172. consider - ex ante - a qualitative and
quantitative evaluation174 of the skills and
As declining the principle of the knowledge of the candidate/new
Accountability in personal-data- employee, gained by his/her previous
treament, generally referring to experience and/or education.
confidential and/or sensitive During the job-relationship (in
data/information management - in the itinere), both to monitor the risk exposure
perspective of reduce the exposure to (quantitative) but also to get to know the
the risks of Corporate Disloyalty and value of “company intangible heritage”,
Unfair Competition - any entity - at any the entity should assess the “increase” of
stage, and for any deriving and arising knowledge of individual employee or
actions (Karyda M., Mitrou L., 2016) 173 - partner.
is called to consider both the These first two activities allow, both to
responsibilities related to each choice monitor the coherence of knowledge to
(correlated to the legal principle of the role; and, in case of perception and/or
culpa in eligendo), and to the constant certainty of disloyal behaviours (corporate
attention to the effectiveness and disloyalty), to promptly adopt correctional
efficiency of the risk mitigation actions. Moreover, in all the cases of
measures planned, implemented and ending a job-relationship (planned or
applied (correlated to the principle of sudden), the entity is able to know what
culpa in vigilando). kind and quantity of information, data and
knowledge a former employee/partner
5. An integrated mitigation could bring outside and eventually (ab)use
strategy. (unfair competition).
As already highlighted,
Corporate-Disloyalty and Unfair- Considering that a legal contract
Competition can be considered both should be considered as one of the
individually, and/or the timely and measures to manage or mitigate risk, it is
logical evolution of the first one into the important to highlight that each
second one. article/point/clause of it, should derive
So the mitigation strategy should begin directly by the results of previous risk
at the early stage of hiring or assessment, both forecasting - priorly - the
contracting and continuing during the possible negative scenario and the
job relationship, as one complex and “agreed” methodology to face it.
integrated one. So, in addition, it is appropriate to
An interesting well known include in the job contract (so, from the
methodology in Human Resources field very early stage of the relationship) a
of “skills and competences assessment”, “non-disclosure clause”175, which restricts
that in this context should be (during and after the job relationship) the
use of data and information, by
172
Spedicato A., Italian Supreme Court: Whoever instigates prohibiting a contracting party from
the colleague to send confidential information to himself
illegally accesses the computer system, in
174
www.consulenza.it, 2019 For instance, through structured materials such as tests or
173
Karyda M., Mitrou L., Data Breach Notification: Issues self-analysis sheets
175
and Challenges for Security Management, in MCIS This solution can be adopted even by implementing a stand-
Proceedings, 2016 alone Non-Disclosure Agreement

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divulging them (Beyer G.W., 2001)176. company. Usually, in the international
The intent is to restrict the use and context, for managers the agreement can
disclosure of confidential information not exceed 5 years, for all the others the
and data by the other party, that limit is 3 years, and the activities that can
requires definition of what information be listed in the agreement, normally
is confidential, and how the other party concern all the tasks typical of the specific
will (and will not) be allowed to use field or industry, even considering all
them. Non-disclosure clauses or other possible forms (consultancy, board
agreements are an aspect of contract member, etc.).
law, in which is important to be explicit
and to use specific and proper language Amongst all the possible mitigation
(Grossman M., 2004)177. measures (implementation of Security
Policy, workforce education, Internal
A similar agreement can be Auditing controls, Digital and Security
implemented and signed by the Awareness programmes, limitation of the
interested parties, only concerning the use of personal device on company's net,
ex post phase, (i.e. beginning by the and/or use of personal email on the
end of the job-relationship) when a company computer, and/or the use of
former employee/partner is free to work company's device for personal use,
for anybody, even with competitors. combination of strong-authentication with
log-monitoring, etc.) it is worth to quote
In order to avoid those those tools which allow the traceability of
circumstances of interest conflicts or access to the data. A latter patented
unfair-competition, it is appropriate to solution (called BioDIS178) can mark with a
regulate (into a contract or a “non- “biometric stamp” any kind of digital
competition agreement”) the immediate information, ensuring the traceability of
period after the ending of the previous documents, with a double effect:
job-relationship, which it should meet discouraging unfair actions, and laying the
two fundamental requirements: firstly, foundations for the creation of a possible
the restriction on competition must be evidence to be brought to trial.
reasonable, this means that such
measure must be necessary to protect a
legitimate interest of the employer. On
the other hand, this Agreement must be References.
supported by adequate consideration. Albino V., Garavelli A.C., Schiuma G., A metric for
measuring knowledge codification in organisation
The needed features of this learning, in Technovation, 2001
contract to limit the activity of the
Armano E., “Narrativity as a power of self-
former employee/partners are: set limit representation of invisible conditions: knowledge
of time; indicate the specific object of workers”, in M@gm@, 2012
the restriction; the geographical limit of
Bada M., Sasse A.M., Nurse J.R.C., Cyber Security
the agreement; the remuneration. In Awareness Campaigns: Why do they fail to change
terms of duration, the law set a limit behaviour?, International Conference on Cyber
that varies depending on the job Security for Sustainable Society, 2015
position the former employee had in the
Beyer G.W., “Modern Dictionary for the Legal
Profession”, William S. Hein & Co., Buffalo, 2001
176
Beyer G.W., “Modern Dictionary for the Legal
Profession”, William S. Hein & Co., Buffalo, 2001 Cavico F.J., Mujtaba B. G., Muffler S., The duty of
177
Grossman M., “Technology Law: What Every Business loyalty in the employment relationship: legal
(and Business-Minded Person) Needs to Know”, The
178
Scarecrow Press, Inc., 2004 See www.biobitlab.com

Rivista Giuridica AmbienteDiritto.it - ISSN 1974-9562 - (BarCode 9 771974 956204) - Fascicolo 4/2019 51
analysis and recommendations for employers Spedicato A., Italian Supreme Court: Whoever
and workers, in Journal of Legal, Ethical and instigates the colleague to send confidential
Regulatory Issues, 2018 information to himself illegally accesses the
computer system, in www.consulenza.it/Contenuti/
Cheng L., Liu F., Yao D., Enterprise data News/News/2667/cassazione-accede-
breach: causes, challenges, prevention, and abusivamente-al-sistema-inf, 11/01/2019
future directions, in Wire Data Mining and
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Doctrine, in U.S.C. Institute for Corporate Counsel,
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Intelligence Handbook”, Editrice Le Fonti, 2007 Council of Europe Convention on the Protection of
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States relating to trade marks
European Union - Agency for Fundamental
Rights, Council of Europe, Publications Office of Directive (EU) 2019/790 of the European
the European Union, Manual on European Data Parliament and of the Council of 17 April 2019 on
Protection Law, Luxembourg, 2018 copyright and related rights in the Digital Single
Market and amending Directives 96/9/EC and
Fischer W., “Theories of Intellectual Property”,
2001/29/EC
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Regulation (EU) 2015/2424 of the European
Grossman M., “Technology Law: What Every
Parliament and of the Council of 16 December
Business (and Business-Minded Person) Needs
2015 amending Council Regulation (EC) No
to Know”, The Scarecrow Press, Inc., 2004
207/2009 on the Community trade mark and
Harris J. O., The Doctrine of Inevitable Commission Regulation (EC) No 2868/95
Disclosure: A Proposal to Balance Employer and implementing Council Regulation (EC) No 40/94 on
Employee Interests, in Washington University the Community trade mark, and repealing
Law Review, 2000 Commission Regulation (EC) No 2869/95 on the
fees payable to the Office for Harmonization in the
Hodge N., “The dangers within: employee Internal Market (Trade Marks and Designs)
disloyalty”, IBA, 2016
Regulation (EU) 2016/679 of the European
Karyda M., Mitrou L., Data Breach Notification: Parliament and of the Council of 27 April 2016 on
Issues and Challenges for Security the protection of natural persons with regard to
Management, in MCIS Proceedings, 2016 the processing of personal data and on the free
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April 11th 2019, judgment n. 10239

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Pure Power Boot Camp, Inc., et al. v. Warrior
Fitness Boot Camp, LLC, et al., 813 F. Supp. 2d
at 521, 2011

www.biobitlab.com

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I PRINCIPI dettati dal legislatore ordinario); la
“reazione” subitanea della politica con
«COSTITUZIONALMENTE» una decretazione di “necessità ed
TUTELATI E LA LORO urgenza” tesa alla prosecuzione
dell’attività produttiva alle medesime
CONTRAPPOSIZIONE. condizioni autorizzate; le domande di
giustizia costituzionale risolte dalla Corte
Nota dalla sentenza n. 85/2013 Corte
in uno scenario di principi, interessi,
Cost. alla sentenza n. 58/2018.
valori, diritti costituzionali, rappresentati
come “blocchi” divergenti tra di loro e
conciliabili solo in seguito a ragionevoli
bilanciamenti.
Vincenza Immacolata Gigante E’ di tutta evidenza che sul campo
intervengono plurimi bilanciamenti,
politici – legislativo e amministrativo - e
Abstract giudiziali. Per ultimo quello della Corte
Il caso ILVA è attraversato da plurimi bilanciamenti, costituzionale che ha il compito di
alcuni dei quali giungono al vaglio della Corte effettuare il controllo del bilanciamento
costituzionale come domande di giustizia. Le sentenze tra i valori costituzionali svolto dal
n. 85/2013 e n. 58/2018 rappresentano le attuali legislatore, con esclusione di ogni
“risposte” a questioni delicatissime, sul piano umano valutazione di natura politica e ogni
prima ancora che politico, che coinvolgono (e sindacato sull’uso del potere discrezionale
interrogano) interessi e valori fondamentali, tutti del Parlamento (art. 28 Legge 87/1953).
espressione della dignità umana. L’esame delle due L’assunto da cui partono entrambe le
decisioni consente di interrogarci sulla esistenza, o sentenze è che la questione ILVA sia
meno, di un conflitto sul piano dei principi e se i regolata da più principi “fondamentali”,
“sacrifici”, che il bilanciamento politico – legislativo espressione di diritti a loro volta
e amministrativo – richiede al diritto al lavoro, al (ugualmente) fondamentali, che non
diritto alla salute e alla tutela dell’ambiente, siano possono essere soddisfatti
legittimi. contemporaneamente. Da qui il conflitto e
la necessità del bilanciamento, cioè il
sacrificio dell’uno in favore dell’altro 179,
SOMMARIO: 1. I plurimi bilanciamenti. - secondo un criterio di ragionevolezza.
2. I diritti costituzionali (e l’interesse) in In questo senso, nel 2012, anche il
gioco. - 3. Le perplessità sul superamento Presidente della Repubblica Napolitano
della contrapposizione. - 4. Alcune che, oltre a sottolineare la portata
riflessioni “aperte”. generale del decreto legge n. 207,
affermava: «Tutti i valori indicati nel
179
Sul punto, amplius, G. PINO, Conflitto e bilanciamento tra
I plurimi bilanciamenti. diritti fondamentali. Una mappa dei problemi, in Etica &
La vicenda ILVA, attraversata dalle due Politica/Ethics & Politics, 2006, n. 1, che, tra i molteplici aspetti,
sentenze della Corte Costituzionale del rileva, quanto all’oggetto del bilanciamento, che una volta
riconosciuto che un certo interesse può avere valenza costituzionale,
2013 e del 2018, sembra contrassegnata diventa difficile distinguerlo da un diritto o un principio. Infatti, un
da tratti costanti nel tempo: una interesse può avere una dimensione individuale, oppure una
pregressa situazione di criticità dimensione collettiva o addirittura “pubblica” e istituzionale: nel
primo caso esso è difficilmente distinguibile da un diritto (si scorra la
ambientale determinata da inerzie e/o lista dei “nuovi” diritti fondamentali che di volta in volta sono stati
omissioni della politica; l’intervento della tratti dall’art. 2 della Costituzione: cosa distingue tali diritti dagli
magistratura penale a difesa di beni “interessi” se non, banalmente, il mero fatto che i primi sono stati
riconosciuti tali dalla Corte costituzionale?), nel secondo caso è
costituzionalmente rilevanti (nei limiti difficilmente distinguibile da un principio.

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decreto – salute, ambiente, lavoro – sono pluraliste contemporanee, richiede un
richiamati dalla Costituzione e sono tutti continuo e vicendevole bilanciamento tra
beni primari da tutelare nell’ordinamento principi e diritti fondamentali, senza
democratico, bilanciandoli tra loro nel pretese di assolutezza per nessuno di essi.
miglior modo possibile. In questo senso si [...] Il punto di equilibrio, proprio perché
intende ora operare: definendo un quadro dinamico e non prefissato in anticipo,
normativo generale, che obblighi i deve essere valutato – dal legislatore nella
responsabili dell’azienda all’esecuzione di statuizione delle norme e dal giudice in
interventi immediati e mirati al ripristino sede di controllo – secondo criteri di
di condizioni di sicurezza nella attività proporzionalità e ragionevolezza, tali da
produttiva attraverso il sostanziale non consentire un sacrificio del loro
abbattimento delle emissioni inquinanti, nucleo essenziale» (punto 9 del
salvaguardando insieme ed unitariamente Considerato in diritto, Sentenza n.
i “beni” della salute, dell’ambiente e del 85/2013).
lavoro»180. Quanto al metodo, occorre però osservare
In tale prospettiva è stato evidenziato che che la Corte costituzionale italiana, a
«Nella Costituzione italiana, ogni diritto è differenza di altre Corti, non segue un
sempre predicato insieme al suo limite e, modulo argomentativo predefinito
in questo ambito, il bilanciamento è una disposto da fasi progressive di
tecnica interpretativa che consente il interpretazione-bilanciamento (test di
necessario ragionevole contemperamento proporzionalità), ma ancora le decisioni (e
di una pluralità di interessi le motivazioni) a criteri singolarmente
costituzionalmente concorrenti»181. considerati: legittimità del fine perseguito
Così il giudizio della Corte è retto dai dal legislatore; rapporto (connessione
seguenti principi: «Tutti i diritti razionale) tra i mezzi predisposti dal
fondamentali tutelati dalla Costituzione si legislatore e i fini che questi intende
trovano in rapporto di integrazione perseguire; “necessità”, che consente di
reciproca e non è possibile pertanto garantire che l’obiettivo prefissato dal
individuare uno di essi che abbia la legislatore sia realizzato con il minor
prevalenza assoluta sugli altri. La tutela sacrificio possibile (less restrictive means)
deve essere sempre sistemica», senza di altri diritti o interessi
alcuna pretesa di assolutezza per valori costituzionalmente protetti;
definiti primari in precedenti decisioni, proporzionalità in senso stretto degli
come l’ambiente - diritto fondamentale effetti dell’atto legislativo tramite la
della persona ed interesse fondamentale comparazione ed il bilanciamento dei
della collettività (sentenza n. 210/87) e benefici che derivano dall’obiettivo
bene di valore assoluto e primario ed prefissato del legislatore ed i costi
immateriale unitario (sentenza n. 641/87) (sacrifici) imposti agli altri diritti
- e la salute. «La Costituzione italiana, costituzionalmente protetti182.
come le altre Costituzioni democratiche e Altro aspetto che accomuna i
bilanciamenti della Corte nelle sentenze
180
Dichiarazioni riportate da G. ARCONZO, Note critiche sul del 2013 e del 2018, in ordine alla
decreto legge ad Ilvam, tra legislazione provvedimentale, riserva di
funzione giurisdizionale e dovere di prevenzione e repressione dei reati,
congruità e alla ragionevolezza del
in Diritto penale contemporaneo, 2013, n. 1, pp. 16 ss. bilanciamento compiuto a sua volta dal
181
legislatore, è la valutazione di atti (più o
Così M. CARTABIA, I principi di ragionevolezza e
proporzionalità nella giurisprudenza costituzionale italiana. Intervento
meno) esterni alla legge, a cui il
presentato alla Conferenza trilaterale delle Corti costituzionali italiana, legislatore espressamente rinvia.
portoghese e spagnola, Roma, Palazzo della Consulta 24-26 Ottobre
2013, reperibile in
http://www.cortecostituzionale.it/documenti/convegni_seminari/RI_Cart
182
abia_Roma2013.pdf, p. 9. Per questi rilievi M. CARTABIA, op .ult. cit., p. 2 ss.

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Mentre la Corte Costituzionale nella A.I.A. (atto amministrativo), sede,
sentenza n. 85/2013 ha ritenuto corretti i quest’ultima, in cui è propriamente
bilanciamenti di interessi sottesi alla collocata la fase del bilanciamento tra gli
disciplina speciale della legge ILVA, che interessi contrapposti in gioco
traccia «un percorso di risanamento (occupazione vs salute umana e salubrità
ambientale ispirato al bilanciamento…tra dell’ambiente) e che rappresenta, anche
beni tutti corrispondenti a diritti per la Corte, sic et simpliciter, il punto di
costituzionalmente protetti» (punto 8 del equilibrio in ordine all’accettabilità e alla
Considerato in diritto), percorso da gestione dei rischi185. Nel 2015 invece la
rinvenirsi nell’autorizzazione integrata decretazione d’urgenza riterrebbe, invece,
ambientale (punto 7 del Considerato in sufficiente ad impedire la chiusura
diritto), atto di competenza dell’autorità dell’impianto il rinvio all’adeguazione
amministrativa avverso cui restano futura dell’impianto stesso alla normativa
proponibili i rimedi giurisdizionali; nella in materia di sicurezza sul lavoro
sentenza n.58/2018 considera illegittimo il (adeguamento che dovrà avvenire entro
presupposto cui è agganciata la un anno dall’entrata in vigore del decreto
continuazione dell’attività in presenza di e sulla base di un piano predisposto entro
sequestro, cioè «la predisposizione entra giorni dalla medesima data) affidata
unilaterale di un piano ad opera della agli stessi garanti che hanno dato origine
stessa parte privata colpita dal sequestro alla situazione da cui è scaturito il
dell’autorità giudiziaria, senza alcuna procedimento penale186.
forma di partecipazione di altri soggetti Singolare è, inoltre, la delicata questione
pubblici o privati», non definito e non della legge in luogo di provvedimento
sottoposto ad alcun controllo183. Ed è rinveniente dalla caratterizzazione
proprio sul presupposto che la salute dell’impianto siderurgico della società
umana e la salubrità dell’ambiente siano ILVA s.p.a. di Taranto come stabilimento di
(stati) garantiti dal rinvio operato dal interesse strategico nazionale da parte del
legislatore del 2012 al precedente (e d. l. n. 207/2012 (art.3), in luogo di un
recente) atto di riesame A.I.A. che induce decreto del Presidente del Consiglio dei
la Corte Costituzionale a ritenere tali Ministri (cfr. punto 12.2 del Considerato
diritti ragionevolmente “sacrificati” e a in diritto), in un’area dichiarata «area ad
dichiarare legittima la prosecuzione elevato rischio di crisi ambientale» dal
dell’attività produttiva di ILVA pur in 185
«L’inidoneità del modello organizzativo di prevenzione dei
presenza dei provvedimenti di sequestro reati ambientali di cui l’impresa si è dotata, in violazione dei principi
della magistratura184. propri della corporate governance», la constatazione della violazione
Il bilanciamento degli interessi di varie prescrizioni dell’Autorizzazione riesaminata e il superamento
dei limiti delle emissioni inquinanti indurranno il Garante dell’A.I.A.
contrapposti in gioco (occupazione vs per l’ILVA a formulare la proposta di commissariamento dei vertici
salute umana e ambiente) è effettuato dal della società (D.L. n.61/2013). Cfr., sul punto, Rapporto del 2 luglio
legislatore del 2012 con uno schema 2013 reperibile in www.penalecontemporaneo.it/d/2409.
186
Significativamente sul punto, S. ZIRULIA, In vigore un
combinato di rinvio dal d.l. n. 207/2012
nuovo Decreto “Salva Ilva” (e anche Fincantieri). Osservazioni a
(provvedimento legislativo) al Riesame margine del d.l. 4 luglio 2015, n. 92, recante "Misure urgenti in
materia di rifiuti e di autorizzazione integrata ambientale, nonché
183
Cfr. D. PULITANO’, Giudici tarantini e Corte costituzionale per l'esercizio dell'attività di impresa di stabilimenti industriali di
davanti alla prima legge ILVA, in Giurisprudenza Costituzionale, 2013, interesse strategico nazionale", in Diritto Penale Contemporaneo, 6
n.3, pp. 1498 ss. luglio 2015; l’Autore tra l’altro evidenzia che «l'art. 3 del d.l. n.
184
E’ bene specificare che la prima A.I.A. è stata rilasciata con 92/2015 sembra costruito per non lasciare spazio alcuno alla
decreto ministeriale in data 4 agosto 2011 sull’istanza di ILVA s.p.a. del discrezionalità del GIP nella concessione della sospensione del
28.02.2007; diversamente il bilanciamento del Riesame viene avviato sequestro. Non solo, infatti, il legislatore ha stabilito che «l'esercizio
d’ufficio il 15 marzo 2012 dal Ministero dell’Ambiente, in dell'attività di impresa non è impedito dal provvedimento di
considerazione delle criticità ambientali e sanitarie - rilevate in tutta la sequestro»; ma ha altresì previsto che al GIP venga comunicata
loro gravita dagli accertamenti scientifici da parte gli organi «l'avvenuta predisposizione del piano [di adeguamento]», ossia una
dell’amministrazione e dagli ausiliari del giudice penale - e si conclude mera notizia circa l'adempimento dell'obbligo, senza necessità di
con il decreto di approvazione del 26 ottobre 2012. comunicare anche i contenuti del piano stesso».

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Consiglio dei Ministri nel 1997, recante “Misure urgenti in materia di
considerata, nel bilanciamento della rifiuti e di autorizzazione integrata
Corte, sotto il profilo dell’emergenza ambientale, nonché per l’esercizio
occupazionale187. dell’attività di impresa di stabilimenti
industriali di interesse strategico
nazionale”, hanno come obiettivo la
I diritti costituzionali (e l’interesse) in prosecuzione dell’attività d’impresa in
gioco. presenza dei sequestri preventivi disposti
dalla magistratura di Taranto.
I plurimi bilanciamenti effettuati Nel primo caso il governo (legislatore)
attengono ad interessi “vitali” per l’essere stabiliva che, presso gli stabilimenti dei
umano e ne rappresentano la risposta sul quali fosse riconosciuto l’interesse
piano storico, sociale, politico e strategico nazionale e che occupassero
giudiziario, nel groviglio (non semplice) di almeno duecento persone, l’esercizio
interventi e di delimitazioni delle dell’attività di impresa potesse perdurare
attribuzioni fra i poteri dello Stato 188. Si per un tempo non superiore a 36 mesi -
rende pertanto necessario puntare anche in caso di sequestro preventivo di
l’attenzione sui principi costituzionali ampie porzioni dello stabilimento
sottesi e sulla loro tutela, garantita e/o siderurgico di Taranto (la cd. “area a
limitata nel meta-bilanciamento effettuato caldo”) disposto dalla magistratura in
dal Giudice delle leggi. quanto ritenute sussistenti le ragioni
Sia il d.l. n. 207/2012, convertito con cautelari sulla scorta dei risultati di due
modifiche in L. n. 231/2012 (che perizie (una di carattere chimico-
conferisce un carattere generale alla ambientale, l’altra di carattere medico-
normativa originariamente prevista epidemiologico) - sulla base (presuntiva)
unicamente per lo stabilimento tarantino), del rispetto delle prescrizioni impartite
intitolato significativamente “Disposizioni con apposita Autorizzazione Integrata
urgenti a tutela della salute, dell’ambiente Ambientale (A.I.A.) rilasciata in sede di
e dei livelli di occupazione, in caso di crisi riesame. Nel secondo caso, invece, che la
di stabilimenti industriali di interesse prosecuzione dell’attività siderurgica
strategico nazionale”, sia il d.l. n. 92/2015 fosse immune da un provvedimento di
187 sequestro preventivo d’urgenza, senza
Sulla delicata questione delle leggi in luogo di
provvedimento, G. SERENO, Alcune discutibili affermazioni della
facoltà d’uso, adottato dal giudice per fini
Corte sulle leggi in luogo di provvedimento, in Giurisprudenza cautelari nell’ambito di processo di
Costituzionale, 2013, n. 3, pp.1511 ss., che, inoltre, opera interessanti accertamento delle responsabilità in
raffronti tra la versione definita e il testo originario del decreto legge
deliberato dal Consiglio dei Ministri il 30.11.2012 (chiaramente nel
seguito al decesso di un operaio in un
senso di natura concreta e provvedimentale del decreto e di altoforno, per omicidio colposo commesso
“legificazione” dell’AIA riesaminata, rilasciata all’Ilva il 26.10.2012) e con violazione delle norme sulla salute e
sulla portata sistematica dell’atteggiamento della Corte rispetto alle
leggi in luogo di provvedimento con esiti diametralmente opposti a sicurezza nei luoghi di lavoro (art. 3 d.l. n.
seconda che sia una legge statale o regionale ad essere adottata in luogo 92/2015).
di un provvedimento amministrativo. L’Autore evidenzia che la Questo è il bilanciamento degli interessi
fattispecie delle norme in luogo di provvedimento costituiscono una
vera e propria sostituzione del legislatore all’amministrazione con compiuto dalla decretazione d’urgenza
conseguente elusione delle garanzie giurisdizionali «che deve reputarsi che viene affidato al meta-bilanciamento
vietata dagli artt. 24 e 113 Cost., dai quali è desumibile una particolare della Corte Costituzionale dai giudici del
connotazione del principio di legalità».
Tribunale di Taranto.
188 Nel 2012 il blocco degli interessi
Sul “cuore” delle questioni, che attiene più propriamente al
rapporto tra potere politico (legislativo e amministrativo) e potere contrapposti affidato al bilanciamento
giudiziario, V. ONIDA, Un conflitto fra poteri sotto la veste di della Corte è il seguente: da un lato, il
questione di costituzionalità: amministrazione e giurisdizione per la
tutela dell'ambiente, in Giurisprudenza Costituzionale, 2013, n. 3, pp.
complesso dei diritti alla salute e alla
1494 ss. tutela dell’ambiente (artt. 2, 9 e 32 Cost.),

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e, dall’altro, i diritti dell’impresa (art. 41 sono in egual misura espressione della
Cost.) con “ritenuto” irragionevole dignità della persona. Ciò anche se sia lo
squilibrio “legislativo” in favore del stesso Costituente a qualificare come
secondo. fondamentale solo il diritto alla salute
La sentenza n. 85/2013 effettua un (art. 32 Cost.) e a porre chiari limiti solo
bilanciamento secondo un criterio di all’attività di impresa, proprio in virtù
necessità, nel senso che ritiene legittima della dignità della persona (art. 41 Cost.).
la scelta del legislatore di limitare la Con una operazione interpretativa
tutela del diritto alla salute e all’ambiente complessiva, al fine di superare detti
salubre in quanto giustificato dalla limiti, direttamente riferiti dal Costituente
necessità di dare attuazione ad un altro alla libertà dell’iniziativa economica - non
diritto o interesse costituzionale, che la può svolgersi in contrasto con l'utilità
stessa Costituzione individua. Questo il sociale o in modo da recare danno alla
criterio applicato, anche se con diversa sicurezza, alla libertà, alla dignità umana
argomentazione. Dal riconoscimento che -, il Giudice delle leggi “rafforza” la tutela
tutti i diritti fondamentali tutelati dalla costituzionale degli interessi dell’impresa
Costituzione si trovano in rapporto di chiamando in campo l’applicazione
integrazione reciproca e non è possibile dell’art. 4 Cost. e ponendo in secondo
pertanto individuare uno di essi che abbia piano i limiti individuati dall’art. 41 Cost..
la prevalenza assoluta sugli altri giunge In definitiva, rilievo assume non solo la
ad affermare che l’illimitata espansione di «libertà di iniziativa economica privata,
uno dei diritti lo tramuterebbe (quasi tutelata dall’art. 41 Cost., ma anche le
snaturandolo) in “tiranno” nei confronti ricadute occupazionali dell’eventuale
delle altre situazioni giuridiche chiusura e dismissione degli impianti,
costituzionalmente riconosciute e ritenendo quindi che, essendo coinvolte
protette, che costituiscono, nel loro imprese di interesse strategico nazionale,
insieme, espressione della dignità della l’esercizio della menzionata libertà si
persona (punto 9 del Considerato in facesse veicolo anche della tutela ed
diritto). applicazione dell’art. 4 Cost.. [...] Il punto
Tale impostazione è tale da superare i dati della sentenza n. 85 del 2013 dedicato
testuali dei principi costituzionali e gli alla verifica della correttezza del
orientamenti precedenti: non si può bilanciamento parte, lapidariamente,
condividere l’assunto del rimettente dall’affermazione che «la ratio della
giudice per le indagini preliminari, disciplina censurata consiste nella
secondo cui l’aggettivo «fondamentale», realizzazione di un ragionevole
contenuto nell’art. 32 Cost., sarebbe bilanciamento tra diritti fondamentali
rivelatore di un «carattere preminente» tutelati dalla Costituzione, in particolare
del diritto alla salute rispetto a tutti i alla salute (art. 32 Cost.), da cui deriva il
diritti della persona. Né la definizione diritto all’ambiente salubre, e al lavoro
data da questa Corte dell’ambiente e della (art. 4 Cost.), da cui deriva l’interesse
salute come «valori primari» (sentenza n. costituzionalmente rilevante al
365 del 1993, citata dal rimettente) mantenimento dei livelli occupazionali ed
implica una “rigida” gerarchia tra diritti il dovere delle istituzioni pubbliche di
fondamentali (punto 9 del Considerato in spiegare ogni sforzo in tal senso». [...]
diritto). Così reimpostata la questione, il “peso”
In altre parole, secondo questo delle ragioni dell’impresa e della garanzia
orientamento della Corte Costituzionale, costituzionale dei diritti collegati aumenta
non è possibile aprioristicamente notevolmente, costituendo una premessa
attribuire valore o peso al singolo diritto essenziale per giungere al rigetto delle
costituzionalmente considerato, ma tutti questioni sollevate in relazione agli artt. 1

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e 3 del d.l. n. 207 del 2012 (ed ai 2012 il bilanciamento realizzato dal
corrispondenti articoli della legge di Decreto “Salva Ilva” è reputato
conversione)»189. ragionevole in quanto finalizzato ad
Non solo. Se la tutela dell’ambiente viene assicurare una tutela concomitante del
qui unicamente ricondotta all’art. 32 Cost. diritto al lavoro e all’iniziativa economica,
come diritto all’ambiente salubre, occorre principi “di fatto” risultati preminenti
altresì osservare che «dalla rispetto agli altri, affidati alla (formale)
interpretazione sistematica degli artt. 2 e tutela delle valutazioni A.I.A. in sede
32 Cost. scaturisce anche il fondamento amministrativa191.
delle “azioni pubbliche” di tutela La decisione della Corte costituzionale n.
“oggettiva” della ambiente [Cfr. 58/2018, invece, dichiara la illegittimità
Commenti artt. 2 e 9]. Mentre nel primo costituzionale dell’art. 3 del D.L. n.
caso la salubrità è intesa come “assenza 92/2015 (abrogato prima che scadesse il
di danno”, nel secondo caso essa sta ad termine per la conversione del decreto
indicare l’assenza di alterazione d’urgenza, mediante una legge -
irreversibile dei fattori ambientali o n.132/2015 - che ne ha riprodotto il testo
dell’equilibrio tra di essi, ovvero, facendo salvi gli effetti antecedenti) in
positivamente, la conservazione accoglimento delle questioni sollevate dal
dell’integrità dell’ambiente nelle sue G.I.P. che aveva prospettato il contrasto
dinamiche di riproduzione, in questo caso con gli artt. 2, 3, 4 e 32 co.1, 35 co.1, 41
non si tratta di un diritto soggettivo da co.2 e 112 Cost..
attivare, bensì di una funzione affidata La più recente normativa, che stabiliva,
alla Repubblica nel suo complesso e anche nelle ipotesi di reato inerenti alla
specificato anche in ulteriori disposizioni sicurezza dei lavoratori, che l’esercizio
costituzionali»190. dell’attività di impresa degli stabilimenti
Tale parametro di legittimità di interesse strategico nazionale non fosse
costituzionale, il collegamento funzionale impedito dal provvedimento di sequestro,
tra gli artt. 2, 9 e 32 Cost., viene viene considerata “irragionevole” non
trascurato negli equilibri oggetto di perché la Corte muta le proprie
bilanciamento da parte della Corte considerazioni sul bilanciamento e sulla
costituzionale, con evidenti conseguenze mancanza di una valenza aprioristica e/o
anche sotto i profili di politica legislativa preminente di un interesse costituzionale
relativi al “nodo” salute, ambiente, sull’altro, ma in quanto non “sposta”
economia. l’attenzione sul diritto al lavoro. Il
In sintesi, nella sentenza n. 85/2013 la conflitto paventato nella precedente
Corte nega che sussista una illegittima sentenza tra diritto al lavoro (ricavato dai
compressione del diritto alla salute e problemi occupazionali in caso di
all’ambiente salubre dichiarando interruzione dell’attività) e diritto alla
infondate le numerose questioni di salute e all’ambiente salubre, qui non
legittimità costituzionale, poste dal G.I.P. viene richiamato192.
del Tribunale di Taranto nell’ambito del La Corte infatti, con un riferimento
procedimento per inquinamento e disastro esplicito alla sentenza n. 85/2013 («è alla
ambientale provocato dall’acciaieria. Nel luce dei principi ivi stabiliti che la odierna
questione di legittimità costituzionale
189
In tal senso, T. GUARNIER, Della ponderazione di un
“valore primario” sotto la lente della Corte Costituzionale, in
191
Diritto e Società, n.2/2018, pag. 183. L’Autrice rileva, inoltre, sul Amplius, L.GENINATTI SATE’, “Caso Ilva”: la tutela
punto, una identità di impostazione con il bilanciamento del dell’ambiente attraverso la rivalutazione del carattere formale del
preambolo del d.l. n. 207/2012. diritto (una prima lettura di Corte cost., sent. n. 85/2013), in
190
Così, Commentario alla Costituzione, Volume primo, UTET Forumcostituzionale.it, 16 maggio 2013.
192
giuridica, artt. 1-54, Commento all’art. 32 Costituzione, Salute e Per queste considerazioni, amplius, T. GUARNIER, op. ult.
ambiente (sub 2.1.2), pag. 661. cit., pp. 173 ss.

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deve essere esaminata»), procede alla tutelati dalla Costituzione, la Corte
valutazione del bilanciamento compiuto Costituzionale nel 2018 richiama e applica
dal legislatore del 2015 (in tema di diritti) l’art. 41 co. 2 alla questione di legittimità
unicamente sulla base della ponderazione che le è sottoposta.
di due articoli, l’art. 32 e l’art. 41 co. 2 Cambia la prospettazione (e gli ambiti) del
Cost.. conflitto: da un alto l’interesse alla
E, sebbene non sia l’argomentazione prosecuzione dell’attività produttiva del
principale della decisione di illegittimità, legislatore, dall’altro le esigenze di diritti
giunge a “riconoscere” il limite posto alla costituzionali inviolabili legati alla tutela
libertà dell’iniziativa economica, nel senso della salute e della vita stessa (artt. 2 e 32
che «la normativa impugnata non rispetti Cost.), cui deve ritenersi inscindibilmente
i limiti che la Costituzione impone connesso il diritto al lavoro in ambiente
all’attività d’impresa la quale, ai sensi sicuro e non pericoloso (art. 4 e 35 Cost.).
dell’art. 41 Cost., si deve esplicare Sembra cambiare anche il “tono” del
sempre in modo da non recare danno alla linguaggio, il modo di porsi rispetto al
sicurezza, alla libertà, alla dignità legislatore, che è e rimane libero di
umana». intervenire per salvaguardare la
Si può ritenere così superata la continuità produttiva in settori strategici
rappresentazione di un conflitto tra gli per l’economia nazionale e per garantire i
interessi costituzionali? correlati livelli di occupazione,
prevedendo che sequestri preventivi
disposti dall’autorità giudiziaria nel corso
Le perplessità sul superamento della di processi penali non impediscano la
contrapposizione. prosecuzione dell’attività d’impresa; ma
ciò può farsi solo attraverso un
La Corte costituzionale del 2018 non ragionevole ed equilibrato bilanciamento
rinuncia al bilanciamento e lo applica dei valori costituzionali in gioco (Corte.
negli stessi termini argomentativi seguiti Cost. n. 58/2018 punto 3.1 del
dalla Corte del 2013, seppure è indubbio Considerato in diritto).
un cambiamento “valoriale” nella L’impianto concettuale e valoriale,
identificazione dei diritti contrapposti. l’esigenza di una tutela unitaria, sistemica
E’ vero sì che, con riferimento al e non frammentata di tutti gli interessi
bilanciamento del legislatore, richiama i costituzionali, sembra dire la Corte, sono
contenuti della sentenza n.85/2013 circa identici a quelli del 2013, diverso è
la necessità di condurre il bilanciamento l’atteggiamento del legislatore che mostra
senza consentire «l’illimitata espansione un eccessivo interesse alla prosecuzione
di uno dei diritti, che diverrebbe “tiranno” dell’attività produttiva193, reso evidente
nei confronti delle altre situazioni dalla totale trascuratezza dei principi
giuridiche costituzionalmente riconosciute costituzionali “fondamentali”, espressione
e protette, che costituiscono, nel loro di esigenze fondamentali della persona.
insieme, espressione della dignità della Ed è proprio ancorandosi a tale
persona», ma non può disconoscersi che prospettazione “personalista” che pare
alcuni diritti costituzionali sono delinearsi, nella sentenza n. 58/2018 della
chiaramente riconosciuti inviolabili e Corte, un cambiamento di prospettiva
valori fondamentali nell’impianto rispetto alla precedente sentenza
costituzionale. n.85/2013: «Rimuovere prontamente i
Pur continuando a mutuare il linguaggio fattori di pericolo per la salute,
proprio dei bilanciamenti, nel senso di 193
Così D. PULITANO’, Una nuova “sentenza ILVA”.
sacrificio di tali fondamentali valori Continuità o svolta?, in Giurisprudenza Costituzionale, 2018, n. 2,
pag. 604.

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l’incolumità e la vita dei lavoratori In un certo senso, è come se il legislatore
costituisce infatti condizione minima e avesse “abdicato” in favore dell’acciaieria
indispensabile perché l’attività produttiva stessa.
si svolga in armonia con i principi Ma è proprio in quella adeguatezza di
costituzionali, sempre attenti anzitutto tutela “accordata” dalla Corte al
alle esigenze basilari della persona» legislatore del 2012, per la presenza di
(punto 3.3 del Considerato in diritto)194. elementi “terzi” rispetto allo stesso
E’ indubbio che sia possibile intravedere dettato normativo, che si intravede il
in queste parole il fondamento limite del bilanciamento costituzionale. La
costituzionale delineato nell’art.3 co. 2 rimessione del bilanciamento (del
della Costituzione, tutto teso allo sviluppo legislatore) all’apporto tecnico–
della persona umana e alla rimozione di amministrativo è stato, infatti, considerato
tutti i suoi “ostacoli”. “prevalente” nella ponderazione degli
Ma, di più la Corte costituzionale non interessi, rispetto alle drammatiche e
dice. allarmanti valutazioni espresse dagli
Diversa è la materia: in questa sede il ausiliari dell’autorità giudiziaria197.
bilanciamento costituzionale non attiene a Il punto di equilibrio dei valori in gioco 198
implicazioni di natura ambientale. ritorna così, per molti versi, di
La trascuratezza dei valori costituzionali competenza politica.
nel bilanciamento (del d.l. del 2015) è
precipuamente ravvisata nella mancanza
di quella “infrastruttura procedurale” Alcune riflessioni “aperte”.
risultante dalla presenza di quattro
elementi: «definizione condivisa delle E’ bene sottolineare che, successivamente
misure di sicurezza, determinatezza dei alle due sentenze della Corte
parametri normativi di riferimento delle costituzionale esaminate, interviene la
medesime, adeguatezza del sistema dei Corte europea del diritti dell’uomo con la
controlli, immediatezza degli interventi e sentenza del 24.01.2019 che, a sua volta,
certezza dei tempi»195. effettua un ulteriore “bilanciamento”: tra
Nella presente disciplina, in definitiva, le evidenze epidemiologiche sulla
nemmeno “astrattamente” viene previsto
un meccanismo “amministrativo” in grado risultati voluti – ma deve presumersi ragionevole, avuto riguardo alle
«di controbilanciare la prosecuzione garanzie predisposte dall’ordinamento quanto all’intervento di organi
tecnici e del personale competente; all’individuazione delle migliori
dell’attività produttiva e il mantenimento tecnologie disponibili; alla partecipazione di enti e soggetti diversi nel
dei livelli occupazionali attraverso procedimento preparatorio e alla pubblicità dell’iter formativo, che
prescrizioni e controlli diretti a mette cittadini e comunità nelle condizioni di far valere, con mezzi
comunicativi, politici ed anche giudiziari, nelle ipotesi di illegittimità, i
ripristinare gradualmente livelli adeguati loro punti di vista» (punto 10.3 del Considerato in diritto).
di tutela della salute e dell’ambiente» 196. 197
Su questo aspetto, cfr. V. ONIDA, op. ult. cit., p. 1498, il
194
Nel senso di un cambiamento di prospettiva della Corte, G. quale afferma che il richiamo della Corte all’autonomia e alla
AMENDOLA, Ilva e diritto alla salute. La Corte costituzionale ci responsabilità dell’amministrazione appare un elemento di saggezza e di
ripensa?, in Questione Giustizia, 10 aprile 2018; contra, D. equilibrio istituzionale.
PULITANO’, op. ult. cit., pp. 604 ss.
195 198
Così, D. SERVETTI, Il fattore tempo nel bilanciamento tra E’ di tutta evidenza il dato formale assunto quale parametro
lavoro e salute. Alcune note alla nuova sentenza della Corte nel bilanciamento, poiché affermare che una attività sia autorizzata non
costituzionale sull’ILVA di Taranto, in Giurisprudenza Italiana, 2018, n. vale di per sé a stabilire una presunzione assoluta di legittimità: su
2, pp.193 ss., ove l’Autore, tra gli altri aspetti, evidenzia anche i questo profilo L. GENINATTI SATE’, op. ult. cit., p. 470. E sul
lunghissimi tempi di trasmissione alla Corte (7 febbraio 2017) conseguente profilo dei rapporti tra attribuzioni dei poteri dello Stato, V.
dell’ordinanza di rimessione (14 luglio 2015). ONIDA, op. ult. cit., p. 1497, «Queste chiare e insistite puntualizzazioni
della Corte riconducono, come si vede, al punto essenziale, al “cuore”
196
In questi termini, D. SERVETTI, op. ult. cit., p. 201; così del problema […]: quale sia il confine fra compiti degli organi politici
testualmente la sentenza n. 85/2013:«Il punto di equilibrio contenuto e compiti dei giudici, quando si tratti di apprezzare gli effetti futuri di
nell’AIA non è necessariamente il migliore in assoluto – essendo ben un’attività di per sé lecita, i rischi che vi possono essere collegati e
possibile nutrire altre opinioni sui mezzi più efficaci per conseguire i l’equilibrio fra rischi e vantaggi».

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situazione sanitaria delle popolazioni costituzionale così come è vissuto in un
esposte e la normativa “Salva-Ilva” certo contesto socio-politico. Le differenze
emanata a partire dal 2012. Ciò che ci sono e si vedono nitidamente. Tuttavia
ravvisa è una sostanziale “incapacità” c’è una base comune che tutte le
delle politiche ambientali italiane di congiunge. Ogni Costituzione si origina e
individuare un corretto punto di si consolida per affermare un valore
bilanciamento tra l’interesse della società supremo: il rispetto e la tutela della
all’attività produttiva ed il “benessere” e dignità, di cui ogni uomo è portatore, ed è
la “qualità della vita” dei residenti nelle da qui che si generano le libertà
aree interessate. «Su questo sfondo, il fondamentali»200.
messaggio della Corte giunge forte e La supremazia della dignità umana non è
chiaro: fermo restando il margine di “tirannica” nei confronti dei principi
apprezzamento spettante alle autorità fondamentali, ma costituisce la
nazionali nella scelta delle contromisure dimensione fondante e preesistente allo
da mettere in campo, l’inversione di rotta Stato stesso. Non entra nel gioco
dovrà avvenire nel più breve tempo “ristretto” dei bilanciamenti. E, ove posto,
possibile, al fine di porre termine ad una come chiaramente enuncia la Sentenza
violazione dei diritti fondamentali tuttora della Corte di Strasburgo, è per
in atto»199. denunciare responsabilità di altra natura.
Tale sentenza ha il merito di evidenziare il Solo liberandosi da tali “responsabilità” si
reale conflitto in campo, tra il diritto alla vedrà chiaramente che non vi è conflitto
salute e il diritto all’ambiente (da un lato) tra diritto al lavoro e diritto alla salute.
e l’interesse economico alla prosecuzione Se, come, nel caso ILVA, l’uomo è posto
dell’acciaieria (dall’altro). nelle condizioni di lavorare e al contempo
Altro è il piano delle responsabilità contribuire, con il proprio lavoro,
“politiche” che non hanno impedito indirettamente, a “danneggiare”
l’emergenza ambientale, prefigurando, di l’ambiente circostante e la propria salute,
fatto, l’emergenza occupazionale in caso questo non è coerente con la concezione
di cessazione di quell’attività specifica. costituzionale del lavoro, a fondamento
Questa inerzia e “incapacità” di della Repubblica (art. 1 Cost), e non è da
progettualità ha creato, in definitiva, le addebitare ad un “conflitto” nel nostro
drammatiche conseguenze sul piano impianto costituzionale, ma, si ripete,
sanitario e ambientale, oltre che un attiene ad altre e specifiche
201
latente conflitto sociale. responsabilità .
A ben vedere, l’impianto della
200
Costituzione non si presta a “conflitti” tra Così P. GROSSI, Il diritto in una società che cambia – A
colloquio con Orlando Roselli, Il Mulino, Bologna 2018, p. 104.
principi fondamentali perché questi sono 201
Sul punto, cfr. B. DEIBBA, A. NATALE, Introduzione: il
tutti caratterizzati, per essere definiti tali, diritto alla salute alla prova del caso Ilva, in Questione giustizia, 2014,
da un “riconoscimento” costituzionale che n. 2, p. 74, che definiscono il conflitto tra salute e lavoro
prescinde da una esterna attribuzione «improponibile». In particolare, Il diritto al lavoro di cui all’articolo 4
Cost. non può essere riferito a un lavoro rischioso e pericoloso per la
legislativa. salute [...]. Quell’altro lavoro, quello che si svolge all’Ilva di Taranto,
E’ importante sottolineare, infatti, un assume invece nel nostro ordinamento il nome di vari reati previsti dal
aspetto unificante dato da un valore nostro codice […]. Ma tra lavoro e il diritto alla salute (e interesse
della collettività) non c’è nessun bilanciamento possibile. È solo
supremo: «La giustizia costituzionale, a materia per il giudice penale».
livello mondiale, si articola in tante Vedasi anche, R. DANOVI, Rapporto Garcia sulla giustizia,
Giuffrè Francis Lefebvre, Milano 2019, p. 95, ove l’Autore insiste sulla
manifestazioni, ciascuna delle quali è in necessità di dedicarsi ai beni comuni, a difendere la legalità, la giustizia,
stretta relazione a un certo tessuto il lavoro e l’ambiente: Dobbiamo dunque protestare perché non si tratta
di scegliere tra lavoro e salute (una opzione impossibile), a nessuno
199
Così, S. ZIRULIA, Ambiente e diritti umani nella sentenza essendo consentito di distruggere la persona per assicurarle un’attività
della Corte di Strasburgo sul caso Ilva, in Diritto Penale lavorativa malsana. Non è questo lo Stato che additiamo alla coscienza
contemporaneo, 2019, n. 2, p. 143. e dobbiamo realizzare. Vale ancora il richiamo di Papa Francesco

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Né è proponibile la scelta tra rispetto Ed sempre da una lettura combinata dei
della salute e mancanza di lavoro202. due articoli, ove si propendesse per una
Il punto, allora, è dare pienezza di ricostruzione di non separatezza tra
significato all’art. 2 Cost.: «La Repubblica persona e ambiente204 – ma di intima e
riconosce e garantisce i diritti inviolabili reciproca connessione205 - che si potrebbe
dell’uomo, sia come singolo, sia nelle giungere a quel riconoscimento
formazioni sociali ove si svolge la sua “costituzionale” di valori sociali e civili
personalità, e richiede l’adempimento dei che stanno bussando con urgenza alla
doveri inderogabili di solidarietà politica, porta206.
economica e sociale», tuttora e con
evidenza, violati nel caso ILVA.
Tale “riconoscimento” è in stretta
relazione con l’art. 41 Cost. in quanto ne
costituisce espressamente il limite. Non
può infatti disconoscersi che sia stato
proprio il Costituente ad effettuare a
priori, in questo caso, un “bilanciamento”,
non sindacabile, coerente con l’impianto
costituzionale203.
nell’enciclica “Laudato sì” (2015), sulla cura della casa comune:
«Quando nell’essere umano si perde la capacità [di contemplare e] di
rispettare, si creano le condizioni perché il senso del lavoro venga
stravolto […e…] molte volte si prendono misure solo quando si sono
prodotti effetti irreversibili per la salute delle persone».
Inoltre, significativamente, il G.I.P del Tribunale di Taranto,
ord. n. 19 del 2013, in Gazz. Uff., Prima Serie Speciale, n. 6/2013, p.
185: «nell’acceso dibattito suscitato dalla vicenda giudiziaria relativa
all’ILVA di Taranto (…) viene sistematicamente evocato anche il diritto
al lavoro, per lo più in una prospettiva che i due diritti – diritto alla tasso di rendimento del capitale imprenditoriale, in Il Sole 24Ore,
salute e diritto al lavoro – giunge sostanzialmente a contrapporre, Domenica 14 gennaio 2018.
auspicandone quindi una positiva coniugazione. Orbene, non sembra 204
che il diritto al lavoro riconosciuto dalla Costituzione quale diritto di Sulle lentezze del legislatore italiano in materia di Tutela
tutti i cittadini (art. 4) possa essere inteso quale diritto a un lavoro dell’Ambiente, cfr. R. DANOVI, op. ult. cit. p. 116; si notino, inoltre le
purchessia, tale da pregiudicare, ad esempio, la salute di chi lo svolge o continue rivisitazioni del T.U. Ambiente del 2016, che nacque con 318
quella di altre persone, o la propria o altrui libertà […], ma solo come articoli ed attualmente ne colleziona 397; da 132mila parole si è passati
un diritto al lavoro che anzitutto si svolga nel rispetto di tutti i diritti a 210mila: cfr. sul questo profilo, I. GILBERTO, Ambiente, quando a
fondamentali della persona (salute, sicurezza, libertà, dignità umana, inquinare sono grovigli di leggi e burocrazia, in Il Sole 24Ore,
etc.), i quali valgono dunque a permearne l’essenza» Domenica 2 giugno 2019.
202 205
Sul punto occorre chiarire che la chiusura dello stabilimento Già sin dal 1992 si affermava che la protezione dell’ambiente
siderurgico di Taranto, il più grande d’Europa, potrebbe avvenire per dovrà costituire parte integrante del processo di sviluppo e non potrà
problemi di natura meramente economia. In questo senso, M. considerarsi in maniera isolata, in Dichiarazione di Rio sull’ambiente
MENEGHELLO e D. PALMIOTTI, Dal caos dell’ILVA ai rischi di e sullo sviluppo, Principio n. 4. Più recentemente, cfr. Agenza 2030 per
Arvedi, l’autunno caldo dell’acciaio, in Il Sole 24Ore, Domenica 8 lo sviluppo sostenibile, approvata dalle Nazioni Unite il 25.09.2015.
settembre 2019: «La crisi di mercato e la sovracapacità produttiva in
206
Europa amplia i problemi dell’Industria dell’acciaio che deve Sul punto, P. GROSSI, Una Costituzione da vivere, Breviario
affrontare la stretta delle amministrazioni sulla sostenibilità». di valori per italiani di ogni età, Marietti, Bologna 2018, p. 63: «Con il
termine valori si intende contraddistinguere dimensioni fondamentali
203
Cfr. G. ZAGREBELSKY, Il diritto mite, Einaudi, Torino della vita, personale e sociale, di un uomo perché la fondano e anche la
1992, p. 137: «Le Costituzioni riconoscono l’autonomia […] irrobustiscono. Valori plurimi, che però discendono da un valore
dell’economico attraverso la garanzia dei diritti degli operatori massimo e supremo la dimensione della dignità di cui ogni essere
economici (libertà privata, libertà di iniziativa economica, libertà umano è portatore […]». E, continua l’Autore, in Il diritto in una
contrattuale, etc). Esprimono però, altresì, la consapevolezza che società che cambia – A colloquio con Orlando Roselli, cit., poiché «il
questo non può essere l’unico e l’ultimo orizzonte, poiché l’economico corpo sociale vive la sua storia e vive i suoi valori; i valori stessi si
non solo è incapace di autoregolazione integrale ma, soprattutto, modificano, non sono e non possono essere estranei alla dinamica che è
perché il suo sviluppo non porta automaticamente con sé altri valori, segno di vita, […] credo sia facile identificare la Corte come un organo
non economici, con i quali l’economia deve fare sistema». Nel senso respiratorio dell’interro ordine giuridico della Repubblica, o, secondo
“evoluto” di coerenza tra ambiente e economia, le mirabili riflessioni l’insegnamento di un illustre Presidente emerito della Corte, Cesare
del Premio Nobel E.S. PHELPS, Salvare l’ambiente e salvare Ruperto, come organo della comunità piuttosto che dello Stato», pp. 88-
l’economia, Preservare il capitale naturale del mondo aumenterebbe il 89.

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ATTIVITÀ ISTITUZIONALE L’art. 17 della legge 6 agosto 1967 n. 765,
la c.d. legge Ponte, ha poi inserito l’art.
DEGLI ENTI DEL TERZO 41-quinquies nella legge17 agosto 1942 n.
SETTORE E ATTI DI 1150, ove, ai commi 8 e 9, si stabilisce che
il Comune deve essere suddiviso in zone
PIANIFICAZIONE territoriali omogenee207 e che per ciascuna
URBANISTICA. di esse devono essere rispettati
determinati limiti di densità edilizia, di
altezza dei fabbricati, di distanza, e di
“rapporti massimi tra spazi destinati agli
Giulia Milo insediamenti residenziali e produttivi e
spazi pubblici o riservati alle attività
collettive, a verde, pubblico o a
parcheggi”. Si tratta dei c.d. standards
SOMMARIO: 1) Pianificazione delle introdotti poi dal decreto interministeriale
destinazioni d’uso del territorio; 2) Il 2 aprile 1968 n. 1444.
mutamento di destinazione d’uso ed i Come noto tale decreto ministeriale ha
provvedimenti amministrativi legittimanti previsto all’art. 2 sei zone territoriali
tale mutamento: l’evoluzione della omogenee in cui deve essere diviso il
disciplina; 3) L’art. 23 ter del d.P.R. 6 territorio comunale.
giugno 2001, n. 380; 4) attività degli enti Per identificare tali zone sono stati
del Terzo settore e disciplina delle adottati parametri non univoci,
destinazioni d’uso urbanistiche. combinando criteri oggettivi e criteri
funzionali. Ai fini della zonizzazione, in
effetti, il d.m. 1444/1968 valuta sia il dato
reale dell’insediamento esistente, sia la
.Pianificazione delle destinazioni destinazione presente o futura delle
d’uso del territorio.

L’attività di pianificazione urbanistica, fin


dall’originaria legge urbanistica17 agosto
1942 n. 1150, comprende, non soltanto
una disciplina delle possibilità edificatorie
delle diverse aree del territorio comunale,
ma anche una disciplina delle funzioni
delle stesse e quindi delle destinazioni
d’uso. 207
L’art. 41-quinquies della legge17 agosto 1942 n. 1150, come
L’art. 7 comma 2, nn. 2 e 3 della legge 17 modificato dall’art. 17 della legge 6 agosto 1967 n. 765, ai
agosto 1942 n. 1150, stabilisce infatti che commi 8 e 9 statuisce:
il piano regolatore generale deve “In tutti i Comuni, ai fini della formazione di nuovi
considerare la totalità del territorio strumenti urbanistici o della revisione di quelli esistenti,
comunale ed indicare, tra l’altro, la debbono essere osservati limiti inderogabili di densità edilizia,
di altezza, di distanza tra i fabbricati, nonché rapporti massimi
divisione in zone del territorio comunale tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e
con la precisazione delle zone destinate spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde,
all’espansione dell’aggregato urbano e la pubblico o a parcheggi.
determinazione dei vincoli e dei caratteri I limiti e i rapporti previsti dal precedente comma sono definiti
per zone territoriali omogenee, con decreto del Ministro per i
da osservare in ciascuna zona, nonché le
lavori pubblici di concerto con quello per l'interno, sentito il
aree destinate a formare spazi di uso Consiglio superiore dei lavori pubblici. In sede di prima
pubblico o sottoposte a speciali servitù. applicazione della presente legge, tale decreto viene emanato
entro sei mesi dall'entrata in vigore della medesima.”

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singole zone208. Sono state così individuate nonché, più in generale sulle
sei zone omogenee. caratteristiche degli interventi ammissibili
Il medesimo d.m. 1444/1968 indica poi la in quella determinata parte del
209.
quantità minima di spazi pubblici o territorio
riservati alle attività collettive, a verde Dunque sicuramente pianificare gli usi del
pubblico o a parcheggi da osservare in territorio significa non solo disciplinare i
rapporto agli insediamenti residenziali limiti e le modalità di trasformazione
nelle singole zone territoriali omogenee fisica dello stesso, tramite l’esercizio dello
nonché i limiti di densità edilizia, di jus aedificandi ma anche, e forse
altezza e di distanza tra i singoli edifici in soprattutto, stabilire le funzioni, le
relazione alle diverse zone omogenee. destinazioni di ciascuna area del
Come recentemente sinteticamente territorio, i possibili usi dei diversi
evidenziato il contenuto del piano immobili che vengono edificati210.
regolatore è inquadrabile in due parti L'attività di zonizzazione è pertanto quella
principali: la zonizzazione e la mediante la quale la pubblica
localizzazione. amministrazione suddivide il proprio
In particolare, ad una zonizzazione di tipo territorio comunale in zone alle quali
funzionale, consistente nella suddivisione viene riconosciuta o attribuita una
dell’intero territorio comunale in zone determinata funzione con conseguente
omogenee in relazione alle diverse conformazione del potere di trasformare
funzioni ad esse attribuite dallo stesso tali aree211.
piano, si accompagna una zonizzazione cd.
strutturale, incidente sul potenziale 209
M. Calabrò, cap. II, par. 12, in A. Police a M.R. Spasiano ( a.
edificatorio proprio di ciascuna area, cura di) Manuale di Governo del Territorio, Torino 2016, p. 95.
Ivi anche si evidenzia: “La ratio della pianificazione
urbanistica non riposa nel mero coordinamento di potenzialità
208
L’art. 2 del d.m. 2 aprile 1968 n. 1444, statuisce: edificatorie, nella sola ordinata distribuzione di volumi e
“(Zone territoriali omogenee). infrastrutture; l’esercizio del potere pianificatorio deve
Sono considerate zone territoriali omogenee, ai sensi e piuttosto concretizzarsi nella definizione di un vero e proprio
per gli effetti dell'art. 17 della legge 6 agosto 1967, n. 765: “disegno” del territorio, della proiezione futura del suo
A) le parti del territorio interessate da agglomerati sviluppo, tenendo conto delle potenzialità edificatorie non in
urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare astratto bensì in relazione alle effettive esigenze economico –
pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree sociali della comunità.”.
circostanti, che possono considerarsi parte integrante, per tali Sulla zonizzazione si veda: M. Miglioranza, Le funzioni
caratteristiche, degli agglomerati stessi; delle zone e degli edifici: individuazione e conseguenze, Riv.
B) le parti del territorio totalmente o parzialmente giur. edilizia, fasc.6, 2005, pag. 245
edificate, diverse dalle zone A): si considerano parzialmente
edificate le zone in cui la superficie coperta degli edifici 210
S. Amorosino, Le destinazioni d'uso e l'uso delle destinazioni
esistenti non sia inferiore al 12,5% (un ottavo) della superficie nella disciplina urbanistica, in Riv. giur. urb., 2000, p. 252
fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia osserva che “ai precetti del piano regolatore fu assegnata oltre
superiore ad 1,5 mc/mq; alla tradizionale funzione di disciplinare lo jus aedificandi
C) le parti del territorio destinate a nuovi complessi anche quella di disciplinare e – in sostanza – limitare lo jus
insediativi, che risultino inedificate o nelle quali l'edificazione utendi non solo negli edifici ma anche delle aree inedificate o
preesistente non raggiunga i limiti di superficie e densità di cui inedificabili.”
alla precedente lettera B);
211
D) le parti del territorio destinate a nuovi insediamenti Consiglio di Stato, sez. IV, 30/06/1998, n.998 a tal proposito
per impianti industriali o ad essi assimilati; ha precisato: “Il controllo della destinazione d'uso degli
E) le parti del territorio destinate ad usi agricoli, immobili costituisce una logica tutela della zonizzazione
escluse quelle in cui -fermo restando il carattere agricolo delle funzionale, ossia delle destinazioni impresse dal piano
stesse- il frazionamento delle proprietà richieda insediamenti da regolatore e dalle concessioni edilizie agli immobili, affinchè le
considerare come zone C); finalità perseguite dallo strumento urbanistico generale
F) le parti del territorio destinate ad attrezzature ed vengano nel tempo garantite e mantenute. Mentre in un primo
impianti di interesse generale.” tempo il controllo si era limitato alla morfologia delle
Si vede come il criterio funzionale viene in rilievo in relazione costruzioni, ossia alla loro configurazione, tale da farne
alle zone D, E ed F, mentre le condizioni dell’insediamento discendere un uso non qualificato, successivamente l'attenzione
caratterizzano le zone A, B e C del legislatore si è invece rivolta anche all'uso effettivo che,

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Un illustre autore riflette sul ruolo della successiva modifica della destinazione
pianificazione urbanistica e le destinazioni originaria.
d’uso evidenziando che nel disciplinare i Il piano regolatore individua infatti le
possibili utilizzi degli immobili si intende diverse zone omogenee e determina così
regolare non la proprietà ma l’iniziativa la funzione delle diverse aree territoriali,
economica privata e che a tal fine spetta poi al singolo atto amministrativo,
sarebbero più indicati atti di disciplina del che consente la trasformazione del
commercio e delle attività produttive212. territorio, abilitare nel caso concreto la
In effetti se la pianificazione urbanistica singola destinazione d’uso.
deve conformare i beni giuridici situati su Si è posto il problema di comprendere se
un certo territorio è chiaro che essa deve fosse possibile poi modificare la
essere sintesi di tutti gli interessi su quel destinazione d’uso e se fosse o meno
territorio localizzati e deve comprendere necessario un atto amministrativo che
non solo le trasformazioni fisiche ma ogni abilitasse tale modifica.
forma di godimento di tali beni che possa La giurisprudenza amministrativa dei
avere un riflesso sull’assetto complessivo primi anni ottanta213 affermava spettasse
delle aree prese in considerazione. al proprietario e non all'autorità
L’urbanistica deve essere sintesi di tutti gli urbanistica scegliere, tra i diversi usi cui
interessi comprendendo e puntualizzando un immobile fosse astrattamente idoneo,
ogni disciplina di settore. quale uso farne in concreto il tutto
naturalmente senza esecuzione di opere
edilizie.
.Il mutamento di destinazione d’uso La contemporanea giurisprudenza del
ed i provvedimenti amministrativi giudice penale aveva però un
legittimanti tale mutamento: orientamento diametralmente opposto.
l’evoluzione della disciplina. La Corte di Cassazione infatti, a sezioni
unite214, ha affermato che il mutamento
Pur essendo la disciplina delle possibili della destinazione d'uso di un immobile,
trasformazioni del territorio connessa e realizzato senza concessione edilizia e
finalizzata alla disciplina delle diverse senza trasformazioni materiali e
funzioni che ciascuna area del territorio comportante il passaggio della
deve assicurare, le riflessioni dottrinarie e destinazione dell'immobile stesso dall'una
gli interventi giurisprudenziali si sono all'altra delle categorie previste dal d.m. 2
soffermati, non tanto sulla disciplina degli aprile 1968 n. 1444, ovvero previste dal
usi prevista dal Piano regolatore, quanto locale strumento urbanistico, integra il
su gli atti concreti che devono o meno reato di cui all'art. 17 lett. a) della stessa
legittimare una destinazione d’uso di un legge, poiché, nel primo caso, esso dà
immobile piuttosto di un’altra e, a volte, la luogo ad una trasformazione urbanistica
213
Consiglio di Stato sez. IV, 28/07/1982, n.525, in Foro it.
1982, III,329, nella stessa sentenza si precisava: “Il mutamento
senza alterare la morfologia della costruzione, venisse in essa a di destinazione d'uso dell'immobile non accompagnato da lavori
svolgersi.” di ristrutturazione non è soggetto a concessione o
autorizzazione comunale; è, pertanto, illegittima la disposizione
212
P. Stella Richter, I principi del diritto urbanistico, Milano del piano regolatore che vieta in determinate zone che
2018 p. 161, afferma: “La disciplina dell’attività edilizia trova l'immobile sia destinato a studio professionale anche se il
poi la sua giustificazione pubblicistica nel carattere permanente mutamento di destinazione non presuppone interventi di
delle trasformazioni ch’essa comporta in un bene, il territorio, ristrutturazione edilizia, in quanto lo strumento di pianificazione
che è oggetto diretto della sovranità e ben può dirsi appartenere urbanistica, in base alla normativa vigente, non può regolare
in quanto tale alla collettività; dove non c’è trasformazione fatti e comportamenti che non implicano modificazioni di
durevole, anzi non c’è trasformazione di sorta, non c’è neppure destinazione strutturale degli immobili o del territorio.”
214
legittima ingerenza della disciplina pubblicistica della Cassazione penale sez. un., 29/05/1982 in Riv. giur.
proprietà.” edilizia 1982, I,814.

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senza concessione, ossia ad avrebbero dovuto concretizzare nel Piano
un'inosservanza dell'art. 1 della legge regolatore215.
citata, e, nel secondo caso, ad In questa situazione la giurisprudenza ha
un'inosservanza dello strumento precisato che, anche in assenza di
urbanistico. legislazione regionale attuativa dell’art.
Successivamente l’art. 8 della legge 25 della legge 28.02.1985 n. 47,
28.02.1985 n. 47 ha precisato che comunque non potessero ritenersi
costituisce variazione essenziale rispetto liberalizzati, nelle more, tutti i
al progetto approvato con la concessione cambiamenti di destinazione, ancorché
edilizia il mutamento della destinazione senza opere, qualora si fossero posti in
d'uso che implichi variazione degli manifesto contrasto con i vigenti assetti
standards previsti dal decreto ministeriale urbanistici di zona216.
2 aprile 1968 n. 1444. La stessa legge, Successivamente, con la riforma
all’art. 25, comma 4, attribuiva alla apportata dall'art. 2 comma 60, n. 20 della
legislazione regionale il potere di stabilire, legge 23 dicembre 1996 n. 662, è stato
criteri e modalità cui dovranno attenersi i modificato l’art. 25 delle legge n. 47/1985
comuni, all'atto della predisposizione di ed è stata attribuita alle Regioni la
strumenti urbanistici, per l'eventuale disciplina relativa ai mutamenti di
regolamentazione, in ambiti determinati destinazione d'uso217.
del proprio territorio, delle destinazioni Tale disposizione è stata poi
d'uso degli immobili nonché dei casi in sostanzialmente riprodotta dall’art. 10
cui, per la variazione di essa, sia richiesta
la preventiva autorizzazione del sindaco.
La mancanza di tale autorizzazione 215
Corte Costituzionale, 11.02.1991, n.73, ove anche si
comportava l'applicazione di sanzioni ed il afferma: “Dal tenore di detta norma e dal suo collegamento con
conguaglio del contributo di concessione le altre citate si evince che la modifica funzionale della
se dovuto. destinazione, non connessa all'esecuzione di interventi edilizi,
Tale impianto normativo è stato può essere assoggettata soltanto al regime dell'autorizzazione, e
solo dopo che i criteri, dettati dall'apposita legge regionale
interpretato da un’importante sentenza
prevista dall'art. 25 citato, siano filtrati ed attuati in sede di
della Corte Costituzionale che ha pianificazione urbanistica comunale relativamente ad ambiti
precisato che il mutamento di determinati. In altri termini l'assoggettamento, al controllo
destinazione d’uso, comportante dell'amministrazione, del mutamento di destinazione, senza il
variazione degli standards previsti dal concorso di opere edilizie, e, quindi, subordinato ad un
preventivo apprezzamento di insieme del territorio diretto a
decreto ministeriale 2 aprile 1968, era verificare se dalla mutata utilizzazione possano effettivamente
soggetto a concessione solo se derivare situazioni di incompatibilità con il tessuto urbanistico.
accompagnato da importanti modifiche Apprezzamento, questo, che, richiedendo il concreto esame delle
strutturali, il mutamento di destinazione diverse situazioni ambientali, e possibile nel momento
comunque accompagnato da qualsiasi pianificatorio mediante strumenti, idonei sia ad assicurare il
soddisfacimento delle reali esigenze di ciascuno degli ambiti
intervento edilizio, per il quale non fosse territoriali considerati, sia a garantire di volta in volta, ai fini
stata altrimenti prevista la concessione, del rilascio o del diniego dell'autorizzazione, un'obiettiva e
anche se solo interno, era invece congrua valutazione ancorata a parametri predeterminati da
assoggettato dall'art. 26 della legge n. 47 detti strumenti.”.
216
Consiglio di Stato sez. V, 10.07.2003, n.4102 in Riv. giur.
del 1985 al regime dell'autorizzazione, del
edilizia 2004, I, 642.
mutamento di destinazione senza opere, si 217
L’art. 2 comma 60, n. 20 della legge 23 dicembre 1996 n.
occupava invece l'ultimo comma dell'art. 662, statuisce: “L'ultimo comma dell'art. 25 della legge 28
25 della legge statale citata, la quale febbraio 1985, n. 47 è sostituito dal seguente: "Le leggi
demandava al legislatore regionale di regionali stabiliscono quali mutamenti, connessi o non connessi
a trasformazioni fisiche, dell'uso di immobili o di loro parti,
stabilire la disciplina che i Comuni subordinare a concessione, e quali mutamenti, connessi e non
connessi a trasformazioni fisiche, dell'uso di immobili o di loro
parti siano subordinati ad autorizzazione”.

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comma 2, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. Un tanto farebbe assumere al
380218 tutt’ora vigente. provvedimento conformativo natura
La dottrina ha giustamente osservato che espropriativa.
in questo modo si operava una grave In questo senso si è espressa sia la Corte
limitazione dell’autonomia comunale219. Costituzionale221 che il giudice
222
La esplicita ed incontrovertibile amministrativo .
attribuzione alla potestà urbanistica del
potere di disciplinare non solo lo jus
aedificandi ma anche lo ius utendi ha 3) L’art. 23 ter del d.P.R. 6 giugno
portato qualche commentatore a 2001, n. 380.
lamentare che in questo modo si
consentiva alla legislazione regionale di L'articolo 17, comma 1, lettera n), del D.L.
intervenire sulla disciplina del diritto di 12 settembre 2014, n. 133, convertito con
proprietà, violando così precisi criteri di modificazioni dalla legge 11 novembre
riparto della potestà legislativa220.
In effetti l’intera attività urbanistica non
può che sfociare in atti conformativi della 221
Corte Costituzionale 29.12.1995 n. 529 in Riv. giur. edilizia
proprietà, per cui è inevitabile che 1996, I, 3, ha affermato: “Tuttavia, le limitazioni e i vincoli
l’esercizio di potestà amministrative apposti dalla legge non possono superare quella soglia al di
là della quale, come la Corte ha riconosciuto fin dalla sentenza
incidano sul contenuto di tali situazioni n. 55 del 1968, il sacrificio imposto venga a incidere sul bene,
soggettive. Non si tratta di diritto oltre ciò che è connaturale al diritto dominicale quale viene
regionale privato si tratta della disciplina riconosciuto nell'attuale momento storico. La privazione della
di una potestà pubblica che possibilità (in via assoluta e generale, senza alcuna valutazione
fisiologicamente agisce conformando il di compatibilità concreta, circa il modo e l'entità degli
interventi, con le esigenze di tutela ambientale), per il titolare
contenuto di situazioni giuridiche del diritto di proprietà su di un immobile, di procedere ad
soggettive private. interventi di manutenzione, aventi quale unica finalità la
Vero limite costituzionale alla potestà tutela della integrità della costruzione e la conservazione della
urbanistica di conformare le situazioni sua funzionalità senza alterare l'aspetto esteriore
dell'edificio, rappresenta certamente una lesione del
giuridiche soggettive dei privati deriva
contenuto minimo della proprietà.”.
invece dal fatto che la nuova disciplina 222
Consiglio di Stato sez. IV, 18.06.2009 n.4009, ha affermato:
non può assumere la cd. “valenza “le previsioni di P.R.G. che assolvono la funzione di impedire
espulsiva”, ovvero non può rendere eventuali nuove costruzioni incompatibili "servono a
illegittimo il mantenimento delle conformare l'edificazione futura e non anche le costruzioni
esistenti" al momento dell'entrata in vigore del piano o di una
costruzioni regolarmente assentite che già sua variante, alle quali la legge equipara i manufatti in via di
esistono. edificazione sulla base di uno specifico titolo assentivo (cfr.
Cons. St., sez. IV, 26 maggio 2003, n. 2827; id., 12 luglio 2002,
218
L’art. 10 comma 2, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, n. 3931).
statuisce: “2. Le regioni stabiliscono con legge quali mutamenti, La disciplina urbanistica contenuta nel P.R.G. è
connessi o non connessi a trasformazioni fisiche, dell’uso di destinata infatti a svolgere i suoi effetti ordinatorii e
immobili o di loro parti, sono subordinati a permesso di conformativi esclusivamente con riferimento al futuro.
costruire o a denuncia di inizio attività.”. Le NN.TT.AA. sono, invero, atti a contenuto generale,
219
G. Greco, Uso e destinazione d'uso, tra precetti conformativi recanti prescrizioni a carattere normativo e programmatico,
della proprietà e jus utendi, in Riv. giur. urb., 1999, 123. destinate a regolare la futura attività edilizia (Cons. St., V; 6
220
S. Villamena, La liberalizzazione dei mutamenti d’uso marzo 2007, n. 1052).
(indicazioni metodologiche), in Riv. Giur. Urb., 2012, p. 145: D'altronde, le opere già eseguite in conformità della
“Al fondo del tema qui esaminato si staglia un profilo disciplina previgente, conservano la loro precedente e legittima
problematico irrisolto inerente l’attribuzione costituzionale destinazione, senza che sia nemmeno possibile impedire gli
della materia. Infatti, se lo jus utendi è diretta emanazione interventi necessari per integrarne o mantenerne la funzione
del diritto di proprietà immobiliare, la relativa disciplina non (cfr. Cons. St., sez. V, 7 novembre 2005, n. 6201; id., 19 febbraio
può rientrare integralmente nella competenza regionale, non 1997, n. 176).”.
riesce cioè con facilità ad incrementare quel settore generale Nello stesso senso: Consiglio di Stato sez. IV, 12
che si definisce con nuova espressione “diritto privato febbraio 2013 n. 830; Consiglio di Stato sez. IV, 9 luglio 2011 n.
regionale”.” 4134; Cons. Stato, sez. II, 18 giugno 2008 n. 982.

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2014 n. 164, ha inserito all’interno del La giurisprudenza ha di conseguenza
d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, l’art. 23 ter. affermato che è giuridicamente rilevante
Tale articolo definisce le diverse categorie solo il mutamento di destinazione d'uso
funzionali: residenziale, turistico-ricettiva, tra categorie funzionalmente autonome
produttiva e direzionale, commerciale, e dal punto di vista urbanistico, posto che,
infine rurale e precisa che solo il nell'ambito delle stesse categorie possono
passaggio dall’una all’altra costituisce aversi mutamenti di fatto, ma non diversi
mutamento di destinazione d’uso. regimi urbanistico-contributivi, stante la
Si chiarisce inoltre che la destinazione sostanziale equivalenza dei carichi
d'uso di un fabbricato o di una unità urbanistici nell'ambito della medesima
immobiliare è quella prevalente in termini categoria. Il mutamento di destinazione
di superficie utile. d’uso all’interno della medesima categoria
Si fanno salve le diverse previsioni da è assoggettato a SCIA224.
parte delle leggi regionali. Tuttavia si
precisa che le regioni devono adeguare la
propria legislazione ai principi di cui allo
stesso articolo entro novanta giorni dalla 224
Cassazione penale sez. III, 26/06/2018, n.40678, ove: “Questa
data della sua entrata in vigore. Decorso Corte ha chiarito che la destinazione d'uso è un elemento che
tale termine, trovano applicazione diretta qualifica la connotazione del bene immobile e risponde a precisi
scopi di interesse pubblico, di pianificazione o di attuazione
le disposizioni della legge statale. della pianificazione. Essa individua il bene sotto l'aspetto
Infine si stabilisce che, salva diversa funzionale, specificando le destinazioni di zona fissate dagli
previsione da parte delle leggi regionali e strumenti urbanistici in considerazione della differenziazione
degli strumenti urbanistici comunali, il infrastrutturale del territorio, prevista e disciplinata dalla
mutamento della destinazione d'uso normativa sugli standard, diversi per qualità e quantità proprio
a seconda della diversa destinazione di zona (Sez. 3, n. 9894 del
all'interno della stessa categoria 20/01/2009, Tarallo). L'organizzazione del territorio comunale e
223
funzionale è sempre consentito . la gestione dello stesso vengono, infatti, realizzate attraverso il
coordinamento delle varie destinazioni d'uso in tutte le loro
223
Su tale disciplina si vedano le considerazioni di P. Tanda, La possibili relazioni e le modifiche non consentite di queste
disciplina urbanistica del mutamento di destinazione d’uso tra incidono negativamente sull'organizzazione dei servizi,
sviluppo economico e tutela del territorio, in Riv. Giur. Ed, alterando appunto il complessivo assetto territoriale (Sez. 3, n.
fasc.2, 2019, pag. 161 e ss.. Egli in particolare osserva che vi 24096 del 07/03/2008, Desimine; Sez. 3, Sentenza n. 35177 del
sono due aspetti decisamente stigmatizzabili in tale disciplina: il 12/07/2001, dep. 21/10/2002, Cinquegrani Rv. 222740).
primo attiene alla circostanza che attraverso una norma inserita Non è, perciò, sufficiente dimostrare che il mutamento
nel testo unico dell'edilizia si modificano, di fatto, disposizioni della destinazione d'uso sia stato eseguito in assenza di opere
di carattere pianificatorio contenute; il secondo riguarda la edilizie interne, ma occorre dimostrare che il cambio della
circostanza che vengono equiparate la categoria produttiva e destinazione presenti il requisito dell'omogeneità, nel senso che
quella direzionale. sia intervenuto tra categorie urbanistiche omogenee perchè il
Sulla disciplina del mutamento di destinazione d’uso si cambio, allorquando investe categorie urbanistiche
vedano, tra gli altri, V. Domenichelli, Uso degli immobili e disomogenee di utilizzazione, determina, come nella specie, un
strumenti di controllo (il mutamento di destinazione fra diritto aggravamento del carico urbanistico esistente. Pertanto, è
ed equità), in Le Regioni, 1982, 1230 ss.; G. Morbidelli, giuridicamente rilevante solo il mutamento di destinazione d'uso
Disciplina urbanistico edilizia delle destinazioni d’uso degli tra categorie funzionalmente autonome dal punto di vista
immobili, in Riv. Giur. Ed, 1982, II, 3; G. Greco, La destinazione urbanistico, posto che nell'ambito delle stesse categorie possono
d'uso degli immobili e il relativo mutamento, in Riv. giur. urb., aversi mutamenti di fatto, ma non diversi regimi urbanistico-
1986, p. 133 e ss.; P. Marzaro Gamba, Sulla destinazione d'uso contributivi stanti le sostanziali equivalenze dei carichi
degli immobili e il suo mutamento senza opere e, in particolare, urbanistici nell'ambito della medesima categoria.
sull'attuazione solo parziale della disciplina statale in materia Va, quindi, conclusivamente ribadito che, in tema di
da parte legislatore regionale, in Riv. giur. urb., 1991, p. 599A. reati edilizi, il mutamento di destinazione d'uso senza opere è
Guizzi, Il mutamento della destinazione d'uso, in Riv. Giur. Ed, assoggettato a SCIA, purchè intervenga nell'ambito della stessa
1994, II, p. 51, E. Codini, A. Fossati, Il mutamento di categoria urbanistica, mentre è richiesto il permesso di costruire
destinazione d'uso degli immobili, Milano, 1997 E. Martinetti, per le modifiche di destinazione che comportino il passaggio di
Rilevanza giuridico urbanistica del mutamento di destinazione categoria o, se il cambio d'uso sia eseguito nei centri storici,
d’uso meramente funzionale, in Riv. Giur. Ed., 1997, 57 ss . S. anche all'interno di una stessa categoria omogenea. (Sez. 3, n.
Amorosino, Le destinazioni d'uso e l'uso delle destinazioni nella 26455 del 05/04/2016 - dep. 24/06/2016, P.M. in proc. Stellato,
disciplina urbanistica, in Riv. giur. urb., 2000, p. 249 Rv. 267106).

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Il Consiglio di Stato in una recente Tale sentenza pare dunque aprire alla
sentenza, forse anche condizionato dalla possibilità di valutare separatamente il
fattispecie concreta su cui si è espresso, passaggio tra diverse categorie funzionali
ha evidenziato che l’art. 23 ter del d.P.R. 6 e carico urbanistico quando in effetti la
giugno 2001, n. 380 in effetti riconosce diposizione legislativa è molto chiara
rilevanza al mutamento di destinazione nell’affermare che solo il passaggio tra
d'uso che influisce sul c.d. carico diverse categorie funzionali è da
urbanistico. considerarsi mutamento di destinazione
Ebbene ad avviso del giudice: “l'aumento d’uso.
del carico urbanistico non si verifica solo
in caso di modifica della destinazione
funzionale dell'immobile, ma anche nel
caso in cui, come nella fattispecie, 4) attività degli enti del Terzo settore
sebbene la destinazione non venga e disciplina delle destinazioni d’uso
mutata, le opere si prestino a rendere la urbanistiche.
struttura un polo di attrazione per un
maggior numero di persone con Da quanto sin qui richiamato si è appurato
conseguente necessità di più intenso che la potestà urbanistica determina per
utilizzo delle urbanizzazioni esistenti”225. zone omogenee le destinazioni d’uso e in
225
Consiglio di Stato sez. IV, 13/11/2018, n.6388. Nel caso relazione a queste disciplina lo jus
all’esame del giudice è stato realizzato un magazzino in una aedificandi precisando se e in che misura
zona a destinazione artigianale. Tale magazzino era in effetti a le diverse aree sono modificabili e se le si
servizio di un'attività di commercio all'ingrosso, svolta in altra può utilizzare per finalità diverse da
sede, anziché a servizio di un'attività artigianale. Secondo le
appellanti , la destinazione "a magazzino" sarebbe
quelle precedentemente in atto.
funzionalmente "autonoma" rispetto alla destinazione d'uso dei Vi sono però casi particolari in cui è lo
locali a servizio dei quali viene di fatto utilizzato poiché il stesso legislatore a stabilire che
discrimen tra la destinazione industriale e quella commerciale è determinate attività sono sempre e
data dall’accesso al pubblico, unico elemento determinante ai comunque ammesse a prescindere da
fini dell’incremento dell’impatto urbanistico, che assume rilievo
quando genera un afflusso indistinto, non anche quando quanto stabilito negli atti di
l’accesso è limitato ai soli trasportatori. Il Giudice non accoglie pianificazione.
questa tesi e afferma: “il Collegio ritiene che, ai fini della Si tratta di attività che il legislatore
individuazione del mutamento di destinazione d'uso che considera di fondamentale importanza e
causerebbe, in ragione del passaggio ad una diversa categoria
che quindi possono essere realizzate
funzionale, l'aumento del contributo di costruzione (oneri di
urbanizzazione e costo di costruzione), non possa prescindersi nonostante eventuali diverse scelte
dalla valutazione dell'utilizzo in concreto dell'immobile e, nel pianificatorie.
caso in cui questo svolga una funzione servente per un diverso
immobile, della natura e della destinazione d'uso di del medesimo fabbricato in cui viene svolta l'attività di
quest'ultimo. commercio all'ingrosso, non assume alcuna rilevanza ai fini
Il medesimo magazzino può determinare, pertanto, un della ponderazione dei relativi carichi urbanistici. Ciò, a
differente carico urbanistico se è funzionale all'esercizio di fortiori, se, come nel caso di specie, i due immobili sono di
attività produttiva, venendo utilizzato per la gestione di proprietà della medesima società, ponendosi pertanto le due fasi
materiali derivanti da un fabbricato industriale, ovvero se è all'interno del ciclo industriale di un unico soggetto.
strumentale all'esercizio di attività commerciale, fungendo da Invero, la circolazione delle merci prodotte crea carichi
deposito di prodotti finiti pronti per essere immessi nel mercato. urbanistici diversi da quelli collegabili alla produzione delle
In quest'ultima ipotesi, invero, la gestione del stesse nell'ambito ed all'interno della stessa struttura, con
magazzino si inserisce, come fase autonoma, nel ciclo della immediate ricadute sulla destinazione d'uso dell'immobile.
commercializzazione, svolgendo esso un ruolo di In conclusione, questo Collegio, conformemente a
intermediazione commerciale, in quanto, mediante il deposito, quanto espresso dal giudice di primo grado, ritiene che, alla
viene di fatto regolato il flusso ed il deflusso delle scorte. luce della funzionalizzazione del magazzino all'attività
In tale ottica, la realizzazione del decentramento di una commerciale, nella fattispecie in esame si sia verificato un
fase, quale quella della gestione dei magazzini dei prodotti finiti mutamento di destinazione d'uso da "artigianale" a
prima della loro immissione nella rete di vendita, presso un "commerciale"…
diverso immobile, piuttosto che esercitare la stessa all'interno

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Non si tratta necessariamente di attività riconoscimento di una compatibilità ex
poste in essere da soggetti pubblici, al lege dei locali dell’associazione di
contrario, tra queste sono ricomprese le promozione sociale con qualsiasi zona
attività poste in essere dagli enti del terzo omogenea di PRG e con qualsiasi
settore che sono soggetti privati. destinazione d'uso, non essendo opponibili
Gli enti del terzo settore e l’attività da limitazioni derivanti dall'eventuale
questi posta in essere è stata oggetto di alterazione dell'assetto urbanistico
recente di un’organica riforma226 operata esistente e di quello pianificato.
dal decreto legislativo 3 luglio 2017 n. 117 A tal proposito si è fatto riferimento al
che tuttavia, per quanto qui ci interessa, fatto che la legge statale determina, al
ha confermato, un’analoga disposizione riguardo, una eterointegrazione della
già vigente fin dal 2000. disciplina comunale, la prima prevalendo
L’art. 71 del decreto legislativo 3 luglio sulla seconda229, ovvero ad un principio di
2017 n. 117, Codice del Terzo settore, indifferenza urbanistica230.
dispone che “Le sedi degli enti del Terzo Tuttavia il giudice amministrativo non
settore e i locali in cui si svolgono le afferma affatto in modo univoco che le
relative attività istituzionali, purché non associazioni del terzo settore possano
di tipo produttivo, sono compatibili con stabilire le loro sedi o svolgere la loro
tutte le destinazioni d’uso omogenee attività senza alcune legittimazione da
previste dal decreto del Ministero dei parte della Pubblica Amministrazione.
lavori pubblici 2 aprile 1968 n. 1444 e Come evidenziato da dottrina231 e
232
simili, indipendentemente dalla giurisprudenza possono distinguersi una
destinazione urbanistica”. destinazione d'uso urbanistico, riferita alle
La disposizione, come evidenziato, categorie specificate dalla legge e dal d.m.
sostanzialmente riproduce l’art. 32,
227
comma 4, della legge 7.12.2000, n. 383 . 229
TAR per il Lazio, Sezione Seconda Bis, 10.09.2018 n. 9216.
Alcune sentenze del Giudice 230
TAR per il Piemonte, sez. II, 08.03.2018, n. 286, ove anche:
228 “In altre parole, si può affermare che l’insediamento di una
amministrativo hanno evidenziato che il
associazione di promozione sociale non incide sull’assetto
legislatore esprime un “intento
del territorio e, soprattutto, non ne comporta un mutamento
promozionale di attività private di definitivo: una volta che l’associazione abbandoni il locale
interesse pubblico”, stante “l'intrinseca in cui svolgeva la propria attività, questo torna ad essere
meritevolezza delle finalità perseguite soggetto a tutte le disposizioni previste dalla pianificazione
dalle associazioni di promozione sociale”. comunale per quanto riguarda la destinazione urbanistica e
la destinazione d’uso.”.
Alla luce di tale finalità la disposizione 231
P. Stella Richter, I principi del diritto urbanistico, Milano
legislativa va intesa come il 2018, p. 157, evidenzia che con “destinazione d’uso” si
indicano due concetti del tutto diversi secondo ci si riferisca
226
Su tale nuova disciplina si vedano per tutti: M. Clarich, B. ad un profilo più propriamente urbanistico, della
Boschetti, Il codice Terzo Settore: un nuovo paradigma, in destinazione che debbono assumere le aree libere per
jus-online, n.3/2018, 28 ss.. P. Consorti., L. Gori., E. Rossi, divenire componenti della città, ovvero ad un profilo più
Diritto del Terzo settore, Bologna, 2018; A. Occhino, propriamente edilizio della funzione degli immobili
Volontariato. Diritto ed enti del terzo settore, Milano 2019; esistenti. Nel primo caso si esprime la trasformazione
consentita dal piano; nel secondo il tipo di godimento statico
227
L’art. 32, comma 4, della legge 7.12.2000, n. 383, statuiva: del proprio bene.
232
“La sede delle associazioni di promozione sociale ed i Corte di Cassazione penale, Sez. III, 05.03.2009 n. 9894, ha
locali nei quali si svolgono le relative attività sono precisato che: “Lo strumento urbanistico rappresenta l'atto
compatibili con tutte le destinazioni d’uso omogenee di destinazione generica ed esso trova attuazione nelle
previste dal decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 prescrizioni imposte dal titolo che abilita a costruire, quale
aprile 1968, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 97 del 16 atto di destinazione specifica che vincola il titolare ed i suoi
aprile 1968, indipendentemente dalla destinazione aventi causa. Possono conseguentemente distinguersi: una
urbanistica.” destinazione d'uso urbanistico, riferita alle categorie
228
T.A.R. Campania, Napoli sez. VIII, 31.03.2014, n.1881; specificate dalla legge e dal D.M. n. 1444/1968; una
Consiglio di Stato, Sez. VI, 15.11.2017 n. 5269; TAR per il destinazione d'uso edilizio, che attiene al singolo edificio ed
Piemonte, sez. II, 08.03.2018, n. 286. alle sue capacità funzionali.”

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n. 1444/1968 e una destinazione d'uso Quanto all’identificazione dei soggetti che
edilizio, che attiene al singolo edificio ed possono avvalersi di tale disposizione di
alle sue capacità funzionali. favore il decreto legislativo 3 luglio 2017
Ebbene secondo il giudice amministrativo, n. 117, all’art. 4 indica le caratteristiche
pur essendoci nei confronti delle attività che devono avere gli enti del terzo settore
svolte dalle associazioni del terzo settore e all’art. 5 si indica quali sono le attività
una compatibilità ex lege, comunque le meritevoli da essi svolte che possono
stesse dovranno ottenere dal Comune il essere qualificate di interesse generale e
titolo edilizio legittimante e il Comune non quindi godere del sostegno pubblico234.
potrà rifiutarlo lamentando la difformità
prescrizioni in materia di accessibilità delle persone disabili,
rispetto alla destinazione d’uso impressa rispetto della normativa antincendio ecc.”.
dal Piano urbanistico. Nello stesso senso Il TAR per la Lombardia 18.06.2019,
Pare quindi di comprendere che, in base n. 1411.
al diritto vivente, la modifica di Da ultimo si veda Consiglio di Stato, sez. VI,
28.10.2019 n. 7350, ove:
destinazione d’uso andrà comunicata al “Va quindi ribadito il principio già espresso dalla
Comune attraverso uno degli atti previsti giurisprudenza più accorta, secondo cui all'Amministrazione va
dalla normativa edilizia, poi però il sempre riconosciuto il potere di verificare la compatibilità del
Comune non la potrà negare lamentando mutamento di destinazione d'uso con le disposizioni urbanistiche
un aggravio del carico urbanistico233. locali, oltre che con le condizioni di sicurezza, igiene e
salubrità. La portata derogatoria dell'art. 32, comma 4, l. n. 383
233
Consiglio di Stato, Sez. VI, 15.11.2017 n. 5269 osserva sul del 2000 non consente, infatti, di trascurare la valutazione della
punto però che “in generale non appare ragionevole l’assunto compatibilità urbanistica e dell'eventuale aggravio del carico
secondo cui l’attività ricreativa, quale quella dell’istante, possa urbanistico derivante dal cambio di destinazione d'uso di un
di per sé aggravare il carico urbanistico della zona, rispetto ad immobile nonché, ancor di più, la sussistenza dei requisiti
un insediamento industriale.”. Il Giudice afferma che nel igienico sanitari, frutto di superiori interessi pubblici connessi
valutare il carico urbanistico l’ente locale non può vanificare la agli stessi sottesi all’incentivazione delle attività di promozione
ratio della diposizione di favore. sociale in essere.
T.A.R. Campania, Napoli, VIII, 24.05.2016, n. 2635 ha Peraltro, anche optando per la tesi secondo cui la
affermato: “Invero, sempre in giurisprudenza (cfr. TAR Toscana, norma invocata (art. 32 comma 4 cit.) consenta tout court la
sez. III, 20.12.2012, n. 2105) è stato affermato che la normativa deroga alla destinazione urbanistica, sia in termini letterali che
in commento non esonera dall’obbligo di prevedere, in un funzionali la norma stessa non può essere oggetto di estensione
conforme titolo edilizio, le opere di trasformazione necessarie, analogica oltre la propria portata, che all’evidenza non si
“non rilevando nel vigente ordinamento giuridico, ai fini della estende alla possibile deroga dei requisiti igienico sanitari. Né
valutazione del regime autorizzatorio applicabile, la d’altronde tale interpretazione, contraria alla lettera della
qualificazione soggettiva del privato proponente. norma, sarebbe compatibile con i principi costituzionali, che
In sostanza, quindi, il citato art. 32 L. 383/2000 pone assicurano carattere fondamentale al diritto alla salute ed alla
una compatibilità ex lege della sede e dei locali connessa disciplina attuativa, avente valore di ordine pubblico.”.
234
dell’associazione di promozione sociale con qualsiasi zona TAR per l' Abruzzo 25.10.2019 n. 519 ha riconosciuto che
omogenea di PRG, ma poi la concreta modificabilità del anche un’attività di campeggio, riservata ai soci da un ente del
precedente uso, ancorché senza opere, quando non sia tra terzo settore può beneficiare del principio di indifferenza
categorie funzionali omogenee, deve essere assentita in un urbanistica. Secondo il TAR “l’art. 32, comma 4, della legge n.
apposito permesso di costruire, mediante il quale la P.A. possa, 383 del 2000 e l’ art. 71 del d.lgs 117/2017 si riferiscono non
oltre che verificare i presupposti allegati dal richiedente circa la solo ai “locali”, ma anche alle “sedi”. Quest’ultime, per le
riconducibilità della situazione proprio al paradigma dell’art. attività come quella di sosta dei camper, che può essere
32 L. 383/2000, anche verificare l’eventuale maggiore incidenza ontologicamente svolta solo all’aperto, non possono che farsi
sotto il profilo urbanistico-edilizio del nuovo uso, ai fini del coincidere con le aree scoperte.
calcolo della differenza dei relativi oneri.” Orbene, tra le attività incluse nell’elenco, che sono
TAR Toscana, sez. III, 14.02.2019 n. 235, ha affermato: considerate di interesse generale, vi è la “gestione di attività
“Invero, non è in discussione che la localizzazione della sede di turistiche di interesse sociale” (art. 5, comma 1, lett. k) ovvero
un circolo ove viene svolta un’attività riconducibile a quelle del quelle attività perseguite da enti privati “costituiti per il
cd. Terzo settore sia compatibile con ogni tipo di destinazione perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche,
urbanistica e sotto tale profilo è inibito al Comune l’esercizio di solidaristiche e di utilità sociale”.
qualsivoglia attività repressiva. Ciò che rileva è che il cambio di Il camping non è quindi una struttura ricettiva
destinazione va congruamente segnalato all’amministrazione a propriamente detta, non riservata ai soci e aperta al pubblico,
mezzo di una SCIA onde quest’ultima possa eseguire le ma si tratta di un’area messa a disposizione dei soli soci, il che
necessarie verifiche ai fini del rispetto delle normative in consente di configurare l’attività svolta come attività di
materia di sicurezza, igiene, salubrità, conformità alle promozione sociale ovvero di attività turistica di interesse

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In particolare l’attenzione degli operatori Anche il Ministero del Lavoro e delle
e della giurisprudenza si è soffermata, tra Politiche Sociali con una recente
l’altro, sull’attività di culto. circolare236 ha affermato che le attività di
L’art. 4, comma 3, del d. lgs. 3 luglio 2017 culto sono “altro” rispetto a quelle
n. 117, precisa che agli enti religiosi disciplinate dal Codice del Terzo Settore.
civilmente riconosciuti le disposizioni Ulteriormente il Ministero ha sottolineato
promozionali del decreto si applicano che la deroga dell’art. 71 del d. lgs.
limitatamente alle attività di interesse 117/2017 è limitata alle aree ove le
generale che essi svolgono e soltanto se, associazioni del terzo settore svolgono le
rispetto a tali attività, l’ente costituisca un attività istituzionali. Esse “devono
patrimonio a ciò destinato e tenga intendersi infatti quelle previste dallo
separatamente le relative scritture statuto come oggetto principale del
contabili. rapporto sociale, attraverso le quali
Il Giudice amministrativo, a tal proposito, ciascun ente persegue le finalità civiche,
ha evidenziato che la mera attività di culto solidaristiche e di utilità sociale che lo
non rientra tra le attività di interesse caratterizzano come Ente del Terzo
generale che possono godere delle settore. Tali attività sono quindi, da
disposizioni di favore previste dalla identificarsi nelle attività di interesse
normativa di settore235. generale ex art. 5 del Codice del Terzo
settore, che in quanto tali godono, purché
svolte senza fine di lucro e in conformità
alle norme particolari che ne disciplinano
sociale.” l'esercizio, del particolare “favor” del
In senso contrario tuttavia Il TAR per la Lombardia – legislatore.”.
Brescia, 04.01.2017 , n. 21, con affermazione meramente
incidentale statuisce: “La norma infatti si riferisce ad una Anche da ciò deriva la conclusione
“sede” e a “locali”, e non può essere interpretata in senso secondo cui è necessario “qualora un
tanto ampio da comprendere anche una struttura ampia e locale (fosse anche la sede di
complessa come il campeggio in questione.” un'associazione di promozione sociale)
235
Cons. Stato Sez. V Sent., 15.01.2013, n. 181 ove si afferma:
venga adibito in maniera sistematica e
“l’eterogeneità fra l’attività di culto e le finalità di promozione
sociale dell’Associazione inizialmente iscritta nel registro delle organizzata allo svolgimento di
APS costituisce argomento decisivo idoneo a caratterizzare (in celebrazioni religiose o altre attività di
negativo) l’associazione appellata, nel senso dell’impossibilità culto, che ciò avvenga in assenza di
di riconoscere alla medesima l’esercizio delle finalità di deroghe rispetto alla ordinaria normativa
promozione sociale per ottenere l’iscrizione cui essa aspira e i
benefici che vi sono normativamente correlati.”. … “Pertanto,
urbanistica in materia di destinazione
ove, come nella specie, non venga specificamente dimostrato un d'uso.”.
vincolo strumentale dell’attività di culto rispetto alle attività di Si deve infine segnalare che nel nostro
promozione sociale che l’associazione intende realizzare, si ordinamento vi è almeno un altro caso di
rischierebbe di consentire un utilizzo del tutto strumentale ed indifferenza urbanistica rispetto ad una
opportunistico della normativa di estremo favore sopra
richiamata per porre un edificio destinato al culto in qualsiasi determinata attività svolta da privati ma
parte del territorio comunale.”. riconosciuta di interesse generale.
Nello stesso senso di recente TAR per la Lombardia Si tratta delle infrastrutture per impianti
Sez. II 30.09.2019 n. 2053, ove si precisa: “ La questione di comunicazione elettronica la cui
dell’uso di immobile come luogo di preghiere e della relativa
realizzazione è disciplinata dagli artt. 86 e
compatibilità con la destinazione d’uso, è già stata affrontata da
questa Sezione, in casi simili (sent. n. 2018/2018 e sent. n. 87 del d. lgs. 1 agosto 2003, n. 259, come
1411/2019 ). successivamente modificati e integrati237.
E’ stato affermato che il passaggio da una categoria (in Queste disposizioni disciplinano il
questo caso si trattava di un negozio e quindi riconducibile alla procedimento attraverso il quale in Italia
categoria commerciale) a luogo di culto comporta un non
236
indifferente aggravio del carico urbanistico, per cui è irrilevante Si tratta della nota protocollo n. 3743 del 15 aprile 2019, in
verificare se tale modifica sia avvenuta con l’effettuazione di risposta a un quesito avanzato dalla Direzione Generale Cura
opere edilizie”. della persona, salute e welfare della Regione Emilia Romagna

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un operatore può ottenere l’autorizzazione prevalere anche su differenti indirizzi e
necessaria a realizzare infrastrutture decisioni assunte dall’ente locale al
destinate alla telecomunicazione. momento della pianificazione degli usi del
In particolare il terzo comma dell’art. 86 proprio territorio.
del d. lgs. 1 agosto 2003, n.259 e succ. A tal fine si ritiene sacrificabile un
mod. e int precisa che tali infrastrutture frammento, sia pur piccolo, di potestà
“sono assimilate ad ogni effetto alle opere urbanistica e con esso un frammento, sia
di urbanizzazione primaria di cui pur piccolo, di autonomia comunale.
all'articolo 16, comma 7, del decreto del
Presidente della Repubblica 6 giugno
2001, n. 380, pur restando di proprietà
dei rispettivi operatori, e ad esse si
applica la normativa vigente in materia.”.
Da tale disposizione deriva pertanto che
l'installazione di tali manufatti è
compatibile con qualunque destinazione di
zona prevista dal Piano regolatore238.
Si tratta pertanto di due ipotesi del tutto
diverse, quella dell’attività posta in essere
degli enti del terzo settore e quella delle
infrastrutture di telecomunicazione, ma
accomunate dalla volontà del legislatore
di impedire che in sede di pianificazione
urbanistica gli enti locali possano
ostacolare o rendere impossibile lo
svolgimento di attività cui il legislatore
riconosce speciale meritevolezza.
Il legislatore in sostanza riconosce che lo
svolgimento di queste attività, poiché
garantiscono la realizzazione di importanti
interessi che vengono in tal modo
riconosciuti come pubblici, debba
237
Modifiche e integrazioni all’art. 86 del d. lgs. 1 agosto 2003,
n. 259 sono state apportate dall’articolo 2127, comma 2, del
D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66, dall'articolo 66, comma 1, del
D.Lgs. 28 maggio 2012, n. 70 dall'articolo 6, comma 5-
quinquies, del D.L. 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con
modificazioni, dalla Legge 11 novembre 2014 n. 164.
dall'articolo 12, comma 2, del D.Lgs. 15 febbraio 2016, n. 33,
238
Tra le tante, Cons. Stato, sez. VI 27 aprile 2017 n.1943, ha
affermato che tali impianti sono suscettibili di essere ubicati in
qualsiasi parte del territorio comunale, non sono soggetti in linea
di massima ai limiti di altezza e cubatura delle costruzioni
circostanti, ed anche rientrano nel genus delle opere urbanistiche
che, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. e) d.P.R. 6 giugno 2001 n.
380, non realizzano superfici utili o volumi utili e pertanto, in
forza dell'art. 167, commi 4 e 5, d.lgs. 22 gennaio 2004 n. 42
possono essere oggetto di rilascio dell’autorizzazione paesistica
postuma. Il tutto perché “l’interesse pubblico, connesso alla
realizzazione di una capillare rete di trasmissione, recede solo a
fronte di specifiche disposizioni poste a tutela di interessi
collocati al vertice dell’ordinamento pubblicistico”.

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CLIMATE CHANGE AND THE "Only immediate and all-inclusive action
encompassing: deep decarbonization complemented
NEW GREEN DEAL by ambitious policy measures, protection and
enhancement of carbon sinks and biodiversity, and
efforts to remove CO2 from the atmosphere, will
enable us to meet the Paris Agreement ." (1) (United
Tulio Rosembuj in Science. High-Level synthesis report of latest
climate science information convened by the Science
Advisory Group of the UN Climate Summit 2019,
ABSTRACT. September 2019).
Climate change is not a theory.The systemic risk is here,
and that means that we have to challenge bad times The description of the UN International Panel on
through regulation and taxation.the regulation claims a Climate Change (IPCC) Global Warming of 1.5º C
return of a command and control approach in terms of confirms a dramatic future in the evolution of climate
environmental public and social governance.It is useful change and, in general, of the global environment. We
the idea of a New Green Deal, including law, are facing a systemic challenge of general risk for
expropriation,confiscation, and taxation. We should face a survival, whose response must be measured, at most,
public good as a whole, for the good environmental in decades, not centuries. (2) (Intergovernmental
protection.In a matter of taxation it is necessary a set of
Panel on Climate Change (IPCC) 2019 Special
Pigouvian taxes: an in-depth Carbon Tax, a Real Profit tax
on Corporation, fighting tax evasión and avoidance, and Report ). L to sustainability and growth are at the
the exam of new taxes as the Value Added Pollution Tax breaking point is achieved if not preserve the global
and an approach to Plastic taxation on producers and warming to 1.5 ° C above the pre-industrial level. And
wholesalers. this supposes a continuous increase of the
environmental damages that will be translated into a
geometric demand of economic resources, if one
aspires to the mere repair, whenever it is possible.

1. NOT GOING MORE. The environmental damage is not episodic, but it


alters the functioning of all markets, countries, and
people persistently and systemically. The installed
The United Nations confirms the grave concern about environmental damage synchronously affects air, soil,
climate change. water, waste. The climate change crisis is the engine
The average global temperature for 2015-2019 is on of the foreseeable global ecological crisis.
track to be the warmest of any equivalent period on
record. Sea level rise is accelerating. The transition requires total efforts in most aspects of
Co2 emissions from fossil fuel use continue to grow society: there is no sustainability, if any, if it is not
by over 1% annually and 2% in 2018, reaching a new possible, in this decade, to limit the warming to 1.5.º
high. Fossil fuels dominate the global energy system. C.
Increase on Co2 concentrations continue to
accelerate. Emissions are not estimated to peak by The atmospheric concentration of CO2 in the
2030 let alone 2020. Record of 37 billion tones of atmosphere contributes more than 80% to greenhouse
CO2 in 2018. 2% annual growth in CO2 emissions. gas.Its increase is gradual, unstoppable from the
Climate impacts hitting harder and sooner than emission into the air until its burial in the oceans and
predicted a decade ago. the earth. Methane is the second contributor, be it
from humid areas, ruminants, rice agriculture,
"Consolidated evidence (on climate, extreme weather, exploitation of fuel of fossil origin, incinerators. The
oceans, and land) reinforces human influence as the third contributor is a nitric oxide, derived from the use
dominant cause of changes to the Earth system, in a of fertilizers, biomass.
new geological epoch, the Anthropocene."

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The Paris Agreement endorsed fiscal measures to only or exclusively the administrative diktat, but
bring about the minimization in emissions, basically, everyone's contest to reduce and mitigate climate
by imposing a cost on carbon through taxation or an change at every machine and face all the challenges
emission trading system. (3) (Paris Agreement, 12 together.
December 2015, under the United Nations Economic market incentives have failed. There is not
Framework Convention on Climate Change). even agreement on the quantum of a generalized and
global Carbon Tax. To this is added that the subsidies
and incentives granted have not paid off, such as the
issuance of emission rights, self-regulation codes, and
2. FROM THE MARKET TO GOVERNANCE. the voluntary reduction of industrial, hazardous waste.
The purpose of the Paris Agreement to reach the zero
Sustainability aspired so far to preserve the existing, level of greenhouse gas emissions in the second half
against deterioration of good environmental - water, of the century does not seem well underway. The
soil, air, waste -, but the extent of environmental crisis and the environmental disaster, according to the
damage and acceleration of the destruction of good UN, can be precipitated before as a global and
environmental, suggests the urgent need of public, systemic risk.
private, social activity policy. There is no time for First, the great polluting nations must assume their
sustainability, I mean. Its moment is already part of responsibility for climate change. There are no
the past. Sustainability is read as survival, which is excuses or shortcuts for the claim of the latter to
already as an objective. pollute as much as the former did. Because their delay
Environmental policy based on the market has failed, does nothing more than accelerate carbonization, the
and any other direction can be derived only from the inequality between countries, global poverty. The
sphere public and social. Amazon, indeed, summons, the res communis of the
The environment requires something similar to " Base planet, that not only of the Brazilians, because its
Erosion and Profit Shifting Action Plan" (BEPS) destruction displaces environmental catastrophe on
conceived by the G20-OECD. (4)(Adressing Base the others.Well, they are indeed the significant
Erosion and Profit Shifting,Paris,12 february, 2013) pollutants that were, those who must compensate the
The public sector bears the protection of the public newcomers, to change their behavior. Otherwise, the
good, eliminating the arbitrariness of others on the results will not come. The global public good,
freedom and dignity of citizens. Said in more imposes a brake on polluting economic
transparent words, an ideology of war economy is developmentalism and parallel creative financing for
imposed in the fight against climate change. The its effort.
public good allows common purpose and coercion Second, the responsibility of private polluters is
whenever the freedom and dignity of citizens are at greater. The inefficiency of economic market
risk: planning, taxes, expropriation, confiscation, incentives should give way to more pervasive
eminent domain declaration. (5) (Arthur Ripstein, instruments of environmental protection: tax,
Force and Freedom,Harvard University Press,2009) expropriation, confiscation, public domain.
Heede states that almost two-thirds of carbon dioxide
Climate change cannot be tackled without a madly and methane emissions originate from a small number
broad new green pact, whose objective is the reform of large industrial producers, in particular, 83
and protection of environmental policy in its entire producers of coal, fuel, natural gas, and seven cement
spectrum, subjecting and adjusting the market to other companies. (6) ( Heede, Mera. Allen, Frumhoff,
priorities than those of making money with Dalton.Boneham.Exwurzel.The rise in global
environmental damage. atmospheric CO2, surface temperature, and sea level
The State, by itself, is insufficient. The model must from emissions traced to major carbon producers,
appeal to governance, to shared teleological guidance, Climatic Change, October 2017,144.4. ).
based on consensus, participation, shared and
understood the effort, from public initiative through This identifiable and individualized responsibility
different levels, to the involvement of private requires not only Carbon Tax but, eventually,
economic agents and society civil in general. It is not measures of high public coercion: expropriation,

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confiscation, or conversion of private property into 35% of the total greenhouse gas emissions, both
the eminent public domain, prohibitions, and carbon dioxide from fuels and cement emissions,
rationing. That responsible produce and market fossil correspond to twenty large companies, public and
fuel were knowing the damage and the threat that private. Gigatone means one billion tons of carbon
their behavior poses to others. dioxide equivalent. They are 480 Gigatons of carbon
dioxide equivalent.

Source: Climate Accountability Institute, 2019.

" Twenty companies have collectively contributed 480 exploitation of natural resources according to the
billion tonnes of carbon dioxide and methane, chiefly public and common good.
from the combustion of their products, equivalent to
35% of all fossil fuel and cement emissions "Climate change, like a world war, is no ordinary
worldwide since 1965 (global total of 1.35 trillion crisis; the stakes are as high as can be. Effective
tCO2e)." (7) ( R.Heede, Climate Accountability solutions are at hand- a good and sane transition could
Institute, October 9, 2019, Carbon Majors: Update of begin tomorrow- yet it seems more likely that the
Top Twenty companies 1965-2017) instinct of the gut will prevail over the mind 's most
detailed plans. Profit will prevail once again over
The environmental damage derived from the prudence." (8 ) ( Troy Vettese, Climate Gut Check,
emissions of the products of private economic agents December 11, 2018, Boston review.)
demands responsibility. Negative externality must be
internalized. But, it would be a mistake to interpret The predominance of profit over prudence, which was
that the environmental mortgage should only fall on the cause of the financial crisis of 2008, is the
only and exclusively on some companies, although penultimate warning that nature offers us to avoid the
the most harmful. The landscape is more populated: systemic crisis of the global environment. The
construction, vehicles, urban planning, land use, survival of people, of countries, of species, is
animal feed, industrial plastic, fertilizers, pesticides. priceless. Something more is required, a commitment
The environmental mortgage must be paid between to political, social, and economic governance that
all, differently, and in the proportion that is agreed addresses everything essential without exaggerated
and obligatorily subject to the full discipline of the assignments, attentive to the fact that we are facing

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the dilemma of environmental conservation, which is collaboration, and partnership with frontline and
probably the public and common good par excellence. vulnerable communities, labor unions, worker
"It is incumbent on companies that value their social cooperatives, civil society groups, academia, and
license to operate to respect climate science, manage businesses. "
corporate risks accordingly, commit to reducing
future production of carbon fuels and their emissions The plan has a horizon of ten years and includes clean
in alignment with the Paris Agreement pathway under water. Energy, transportation and manufacturing
1.5 ° C (net-zero by 2050 ), support the systems, pollution, mitigation for air, water, soil,
decarbonization of the global economy, and shift their climate change mitigation, development of
capital investments toward renewables, carbon sustainable agriculture, conservation of endangered
sequestration, and low-carbon fuels in line with ecosystems, and biodiversity.
science-based targets." (9) (R.Heede, Climate A defense against climate change disasters is
Accountability Institute) required; the repair and improvement of the
infrastructure; reach 100% of the demand power
through clean, renewable and zero-emission energy
3. FROM GOVERNANCE TO THE NEW sources; development of the distribution of the
GREEN. electricity grid ensuring its access; improvement of
the efficiency of the buildings , water, safety,
The decarbonization of the global economic system durability; promotion of the massive growth of clean
includes the change of the policies of production of manufacturing and removal of pollution as much as
electricity and heat, clean industries, transport, technologically feasible.; collaboration with farmers
urbanization and buildable, and, last but not least, the and ranchers to eliminate pollution from the
use of land, water, the restriction of the areas of agricultural sector, land use and increased soil health,
animal feed and cultivation, reforestation. That is, transportation reform, investment in zero-emission
decarbonization means changing the existing vehicle infrastructure; public transport; high-speed
industrial, agricultural, productive economic model trains, protection of natural ecosystems, increased
and replacing it with another one that is still in the carbon storage in the soil, afforestation and
making. reforestation; biodiversity protection; cleaning of
hazardous waste locations .
Climate change is caused by human activity; it causes
an increase in fire, an increase in sea level, droughts, The New Green Deal demands a public, private,
and other extreme weather events. Global social, wide-ranging agreement on all sectors that
temperatures must be maintained below 1.5. Degrees contribute to environmental damage and in that sense
to avoid the severe impacts of climate change, to has the merit of the total response to a problem that is
reach net global emissions from zero by 2050. not only part of the market, for signs that it is, but
In February 2019, l to House of Representatives of the covers the entire operation of the market.
US, at the behest of Alexandria Ocasio-Cortez, passed
a resolution in favor of a Green New Deal. (10)
(H.Res. 109 –Recognizing the duty of the Federal 4. FROM THE NEW GREEN AGREEMENT TO
Government to believe a Green New Deal, 116th INNOVATIVE FINANCE.
Congress.)
The doctrinal basis is that of the UN and the Paris The New Green Deal has, above all, the merit of the
Agreement. framework: the new global social contract or it is
There are four objectives: achieve zero greenhouse green, or it will be nothing. Its success, beyond the
gas emissions; create jobs of public and private actors doctrinal discussion, is to have put climate change at
to undertake, invest in infrastructure and industry; the center of universal concern and immediate and
ensure everyone: clean air and water; resistance to concrete political priority.
climate change: healthy eating; access to nature;
sustainable development; promote justice and equity The New Green Deal is an interesting proposal
in the most vulnerable communities.consultation, because it dares to materialize in political terms what

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until now are scientific abstractions or first legislative be said, applying a wholesale tax on several harmful
initiatives, mostly for the elaboration of the UN or the items, e.g., plastic items But not always the consumer
Paris Agreement. It is an act, say it, of political taxation represents the best and most efficient way to
courage. It is also offered as an instrument of public fight the climatic change.
governance, open to inclusive collaboration, of
unions, cooperatives, civil society groups, scientists,
and business people. 5. PIGOUVIAN TAXATION
Its main restriction is that it does not anticipate or
advance the financing of the transition to a society Some authors unite their contribution to a word, who
free of climate change. It is a pact or without turn on the cultural imaginary and survive, sometimes
quantification, which risks turning it into wishful unfairly, to the rest of their work. Schumpeter and
thinking. innovation or Pigou and welfare state or Pigouvian
Innovative finance implies the presence of new tax, for environmental tax. (11) (Tulio Rosembuj,El
instruments and mechanisms of substantial and stable Impuesto Ambiental, Barcelona, 2013)
flows of public resources. Its particularity is the Precisely, ACPigou is the one that during the first
purpose that inspires it: there is innovative finance thirty years of the last century, faces the divergence in
provided that the fund is functionally aimed at the market between private cost (product) and social
resolving negative externalities or, better yet, to cost (product). The glorification of the company does
protect a public good of freedom and dignity of the not always result in a favorable result to the general
person. interest. It can be filled by public correction of the
Climate finance is innovative by definition; it brings particular action, either by a prize or by the tax. And
together the resources that catalyze the development this occurs because there are external effects that are
resistant to climate change and low carbon use, not controlled, external economies that harm or
covering the costs and risks of climate change, benefit others, externalities that can be negative
facilitating the capacity for adaptation and moderation (harmful), or positive (advantageous) for others.
and stimulating research and development of new
Clean technologies. What makes it remarkable is the The Pigouvian tax is the response to the
urgency. internalization of social costs caused by excess
The worsening of global emissions requires a direct systemic risk not assumed by those responsible. When
restriction towards the decarbonization of the the social cost of action exceeds its private cost, a tax
environment and energy — renewables and carbon equal to the difference between the two can correct
sequestration. Therefore, new resources are needed in the result of the market. The tax induces to internalize
the transition economy. And the environmental tax the costs of its behavior, to reduce its activity.
does not hide its prominence. Schwartz defines it as responsibility failure.
Economic activity causes unpaid social costs. They
The financing of the new green pact pays the can be secondary or incidental - smoke, noise, odors -
Pigouvian taxes, but also the coercive regulation of or substantial - the event itself produces undesirable
specific sectors, to the limit of their expropriation or effects on the chain, v, g, climate change.
confiscation, the declaration of eminent domain, and The individual does not compensate or reimburse for
the strict mandates of activity and prohibitions. their social cost, and therefore, only the intervention
There are no options to be excluded in advance. can save the market failure. The Pigouvian tax has as
Environmental taxation should tax inputs or outputs its axis the function of neutralizing environmental
along with the principle of environmental damage. It damage.
is not enough neither true to disregard this kind of The environmental tax is offered as an instrument of
taxes, under the opinion of a likely negative impact on regulation and collection. Didactic is not enough or
industrial competitiveness and risk of production. The sufficient if it is intended to internalize costs not
experience shows that there were no problems of assumed. It is necessary to collect because otherwise,
competitiveness for those countries who had chosen the aesthetic agreement and systematic disobedience
environmental taxation as a way to preserve it. are installed.
(Sweden, Denmark, Finland, Norway) The same can

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The tax should be collected based on the damage owners. It is not fair that the conservation and
caused by economic activity in the sustainable value sustainability costs borne by some individuals are not
of the collective environmental good, and if, also, the carried for those who benefit from us. It is nothing
behavior of commercial agents changes, even better. original to defend the payment of those who harm and
The role of the tax should not be overestimated. But, the collection of those who offer welfare to others.
its message to civil society is clear and resounding.
Some damages harm third parties; there are charges The UN Climate Change Report suggests some
that move on others, without satisfying the costs. That policies for accelerated decarbonization, on the one
is why the burden must be charged. The economic hand, tax reforms and on the other political
capacity, the sustainable value, is the conservation instruments for specific sectors. (12) (A Climate
and continuity of the collective environmental good Action Summit, 2019., cit. P.24).
(water, soil, air, natural resources). After all, taxes are In tax matters, it includes both taxes and emission
not created to make friends. permit systems, with the common objective of setting
However, from the first Nordic experiences, it is a "single and intersectoral price of coal, together with
convenient not to identify environmental tax with the progressive reduction of subsidies for fossil fuels.
higher fiscal pressure. One thing does not necessarily For acceptance, they must consider a social balance
lead to the other. The environmental tax contributes to and benefit low-income families. "
public spending, and, simultaneously, ordinary Sector policy suggests new principles and practices,
taxation on labor, the benefit, saving, can be reduced incentives, a moratorium on traffic, building, and
so that, in the end, the existing tax burden is not energy sectors can mediate in the market, in its
increased. It is not easy or straightforward. Still, failures, and correct development towards a
neither is it to remain without arguments in the face of sustainable direction.
environmental, social, economic deterioration, unless
a model is defended predatory of the environment, of Despite its title - Ambitious political measures - it
the people, of the species. The alleged loss of does not seem that ambition looks. They are measures
international competitiveness does not prevent it. without luster, which will hardly serve to prevent the
Curiously, contrary to what is thought, the best environmental crisis of 2030. Indeed, the discourse of
competitiveness corresponds to those vanguard the economic incentives of the 1990s cannot be
countries in environmental taxation and guidance. sustained as a master alternative to the climate crisis.
It is an insufficient account.
The environmental tax proposes a real challenge to
the tax law, forcing to reexamine the extension of the What seems clear, and at the same time, visible, is
principle of economic capacity in terms other than that the economy of the New Green Agreement is not
those recognized by the market. It is no longer about free: it requires a lot of money and that money,
income, wealth, or consumption, but about fundamentally, must come from taxes. The tax battery
environmental damage, adequately valued. But, not includes not only indirect taxation but also direct
only. Its foundation - negative externality - imposes taxation and not only specific but general taxes.
the consonant reading of the principle of equality. First, the general indirect taxation of the Carbon Tax.
Indeed, there is no treatment parity if there are Second, the general direct taxation of the Real
charges - harmful - that are not supported by the one Corporate Profits Tax.
that produces them, moving them over the others, Third, the general Pollution Value Added Tax.
without compensation from you. Four, a direct taxation on plastic pollution.
In other words, why should each person absorb
smoke, smell, noise, health damage, a decline in their
social welfare caused by someone in their interest? Or 5 .1. THE INDIRECT TAX OF CARBON TAX.
why destroy nature's economy by pure economic
calculation?
Conversely, both civil society and the market must The Carbon Tax is the example of a Pigouvian tax par
bear the benefits that derive from the creation of excellence. It comes from innovative financing with
social advantages by rustic, forestry, family farming the dual purpose of collecting and changing behaviors

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and facilitating less tax pressure in other economic The tax base of the carbon tax is the amount of tons of
sectors. - Double dividend-. The double dividend, carbon, CO2, and equivalent units, contained in the
which is one of the indicators of innovative finance, emitting sources in the market. Coal, oil, natural gas,
means that tax revenues not only generate public and emissions of cement, steel, iron, aluminum
resources and modify behaviors, but also, that allow Chemistry paper.
other taxes to be reduced that may cause distortions The type of tax is a delicate decision because its
on the offer of employment, investment or effectiveness depends on it is an excellent sign of the
consumption (Pearce) (13) (Tulio Rosembuj, Los price that leads to the reduction of the damage caused
tributos y la protección del medio ambiente, Madrid, by carbon emissions, since, failing that, it would be
1995) irrelevant.
Pigou, in the original idea, proposed, in the abstract,
The first global challenge of the environmental tax that the tax should establish a marginal cost to
has been and is the CO2 tax since it knew how to polluters equal to the marginal damage caused by
precede what is now the severe problem of climate their contamination. The Pigouvian tax taxes evils,
change. Its superiority of application is recommended not goods. The literature is wide and varied.
concerning other mechanisms such as emission rights, The idea of setting a single and intersectoral price,
whose experience, so far, in the European Union, they fostered by the UN, runs into gigantic obstacles. First,
define the market like a lottery from which they are all forecasts are outdated.
beneficiaries precisely those that caused and caused Estimates of future damage from current emissions
pollution. ranged from USD 5 to 20 per ton of CO2 until
The basis of the tax is to tax atmospheric gases that recently. Nordhaus uses the model of regional
cause climate change and global warming. The integration of climate and economy (RICE),
primary greenhouse gases are carbon dioxide (CO2), suggesting that the price of coal of $ 17 in 2010 per
methane (CH4) and nitrous oxide (N20); also, tonne at 2005 prices reach $ 70 in 2050. Some
hydrofluorocarbons (HFCs ), perfluorocarbons propose an initial estimate, vg9.5 USD in 2015, rising
(PFCs) and sulfur hexafluoride (SF6). to USD 23 in 2050 and USD 56 in 2100. Stern notes
The purpose is the moderation, reduction, or that the ordinary marginal damage per ton of CO2 is
elimination of greenhouse gas emissions directly and USD 85. The highest carbon price is the one applied
immediately as a result of the application of the tax or by Sweden, 220 US dollars. Circa, but that is far from
by stimulating taxpayers to modify their production the marginal damage caused.
and use processes in response to these objectives. The IMF estimates that 75 dollars per ton of Carbon
The sustainable value is entirely constructed when the Tax could correspond to an emission level
taxable event is formed based on the units of carbon corresponding to the 2º C. Carbon price levels will
produced that qualify as a source of greenhouse gas rise by more than 200% above the necessary
emissions, at the origin of the product or the standards in 2030.
destination, making use of autonomous valuation of The IPCC, after examining a hundred models of the
the legislator of economic capacity, which is not optimal tax rate, fixed USD 12 per ton. of CO2 in
market, for its justification and amount. 2005, even though it mentions a range of options
This is close to the idea that inspires the Pigouvian between USD 3 and 95. At present, given the
tax: the damage function results from the emission of seriousness of the facts, it suggests 14,300 dollars per
carbon units of the greenhouse effect to the detriment metric ton in 2050. If this were feasible, it would turn
of the atmospheric environmental good and negative the Carbon Tax into a real Pigouvian tax.
repercussions on species, biodiversity, activities The price of coal in that quantitative dimension would
Social and economic neutral. The function of physical be the end of the leading global polluters. The high
damage implies a monetary valuation of the cost as a price is equivalent to a ban on the manufacture and
result of the pre-existing, preliminary, preliminary commissioning of emissions of carbon units in the
activity or production of the polluter, which, to our atmosphere. The end of polluting emissions from the
end, is the index of ability to pay that is intended to be industry of oil, carbon, gas, natural, and other sources
taxed. such as cement, steel, iron, aluminum.

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The Carbon Tax affects medium and low aviation for flights within the European Economic
consumption. Hence, the proposals to compensate Area. (16) (Commission Staff Working Document,
them with the resources collected, through a single- Financing the EU Budget: report on the operation of
family reimbursement, to alleviate their regressive the own resources system, Brussels, 2.5.2018.172).
nature. It is to benefit low-income families, mitigating The value of the EU ETS is ambiguous. On the one
the impact of the tax on their economies. hand, the price of CO2 emissions was introduced in
The tax makes it possible to address the equitable production and investment decisions, sending a clear
redistribution of those socially less acceptable effects message of the necessary reduction of greenhouse gas
of the taxation on the poor. National experiences emissions. Furthermore, the regime is negative,
indicate different ways. First, the reductions in the exhibits high transaction costs, and has delivered free
Social Security contributions of employers and allowances, which created substantial gains to its
contributions to workers' funds as well as aid to small receptors' commitment. The EU is the reduction of
and medium enterprises. Secondly, compensation emissions by 40% between l990 and 2030.
between the tax on carbon with bonuses on the The European scheme had an impact on the market
income of personal work and economic activities in basically by gratuitousness in the distribution of value
the Income Tax. Third, the creation of tax credits in between economic agents, but, indeed, to a great
the income tax that is more or less equivalent to the social, economic and tax resources (legal uncertainty,
burden borne by the transfer of the fuel consumption unrealistic prices, limitations cost international
tax. Finally, the existence of social sectors that are not offset).
contributors is worthy of an effective transfer of the Something could change in the future if a contribution
reimbursement that concerns them, a kind of social from the EU ETS to the Union Budget as an Own
dividend. Resource results approved. This would involve the
There was a proposal of a Carbon Tax in the allocation of 20% of certain revenues from the total of
European Union through a Directive on June 2, 1992, allowances available for auction to the EU Budget.
but failed. The EU opted for a cap-and-trade market This is a significant step because if the EU auctions
approach to regulating emissions. It imposes a the pollutions permits and not give for free, it may use
quantity control in the form of a cap and then the auction receipts purposes to fight climate change
allocates emissions permits among the firms that in in the EU as a single market.
the aggregate equal the cap. (14) (T. Roberts, The European system's main criticism is about the
Greenbacks for the Green New Deal, 17 Pitt. Tax Rev, permissive behavior with speculation: the permits for
9.5.2019). free with the chance to resell on the market at a price
The Carbon Tax is in force in some countries of the that was not that of the issue. The cartelization of
European Union levied on CO2 Emissions, e.g., carbon emissions has had the potential to create
Denmark, Finland, Sweden, France, Ireland, Slovenia, sufficient income for the lucky companies that receive
taxing sectors not covered by the Emission Trading the rights, and this, without counting on corruption
System. But there is not in the European Union a and calculation fraud, which was detected in various
single Carbon Tax imposed on all sources of experiences.
greenhouse emissions in areas not covered by the EU " This experience dictates that the process to
ETS: transport, smaller businesses, and agriculture. determine the design features of the ETS, and its
(15) (High-Level Group on Own Resources, Future operation, must be transparent and rent-seeking
Financing of the EU, December 2016). lobbying resisted as a large part of the ineffectiveness
of the EU ETS has been the substantial concessions
The European Union has been a pioneer, in extension won by lobbyists. "(17) ( J.Dabner, The rehabilitation
and depth, in the creation of the emission rights of the European Union`s emission trading scheme:
market. It provides a cap on the total amount of Should Australia go there again, ssrn.com / abstract
greenhouse gases that can be emitted by the sectors = 3461391).
covered. Companies receive or buy emission
allowances that they can trade with one another as
needed. It applies to over 11000 power plants and 5 .2. REAL CORPORATE PROFITS TAX
industrial installations across the EU, as well as DIRECT TAX .

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benefits assessed according to corporate income under
" Under the current tax system, the taxpayers with the the current Corporate Tax. The first $ 1 billion would
greatest resources can steadily reduce their effective be exempt from the surcharge.
tax rates through selective income reporting and tax The book-tax gap is a usual procedure of the
sheltering. "(18) (Celia Whitaker Bridging the Book- companies in whose virtue they hide benefits to the
Tax Accounting Gap, The Yale Law School, 2005). Administration while they exaggerate it in reports to
their investors and shareholders. The division
The disagreement between accounting books and tax between fiscal accounting and financial accounting is
returns are triggered by the use of tax shelters to hide a source of tax avoidance and avoidance.
corporate benefits. The tax shelter is any operation, The purpose of its initiative is to prevent the
agreement, plan scheme designed to cancel, reduce or company from transferring all its benefits to the
defer the tax. It is what is known as aggressive tax shareholders in a given period, without paying
planning. anything or almost no tax to the Public Treasury. In
From the comparison between two companies that this way, it is proposed to eliminate the gap between
have the same accounting result, but one pays less tax "tax-books," consisting precisely in transporting the
than the other, the presence of a tax reduction plan benefits to the shareholders while reporting low or no
can be deducted. The tax avoidance affects the benefits to the Tax Administration.
effective rate in two ways. On the one hand, creating The surcharge is based entirely on the deductible
differences between the accounting books and the tax, benefits of the financial accounting books, certified
between the financial accounts or the taxable income, and audited on a basis close to the real economic
e.g., tax credits, the deferral of the tax. On the other, benefit. In truth, it is a new tax on the calculation of
in the case of the transnational company the reduction the real benefit of the company, based on the rule on
of the effective rate occurs through the displacement accounting, financial statements, before the tax
of benefits to territories of low taxation. settlement scheme of Corporation Tax.
Permanent differences exclude income from the tax To this is added the will to strengthen the fight against
base and decrease the effective tax rate of the tax evasion. Suddenly, based on audited and certified
company by increasing the profits of shareholders and accounts, the possibilities of circumvention are
managers. prevented. "We estimate that close to 1,200 public
The key is to raise accounting earnings and reduce corporations would be reliable for this tax and that it
taxable income. would raise $ 1.05 trillion on public companies alone
Elizabeth Warren, candidate for the Presidency within over the ten-year budget window 2019-2028." (20)
the US Democratic Party, runs an attractive (E. Saèz, G. Zucman, University of California,
hypothesis of innovative financing, perfectly Berkeley, April 8, 2019). The collection would be
compatible, with the enormous resources needed for affected by the financing of the fight against climate
the transition economy, which do not appear as part of change. The proposal is extremely interesting because
the New Green Deal, although neither contradicts. it has a broad, general nature of a direct tax on the
The use of tax shelters is the main reason for the ability to pay , but, which assumes as taxable fact
deliberate manipulation between accounting books another benefit than the typical tax benefit - the
and tax. At least 50% of the accounting-tax avoided tax benefit - and does so considering that this
disagreement originates from tax sheltering. (19) (T. is the real benefit activity that usually escapes the
Rosembuj,La Crìsis Financiera y el Arbitraje Fiscal contribution to public spending.
Internacional Barcelona, 2012). There are other ideas in circulation, which have not
Warren's idea is a direct tax on the excess profit of yet reached a sufficient degree of acceptance. Still,
American companies subject to the Corporation Tax. whose contribution to the Green Deal could be
It is a new tax whose taxable event is tax avoidance, significant and which, according to the structure,
sharing a purpose with the Diverted Profit Tax of the could be a direct imposition on the producers or
United Kingdom from 2015. indirect on the consumers. Case of the Pollution
The "Real Corporate Profits Tax" would be 7% of the Added Tax.
company's consolidated global profits as a result of
the declared accounting, financial reports, not of the

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5.3. THE POLLUTION VALUE ADDED TAX. Income-type VAT taxes any stage of the economic
processes, of any kind, on the added value of the stage
The general tax on polluting activities is a general tax to conclude by taxing the net national product, as if it
on the consumption of harmful goods and services were an income tax that derives from the productive
aimed at increasing its costs and discouraging the activity. It is the difference between sales and
demand for use that is environmentally unacceptable. purchases for a period, excluding investments in fixed
Its version is similar to that of a general tax on assets or inventories.
harmful environmental consumption , whose
ideological patronage is attributed to Milton More importantly, it is a tax that holds the power of
Friedman. the organization of the productive activity as an object
In France, Michel Bornier proposed a tax on of the ability to pay.A tax that gathers the double
ecological value. This is an additional VAT tax at an dividend in a single beam: taxing an economic wealth
average tax rate of 0.5 and 1%, depending on the that is socially harmful, at the head of the
ecological incidence of services and products. The organization of the company, not of its participants
purpose of the tax would be to modulate the rates of ( IRAP e.g., in Italy (Income tax of the organization
harmful goods and services due to their potential or of the productive activity).
actual contamination. Their project had no scope. Harmful products can be disqualified since they
In 1993, Belgium introduced Ecotaxes , a tax that constitute sources of diffuse contamination,
primarily aimed to change the behavior of the generating disparity of treatment (equality of
production of certain goods considered as harmful, a resources) concerning others that being similar does
priori renouncing collection. On the one hand, with not cause such problems. Harmful discrimination is
the stimulus of refundable deposits to the consumer based on the precautionary principle.
and on the other offering producers exempt the The list is broad but not exhaustive: beverage
payment of the tax if they achieved specific recycling containers, batteries, disposable products, fertilizers,
or reuse objectives. The model affects beverage pesticides, non-degradable plastic bags. It is an
containers, batteries, photographic cameras, enchanting tax on dirty CO2 emission technology
disposable razors, pesticides, non-recycled paper.It and, therefore, will add up so many resources for the
was a tax criticized by its zero collection and high- entire time that it is late in its eco-efficient change,
cost management. facilitating its recovery, reuse, or recycling through
The European Union examined in 2011 the idea of an the fiscal mechanism.
" indirect carbon tax on consumption according to Harmfulness is the fiscal burden to internalize the
how much CO2 is emitted during the production of costs which would influence consumer behavior if it
particular commodities, irrespective of whether all or is not changed within a set period of time and is
a part of this process takes place within or outside the stimulus to the substitution of non-harmful products
EU." , but without ruling out an upcoming figure such that for reasons of cost cannot break the market
as the " European Carbon Added Tax on all goods and barriers imposed by the products with a high CO2
services ", adopting the perspective "of the content, according to the carbon footprint of the
consumers carbon footprint " (21) (High Level Group organization.
on Own Resources (M. Monti, Chairman, Future
Financing of the EU, December 2016, p.42).
From a different perspective, an income-type VAT 5.4. A DIRECT TAXATION ON PLASTIC
could be conceived, of a direct nature on harmful POLLUTION.
consumption whose axis is in the productive
organization. From the research The New Plastics Economy.
Rethinking the Future of Plastics (22). (World
It would be a variant of VAT, which does not follow Economic Forum, Ellen Mac Arthur Foundation and
the consumption model, such as community VAT, but McKinsey & Company, "2016 ) emerges that plastic
is a direct income tax: the sum of wages, interest, pollution entails a systemic environmental risk in
benefits, income from natural factors less deductions itself.
for annual depreciation of capital(subtraction mode).

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First, it is a sector of geometric growth, which plastic-like resins from virgin feedstock rather so
doubles its production and expansion rapidly. Second, recyclates. Both kinds of taxes have few taxpayers,
its effects are dramatic after a short cycle of first use, and that makes simpler the management. There are
reducing the productivity of natural systems, such as clear, direct taxes on plastic manufactures. (24)
the oceans and collapsing urban infrastructure. The (Rethink Plastic, The price is right… or is it?, Taxing
cost of its externalities, in particular, plastic plastic, September 2018).
packaging, exceeds the total benefit of the sector. This
is evident in terms of its greenhouse gas emissions in
production and incineration. CONCLUSIONS
The pollution generated by plastics and microplastics
goes beyond national borders. "Marine litter and Climate change is not a theory.The systemic risk is
microplastics are a particular concern and threaten the here, and that means that we have to challenge bad
conservation of the seas' biological resources." (23) times through regulation and taxation.the regulation
(EU Commission European Strategy for Plastics in a claims a return of a command and control approach in
Circular Economy ", Com / 2018/028). Less than terms of environmental public and social
30% of 25 million tonnes of plastic waste is collected governance.It is useful the idea of a New Green Deal,
for recycling. including law, expropriation,confiscation, and
The alternatives go through a radical increase in taxation. We should face a public good as a whole, for
recycling and reuse, compostable plastic packaging, the good environmental protection.In a matter of
the reduction of plastic waste in natural systems, and taxation it is necessary a set of Pigouvian taxes: an in-
the development of biodegradable plastic. depth Carbon Tax, a Real Profit tax on Corporation,
fighting tax evasión and avoidance, and the exam of
The new plastic taxation should be designed to raise new taxes as the Value Added Pollution Tax on
revenue, not only to change behavior. Any tax or a set organizations and an approach to Plastic taxation on
of taxes should be part of the innovative financing: a producers and wholesalers.
collection of public resources and influence on
taxpayer behavior. The double dividend here is the
collection and the reduction of the use of plastic
overall, increasing the reuse and recycling of the
plastic that is used. The most efficient and fair plastic
taxes should be designed on the purchase or sale of
monomers or resins, provided it can be ensured the
negative externality on others than the producer or he
wholesaler and, also, discourage particular items of

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DOPO LA CORTE EUROPEA mio avviso, il primo significativo “arret de
la Cour” in Italia, dopo la sentenza
ANCHE LA CASSAZIONE ”Ivanova” (1) della Corte EDU del 21 aprile
“APRE” ALL’“ABUSO DI 2016, teso a fare chiarezza sull’insieme
dei presupposti richiesti (ed
NECESSITÀ”.
oggettivamente verificabili) perché il
diritto di abitazione possa fungere da
ostacolo alla esecuzione dell’ordine
giudiziale di demolizione.
Lorenzo Bruno Molinaro
La sentenza, pur ritenendo infondato il
ricorso proposto dalla parte privata
ricorrente, esprime uno sforzo
Via libera degli ermellini al bilanciamento commendevole, nella interpretazione
dei diritti e alla “valutazione di dialogica delle norme interne e
proporzionalità tra l’abuso - se di convenzionali, volto a valorizzare in senso
dimensioni tali da farlo ritenere di innovativo il principio di legalità,
necessità - e gli interessi della comunità al consolidando il bisogno di un equo
rispetto delle norme”. contemperamento di tale principio con la
esigenza sempre più pressante di
assicurare protezione ai diritti
Nota a cass. pen., sez. III, 2 ottobre fondamentali (fra cui il diritto al rispetto
2019, n. 40396. della vita privata e familiare e, dunque,
alla inviolabilità del domicilio), in
presenza di un abuso di limitate
dimensioni, in un sistema, peraltro, in
SOMMARIO: 1. Premessa. 2. La sentenza
continuo movimento ed in crescente
“ivanova” e gli approdi interpretativi della
apertura verso le decisioni della Corte
corte europea in materia di
europea dei diritti dell’uomo e i principi
“proporzionalità” della sanzione
sovranazionali, che la giurisprudenza
demolitoria. 3. L’apertura Della Sentenza
interna non può ignorare (v. le sentenze
In Commento: L’abuso È Considerato Di della Corte Costituzionale n. 348 e n. 349
Necessità Se Presenta Limitate del 14 ottobre 2007, in base alle quali “le
Dimensioni. 4. La scriminante dell’abuso di norme della convenzione europea
necessità nella giurisprudenza di nell’ordinamento italiano hanno valore di
legittimità. 5. Considerazioni Finali. norme interposte (fra le leggi e la
Costituzione) che devono essere
rispettate, in quanto integrano il
1. PREMESSA. contenuto degli obblighi internazionali
che, in applicazione dell’art. 117 della
La sentenza che si annota (Pres. Di Costituzione, si impongono all’attività
Nicola, Rel. Socci) è stata depositata pochi normativa dello Stato e delle Regioni,
giorni fa (il 2 ottobre 2019) e merita di sempre che esse non siano in contrasto
essere segnalata in quanto rappresenta, a con altre norme costituzionali”).

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2. La sentenza “Ivanova” e gli approdi che nella casa da demolire i signori
interpretativi della corte europea in vivevano; tutti piuttosto si erano
materia di “proporzionalità” della soltanto limitati ad accertare che
sanzione demolitoria. l'edificio era stato realizzato
abusivamente”.
Come riconosciuto dalla stessa sentenza La Corte ha, dunque, condannato la
in commento, il principio affermato si Bulgaria per violazione dell’art. 8 della
ricollega agli effetti prodotti Convenzione che riconosce e tutela il
nell’ordinamento interno dalla nota diritto alla inviolabilità del domicilio.
sentenza della Corte EDU del 21 aprile La Corte, nella sua decisione, ha anche
2016, c.d. ”Ivanova”(2), chiamata a stabilito che “gli Stati contraenti sono
pronunciarsi, in fattispecie per certi versi tenuti ad assicurare un esame
analoga, sul caso di due coniugi bulgari giudiziale della complessiva
che avevano realizzato un'abitazione sulla proporzionalità di misure così
costa del Mar Nero, in una località invasive, come la demolizione della
paesaggisticamente vincolata e senza i propria abitazione, e a riconsiderare
dovuti permessi. l'ordine di demolizione della casa
Per questa abitazione, la Corte di abitata dai ricorrenti alla luce delle
Cassazione bulgara aveva attribuito alla condizioni personali degli stessi, che
civica amministrazione titolo irrevocabile vi vivevano da anni e avevano risorse
per la demolizione, in seguito affidata ad economiche limitate”.
un'impresa privata. Insomma, secondo la Corte, un conto è
La demolizione, infatti, era stata proteggere il diritto meramente
riconosciuta legittima e doverosa dai economico di chi costruisce violando la
giudici perché conforme alla normativa normativa edilizia e un altro è fare in
bulgara e finalizzata al perseguimento di modo che la prima e unica casa di una
un fine pubblico: la lotta all'abusivismo persona in difficoltà economica non venga
edilizio, fenomeno molto diffuso in demolita con leggerezza.
Bulgaria. Da notare che, nelle sue più importanti
La Corte di Strasburgo è pervenuta, decisioni sul tema, sempre la Corte
invece, a conclusioni diametralmente Europea ha anche puntualizzato che:
opposte, dopo essere stata chiamata ad a) “l’ordine di demolizione per un abuso
accertare se poteva ritenersi violato l'art. edilizio costituisce sanzione penale
8 della Convenzione Europea, che allorquando la sua esecuzione
sancisce il diritto al rispetto del domicilio. intervenga a distanza di numerosi
La demolizione, secondo la prospettazione anni a far data dall’accertamento del
difensiva, rappresentava, in effetti, una fatto e non sia stata acquisita alcuna
marcata ingerenza nei diritti dei prova per dimostrare che in ogni fase del
ricorrenti, che da anni abitavano procedimento il richiedente abbia
l'immobile. ostacolato il regolare svolgimento delle
La Corte ha dato loro ragione, in quanto indagini” (Hamer c. Belgio, 2007, n.
“nessun giudice aveva esaminato, 21861/03);
valutato e ponderato la circostanza

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b) “chi ricorre non può essere biasimato 25446/06, e Winterstein e altri, § 148,
per aver esperito appieno tutti i rimedi 2013, n. 27013/07);
previsti dall'ordinamento nazionale; in e) “l'interferenza non può di norma essere
ogni caso, la sua condotta costituisce una considerata giustificata semplicemente
circostanza oggettiva che non può essere perché il caso rientra in una norma
imputata allo Stato convenuto e che deve formulata in termini generali e assoluti e
essere tenuta in considerazione nel la semplice possibilità di ottenere un
determinare la ragionevole durata del riesame giudiziario della decisione
procedimento” (Eckle v. Germany, § 82, amministrativa che causa la perdita della
1982, n. 8130/78); casa non è quindi sufficiente; la persona
c) “rappresentando la perdita della casa la interessata deve essere in grado di
forma più estrema di interferenza con il contestare tale decisione sulla base
diritto al rispetto della casa stessa, inteso del fatto che è sproporzionata in
sia come diritto di proprietà che come considerazione della sua situazione
diritto di abitazione, chiunque sia esposto personale; naturalmente, se in tali
a tale rischio - appartenente o meno ad un procedimenti i giudici nazionali
gruppo vulnerabile - dovrebbe in linea di considerano tutti i fattori rilevanti e
principio poter beneficiare della valutano gli interessi in conflitto in linea
proporzionalità della misura con i principi di cui sopra (in altre parole,
determinata da un tribunale indipendente se non vi è motivo di dubitare della
alla luce dei principi pertinenti in base procedura seguita in un caso specifico), il
all’articolo ritenuto violato” (McCann, § margine di apprezzamento permesso a
50, 1995; Ćosić, § 22, 2019, n. 28261/06); quei tribunali sarà ampio, in
d) “i fattori rilevanti a tale riguardo, riconoscimento del fatto che essi sono in
quando si tratta di costruzioni illegali (...), una posizione migliore di un tribunale
potrebbero essere la natura e il grado internazionale per valutare le esigenze e
dell'illegalità, la natura precisa le condizioni locali, e la Corte sarà
dell'interesse che si vuole proteggere riluttante a smentire la loro valutazione”
dalla demolizione ed anche quello relativo (v. Pinnock e Walker contro Stati Uniti
alla disponibilità di idonee Kingdom (dec.), 2011, n. 31673);
sistemazioni alternative per le g) “tuttavia, la Corte non può essere
persone colpite dalla demolizione (v. d'accordo con la posizione espressa da
Chapman, §§ 102-04); un altro fattore alcuni tribunali (...), secondo cui
potrebbe essere se esistono modi meno l'equilibrio tra i diritti di coloro che
severi di trattare il caso e l'elenco non rischiano di perdere la propria casa e
può essere - di certo - ritenuto esaustivo, l'interesse pubblico a garantire
sicché, se la persona interessata contesta l'effettiva attuazione dei regolamenti
la proporzionalità dell'interferenza sulla edilizi può essere una regola assoluta
base di tali argomenti, i tribunali devono che non ammette eccezioni; tale
esaminarli attentamente e fornire approccio potrebbe essere sostenuto
adeguate ragioni in relazione ad essi” (v. dall'articolo 1 del Protocollo n. 1, che
Yordanova e altri, § 118, 2012, n. conferisce alle autorità nazionali una
considerevole libertà nel trattare la

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costruzione illegale (...) o in altri contesti assoluta può comportare rischi di abuso,
(v. Animal Defenders International v. The incertezza o arbitrarietà nell'applicazione
United Kingdom [GC], 48876/08, §§ 106- della legge, delle spese e dei ritardi;
09, CEDU 2013 [estratti], con ulteriori tuttavia si può sicuramente prevedere che
riferimenti); ma dato che il diritto al le autorità amministrative competenti e i
rispetto della propria casa ai sensi tribunali amministrativi, che abitualmente
dell'articolo 8 della Convenzione tocca si occupano di questioni relative alla
questioni di importanza fondamentale demolizione di edifici illegali (cfr.
per l'integrità fisica e morale paragrafi 26, 27, 34 e 37-39 sopra), e che
dell'individuo, il mantenimento delle hanno recentemente offerto prova di aver
relazioni con gli altri e un posto definito tali questioni alla luce
stabile e sicuro nella comunità, dell'articolo 8 della Convenzione (cfr.
l'esercizio del bilanciamento in base a paragrafo 30 sopra), saranno in grado di
tale disposizione, nei casi in cui affrontare tali rischi, soprattutto se in
l'interferenza consista nella perdita questo compito verranno assistiti da
della sola casa di una persona, è di un parametri o linee guida appropriate”
ordine diverso, con un significato (McCann, 1995, § 54, cit.).
particolare che si riferisce alla
portata dell'intrusione nella sfera
personale degli interessati (v. Connors, 3. L’apertura della sentenza in
§ 82); questo può normalmente essere commento: l’abuso é considerato di
esaminato caso per caso, precisandosi, necessità se presenta limitate dimensioni.
inoltre, che non v'è alcuna prova che il
legislatore abbia dato considerazione Con la sentenza in commento, che rievoca
attiva a questo equilibrio o che, optando un precedente dello stesso estensore
per una interpretazione generale delle (Cass. pen., Sez. III, 4 maggio 2018, n.
norme piuttosto che per una soluzione più 48833), la Cassazione evidenzia
strettamente su misura, si sia tenuto preliminarmente che:
conto degli interessi tutelati ai sensi - “nessuna equiparazione può
dell'articolo 8 della Convenzione” logicamente farsi tra la demolizione e la
(Vallianatos e altri c. Grecia [GC], 2009, n. confisca, trattandosi di due istituti diversi
29381/09 e n. 32684/09, § 89, CEDU 2013, che operano su piani completamente
nonché Animal Defenders International, §§ diversi: sanzionatoria la confisca e solo di
114 -16); riduzione in pristino (poiché riporta il
h) “né può la Corte accettare il territorio alla condizione iniziale, prima
suggerimento che la possibilità per gli dell'abuso) del bene leso, la demolizione
interessati di contestare la (v. Cass. Sez. 3, 22/10/2009, n. 48925,
demolizione delle loro case in Viesti; Cass. Sez. 3, 11/02/ 2016, n. 5708,
riferimento all'articolo 8 della Wolgar)”;
Convenzione comprometterebbe - “la demolizione dell'immobile,
gravemente il sistema di controllo attualmente prevista dall'art. 31, comma
degli edifici (v. paragrafo 37 sopra); è 9, del T. U. n. 380/ 2001 e già dall'art. 7
vero che l'allentamento di una norma della legge 28 febbraio 1985 n. 47, non è

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esclusa anche dalla eventuale alienazione investa in primo luogo il tema del
a terzi della proprietà dell'immobile parametro quantitativo medio preso in
abusivamente edificato. L'eventuale considerazione anche in passato da
acquirente (reale o simulato) numerose decisioni della Suprema Corte
dell'immobile abusivo subirà le finalizzate alla individuazione delle
conseguenze della demolizione e potrà “costruzioni di limitata entità volumetrica”
rivalersi, nelle sedi competenti, nei per l’applicazione dell’istituto
confronti del venditore (Sez. 3, 28/3/2007, dell’amnistia, quali sono quelle di
n. 22853, Coluzzi)”; superficie non superiore a 130/150 metri
- “il tempo trascorso dalla realizzazione quadrati (cfr., fra le tante, Cass. pen., Sez.
della costruzione abusiva alla demolizione III, 15 marzo 1982), e, prima ancora, sia
dell'opera non rileva per la considerazione pure solo indirettamente, dal decreto del
della violazione di norme interne e Cedu”. Ministero dei Lavori Pubblici del 2 agosto
Nel prosieguo della motivazione, tuttavia, 1979, n. 1072, che si occupa delle
la Corte avverte (ed è questa la parte che “caratteristiche delle abitazioni di lusso”.
qui maggiormente interessa) che: In secondo luogo, non pare contestabile,
- “il tempo potrebbe rilevare solo per un nonostante il contrario avviso della
eventuale abuso di necessità per le Cassazione, che anche il tempo trascorso
esigenze abitative, ma tale assuma rilevanza per la valutazione della
prospettazione risulta assente nel ricorso proporzionalità della sanzione demolitoria
e genericamente richiamata (senza (nel caso esaminato dalla Corte le opere
nessuna specificazione) nella memoria di sanzionate erano state realizzate in un
replica”; arco temporale che andava dal giugno
- “le questioni personali e familiari della 1989 al febbraio 1990 e, pertanto, in
ricorrente non sono rappresentate, quindi, epoca oltremodo risalente).
a questa Corte, che pertanto non può D’altronde, sempre la Cassazione, con
verificare in linea del tutto teorica stante sentenza del 19 marzo 2019, n. 17398,
l'inammissibilità del ricorso per mancanza Proscio, pur avendo ribadito che l'ordine
di motivi specifici - autosufficienza) di demolizione costituisce una misura che,
l'incidenza sul caso della recente sentenza in una società democratica, è necessaria
della Corte europea dei diritti dell'uomo "alla difesa dell'ordine" e alla promozione
del 21 aprile 2016 (Ivanova e Cherkezov del "benessere economico del paese"(3),
V/ Bulgaria, ricorso 46577/15) e la ha, poi, ritenuto che, ai sensi dell'art. 8
violazione o no, nella fattispecie concreta, CEDU, è, comunque, necessario che una
dell'art. 8 della convenzione europea, valutazione della proporzionalità di tale
sotto il profilo della proporzionalità, tra misura (che comporta la perdita
l'abuso - se di dimensioni tali da farlo dell'abitazione) sia effettuata da un
ritenere di necessità - e gli interessi giudice indipendente, come chiarito dalla
generali della comunità al rispetto delle Corte EDU nella già citata sentenza del 21
norme”. aprile 2016, n. 46577.
Tale essendo la novità più significativa Il principio di proporzionalità impone,
della sentenza, non vi è dubbio allora che inoltre, che l'autorità giudiziaria valuti
la questione del bilanciamento dei diritti caso per caso se un determinato

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provvedimento possa ritenersi giustificato effetto utile l’articolo 6 § 1 della
anche in considerazione delle ragioni Convenzione”, per il quale "ogni persona
espresse dal destinatario della misura, al ha diritto a che la sua causa sia esaminata
fine di bilanciare il suo diritto alla tutela ... entro un termine ragionevole".
dell'abitazione ai sensi dell'art. 8 CEDU (o In ambito penale, peraltro, lo scopo di tale
di altro diritto fondamentale come il disposizione è quello di “garantire che
diritto alla salute) e l'interesse dello Stato l'interessato non sia costretto a rivestire
ad impedire l'esecuzione di interventi la qualità di imputato troppo a lungo e
edilizi in assenza di regolare titolo che l'accusa elevata nei suoi confronti
abilitativo, sicché deve essere il giudice a venga decisa in tempi, per l'appunto,
dover stabilire, tenuto conto delle ragionevoli” (Wemhoff v. Germany, § 18;
circostanze del caso concreto dedotte Kart v. Turkey [GC], § 68).
dalle parti, se il provvedimento limitativo Il periodo di tempo rilevante ai fini della
della libertà "reale" sia "proporzionato" determinazione della "ragionevole durata"
rispetto allo scopo (cfr., negli stessi sensi, va, comunque, calcolato - secondo la
Cass. pen., Sez. III, 20 febbraio 2019, n. Corte EDU - a partire dal giorno in cui
15141, Pignalosa). l'interessato viene formalmente accusato
E - di certo - non può pervenirsi ad una (Neumeister v. Austria § 18).
valutazione positiva del richiesto Tale termine può iniziare a decorrere già
requisito di “proporzionalità” se la prima che il processo inizi (Deweer v.
esecuzione della sanzione interviene a Belgium, § 42): ad es., dal momento
distanza di anni dal commesso abuso dell'arresto (Wemhoff v. Germany, § 19),
o dalla decisione di condanna. dalla formulazione dell'imputazione
In tema, la Corte EDU ha ripetutamente (Neumeister v. Austria, § 18) o dall'avvio
affermato che l’esecuzione di una delle indagini preliminari (Ringeisen v.
decisione giudiziaria non può essere Austria, § 110).
impedita, inficiata o ritardata in maniera Il termine "accusa" di cui all'art. 6 § 1 va
eccessiva (cfr., fra le tante, le sentenze inteso come "la notizia ufficiale fornita ad
Burdov c. Russia, 7 maggio 2002; un soggetto, da parte dell'autorità
Immobiliare Saffi c. Italia, 28 luglio 1999, competente, circa l'accusa di aver
e Hornsby c. Grecia, 19 marzo 1997), commesso un reato" (Deweer v. Belgium, §
“essendo lo Stato interno tenuto a 46); tale definizione coincide con la
garantire l’esecuzione delle decisioni verifica della "incidenza sostanziale" sulla
pronunciate dai Tribunali, all’uopo situazione soggettiva del sospettato
dotandosi di un arsenale giuridico (Deweer v. Belgium, § 46; Neumeister v.
adeguato e sufficiente ad assicurare il Austria, § 13; Eckle v. Germany, § 73; Mc
rispetto delle obbligazioni positive che su Farlane v. Ireland [GC], § 143).
di lui incombono”. Con specifico riferimento alla durata del
Astenendosi per un lungo periodo di processo penale, la Corte ha anche
tempo dal prendere le misure necessarie affermato che il lasso di tempo preso in
al fine di eseguire la decisione giudiziaria considerazione dall'art. 6 copre, di fatto,
definitiva ed esecutiva, l’autorità l'intero procedimento (Kónig v. Consiglio
procedente finisce per “privare di ogni d'Europa / Corte Europea dei Diritti

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dell'Uomo, Germany, § 98), incluso il luce delle circostanze del caso concreto e
giudizio di appello (Delcourt v. Belgium, §§ nell'ottica di una valutazione complessiva
25-26; Kónig v. Germany, § 98; v. the (Boddaert v. Belgium, § 36).
United Kingdom [GC], § 109). Del resto, sebbene alcuni stati e gradi del
Ne deriva che anche l'esecuzione delle procedimento siano stati, di per sé,
sentenze deve essere considerata parte trattati in tempi rapidi, la durata
integrante del processo penale ai fini complessiva del procedimento potrebbe
dell'art. 6 (Assanidze v. Georgia [GC], § comunque eccedere i limiti della
181). ragionevolezza (Dobbertin v. France, §
Ed infatti, “le garanzie previste dalla 44).
norma in parola sarebbero illusorie se i Va ricordato, in proposito, che l'art. 6 non
sistemi giudiziari ed amministrativi degli impone, sic et simpliciter, che i
Stati Contraenti consentissero che una procedimenti giudiziari siano spediti, ma
sentenza definitiva e vincolante (...) implica anche il più generale principio
potesse rimanere ineseguita” a detrimento della corretta amministrazione della
della persona interessata o anche di giustizia.
quella nella cui sfera soggettiva debbano Occorre dunque sempre effettuare un
riverberarsi i suoi effetti negativi in equo bilanciamento tra i vari aspetti di
violazione del principio dell’affidamento tale fondamentale diritto (Boddaert v.
incolpevole. Belgium, § 39).
“Il processo penale costituisce un unicum, Al fine di accertare se la durata di un
di tal che la protezione garantita dall'art. procedimento penale sia ragionevole, la
6 non cessa con la decisione finale. Se le giurisprudenza della Corte ha elaborato
autorità amministrative nazionali fossero diversi criteri, tra cui la complessità del
libere di rifiutare o omettere caso, il contegno del ricorrente e la
l'ottemperanza di una sentenza (...) o condotta della competenti autorità
anche solo ritardarne l'esecuzione, le amministrative e giudiziarie (Konig v.
garanzie di cui all'art. 6 - pure applicate Germany, § 99; Neumeister v. Austria, §
durante la fase giudiziale del processo - 21; Ringeisen v. Austria, § 110; si veda
diverrebbero, in parte, illusorie”. anche Pélissier and Sassi v. France [GC], §
La Corte EDU, nel procedimento Burdov c. 67; e Pedersen and Baadsgaard v.
Russia, ha anche chiarito che il diritto Denmark, § 45).
all’equo processo di cui all’art. 6 § 1 è Va, poi, sottolineato che, nonostante un
posto a garanzia, oltre che del corretto caso possa presentare profili di notevole
svolgimento del processo, anche complessità, la Corte non può considerare
dell’effettività della sua fase esecutiva. ragionevoli lunghi periodi di ingiustificata
Qualora, infatti, non fosse data concreta inattività (Adiletta v. Italy, § 17: in questo
attuazione alle sentenze rese dai tribunali caso, a fronte di una durata complessiva
degli Stati membri, verrebbero poste nel di 13 anni e 5 mesi, vi era stato un
vuoto anche le garanzie predisposte per intervallo di 5 anni tra la richiesta di
l’equo svolgimento del processo. rinvio a giudizio al GIP e l'interrogatorio
Inoltre, la ragionevolezza della durata dei dell'indagato e dei testi, nonché un
procedimenti deve essere determinata alla intervallo di 1 anno e 9 mesi tra la

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restituzione del fascicolo al P.M. e la tratti di incidenti isolati, o eccezioni, e tali
nuova richiesta di rinvio a giudizio). da formare un insieme o un sistema ».
L'art. 6 - come già sottolineato - non
impone nemmeno a chi ricorre di
cooperare attivamente con le autorità 4. La scriminante dell’abuso di
giudiziarie. necessità nella giurisprudenza di
In ogni caso, l’art. 6 § 1 non impone legittimità.
nemmeno all’esecutato di cooperare
attivamente con le autorità giudiziarie. Intanto, va subito chiarito, anche al fine
L'art. 6 § 1 impone, infine, agli Stati di sgomberare il campo da possibili
Contraenti l'onere di organizzare il equivoci, che, nella giurisprudenza di
proprio sistema giudiziario in maniera tale legittimità, l'applicazione della
che le corti nazionali possano rispettare scriminante dello stato di necessità ex art.
tutti i requisiti ivi previsti (Abdoella v. the 54 cod. pen. in tema di costruzione
Netherlands, § 24; Dobbertin v. France, § abusiva è stata costantemente esclusa sul
44). presupposto che è di regola evitabile il
Sebbene un temporaneo carico di lavoro pericolo di restare senza abitazione,
arretrato non implichi, di per sé, la sussistendo la possibilità concreta di
responsabilità degli Stati, a condizione soddisfare il bisogno attraverso i
che questi adottino misure adeguate, meccanismi di mercato e dello stato
efficaci e rapide per affrontare una tale sociale ed in considerazione dell'ulteriore
situazione eccezionale (Milasi v. Italy, § elemento, necessario per l'applicazione
18; Baggetta v. Italy,§ 23), il grande carico della scriminante, del bilanciamento tra il
di lavoro e le misure adottate allo scopo di fatto commesso ed il pericolo che l'agente
porvi rimedio sono stati elementi che la intende evitare (4).
Corte ha raramente considerato decisivi Particolarmente illuminante sul punto è la
(Eckle v. Germany, § 92). sentenza della Corte di Cassazione, Sez.
Non va, infine, sottaciuto che l’enorme III, del 30 maggio 2018, n. 39412, Di
numero di violazioni dell’art. 6 CEDU Stasi, secondo cui “gli estremi
poste in essere dall’Italia hanno aggravato dell'esimente dello stato di necessità, ex
negli ultimi anni la posizione del nostro art. 54 cod. pen., non sono ipotizzabili nel
Paese dinanzi agli organi di Strasburgo. reato di costruzione abusiva quando il
La Corte europea, infatti, con la sentenza pericolo di restare senza abitazione è
relativa al caso A.- P. Bottazzi, Di Mauro e concretamente evitabile attraverso i
Ferrari c. Italia del 28 luglio 1999, è meccanismi del mercato o dello stato
giunta a definire la violazione del diritto sociale (vedi Sez. 3: 21.9.2001, ric.
ad una “durata ragionevole” del processo Riccobono; 22.2.2001, ric.
come “prassi” contraria alla Convenzione Bianchi;7.10.1999, ric. Verrusio;
indicando, con tale espressione, « 8.10.1998, ric. Braccio; 2.12.1997, n.
un’accumulazione di violazioni di natura 11030, ric. Guerra; 17.5.1990, ri.7015,
identica o analoga talmente numerose e ric. Sinatra; 25.2.1989, n. 3137, ric. Gelsi;
legate tra di esse da escludere che si 4.12.1987, n. 12253, ric. Iudicello)”

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Si è, poi, osservato che il danno grave alla Per completezza espositiva, va anche
persona, cui fa riferimento l'art. 54 cod. ricordato che l’orientamento favorevole ad
pen., deve essere inteso come ogni danno escludere che l’esimente dello stato di
grave ai diritti fondamentali necessità prevista dall’art. 54 c.p. possa
dell'individuo, tra i quali non rientra applicarsi ai reati edilizi è stato criticato
soltanto la lesione della vita o da alcune pronunce le quali hanno, invece,
dell'integrità fisica, ma anche quella del ammesso che « per danno grave alla
diritto all'abitazione, dovendo però persona deve intendersi ogni danno grave
sussistere comunque tutti i requisiti ai suoi diritti fondamentali, ivi compreso
richiesti dalla legge, la valutazione dei quello all’abitazione » (Cass., Sez. III, 2
quali deve essere effettuata in giudizio dicembre 1997, n. 11030).
con estremo rigore (v., in particolare, Sez. L’imputato, però, deve essere, in tal caso,
III, 1° ottobre 1997, n. 11030, Guerra, già in grado di provare che il pericolo sia di
citata, nonché Sez. III, 6 ottobre 2000, n. reale consistenza e non altrimenti
12429, Martinelli). evitabile, precisandosi, altresì, che, pur
Successivamente, per escludere dovendosi ritenere corretta
l'applicabilità della scriminante in un’interpretazione di tale scriminante che
questione, si è posto l'accento sulla si riferisca all’esigenza di un alloggio
mancanza dell'ulteriore requisito della salubre e idoneo a garantire condizioni
inevitabilità del pericolo(5), osservando abitative minime essenziali, occorre poter
che l'attività edificatoria non è vietata in escludere in modo assoluto la sussistenza
modo assoluto, ma è consentita nei limiti di ogni altra concreta possibilità, priva di
imposti dalla legge a tutela di beni di disvalore penale, di evitare il danno,
rilevanza collettiva, quali il territorio, come, ad esempio, reperire un’altra
l'ambiente ed il paesaggio, che sono abitazione attraverso i meccanismi del
salvaguardati anche dall'art. 9 della mercato o dello stato sociale (Cass., Sez.
Costituzione. III, 4 febbraio 2003, n. 5162).
Di conseguenza, se il suolo è edificabile, le Per quanto possa occorrere, va, poi,
disagiate condizioni economiche non segnalato che, con un decreto del 10
impediscono al cittadino di chiedere il dicembre 2015, il Procuratore Generale
permesso di costruire. Se il suolo non è presso la Corte di Appello di Napoli ha
edificabile, il diritto del cittadino a espressamente riconosciuto che « quanto
disporre di un'abitazione non può ai beni di rango costituzionale che
prevalere sull'interesse della collettività vengono in rilievo nella materia delle
alla tutela del paesaggio e dell'ambiente demolizioni, occorre fare riferimento - in
(Sez. III, 39 maggio 2007, n. 28499, un'ottica di valutazione e bilanciamento
Chiarabini; Sez. III, 26 gennaio 2006, n. degli stessi - non solo all'ambiente (art. 9
19811, Passamonti e altro; Sez. III, 20 della Costituzione) e alla salute (art. 32
settembre 2007, n. 41577, Ferraioli; Sez. Cost.) ma anche ad altri beni e principi
III, 26 giugno 2008, n. 35919, Savoni e tutelati dalla Carta Costituzionale, quali
altro; Sez. III, 6 ottobre 2016, n. 7691, Di l'uguaglianza sostanziale, l'equità, la
Giovanni; Sez. III, 3 marzo 2016, n. ragionevolezza e la solidarietà sociale
25036, Botticelli). (art. 3 Cost.), il diritto al lavoro (art. 4

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Cost.) e la funzione sociale della proprietà espressi dalla Corte Costituzionale nella
(art. 42 Cost.) ». sentenza n. 49 del 26 marzo 2015.
La sentenza, come è noto, richiamando un
proprio precedente che valorizzava il
5. CONSIDERAZIONI FINALI. ruolo del giudice nazionale comune come
interprete “in prima battuta” della Carta
La sentenza della Cassazione non deve EDU (sentenze n. 349/2007 n. 68/2017),
sorprendere, essendo la logica ha affievolito notevolmente la soggezione
conseguenza di un proficuo dialogo tra di tale giudice all’interpretazione della
Corti. Convenzione fornita dalla Corte EDU,
Come ha ricordato l’ex presidente del circoscrivendo tale soggezione alle sole
Tribunale costituzionale federale tedesco ipotesi in cui sussista una giurisprudenza
Andreas Voßkuhle, « in modo simile alle della Corte EDU qualificabile come
lingue anche i tribunali operano come consolidata, con conseguente esenzione
prismi diversamente sfaccettati, che del giudice nazionale dal dovere di
riflettono, ma contemporaneamente “conformarsi” a sentenze della Corte Edu
rendono anche possibili differenti che:
concezioni giuridiche e della vita; la Corte - enuncino principi “creativi” rispetto al
costituzionale tedesca, la Corte di solco tradizionale della giurisprudenza
giustizia dell’Unione europea e la Corte europea;
europea dei diritti dell’uomo non - contengano punti di distinguo, o persino
giudicano in maniera isolata l’una dalle di contrasto, nei confronti di altre
altre, bensì in modo reciprocamente pronunce della Corte di Strasburgo;
coordinato; decisioni contenutisticamente - siano corredate da opinioni dissenzienti,
divergenti sono state adottate di rado, specie se alimentate da robuste deduzioni;
mentre occasionali dissonanze hanno - promanino da una sezione semplice e
dispiegato sempre una forza generatrice non abbiano ricevuto l’avallo della Grande
di nuovi sviluppi ». Camera;
L’auspicio è che su temi di così rilevante - siano state emesse all’esito di un giudizio
impatto sociale, come quelli del rispetto in cui si possa dubitare che la Corte EDU
della vita privata e familiare, sia ritenuto sia stata posta in condizione di apprezzare
pienamente sussistente il dovere del i tratti peculiari dell’ordinamento
giudice comune di offrire una giuridico nazionale, estendendovi criteri
interpretazione del diritto interno di giudizio elaborati nei confronti di altri
“convenzionalmente orientata”, ossia il Stati aderenti che, alla luce di quei tratti,
dovere di scegliere, tra i possibili si mostrano invece poco confacenti al caso
significati normativi estraibili dalla italiano.
disposizione nazionale, quello più La questione, infatti, pur dando luogo
compatibile con il diritto della ancora oggi ad accese discussioni, può
Convenzione Edu, come interpretato dalla essere oggetto di un sereno “revirement”,
Corte Edu. in ragione del fatto che, con la sentenza
Tale auspicio - del resto - non può e non del 28 giugno 2018 (G.I.E.M. ed altri c.
deve risultare limitato dai principi Italia)(6), la Grande Camera ha avuto modo

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di chiarire che “le sentenze della Corte società democratica, è necessaria alla
hanno tutte lo stesso valore giuridico; il sicurezza nazionale, alla pubblica
loro carattere vincolante e la loro autorità sicurezza, al benessere economico del
interpretativa non possono pertanto Paese, alla difesa dell’ordine e alla
dipendere dal collegio giudicante che le prevenzione dei reati, alla protezione della
ha pronunciate” (v. Paragrafo 252). salute o della morale, o alla protezione dei
In tale ottica, non può nemmeno diritti e delle libertà altrui.
disconoscersi che la giurisprudenza della Questa la rotta da seguire.
Corte EDU, con riferimento alla dichiarata
non proporzionalità della sanzione
allorquando essa intervenga a distanza di Note :
un notevole lasso di tempo dal commesso
V. in tema: www.dirittieuropa.it “Ivanova
abuso, deve ritenersi ormai consolidata.
e Cherkezov c. Bulgaria: tra il diritto alla
In definitiva, non pare dubbio che le casa e la repressione dell’abusivismo
autorità nazionali, amministrative e edilizio”.
giudiziarie, non possano limitarsi al
formale accertamento dell’abuso senza Nel caso Ivanova e Cherkezov c. Bulgaria la
nessun rispetto del principio di Corte europea dei diritti dell’uomo ha accolto
il ricorso proveniente da due cittadini bulgari
proporzionalità e delle condizioni
ai quali l’amministrazione comunale di
personali del contravventore. Sinemoret stava per demolire la casa.
Quindi, anche di fronte ad un abuso certo, Quell’abitazione era stata da loro realizzata
le misure di ripristino della legalità più su un terreno di proprietà per il 77 % della
sig.ra Ivanova, ristrutturando un preesistente
invasive e afflittive non possono essere
rudere: essi avevano però operato senza alcun
imposte laddove il contravventore si trovi permesso edilizio e senza rispettare le norme
in condizioni personali ed economiche in materia. Come conseguenza i
limitate. comproprietari di minoranza sporsero le
denunce di abuso edilizio e si instaurò un
In particolare, misure invasive di tal tipo procedimento amministrativo durato quattro
non possono essere imposte nel caso in anni e conclusosi davanti alla Corte di
cui l’abitazione abusiva (in cui viveva Cassazione bulgara: la sentenza definitiva
indisturbato) sia l’unica sistemazione del diede titolo all’amministrazione comunale per
demolire l’abitazione abusiva e la
contravventore; oppure nel caso in cui il demolizione, ad oggi mai realizzata, era stata
contravventore versi in condizioni affidata ad un’impresa privata.
economiche di povertà; o ancora, nel caso La Corte di Strasburgo si è pronunciata sul
in cui le condizioni di salute siano tali da caso lo scorso 21 aprile. Essa ha esaminato il
caso sotto il diritto al rispetto del
non permetterne il trasferimento altrove. domicilio, sancito e protetto dall’articolo 8
Il diritto all’abitazione è in fin dei conti della Convenzione europea. Una volta
sacrosanto. ammesso – come ovvio – che la demolizione
Per quanto stabilito dall’art. 8 della avrebbe rappresentato una ingerenza nei
diritti dei ricorrenti che vi vivevano da anni –
Convenzione europea dei Diritti a prescindere dal fatto che soltanto uno di
dell’Uomo, nessuna autorità pubblica può loro fosse proprietario dell’immobile – ha
interferire nell’esercizio di tale diritto a svolto il difficile test di bilanciamento per
meno che l’ingerenza sia prevista dalla stabilire se quella ingerenza era legittima o
illegittima. La demolizione sarebbe stata
legge e costituisca una misura che, in una eseguita in maniera legale, alla stregua della

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normativa bulgara, e nel perseguimento di un dar conto anche delle condizioni personali di
fine legittimo: la lotta all’abusivismo edilizio, chi vi abita.
fenomeno molto diffuso in Bulgaria. Tuttavia, . V. anche www.quotidianogiuridico.it:
a far pendere l’ago della bilancia a favore dei “Non viola la CEDU l’ordine di
ricorrenti è stata l’analisi della giurisprudenza demolizione di immobili costruiti
amministrativa bulgara, come applicata dai illegalmente su terreno agricolo”.
giudici che avevano esaminato le istanze dei Pronunciandosi su un caso “russo” in cui si
ricorrenti in opposizione al sequestro: nessun discuteva della legittimità della decisione
giudice aveva esaminato, valutato e dell’autorità giudiziaria di ordinare la
ponderato la circostanza che nella casa da demolizione di due costruzioni abusive di
demolirsi i sig.ri Ivanova e Cherkezov ci proprietà del ricorrente in quanto realizzate
vivevano; tutti, piuttosto, si erano limitati ad su terreno destinato a scopi agricoli, la Corte
accertare che l’edificio fosse stato realizzato EDU (decisione 18 ottobre 2018, n. 6390/18)
abusivamente. Ciò ha comportato una ha dichiarato all’unanimità il ricorso
violazione della Convenzione europea: la inammissibile. La Corte di Strasburgo ha
Corte, infatti, è ferma nel richiedere agli Stati considerato che l'ordine disposto dall’autorità
contraenti di assicurare un esame giudiziale giudiziaria di demolire le costruzioni abusive
della complessiva proporzionalità di misure era giustificato dalla necessità di controllare
così invasive, come la demolizione della l'uso della proprietà privata conformemente
propria abitazione. all’interesse generale, poiché lo scopo era
La Corte europea ha perciò accertato la quello di garantirne la conformità con le
violazione condizionale dell’articolo 8 della norme che regolano l’edificazione e la
Convezione europea, nella misura in cui la programmazione dell’uso del territorio
Bulgaria non ha assicurato, tramite le proprie urbano, in particolare assicurando che l’area
giurisdizioni interne, la verifica della fosse utilizzata in maniera conforme alla
proporzionalità dell’ordine di demolizione destinazione identificata nel piano regolatore
rispetto alle condizioni personali dei generale. Nel rilasciare i titoli abilitativi degli
ricorrenti, che vi vivevano da anni ed avevano immobili in base ad un sistema più vicino ad
risorse economiche limitate. Per tale una procedura di segnalazione (simile alla
violazione i ricorrenti non hanno ricevuto nostra denuncia di inizio attività) che ad una
alcuna riparazione: infatti, essa è soltanto procedura di autorizzazione (simile al nostro
ipotetica e si consumerebbe soltanto con permesso di costruire), le autorità non
l’effettiva demolizione dell’edificio. Il Giudice avevano dato assicurazioni al ricorrente che
europeo non ha ritenuto invece di dover egli non avrebbe rischiato di finire sotto
esaminare la doglianza sub art. 13 della processo. Inoltre, in conseguenza della
Convenzione (diritto ad un rimedio interno tempestiva risposta fornita al ricorrente, le
effettivo), perché riassorbita nell’articolo 8. autorità non avevano determinato alcuna
Invece, la Corte europea ha accertato la non situazione di incertezza nel ricorrente circa la
violazione del diritto dell’articolo 1 Prot. 1 legalità o meno della realizzazione degli
(diritto di proprietà) della sig.ra Ivanova, immobili.
perché la demolizione sarebbe stata
perfettamente legale e proporzionata rispetto
a tale diritto. L’apparente contraddizione è . V., sul punto, anche www.
presto svelata: un conto è proteggere il diritto polizialocale.com: “Lo stato di necessità
meramente economico di chi costruisce non scrimina l'abuso edilizio”.
violando la normativa edilizia, ed un conto è La realizzazione della costruzione abusiva non
assicurare che la prima ed unica casa di una può essere giustificata dalla mera necessità di
persona in difficoltà economica non venga evitare un danno alle cose.
demolita con leggerezza. Proteggere la casa La Corte di Cassazione sez. III pen., con
significa proteggere innanzitutto la persona sentenza n. 2250/2018, ha nuovamente
che vi abita, e non certo il portafogli del suo ribadito che, in materia di abusivismo edilizio,
proprietario: non basta il mero controllo non è configurabile l'esimente dello stato di
formale dell’abuso edilizio, ma è necessario necessità in quanto, pur essendo ipotizzabile
un danno grave alla persona in cui rientri

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anche il danno al diritto all'abitazione, difetta È quanto emerge dalla sentenza della Terza
in ogni caso il requisito dell'inevitabilità del Sezione Penale della Corte di Cassazione
pericolo e che, in ogni caso, la realizzazione dell’8 aprile 2019, n. 15141.
della costruzione abusiva non può essere Preme innanzitutto ricordare come, nel nostro
giustificata dalla mera necessità di evitare un ordinamento, l'ordine di demolizione non
danno alle cose. A sostegno di ciò la Corte ha riveste una funzione punitiva, ma assolve ad
infatti rammentato che l'applicabilità dell'art. una funzione ripristinatoria del bene tutelato.
54 cod. pen. in tema di costruzione abusiva è Il fondamento della previsione non è quello di
stata costantemente esclusa sul presupposto sanzionare ulteriormente l'autore dell'illecito,
che è di regola evitabile il pericolo di restare ma quello di eliminare le conseguenze
senza abitazione, sussistendo la possibilità dannose della condotta medesima rimuovendo
concreta di soddisfare il bisogno attraverso i la lesione del territorio così verificatasi e
meccanismi di mercato e dello stato sociale ripristinando quell'equilibrio urbanistico-
ed in considerazione dell'ulteriore elemento, edilizio che i vari enti preposti hanno voluto
necessario per l'applicazione della stabilire.
scriminante, del bilanciamento tra il fatto Secondo il Collegio, in tema di reati edilizi,
commesso ed il pericolo che l'agente intende non sussiste un diritto assoluto all'inviolabilità
evitare. Occorre pure aggiungere che, per del domicilio, tale da precludere l'esecuzione
escludere l'applicabilità della scriminante in dell'ordine di demolizione di un immobile
questione, si è posto l'accento sulla mancanza abusivo, finalizzato a ristabilire l'ordine
dell'ulteriore requisito della inevitabilità del giuridico violato (Cass. pen., Sez. III, 6
pericolo, osservando che l'attività edificatoria maggio 2016, n. 18949).
non è vietata in modo assoluto, ma è In altra più recente decisione si è affermato
consentita nei limiti imposti dalla legge a che l'esecuzione dell'ordine di demolizione di
tutela di beni di rilevanza collettiva, quali il un immobile abusivo non contrasta con il
territorio, l'ambiente ed il paesaggio, che diritto al rispetto della vita privata e familiare
sono salvaguardati anche dall'articolo 9 della e del domicilio di cui all'art. 8 CEDU, posto
Costituzione. Inoltre, è stato anche osservato che, non essendo desumibile da tale norma la
che il danno grave alla persona, cui fa sussistenza di alcun diritto assoluto ad
riferimento l'articolo 54 cod. pen., deve occupare un immobile, anche se abusivo, solo
essere inteso come ogni danno grave ai diritti perché casa familiare, il predetto ordine non
fondamentali dell'individuo, tra i quali non viola in astratto il diritto individuale a vivere
rientra soltanto la lesione della vita o nel proprio legittimo domicilio, ma afferma in
dell'integrità fisica, ma anche quella del concreto il diritto della collettività a
diritto all'abitazione, dovendo però sussistere rimuovere la lesione di un bene o interesse
comunque tutti i requisiti richiesti dalla legge, costituzionalmente tutelato ed a ripristinare
la valutazione dei quali deve essere effettuata l'equilibrio urbanistico-edilizio violato (Cass.
in giudizio con estremo rigore. pen., Sez. III, 4 giugno 2018, n. 24882).
Gli ermellini evidenziano come il rispetto del
(4) V., in materia, anche Altalex: “Ordine di principio di proporzionalità implichi, a carico
demolizione di immobile abusivo e tutela dell'autorità giudiziaria, una valutazione, nel
dell'abitazione: occorre il bilanciamento”, singolo caso concreto, se l'esecuzione
Cassazione penale, Sez. III, sentenza dell'ordine di demolizione possa ritenersi
08/04/2019 n° 15141. giustificato in considerazione delle ragioni
È l'autorità giudiziaria a dover stabilire, espresse dal destinatario della misura, al fine
tenuto conto delle circostanze del caso di bilanciare il suo diritto alla tutela
concreto, se demolire la casa di abitazione dell'abitazione, ex art. 8 CEDU, e l'interesse
abusivamente costruita sia proporzionato dello Stato ad impedire l'esecuzione di
rispetto allo scopo, riconosciuto legittimo interventi edilizi in assenza di regolare titolo
dalla Corte EDU, che la normativa edilizia abilitativo.
intende perseguire prevedendo la
demolizione. (5) V., sul punto, anche
AMBIENTEDIRITTO.it e Lex Ambiente:

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“Inammissibilità scriminante dello stato
di necessità”. (6) V. www.giustiziainsieme : “Da Sud
Cass. Sez. III n. 28499 del 10 luglio 2007 (Up Fondi a GIEM, passando per Varvara:
29 mag. 2007). continua l’odissea della Confisca
Lo stato di necessità è difficilmente urbanistica”.
ipotizzabile in materia di abusivismo edilizio o La sentenza ‘Giem’ contro Italia, del 28
ambientale, quando il pericolo di restare giugno 2018, della Corte europea dei diritti
senza abitazione è concretamente evitabile dell’uomo ha riconosciuto la compatibilità con
attraverso i meccanismi del mercato o i principi della convenzione europea della
dell'assistenza sociale. In tale materia manca confisca urbanistica disposta con sentenza di
non solo e non tanto il danno grave alla proscioglimento per prescrizione del reato.
persona (secondo qualche decisione di Essa solo apparentemente pone fine ad un
legittimità per danno grave alla persona deve tormentato decennio nei rapporti tra Cedu e
intendersi ogni danno grave ai suoi diritti Giudice interno, in quanto le indicazioni
fondamentali ivi compreso quello fornite dalla Corte con riferimento alla tutela
all'abitazione), ma anche e soprattutto del terzo e ai presupposti di ‘proporzionalità’
l'inevitabilità del pericolo: infatti l'attività e ‘strumentalità’ della confisca, evidenziano il
edificatoria non è vietata in modo assoluto, rischio di possibili disarmonie nell’ambito del
ma è consentita nei limiti imposti dalla legge contesto normativo nazionale.
a tutela di beni di rilevanza collettiva, quali il
territorio, l'ambiente ed il paesaggio, che
sono tutelati anche dall’articolo 9 della
Costituzione. Di conseguenza, se il suolo è
edificabile, le disagiate condizioni economiche
non impediscono al cittadino di chiedere il
permesso di costruire. Se il suolo non è
edificabile, il diritto del cittadino a disporre di
un'abitazione non può prevalere sull'interesse
della collettività alla tutela del paesaggio e
dell'ambiente.

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L’ANNULLAMENTO ritiro. L’onere motivazionale risulta
soddisfatto qualora l’Amministrazione
D’UFFICIO E L’ORDINE DI svolga un giudizio comparativo tra
DEMOLIZIONE. l’interesse pubblico al ripristino della
legalità violata e l’interesse privato al
mantenimento del provvedimento. Tale
onere è attenuato nell’ipotesi in cui vi
Stefano De Rosa siano interessi pubblici rilevanti sottesi al
provvedimento amministrativo ovvero
nell’ipotesi in cui il privato abbia fornito
Il contrasto all’abusivismo edilizio tra una prospettazione non veritiera dei fatti
obbligo di motivazione e legittimo fondanti il provvedimento autorizzativo
affidamento. edilizio.
Nella diversa ipotesi di costruzione
edificata sine titulo, il Consiglio di Stato
SOMMARIO: 1. Premesse. – 2. ha ritenuto l’ordine di demolizione come
atto vincolato che non richiede alcuna
L’annullamento d’ufficio del titolo edilizio
motivazione in ordine alle ragioni di
illegittimo: l’intervento dell’Adunanza
interesse pubblico che impongono la
Plenaria n. 8 del 2017. – 3. L’incidenza del
rimozione dell’abuso né la considerazione
decorso del tempo sull’ordine di delle posizioni di eventuali
demolizione di manufatto abusivo: controinteressati. In questo caso, ad
l’intervento dell’Adunanza Plenaria n. 9 del avviso dell’Adunanza Plenaria, l’inerzia
2017. – 4. Osservazioni conclusive. della pubblica amministrazione protrattasi
nel tempo non determina alcun legittimo
affidamento in capo al privato, anche se il
Abstract titolare attuale dell’immobile non sia il
Il presente elaborato intende responsabile dell’abuso.
analizzare il problema del fondamento e
dei limiti dell’annullamento d’ufficio del The purpose of the article is to
titolo edilizio illegittimo e, inoltre, investigate the problem about the limits of
dell’incidenza del decorso del tempo the “ex officio annulment” of illegitimate
sull’intervento repressivo building permits and about the connection
dell’Amministrazione rispetto ad abusi between the flow of time and the building
edilizi commessi in assenza di titolo. demolition ordinance of the
Assumono un ruolo centrale le pronunce Administration.
dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di The decisions of the Plenary Meeting of
Stato n. 8 e 9 del 2017 che hanno the State Council n. 8 and n. 9 of 2017 are
contribuito a delineare un quadro very important because they state the
coerente di principi da rispettare nel general principles that regolate the
contrasto all’abusivismo edilizio. contrast of building abuse.
Nell’ipotesi di annullamento di un The Plenary Meeting of the State
titolo edilizio illegittimo il Consiglio di Council considered that the “ex officio
Stato ha sostenuto che l’annullamento annulment” of illegitimate building
possa essere disposto entro un termine permits can be decide in a reasonable
ragionevole decorrente dal momento della time starting from the moment when the
scoperta da parte dell’Amministrazione Administration becomes aware of the
dei fatti e circostanze che giustificano il

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facts that cause the infringed legality. The intervenuto in materia urbanistico edilizia
act of cancellation of a building permit’s prevedendo tre diverse misure repressive
motivation must give evidence that a volte a contrastare la realizzazione di
comparative assessment between the interventi abusivi: la demolizione, la
public interest in the establishment of the sanzione pecuniaria, l’acquisizione
infringed legality and the private interest gratuita al patrimonio comunale o la
in mantaining the provision has been confisca amministrativa240. Sul punto,
carried out. This burden is mitigated come evidenziato, si sono susseguiti
when the Administration has to decide in diversi orientamenti giurisprudenziali tra
cases of “self-evident” public interests as loro contrastanti in merito all’onere
well as in the case an individual gives a motivazionale gravante sulla Pubblica
false representation of reality. Amministrazione nell’ipotesi di
In the different hypothesis of provvedimento sanzionatorio dell’illecito
unauthorized building, The Plenary edilizio241. Contrasti, come detto, superati
Meeting of the State Council considered dalle pronunce richiamate che, prendendo
that the building demolition ordinance of atto del vuoto normativo esistente, hanno
the Administration doesn’t need the preso in considerazione i principi generali
motivation on the public interest to individuati nella legge n. 241 del 1990.
remove the illegal building or on the In primo luogo assume un ruolo
private interest. In this case, the centrale l’art. 3 della suddetta legge, il
Administration’s inactivity for a long time quale prevede l’obbligo, in capo alla
can’t cause a private’s legitimate Pubblica Amministrazione, di fornire
expectation, though the present private un’adeguata motivazione a tutti gli atti
has not responsabilities of building abuse. amministrativi allo scopo di individuare
tutti gli elementi di fatto e di diritto posti
a fondamento del provvedimento
Premesse. amministrativo e di rendere così
trasparente l’iter logico giuridico seguito
L’argomento in questione rappresenta dall’Amministrazione nell’adozione del
una tematica particolarmente dibattuta, provvedimento242.
negli anni, in seno alla giurisprudenza
amministrativa ed ha trovato soluzione
240
nell’orientamento espresso dall’Adunanza Misure disciplinate dagli artt. 27, 31, 32 comma
Plenaria del Consiglio di Stato con le 3, 33, 34, 35, 37 del d.P.R. n. 380/2001;
241
Di tali contrasti giurisprudenziali se ne darà conto
sentenze n. 8 e 9 del 2017.
nel proseguo della presente trattazione;
Tali pronunce affrontano talune 242
L’art. 3 della l. 241 del 1990 stabilisce che:
questioni di particolare interesse in «1. Ogni provvedimento amministrativo, compresi
materia di illeciti edilizi e, in particolare, quelli concernenti l'organizzazione amministrativa, lo
in merito all’onere motivazionale che svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve
incombe sulla Pubblica Amministrazione essere motivato, salvo che nelle ipotesi previste dal
ove intervenga su posizioni soggettive di comma 2. La motivazione deve indicare i presupposti
privati, anche a distanza di molto tempo, di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato
in autotutela ovvero in via sanzionatoria. la decisione dell'amministrazione, in relazione alle
Dal punto di vista normativo, il Testo risultanze dell'istruttoria.
2. La motivazione non è richiesta per gli atti normativi
Unico dell’Edilizia239 ha delineato il
e per quelli a contenuto generale.
carattere vincolato ed obbligatorio del 3. Se le ragioni della decisione risultano da altro atto
potere repressivo della Pubblica dell'amministrazione richiamato dalla decisione
Amministrazione. Il Legislatore è stessa, insieme alla comunicazione di quest'ultima
deve essere indicato e reso disponibile, a norma della
239
d.P.R. n. 380/2001 in G.U. 20 ottobre 2001; presente legge, anche l'atto cui essa si richiama.

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In secondo luogo, tenuto conto della In tale quadro si inseriscono le
stretta connessione tra le pronunce in sentenze dell’Adunanza Plenaria del
esame con l’istituto dell’autotutela Consiglio di Stato (n. 8 e n. 9 del 2017)
amministrativa, viene in rilievo l’art. 21 nelle quali i Giudici di Palazzo Spada
nonies della l. n. 241 del 1990 il quale hanno affrontato rilevanti questioni che,
connota l’autotutela come potere sebbene diverse, sia in termini di poteri
discrezionale della Pubblica amministrativi presi in considerazione che
Amministrazione azionabile in ipotesi di di situazioni giuridiche soggettive oggetto
illegittimità sostanziali ed a seguito della di valutazione, hanno permesso di
valutazione comparativa degli interessi delineare un quadro coerente sul piano
privati e pubblici in gioco nel rispetto di dei principi con rilevanti effetti in termini
termini massimi oltre che di precise di soluzioni operative.
regole procedimentali243. Le citate pronunce hanno infatti
Tutto quanto premesso, per affrontato il problema del fondamento e
comprendere la portata applicativa delle dei limiti dell’annullamento d’ufficio del
posizioni espresse dall’Adunanza Plenaria titolo edilizio illegittimo e il problema
nelle pronunce in esame, non può dell’incidenza del decorso del tempo
prescindersi da una valutazione d’insieme sull’intervento repressivo
sull’incidenza dell’abusivismo in materia dell’Amministrazione rispetto ad abusi
edilizia nel nostro Paese. edilizi commessi in assenza di titolo. Una
Secondo i dati ufficiali244 dal 2017 ad prima differenza, invero, si rinviene sul
oggi il numero di costruzioni abusive è fronte del potere amministrativo
sostanzialmente rimasto invariato, con esercitato ove, nel primo caso, l’attività
una forte ed emergenziale incidenza nel repressiva dell’Amministrazione consiste
Mezzogiorno laddove su cento strutture la nell’annullamento d’ufficio del
metà risultano, per l’appunto, abusive. provvedimento autorizzativo (illegittimo)
mentre, nel secondo caso, si esplica
attraverso un ordine di demolizione del
4. In ogni atto notificato al destinatario devono essere manufatto abusivo, in quanto carente di
indicati il termine e l'autorità' cui è possibile un qualsivoglia provvedimento
ricorrere». autorizzativo rilasciato a monte.
243
Occorre altresì sottolineare come l’art. 21 nonies Anche sul fronte delle situazioni
attualmente in vigore abbia subito talune modifiche giuridiche soggettive in giuoco si riviene
introdotte dall’art. 6 della l. 124 del 2015 ridisegnando una sostanziale differenza: laddove
i confini dell’autotutela decisoria nell’ottica di una sussista un provvedimento oggetto di
stabilizzazione dei titoli edilizi. In particolare l’art. 6
annullamento d’ufficio da parte
citato ha inserito nella disposizione in esame un
termine di natura perentoria ragionevole, «diciotto dell’Amministrazione è configurabile un
mesi», entro cui la Pubblica Amministrazione può interesse del cittadino al mantenimento
procedere all’annullamento in autotutela di un della situazione giuridica soggettiva
provvedimento di autorizzazione o di attribuzione di attribuita dall’Amministrazione stessa la
vantaggi economici illegittimo. Inoltre ha introdotto quale dovrà adempiere all’onere
una generale clausola di salvaguardia secondo cui il motivazionale nei termini che di seguito si
suddetto limite temporale non opera nell’ipotesi in cui dirà; al contrario, in mancanza di
«il provvedimento amministrativo risulti emesso sulla qualsivoglia provvedimento
base di false rappresentazioni dei fatti o dichiarazioni amministrativo ab origine, non può
sostitutive di certificazioni e dell’atto di notorietà false
ovvero mendaci per effetto di condotte costituenti reato
sussistere alcun interesse giuridicamente
accertate con sentenza passata in giudicato». apprezzabile del privato al mantenimento
244
Riportati sul “Rapporto BES (Benessere equo e dell’abuso con conseguente affievolimento
sostenibile) 2019” elaborato dall’ISTAT e consultabile dell’onere motivazionale ascritto in capo
al sito www.istat.it. all’Amministrazione.

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contrapposti interessi dei privati
destinatari del provvedimento
L’annullamento d’ufficio del titolo ampliativo e agli eventuali interessi dei
edilizio illegittimo: l’intervento controinteressati, indipendentemente
dell’Adunanza Plenaria n. 8 del 2017. dalla circostanza che il comportamento
dei privati possa aver determinato o
La fattispecie oggetto della reso possibile il provvedimento
pronuncia in esame riguardava un illegittimo, anche in considerazione
provvedimento comunale di della valenza – sia pure solo a fini
annullamento in autotutela di un titolo interpretativi – della ulteriore novella
in sanatoria, rilasciato da diverso apportata al citato articolo, la quale
tempo, con successivo ordine di appare richiedere tale valutazione
demolizione del fabbricato motivato da comparativa anche per il
un difetto nell’attività istruttoria svolta provvedimento emesso nel termine di
causato dall’errata prospettazione dello 18 mesi, individuato come ragionevole,
stato dei luoghi da parte del privato e appare consentire un legittimo
richiedente. provvedimento di annullamento
In primo grado il T.A.R. adito ha successivo solo nel caso di false
ritenuto legittimo l’annullamento in rappresentazioni accertate con
sanatoria adottato sentenza penale passata in giudicato».
dall’Amministrazione in ragione della L’ordinanza di rimessione n.
mala fede del privato che aveva 1830/2017 ha sostanzialmente chiesto
determinato una situazione al Supremo Consesso di chiarire: a) se
permanente contra ius con il l’annullamento ex officio di un titolo
conseguente venir meno di un legittimo edilizio in sanatoria intervenuto a
affidamento al mantenimento notevole distanza di tempo dal
dell’opera e il prevalente interesse provvedimento originario debba
pubblico al ripristino della legalità comunque essere motivato in relazione
violata. Interesse che nel caso di abusi ad un interesse pubblico concreto e
edilizi, ad avviso del T.A.R., attuale alla rimozione e ai contrapposti
risulterebbe in re ipsa e, dunque, senza interessi dei soggetti incisi; b) se, ai
particolare obbligo di motivazione. fini di tale comparazione, rilevi che il
Il caso approda alla Quarta Sezione privato abbia indotto in errore
del Consiglio di Stato la quale, rilevato l’Amministrazione attraverso
il contrasto giurisprudenziale esistente, l’allegazione di circostanze non
con ordinanza del 19 aprile 2017 n. veritiere idonee a determinare
1830 rimetteva la seguente questione l’adozione dell’originario
all’Adunanza Plenaria: provvedimento favorevole;
«se, nella vigenza dell’art. 21- Il quesito si è reso necessario a
nonies, come introdotto dalla legge n. fronte di due opposti orientamenti
15 del 2005, l’annullamento di un giurisprudenziali che, in punto di
provvedimento amministrativo annullamento d’ufficio del titolo
illegittimo, sub specie di concessione in edilizio, nella contrapposizione tra
sanatoria, intervenuto ad una distanza interesse pubblico perseguito
temporale considerevole dal dall’Amministrazione e situazione
provvedimento annullato, debba o soggettiva del privato, si sono
meno essere motivato in ordine alla dimostrati l’uno più sensibile al
sussistenza di un interesse pubblico contrasto dell’abusivismo edilizio,
valutato in concreto in correlazione ai l’altro più attento alle ragioni della

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tutela dell’affidamento al cittadino nei presupposti legali di cui all’art. 21
riguardi dell’Amministrazione. nonies della l. 241 del 1990249,
In base ad un primo orientamento 245, escludendo così la possibilità per
allo stato maggioritario, l’annullamento l’Amministrazione di fondare l’adozione
d’ufficio di un titolo edilizio illegittimo dell’atto di ritiro sul mero intento di
risulta in re ipsa corrispondente ripristinare la legalità violata. Al
all’interesse pubblico al ripristino della contrario il potere di annullamento
legalità violata. Sicché, secondo i d’ufficio trova il suo fondamento sul
sostenitori di tale tesi, non sussiste in presupposto dell’illegittimità dell’atto
capo all’Amministrazione alcun onere emesso e su due ulteriori presupposti
di ponderazione in concreto degli riferiti a concetti indeterminabili,
interessi in giuoco, quello pubblico da rimessi cioè alla discrezionalità
un lato e quello (configgente) del amministrativa: la ragionevolezza del
privato dall’altro. Ne segue una termine di esercizio del potere di ritiro
svalutazione della motivazione del e dell’interesse pubblico alla rimozione
provvedimento di annullamento e la considerazione dell’interesse dei
d’ufficio in quanto il rilascio del titolo destinatari250. Nell’ipotesi in esame,
illegittimo determina la sussistenza di l’orientamento in parola ha dunque
una permanente situazione contra ius a affermato il generale obbligo in capo
cui si correla il potere-dovere all’Amministrazione di operare un
dell’Amministrazione di annullare in motivato bilanciamento tra l’interesse
ogni tempo il titolo edilizio pubblico al ripristino della legalità
illegittimamente rilasciato. Talune violata e l’interesse dei destinatari al
pronunce, inoltre, riconducono mantenimento dello status quo ante, in
l’assenza di un onere motivazionale del ossequio alla garanzia della tutela
provvedimento di annullamento dell’affidamento dei destinatari circa la
d’ufficio al caso in cui l’illegittimità del certezza e la stabilità degli effetti
titolo edilizio sia stata determinata da giuridici prodotti dal provvedimento
una falsa rappresentazione dei fatti e illegittimo, anche in ragione del
dello stato dei luoghi imputabile al decorso del tempo e della natura dei
beneficiario del titolo stesso246. Onere titoli oggetto di annullamento251.
di motivazione che, in altre decisioni247,
249
risulta comunque attenuato quando L’art. 21 nonies della l. 241 del 1990 prevede che
l’illegittimità del titolo discenda da il provvedimento amministrativo illegittimo,
errori di valutazione imputabili alla sussistendo ragioni di pubblico interesse, debba essere
annullato d’ufficio entro un termine ragionevole
stessa Amministrazione.
individuato, in seguito alla novella intervenuta sulla
Contrapposte al filone disposizione in esame ad opera dell’art. 6 della l. 124
giurisprudenziale testé richiamato si del 2015, in non più di diciotto mesi. Prevede altresì
collocano più recenti e minoritarie che l’Amministrazione, in sede di annullamento, debba
pronunce248 nelle quali il Consiglio di tenere conto degli interessi dei destinatari e dei
Stato ha ritenuto come, anche nel caso controinteressati, con inevitabili ripercussioni in punto
di annullamento ex officio di titoli di motivazione.
250
edilizi in sanatoria, debbano trovare In questo senso Cons. Stato, VI, 27 gennaio 2017,
integrale applicazione i generali n. 341.
251
L’orientamento richiamato ha evidenziato come la
245
Ex multis Cons. Stato, IV, 19 agosto 2016, n. 3660 motivata ponderazione tra i diversi interessi in gioco
e Cons. Stato, V, 8 novembre 2012, n. 5691. risulti ancor più necessaria nel caso di atti di ritiro di
246
Cons. Stato, IV, 27 agosto 2012, n. 4619. titoli edilizi, i quali sono destinati ad esaurirsi con
247
Cons. Stato, sent. n. 5691 del 2012 cit.. l’adozione dell’atto ampliativo, palesando una scelta
248
Ex multis Cons. Stato, VI, 29 gennaio 2016, n. legislativa volta a riconoscere maggiore rilevanza
351 e Cons. Stato, IV, 15 febbraio 2013, n. 915. all’interesse dei privati destinatari dell’atto e minore

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Bilanciamento che, ai fini della sanatoria o comunque di permesso di
legittimità della decisione, deve costruire già rilasciato, oltre che del
rinvenirsi chiaramente in diniego ex ante delle istanze che si
252
motivazione . rivelino infondate, dall’altro lato un
A fronte dei due orientamenti atteggiamento basato sul generale
giurisprudenziali sin qui sinteticamente principio di chiarezza e trasparenza. Il
ripercorsi, l’Adunanza Plenaria del Supremo Consesso ha altresì
Consiglio di Stato ha affrontato le evidenziato come «l’incondizionata
diverse questioni sottoposte secondo adesione alla (pur suggestiva) formula
una precisa sequenza logico – dell’interesse pubblico in re ipsa possa
sistematica. produrre effetti distorsivi, consentendo
In primo luogo i giudici di Palazzo in ipotesi-limite all’Amministrazione
Spada hanno esaminato la questione dapprima di restare inerte anche per
inerente all’applicazione dei principi un lungo lasso di tempo e poi di
generali trasfusi nella previsione adottare un provvedimento di ritiro
dell’art. 21 nonies nell’ipotesi di privo di alcuna motivazione, in tal
annullamento ex officio di un titolo modo restando pienamente de-
edilizio in sanatoria. Ebbene, sul punto responsabilizzata», non assumendo mai
il Collegio ha ritenuto applicabili le su di sé la responsabilità delle proprie
generali categorie in tema di decisioni potendole rivedere in ogni
annullamento ex officio di atti tempo senza doverle neppure
254
amministrativi illegittimi non essendo motivare .
configurabile un interesse pubblico in Quanto detto trova ulteriore
re ipsa alla rimozione degli stessi. conferma se si considera il recente
Conseguentemente grava in capo intervento legislativo che, con il comma 2
all’Amministrazione «l’onere di dell’art. 36 della l. 7 agosto 2015 n. 124,
motivare puntualmente in ordine alla ha espressamente abrogato il comma 136
sussistenza di un interesse pubblico dell’art. 1 della l. 30 dicembre 2004 n. 311
concreto e attuale alla rimozione espungendo così dall’ordinamento il
dell’atto, tenendo altresì conto principale appiglio normativo della teorica
dell’interesse del destinatario al dell’interesse pubblico in re ipsa255.
253
mantenimento dei relativi effetti» . Inoltre, in assenza di un solido
Gli argomenti addotti a sostegno di fondamento normativo, l’adesione alla tesi
tale posizione, prima facie a favore dell’interesse pubblico in re ipsa finirebbe
dell’orientamento giurisprudenziale più per legittimare l’esercizio dell’autotutela
garantistico tra quelli in campo, sono 254
Si pensi all’ipotesi di annullamento del
molteplici e convincenti. provvedimento intervenuto a distanza di tempo basato
L’Adunanza Plenaria ha sottolineato su profili meramente formali o procedimentali. In tale
la necessità di responsabilizzare ipotesi l’annullamento d’ufficio non perseguirebbe
l’Amministrazione nel rapporto con i alcun fine repressivo verso l’abusivismo edilizio atteso
privati, pretendendo da un lato uno che l’immobile oggetto del provvedimento
scrupoloso esame delle pratiche di autorizzativo viziato potrebbe ben essere
corrispondente alla disciplina edilizia e urbanistica
rilevanza all’interesse pubblico alla rimozione dell’atto vigente.
255
i cui effetti si sono ormai prodotti in via definitiva. Il comma 136 dell’art. 1 della l. 30 dicembre 2004
252
Elemento ribadito dal Cons. Stato, VI, 29 gennaio n. 311 consentiva in ogni tempo alle amministrazioni
2016, n. 351 e Cons. Stato, IV, 15 febbraio 2013. n. pubbliche di disporre l’annullamento d’ufficio di
915. provvedimenti amministrativi illegittimi, anche se
253
Cons. Stato, Ad. Pl., n. 8 del 2017, par. 9. In l’esecuzione degli stessi fosse ancora in corso, a
questo senso si veda più recentemente Cons. Stato, VI, condizione che tale annullamento mirasse «al fine di
11 dicembre 2018, n. 6983. conseguire risparmi o minori oneri finanziari».

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decisoria da parte dell’Amministrazione termini il decorso del tempo fa sorgere in
«espungendo in via ermeneutica due capo all’Amministrazione un onere
elementi normativamente indefettibili motivazionale circa l’attuale sussistenza di
quali la ragionevolezza del termine e la un effettivo e prevalente interesse
motivata valutazione dei diversi interessi pubblico di carattere concreto.
in gioco», elementi indicati espressamente Quanto al «termine ragionevole»259
dall’art. 21 nonies256, con l’effetto di entro cui l’Amministrazione è chiamata a
rendere vincolato un potere pronunciarsi, l’Adunanza Plenaria ha
legislativamente previsto come inoltre precisato che «la nozione di
257
discrezionale . ragionevolezza del termine è strettamente
Chiarito il principio secondo cui connessa a quella di esigibilità in capo
l’annullamento d’ufficio di un titolo all’Amministrazione»260, ragione per cui
edilizio deve essere motivato in relazione appare del tutto congruo che il termine in
alla sussistenza di un interesse pubblico questione decorra soltanto dal momento
concreto e attuale all’adozione dell’atto di in cui l’Amministrazione sia venuta
ritiro tenendo conto degli interessi dei concretamente a conoscenza dei profili di
privati destinatari del provvedimento illegittimità dell’atto o, nel caso di titoli
sfavorevole, l’Adunanza Plenaria ha abitativi rilasciati in base a false
individuato taluni elementi volti di fatto ad dichiarazioni da parte del privato, dal
alleggerire il lavoro di repressione degli momento in cui l’Amministrazione abbia
abusi edilizi commessi dai privati in avuto conoscenza della non veridicità
esecuzione di titoli edilizi illegittimi. delle stesse.
In ordine all’incidenza del decorso L’ulteriore elemento individuato
del tempo sul potere di annullamento dall’Adunanza Plenaria, volto a favorire
d’ufficio, i Giudici di Palazzo Spada hanno l’attività repressiva degli abusi edilizi ad
evidenziato come tale circostanza non opera dell’Amministrazione, consiste
comporti l’esaurimento del potere nell’attenuazione dell’onere motivazionale
amministrativo di riesame del in caso di annullamento in autotutela
provvedimento illegittimo ma, fondato su interessi pubblici rilevanti. La
diversamente, determini un dovere di necessaria valutazione dell’interesse dei
valutazione via via più approfondita tra privati e l’obbligo di motivazione via via
l’interesse pubblico al ritiro dell’atto più stringente in relazione al decorso del
illegittimo e il complesso delle altre
circostanze e interessi rilevanti258. In altri legge n. 124 del 2015: la modifica citata, non ritenuta
applicabile al caso de quo in quanto precedente
256
L’Adunanza Plenaria ha altresì precisato che tale all’entrata in vigore della novella normativa, non
disposizione non può che trovare applicazione al caso comporta più solo l’obbligo di una valutazione via via
di specie in quanto non esiste una disciplina speciale più accorta tra interesse pubblico e interesse del
sui presupposti per l’annullamento d’ufficio di titoli controinteressato ma comporta, per taluni
edilizi. provvedimenti autorizzativi, l’esaurimento del potere
257
Cons. Stato, Ad. Plen., n. 8 del 2017, par. 9.4 dove amministrativo di riesame con lo spirare del termine di
si osserva che nel caso si affermasse la sussistenza di diciotto mesi. Per un approfondimento sul punto si
un interesse pubblico in re ipsa al ripristino della veda M.A. SANDULLI, Gli effetti diretti della legge 7
legittimità violata, l’Amministrazione non avrebbe più agosto 2015 n. 124 sulle attività economiche: le novità
alcun margine per valutare né il decorso del tempo, né in tema di s.c.i.a., silenzio assenso e autotutela, in
la sussistenza di un interesse pubblico in senso www.federalismi.it, n. 17/2015 e PAGLIAROLI C., La
contrario, né infine l’interesse del privato destinatario storia infinita dell’annullamento d’ufficio dei titoli
dell’atto. In questo senso si veda Cons. Stato, IV, 7 edilizi: nessun revirement da parte dell’Adunanza
settembre 2018, n. 5277. Plenaria, in Rivista Giuridica dell’Edilizia, fasc. 1,
258
A diverse conclusioni si perviene qualora si 2018, p. 92.
259
prenda in considerazione il testo dell’art. 21 nonies Previsto dall’art. 21 nonies della legge 241 cit.
260
della l. 241 del 1990 come modificato dall’art. 6 della Cons. Stato, Ad. Plen. n. 8 del 2017, par. 10.6.

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tempo non possono negare «la fondare l’annullamento in autotutela sulla
preminenza che deve essere riconosciuta rilevata non veridicità delle circostanze
al complesso di interessi e valori sottesi prospettate, non sussistendo alcuna
alla disciplina edilizia e urbanistica»261. posizione di affidamento legittimo da
Pertanto nell’ipotesi in cui l’abuso edilizio valutare in relazione al concomitante
risulti particolarmente grave262, ove cioè interesse pubblico265.
venga in rilievo la tutela di preminenti
valori pubblici di carattere autoevidente,
«l’onere motivazionale gravante L’incidenza del decorso del tempo
sull’Amministrazione potrà dirsi sull’ordine di demolizione di
soddisfatto attraverso il richiamo alle manufatto abusivo: l’intervento
pertinenti circostanze in fatto e il rinvio dell’Adunanza Plenaria n. 9 del 2017.
alle disposizioni di tutela che risultano in
concreto violate»263. La pronuncia in esame, insieme alla
L’onere motivazionale risulta, infine, sentenza n. 8 del 2017, ha contribuito a
ulteriormente attenuato nell’ipotesi in cui delineare il quadro dei principi che
il provvedimento illegittimo rilasciato ispirano l’attività repressiva
dall’Amministrazione sia frutto di dell’Amministrazione verso l’abusivismo
circostanze non veritiere a suo tempo edilizio.
prospettate dal soggetto interessato. In Nella fattispecie era stato impugnato
tale ipotesi l’Adunanza Plenaria, in linea un ordine di demolizione di opere abusive,
con quanto ritenuto in precedenti realizzate in epoca risalente da un
pronunce264, ha sottolineato come non si soggetto diverso dagli odierni proprietari.
possa affermare la sussistenza di un In primo grado il T.A.R. competente ha
affidamento legittimo e incolpevole al respinto il ricorso ritenendo che l’ordine
mantenimento dello status quo ante in di demolizione, in quanto atto rigidamente
capo al soggetto che, con la non veritiera vincolato, non necessitasse di una
prospettazione delle circostanze rilevanti, motivazione puntuale in ordine alle
abbia determinato l’adozione di un atto ragioni di interesse pubblico deponenti
illegittimo a lui favorevole. In tal caso nel senso della demolizione e di una
l’Amministrazione potrà legittimamente valutazione in ordine all’eventuale stato
261
soggettivo di buona fede dell’attuale
Cons. Stato, Ad. Plen. n. 8 del 2017, par. 11. proprietario dell’immobile.
262
L’Adunanza Plenaria considera a titolo
Veniva dunque instaurato un giudizio di
esemplificativo l’ipotesi in cui l’Amministrazione
abbia rilasciato un titolo edilizio illegittimo in un’area impugnazione innanzi alla Sesta Sezione
interessata da vincolo di inedificabilità assoluta o del Consiglio di Stato la quale, rilevata
caratterizzata da un grave rischio sismico.
263 265
Cons. Stato, Ad. Plen. cit., par. 11. In questo senso si veda Cons. Stato, II, 21 ottobre
Un’applicazione del principio così individuato 2019, n. 7094 e Cons. Stato, V, 27 giugno 2018 n.
dall’Adunanza Plenaria si ritrova nella recentissima 3940. Si veda altresì ex multis T.A.R. Lazio, Latina, I,
pronuncia Cons. Stato, VI, 19 marzo 2019, n. 1802, 10 aprile 2019 n. 279, T.A.R. Potenza, Sez. I, 5
ove si è ritenuto legittimo l’annullamento in autotutela novembre 2018, n. 725 e T.A.R. Campania – Napoli,
di un provvedimento autorizzativo relativo a Sez. VI, 10 aprile 2018, n. 2315. Si segnala sul punto
costruzioni erette in terreno sottoposto a vincolo la posizione fortemente critica di parte della dottrina
aeroportuale. Per rilievi critici sul punto si veda che arriva a ritenere che la pronuncia in esame non sia
POSTERARO N., Annullamento d’ufficio e riuscita a sopire il contrasto che l’ha occasionata. In
motivazione in re ipsa: osservazioni a primissima questo senso si veda BERTONAZZI L., Annullamento
lettura dell’Adunanza Plenaria n. 8 del 2017, in d’ufficio di titoli edilizi: note a margine della sentenza
Rivista Giuridica dell’Edilizia, fasc. 5, 2017, p. 1103B. dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato n.
264
Cons. Stato, IV, 12 dicembre 2016, n. 5198 e Id., 8/2017, in Diritto Processuale Amministrativo, fasc. 2,
V, 13 maggio 2014, n. 2451. 2018, p. 730.

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l’esistenza di un contrasto Anche in questo caso si sono
giurisprudenziale circa l’onere contrapposti due orientamenti
motivazionale gravante sulla Pubblica giurisprudenziali.
Amministrazione ai fini dell’adozione di Secondo il primo orientamento
ordinanze di demolizione di immobili (maggioritario), più propenso ad
abusivi, con l’ordinanza n. 1337 del 24 agevolare l’attività repressiva
marzo 2017 ha rimesso all’Adunanza dell’Amministrazione, l’ordinanza di
Plenaria la seguente questione: demolizione di un immobile abusivo non
«se l’ordinanza di demolizione di richiede una particolare motivazione circa
immobile abusivo (nella specie, trasferito la sussistenza di uno specifico interesse
mortis causa) debba essere congruamente pubblico al ripristino della legittimità
motivata sulla sussistenza di un interesse violata, quand’anche sia decorso un
pubblico concreto e attuale al ripristino considerevole lasso di tempo dalla
della legalità violata quando il commissione dell’abuso. In tale ipotesi,
provvedimento sanzionatorio intervenga a infatti, deve escludersi la configurabilità
una distanza temporale di un legittimo affidamento in capo a colui
straordinariamente lunga dalla che abbia edificato la costruzione ab
commissione dell’abuso, il titolare attuale origine illecita o al suo avente causa
non sia responsabile dell’abuso e il nonostante il decorso del tempo dal
trasferimento non denoti intenti elusivi commesso abuso267. Dunque, in base
del provvedimento sanzionatorio»266. all’orientamento in parola, l’ordine di
In altri termini l’Adunanza Plenaria è demolizione è atto vincolato che prescinde
chiamata a chiarire se, nel caso di da una specifica valutazione delle ragioni
immobile realizzato sine titulo, l’ordine di di interesse pubblico e da una
demolizione emesso anche a distanza di comparazione di quest’ultimo con gli
molto tempo debba essere adeguatamente interessi privati coinvolti e sacrificati. Tale
motivato tenendo conto del legittimo atto, come evidenziato, non necessita di
affidamento del soggetto interessato e se una motivazione in merito alla sussistenza
assuma rilevanza la circostanza che di un interesse pubblico concreto ed
l’attuale proprietario del bene non sia il attuale alla demolizione non potendosi
responsabile dell’abuso e non vi siano ritenere ammissibile alcun affidamento
intenti elusivi della normativa in tema di tutelabile alla conservazione di una
onere di ripristino. situazione di fatto abusiva, giammai
legittimabile dal trascorrere del tempo 268.
266
Diversamente opinando – e quindi
La questione fu affrontata nel 1983 dalla stessa
riconoscendo un effetto sanante al
Adunanza Plenaria che, dopo aver affermato la
generale non necessità di una specifica motivazione, in decorso del tempo – secondo tale
ragione della natura vincolata dell’attività repressiva
267
degli illeciti edilizi, individuò una eccezione Si veda ex multis Cons. Stato, VI, 10 maggio
nell’ipotesi in cui l’inerzia dell’Amministrazione, in 2016, n. 1774; Id., VI, 23 ottobre 2015, n. 4880 e Id.,
presenza dell’abuso perpetrato, fosse durata un lasso di VI, 11 dicembre 2013 n. 5943.
268
tempo molto rilevante. In particolare l’Adunanza In questo senso si veda Cons. Stato, IV, 28
ritenne che «il lunghissimo decorso del tempo, senza febbraio 2017, n. 908; Cons. Stato, VI, 11 dicembre
che l’Amministrazione si sia comunque preoccupata di 2013, n. 5943; Id., VI, 15 gennaio 2015, n. 13; Id., VI,
adeguare la situazione di fatto a quella di diritto 23 ottobre 2015, n. 4880; Id., IV, 28 febbraio 2017, n.
violata, (...), impone che l’eventuale iniziativa 908; Id., VI, 11 maggio 2011, n. 2781; Id., IV, 31
demolitoria abbisogni di essere sorretta da motivazioni agosto 2010, n. 3955; In senso conforme si vedano
più adeguate, rispetto a quella che si riferisca alla inoltre T.A.R. Campania, Napoli, Sez. VI, 7 novembre
semplice constatazione dell’abusività dell’opera», in 2016, n. 5096; T.A.R. Lazio, Roma, Sez. II, 23
questi termini Cons. Stato, Ad. Plen., 19 maggio 1983, febbraio 2015, n. 3117; T.A.R. Emilia Romagna,
n. 12. Bologna, Sez. I, 8 giugno 2015, n. 547.

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orientamento si ammetterebbe una sorta nettamente a favore della prima tesi
di «sanatoria extra ordinem», operante maggiormente propensa ad agevolare
anche nelle ipotesi in cui il soggetto l’attività repressiva dell’Amministrazione.
interessato non abbia potuto – o voluto – I Giudici di Palazzo Spada hanno infatti
attivarsi per ottenere il rilascio del ritenuto come, in caso di tardiva adozione
provvedimento sanante269. del provvedimento di demolizione di un
Diverso orientamento giurisprudenziale manufatto edilizio sine ullo titulo, «la
(minoritario), pur condividendo in termini mera inerzia da parte
generali che l’ordine di demolizione dell’Amministrazione nell’esercizio di un
rappresenta un atto dovuto che non potere/dovere finalizzato alla tutela di
richiede motivazione, ha riconosciuto una rilevanti finalità di interesse pubblico non
particolare rilevanza all’affidamento del [sia] idonea a far divenire legittimo ciò
privato derivato da un lato dal lungo lasso che è sin dall’origine illegittimo» 272.
di tempo trascorso dalla commissione Inoltre, tale inerzia non può certamente
dell’abuso e dall’altro lato dal protrarsi porsi a fondamento di un affidamento
dell’inerzia dell’Amministrazione preposta legittimo ascrivibile al proprietario
alla vigilanza. In tale ipotesi sorge in capo dell’abuso mancando un provvedimento
a quest’ultima un onere di congrua amministrativo favorevole idoneo a
motivazione avuto riguardo dell’entità e ingenerare un’aspettativa giuridicamente
tipologia dell’abuso oltre che del pubblico qualificata.
interesse idoneo a giustificare il sacrificio Da quanto sin qui evidenziato discende
del contrapposto interesse privato270. che al decorso del tempo e all’inerzia
Secondo talune pronunce riconducibili dell’amministrazione non possa essere
a questo filone interpretativo, l’onere connessa «la sostanziale perdita del
motivazionale deve rinvenirsi potere di contrastare il grave fenomeno
esclusivamente nell’ipotesi in cui sia dell’abusivismo edilizio, ovvero di
trascorso un importante lasso di tempo legittimare in quale misura l’edificazione
dalla commissione dell’abuso, realizzato avvenuta senza titolo»273, non potendosi
da persona diversa dal proprietario rinvenire alcuna possibile giustificazione
attuale del bene, il quale, al tempo, abbia normativa ad una siffatta forma di
ricevuto la res in forza di un atto di sanatoria automatica o preater legem274.
trasferimento privo di finalità elusive271. Invero tale assunto viene condiviso
A fronte dei due orientamenti anche dall’orientamento giurisprudenziale
giurisprudenziali sinteticamente più attento al riconoscimento delle ragioni
ripercorsi, la decisione assunta e delle prerogative proprietarie, il quale
dall’Adunanza Plenaria si colloca non sostiene tout court l’illegittimità
269
In tal senso Cons. Stato, VI, 15 gennaio 2015, n. dell’ordine di demolizione quale diretta
13. conseguenza della sua tardiva emanazione
270
In tal senso Cons. Stato, IV, 2 novembre 2016, n. ma in tal caso configura in capo
4577; Id., VI, 18 maggio 2015, n. 2512; Id., V, 15 all’Amministrazione un onere di
luglio 2013, n. 3847; Id., IV, 18 aprile 2011, n. 2266; motivazione sia in ordine alle ragioni di
Id., V, 29 maggio 2006, n. 3270. interesse pubblico concreto ed attuale
271
A conclusioni non dissimili – rileva l’Adunanza sottese alla demolizione, sia alla
Plenaria – è pervenuta quella parte della comparazione tra l’interesse al ripristino
giurisprudenza che ha ritenuto il decorso del tempo della legalità violata e l’interesse del
elemento utile ai fini difensivi nei confronti
dell’Amministrazione e del dante causa in ragione
272
della sua incidenza sulla certezza dei rapporti giuridici. Cons. Stato, Ad. Plen., n. 9 del 2017, par. 4.
273
In tal senso si veda Cons. Stato, IV, 4 marzo 2014, n. Cons. Stato, Ad. Plen. cit., par. 5.1.
274
1016; id., V, 5 luglio 2013, n. 3847; id., V, 24 In questo senso si veda Cons. Stato, VI, 4 marzo
novembre 2013, n. 2013. 2019, n. 1498.

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privato alla conservazione dell’immobile precedenti giurisprudenziali pervenuti alle
abusivo. medesime conclusioni.
L’Adunanza Plenaria, tuttavia, dimostra In talune pronunce si è infatti
di aderire all’orientamento affermato che il trascorso del tempo tra la
giurisprudenziale maggioritario realizzazione dell’abuso e l’adozione
evidenziando come, in caso di costruzione dell’ordine di demolizione non determina
compiuta sine titulo, non si ponga l’insorgenza di uno stato di legittimo
nemmeno il problema di affidamento del affidamento quanto, piuttosto, rafforza il
privato poiché questo presuppone «una carattere abusivo dell’opera277.
posizione favorevole all’intervento Altri interventi hanno inoltre
riconosciuta da un atto in tesi illegittimo evidenziato il carattere del tutto vincolato
poi successivamente oggetto di un dell’ordine di demolizione che, pertanto,
provvedimento di autotutela»275. Ed infatti non necessita di una particolare
non viene qui in rilievo l’ipotesi in cui motivazione circa l’interesse pubblico
l’Amministrazione abbia, a distanza di sotteso a tale determinazione né tanto
tempo dal rilascio, disposto meno deve prendere in considerazione
l’annullamento in autotutela di un titolo l’ipotetico interesse del privato alla
edilizio illegittimamente adottato ovvero permanenza in loco dell’opus278.
del provvedimento di sanatoria rilasciato Altri ancora hanno posto l’attenzione
in assenza dei necessari presupposti sulla rimproverabilità della condotta posta
legittimanti, il che giustificherebbe il in essere dal soggetto interessato, privo di
sorgere di una posizione di affidamento qualsiasi tutela da parte dell’ordinamento
del soggetto interessato. Il caso in esame, in quanto consapevolmente (e
invece, contempla la diversa ipotesi in cui colpevolmente) responsabile della
l’Amministrazione disponga la situazione antigiuridica in cui si è venuto
demolizione di fabbricati ab origine privi a trovare, trattandosi di costruzione
di qualunque titolo legittimante e non volontariamente realizzata contra legem
ammessi a sanatoria. Ebbene mancando giammai legittimante un affidamento279.
un affidamento da tutelare, non occorre Sul punto, tuttavia, l’Adunanza
che l’ordinanza di demolizione sia Plenaria compie un passo ulteriore.
motivata in ordine alla sussistenza di un Prescindendo dalla responsabilità del
interesse pubblico concreto. Più proprietario o dell’occupante
esattamente, secondo i Giudici di Palazzo dell’immobile, l’ordine di demolizione di
Spada, perché l’ordine di demolizione costruzioni abusive assume un carattere
risulti adeguatamente motivato è reale che, pertanto, non richiede alcuna
sufficiente il richiamo al comprovato ulteriore motivazione nel caso in cui gli
carattere abusivo dell’intervento senza effetti del provvedimento siano destinati
che si impongano gli oneri motivazionali ad eseguirsi verso chi non abbia
propri dell’autotutela decisoria276. commesso la violazione ovvero abbia
Ad ulteriore conferma delle acquistato l’immobile con atto privo di
argomentazioni sin qui sostenute, intenti elusivi ma si trovi, al momento
l’Adunanza Plenaria richiama una serie di dell’irrogazione, in un rapporto con la res
tale da assicurare la restaurazione
275
Cons. Stato, Ad. Plen. cit., par. 6.1. Sul punto si
veda LO CURTO M., La ritrosia della giurisprudenza
277
amministrativa nell’applicazione del binomio tempo- Si veda ex multis Cons. Stato, VI, 27 marzo 2017,
motivazione alla luce dei principi di legittimo n. 1386 e Id., VI, 6 marzo 2017, n. 1060.
278
affidamento e certezza del diritto, in Foto In tal senso ex multis Cons. Stato, VI, 21 marzo
Amministrativo (II), fasc. 5, 2018, p. 790. 2017, n. 1267.
276 279
Cons. Stato, Ad. Plen. cit., par. 6.1. Così già Cons. In questi termini Cons. Stato, IV, 28 febbraio
Stato, IV, 28 febbraio 2017, n. 908. 2017, n. 908 e Id., VI, 13 dicembre 2016, n. 5256.

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dell’ordine giuridico violato280. In altri Un tanto giustifica la posizione
termini l’impossibilità di configurare un dell’Adunanza Plenaria, per taluni ritenuta
affidamento in capo a colui che abbia eccessivamente rigida283, chiaramente
costruito sine titulo ed il carattere sbilanciata a favore dell’Amministrazione
vincolato dell’ordine di demolizione nei rapporti con il cittadino. Invero anche
portano inevitabilmente e logicamente ad la pronuncia più attenta alla posizione
escludere l’esistenza di un onere giuridica del privato giunge ad ammettere
motivazionale anche nel caso in cui l’esistenza di talune fattispecie (ove si
l’attuale proprietario dell’immobile non ritrovino interessi c.d. auto-evidenti) in
sia responsabile dell’abuso e la cessione presenza delle quali finisce per prevalere
non sia stata effettuata con intenti la vincolatività dell’annullamento con
elusivi281. conseguente attenuazione dell’onere
motivazionale gravante
sull’Amministrazione.
Osservazioni conclusive. Tuttavia la motivazione è l’elemento
nel quale si esprimono i principi generali
Le sentenze in commento forniscono un del diritto amministrativo di trasparenza e
importante chiarimento in merito lealtà: è attraverso la motivazione, infatti,
all’entità dell’onere motivazionale che che può esplicarsi il sindacato sul
incombe in capo all’Amministrazione procedimento e sull’atto espressione del
qualora incida su posizioni soggettive potere esercitato dall’Amministrazione
private, in un caso annullando in via di stessa.
autotutela un precedente titolo edilizio Ebbene l’attività di contrasto
rivelatosi illegittimo, nell’altro caso all’abusivismo edilizio non può
irrogando la sanzione demolitoria verso determinare, nel perseguimento della
opere realizzate sine titulo. legalità, un’attività della Pubblica
Ad uno sguardo complessivo, i principi Amministrazione poco attenta
posti dall’Adunanza Plenaria del Consiglio all’osservanza dei principi, propri di uno
di Stato nelle pronunce in commento Stato di diritto, di buona fede, correttezza
rispondono all’attuale e sempre più e lealtà nei confronti dei cittadini. Né
urgente esigenza di ristabilire la legalità tanto meno può determinare un eccessivo
nell’ambito dell’edilizia privata282. irrigidimento nelle valutazioni operate
dell’Amministrazione, specie in
280
Cons. Stato, VI, 26 luglio 2017, n. 3694. riferimento alla tutela dell’affidamento
281
Quanto detto, inoltre, porta con sé importanti nell’ipotesi in cui il privato abbia indotto
conseguenze dal punto di vista della partecipazione al
procedimento amministrativo da parte del destinatario
dell’atto. L’ordine di demolizione, infatti, in quanto
atto vincolato e dovuto, non richiede la preventiva www.norma.dbi.it e CAPPANNELLA V., Obbligo di
comunicazione di avvio del procedimento a tutela della motivazione di provvedimenti adottati in via di
posizione del privato autore dell’abuso edilizio, non autotutela ed in via sanzionatoria: il punto
essendovi spazio per momenti partecipativi del dell’Adunanza Plenaria, in
destinatario dell’atto. In questo senso si vedano ex www.ildirittoamministrativo.it.
283
multis Cons. Stato, VI, 11 marzo 2019, n. 1621; Id., II, TRIMARCHI M., Il contrasto all’abusivismo
26 aprile 2019, n. 2668; T.A.R. Lazio – Roma, Sez. II, edilizio tra annullamento d’ufficio e ordine di
5 giugno 2019, n. 7300 e T.A.R. Campania – Napoli, demolizione, in Giornale Dir. Amm., 2018, 1, pag. 67 e
VII, 4 giugno 2019, n. 3014. ss., secondo cui l’apprezzamento in concreto dei fatti e
282
Per una ulteriore analisi congiunta delle pronunce degli interessi, nonché il bilanciamento tra valori
in esame si veda LONGO A. e CANZONIERI E., La contrapposti, è la tecnica applicativa più acconcia alla
motivazione nell’esercizio del potere repressivo della logica della buona fede (oggettiva), principio
P.A. in materia urbanistico – edilizia, in Norma irrinunciabile anche quando l’attività amministrativa
quotidiano d’informazione giuridica, in sia diretta alla repressione degli abusi edilizi.

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in errore l’Amministrazione con che abbiano reso dichiarazioni false in
dichiarazioni non veritiere. buona fede ovvero indipendentemente
Sul punto non appare infondato il dalla concreta rilevanza delle stesse, così
timore manifestato da parte della determinando una significativa riduzione
dottrina284 in merito alla rigida valutazione della tutela accordata all’affidamento.
a cui è legittimata l’Amministrazione Sul punto deve altresì evidenziarsi
innanzi alle diverse possibili l’esistenza di un vuoto normativo in merito
rappresentazioni, più o meno non al potere, ascritto in capo alla Pubblica
veritiere, prospettate dal privato. Se, Amministrazione, di concreta verifica
infatti, può condividersi quanto ritenuto sull’elemento soggettivo nella condotta
dal Consiglio di Stato nell’ipotesi in cui posta in essere dal privato.
l’erronea rappresentazione sia derivata da Come rilevato in dottrina, tale mancata
negligenza o malafede del privato, previsione legislativa contribuisce alla
altrettanto non può dirsi nell’ipotesi in cui svalutazione dell’elemento psicologico
questa dipenda da un’incertezza poiché di per sé esonera
interpretativa della normativa ovvero da l’Amministrazione dal verificare se la
fattori che rendano oggettivamente dichiarazione, anche su elementi di scarsa
difficile rappresentare la situazione di rilevanza, sia o meno il frutto della mera
fatto. negligenza e non della mala fede del
Inoltre, nell’esame operato dalla privato285. La previsione legislativa della
Pubblica Amministrazione circa l’errata suddetta facoltà garantirebbe una più
rappresentazione delle circostanze di fatto adeguata tutela ai soggetti in buona fede
da parte del privato, non sembra esservi al di là di ogni possibile automatismo che
spazio per una valutazione in ordine al arrivi ad escludere la tutela
livello di gravità dell’erronea dell’affidamento in presenza di false
comunicazione. In altri termini occorre dichiarazioni.
domandarsi se, ad esempio, la Atteso il vuoto normativo esistente,
dichiarazione effettuata dal privato circa l’interpretazione fornita dai Giudici di
le volumetrie del manufatto oggetto di Palazzo Spada, pertanto, ha determinato
sanatoria, di poco difforme rispetto alla un forte sbilanciamento in favore
realtà, possa legittimare un’azione dell’attività repressiva
repressiva dell’Amministrazione che dell’Amministrazione affermando una vera
prescinda dal considerare l’affidamento e propria regola assoluta, destinata a
dell’interessato, in ragione della trovare applicazione ogniqualvolta, nel
rappresentazione non veritiera seppur bilanciamento tra gli interessi in giuoco,
basata su circostanze in concreto l’interesse pubblico risulti auto-evidente
irrilevanti. ovvero non risulti configurabile in capo al
Letta in questi termini, privato alcun affidamento nei termini
l’interpretazione fornita dall’Adunanza sul anzidetti.
punto sembra non attribuire particolare
rilievo all’elemento psicologico delle
dichiarazioni rese nel procedimento
definito dall’atto oggetto di annullamento.
Ne consegue che tale interpretazione
arriva a penalizzare anche quei soggetti

284
ZAMPETTI E., Osservazioni a margine della
Plenaria n. 8 del 2017 in materia di motivazione
nell’annullamento d’ufficio, in Rivista Giuridica
285
dell’Edilizia, 2, 2018. ZAMPETTI E., Op. cit..

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SOSTENIBILITA’ al vertice la competitività, attraverso una
serie di strumenti, quali la liberalizzazione
AMBIENTALE, ENERGIE dei mercati290, l’eliminazione dei monopoli,
RINNOVABILI ED il third party access291, strumenti tutti
volti a rendere più competitivo il mercato
EFFICIENTAMENTO. ed a ridurre il costo dell’energia.
Nell’ultimo decennio, il triangolo
dell’energia ha cambiato nuovamente
Roberto Miccù286 forma, allungandosi verso il vertice della
Michela Bernardi287 sostenibilità ambientale. Lo sviluppo
sostenibile292 è, infatti, uno sviluppo che

289
Brevi note sulla funzione Osserva V. TERMINI, Il mondo rinnovabile: come
l’energia pulita può cambiare l’economia, la politica e la
promozionale dei pubblici poteri288. società, Luiss University press, Roma, 2018, p. 33: «Le crisi
petrolifere negli anni Settanta riportarono l’attenzione sulla
necessità di sicurezza energetica e sulla pericolosità della
dipendenza dai combustibili fossili, per via della loro
concentrazione e del potere dell’Opec nella gestione delle
Sommario: 1. Introduzione. - 2. Le forniture e dei prezzi del petrolio, ma anche nel timore che
dinamiche evolutive della disciplina queste risorse prima o poi finissero».
europea per la promozione delle fonti 290
Che doveva affrancare il mercato europeo dalla forza e
rinnovabili. - 3. Dalla programmazione alla dal contrasto dei monopoli nazionali.
promozione dei pubblici poteri nazionali 291
Vale a dire «l’obbligo di permettere l’accesso al
nel settore dell’energia. - 4. Conclusioni. sistema a coloro che ne facciano richiesta», secondo quanto
stabilito dal d.lgs. n. 164/2000 per le imprese del gas
naturale, ma il principio è valido anche per le imprese
elettriche titolari di infrastrutture. La regolazione
dell’accesso alla rete si rende necessaria nei mercati
liberalizzati al fine di garantire una concorrenza effettiva dal
1. Introduzione. momento che l’unica rete esistente deve essere utilizzata da
Seguendo la suggestione di una metafora una molteplicità di operatori per l’erogazione del servizio.
Sul punto, si veda A. CLÔ, S. CLÔ, F. BOFFA, Le riforme
geometrica, potremmo descrivere elettriche tra efficienza ed equità, Il Mulino, Bologna, 2014.
l’evoluzione del modello di mercato 292
Che trova la sua più celebre definizione nel Rapporto
europeo dell’energia come un triangolo
della Commissione mondiale su ambiente e sviluppo del
scaleno, che nei decenni ha assunto forme 1987 (c.d. Rapporto Brundtland): sostenibile è lo sviluppo
diverse, sviluppando ora questo ora quello che «soddisfi i bisogni della generazione presente senza
dei vari lati. compromettere la possibilità delle generazioni future di
Negli anni ’70 e ’80 il triangolo si era soddisfare i propri». La formula evoca un “processo
circolare” che, nella sua indeterminatezza e genericità,
allungato verso il vertice della rischia di restare sospeso nell’incertezza cognitiva. Osserva
289
sicurezza , mentre negli anni ’90 e nei P. RANCI, Economia dell’energia, Il mulino, Bologna,
primi anni 2000 si è accentuato il lato con 2011, p. 30, che «non esistono una definizione e un
approccio univoci allo sviluppo sostenibile. Tuttavia, tutte le
286
Professore ordinario di Istituzioni di Diritto Pubblico posizioni espresse sul tema riconoscono un problema di
presso l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”. allocazione intertemporale delle risorse secondo criteri di
287 equità ed efficienza. Ne deriva come una definizione
Dottoranda di ricerca in Diritto pubblico, comparato e
condivisa, ancorché molto generica, di sviluppo sostenibile
internazionale presso l’Università degli studi di Roma “La
sia quella di sviluppo economico che perduri nel tempo».
Sapienza”.
Tre sono, dunque, i formanti del concetto di sostenibilità:
288
Il presente contributo è frutto di una ricerca comune, economia, ambiente, società. Si veda, altresì, R. BIFULCO-
ma il paragrafo 1 e il paragrafo 4 sono scritti in comune A. D’ALOIA, Le generazioni future come nuovo paradigma
dagli autori, mentre il paragrafo 2 e il paragrafo 3 sono del diritto costituzionale, in Un diritto per il futuro. Teorie e
ascrivibili, rispettivamente, al Professore Roberto Miccù e modelli dello sviluppo sostenibile e della responsabilità
alla Dottoranda Michela Bernardi. intergenerazionale, Jovene, Napoli, 2008.

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soddisfa i bisogni del presente senza continente ancora non è riuscito a
compromettere la possibilità delle sviluppare; infine, avrebbe un evidente
generazioni future di soddisfare i propri risvolto economico, poiché consentirebbe
bisogni e si pone rispetto all’ambiente in lo sviluppo di una industria verde, che
un rapporto di tutela, al fine di ancora stenta a decollare294.
preservarne la sua essenza e di L’obiettivo è ambizioso perché al fine di
combattere il c.d. cambiamento climatico. garantire anche un equilibrio del sistema
In questo contesto un ruolo strategico è in senso socio-economico risulta difficile
svolto dalle energie rinnovabili, cioè tutte trovare soluzioni di integrazione delle
quelle forme di energia generate da fonti energie rinnovabili all’interno di una
il cui utilizzo non pregiudica le risorse logica di mercato. Da questo punto di
naturali o che per loro caratteristica vista è emblematico il c.d. “regime di
intrinseca si rigenerano o non sono sostegno”295, espressamente previsto dal
"esauribili" nella scala dei tempi umani. diritto europeo, vale a dire lo strumento,
La regolazione delle suddette energie regime o meccanismo, applicato da uno
rinnovabili è oggetto di diversi atti Stato membro o gruppo di Stati membri,
normativi, tra cui, da ultimo, la direttiva inteso ad annullare il differenziale di costo
2018/2001, contenuta nel Winter Package, tra fonti tradizionali e fonti rinnovabili,
che nel suo complesso persegue un proprio in ragione dei benefici non
ambizioso obiettivo: quello di rendere – monetizzabili che si ottengono dalle
proseguendo nella metafora – equilatero il energie rinnovabili, ma rispetto ai quali il
triangolo dello sviluppo del mercato mercato fallisce quando si tratta di
dell’energia, ponendo i vertici tutti valorizzarli (esternalità negative)296. Le
esattamente equidistanti tra loro: la misure di sostegno pubblico hanno,
sostenibilità ambientale, la competitività e quindi, due anime, ambientale ed
la sicurezza degli approvvigionamenti. economica, tra loro interconnesse e
Lo spostamento verso un mix di fonti inscindibili.
primarie di energia che vede come
protagoniste le fonti rinnovabili, se ben
guidato, potrebbe avere esiti che 294
V. TERMINI, Il mondo rinnovabile: come l’energia
travalicano il settore energetico: da un pulita può cambiare l’economia, la politica e la società,
lato, la riduzione delle emissioni di gas Luiss University press, Roma, 2018, p. 25.
serra gioverebbe all’ambiente293; 295
Un riferimento sia pure indiretto e generico all’attività
dall’altro, promuoverebbe l’avanzamento pubblica di incentivazione dell’economia si può rinvenire in
dei paesi in via di sviluppo, offrendo quel plesso di norme costituzionali che taluno definisce
facendo ricorso all’espressione “costituzione economica”,
un’occasione delocalizzata per ottenere nozione teorizzata principalmente dalla dottrina tedesca, e
l’accesso all’energia elettrica che il successivamente ripresa dalla dottrina italiana.
293 296
Nella Direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione P. RANCI, Economia dell’energia, Il mulino, Bologna,
dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche 2011, 187; A. CLÔ, Transizione energetica tra stato e
rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità, la Comunità mercato, in E. BRUTI LIBERATI, M. DE FOCATIIS, A.
europea riconosceva la necessità di promuovere in via TRAVI, La transizione energetica e il winter package.
prioritaria le fonti energetiche rinnovabili sì da garantire la Politiche pubbliche e regolazione dei mercati: atti del
protezione dell’ambiente e uno sviluppo sostenibile. Infatti, convegno AIDEN, Wolters Kluwer, Milano, 2018, p. 100
l’incentivazione delle fonti rinnovabili costituiva una delle osserva che «L’elevata intensità delle tecnologie energetiche
misure necessarie per conformarsi al protocollo di Kyoto sui a redditività differita nel tempo combinata al ristretto
cambiamenti climatici. Si veda, in particolare, il orizzonte temporale connaturato a scelte di mercato, ha
considerando 3 della direttiva: «Il maggior uso di elettricità sempre portato gli investitori a restringerne il campo a quelle
prodotta da fonti energetiche rinnovabili è una parte che superavano il vaglio della convenienza di breve periodo.
importante del pacchetto di misure necessarie per Una dissociazione tra costi/benefici privati e costi/benefici
conformarsi al protocollo di Kyoto della convenzione sociali che ha motivato l’intervento pubblico nel governo
quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e dei dell’energia negli Stati occidentali, specie ma non solo in
pacchetti di politiche intese ad onorare ulteriori impegni». quelli europei».

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Il sostegno deve, tuttavia, avvenire nel (attraverso la riduzione della dipendenza
rispetto della normativa comunitaria in degli Stati europei dall’importazione degli
materia di concorrenza e aiuti di stato. Si idrocarburi). Tali interessi generali
tratta, quindi, di comprendere l’an e il diventano, quindi, “i fini ultimi
quomodo della compatibilità delle norme dell’incentivazione ossia i fini a cui è
di incentivazione con il mercato interno297. diretta, a sua volta, l’attività economica
La necessità di questi regimi, al fine di (fine immediato), il cui svolgimento è
accrescere la produzione di fonti promosso dall’erogazione di incentivi”299.
rinnovabili, trova ora il suo fondamento Va tenuto presente che le politiche di
direttamente nel diritto primario incentivazione mirano anche a realizzare
dell’Unione europea che, all’art. 194, condizioni di eguaglianza sostanziale dei
paragrafo 1, del Trattato sul cittadini300, dovendo il mercato essere
funzionamento dell'Unione europea regolato per garantirne il carattere
(TFUE) individua, tra gli obiettivi della sociale. Si tratta, dunque, di mutare la
politica energetica dell’Unione, proprio la prospettiva, assumendo come punto di
promozione delle forme di energia da fonti riferimento non un concetto formale di
rinnovabili298. I meccanismi di mercato uguaglianza, ma gli obiettivi della politica
non possono, infatti, garantire il economica e sociale individuati dal
raggiungimento di fondamentali interessi legislatore, in funzione dei quali vengono
generali, quali la sostenibilità ambientale predisposti gli strumenti promozionali.
e la sicurezza dell’approvvigionamento In termini di teoria generale, queste
297
Sul punto, si veda N. IRTI, L’età della decodificazione,
problematiche rendono necessario tornare
Giuffrè, Milano, 1999, il quale - richiamando un noto scritto a riflettere sulla funzione promozionale
di G. GUARINO, Sul regime costituzionale delle leggi di dei poteri pubblici301, da intendersi come
incentivazione e di indirizzo (1961), ora in Scritti di diritto stimolo a decodificare la realtà, e non
pubblico dell’economia e di diritto dell’energia, Giuffrè,
299
Milano, 1962, p. 132- parla di «leggi-incentivo in presenza Così, M. COCCONI, Gli incentivi alle fonti
di tre caratteristiche: “a) che con esse lo Stato si propone di rinnovabili e i principi di proporzionalità e di tutela del
sollecitare i privati al compimento di specifiche attività; b) legittimo affidamento del cittadino, in Munus, 2014, fasc. 1.
che, per ottenere l’attività desiderata, esse promettono un 300
L’esigenza di impedire l’aggravarsi delle iniquità
vantaggio a favore del privato; c) infine, che l’attività così
sociali causate dalle attuali politiche è sottolineata da A.
stimolata, in assenza della legge “non sarebbe compiuta o
CLÔ, Transizione energetica tra stato e mercato, in E.
sarebbe compiuta con forme o in quantità diverse da quelle
BRUTI LIBERATI, M. DE FOCATIIS, A. TRAVI (a cura
ritenute più confacenti all’interesse collettivo».
di), La transizione energetica e il winter package. Politiche
298
L’art. 194 TFUE afferma che «Nel quadro pubbliche e regolazione dei mercati: atti del convegno
dell’instaurazione o del funzionamento del mercato interno e AIDEN, Wolters Kluwer, Milano, 2018, p. 107 ss. Più in
tenendo conto dell’esigenza di preservare e migliorare generale, tra i principi fondamentali dell’intervento dello
l’ambiente, la politica dell’Unione nel settore dell’energia è Stato nell’economia si rinviene l’affermazione secondo cui
intesa, in uno spirito di solidarietà tra Stati membri, a: a) lo Stato, mediante la rimozione di ogni ostacolo economico
garantire il funzionamento del mercato dell’energia, b) e sociale che limiti di fatto la libertà e l’eguaglianza dei
garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico cittadini, deve promuovere l’effettiva partecipazione di tutti i
dell’Unione, c) promuovere il risparmio energetico, lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale
l’efficienza energetica e lo sviluppo di energie nuove e del Paese (art. 3, comma 2, Cost.). In vista di tali obiettivi,
rinnovabili, d) promuovere l’interconnessione delle reti quindi, lo Stato non può disinteressarsi delle vicende
energetiche”. Il comma 2 prevede, poi, che “Fatte salve le dell’economia. Si veda, in tal senso, M. NUZZO, Utilità
altre disposizioni dei trattati, il Parlamento europeo e il sociale e autonomia privata, Giuffrè, Milano, 1975, p. 42 ss.
Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa Il tema è strettamente legato alle esigenze del governo
ordinaria, stabiliscono le misure necessarie per conseguire democratico dell’economia e, quindi, alla necessità di
gli obiettivi di cui al par. 1. Tali misure sono adottate previa contrastare le disuguaglianze sociali e le disparità. Sulle
consultazione del Comitato economico e sociale e del disuguaglianze che connotano l’attuale fase storico-
Comitato delle regioni. Esse non incidono sul diritto di uno economica si veda F. VON. HAYEK, Legge, legislazione e
Stato membro di determinare le condizioni di utilizzo delle libertà. Critica dell’economia pianificata, Il Saggiatore,
sue fonti energetiche, la scelta tra varie fonti energetiche e la Milano, 2010 (trad. it.); J.E. STIGLITZ, Il prezzo della
struttura generale del suo approvvigionamento energetico, disuguaglianza, Einaudi, Milano, 2013 (trad. it.); N. IRTI,
fatto salvo l’art. 192, par. 2, lett. c)». L’ordine giuridico del mercato, Laterza, Bari-Roma, 1998.

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come gabbia dogmatica. Si tratta di ispirazione303. All’indomani dell’adozione
riportare le tecniche di incoraggiamento del Protocollo di Kyoto del 1997,
agli obiettivi e ai fini assunti dai pubblici l’attenzione delle istituzioni comunitarie si
poteri attraverso la costituzionalizzazione è tradotta in una pluralità di documenti
degli stessi. A tal proposito, osservava programmatici che hanno individuato
Bobbio che «la contrapposizione tra il proprio in ambito energetico il settore di
vecchio e il nuovo modello costituzionale intervento legislativo prioritario per il
emerge dal raffronto tra l’art. 2, in cui si contenimento delle emissioni nocive304. La
dice che “la Repubblica riconosce e produzione di energia rinnovabile
garantisce i diritti inviolabili dell’uomo”, e costituisce, infatti, uno degli strumenti più
l’art. 3 dove si dice che “è compito della efficaci per contrastare il climate
305
Repubblica rimuovere gli ostacoli di change , poiché concorre a ridurre le
ordine economico e sociale che, limitando emissioni nocive nella prospettiva della
di fatto la libertà e l’eguaglianza dei tutela ambientale306. Oltre ai Libri verde
cittadini, impediscono il pieno sviluppo (1996) e Bianco (1997) in cui si
della persona umana e l’effettiva annunciano una strategia ed un piano di
partecipazione di tutti i lavoratori azione a favore delle energie rinnovabili, il
all’organizzazione politica, economica e
sociale del Paese”, cioè tra l’affermazione 303
A.FODELLA e L. PINESCHI, La protezione
di un compito meramente protettivo che si dell’ambiente nel diritto internazionale, Giappichelli,
attua mediante la tecnica delle misure Torino, 2009.
negative e l’affermazione di un compito 304
Osserva V.M. SBRESCIA, Politiche energetiche,
promozionale che si attua per lo più sviluppo sostenibile e integrazione comunitaria:
dall’Europa la spinta verso le rinnovabili, in Rivista
attraverso misure positive»302.
giuridica del Mezzogiorno, fasc. 1-2, p. 198, che «la spinta
proveniente dall’Europa verso le energie rinnovabili veniva,
anzitutto, da esigenze di natura socio-economica oltre che da
2. Le dinamiche evolutive della motivazioni specificamente legate alla necessità di arginare i
cambiamenti climatici, contrastando la diffusione di gas
disciplina europea per la promozione
serra».
delle fonti rinnovabili. 305
Sul tema si veda M. Montini, La risposta istituzionale
La nuova direttiva del dicembre 2018 si al problema dei cambiamenti climatici, in M. MONTINI, Il
inserisce nel filone della politica europea protocollo di Kyoto e il Clean development mechanism:
dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, aspetti giuridici ed istituzionali, Giuffrè Milano, 2008.
che trova in ambito internazionale e 306
Un nesso esplicito tra l’utilizzo delle fonti rinnovabili e
comunitario la primaria fonte di la tutela ambientale è contenuto nel considerando n. 48 della
direttiva 2009/28/CE, laddove si specifica che «Gli Stati
membri, al fine di accelerare la fissazione di livelli minimi
301 per l’uso di energia da fonti rinnovabili negli edifici,
Indagini sistematiche sul tema dell’intervento pubblico
prevedano che tali livelli siano conseguiti con l’inserimento
nell’economia sono state svolte da V. BACHELET,
di un fattore di energia da fonti rinnovabili per il rispetto
L’attività di coordinamento nell’amministrazione pubblica
delle prescrizioni minime di rendimento energetico previste
dell’economia, Giuffrè, Milano, 1957; G. GUARINO, Scritti
dalla direttiva 2002/91/CE, correlato a una riduzione
di diritto pubblico dell’economia e di diritto dell’energia,
ottimale in termini di costi delle emissioni di carbonio per
Giuffrè, Milano, 1962.
edificio». E, oggi, nel considerando n. 45 della direttiva
302
N. BOBBIO, Dalla struttura alla funzione. Nuovi studi 2018/2001 che, così, espressamente prevede: «E’ opportuno
di teoria del diritto, Edizioni di Comunità, Milano, 1976, 25, assicurare la coerenza tra gli obiettivi della presente direttiva
ove vengono richiamate le diverse norme costituzionali che e il diritto dell’ambiente dell’Unione. In particolare, durante
declinano il modello promozionale. Si vedano gli articoli 4 le procedure di valutazione, pianificazione o concessione di
(La Repubblica “promuove le condizioni che rendono licenze per gli impianti di energia rinnovabile, gli Stati
effettivo il diritto al lavoro”), 5 (promuove le autonomie membri dovrebbero tener conto di tutto il diritto
locali), 9 (“promuove lo sviluppo della cultura”), 45 dell’ambiente dell’Unione e del contributo dell’energia da
(“promuove e favorisce l’incremento” della cooperazione), fonti rinnovabili al conseguimento degli obiettivi in materia
47, comma 2 (favorisce l’accesso del risparmio popolare alla di ambiente e cambiamenti climatici, specialmente rispetto
proprietà). agli impianti di energia non rinnovabile».

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forte impulso dato all’energia rinnovabile Il percorso politico dell’Unione europea in
si ha attraverso due direttive: la direttiva materia di energia rinnovabile, oggi, è
2001/77/CE e la direttiva 2009/28/CE. La tracciato dalla direttiva 2009/28/CE, in
prima ha posto come obiettivo combinato disposto con il “Terzo
desiderabile, ma non vincolante, il Pacchetto”.
raddoppio delle fonti rinnovabili nel Il tema della transizione dell’energia verso
mercato elettrico europeo, lasciando gli un'economia basata sull'energia pulita e
stati membri liberi in ordine alla della riforma della progettazione e del
predisposizione di strumenti di funzionamento del mercato dell'elettricità
307
promozione nazionale ; la seconda, dell'Unione europea è stato di recente,
invece, ha previsto target vincolanti per il oggetto di ben otto proposte, presentate il
2020 in materia di politiche energetiche e 30 novembre del 2016, dalla Commissione
cambiamenti climatici al fine di creare, europea all’interno un pacchetto di
per la prima volta, un quadro giuridico proposte, conosciuto con il nome di
stabile: in particolare, l’Unione europea “Winter Package”.
ha stabilito l’obiettivo di conseguire un Ad oggi, il “Clean Energy for all
aumento del 20 % dell’efficienza Europeans” o “Winter package”
energetica, di garantire una riduzione del comprende otto diversi atti legislativi: la
20% delle emissioni di gas serra e di Direttiva sul rendimento energetico
coprire il 20% della domanda di energia nell'edilizia (Dir. 2018/844), la Direttiva
dell’Unione europea attraverso il ricorso a sulle energie rinnovabili (Dir. 2018/2001),
fonti rinnovabili308. Dalla politica la Direttiva sull'efficienza energetica (Dir.
energetica dell’Unione, e in particolare 2018/2002), il Regolamento sulla
dalla sempre più penetrante integrazione governance (Reg. 1999/2018), la
delle fonti rinnovabili nel mix energetico, Direttiva sull'energia elettrica, il
si evince la volontà di combattere contro il Regolamento sull'energia elettrica, il
surriscaldamento globale promuovendo Regolamento sulla preparazione del
un’economia a bassi tassi di emissione. rischio ed il Regolamento per l'Agenzia
L’inasprimento connesso al passaggio da per la cooperazione fra i regolatori
un obiettivo orientativo a uno vincolante nazionali dell'energia (ACER)310. Gli ultimi
ha una duplice scaturigine: in primis, il quattro atti normativi sono in attesa di
fallimento degli obiettivi meramente adozione da parte del Parlamento e del
orientativi, stante il fatto che solo target Consiglio.
vincolanti sono in grado di stimolare quei La nuova direttiva dell’ 11 dicembre del
processi di modifica del mix energetico 2018 n. 2001, sulla “Promozione dell’uso
che, altrimenti, non sarebbero dell’energia da fonti rinnovabili”, in
intrapresi309; in secundis, la stretto legame attuazione all’articolo 194, paragrafo 1,
con le politiche sul clima, in particolare del Trattato sul funzionamento dell'Unione
con il pacchetto 20-20-20. europea (TFUE), che, come è noto,
individua tra gli obiettivi della politica
energetica dell’Unione proprio la
307
Ciò anche in relazione alla circostanza che alcuni Stati promozione delle forme di energia da
avevano già introdotto misure di incentivazione.
fonti rinnovabili, stabilisce una serie di
308
L’obiettivo di consumo di energia rinnovabile è, poi, interventi volti a realizzare tale obiettivo.
suddiviso tra gli Stati membri non in base a un criterio di Il maggiore ricorso all'energia da fonti
efficienza, bensì di ricchezza pro capite: lo sforzo maggiore
per il raggiungimento dell’obiettivo è sostenuto dagli stati rinnovabili o all'energia rinnovabile
più ricchi e non da quelli nei quali sarebbe meno costoso costituisce una parte importante del
realizzare lo sviluppo dell’energia rinnovabile. 310
Regolamento 713/2009 ha istituito l’ACER con il
309
A. CLÔ, S. CLÔ, F. BOFFA, Le riforme elettriche tra compito di favorire l’integrazione del mercato e
efficienza ed equità, Il Mulino, Bologna, 2014. l’armonizzazione delle norme in materia.

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pacchetto di misure necessarie per 3. Dalla programmazione alla
ridurre le emissioni di gas a effetto serra e promozione dei pubblici poteri nel
per rispettare gli impegni dell'Unione nel settore dell’energia.
quadro dell'accordo di Parigi del 2015 sui
cambiamenti climatici, a seguito della 21a Una volta ripercorse le linee di sviluppo
Conferenza delle parti della Convenzione dell’azione posta in essere dall’Unione
quadro delle Nazioni Unite sui europea al fine di promuovere lo sviluppo
cambiamenti climatici («accordo di delle energie rinnovabili, è necessario
Parigi»), e il quadro per le politiche dedicare una specifica attenzione al
dell'energia e del clima all'orizzonte 2030, contesto nazionale. Va rilevato che la
compreso l'obiettivo vincolante rilevanza stringente degli obiettivi
dell'Unione di ridurre le emissioni di internazionali del Protocollo di Kyoto,
almeno il 40 % rispetto ai livelli del 1990 affidata, principalmente, alla promozione
entro il 2030. delle fonti alternative di energia e a
La presente direttiva si occupa altresì dei misure di efficienza energetica,
temi connessi allo sviluppo di sistemi di unitamente alla forte spinta da parte
riscaldamento e di rinfrescamento da dell’Europa verso le rinnovabili suggerisce
energie rinnovabili e per lo sviluppo di l’intervento dei pubblici poteri nazionali
carburanti per il trasporto da fonti nel processo di produzione e distribuzione
energetiche rinnovabili. dell’energia rinnovabile.
Essa contribuisce, altresì, al potenziale Il tema si colloca nella più ampia
impatto positivo che l'Unione e gli Stati dialettica tra Stato e mercato311, tra
membri possono avere nel promuovere lo pubblici poteri e dinamiche economiche 312.
sviluppo del settore delle energie Si tratta di un settore in cui si intrecciano
rinnovabili nei paesi terzi. profili tecnici, economici e regolatori,
L'Unione e gli Stati membri dovrebbero oltre che, più in generale, questioni
promuovere la ricerca, lo sviluppo e gli riguardanti le scelte di politica industriale.
investimenti nella produzione di energie La crisi finanziaria ed economica
rinnovabili nei paesi in via di sviluppo e in globale 313
ha rappresentato un fatto
altri paesi partner nel pieno rispetto del ostativo alla capacità del mercato di
diritto internazionale, rafforzando così la garantire in sé la riduzione delle emissioni
loro sostenibilità ambientale ed economica nocive e la sicurezza della fornitura
e la loro capacità di esportazione di energetica attraverso l’incremento della
energie rinnovabili. generazione elettrica da fonti rinnovabili.
L’Unione europea dispone di una strategia, Di qui la necessità di un regime nazionale
l’Agenda 2030 per uno sviluppo
311
sostenibile, che, se accolta con Con riguardo alla dialettica tra istituzioni ed economia,
consapevolezza e in modo risoluto dai suoi si vada F. GALGANO, Le istituzioni dell’economia
capitalistica: società per azioni, Stato e classi sociali,
Stati membri e dalla società civile Zanichelli, Bologna, 1980; G. ROSSI, Il gioco delle regole,
europea, le consentirebbe di delineare un Adelphi, Milano, 2006; M. D’ALBERTI, Poteri pubblici,
quadro economico, sociale, ambientale e mercati e globalizzazione, Il Mulino, Bologna, 2008.
istituzionale virtuoso. Tra le linee da 312
Il rapporto tra pubblici poteri e principio di
percorrere per la piena attuazione degli concorrenza è un tema largamente dibattuto in dottrina. Si
obiettivi dello sviluppo sostenibile sanciti veda, tra gli altri, S. CASSESE, Quattro paradossi sui
da Agenda 2030 rientra il miglioramento rapporti tra poteri pubblici ed autonomie private, in Riv.
trim. dir. pubbl., 2000.
dell’efficienza energetica, che si pone al
313
centro delle priorità dell’Unione europea. Sugli scenari concernenti la crisi economica e sulle
azioni poste in essere dai Governi al fine di contenerne gli
effetti si veda G. NAPOLITANO, Uscire dalla crisi.
Politiche pubbliche e trasformazioni istituzionali, Il Mulino,
Bologna, 2012.

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di incentivazione, ma, ancor prima, di una Ça va sans dire, la palmare discrasia tra
programmazione pubblica. attività economica liberalizzata e suo
A ben vedere, la linea lungo la quale opportuno assoggettamento a una forma
procede l’Unione europea, considerate le di programmazione pubblica316 rende
finalità che persegue (e, quindi, gli piuttosto difficile l’azione di adeguamento
obiettivi che impone) nel comparto delle o, almeno, di coordinamento dei pubblici
fonti rinnovabili, contribuisce, forse suo poteri (statali) nella gestione del comparto
malgrado, a rafforzare la compenetrazione energetico tanto che è stato argutamente
sempre più evidente tra Stato e mercato, osservato317 che lo scivolamento
imponendo un intervento pubblico al semantico dal sostantivo
precipuo fine di garantire il «programmazione» a quello di «strategia
raggiungimento degli standard energetica» è un chiaro segnale della
quantitativi stabiliti a livello europeo. difficile convergenza di questi due sfere.
L’apposizione di indirizzi, vincoli e L’analisi diacronica consente di affermare
controlli all’esercizio della libera iniziativa che, allo stato, la programmazione
economica costituiscono le connotazioni odierna si colma di un significato
strutturali di tale intervento, che vede cangiante, rispetto alla programmazione
nell’interesse generale (affidato ai energetica degli anni Settanta/Ottanta318
pubblici poteri, nazionale ed europei, in 316
G. GUARINO, Scritti di diritto pubblico
tale settore314) non assicurato dal mercato dell’economia e di diritto dell’energia, Giuffrè, Milano,
la sua giustificazione e, al contempo, il 1962; G. GUARINO, Pubblico e privato nell’economia. La
suo limite. Limite rappresentato sovranità tra costituzione e istituzioni comunitarie, in
dell’acquis communautaire -consistente Quaderni costituzionali, 1/1992; V. BACHELET, L’attività
di coordinamento nell’amministrazione pubblica
nel principio della tutela del mercato
dell’economia, Giffrè, Milano, 1957; M.S. GIANNINI,
aperto e concorrenziale - nonché del più Diritto pubblico dell’economia, Il Mulino, Bologna, 1985; P.
complesso processo di globalizzazione PORTALURI, Il principio di pianificazione, in M. RENNA-
economica- e dal processo di F. SAITTA, Studi sui principi del diritto amministrativo,
liberalizzazione del mercato elettrico . 315 Giuffrè, Milano, 2012, si spinge fino a enucleare un
“principio di programmazione”, da intendersi anche come
metodo democratico di svolgimento delle attività dei
314 pubblici poteri. Per tale ultima accezione si veda I.M.
L’attività di incentivazione è volta a far sì che gli
MARINO, La programmazione come “sistema giuridico”,
operatori economici indirizzino le loro decisioni verso
in Dir. Soc., 1990, p. 427 ss. Il tema è posto in Italia da
obiettivi di utilità generale, assumendosi cioè determinati
Norberto Bobbio, parlando della dicotomia fondamentale, la
obblighi in cambio di dati benefici che lo Stato può
“grande dicotomia” per usare il suo linguaggio, fra “norme
accordare loro prima, durante o dopo il compimento
di condotta” e “norme di organizzazione” o, con una
dell’attività prestabilita. Così, G. GUARINO, Sul regime
semplificazione, tra “regole” e “programmi”. Sebbene
costituzionale delle leggi di incentivazione e di indirizzo
l’accento della dottrina si è posto, dagli anni ’80 al 2000, sul
(1961), ora in Scritti di diritto pubblico dell’economia e di
maggior rilievo delle “regole”, rispetto ai “programmi”, i
diritto dell’energia, Giuffrè, Milano, 1962.
due termini della “grande dicotomia” restano gli elementi
315
Per un quadro dei processi di liberalizzazione del base della struttura istituzionale del governo dell’economia.
settore si veda F. RANALLI-S. TESTARMATA, Il settore 317
F. DE LEONARDIS, Il ruolo delle energie rinnovabili
elettrico italiano: processi di liberalizzazione del mercato e
nella programmazione energetica nazionale, in G.
di privatizzazione delle imprese, in R. MELE-R. MUSSARI
NAPOLITANO-A. ZOPPINI, Annuario di diritto
(a cura di), L’innovazione della governance e delle strategie
dell’economia: regole e mercato delle energie rinnovabili, Il
nei settori delle public utilities, Il Mulino, Bologna, 2009, p.
Mulino, Bologna, 2013.
101 ss.; F. VETRO’, Il servizio pubblico a rete: l’esempio
318
paradigmatico dell’energia elettrica, Giappichelli, Torino, Così, M. COCCONI, Poteri pubblici e mercato
2005, p. 213 ss.; G. NAPOLITANO, L’energia elettrica e il dell’energia: fonti rinnovabili e sostenibilità ambientale,
gas, in S. Cassese (a cura di), Trattato di diritto Angeli, Milano, 2014, la quale sottolinea la differenza
amministrativo, II ed., Giuffrè, Milano, 2003, p. 2190 ss.; A. rispetto alla programmazione intrapresa dall’Italia a partire
COLAVECCHIO, voce Energia elettrica, in Dig. Disc. dalla metà degli anni ’70 «che ebbe, inizialmente,
Pubbl., II, Utet, Torino, 2005, 233 ss.; G. BELLANTUONO, l’essenziale finalità di legittimare il ricorso alla fonte
Liberalizzazioni e regolazione: appunti per un approccio nucleare (e poi di puntare sul carbone e sulle fonti
interdisciplinare, in Po. Dir., 2007. rinnovabili, a seguito del referendum del 1987 che decretò

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(direttamente connessa con l’energia abrogativo del 12 e 13 giugno 2011.
nucleare), assumendo un (inaspettato) Tuttavia, un fondamento normativo poteva
valore euristico. Gli interessi pubblici da essere rinvenibile nel d.lgs. n. 93/2011 321,
tutela sono diversi e presentano una che, all’art. 1, comma 2, contiene un
dimensione essenzialmente riferimento alla «Strategia energetica
319
transnazionale : se da un lato si parla di nazionale».
environmental sustainability, vale a dire la Ad oggi, la Strategia energetica nazionale
necessità di minimizzare gli impatti 2017 si pone come priorità politiche e
ambientali dei sistemi energetici, sociali la competitività, la sostenibilità
dall’altro si pone il tema della dipendenza ambientale e la sicurezza energetica,
geopolitica degli Stati europei dalla dettando le linee strategiche per favorire
sicurezza degli approvvigionamenti. il raggiungimento degli obiettivi europei
Dunque, sostenibilità ambientale e del Clean Energy Package fissati in vista
autosufficienza dell’approvvigionamento. del 2030, e dando impulso alle filiere
E’ ciò che emerge dal d.l. n. 112 del 2008, italiane che operano nel contesto
convertito in legge n. 133 del 2008, sotto dell’efficienza energetica. In particolare,
la denominazione di Strategia economica si prevede un’accelerazione nella
nazionale320, consistente in un piano decarbonizzazione in linea con gli obiettivi
decennale del nostro Governo volto ad di lungo termine dell’Accordo di Parigi.
anticipare e gestire il cambiamento del Rinnovabili ed efficienza contribuiscono
sistema energetico, accompagnando il non solo alla tutela dell’ambiente, ma
processo di transizione energetica. anche alla sicurezza, riducendo la
La programmazione, quindi, deve essere dipendenza del sistema energetico, e
teleologicamente adattata. Si tratta di all’economicità, favorendo la riduzione dei
verificare se l’attività programmatoria costi. Ciò è di fondamentale importanza
possa comunque riuscire ad affermare la specie nell’attuale fase congiunturale di
sua “presenza” a fronte del mutamento di crisi economica, che stimola interrogativi
paradigma. riguardanti la produzione energetica, le
Un arresto della programmazione regole che disciplinano il relativo mercato
energetica nazionale si è avuto in seguito e i regolatori322 chiamati a promuovere lo
all’incidente giapponese di Fukushima sviluppo concorrenziale del mercato
dell’11 marzo 2011 al referendum stesso.
La “politica programmatoria” del
l’uscita dal nucleare) dinanzi al drammatico manifestarsi
della crisi energetica, senza alcuna ambizione di soddisfare legislatore nazionale dovrebbe, quindi,
interessi pubblici ulteriori». favorire il raggiungimento degli obiettivi
319 delineati dalla disciplina europea, non
M. COCCONI, E se l’energia tornasse allo Stato? Gli
effetti nocivi del decentramento e le ragioni di un ritorno al tanto attraverso una programmazione
centro, in Amministrazione in cammino, 2017, p. 5. stricto sensu intesa, bensì mediante una
320
L’art. 7, in particolare, è la norma che attribuiva al attività diretta a indirizzare e coordinare
governo il potere di procedere a una programmazione l’attività economica privata, proprio nel
energetica nazionale. Erano ivi indicate le seguenti priorità: senso inteso dall’art. 41, comma 3. Stante
il miglioramento della competitività del sistema energetico
nazionale e lo sviluppo delle infrastrutture; la 321
Di attuazione delle direttive 2009/72/CE, 2009/73/Ce e
diversificazione delle fonti di energia e delle aree
2008/92/CE relative a norme comuni per il mercato interno
geografiche di approvvigionamento; la promozione delle
dell’energia elettrica e del gas naturale)
fonti rinnovabili di energia e dell’efficienza energetica e la
322
sostenibilità ambientale nella produzione e negli usi Con particolare riferimento al ruolo dell’Agenzia
dell’energia, anche ai fini della riduzione delle emissioni di europea per la cooperazione tra i regolatori dell’energia, si
gas ad effetto serra. Sulla Strategia Energetica Nazionale, si veda L. AMMANNATI, Il ruolo dell’Agenzia per la
veda E. BRUTI LIBERATI, Regolazione indipendente e Cooperazione tra i Regolatori dell’Energia nella
politica energetica nazionale, in Rivista della regolazione governance e nella regolazione del settore energetico, in
dei mercati, 1/2014, p. 4 ss. Amministrazione in cammino, 2011, p. 11.

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la natura trasversale della materia gli interventi di efficienza energetica 325.
dell’energia, va evidenziato che, accanto In ordine alle tipologie di incentivo si
all’ attività di indirizzo del Governo, prevedono: a) la concessione di garanzie
occorre una decisa azione di su singole operazioni o su portafogli di
coordinamento tra i vari soggetti operazioni finanziarie; b) l’erogazione di
istituzionali. A tal fine, la SEN 2017 ha finanziamenti.
previsto l’istituzione di una cabina di Il comma 4 dell’art. 15 del D. Lgs. n.
regia, coordinata dai Ministeri dello 102/2014 ha rimesso a un decreto del
Sviluppo Economico e dell’Ambiente, con Ministero dello Sviluppo Economico e del
la partecipazione dei Ministeri
Ministero dell’Ambiente e della tutela del
dell’Economia, dei Trasporti e dei Beni
Culturali, con una rappresentanza delle Territorio e del Mare di concerto con il
Regioni e con periodico aggiornamento Ministero dell’Economia e delle Finanze
anche degli enti locali. l’individuazione delle priorità, dei criteri,
Storicamente, il legislatore ha inteso delle condizioni e delle modalità di
promuovere l’uso di energia da fonti funzionamento, di gestione e di intervento
rinnovabili riducendone i costi, del Fondo, nonché delle modalità di
aumentando i prezzi a cui può essere
articolazione per sezioni (decreto
venduta o aumentando, per mezzo di
obblighi in materia di energie rinnovabili interministeriale 22 dicembre 2017).
o altri mezzi, il volume acquistato di tale Se questo è il quadro degli strumenti,
energia; includendo, a titolo l’assetto istituzionale che sul piano
esemplificativo, ma non esaustivo, gli aiuti effettivo dovrebbe garantire la
agli investimenti, le esenzioni o gli sgravi governance degli incentivi inseriti nel
fiscali, le restituzioni d'imposta, i regimi di piano, agevolando la mise en oeuvre delle
sostegno nella forma di obblighi in varie misure di sostegno alle imprese è
materia di energie rinnovabili, inclusi piuttosto deficitario. A riguardo, è stata
quelli che usano certificati verdi, e i creata una “cabina di regia”
326
regimi di sostegno diretto sui prezzi, ivi governativa , composta da
comprese le tariffe onnicomprensive e le rappresentanti del Ministero dello
tariffe premio fisse o variabili323. sviluppo economico e del Ministero
Accanto alle misure di cui sopra viene in dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
rilievo, quale forma di incentivazione e del Mare, con il supporto di ENEA e del
diretta, il fondo nazionale per l’efficienza GSE, che dovrebbe garantire un
energetica, istituito presso il Ministero coordinamento degli stakeholders, senza
dello Sviluppo economico324. Esso però esercitare poteri direttivi.
costituisce uno strumento di L’importanza strategica dell’efficienza
incentivazione a carattere trasversale per energetica impone, poi, di individuare la
giusta sinergia tra pubblica
amministrazione e privato. Esempi
323
Sono queste le forme più classiche di finanziamento eloquenti sono rintracciabili nell’adozione
pubblico all’impresa privata. Per una ricostruzione
sistematica delle diverse categorie di ausili finanziari, si
di un approccio di Project financing, così
veda M. S. GIANNINI, Diritto pubblico dell’economia, come nell’esperienza del partenariato
Milano, 1993, 225 ss. e, successivamente, nel solco tracciato pubblico-privato, designante forme di
da Giannini, G.P. MANZELLA, Gli ausili finanziari, in S. cooperazione tra le autorità pubbliche e il
CASSESE (a cura di), Trattato di diritto amministrativo, La
325
disciplina dell’economia, IV, Milano, 2000, 3741 ss. Le finalità del fondo sono dettagliate nel comma 3.
324 326
Art. 15 del d.lgs. 102/2014. Esso sostituisce il fondo di Istituita dall’art. 4, comma 4, del d.lgs. n. 102/2014 per
garanzia a sostegno delle reti di teleriscaldamento di cui il coordinamento ottimale degli interventi e delle misure per
all’art. 22 d.lgs. 28/11. L’obiettivo del fondo è quello di l’efficienza energetica. Il decreto interministeriale 9 gennaio
facilitare l’accesso alle risorse per le imprese. 2015 ne individua le modalità di funzionamento.

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mondo delle imprese per la realizzazione ricorrere al meccanismo dei TEE è
di opere o servizi di utilità sociale e disagevole, in considerazione della
ambientale (art. 180 d.lgs. 50/2016), e complessità tecnica della materia, che si
nell’esperienza del c.dd. “appalti pubblici riflette sulla regolazione, registrandosi un
verdi”, ove il soggetto pubblico inserisce affollamento di decreti ministeriali,
tra i criteri di aggiudicazione le “clausole delibere dell’ARERA, nonché schede
verdi” al fine di selezionare concorrenti in tecniche del GSE329.
grado di offrire prodotti e servizi eco-
efficienti. Un passo decisivo verso
l’integrazione degli interessi ambientali 4. Conclusioni.
nella contrattazione pubblica è
rappresentato dalle c.dd. clausole
ambientali obbligatorie (art. 6, d.lgs. Si è visto come la progressiva attenzione
102/2014, in tema di efficienza energetica; verso un’economia ad alta efficienza
artt. 34 e 71 d.lgs. 50/2016, in ordine energetica e a basse emissioni di anidride
all’applicazione obbligatoria dei “criteri di carbonica si ponga al centro della politica
sostenibilità energetica e ambientale”). Di energetica dell’Europa e dell’Italia, con
particolare rilievo è, altresì, l’art. 30, l’obiettivo di rendere l’energia più
comma 1, d.lgs. 50/2016, a norma del competitiva per i clienti finali, più sicura
quale il principio di economicità, alla base negli approvvigionamenti e più sostenibile
dell’azione della p.a., può essere sotto il profilo ambientale.
subordinato a criteri “ispirati a esigenze A ben vedere, il mercato elettrico non può
sociali, nonché alla tutela della salute, essere demandato alle sole logiche
dell’ambiente, del patrimonio culturale e concorrenziali: l’obiettivo di favorire il
alla promozione dello sviluppo sostenibile, processo di apertura dei mercati si pone
anche dal punto di vista energetico”. in sinergia con quello di preservare una
Da ultimo, un importante aspetto fornitura di energia elettrica efficiente,
concerne la cumulabilità degli incentivi 327, sicura e sostenibile. Per questa ragione la
tra i quali si fa espresso riferimento ai progettazione di piani e strategie
certificati bianchi, quale sostegno energetiche occorre anche in sistemi
economico per la produzione combinata di orientati al mercato concorrenziale, non
energia elettrica e calore328. Tuttavia, potendo lo Stato essere ridotto al ruolo di
327
mero regolatore (ruolo che, peraltro, le
Ai sensi dell’art. 10, DM 22 dicembre 2017 «le istituzioni statali condividono ormai con le
agevolazioni di cui al presente Capo sono cumulabili con
agevolazioni contributive o finanziarie previste da altre Autorità indipendenti).
normative comunitarie, nazionali e regionali nel limite del Se si prende in seria considerazione
regolamento de minimis laddove applicabile, o entro le l’attuale fase di evoluzione del sistema
intensità di aiuto massime consentite dalla vigente normativa elettrico, ove energie rinnovabili ed
dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato. Fermo
efficientamento assumono una rilevanza
restando quanto stabilito al comma 1, le agevolazioni di cui
al presente Capo sono cumulabili con gli incentivi di cui al sempre crescente, occorre riportare
decreto del Ministero dello sviluppo economico 11 gennaio l’attenzione sui meccanismi e sulle
2017 concernente l’aggiornamento delle linee guida per il modalità di coordinamento e
meccanismo dei certificati bianchi». pianificazione attraverso cui far
328
Il d.lgs. n. 102/2014 ha confermato il ruolo convergere le scelte degli operatori sia dal
fondamentale dei certificati bianchi che «dovrà(nno)
329
garantire il conseguimento di un risparmio energetico al 31 L. AMMANNATI, La disciplina europea
dicembre 2020 non inferiore al 60 % dell’obiettivo di sull’efficienza energetica e il modello italiano:
risparmio energetico nazionale cumulato di cui al comma 1. discrezionalità e vincoli per gli Stati membri, in P.
Il restante volume di risparmi di energia è ottenuto BIANDRINO, M. DE FOCATIIS (a cura di), Efficienza
attraverso le misure di incentivazione degli interventi di energetica ed efficienza del sistema dell’energia: un nuovo
incremento dell’efficienza energetica vigenti». modello? Atti del convegno, Milano, 13 dicembre 2016.

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lato dell’offerta che della domanda. La
gestione della transizione energetica e
delle complessità che ne conseguono
impone, infatti, un indirizzo strategico
chiaro, senza il quale gli incentivi non
possono assurgere a effettivo strumento di
promozione degli investimenti, poiché,
collocandosi inevitabilmente a valle,
avrebbero sì un’utilità nell’immediato, ma
non sarebbero in grado di attivare una
virtuosa dinamica di investimenti nel
medio e lungo termine. A tal fine, occorre
sollecitare una transizione anche a livello
delle istituzioni dato l’affollamento di
competenze tra i diversi livelli di governo,
il tutto in un ambito quasi esclusivo di
legislazione concorrente330, che crea
spesso una sovrapposizione o una vacanza
decisionale.
Come è stato opportunamente osservato,
“più le rinnovabili sono integrate nei piani
energetici nazionali, e usufruiscono di un
supporto istituzionale e finanziario,
minore è il costo del capitale. Il problema
colpisce particolarmente i paesi in via di
sviluppo, che sono affetti da una cronica
mancanza di capitale e che l’Accordo di
Parigi sul cambiamento climatico
potrebbe aiutare ad affrontare”. Ne deriva
che il ruolo della finanza pubblica è
importantissimo, non tanto per gli
investimenti diretti nelle rinnovabili,
quanto per il supporto agli investimenti
privati per i nuovi progetti rinnovabili.

330
Si veda A. COLAVECCHIO, Il riparto delle
attribuzioni in materia di energia tra Stato, Regioni ed enti
locali, in Il diritto dell’energia, Cedam, Milano, 2015, p. 67
ss. Osserva L. AMMANNATI, La transizione energetica,
Giappichelli, Torino, 2018, p. 33 che “i principali punti di
debolezza della normativa nazionale attengono, in primo
luogo, ad una scarsa chiarezza nella ripartizione delle
competenze e nell’attribuzione delle responsabilità a livello
istituzionale, che si riflette fondamentalmente nell’assenza
di un’autorità di coordinamento e di supervisione; in
secondo luogo, a gravi carenze di tecnica legislativa, che si
traducono soprattutto in una scarsa organicità delle
disposizioni, sparse in una normativa di rango differente e
adottata in tempi diversi e da varie istituzioni. Nei diversi
ambiti le suddette criticità si sovrappongono, dando luogo ad
una disciplina frammentaria e non omogenea, nonché alla
contemporanea presenza di soggetti diversi aventi
competenze scoordinate”.

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EMERGENZA E TUTELA natura tecnica, l’esperienza ha messo in
evidenza come gli aspetti giuridici legati
AMBIENTALE NEL SISTEMA alla disciplina dell’azione amministrativa
DELLE FONTI TRA PROBLEMI incidano in modo non secondario sulla
gestione di simili fenomeni e sulle risposte
DEFINITORI E RAPPORTO concrete ai bisogni della collettività.
TRA ORDINAMENTI* In questo ambito, un problema di ordine
generale investe la definizione stessa del
concetto di emergenza e, più in
particolare, di emergenza ambientale331.
Dario Elia Tosi Secondo la definizione del vocabolario
Treccani, l’emergenza rappresenta una
“particolare condizione di cose, momento
critico, che richiede un intervento
SOMMARIO: 1. Il problema della
immediato” con l’assunzione di
definizione del concetto di emergenza provvedimenti “eccezionali, ma resi
ambientale: il quadro costituzionale. - 2. necessari dalla particolare situazione”. Si
Emergenza e poteri extra ordinem tratta, quindi, di circostanze non previste,
nell’intervento del legislatore. - 3. Segue: né prevedibili, che, potendo generare
emergenza e poteri straordinari nella danni ingenti per la popolazione,
disciplina del sistema di protezione civile. - richiedono l’adozione di misure
4. I vincoli derivanti dalla normativa eccezionali ed indifferibili. L’urgenza e la
europea. - 5. Il difficile rapporto tra peculiarità della situazione determinano
sistema italiano e vincoli europei: il caso l’immediatezza e straordinarietà della
della regolamentazione delle procedure di risposta da parte delle istituzioni. Da qui,
aggiudicazione degli appalti pubblici. - 6. l’inevitabile deroga ai tempi ed alla
Segue: il caso degli aiuti di Stato. - 7. tipicità dell’intervento amministrativo332.
Emergenza e ambiente in un ordinamento La lacerazione che l’emergenza produce
multilivello: possono i poteri ‘straordinari’ nell’ordinato svolgimento della vita, non
essere strutturati in modo ‘ordinario’? solo delle collettività, ma anche
dell’apparato istituzionale, rende
_____________ inderogabile il tentativo da parte
*
Il presente lavoro costituisce una
rielaborazione dell’intervento al convegno 331
Per un’analisi filosofica sui problemi di identificazione
“Emergenze e tutela ambientale” tenutosi a Roma il del significato di emergenza, in rapporto al concetto di
18 marzo 2019, presso la Sala del refettorio della disastro naturale, v. M. Parmigiani, What does it mean to be
Camera di deputati. objective? Outlining an objective approach to public
emergencies and natural disasters, in Diritto & questioni
1. Il problema della definizione del pubbliche, vol. XVII, 2017, n. 2, pp. 79 ss.
332
concetto di emergenza ambientale: il Secondo la definizione di F. Tedeschini, voce
Emergenza (dir. amm.), in Diritto on line, http://www.treccani.it/
quadro costituzionale. enciclopedia/emergenza-diramm_%28Diritto-on-line%29/2017,
l’emergenza rappresenta proprio “l’insieme delle situazioni a
La frequenza sempre maggiore con cui fronte delle quali la normale scansione delle fasi in cui si articola
catastrofi naturali ed eventi calamitosi ogni procedimento amministrativo non è né idonea, né
sufficiente alla cura dell’interesse pubblico per il quale il relativo
investono la vita delle comunità sociali ha,
potere è stato attribuito a determinate amministrazioni pubbliche
nel corso degli ultimi anni, posto il tema da una particolare fonte di produzione normativa”. Accanto alla
dell’emergenza e della tutela ambientale urgenza, l’eccezionalità della situazione comporta una
al centro del dibattito scientifico e inevitabile deroga al principio di legalità laddove la tutela
politico. Sebbene l’argomento sia dell’interesse collettivo richieda l’assunzione di misure
straordinarie, il cui contenuto e natura non sono preventivamente
generalmente associato a questioni di determinabili.

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dell’ordinamento di tipizzare il previste in via ordinaria a tutela della
fenomeno e gli strumenti di intervento da libertà personale nei “casi eccezionali di
mettere a disposizione necessità ed urgenza, indicati
dell’amministrazione, cercando così di tassativamente dalla legge”. Analoga
rendere ‘ordinario’ lo straordinario. formulazione si ritrova nella disciplina
In questo contesto, imprescindibili contenuta nell’art. 77 sul potere di
appaiono l’inquadramento del concetto di decretazione d’urgenza, in forza del quale
emergenza, e più specificamente quella il Governo può adottare, sotto la sua
ambientale, all’interno del sistema delle responsabilità, provvedimenti provvisori
fonti e, in un quadro irreversibilmente con forza di legge solo “in casi
caratterizzato dall’azione di sistemi straordinari di necessità e di urgenza”.
multilivello, l’individuazione dei vincoli Alla stessa categoria, da ultimo, deve
derivanti soprattutto dall’interazione tra ascriversi la disciplina contenuta nel
ordinamento nazionale ed europeo. seguente art. 78, che prevede
Relativamente al primo aspetto, si deve l’attribuzione al Governo di “poteri
osservare come il dettato della Carta necessari” in caso di deliberazione dello
costituzionale sia a dir poco lacunoso: non stato di guerra.
solo all’interno del testo non vi è alcun In nessuno dei casi menzionati, tuttavia,
riferimento espresso al termine di è possibile trarre dal dettato normativo
emergenza ambientale, ma anche il una definizione sostanziale del concetto di
tentativo di desumere principi o regole emergenza. L’attenzione del Costituente,
generali da una lettura sistemica dello invero, sembra piuttosto orientata alla
stesso non appare privo di difficoltà. definizione degli strumenti che possano
Invero, nel silenzio della Carta, la dottrina concretamente porsi come argine alla
ha generalmente rivolto l’attenzione al deroga al funzionamento ordinato del
generale concetto di emergenza, sistema. Così, il potere dell’autorità di
prendendo a riferimento la pubblica sicurezza trova un limite nella
regolamentazione delle ipotesi in cui riserva assoluta di legge, mentre
l’intervento del Costituente sia animato l’intervento normativo del Governo trova
dall’esigenza di governare eventi una delimitazione nel necessario
straordinari ovvero connotati, latu sensu, intervento, a seconda dei casi successivo o
da uno stato di necessità333. preventivo, del legislatore.
In tale quadro, il primo riferimento
testuale si ha nell’art. 13, laddove si
afferma che l’autorità di pubblica 2. Emergenza e poteri extra ordinem
sicurezza può, entro determinati limiti nell’intervento del legislatore.
procedurali, derogare alle garanzie
La lacunosità del quadro normativo
333
In merito, si rinvia al contributo di M. Carrer, Come costituzionale trova fedele riscontro nella
attendere gli imprevisti. Note sulle fonti del diritto e l’emergenza frammentarietà delle fonti primarie.
ambientale tra necessità e ribilanciamento, supra et in Diversamente da quanto osservato a
AmbienteDiritto.it, 2019, f. 3, pp. 4 s.; G. Marazzita, Il conflitto livello costituzionale, il legislatore ha più
tra autorità e regole: il caso del potere d’ordinanza, in
RivistaAIC, 2010, f. 4, pp. 6 ss.; E. Albanesi – R. Zaccaria, Le
volte affrontato il problema delle calamità
«fonti» dell’emergenza: dal decreto-legge alle ordinanze di ambientali. In termini generali, tuttavia,
protezione civile, in Amministrare, 2010, f. 2, pp. 185 ss.; F. l’intervento è stato tradizionalmente
politi, Ripartizione delle competenze ed emergenza fra alluvionale, mirato a dare risposte
Costituzione repubblicana e Trattati europei, in M. concrete a singole manifestazioni di
Basilavecchia – L. del Federico – A. Pace – C. Verrigni (cur.),
Interventi finanziari e tributari per le aree colpite da calamità fenomeni emergenziali, più che una
tra norme interne e principi europei, Torino, Giappichelli, 2016, definizione concreta del concetto. Così,
pp. 73 ss. e dottrina ivi citata.

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più che alle misure legislative adottate ad cittadino può agire anche in casi di
hoc per affrontare i singoli eventi “urgente necessità” legata a situazioni di
calamitosi, un ruolo importante è stato grave “degrado … dell’ambiente e del
storicamente svolto dalle disposizioni che patrimonio culturale”. In qualità di
prevedono il ricorso a poteri e strumenti ufficiale del Governo, poi, ex art. 54 TUEL
straordinari che si rendano necessari per il Sindaco può, con atto motivato e nel
la gestione di eventi eccezionali334. rispetto dei principi generali
Sul punto, il riferimento principale è dell’ordinamento, adottare ordinanze
storicamente rappresentato dalla extra ordinem “al fine di prevenire e di
disciplina del potere di ordinanza extra eliminare gravi pericoli che minacciano
ordinem attribuito agli amministratori l’incolumità pubblica e la sicurezza
locali. Già l’art. 153 R.D. 4 febbraio 1915 urbana”. Da ultimo, è in facoltà del
n. 148, contenente la legge comunale e Sindaco intervenire, tra le altre ipotesi in
provinciale, conferiva al Sindaco il potere caso di inquinamento atmosferico o
di adottare “provvedimenti contingibili e acustico, sugli orari di pubblici esercizi ed
urgenti” in materia di sicurezza ed igiene uffici.
pubblica335. Tali poteri sono stati Prescindendo in questa sede dai diversi
confermati e ulteriormente specificati problemi di compatibilità di tali poteri
negli artt. 50, comma 5, e 54, commi 4 e 6 ‘straordinari’ con il dettato
337
del D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 costituzionale , bisogna rilevare come la
(TUEL)336. In particolare, la prima definizione dei criteri di legittimazione e
disposizione attribuisce al Sindaco, quale dei margini di manovra di simili poteri
rappresentante della comunità locale, il straordinari sia minimale. Solo in un caso,
potere di adottare ordinanze contingibili e infatti, si parla espressamente di
urgenti “in caso di emergenze sanitarie o emergenze sanitarie o di igiene pubblica.
di igiene pubblica”. Parallelamente, con Analogamente, solo in una ipotesi si
modifica introdotta con la conversione del afferma, peraltro implicitamente, la
D.L. 20 febbraio 2017 n. 14, il primo capacità di simili provvedimenti di
derogare a disposizioni normative vigenti
334
Per un inquadramento generale del tema, tra i con il limite del rispetto dei principi
moltissimi, oltre ai contributi già citati sia consentito generali dell’ordinamento.
sinteticamente rinviare a R. Cavallo Perin, Potere di ordinanza e Ancorché in campo ambientale si sia
principio di legalità, Milano, Giuffré, 1990, pp. 5 ss.; G.U.
Rescigno, Ordinanza e ordinanze di necessità e di urgenza.
tradizionalmente preferito ricorrere ad
Diritto costituzionale e amministrativo (voce), in Noviss. Dig. altri strumenti normativi, una simile
It., Torino, Utet, 1965, pp. 89 ss.; V. Cerulli Irelli, Principio di genericità della formulazione letterale ha
legalità e poteri straordinari dell’amministrazione, in Dir. così favorito il consolidarsi di una prassi
Pubb., 2007, f. 2, pp. 345 ss; G. Manfredi, Poteri di ordinanza, estensiva da parte degli amministratori
legalità, ‘stato governativo’, in Amministrare, 2013, f. 3, pp. 407
ss. ; G. Morbidelli, Delle ordinanze libere a natura normativa, in locali.
Dir. Amm., 2016, fasc. 1-2, pp. 33 ss.; A. Cardone, La Considerazioni similari devono essere
normalizzazione dell’emergenza: contributo allo studio del svolte per l’altra disposizione che
potere extra ordinem del governo, Torino, Giappichelli, 2011, storicamente ha rappresentato il modello
pp. 25 ss.. di riferimento in tema di provvedimenti
335
La norma riprendeva, invero, quanto già previsto
dall’allegato A della legge 20 marzo 1865 n. 2248. Per una 337
Negli anni, la Corte costituzionale si è pronunciata più
ricostruzione storica, tra gli altri, v. M. Ricci, Il potere di volte sulla legittimità costituzionale delle norme che autorizzano
ordinanza nella gestione delle emergenze ambientali, in provvedimenti extra ordinem, enucleando nel tempo criteri, quali
AmbienteDiritto.it, 2019, f. 2, p. 13. il principio di proporzionalità ed adeguatezza, l’obbligo di
336
Sul punto, oltre ai contributi già menzionati, v. G. motivazione e la durata inderogabilmente provvisoria, per
Marazzita, L’irresistibile tentazione del potere di ordinanza, in assicurare la loro coerenza con il quadro normativo ed
Osservatoriosullefonti.it, 2011, f. 2, pp. 6 ss.; S. Pedrabissi, Le istituzionale posto dal Costituente. Tra le decisioni più
ordinanze sindacali extra ordinem e il presupposto dell’urgenza, importanti si possono ricordare le sent. nn. 8/1956, 26/1961,
in Amministrare, 2014, f. 3, pp. 409 ss.. 4/1977, 100/1987; 201/1987 e 127/1995.

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extra ordinem. Secondo quanto prevede grave danno si ritrova altresì nella
l’art. 2 R.D. 18 giugno 1931 n. 773 successiva L. 3 marzo 1987 n. 59 (recante
(TULPS), infatti, “il Prefetto, nel caso di Disposizioni transitorie e urgenti per il
urgenza o per grave necessità pubblica, funzionamento del Ministero), in forza
ha facoltà di adottare i provvedimenti della quale, “qualora si verifichino
indispensabili per la tutela dell'ordine situazioni di grave pericolo di danno
pubblico e della sicurezza pubblica”. ambientale e non si possa altrimenti
Anche in questo caso, la scelta del provvedere, il Ministro dell'ambiente, di
legislatore di non definire i concetti di concerto con i Ministri eventualmente
urgenza e necessità, così come di non competenti, può emettere ordinanze
definire la natura e i margini di azione del contingibili e urgenti per la tutela
potere demandato al Prefetto, ha lasciato dell'ambiente. Le ordinanze hanno
a dottrina e giurisprudenza, costituzionale un’efficacia per un periodo non superiore
ed amministrativa, il compito di a sei mesi” (art. 8).
inquadrare l’istituto in modo coerente con Tali disposizioni, seppur scarsamente
il sistema vigente. Per quanto rileva in utilizzate nella prassi, sembrano
questa sede, tuttavia, le decisioni individuare alcuni elementi sostanziali per
giudiziarie intervenute negli anni non una definizione delle emergenze
hanno ancora individuato in modo chiaro ambientali e dei poteri straordinari ad
le ipotesi in cui la situazione di urgenza o esse conseguenti. In primo luogo, il
lo stato di necessità possano dettato legislativo specifica la natura dello
legittimamente essere poste alla base di stato di necessità parlando di “grave
un provvedimento extra ordinem338. pericolo di danno”. Volendo aderire ad
Maggiore dettaglio si può ritrovare una interpretazione letterale del testo, si
nelle previsioni normative sui poteri di potrebbe poi affermare che la situazione
intervento in campo ambientale. Al di urgenza non può essere legata ad una
riguardo, una prima disposizione generale inerzia o inefficienza dell’azione
riguarda il potere sostitutivo del Ministro amministrativa. Il ricorso al termine
dell’ambiente. Secondo quanto prevede la ‘verificare’, invero, sembra voler indicare
legge istitutiva del Ministero, infatti, “in che la situazione di pericolo non possa
caso di mancata attuazione o di essere legata ad una condizione o stato di
inosservanza da parte delle regioni, delle fatto preesistente, ma debba originarsi al
province o dei comuni, delle disposizioni di fuori dell’area di intervento
di legge relative alla tutela dell'ambiente, dell’amministrazione.
e qualora possa derivarne un grave danno In secondo luogo, la disposizione
ecologico, il Ministro dell'ambiente, previa sembra esplicitare i requisiti di legittimità
diffida ad adempiere entro congruo delle ordinanze extra ordinem enucleati
termine da indicarsi nella diffida nel tempo dalla giurisprudenza
medesima, adotta con ordinanza cautelare costituzionale. Per un verso, infatti, le
le necessarie misure provvisorie di misure adottate dal Ministro hanno una
salvaguardia” (art. 8, comma 3, L. 8 luglio durata inderogabilmente provvisoria. Per
1986 n. 349)339. Il ricorso al concetto di altro verso, autorizzando il ricorso ai
338
Sul punto, tra gli altri, v. M. Ricci, Il potere di
ordinanza, cit., pp. 23 s., il quale ricostruisce le posizioni comma e imputabile ad un ufficio periferico dello Stato, il
differenti assunte nel tempo dalla giurisprudenza sulla Ministro dell'ambiente informa senza indugio il Ministro
possibilità che l’urgenza derivi da una inefficienza competente da cui l'ufficio dipende, il quale assume le
dell’azione amministrativa ovvero possa, permanendo nel misure necessarie per assicurare l'adempimento. Se permane
tempo, legittimare la sostanziale perpetuazione dei la necessità di un intervento cautelare per evitare un grave
provvedimenti straordinari. danno ecologico, l'ordinanza di cui al presente comma è
339
La norma continua disponendo ulteriormente che “se la adottata dal Ministro competente, di concerto con il Ministro
mancata attuazione o l'inosservanza di cui al presente dell'ambiente”.

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provvedimenti straordinari laddove “non ulteriore limite per i poteri derogatori dei
si possa altrimenti provvedere”, il provvedimenti extra ordinem.
legislatore sembra non solo attribuire un Ancorché delimitato al tema della
ruolo residuale ai poteri extra ordinem, gestione dei rifiuti, il quadro delineato
ma anche voler delimitare il loro campo sembra porre idonee garanzie contro
d’azione secondo i principi di possibili abusi dei poteri straordinari
proporzionalità ed adeguatezza. attribuiti all’amministrazione per la
Un analogo tentativo di circoscrivere gestione di eventi emergenziali. La prassi,
con maggiore dettaglio il margine della tuttavia, si è sviluppata su linee non del
discrezionalità amministrativa si può tutto coerenti340. Per un verso, infatti,
ritrovare anche nel Testo unico numerosi sono stati i casi in cui il le
sull’ambiente (D. Lgs. 3 aprile 2006 n. autorità locali hanno fatto ricorso ad
152) nell’ambito della gestione dei rifiuti. ordinanze contingibili e urgenti per
Secondo quanto dispone l’art. 191, infatti, ovviare a inefficienze interne alla gestione
“qualora si verifichino situazioni di dei rifiuti. Per un altro verso, anche in
eccezionale ed urgente necessità di tutela virtù di un’espressa clausola abilitante341, i
della salute pubblica e dell’ambiente, e provvedimenti provvisori sono stati
non si possa altrimenti provvedere, il talvolta rinnovati per un periodo superiore
Presidente della Giunta regionale o il al massimo previsto.
Presidente della Provincia ovvero il
Sindaco possono emettere, nell’ambito
delle rispettive competenze, ordinanze 3. Segue: emergenza e poteri
contingibili ed urgenti per consentire il straordinari nella disciplina del
ricorso temporaneo a speciali forme di sistema di protezione civile.
gestione dei rifiuti, anche in deroga alle
disposizioni vigenti, nel rispetto, All’interno del quadro brevemente
comunque, delle disposizioni contenute delineato, si deve rilevare come le
nelle direttive dell’Unione europea, deviazioni più evidenti rispetto ad una
garantendo un elevato livello di tutela ordinata e, per così dire, prevedibile
della salute e dell’ambiente”. La norma gestione delle emergenze, si registrino in
prevede altresì che tali provvedimenti forza del sempre più frequente ricorso ai
debbano essere comunicati entro tre più ampi strumenti di intervento previsti
giorni a Governo ed altri soggetti pubblici dalla disciplina del sistema di protezione
interessati e, in via ulteriore, debbano civile. La stessa disposizione sulla
basarsi su un parere tecnico con specifico gestione dei rifiuti, invero, sembra voler
riferimento alle conseguenze ambientali riservare alle ordinanze in essa
ed indicare “le norme a cui si intende disciplinate una funzione residuale
derogare”. Analogamente alle altre rispetto a quelle previste dalla legge
ordinanze del Ministro dell’ambiente, i istitutiva del servizio nazionale di
provvedimenti hanno durata provvisoria e protezione civile.
non possono essere reiterate per un Proprio la disciplina della protezione
periodo superiore a 18 mesi. civile rappresenta, quindi, il punto di
Rispetto alla previsione della L. riferimento per l’individuazione del
59/1987, il legislatore ha espressamente
inserito un limite alla capacità derogatoria 340
Per un’analisi più approfondita, tra gli altri, si rimanda
delle norme, facendo salvi i vincoli delle a M. Ricci, Il potere di ordinanza, cit., pp. 9 ss.
341
direttive europee. L’art. 3 bis, comma 2, La disposizione, infatti, recita: “qualora ricorrano
comprovate necessità, il Presidente della Regione d'intesa con il
del Testo unico, inoltre, individua Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare può
nell’obbligo di rispetto dei principi adottare, dettando specifiche prescrizioni, le ordinanze di cui al
generali dell’ordinamento giuridico un comma 1 anche oltre …” il termine di 18 mesi.

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concetto di emergenza ambientale e la Consiglio poteva nominare un
determinazione dei margini di intervento commissario delegato.
dell’apparato istituzionale. Ora, da una lettura organica del quadro
Al riguardo, sebbene le linee di fondo normativo si può evincere come la
non siano negli anni mutate, configurazione dell’emergenza ambientale
dall’approvazione dell’originaria L. 24 era limitata ai soli casi calamitosi o di
febbraio 1992 n. 225342 all’entrata in catastrofi che, per intensità e dimensione,
vigore dell’attuale Codice della protezione richiedevano misure extra ordinem. Il
civile (D. Lgs. 2 gennaio 2018 n. 1), il campo di azione di tali provvedimenti era
legislatore è più volte intervenuto anche poi limitato per durata ed estensione alle
sullo specifico tema dei poteri extra valutazioni compiute in sede di
ordinem finalizzati alla gestione di eventi dichiarazione dello stato di emergenza. In
emergenziali. questo quadro, tuttavia, due elementi
Il regime originario divideva in tre aprivano ad una lettura estensiva dei
categorie le ipotesi di attivazione del margini di azione dei poteri straordinari.
sistema di protezione civile. Nelle prime Da un lato, infatti, la dichiarazione di
due classi rientravano quegli “eventi emergenza poteva essere conseguente
naturali o connessi con l’attività non solo a calamità o catastrofi naturali,
dell’uomo” che potevano essere ma anche al verificarsi di non meglio
fronteggiati “in via ordinaria” da singole definiti “altri eventi” che richiedessero di
amministrazioni, in via autonoma o in essere fronteggiati con strumenti
coordinamento tra esse. La terza eccezionali. Dall’altro lato, la
categoria, invece, era rappresentata da configurabilità o meno di uno stato
“calamità naturali, catastrofi o altri eventi d’urgenza era demandata esclusivamente
che, per intensità ed estensione, debbono alla valutazione discrezionale del Governo,
essere fronteggiati con mezzi e poteri il quale con la dichiarazione dello stato di
straordinari” (art. 2). Secondo quanto emergenza ‘autolegittimava’ il ricorso a
disponeva l’art. 5, solo in questi casi il poteri straordinari, definendone durata e
Consiglio dei Ministri poteva dichiarare lo campo di applicazione.
stato di emergenza, determinandone I dubbi esposti avevano trovato piena
durata ed estensione territoriale. Simile conferma nel successivo intervento della
atto legittimava il ricorso ad “ordinanze in L. 9 novembre 2001 n. 401, con la quale il
deroga ad ogni disposizione vigente, e nel legislatore aveva inserito tra le ipotesi di
rispetto dei principi generali attivazione dei poteri di cui all’art. 5
dell'ordinamento giuridico”. Tali anche i cd. “Grandi eventi” (art. 5 bis,
provvedimenti, peraltro, dovevano essere comma 5). Sulla scorta di tale previsione,
motivati e “contenere l’indicazione delle nel corso degli anni il ricorso ai poteri
principali norme a cui si intende[va] straordinari del sistema di protezione
derogare”. Per l’attuazione delle misure civile si era sensibilmente sviluppato,
straordinarie, poi, il Presidente del anche al di fuori degli eventi calamitosi e
delle catastrofi naturali per cui erano stati
342
originariamente delineati343.
Per una storia dell’evoluzione normativa italiana nel
settore delle calamità naturali e della protezione civile, tra
343
gli altri, v. R. Raponi, L’Italia, la normativa relativa elle In merito ad alcune delle molteplici applicazioni dei
calamità naturali e gli effetti dei vincoli europei (tra cui in poteri straordinari per i cd. grandi eventi, v. G. Marazzita,
primis il rispetto del pareggio di bilancio) sulla L’irresistibile tentazione del potere di ordinanza, cit. pp. 24 ss.;
ricostruzione, in Amministrativamente, 2016, f. 7-8, pp. 5 s.; A. Benedetti, L’eredità di Expo Milano 2015 e la disciplina dei
G. De Maio, L’amministrazione straordinaria tra stato di grandi eventi, in Amministrare, 2016, f. 1, pp. 10 ss.; A.
emergenza e calamità naturali, in M. Basilavecchia – L. del Roccella, La gestione amministrativa di un grande evento:
Federico – A. Pace – C. Verrigni (cur.), Interventi finanziari regole e deroghe, ivi, pp. 23 ss.; R. Cavallo Perin – B. Gagliardi,
e tributari per le aree colpite da calamità, cit., pp. 471 ss.. La disciplina giuridica dei grandi eventi e le olimpiadi invernali

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Oltre alla critica generale della sia da parte del governo nazionale che di
dottrina, tale deriva ha spinto la quelli regionali345.
Commissione europea ad avviare alcune Alcune novità sono state inserite anche
procedure di infrazione per violazione negli artt. 24 e 25 sulla disciplina della
della normativa europea. Ed anche per dichiarazione dello stato di emergenza
questo, nel 2012 il Parlamento ha cercato nazionale e la delimitazione dei poteri di
di porre rimedio, escludendo i Grandi ordinanza extra ordinem. Sotto il primo
eventi dalla competenza della Protezione profilo, da un lato il legislatore ha cercato
civile (L. 24 marzo 2012 n. 27)344. di delimitare la discrezionalità del
A più di venticinque anni dall’entrata in Governo richiedendo, per la
vigore della legge istitutiva, nel 2018 il proclamazione dello stato di emergenza,
Governo ha approvato il nuovo Codice una preventiva valutazione del
della protezione civile, consolidando le Dipartimento di protezione civile in
modifiche introdotte nel tempo ed coordinamento con le Regioni interessate.
inserendo alcune novità. Per quanto rileva Ancora, la legge pone un limite esplicito
in questa sede, gli aspetti più interessanti alla durata dello stato di ‘eccezione’,
riguardano proprio la definizione del affermando che esso non può superare i
concetto di emergenza. Infatti, se nella 24 mesi346.
disciplina originaria tale qualifica era Dall’altro lato, il legislatore apre
legata alla dichiarazione dello stato di pericolosamente ad una ulteriore
emergenza e quest’ultimo poteva essere espansione del margine di intervento dei
attivato solo in occasione di calamità e poteri straordinari, ammettendo la
catastrofi che rendessero necessario il possibilità di dichiarare lo stato di
ricorso a poteri straordinari, l’attuale art. emergenza non solo al verificarsi degli
7 attribuisce la qualifica emergenziale a eventi calamitosi, ma anche “nella loro
tutte e tre le categorie di eventi in cui sia imminenza” e confermando l’esclusione
attivabile la macchina della protezione (già disposta con una norma di
civile. Costituiscono, quindi, emergenze interpretazione autentica inserita nel D.L.
sia gli eventi fronteggiabili con poteri 23 maggio 2008 n. 90347) di tali delibere
ordinari, sia gli eventi che richiedano dal controllo preventivo di legittimità della
misure extra ordinem. Corte dei Conti. Parallelamente, anche le
Anche la classificazione degli eventi ha ordinanze extra ordinem sono
subito una rimodulazione. Per un verso, espressamente escluse dal controllo di
non si parla più di “eventi naturali o legittimità della magistratura contabile.
connessi con l’attività dell’uomo” ma di Anche sotto ulteriori aspetti, la
“eventi calamitosi di origine naturale o novellata disciplina della dichiarazione
derivanti dall’attività dell’uomo”. In dello stato di emergenza e dei poteri
questo modo, sembra ampliarsi la sfera di straordinari di ordinanza presenta luci ed
operatività del sistema anche ad eventi ombre. Per un verso, infatti, la legge cerca
che abbiano esclusivamente origine di delimitare il campo di azione del potere
antropica. Per altro verso, rispondendo straordinario indicando i contenuti
alle esigenze di un sistema multilivello, generali delle ordinanze governative.
ora si distinguono ‘emergenze’ di natura
locale, regionale o nazionale, prevedendo 345
Si minore rilievo appare l’individuazione, già nell’art.
la possibilità di attivare mezzi straordinari 7, della limitazione temporale dei poteri straordinari, già
prevista nel vecchio art. 5 L. 225/1992 e tuttora ribadita
nell’art. 24 del codice vigente.
346
“Torino 2006”, in Dir. Amm., 2012, f. 1-2, pp. 189 ss. La norma prevede infatti una durata massima di 12
344
Sul tema, tra gli altri, v. P. Serafino, La legge 225/1992 mesi prorogabile “per non più di ulteriori 12 mesi”
347
e i “Grandi Eventi” come expo 2015, in Sul punto, v. G. Marazzita, Il conflitto tra autorità e
Amministrativamente, 2015, f. 3-4, pp. 4 s.. regole, cit., pp. 34 s.

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Parallelamente, individuando i limiti del ordinem. Prescindendo dai dubbi
potere derogatorio attribuito ai storicamente espressi da molta parte della
provvedimenti extra ordinem, il Codice dottrina, si deve evidenziare come
affianca al rispetto dei principi generali un’applicazione corretta del limite del
dell’ordinamento giuridico la salvaguardia rispetto dei principi generali
“delle norme dell’Unione europea”. dell’ordinamento giuridico e delle norme
Per altro verso, tuttavia, l’attuale europee potrebbe ridimensionare i profili
disciplina sembra voler allentare il freno critici del sistema. Nella prassi, tuttavia,
verso il ricorso a provvedimenti si è sovente assistito alla scelta del
straordinari. La disciplina originaria, Governo di affiancare le ordinanze di
infatti, stabiliva espressamente che per la protezione civile all’approvazione di
gestione delle situazioni emergenziali il decreti legge ad hoc349. In questo modo,
Governo potesse provvedere “anche a con interventi normativi straordinari di
mezzo di ordinanze in deroga ad ogni deroga/abrogazione del quadro normativo
disposizione vigente” (art. 5, comma 2, L. vigente si sono eliminate o smussate
225/1992). Tale formulazione suggeriva eventuali barriere all’intervento dei
quindi di utilizzare strumenti straordinari provvedimenti amministrativi, anch’essi
solo quando, in coerenza con i dettami del straordinari, finalizzati alla gestione delle
principio di legalità e dei criteri di crisi350.
proporzionalità e ragionevolezza, non
fosse ammissibile il ricorso a misure e 4. I vincoli derivanti dalla normativa
procedure ‘ordinarie’. Il dettato vigente, europea.
per contro, elidendo il termine ‘anche’,
pare indicare nelle ordinanze extra In questo scenario di luci ed ombre del
ordinem l’unico strumento di azione per la quadro normativo interno, assume
gestione concreta delle emergenze. particolare interesse l’analisi dei vincoli
I dubbi sul sistema brevemente derivanti dall’ordinamento europeo. Pur
delineato trovano maggior forza se si prescindendo dal rinvio esplicito compiuto
considera la prassi consolidatasi nel corso dal legislatore nel Codice della protezione
degli anni. Oltre alla già menzionata civile, infatti, la sua obbligatorietà per gli
deriva rappresentata dal ricorso a poteri attori istituzionali interni può fornire
straordinari per la gestione di eventi non elementi utili per dare maggiore chiarezza
emergenziali, quali i grandi eventi, al concetto di emergenza ambientale così
bisogna sottolineare come, analogamente come per individuare limiti concreti al
a quanto esposto sulle ordinanze in campo margine di azione dei poteri straordinari
ambientale, molte volte il sistema di previsti dalla disciplina nazionale.
protezione civile sia stato attivato per Al riguardo, bisogna preliminarmente
gestire eventi di origine esclusivamente osservare come la natura sovranazionale
antropica e, in particolare, situazioni di
crisi generate da un mal funzionamento 349
Sul punto v. G. Marazzita, Il conflitto tra autorità e
dell’apparato amministrativo348. regole, cit. p. 39; M. Brocca, L’altra amministrazione,
L’aspetto che forse desta maggior Napoli, Editoriale Scientifica, 2012, pp. 68 ss. e, sul caso
degli eventi sismici che hanno colpito il centro Italia nel
perplessità, peraltro, appare quello legato
2016, S. Spuntarelli, Normatività ed efficienza del sistema
alla confusione che la gestione delle delle ordinanze adottato in occasione della sequenza
emergenze ha apportato al sistema delle sismica di Amatrice, Norcia e Visso, in Costituzionalismo.it,
fonti. In questo contesto, non rileva tanto 2017, f. 3, pp. 14 ss..
350
il potere derogatorio delle ordinanze extra Sotto diverso profilo, bisogna rilevare come
l’affiancamento di interventi normativi derogatori a
348
È il caso degli stati di emergenza dichiarati per provvedimenti amministrati straordinari renda
affrontare le crisi legate alla gestione dei rifiuti in Regioni, inevitabilmente più complessa l’individuazione della sede di
quali Campania e Calabria. controllo della correttezza dell’operato dell’esecutivo.

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dell’Unione ponga le istituzioni su un Infine, con norma inserita nei trattati
secondo livello, attribuendo loro un istitutivi in occasione del Trattato di
interesse solo secondario in relazione alle Lisbona, l’art. 196 TFUE prevede una
emergenze ambientali. In simili competenza dell’Unione volta a
circostanze, invero, l’Unione può essere incoraggiare la cooperazione tra Stati
chiamata in causa unicamente per gli aiuti membri “al fine di rafforzare i sistemi di
economici, diretti o indiretti, che può prevenzione e di protezione dalle calamità
offrire, per un’eventuale attività di naturali o provocate dall’uomo”352. Esclusa
coordinamento degli aiuti da parte dei qualsiasi forma di armonizzazione delle
Paesi membri e, in ultima analisi, per le disposizioni normative interne ai singoli
possibili deroghe che le gestioni interne Paesi, l’azione dell’Unione mira a
delle emergenze possono comportare per promuovere la creazione di un sistema
l’applicazione del diritto europeo. europeo di protezione civile che sia di
Così, procedendo nella presente analisi ausilio e complemento per le strutture
dal complesso delle norme primarie, adottate dai singoli Stati membri”.
nessuna disposizione affronta il tema della Appare quindi evidente, dalla
definizione dei poteri straordinari. Le ricostruzione brevemente operata, come i
prime due disposizioni del Trattato sul Trattati non contengano una definizione
funzionamento dell’Unione che possono puntuale del concetto di emergenza
assumere un rilievo nel presente quadro ambientale; né dagli stessi può essere
di lavoro, invero, riguardano le possibili dedotto un inquadramento della natura e
deroghe al regime degli aiuti di Stato. In dei limiti dei poteri straordinari
particolare, secondo quanto prevede l’art. esercitabili dagli Stati membri colpiti da
107 TFUE, sono sempre compatibili con il eventi emergenziali. Le norme riportate,
mercato interno “gli aiuti destinati a invero, si limitano ad ammettere ipotesi di
ovviare ai danni arrecati dalle calamità intervento in casi di non meglio
naturali oppure da altri eventi specificate calamità naturali.
eccezionali” (par. 2, lett. b). Ex art. 108, Almeno per quanto riguarda la
poi, è possibile che, a richiesta di uno definizione di emergenza ambientale ed i
Stato membro, il Consiglio all’unanimità limiti delle eventuali deroghe
decida che un aiuto debba considerarsi all’applicazione delle regole europee,
legittimo “quando circostanze eccezionali tuttavia, maggiori puntualizzazioni
giustifichino tale decisione”. possono essere reperite nelle fonti
Sotto diverso profilo, l’art. 222 TFUE secondarie. Più in particolare, elementi di
sulla clausola di solidarietà prevede che rilievo per i governi nazionali possono
l’Unione e gli altri Stati membri agiscano essere rinvenuti nella disciplina delle
“congiuntamente in uno spirito di procedure di aggiudicazione degli appalti
solidarietà qualora uno Stato membro … pubblici, nella regolamentazione del
sia vittima di una calamità naturale o divieto di aiuti di Stato e, da ultimo,
provocata dall’uomo. In tale contesto, nell’implementazione del sistema europeo
l’Unione stessa può mobilitare “tutti gli di protezione civile.
strumenti di cui dispone” per prestare Relativamente al primo ambito, bisogna
assistenza ad un Paese membro sul suo osservare come il tema della possibilità di
territorio, così come può coordinare,
attraverso il Consiglio, l’intervento degli EU Disaster Response Law: Principles and Instruments, in
altri Stati351. A. de Guttry-M. Gestri-G. Venturini (cur.), International
Disaster Response Law, Springer, The Hague, 2012 pp. 109
351
Sul meccanismo di solidarietà, v. T. Russo, Solidarity ss.
352
among member States in the event of a natural or man-made Sul tema, v. T. Russo, Solidarity among member States,
disaster (art. 222 TFEU), in Rivista della cooperazione cit. pp. 51 ss.; M. Gestri, EU Disaster Response Law, cit.,
giuridica internazionale, 2016, f. 54, pp. 43 ss.; M. Gestri, pp. 115 ss.

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deroghe per eventi emergenziali fosse già ulteriormente i termini per la ricezione
stato inserito nella prima delle domande di partecipazione e delle
regolamentazione del settore degli offerte nei casi in cui uno stato di
affidamenti pubblici. Nella Direttiva 93/37 emergenza renda impraticabili i termini
CEE, infatti, si prevedeva espressamente regolari, ma non renda impossibile una
la possibilità per le amministrazioni procedura regolare con pubblicazione.
aggiudicatrici di “attribuire gli appalti di Solo in situazioni eccezionali in cui
lavori mediante la procedura negoziata, l’estrema urgenza risultante da eventi
senza pubblicazione preliminare di un imprevedibili dall’amministrazione
bando di gara … nella misura aggiudicatrice in questione che non sono
strettamente necessaria, quando l’urgenza ad essa imputabili rende impossibile il
imperiosa, risultante da eventi ricorso a una procedura regolare anche
imprevedibili per le amministrazioni entro termini ridotti, le amministrazioni
aggiudicatrici in questione, non è aggiudicatrici dovrebbero, entro i limiti di
compatibile con i termini imposti dalle quanto strettamente necessario, avere la
procedure aperte, ristrette o negoziate ... possibilità di aggiudicare appalti con
Le circostanze invocate per giustificare procedura negoziata senza previa
l’urgenza imperiosa non devono in alcun pubblicazione. Ciò potrebbe verificarsi
caso essere imputabili alle quando calamità naturali richiedono
amministrazioni aggiudicatrici” (art. 7, interventi immediati”.
par. 3, lett. c)). La disciplina europea, quindi, per un
Tale disposizione è stata verso sembra individuare le emergenze
successivamente riproposta senza negli eventi calamitosi di particolare
sostanziali modifiche nella successiva urgenza, tali da richiedere interventi
Direttiva 2004/18 CE (art. 31) e, da indifferibili. Per altro verso, la deroga
ultimo, nella Direttiva 2014/24/UE (art. all’applicazione delle procedure ordinarie
32, par. 2, lett c)) attualmente in vigore. deve, secondo quanto già affermato dalla
Come esplicitato nei considerando 50 e giurisprudenza costituzionale nazionale,
80 di quest’ultimo provvedimento, la rispondere a principi di proporzionalità ed
soluzione della procedura negoziata senza adeguatezza. Sebbene di tenore generale,
pubblicazione di bando rappresenta pertanto, la previsione europea non
l’extrema ratio in caso di emergenze che rappresenta una clausola in bianco a
non consentano l’espletamento delle favore degli Stati nazionali, ma cerca di
procedure ordinarie353. In particolare, delineare i margini della discrezionalità ad
secondo quanto dispone il considerando n. essi riconosciuta.
80 “le amministrazioni aggiudicatrici Analoghe forme di delimitazione del
dovrebbero avere la possibilità di ridurre tema delle emergenze ambientali e del
livello di libertà d’azione degli Stati
membri, come accennato, sono contenute
353
Prima di ricorrere alla soluzione della procedura nella decisione sul meccanismo europeo di
negoziata senza pubblicazione del bando, infatti, per le protezione civile e nella regolamentazione
procedure aperte, l’art. 27 della Direttiva prevede che “se, per degli aiuti di Stato. Per quanto riguarda il
motivi di urgenza debitamente dimostrati dall’amministrazione
primo campo, con la Decisione 1313/2013/
aggiudicatrice, i termini minimi … non possono essere rispettati,
le amministrazioni aggiudicatrici possono fissare un termine non UE del Parlamento e Consiglio si propone
inferiore a quindici giorni a decorrere dalla data di invio del una definizione espressa del concetto di
bando di gara”. Per il caso delle procedure ristrette, poi, l’art. 28 catastrofe, intendendo con essa “qualsiasi
prevede ulteriormente che, in casi di “urgenza debitamente situazione che abbia o possa avere
dimostrati dall’amministrazione aggiudicatrice” per cui sia
impossibile rispettare i termini minimi previsti, la stessa possa
conseguenze gravi sulle persone,
fissare “un termine di ricezione delle offerte non inferiore a dieci l’ambiente o i beni, compreso il
giorni”.

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patrimonio culturale” (art. 4)354. Simile par. 2, lett. b) TFUE sulla legittimità de
specificazione risulta strumentale per jure degli aiuti destinati a ovviare ai danni
individuare la sfera di azione del arrecati da calamità naturali. In
meccanismo unionale di protezione civile. particolare, l’art. 50 del Regolamento
Esso, infatti, è chiamato a promuovere la ammette, ed esenta dall’obbligo di notifica
solidarietà tra gli Stati membri, attraverso preventiva, quegli aiuti che siano volti a
la cooperazione ed il coordinamento delle coprire i danni “arrecati da terremoti,
loro attività, nell’intento di garantire “la valanghe, frane, inondazioni, trombe
protezione delle persone, ma anche d’aria, uragani, eruzioni vulcaniche e
dell’ambiente e dei beni, compreso il incendi boschivi di origine naturale”.
patrimonio culturale, da ogni tipo di L’intervento dello Stato, peraltro, è
catastrofi naturali e provocate dall’uomo”; legittimo solo se lo stesso abbia
tra queste si pongono le conseguenze riconosciuto formalmente il carattere di
delle catastrofi “ambientali, calamità naturale dell’evento e se copra
l’inquinamento marino e le emergenze danni subiti da imprese che siano
sanitarie gravi”. Coerentemente con eziologicamente connessi allo stesso. Il
quanto previsto dall’art. 196 TFUE, non regime di aiuto, inoltre, deve essere
avendo le istituzioni europee alcuna adottato nei tre anni successivi alla data
competenza diretta in tale ambito, la della calamità e gli aiuti devono essere
Decisione non contiene prescrizioni concessi entro quattro anni dalla stessa.
formali volte a limitare gli spazi di L’entità del risarcimento, poi, deve essere
manovra dei governi nazionali; al limitata al 100% dei costi ammissibili (al
contrario, questi ultimi sono individuati netto dei pagamenti effettuati in forza di
come i responsabili primari per la polizze assicurative), individuati nei danni
protezione di beni e persone. L’intervento materiali ed attivi e nella perdita di
europeo, però, individua i margini in cui reddito subita per un periodo massimo di
l’Unione può attivare meccanismi di sei mesi dalla data dell’evento.
solidarietà e strumenti eccezionali di La disposizione in esame codifica
intervento355. sostanzialmente la prassi consolidata della
Limiti ben definiti alla sfera di azione Commissione e la giurisprudenza della
degli Stati membri, invece, sono Corte di Giustizia in tema di aiuti di Stato
individuati dalla normativa sugli aiuti di per eventi calamitosi357. La novità
Stati356. Con Regolamento 651/2014 della principale è rappresentata dalla
Commissione, infatti, è stata data esclusione dell’obbligo di notifica
attuazione alla previsione dell’art. 107, preventiva dell’intervento da parte del
governo nazionale. Ciò, sicuramente
354
In merito, v. S. Villani, Riflessioni sul regime coerente con la legittimità de jure di simili
dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato in caso di aiuti, non esclude peraltro una forma di
calamità, in Studi sull’integrazione europea, 2017, f. 3, p.
590s. controllo successivo da parte della
355
Tra questi si pongono anche il Fondo di solidarietà Commissione. Grava, quindi, sugli Stati
dell’Unione europea (FSUE), istituito con Regolamento del l’onere di delineare la misura di aiuto,
Consiglio già nel 2002 e poi disciplinato con Regolamento rispettando i requisiti di merito previsti
(UE) 661/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, ed il
dalla disciplina in oggetto.
Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) o i diversi
fondi strutturali e di investimento.
356
Sul tema, tra i molti, v. R. Raponi, L’Italia, la
357
normativa relativa elle calamità naturali e gli effetti dei Riguardo alle decisioni della Corte di Giustizia in tema
vincoli europei, cit., pp. 19 ss.; S. Villani, op. cit., pp. 585 di aiuti di stato stanziati dall’Italia in caso di calamità, tra le
ss.; L. Tebano, Gli aiuti pubblici per calamità naturali e il altre si possono citare la decisione CGUE del 14.7.2011,
ruolo del giudice nazionale: dall’(in)certa qualificazione causa C-303/09, Commissione c. Repubblica italiana e
all’esenzione, in Diritti, lavori, mercati, 2014, f. 1, pp. 201 quella del 28.4.1993, causa C-364/90, Repubblica italiana c.
ss.. Commissione.

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Ai fini del presente studio, tuttavia, del Regolamento 651/2014, quindi,
l’elemento di maggiore interesse sembra potrebbe non rilevare ai sensi
essere l’elenco delle tipologie di eventi dell’ammissibilità dell’aiuto, ma solo al più
che legittimano l’intervento statale. Come limitato fine della procedura da seguire in
per il resto della disposizione, simili occasioni360. In altri termini, queste
l’individuazione delle emergenze manifestazioni non ricadrebbero nelle
ambientali ‘ammissibili’, riprende la prassi “calamità naturali”, ma potrebbero ben
consolidata della Commissione. Sulla base essere ricomprese negli “altri eventi
di quanto esposto nel considerando n. 69, eccezionali” di cui parla lo stesso art. 107
in particolare, l’intervento normativo TFUE. Ferme restando le condizioni di
sembra voler rendere chiarezza, merito per la legittimità degli aiuti statali,
rispondendo ad una esigenza di “certezza pertanto, in caso eventi non ricompresi
del diritto”. Sul punto, peraltro, parte nell’elenco tassativo di cui sopra, il
della dottrina ha evidenziato come governo sarebbe gravato dell’ulteriore
l’elencazione effettuata non tenga conto di onere di notificare preventivamente alla
eventi, quali le emergenze agricole Commissione la sua decisione di
connesse a siccità e taluni altri fenomeni intervenire.
atmosferici, tradizionalmente ritenuti Da uno sguardo d’insieme del quadro
ammissibili dalla Commissione358. Invero, normativo europeo, si può sinteticamente
lo stesso considerando n. 69 del osservare come, ancor più di quanto
Regolamento chiarisce che “i danni osservato sul piano nazionale, le
causati da condizioni meteorologiche disposizioni delineino una trama generale
avverse quali gelo, grandine, ghiaccio, di indirizzo dell’operato dei governi
pioggia o siccità non dovrebbero essere statali, lasciando loro ampio margine di
considerati una calamità naturale ai sensi discrezionalità ma ponendo al contempo
dell'articolo 107, paragrafo 2, lettera b), strumenti atti ad evitare possibili abusi o,
del trattato”. in altri termini, che la discrezionalità si
Da tale precisazione, dovrebbe quindi tramuti in arbitrarietà e che clausole di
inferirsi che tali tipologie di eventi non flessibilità, necessarie per gestire
possano giustificare aiuti da parte degli situazioni imprevedibili e straordinarie,
Stati membri. A ben vedere, però, possano fungere da grimaldello per
l’esclusione di simili manifestazioni eludere i vincoli insiti al mercato unico
dall’elenco non è tale da escludere europeo.
automaticamente l’ammissibilità di
interventi statali di aiuto.
Come accennato, infatti, la 5. Il difficile rapporto tra sistema
Commissione e la Corte hanno italiano e vincoli europei: il caso della
tradizionalmente ritenuto legittimi regolamentazione delle procedure di
interventi volti a ovviare ai danni aggiudicazione degli appalti pubblici.
provocati da fenomeni gravi di siccità o di
alluvioni359. Il loro mancato inserimento L’esperienza italiana in tema di rispetto
all’interno dell’elenco disposto dall’art. 50 dei vincoli europei nel campo delle
358
In merito, v. S. Villani, op. cit., p. 5591 s. emergenze ambientali si presta ad una
359
In merito, tra le altre, v. CGUE, sentenza del
360
23.2.2006, causa C-346/03 e 529/03, Atzeni e altri c. In senso analogo, v. L. del Federico, Introduzione allo
Regione autonoma della Sardegna. Sulla prassi della studio della finanza pubblica per le aree colpite da calamità,
Commissione, v. anche C. Buccico, Compatibilità europea in M. Basilavecchia – L. del Federico – A. Pace – C.
degli interventi a sostegno delle aree colpite da calamità Verrigni (cur.), Interventi finanziari e tributari per le aree
naturali, in M. Basilavecchia – L. del Federico – A. Pace – colpite da calamità, cit., pp. 17 ss.; F. Fichera, Calamità
C. Verrigni (cur.), Interventi finanziari e tributari per le aree naturali, principi costituzionali e agevolazioni fiscali, ivi,
colpite da calamità, cit., pp. 158 ss.. pp. 40 ss.; C. Buccico, loc cit..

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duplice lettura. Si è accennato come le implicava la soggezione ad un minimo
disposizioni normative interne esprimano livello di evidenza pubblica nell’attività
oramai un limite generale al potere contrattuale dell’amministrazione
derogatorio dei provvedimenti extra aggiudicatrice e, in secondo luogo
ordinem che è rappresentato dal rispetto richiedeva che l’emergenza non fosse
dei principi generali dell’ordinamento imputabile all’amministrazione stessa.
giuridico e delle norme dell’Unione Simile quadro, peraltro, era reso ancor
europea. Le normative di settore, poi, più complesso dall’approvazione della L.
hanno sostanzialmente recepito le norme 225/1992 sulla protezione civile, la quale,
e gli indirizzi provenienti dalla prassi e come accennato supra, originariamente
dalla giurisprudenza europea. Da un non prevedeva il rispetto dei vincoli
punto di vista materiale, tuttavia, la europei come limite generale all’esercizio
condotta e le misure adottate dalle di poteri extra ordinem361.
istituzioni nazionali non sempre si Gli interventi normativi approvati negli
rivelano aderenti ai vincoli europei. Al anni successivi e l’atteggiamento adottato
riguardo, due settori più di altri assumono dall’esecutivo per gestire gli eventi
interesse: l’ambito degli appalti pubblici e calamitosi degli anni seguenti,
quello degli aiuti stanziati per ovviare ai confermavano i dubbi sull’effettiva
danni arrecati dalle emergenze. aderenza del sistema italiano alle
Per quanto riguarda il settore degli prescrizioni europee. Invero, da un lato
affidamenti pubblici, bisogna l’intervento del 2001 con cui il settore dei
preliminarmente osservare come, pur grandi eventi era stato attratto nell’orbita
nella vincolatività dei principi generali del sistema di protezione civile e dei
dell’ordinamento europeo, il margine di poteri derogatori ad esso connessi e,
azione dello Stato sia differente a seconda dall’altro, la prassi materiale adottata dal
del superamento o meno del valore soglia Governo in tema di gestione delle crisi
stabilito dalle Direttive. Così, attraverso i poteri derogatori propri del
storicamente, per i lavori sottosoglia L. 11 sistema di protezione civile aveva
febbraio 1994 n. 109, meglio conosciuta determinato la sostanziale elusione delle
come legge Merloni, legittimava il ricorso norme europee in tema di affidamenti
alla trattativa privata nell’ipotesi di eventi pubblici.
imprevedibili di natura calamitosa che Negli anni, ciò ha portato la
determinassero motivi di “imperiosa Commissione europea ad attivare nei
urgenza … incompatibili” con le altre confronti del nostro Paese alcune
procedure di aggiudicazione (art. 24). procedure d’infrazione.
Maglie un po’ più larghe erano state Così, nell’intento di superare le
successivamente inserite nel D.P.R. contestazioni mosse a livello europeo, con
554/99, contenente il Regolamento di direttiva del Presidente del Consiglio dei
attuazione della legge, in forza del quale Ministri 22 ottobre 2004, l’esecutivo ha
“in circostanze di somma urgenza che non voluto dettare alcuni indirizzi in materia
consentono alcun indugio” era legittimo
361
procedere all’affidamento diretto di lavori Sullo specifico rapporto tra disciplina delle procedure
di affidamento dei contratti pubblici e normativa in tema di
entro il limite di 200.000 Euro “o
protezione civile, tra gli altri, v. A. Cardone, La prassi delle
comunque di quanto indispensabile per ordinanze di protezione civile in tema di deroghe nel corso
rimuovere lo stato di pregiudizio alla della XVI legislatura. la dimensione qualitativa del
incolumità pubblica” (art. 147). fenomeno ed alcuni spunti per limitarlo, in
Al di sopra delle soglie comunitarie, la Osservatoriosullefonti.it, 2011, f. 1, pp. 9 s.; V. Salamone,
Le ordinanze di protezione civile ed il rispetto dei vincoli
libertà di azione era invece più ristretta a derivanti dall’ordinamento comunitario con riguardo alle
causa dell’applicazione della Direttiva procedure di affidamento dei contratti pubblici, in Foro
93/37 CEE che, come esaminato, amm. CdS, 2008, f. 3, pp. 937 ss..

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di protezione civile con particolare continuato a seguire la prassi precedente,
riguardo proprio all’attività contrattuale autorizzando sia con decreti legge che con
relativa ad appalti di rilievo le ordinanze di protezione civile la deroga
362
comunitario . In questo documento, si di parte sostanziale della disciplina in
stabilisce in via generale l’obbligo, per i tema di contratti pubblici.
diversi attori del sistema di protezione Gli effetti distorti, posti in luce dalle
civile coinvolti nella gestione delle cronache giudiziarie degli ultimi anni,
emergenze, di garantire il pieno rispetto prodotti dal ricorso agli strumenti di
delle direttive europee in materia di protezione civile hanno indotto il
appalti pubblici. Secondo quanto disposto legislatore a cercare di porre vincoli più
dall’art. 4 della direttiva, solo in ipotesi di chiari all’azione amministrativa in contesti
“assoluta eccezionalità dell’emergenza, da di emergenza. Così, in occasione sia della
valutarsi in relazione al grave rischio di riforma del Codice degli appalti sia
compromissione dell’integrità della vita dell’approvazione del nuovo Codice di
umana, il Capo del Dipartimento della protezione civile, il legislatore è
protezione civile può essere intervenuto espressamente in tema di
motivatamente autorizzato a procedere ad rispetto delle prescrizioni europee.
affidamenti diretti in materia di appalti In tema di contratti pubblici, il D. Lgs.
pubblici di lavori, di servizi e di forniture 18 aprile 2016 n. 50 ha per un verso
di rilievo comunitario …, sempreché non mantenuto il riferimento ai limiti di
sia possibile provvedere altrimenti, in ammissibilità per le procedure negoziate
termini di rigorosa proporzionalità, e senza previa pubblicazione del bando così
soltanto per periodi di tempo prestabiliti, come confermati nell’art. 32, par. 2, lett c)
limitati alla adozione dei primi Direttiva 2014/24/CE sugli appalti
indispensabili interventi”. pubblici. Per altro verso, ha elevato a
In linea con tale impostazione, i rango di fonte primaria la disciplina,
successivi interventi di riforma della precedentemente contenuta nel D.P.R.
disciplina in tema di contratti pubblici, 207/2010, sulle procedure per casi di
hanno sostanzialmente confermato il somma urgenza. Il dettato dell’art. 163 del
vincolo del rispetto delle prescrizioni Codice, infatti, riprende l’art. 176 del
europee. Così, l’art. 57 del D. Lgs. 12 Regolamento di attuazione, legittimando il
aprile 2006 n. 163, di disciplina dei ricorso all’affidamento diretto “in
contratti pubblici, aveva ripreso quasi circostanze di somma urgenza che non
testualmente il dettato dell’art. 31 consentono alcun indugio”363.
Direttiva 2004/18/CE. Nel successivo Ai fini della presente analisi, la scelta
D.P.R. 207/2010, contenente il del legislatore di regolamentare con fonte
regolamento di attuazione del Codice, era primaria tale procedura assume ancor più
stata poi riproposta la già menzionata rilievo se si prendono in considerazione
(art. 147 D.P.R. 554/1999) disciplina della alcune innovazioni introdotte. La
procedura di “somma urgenza” per le disposizione in esame, infatti,
acquisizioni di beni servizi e lavori in ricomprende in modo esplicito tra le
economia (art. 176). 363
Per un’analisi del quadro normativo attuale, v. V.A.
Nonostante le limitazioni derivanti dagli
Bonanno, Nuovo codice appalti: gli affidamenti di lavori in
interventi normativi nazionali ed europei circostanze di somma urgenza. Presupposti, procedure,
ed i vincoli autoimposti con atti di competenze e modalità di copertura finanziaria, in La
indirizzo interni, tuttavia, in occasione di Gazzetta degli Enti Locali, 23/2/2017; M. Corradino – S.
eventi calamitosi o di emergenze nazionali Sticchi Damiani (cur.), I nuovi appalti pubblici, Giuffrè,
Milano, 2017, pp. 635 ss.; Trivelloni S., La gestione
di diversa natura, l’esecutivo ha dell’emergenza alla luce del nuovo Codice dei Contratti
pubblici, in Rivista di Diritto dell’Economia, dei Trasporti e
362
Ibidem. dell’Ambiente, vol. XV, 2017, pp. 229 ss..

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circostanze di somma urgenza anche “gli efficace le situazioni di emergenza,
eventi di cui all'articolo 2, comma 1, dall’altro, imprescindibile appare la
lettera c), della legge 24 febbraio 1992, n. necessità che tutti gli attori pubblici
225 … ovvero la ragionevole previsione … operino secondo i principi di trasparenza
dell’imminente verificarsi di detti eventi, ed imparzialità. Al riguardo, nell’ambito
che richiede l’adozione di misure dell’attività contrattuale
indilazionabili”. In tali ipotesi, prevede la dell’amministrazione pubblica, il punto di
norma, la somma urgenza è de jure riferimento è rappresentato dalle
ritenuta persistente entro i limiti prescrizioni elaborate a livello europeo. In
temporali stabiliti nell’ordinanza contente tal senso, l’inserimento del rispetto dei
la dichiarazione stato di emergenza: entro vincoli europei tanto nella nuova
i medesimi limiti “le amministrazioni disciplina del potere di ordinanza in capo
aggiudicatrici possono procedere di protezione civile, quanto nella
all’affidamento di appalti pubblici di delimitazione della sfera d’azione delle
lavori, servizi e forniture” con le procedure contrattuali ‘straordinarie’,
procedure per i casi di somma urgenza rappresenta un segno tangibile del cambio
(comma 6). di impostazione rispetto al passato.
Sempre nello stesso articolo si afferma Un esame più attento, peraltro,
che la natura eccezionale delle suggerisce maggior cautela. Per un verso,
circostanze deducibili nelle ordinanze del infatti, il ricorso alle procedure di
sistema di protezione civile legittima il affidamento in caso di somma urgenza è
ricorso a simili procedure anche al di stato recentemente oggetto di revisione. Il
sopra dei limiti di spesa generalmente D. Lgs. 19 aprile 2017 n. 56, infatti, ha
imposti. È proprio in questo, tuttavia, che espressamente previsto che l’ipotesi di
si colloca la seconda novità di maggior somma urgenza si configuri non solo
rilievo rispetto al passato. Il legislatore, nell’ipotesi di calamità naturali per cui si
infatti, ha espressamente disposto che possa arrivare alla dichiarazione dello
“l’affidamento diretto” per i motivi di stato di emergenza di rilievo nazionale,
somma urgenza “non è comunque ma anche nei casi di emergenze di
ammesso per appalti di valore pari o dimensione territorialmente limitata che
superiore alla soglia europea” (comma 8). debbano essere fronteggiate con poteri
Ad una prima analisi, sembra quindi che straordinari o, finanche, ipotesi di eventi
il legislatore abbia voluto superare i profili fronteggiabili “in via ordinaria” da singoli
critici del passato, non solo creando un enti o amministrazioni competenti364. Tale
raccordo espresso tra la normativa in scelta è stata oggetto di espressa censura
tema di contratti pubblici e i vincoli da parte del Consiglio di Stato, il quale nel
operativi della protezione civile per i casi suo parere sul provvedimento normativo
di calamità naturali, ma anche codificando ha denunciato come tale dilatazione tenda
in modo esplicito il limite dato dalla sfera “da un alto a rendere possibile l’utilizzo di
di applicazione del diritto europeo degli procedure straordinarie anche per ovviare
appalti. a situazioni o disagi di portata limitata che
Ad un’analisi sommaria, il quadro attualmente sono fronteggiati con mezzi
normativo vigente brevemente ricostruito 364
Sul punto, v. P. Patrito, Le novità in tema di procedure
delinea un bilanciamento equilibrato tra di somma urgenza e di protezione civile, in F. Cardarelli –
interessi della collettività tra loro M. Lipari – M.A. Sandulli (cur.), Il correttivo al codice dei
potenzialmente confliggenti. Se, da un contratti pubblici. Guida alle modifiche introdotte dal d.lgs.
lato, appare di estrema importanza dotare 19 aprile 2017 n. 56, Giuffrè, Milano, 2017, pp. 397 ss.; S.
Trivelloni, La gestione dell’emergenza alla luce del nuovo
il Paese di un sistema capace di Codice dei Contratti pubblici, cit., pp. 237 s.; M. Corradino
intervenire prontamente in caso di eventi – S. Sticchi Damiani (cur.), I nuovi appalti pubblici, cit., p.
calamitosi e gestire in modo efficiente ed 637.

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ordinari, e dall’altro lato a disancorare il Conclusivamente, sembra quindi che i
presupposto dell’urgenza dall’emissione di più recenti interventi normativi adottati in
un’ordinanza della protezione civile”365. materia di contrattazione pubblica e di
Sotto diverso profilo, sempre il protezione civile, pur muovendo nella
Consiglio di Stato ha espresso un giudizio direzione di un adeguamento del Paese ai
negativo sul testo del Codice di protezione vincoli europei, non siano di per sé in
civile, poi approvato dal Governo, grado di garantire il pieno rispetto dei
ritenendo che non abbia dato adeguata principi di trasparenza e concorrenza
attuazione alle direttive contenute nella codificati a livello sovranazionale. La
legge delega, la quale poneva dei vincoli pressione politica esercitata in occasione
specifici in tema di procedure di di emergenze generate da calamità o
affidamento di contratti. Secondo i giudici, eventi naturali è infatti tale da portare a
infatti, il Codice avrebbe dovuto ritenere non adeguate le procedure
“individuare le procedure per straordinarie e, più in generale, i margini
l’acquisizione di forniture e servizi e di flessibilità previsti dall’ordinamento
l’esecuzione di lavori, quando la concreta europeo. Tale quadro, tuttavia, desta
situazione ordinaria rende possibile inevitabilmente timori e riflessioni
l’avvio di procedure rispettose dei principi critiche; e ciò, non solo per i rischi di
comunitari e del codice degli appalti … in procedure di infrazione avviate dalle
altri termini, le procedure extra ordinem istituzioni europee, ma anche, e
devono essere l’extrema ratio da utilizzare soprattutto, per il rischio che simile prassi
solo per fronteggiare gli eventi derogatoria dei principi di evidenza
contingibili e urgenti mentre deve essere pubblica nelle procedure di affidamento di
disciplinato, attraverso il coordinamento contratti alimenti, come accaduto in
con il Codice degli Appalti, passato, fenomeni di corruzione e mala
l’approvvigionamento di beni e servizi gestio della cosa pubblica368.
programmabili”366.
A tali osservazioni si affianca l’ulteriore
constatazione della sostanziale 6. Segue: il caso degli aiuti di Stato.
discrezionalità con cui continuano ad
essere individuate le linee di indirizzo per Le osservazioni svolte in merito al
l’espletamento delle procedure di quadro italiano in campo di procedure di
affidamento per contratti legati alla affidamento pubblico in caso di eventi
gestione delle emergenze. Se, invero, nei emergenziali possono trovare sostanziale
casi di eventi di portata territorialmente riproposizione anche in relazione al
circoscritta le ordinanze del Capo del settore degli aiuti di Stato disposti in
Dipartimento della Protezione Civile conseguenza di calamità naturali.
rinviano semplicemente alle prescrizioni Storicamente, l’ordinamento italiano
contenute negli artt. 63 e 163 del Codice non ha mai recepito in provvedimenti
degli Appalti, per fronteggiare calamità di specifici gli indirizzi delineati a livello
portata più ampia non è raro riscontrare europeo sul tema. Di conseguenza, il
l’autorizzazione alla deroga di parte Governo ha potuto profittare di un
sostanziale del D. Lgs. 50/2016; e ciò margine d’azione molto ampio. I richiami
anche in relazione ad aspetti disciplinati a e le procedure di infrazione ripetutamente
livello europeo367. avviati dalla Commissione, hanno tuttavia
indotto il Parlamento a correre ai ripari.
365 368
C. St., parere n. 782 del 30.3.2017. Ivi, p. 34. In senso analogo, anche F. Manganaro, La
366
C. St., parere n. 2647 del 19.12.2017 corruzione in Italia, in Foro amm., 2014, f. 6, p. 1861; G.
367
S. Spuntarelli, Normatività ed efficienza del sistema De Maio, L’amministrazione straordinaria tra stato di
delle ordinanze, cit. p. 16. emergenza e calamità naturali, cit. pp. 494 s..

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Così, con l’ultima riforma della cd. coperture assicurative precedentemente
legge comunitaria, attuata con la L. 24 sottoscritte, con la sola ammissione
dicembre 2012 n. 234, sono state inserite dell’eventuale risarcibilità anche del
previsioni espresse in tema di aiuti premio pagato per l’anno in cui si sia
pubblici per calamità naturali. verificata la calamità.
Richiamando espressamente l’art. 107, La legge prevedeva, infine, l’adozione di
par. 2, lett. b) del TFUE, l’art 47 del un decreto del Presidente della
provvedimento in questione codifica i Repubblica, adottato di concerto con la
vincoli e le prescrizioni delineate dalla Commissione, che permettesse di ovviare
prassi della Commissione e dalla all’obbligo di preventiva autorizzazione da
giurisprudenza della Corte di Giustizia, parte della stessa per la concessione degli
anticipando le misure successivamente aiuti. Tale disposizione, tuttavia, risulta
inserite nel Regolamento UE 651/2014, essere ora superata dall’entrata in vigore
supra analizzato369. del Regolamento europeo 651/2014.
Secondo la disposizione in oggetto, aiuti Ora, nella realtà, all’intervento
pubblici possono essere concessi a normativo brevemente riportato,
soggetti che esercitano un’attività perfettamente aderente ai parametri posti
economica, nei limiti del cento per cento a livello europeo, si affianca una prassi
del danno subito, comprese le somme delle istituzioni nazionali non sempre in
versate a titolo di tributi, contributi linea con la posizione più volte espressa
previdenziali e premi assicurativi dovuti dalla Commissione e dalla Corte di
nel periodo di vigenza dello stato di Giustizia.
emergenza. Al riguardo, si può riportare
Prevedendo che gli aiuti possano essere esemplificativamente il caso del sisma in
concessi esclusivamente a soggetti che Abruzzo del 2009370. Con una serie di
esercitino la propria attività economica provvedimenti e atti normativi,
nell’area geografica per la quale sia “stato analogamente a quanto operato per
dichiarato lo stato di emergenza”, la precedenti eventi calamitosi, il governo
norma pone implicitamente come italiano ha sostanzialmente disposto la
requisito per l’intervento pubblico il riduzione del 60% di tributi e contributi
preventivo riconoscimento della natura spettanti alle imprese aventi sede legale o
emergenziale dell’evento. operativa nei comuni colpiti dal
Ancora, l’articolo in esame comprende terremoto, prevedendo altresì la
nei limiti dell’aiuto erogabile tanto il sospensione ed il differimento del
danno emergente quanto il lucro cessante, versamento delle somme dovute fino a
ma richiede che sia data prova del nesso gennaio 2012; e ciò, senza procedere ad
di causalità diretta tra l’evento calamitoso alcuna notifica nei confronti della
ed il pregiudizio lamentato. Commissione. Avverso le richieste di
Da ultimo, si precisa che ancorché informazioni provenienti da Bruxelles, le
interventi possano essere disposti da autorità italiane hanno tentato di
differenti livelli di governo, l’aiuto dimostrare che gli aiuti fossero legittimi.
complessivamente disposto non possa All’esito dell’istruttoria, tuttavia, nel 2015
superare l’ammontare del danno subito; e la Commissione si è espressa nel senso
ciò al netto anche di eventuali dell’incompatibilità dei provvedimenti
risarcimenti ottenuti da altre fonti, quali assunti dall’Italia con le prescrizioni
369 370
In merito, v. O. Lombardi, Aiuti fiscali per calamità In merito, v. S. Villani, Riflessioni sul regime
naturali: condizioni e limiti alla luce dei recenti dell’Unione europea in materia di aiuti di Stato in caso di
orientamenti europei¸ , in M. Basilavecchia – L. del calamità, cit., pp. 596 ss.; C. Buccico, Compatibilità
Federico – A. Pace – C. Verrigni (cur.), Interventi finanziari europea degli interventi a sostegno delle aree colpite da
e tributari per le aree colpite da calamità, cit., pp. 135 ss.. calamità naturali, cit., pp. 192 ss.

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europee371. Gli aiuti disposti dal governo oltre l’entità dei danni materiali o del
nazionale, infatti, non disponevano alcuna lucro cessante subiti dalle imprese. In
definizione dei danni materiali risarcibili questi casi, quindi, il limite del rimborso
né contenevano indicazioni in merito alla del cento per cento del pregiudizio
delineazione di un nesso causale tra materiale patito potrebbe non essere
l’evento calamitoso ed i danni subiti. sufficiente a risollevare economicamente
In tale quadro, risultava impossibile zone così depresse. Simile obiettivo
accertare che gli aiuti avrebbero potrebbe, però, essere raggiunto non
interessato solo imprese realmente colpite forzando le disposizioni in materia di
dal sisma; in realtà, le misure di sostegno calamità naturali, ma legittimamente
si applicavano a tutte le attività che sfruttando altre clausole di flessibilità
avessero sede legale o operativa nelle previste dal sistema.
aree disastrate, indipendentemente dal
pregiudizio eventualmente subito. Così, il
rimborso poteva anche essere superiore 7. Emergenza e ambiente in un
all’ammontare del danno patito. ordinamento multilivello: possono i
Di conseguenza, la Commissione ha poteri ‘straordinari’ essere strutturati
ordinato al governo italiano di provvedere in modo ‘ordinario’?
al recupero degli aiuti concessi e non
dovuti. Il presente lavoro ha preso spunto dalla
Anche in questo caso, quindi, il giudizio constatazione del sempre maggiore
complessivo non può che rimanere impatto che emergenze naturali hanno
sospeso tra l’apprezzabile sforzo di sulla vita delle collettività politiche. In tale
allineare l’ordinamento interno agli contesto, i quesiti di fondo hanno
indirizzi europei e la non sempre coerente riguardato la possibilità di inquadrare in
applicazione delle prescrizioni adottate modo più preciso il concetto di emergenza
nel tentativo di rispondere alle pressioni ambientale e, in secondo luogo, la
provenienti dalle comunità colpite dalle configurabilità di vincoli derivanti dal
collettività. Al riguardo, peraltro, è stato processo di integrazione europea.
osservato come talvolta il governo italiano L’analisi svolta ha dimostrato come, ad
sia incorso in procedure di infrazione delle oggi, non sia ancora possibile individuare
norme europee per non aver una definizione organica del concetto di
correttamente individuato le basi emergenza ambientale. Tanto dalla
giuridiche mediante le quali legittimare le legislazione nazionale, quanto
proprie decisioni politiche372. In dall’ordinamento europeo, non è possibile
particolare, molti dei limiti imposti dalla desumere indicazioni univoche. Si può
normativa sul divieto di aiuti di Stato forse convenire sul fatto che si debba
potrebbero essere superati se gli trattare di un evento imprevisto che possa
interventi deliberati non venissero arrecare gravi danni a beni, persone e
inquadrati sotto la lente degli aiuti ambiente. Il quadro normativo, però, non
connessi a calamità naturali ma come permette di pronunciarsi in modo chiaro
provvedimenti atti ad “agevolare lo sul rapporto tra tali eventi ed il fattore
sviluppo di talune attività o talune regioni antropico. In altri termini, non si può in
economiche” (art. 107, par. 3, lett. c) modo escludere dal novero delle
TFUE). Gli eventi calamitosi, infatti, emergenze fenomeni originati in forza di
determinano molte volte un un contributo causale rilevante da parte
impoverimento delle aree colpite che va dell’uomo. Di conseguenza, non può che
essere incerto anche il giudizio sul tema
371
Decisione (UE) 2016/195 del 14 agosto 2015. della prevedibilità degli eventi. Ancora, il
372
Cfr. supra nt 30

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tentativo di elencazione operato dalla dell’interazione tra l’ordinamento italiano
Commissione europea nel Regolamento e quello europeo. L’analisi svolta ha
651/2014 sugli aiuti di Stato, seppur utile rilevato come il governo nazionale abbia
ai fini dell’applicazione di procedure di nel tempo cercato di ampliare il margine
intervento più veloci e semplificate, non di discrezionalità connesso all’attivazione
appare idoneo ad escludere dalla dei poteri straordinari conseguenti a
categoria di emergenza ambientale eventi eventi emergenziali. A fronte di questa
ivi non ricompresi. interpretazione estensiva del dato
A ben vedere, però, una simile normativo interno, tuttavia, le istituzioni
situazione di fluidità appare europee sono costantemente intervenute
inevitabilmente legata alla necessità di per garantire, anche ex post, il rispetto
preservare un minimo di elasticità del sostanziale dei vincoli previsti dai trattati.
sistema che consenta alle sue istituzioni di La posizione degli organi europei ha
poter intervenire per rispondere quindi gradualmente portato il legislatore
adeguatamente alle mutevoli necessità nazionale a modificare la disciplina
della collettività. interna, inserendo previsioni che
I dubbi, che inevitabilmente sorgono da garantiscano procedure ‘ordinate’ anche
tale affermazione, sul margine di nella gestione degli eventi eccezionali.
sostanziale arbitrarietà che in questo Ancorché alcune abitudini proprie di una
modo può essere attribuito ai pubblici prassi inveterata non siano ancora del
poteri, possono tuttavia trovare una, tutto superate, bisogna rilevare come
seppur parziale, risposta nei vincoli e l’intervento dell’Unione europea, per
garanzie procedurali che il sistema stesso quanto in alcuni aspetti discutibile e
prevede. perfettibile, abbia delimitato in modo più
Analizzando il quadro costituzionale chiaro i margini di azione dei governi
interno sul concetto di emergenza, si è nazionali anche in fattispecie
osservato come la Carta non si pronunci in caratterizzate da necessità e urgenza,
modo espresso sul concetto, ma abbia contribuendo così, almeno per i campi di
declinato il tema in alcuni ambiti specifici. sua competenza, a rendere un po’ più
In generale, all’assenza di una definizione ‘ordinario’ lo straordinario373.
contenutistica ha fatto da contraltare la
previsione di rigorose garanzie. Invero,
laddove ha previsto l’attribuzione
all’esecutivo del potere di agire in forza di
motivi di necessità e urgenza, il
Costituente ha sempre posto come
garanzia finale l’intervento del
Parlamento, ritenuto unico vero detentore
della sovranità del popolo. È il
Parlamento, quindi, garanzia ultima che
l’azione motivata da esigenze
straordinarie muova nel rispetto
sostanziale dei principi e valori
costituzionali. In questo modo, la legge
fondamentale mira a governare
l’imprevedibile, rendendo ‘ordinario’ lo
straordinario.
Analoghe considerazioni possono essere 373
In senso analogo, v. A. Fioritto, Una nuova emergenza:
svolte in relazione alla disciplina delle l’alluvione delle ordinanze di protezione civile, in
emergenze ambientali in virtù Osservatoriosullefonti.it, 2011, f. 1, p. 4

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L’EMERGENZA ABITATIVA necessariamente complesso e non lineare,
che ha interessato il patrimonio umano,
DOPO IL SISMA DEL 2016. culturale, sociale ed economico dei
territori colpiti375. Questo processo ha
*
alcuni profili critici ovviamente coinvolto anche il quadro
normativo di riferimento. In particolare,
** ad un sistema normativo ed
Fulvia Passananti
amministrativo ordinario, si è
progressivamente sovrapposto ed
intersecato un nuovo e diverso sistema,
incardinato su presupposti di necessità ed
SOMMARIO: 1. Il quadro normativo – 1.1.
Le vicissitudini riguardanti la dichiarazione urgenza e sulla dichiarazione dello stato
dello stato di emergenza e le ordinanze del di emergenza e costituito da una serie di
Capo di Dipartimento della Protezione decreti-legge376, di ordinanze del Capo di
civile – 1.2. Brevissimi cenni sul Dipartimento della Protezione civile e di
Commissario straordinario di Governo per ordinanze del Commissario straordinario
la ricostruzione – 2. La risposta di Governo per la ricostruzione377.
all’emergenza abitativa – 2.2. Le soluzioni
abitative di emergenza (S.A.E.) – 2.3. I
container – 3. L’impatto delle S.A.E. sul
1.1. Le vicissitudini riguardanti la
territorio.
dichiarazione dello stato di emergenza
e le ordinanze del Capo di
1. Il quadro normativo. Dipartimento della Protezione civile.

Gli eventi sismici che hanno colpito il Immediatamente dopo la prima


centro Italia dall’agosto 2016, definiti scossa, in data 24 agosto 2016, con
dall’Istituto Nazionale di Geofisica e
375
Vulcanologia “sequenza sismica Amatrice- E. VALERIANI – A. BERTELLI, L’attività del
Commissario Straordinario ed il futuro della ricostruzione del
Norcia-Visso”374, hanno coinvolto quattro Centro Italia: una strategia sostenibile, 2017, 8, disponibile sul
regioni, causato numerose vittime, sito: www.sisma2016.gov.it.
376
provocato danni incommensurabili ad In particolare i riferimenti sono al decreto-legge 17
ottobre del 2016, n. 189, convertito con modificazioni dalla
edifici, infrastrutture e beni materiali, legge di conversione 15 dicembre 2016, n. 229; al decreto-legge
distrutto centri storici e trasformato del 9 febbraio 2017, n. 8, convertito con modificazioni dalla
legge di conversione 7 aprile 2017 n. 45; agli artt. 41– 46 del
radicalmente l’aspetto dei centri abitati. decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito con la legge 21
Come spesso accade dopo un disastro giugno 2017, n. 96; alle misure contenute nel decreto-legge 20
naturale di vaste proporzioni, si è sin da giugno 2017, n. 91, (d.l. Mezzogiorno), convertito con legge 3
agosto 2017, n. 123; alle norme contenute nel decreto-legge 16
subito innescato un processo, ottobre 2017, n. 148, convertito con legge 4 dicembre 2017, n.
172; alle misure previste nella legge 27 dicembre 2017, n. 205
374
* Il presente lavoro costituisce una rielaborazione (legge di bilancio 2018); al decreto-legge 29 maggio 2018, n. 55,
dell’intervento al convegno “Emergenze e tutela ambientale” convertito con modificazioni dalla legge 24 luglio 2018, n. 89 e
tenutosi a Roma il 18 marzo 2019, presso la Sala del refettorio da ultimo alle norme previste dal decreto-legge 18 aprile 2019,
della Camera di deputati. n. 32 (d.l. sblocca cantieri).
377
** Dottoranda in Fundamental Rights in the Global S. SPUNTARELLI, Normatività ed efficienza delle
Society presso l’Università di Camerino. ordinanze emanate in occasione della sequenza sismica di
Cfr. il sito ufficiale dell’Istituto Nazione di Geofisica e Amatrice, Norcia e Visso, in Costituzionalismo.it, fasc. 3, 2017,
Vulcanologia. 3.

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decreto del Presidente del Consiglio dei successivamente, con delibera del
Ministri è stato dichiarato l’eccezionale Consiglio dei Ministri del 10 febbraio
rischio di compromissione degli interessi 2017 è stato prontamente prorogato fino
primari dovuto agli eventi sismici ad agosto 2017.
verificatisi. Inizialmente il decreto si Dunque, in sede di conversione del
riferiva solo ai territori delle province di decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91,
Rieti, Ascoli Piceno, Perugia e L’Aquila, avvenuta con legge 3 agosto 2017, n. 123,
ma, nell’arco di poche ore, è stato esteso è stato aggiunto l’art. 16-sexies che ha
anche alle province di Fermo e Macerata. protratto lo stato di emergenza fino al 28
Il contenuto di questi provvedimenti era febbraio 2018, precisando che «lo stato di
finalizzato a fronteggiare l’emergenza in emergenza di cui al primo periodo può
atto attraverso il coinvolgimento delle essere prorogato con deliberazione del
componenti e delle strutture operative del Consiglio dei ministri per un periodo
Servizio nazionale della Protezione civile. massimo ulteriore di centottanta giorni».
Successivamente, con la delibera del Quindi, in data 22 febbraio 2018, il
Consiglio dei Ministri del 25 agosto 2016, Consiglio dei Ministri ha deliberato la
è stato dichiarato lo stato di emergenza. proroga dello stato di emergenza fino ad
Tuttavia, a causa delle scosse che hanno agosto 2018.
continuato a colpire anche nei mesi a Nel febbraio 2018 è entrato in vigore
seguire le Regioni Marche, Umbria, Lazio il decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1,
e Abruzzo, sono stati ripetutamente estesi recante il Codice della protezione civile,
gli effetti della dichiarazione dello stato di che ha apportato significative modifiche
emergenza, prima con la delibera del alla disciplina sul Servizio nazionale
Consiglio dei Ministri del 27 ottobre 2016, abrogando la già citata legge n. 225/1992
380
poi con altre due successive delibere del . In particolare, rispetto alla normativa
31 ottobre e del 20 gennaio 2017. previgente, il legislatore ha aumentato la
A questo punto si deve far presente durata dello stato di emergenza di rilievo
che all’epoca dei fatti era ancora vigente nazionale che ora, in base all’art. 24,
la Legge 24 febbraio 1992, n. 225, il cui comma 3, non può «superare i 12 mesi, ed
art. 5, comma 1-bis, disciplinava la è prorogabile per non più di ulteriori 12
deliberazione dello stato di emergenza mesi»381. È stato anche modificato il
prevedendo che la durata della procedimento di deliberazione
dichiarazione non potesse superare i 180 suddividendolo in due fasi. La prima fase
giorni e che fosse prorogabile per non più
di ulteriori 180 giorni378. Infatti, dopo la 380
U. ALLEGRETTI, Il Codice della Protezione civile, in
prima scossa, lo stato di emergenza Aedon, fasc. 1, 2018, 1 ss.
381
Si tenga presente che la disciplina sullo stato di
veniva dichiarato per 180 giorni a partire emergenza prevista dalla legge n. 225/1992 aveva già subito
dalla data del 25 agosto 2016 379 e, rilevanti modifiche rispetto alla formulazione originaria,
inizialmente infatti era stato aggiunto all’art. 5 il comma 1-
bis dalla legge di conversione 12 luglio 2012, n. 100,
378
Per un’approfondita disamina sulle criticità e sulla secondo cui lo stato di emergenza poteva essere dichiarato di
natura dello stato di emergenza prima dell’abrogazione della regola per 90 giorni, prorogabili o rinnovabili per non più di
legge n. 225/1992, cfr. A. CARDONE, «La normalizzazione» ulteriori 60; successivamente, il decreto-legge 14 agosto
dell’emergenza, Giappichelli, Torino, 2011, 164 ss. 2013, n. 93, ha prolungato la durata fino a 180 giorni,
379
Delibera del Consiglio dei Ministri 25 agosto 2016, estendibili ad ulteriori 180 giorni.
pubblicata in G.U. Serie Generale n. 199 del 26 agosto 2016.

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prevede una valutazione da parte del ordinanze dal Capo di Dipartimento di
Dipartimento della Protezione civile Protezione civile. Infatti, il sistema
destinata a verificare la presenza dei costituito da questa fitta rete di ordinanze,
requisiti necessari a qualificare anche derogatorie della disciplina
383
l’emergenza come di rilievo nazionale ed a vigente ma sempre nel rispetto dei
cui segue la deliberazione dello stato di principi generali dell’ordinamento
384
emergenza. Nella seconda fase invece il giuridico , trova la sua ragion d’essere
Dipartimento di protezione civile, le proprio nello stato di emergenza la cui
Regioni e le Province autonome dichiarazione, in teoria, dovrebbe avere
interessate, di concerto, effettuano una una durata massima. Lo stato di
stima dell’effettivo impatto dell’evento emergenza post-sisma però, come
calamitoso, sulla base di una relazione del osservato, è oggetto di numerose e
Capo del Dipartimento della Protezione ripetute proroghe che si ripercuotono
civile ed il Consiglio dei Ministri individua direttamente sui limiti all’efficacia
ulteriori risorse necessarie per temporale delle ordinanze extra
382 385
fronteggiare l’emergenza . ordinem . Il rischio relativo a questa
Dunque, il decreto-legge 29 maggio prassi infatti è quello di alterare il
2018, n. 55, convertito con legge 24 luglio carattere provvisorio dello stato di
2018, n. 89, all’art. 1, comma 4-bis, ha emergenza386. Qualora venisse a mancare
disposto la proroga dello stato di questo carattere, l’impianto di ordinanze
emergenza fino al 31 dicembre 2018 emergenziali che, come visto, si
evidenziando, in coda a detto comma, che
383
«in deroga alle previsioni di cui all'art. 24, S. SPUNTARELLI, op. cit., 15 ss., conduce un
interessante lavoro di sistematizzazione tipologica delle
comma 3, del codice della protezione ordinanze adottate in occasione del sisma e legata ai contenuti
civile, di cui al decreto legislativo 2 nonchè agli effetti giuridici da esse prodotte in relazione
gennaio 2018, n. 1, lo stato di emergenza all’ordinamento giuridico.
384
Sul punto cfr., V. CERULLI IRELLI, Principio di legalità
di cui al presente comma può essere e poteri straordinari dell’amministrazione, in Dir. Pubb., fasc. 2,
prorogato con deliberazione del Consiglio 2007, 380.
385
S. STAIANO, Brevi note su un ossimoro: l’emergenza
dei ministri per un periodo complessivo di stabilizzata, in ID. (a cura di), Giurisprudenza costituzionale e
ulteriori dodici mesi». È quindi principi fondamentali, Giappichelli, Torino, 2006, 659,
intervenuta la legge 30 dicembre 2018, n. definisce il fenomeno come «stabilizzazione dell’emergenza»;
sul punto anche A. CARDONE, op. cit., 218 ss.; C. PINELLI, Un
145 (legge di bilancio 2018) che, sistema parallelo. Decreti-legge e ordinanze d’urgenza
all’articolo 1, comma 988, ha disposto che nell’esperienza italiana, in Dir. Pubb., 2009, 332 ss., descrive
un vero e proprio «sistema parallelo»; nonchè F. BIONDI DAL
lo stato di emergenza venga protratto fino MONTE, La politica della perenne emergenza e i poteri extra
al 31 dicembre 2019 e, al successivo ordinem del Governo, in M. CARTABIA – E. LAMARQUE – P.
comma 990, ha prorogato fino al 2020 la TANZARELLA (a cura di), Gli atti normativi del Governo tra
Corte costituzionale e giudici, Giappichelli, Torino, 2011, 229
struttura commissariale. ss.
Come può facilmente intuirsi, la 386
F. BIONDI DAL MONTE, op. cit., 236, ritiene che «se il
fenomeno emergenziale perde il carattere della temporaneità,
dichiarazione e la permanenza dello stato esso diventa parte dell’ordinario svolgersi quotidiano, e quindi
di emergenza sono passaggi indispensabili non più situazione imprevista o imprevedibile, ma aspetto
affinché possano essere adottate le modificativo dello stesso contesto in cui si è inserito, ed in
quanto tale doverosamente disciplinabile con misure di carattere
382
Sul punto, S. AUGUSTO – G. BERNABEI – C. TOMMASI, strutturale, riconducibili al circuito democratico della
Il nuovo Codice della Protezione civile: il difficile rapporto tra rappresentanza e al sistema dei checks and balances che
continuità e innovazione, in Studium iuris, fasc. 10, 2018, 1132. caratterizza i rapporti tra i vari poteri dello stato».

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sovrappone al diritto ordinario vigente, Ad oggi le ordinanze adottate dal
rischierebbe di diventare un sistema di Commissario straordinario per la
390
deroghe tendenzialmente permanenti ricostruzione sono ottantaquattro .
nell’ordinamento, a quel punto più vicino
a norme speciali piuttosto che a 2. La risposta all’emergenza abitativa.
sospensioni e deroghe387.
Dal 2016 ad oggi sono state adottate Nelle aree maggiormente colpite dal
e pubblicate in Gazzetta Ufficiale circa sisma le abitazioni di gran parte della
trenta ordinanze del Capo di Dipartimento popolazione sono state distrutte,
di Protezione civile relative al sisma del gravemente danneggiate o rese non
centro Italia: la prima è la n. 388 del 26 agibili, generando in numerosi Comuni
agosto 2016 mentre l’ultima è la n. 591 una grave emergenza abitativa.
del 24 aprile 2019 388. Per fornire un’assistenza immediata
dopo la prima violenta scossa, la
1.2. Brevissimi cenni sul Commissario Protezione civile ha subito allestito alcune
straordinario di Governo per la aree di ricovero dove sono state installate
ricostruzione. le tende. Nei mesi successivi, a causa
dell’arrivo dell’inverno e delle ulteriori
A distanza di poche settimane dalle scosse di ottobre 2016 che hanno
prime e gravi scosse di agosto 2016, il aggravato l’emergenza abitativa, si è
Governo ha deciso di nominare con il deciso di predisporre i campi per
d.p.r. 9 settembre 2016, un Commissario container ad uso abitativo destinati
straordinario per la ricostruzione, ai sensi sempre all’accoglienza a breve termine.
dell’art. 11 della legge 23 agosto 1988, n. Sin dalla prima fase di emergenza sono
400. Come prontamente osservato in stati anche predisposti i moduli abitativi
dottrina, questa figura «complica il provvisori rurali (MAPRE), pensati quale
quadro della gestione e amministrazione soluzione temporanea per gli allevatori
dell’emergenza attraverso la previsione di delle zone colpite391.
una struttura e organizzazione specifica Di pari passo alla decisione di
che si affianca a quelle previste in via dismettere le aree di accoglienza in tenda
392
generale dalla legge sulla Protezione , l’Ocdpc n. 394 del 2016 ha disposto
civile»389. che, per l’assistenza transitoria, le
Regioni, in raccordo con i Comuni,
possono garantire assistenza anche
387
A. FIORITTO, L’amministrazione dell’emergenza tra attraverso l’ospitalità presso strutture
autorità e garanzie, Il Mulino, Bologna, 2008, 64.
388 pubbliche. Inoltre, per coloro i quali
Le ordinanze del Capo di Dipartimento della Protezione
390
civile sono sono reperibili al link: Tutte le ordinanze del Commissario straordinario sono
http://www.protezionecivile.gov.it/amministrazione-trasparente/p reperibili sul sito www.sisma2016.gov.it, consultato, da ultimo,
rovvedimenti/-/content-view/filter/42371-monolist; consultato, in data 25.9.2019.
391
da ultimo, in data 25.9.2019. I MAPRE sono disciplinati dalle Ocdpc n. 339 e n. 415
389
Testualmente, S. SPUNTARELLI, op. cit., 3; sul punto del 2016.
392
cfr. anche G. MANCINI PALAMONI, La governance La nota del coordinatore del DiComaC che prevede la
dell’emergenza causata dalla sequenza sismica di Amatrice, dismissione delle aree di accoglienza è del 26 settembre 2016 ed
Norcia, Visso: il principio di unitarietà e i dubbi sull’efficienza è reperibile al seguente link:
del modello commissariale, in Annali della Facoltà Giuridica http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/it/view_prov.wp?
dell’Università di Camerino, fasc. 6, 2017, 91 ss. contentId=LEG59852.

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hanno provveduto a trovare un alloggio dell’edilizia pubblica, unità immobiliari
autonomamente è garantito il Contributo agibili o rese agibili dal proprietario e da
Autonoma Sistemazione (C.A.S.), destinato destinare temporaneamente agli sfollati in
quindi ai privati la cui abitazione alternativa alle soluzioni abitative di
principale, abituale e continuativa sia emergenza.
stata distrutta, in tutto in parte, ovvero sia
inagibile393. Per gli sfollati che non hanno 2.2. Le soluzioni abitative di
optato per il C.A.S. è stata invece prevista emergenza (S.A.E.).
l’ospitalità in strutture alberghiere in
attesa della realizzazione delle soluzioni Le soluzioni abitative di emergenza
abitative di emergenza. Inoltre, sia (S.A.E.) sono strutture prefabbricate e
l’Ocdpc 394 del 2016 sia poi il decreto- costitute da moduli in acciaio da 40, 60 e
legge n. 189/2016, hanno consentito 80 metri quadri. Si tratta di soluzioni
«l’utilizzo di abitazioni sfitte e seconde abitative antisismiche e a risparmio
case, previ accordi con i proprietari»394. energetico, considerate adatte ad ogni
Parte della popolazione sfollata ha condizione climatica e pensate per
anche avuto assistenza nelle strutture alloggiare nel medio-lungo periodo la
antisismiche (principalmente Moduli popolazione sfollata.
abitativi provvisori – MAP e Complessi Le vicende e le criticità che
Antisismici Sostenibili ed Ecocompatibili – riguardano la costruzione delle S.A.E.,
CASE) disponibili e realizzate conosciute anche come casette397,
successivamente al sisma in Abruzzo del rappresentano un buon punto di partenza
2009 ed a quello ancor precedente in per elaborare qualche considerazione
Umbria del 1997 395. generale sulla gestione dell’emergenza e
Infine, particolarmente interessante è sul suo impatto sul territorio.
quanto previsto più di recente dall’art. 14 Preliminarmente è opportuno
del decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8 396, evidenziare che il cratere sismico si
che consente alle Regioni coinvolte nel estende attraverso centoquaranta Comuni
sisma, sentiti i Comuni interessati, di situati in zone eterogenee, che vanno
acquistare a titolo oneroso al patrimonio dalle fasce collinari alla costa, ma con una
393 prevalenza in aree montane. Infatti il
In particolare, il C.A.S. è stato introdotto con le Ocdpc
n. 388 e 408 del 2016; A. D’ANGELO – C. DELLA VALLE – A. primo cratere, quello individuato
FRANCHINA – D. OLORI, Cronache di un esodo. Abitare immediatamente dopo la scossa del 24
provvisorio e dispositivi di displacement nel post-disastro
dell’Appennino centrale, in E. DI TREVIRI, Sul fronte del sisma,
397
DOC(K)S, Roma, 2018, 37 ss., evidenziano come il C.A.S. si sia
costituto nella maggior parte dei casi come un veicolo di terremoto, Cromo, Ascoli Piceno, 2018, 52, osserva che «la post-
abbandono delle zone terremotate, incrementando il processo di narrazione chiama le “casette” in altro modo, forse per
spopolamento. dissimulare la diminutio insita nel termine rispetto ad una casa
394
Art. 4 dell’Ocdpc n. 394 del 2016. “vera”, e dunque le casette 2.0 si chiamano S.A.E. (Soluzioni
395
Cfr. Senato della Repubblica – Ufficio Valutazione Abitative d’Emergenza), in omaggio all’era degli acronimi. Non
impatto, Ricostruire, L’Aquila, Pianura padana, Centro Italia: sfuggirà la contraddizione insita nel terzo termine dell’acronimo
politiche e risorse per l’Italia post terremoto, Documento di – Emergenza – per strutture che con tutta probabilità, quando
analisi n. 21, 2018, 95 ss., accessibile al seguente link: saranno disponibili (comunque dopo il termine della fase
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/01074698.pd “emergenziale”), saranno per molti anni dimora stabile per gli
f. abitanti che vi risiederanno. Dunque il termine (e l’oggetto)
396
Il decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, è stato convertito riprende la centralità dovuta tenendo conto del fatto che in ogni
con la legge di conversione 7 aprile 2017, n. 45. caso probabilmente le S.A.E. verranno chiamate “casette”».

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agosto 2016, secondo i dati forniti faticoso processo di ricostruzione402. Si
dall’ISTAT, si caratterizza per la presenza tenga presente che nelle località montane
di numerosi Comuni di piccole dimensioni del centro Italia lo spopolamento è un
collocati nel territorio montuoso, fenomeno ormai consolidato da tempo ma
scarsamente accessibili a causa della acuitosi in modo particolare dopo gli
limitata presenza di infrastrutture eventi tellurici del 2016 403.
ferroviarie e stradali, aventi una densità Per tali ragioni le scelte urbanistiche
404
abitativa particolarmente bassa composta e, più in generale, quelle che
per lo più da anziani, e con un mercato del riguardano la costruzione delle S.A.E.,
lavoro, viste le difficoltà di spostamento, anche se adottate in una fase di
prevalentemente locale 398. emergenza, dovrebbero essere il frutto di
Dunque, tenuto conto anche delle un’attenta ponderazione che tenga
precedenti esperienze relative ai necessariamente conto delle specificità
terremoti del Friuli nel 1976 e del territorio e della popolazione che vi
399
dell’Abruzzo nel 2009 , si è scelto di abita405. Ciò può realizzarsi solo attraverso
predisporre insediamenti provvisori volti una concreta partecipazione delle
alla ricomposizione delle unità di amministrazioni locali e della stessa
400
vicinato , che consentano agli sfollati di popolazione coinvolta negli eventi sismici
406
rimanere sul territorio. Questa strategia .
mira ad arginare il fenomeno
dell’abbandono delle zone disagiate,
rallentando anche lo spopolamento in atto 402
La partecipazione della popolazione nella ricostruzione
dalle aree montane a favore della costa 401 e, quindi, la sua permanenza nelle aree terremotate, è un punto
fondamentale che emerge anche nella Carta internazionale per la
e, di conseguenza, incentivando il lento e salvaguardia delle città storiche del 1987; la Carta, al punto 3 dei
principi e obiettivi sancisce che «la partecipazione ed il
coinvolgimento degli abitanti di tutta la città sono indispensabili
398
Ciò è quanto emerge dai dati ISTAT relativi alle al successo della salvaguardia. Essi devono, dunque, essere
caratteristiche dei territori colpiti dal sisma del 24 agosto 2016, ricercati in ogni circostanza e favoriti dalla necessaria presa di
pubblicati sul sito: www.istat.it. coscienza di tutte le generazioni. Non bisogna mai dimenticare
399
G. BARRA – A. MARZO – S. OLCUIRE – D. OLORI , Non che la salvaguardia delle città e dei quartieri storici concerne in
è dolce vivere qua. Genesi e ricadute territoriali delle Soluzioni primo luogo i loro abitanti».
403
Abitative d’Emergenza, in E. DI TREVIRI, Sul fronte del sisma, Come emerge dalle analisi effettuate dal Gruppo di
DOC(K)S, Roma, 2018, 113, evidenzia come le S.A.E. non siano ricerca T3, Lo spettro dello spopolamento dopo il terremoto: un
una novità assoluta dei terremoti del 2016 e 2017 e ripercorre, fantasma in carne ed ossa nelle Marche, consultabile sul sito
offrendo un excursus storico, le risposte abitative in emergenza. www.lostatodellecose.com.
400 404
M. BERTAGNIN, Ricostruire dopo il trauma del sisma Il Cfr. G. J. FRISH, L’Aquila: il trionfo dell’urbanistica
modello o meglio l’esperienza-Friuli, la ricostruzione possibile d’emergenza, in Dem. Dir., 1, 2009, 117 ss.
405
e altro ancora, in R. BOMBI – V. ORIOLES (a cura di), Nuovi Cfr. F. SPANICCIATI, La ricostruzione nei decreti per il
valori dell’italianità nel mondo. Tra identità e imprenditorialità, terremoto 2016, in Giornale Dir. Amm., 2017, 5, 651;
Forum, Udine, 2011, 73 ss., con riferimento al terremoto del nonché F. SPANICCIATI, Emergenza sisma e nuovi strumenti
Friuli sottolinea come «il fatto di poter mantenere il più possibile decisionali: la pianificazione delle zone colpite dai
i tradizionali rapporti di vicinato e allo stesso tempo di poter terremoti 2016 – 2017, in Istituzioni del federalismo, 2017,
verificare de visu il procedere dei lavori di riparazione e/o 3, 32.
406
ricostruzione della propria casa e del proprio borgo ha Sul punto, con riferimento al sisma occorso in Abruzzo
certamente influito positivamente sugli abitanti contribuendo del 2009, G. FORINO, Riflessioni geografiche sul disaster
enormemente al progressivo ristabilimento degli equilibri alterati management all’Aquila, in Semestrale di Studi e Ricerche di
dal trauma dell’evento sismico». Geografia, 1, 2012, 93; nonché S. NESPOR – P. BRAMBILLA,
401
Si vedano i dati raccolti per il movimento “Terre in Rischio e danni da catastrofe: i compiti dello Stato, in Giornale
moto”, reperibili al seguente link: Dir. Amm., 2016, 5, 621, evidenziano come spesso, anche nella
https://terreinmotomarche.blogspot.com/2018/10/lo- ricostruzione, gli interventi pubblici confliggono con gli
spopolamento-nellarea-del-sisma-cosa.html. ordinari meccanismi decisionali democratici e partecipativi.

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Proprio per questo, con riguardo però Tuttavia, nella gestione di questa
all’attività di ricostruzione, assume emergenza abitativa ed in particolare
particolare importanza l’ordinanza n. 36 nella costruzione delle S.A.E., è invece
dell’8 settembre 2017 del Commissario emersa una scarsa considerazione per le
straordinario del Governo per la realtà specifiche del territorio. Difatti
ricostruzione con cui si sono disciplinate alcune casette edificate nelle aree
le modalità di partecipazione delle montane hanno presentato sin da subito
popolazioni dei territori interessanti dagli caratteristiche poco idonee alle condizioni
eventi sismici407. L’ordinanza individua sin e temperature su cui insistono. Dalla
dal primo articolo i principi generali in cronaca locale si apprende che ad
materia di partecipazione, stabilendo che Amatrice e Accumoli erano state montate
l’attività di ricostruzione deve realizzarsi S.A.E. le cui porte d’ingresso si aprivano
proprio «attraverso l’analisi delle verso l’esterno, non tenendo quindi conto
potenzialità dei territori e delle singole che d’inverno la neve avrebbe potuto
filiere produttive esistenti attraverso impedirne l’apertura. Stesse
modalità di ascolto e consultazione» delle considerazioni possono farsi in relazione
popolazioni dei Comuni interessati dal alla scelta di posizionare boiler e tubature
sisma, nonché delle loro associazioni o non coibentate all’esterno. Probabilmente
organismi di partecipazione popolare in fase progettuale l’intenzione era quella
costituti per la tutela di interessi diffusi 408. di offrire uno spazio più ampio all’interno
Nei successivi articoli sono poi illustrate dell’abitazione, nella realtà però, i boiler
le modalità di partecipazione della sono esplosi e le tubature si sono
popolazione ai comitati istituzionali409, alle ghiacciate non appena le temperature
attività della Conferenza permanente e sono scese sotto lo zero. I mezzi di
delle Conferenze regionali410 ma informazione riportano poi notizie di
soprattutto alla predisposizione degli S.A.E. con infiltrazioni d’acqua, comignoli
strumenti urbanistici attuativi, alla troppo corti ed infestazioni di muffe e
pianificazione urbanistica ed alle misure funghi.
in materia di pianificazione e sviluppo Orbene, la scarsa considerazione per
territoriale. le peculiarità del territorio potrebbe però
essere il riflesso di una scelta operata dal
407
L’ordinanza del Commissario straordinario n. 36 dell’8 Dipartimento di Protezione civile.
settembre 2017, oltre a disciplinare le modalità di partecipazione Quest’ultimo, servendosi della Consip
delle popolazioni dei territori colpiti, ha anche modificato le
precedenti ordinanze n. 4 del 17 novembre 2016, n. 9 del 14
S.p.A., aveva infatti indetto una gara
dicembre 2016, n. 12 del 9 gennaio 2017, n. 13 del 9 gennaio centralizzata in tempo di pace, volta alla
2017, n. 27 del 9 giugno 2017, n. 29 del 9 giugno 2017 e n. 30 conclusione di un accordo quadro per la
del 21 giugno 2017 ed ha previsto le misure attuative dell’art.
18-decies del decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, convertito con fornitura, il trasporto, il montaggio delle
modificazioni dalla legge 7 aprile 2017, n. 45. soluzioni abitative di emergenza e dei
408
Cfr. art. 1 dell’ordinanza del Commissario straordinario
n. 36 dell’8 settembre 2017.
servizi ad esse connessi. In particolare si
409
Il Comitato istituzionale è disciplinato dall’art. 1, sono svolte due edizioni della gara in
comma 5, del decreto-legge n. 189/2016 e successive questione, la prima, indetta nel 2013 e
modifiche e integrazioni.
410
La Conferenza permanente e le Conferenze regionali avente quale base complessiva d’asta 684
sono disciplinate dall’art. 16 del decreto-legge n. 189/2016 e milioni di euro, era andata tecnicamente
successive modifiche e integrazioni.

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deserta 411 mentre la seconda412, avviata In tal modo però l’amministrazione è stata
nel 2014, si è conclusa con sostanzialmente privata di quanto invece
l’aggiudicazione nel 2015 e ha previsto le era stato originariamente riservato
come base d’asta l’importo di 1 miliardo e dalla prima versione del bando, ossia della
188 milioni di euro. facoltà di scegliere, discrezionalmente ed
La prima versione del bando insindacabilmente, la tipologia costruttiva
prevedeva che ciascun lotto merceologico da impiegare al verificarsi dell’evento
fosse individuato attraverso tre specifiche sismico.
tipologie costruttive: struttura portante in Indubbiamente la scelta del
legno, in calcestruzzo prefabbricato o in Dipartimento di Protezione civile di indire
altro materiale. Quindi, ogni fornitore una gara in tempo di pace ha garantito
poteva concorrere ad una o più delle maggior trasparenza nell’esecuzione della
tipologie indicate e tale suddivisione stessa, che infatti si è potuta svolgere
avrebbe comportato tre distinte secondo l’iter ordinario. Tale modalità
graduatorie nonché tre differenti accordi d’intervento ha poi soddisfatto le esigenze
quadro. Nella seconda versione del bando di legalità che sono state particolarmente
di gara invece, probabilmente per favorire sentite a partire dallo scorso decennio415.
la partecipazione dei concorrenti, si è Inoltre, nella visione del Dipartimento di
voluto dividere il territorio in tre lotti Protezione civile, concludere
basando la differenziazione sulla preventivamente un accordo quadro sulla
localizzazione geografica e non più sulle fornitura delle S.A.E., avrebbe potuto
caratteristiche merceologiche delle S.A.E.. assicurare maggior rapidità di
416
La gara aggiudicata nel 2015, come intervento . Tuttavia, mancando una
formulata, ha quindi favorito la anche il capitolato tecnico, allegato 5 alla seconda edizione del
progettazione da parte dei fornitori di un bando, in base al quale si prevede che la struttura portante delle
unico modello di soluzione abitativa, che S.A.E. potrà essere realizzata in qualunque materiale scelto dal
fornitore che ne consenta il completamento nel rispetto dei
comunque, in teoria, si sarebbe dovuto tempo previsti dal capitolato stesso; lo stesso è ribadito
adattare ad ogni insediamento, altitudine nell’accordo quadro al punto 11, consultabile al link:
http://www.protezionecivile.gov.it/resources/cms/documents/co
e territorio 413. Di conseguenza ai ntratto_1239_CNS.pdf
concorrenti è stata concessa ampia scelta 415
A. FIORITTO, op.cit., 473, si riferisce in particolare alla
nella tipologia strutturale delle S.A.E.414. gestione dei grandi eventi, un tempo affidati alla Protezione
civile, nonché agli innumerevoli ricorsi ai commissari
411
La relativa documentazione è disponibile sul sito della straordinari, ed evidenzia la tendenza ad assimilare a situazioni
Consip S.p.A. di emergenza anche casi non scaturenti da circostanze impreviste
412
Il bando è stato pubblicato in G.U. Quinta Serie o imprevedibili, dunque ad ampliare le ipotesi in cui al Governo
Speciale – Contratti Pubblici n. 42 dell’11 aprile 2014. era consentito l’esercizio del potere derogatorio
413 416
A tal proposito risulta particolarmente interessante Sul dossier relativo alle S.A.E. e disponibile sul sito
l’interrogazione a risposta immediata svoltasi nella seduta n. ufficiale della Protezione civile si legge che «L’idea di
901 del 20 dicembre 2017 presso la Camera dei Deputati, prevedere contratti o accordi-quadro da attivare solo al
promossa da alcuni deputati nei confronti della Ministra per i verificarsi di situazioni di emergenza nasce dalla convinzione
Rapporti con il Parlamento Anna Finocchiaro, il cui resoconto che prevenzione significhi anche preparare “in tempo di pace”
stenografico è consultabile al seguente link: ciò che servirà ad affrontare le emergenze future. Nello
http://www.camera.it/leg17/410? specifico, grazie all’accordo quadro per le soluzioni abitative in
idSeduta=0901&tipo=stenografico emergenza si rende più rapida e trasparente la risposta alle
414
G. BARRA – A. MARZO – S. OLCUIRE – D. OLORI, op. esigenze di approvvigionamento che sorgono quando si
cit., 117, sottolineano come la precedente gara prevedeva la verificano calamità»; con riguardo alle case provvisorie, M.
suddivisione in tre lotti merceologici, distinti in base alla BENNICELLI PASQUALIS, Case temporanee, FrancoAngeli,
tipologia delle abitazioni: con struttura portante in legno, Milano, 2014, 119, ritiene che per fornire alloggi di emergenza
prefabbricato o altri materiali, ed alle loro dimensioni; cfr. che siano innovativi ed efficienti, è indispensabile delineare un

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visione d’insieme, lo svolgimento della delle necessarie verifiche, avrebbe poi
gara in assenza di un’emergenza in atto dovuto dichiarare le aree idonee 421. In
ha parzialmente sacrificato l’efficienza questa fase, la scarsa pianificazione
dell’intervento. Difatti, sia il bando sia preventiva di zone preposte agli alloggi
l’accordo quadro si sono rivelati avulsi dal transitori in caso di calamità 422 ha
reale contesto emergenziale e quindi indubbiamente influito sui tempi. In alcuni
incapaci di soddisfare le specifiche casi addirittura le aree individuate non
esigenze di un territorio così eterogeneo risultavano sufficienti perché il parametro
come quello del centro Italia. Dunque è fornito, basato sul rapporto mq/S.A.E.,
evidente che operare nell’ambito di un non era adeguato al territorio montano
piano di gestione dell’emergenza417 ed che di frequente non consente
avere contezza della stessa, sia l’utilizzazione dell’intera superficie
423
fondamentale per poter intervenire occupata . Ciò ha comportato una
418
efficientemente . dilazione dei termini e la necessità di
In ogni caso, l’iter per installare le integrare con altri territori. Comunque,
casette si è rivelato più lungo e anche dopo l’avvenuta approvazione dei
complicato del previsto419. Infatti le siti, l’elevato rischio idrogeologico delle
difficoltà si sono manifestate sin dalla zone ha spesso reso necessari consistenti
prima fase del procedimento di interventi per la realizzazione delle opere
420
produzione e installazione delle S.A.E. . di urbanizzazione e fondazioni.
In particolare ai Comuni era affidato il Inoltre, nella sua totalità il
compito di quantificare il fabbisogno ed procedimento si è rivelato particolarmente
elaborare una proposta di individuazione farraginoso dal momento che ha coinvolto
delle aree per il posizionamento delle una moltitudine di attori 424 tra cui le
casette. La Regione, previo espletamento amministrazioni, i fornitori delle S.A.E. e
gli operatori incaricati della realizzazione
procedimento per la loro realizzazione, in particolare l’autrice delle opere di urbanizzazione e fondazioni
suggerisce di: 1) intervenire sul vuoto normativo per quanto ed individuati dalle Regioni 425. Infatti,
riguarda gli standard edilizi definiti dal DM 1975 e riferibili agli
alloggi temporanei; 2) istituzione di una struttura tecnica della 421
L’Ocdpc n. 394 del 2016, la sesta ordinanza adottata
Protezione civile che, in tempo di pace si dedichi alla messa a dopo la scossa del 24 agosto, individua come soggetti
punto ed al continuo aggiornamento del metodo; 3) definizione attuatori per la realizzazione delle S.A.E. le quattro Regioni
delle procedure di tutto il processo edilizio in caso di strutture coinvolte, disponendo che le stesse si occupino
residenziali temporanee. dell’esecuzione delle attività preliminari all’insediamento
417
G. BARRA – A. MARZO – S. OLCUIRE – D. OLORI, op. delle casette e alle opere di urbanizzazione, mentre i Comuni
cit., 116 ss. provvedano alla ricognizione dei fabbisogni del proprio
418
S. SPUNTARELLI, op. cit., 19, con riguardo alle territorio e propongano le aree di installazione.
422
ordinanze di Protezione civile, specifica come l’effetto di ritorno Come emerge dal dossier a cura di Legambiente “Lo
alla legalità rischia di fallire nell’operare con prontezza, stato di avanzamento dei lavori nelle aree colpite dal sisma”,
evidenzia quindi un prevalere della legalità sull’efficienza e pubblicato e disponibile sul sito ufficiale di Legambiente.
423
conclude riflettendo che, nel momento in cui scrive, sono appena Come evidenziato nel Documento di economia e
iniziati i lavori di allestimento e predisposizione delle aree finanza regionale per gli anni 2018-2020 – “DEFR Marche
destinate ad accogliere le S.A.E. 2018-2020”, disponibile sul sito: www.consiglio.marche.it.
419 424
Lo stato di avanzamento dei lavori è consultabile al Sul punto cfr. la testimonianza di S. PIROZZI, La scossa
link: dello scarpone. Anatomia di una passione sociale, Armando
http://www.protezionecivile.gov.it/jcms/en/view_dossier.wp Editore, Roma, 2017, 23 ss.
425
?contentId=DOS63607 A riguardo, il decreto-legge n. 8/2017 prevede una
420
L’iter procedurale è descritto nel capitolato tecnico, deroga anche del Codice degli appalti e delle concessioni per
allegato n. 5, del bando relativo alla fornitura, trasporto e l’affidamento delle opere di urbanizzazione connesse alla
montaggio delle S.A.E. realizzazione delle S.A.E., sul punto si veda l’approfondimento

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l’accordo quadro voluto dal Dipartimento noleggio dei container ad uso abitativo 428,
di Protezione civile comprendeva solo cosa che invece sarebbe stata
fornitura, trasporto e montaggio delle particolarmente vantaggiosa, dal
S.A.E. e non anche tutti gli lavori ad esse momento che si può far ricorso a queste
connessi. Proprio il coinvolgimento di più strutture in tempi sicuramente più brevi
soggetti ha portato con sé una generale rispetto a quelli richiesti per la
difficoltà nell’attribuzione delle relative costruzione delle casette. Infatti, nel
responsabilità nonché l’ovvia necessità di sisma del 2016 è stato impossibile attuare
instaurare un continuo e non sempre il programma che voleva il passaggio
facile dialogo. diretto dalle tende alle case. Dopo le
Sempre dall’analisi dell’iter violente scosse di agosto e ottobre del
procedimentale di costruzione delle 2016, l’inverno era alle porte ed installare
S.A.E., si nota uno scarso coinvolgimento i container si presentava come l’unica
sia dei Comuni sia della popolazione426. soluzione, in attesa delle S.A.E., per
Difatti ai Comuni viene assegnato solo il garantire una sistemazione a coloro che
compito di individuare e proporre le aree non potevano lasciare il territorio per
destinate alle S.A.E., nonché di approvare trovare assistenza nelle strutture
429
i progetti urbanistici ed esecutivi alberghiere .
interamente realizzati dal fornitore 427. Quindi, per il noleggio dei container
ad uso abitativo, sulla base del decreto-
2.3. I container. legge 11 novembre 2015, n. 205 430 e

428
Se dunque il Dipartimento di A tal proposito si consulti l’Ocdpc n. 406 del 2016 con
cui si prevedono una serie di deroghe, anche al decreto
Protezione civile ha preventivamente legislativo 18 aprile 2016, n. 50, in considerazione
bandito una gara per la conclusione di un dell’estrema urgenza delle forniture di strutture e moduli
abitativi provvisori – container, nonché l’Ocdpc n. 414 del
accordo quadro relativo alla fornitura
2016 con cui si autorizzano i soggetti legittimati a procede
delle S.A.E., non lo ha fatto anche per il in deroga al decreto del Ministero della sanità del 5 luglio
1975 per garantire la celere realizzazione dei container.
429
di G. MANCINI PALAMONI, Le opere di urbanizzazione connesse Dal dossier “Terremoto Centro Italia: i container per
alla realizzazione delle strutture di emergenza, 2017, l’accoglienza di breve termine” pubblicato sul sito
disponibile sul sito: www.officina2630.it. www.protezionecivile.gov.it, si legge infatti che «dopo la
426
Sull’importanza del dibattito pubblico cfr. S. scossa di magnitudo 6.5 che il 30 ottobre ha nuovamente
SPUNTARELLI, Diritto amministrativo in emergenza e colpito le Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo si è
dibattito pubblico: l’amministrazione partecipata come lavorato, in raccordo con le amministrazioni locali, a
risposta alla sfiducia dei cittadini, 2017, disponibile su individuare una soluzione rapida per accogliere i cittadini
http://www.officina2630.it/. dei Comuni colpiti. Anche in vista dell’inverno, si è infatti
427
G. BARRA – A. MARZO – S. OLCUIRE – D. OLORI, op. scelto di non allestire campi di accoglienza attendati, come
cit., 126; inoltre questo emerge anche dalla Circolare del invece era stato fatto dopo il 24 agosto.
Capo di Dipartimento della Protezione civile del 16 gennaio I cittadini che non possono allontanarsi dal Comune di
2017, prot. 3179, contenente indicazioni relative alle opere residenza saranno ospitati in aree allestite con container a
di urbanizzazione e agli interventi connessi alla uso abitativo, container a uso ufficio e zone di servizio. I
realizzazione delle aree per le S.A.E., secondo cui: «Il cittadini possono usufruire di queste sistemazioni
capitolato tecnico, parte integrante degli accordi quadro temporanee fino al rientro nelle loro case (se agibili o rese
prevede, tra l’altro, che è onere del fornitore delle S.A.E. agibili grazie a piccoli interventi) o fino all’assegnazione di
elaborare il layout degli insediamenti nelle aree individuate una Soluzione abitativa in emergenza (se la loro casa è
dalle Regioni d’intesa con i Comuni interessati e, una volta inagibile o in zona rossa). I container saranno, quindi,
approvati dagli stessi Comuni, progettare le relative opere di rimossi al cessare delle esigenze».
430
urbanizzazione. Le Regioni approvano, quindi, i progetti Il decreto-legge è entrato in vigore l’11 novembre 2016
esecutivi che vengono posti a base di gara per affidare le ma è decaduto per mancata conversione, tuttavia l’art. 1, comma
opere». 2, della legge n. 229/2016 ha fatto salvi gli atti e provvedimenti

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dell’Ocdpc n. 408 del 2016, il operatori economici, per l’aggiudicazione
Dipartimento di Protezione civile ha di appalti specifici aventi ad oggetto il
potuto avviare tramite Consip S.p.A. una noleggio, il trasporto e l’installazione di
procedura d’urgenza. In particolare è moduli container in emergenza. Tale gara
stato pubblicato un primo bando per la riguardava però solo i container funzionali
conclusione di detta procedura negoziata alle aree di accoglienza in tenda ed
il 12 novembre 2016, aggiudicata in data inerenti i servizi accessori come
17 novembre 431. Dopo tre giorni è stata lavanderie e docce 434
e non anche quelli
pubblicata una seconda edizione del ad uso abitativo.
bando, ma la gara è andata deserta 432. Orbene, per ridurre gli effetti che un
Infine, si è resa indispensabile la evento calamitoso può determinare
pubblicazione di una terza edizione del sull’uomo, sulle costruzioni e
bando il 28 novembre 2016, aggiudicato il sull’ambiente, è indispensabile agire
2 dicembre dello stesso anno433. preventivamente e, comunque, su piani
Si tenga presente che il Dipartimento temporali diversi, tuttavia, per ottenere
di Protezione civile aveva effettivamente dei risultati concreti, occorre che gli
avviato una procedura preventiva per la interventi messi in atto e le attività
conclusione di un accordo quadro, con più condotte siano ben pianificate e
435
coordinate tra loro .
adottati, gli effetti prodotti e i rapporti giuridici sorti sulla base di
esso.
431
La documentazione relativa alla gara è reperibile sul
3. L’impatto delle S.A.E. sul
sito: http://www.consip.it/bandi-di-gara/gare-e-avvisi/procedura- territorio.
negoziata-allestimento-delle-aree-di-accoglienza-della-
popolazione-interessata-dagli-eventi-sismici; cfr. il decreto-legge
17 ottobre 2016, n. 189 coordinato con il decreto-legge 16 Dal rapporto ISPRA pubblicato nel
ottobre 2017 n. 148, convertito con la legge 4 dicembre 2017, n. luglio 2018 si rileva un ulteriore aspetto
172, che, all’art. 4-bis reca disposizioni in materia di strutture e
moduli abitativi provvisori, e al punto 5 prevede che «Le
problematico legato alla costruzione delle
procedure di cui al comma 4 possono essere svolte in deroga agli casette. Il dossier infatti ha segnalato le
articoli 40 [Obbligo di uso dei mezzi di comunicazione trasformazioni del suolo nell’area del
elettronici nello svolgimento di procedure di aggiudicazione],
comma 1, e 93 [Garanzie per la partecipazione alla procedura] Parco nazionale dei Monti Sibillini,
del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, nonché all'obbligo evidenziando come siano stati consumati
di utilizzo della banca dati AVCpass, istituita presso l'Autorità
oltre 24 ettari di territori. Anche nelle
nazionale anticorruzione (ANAC). Resta fermo il potere di
deroga ulteriore con le ordinanze di cui all'articolo 5 della legge zone del Gran Sasso e dei Monti della
24 febbraio 1992, n. 225, anche in relazione alle modalità di Laga le porzioni di territorio consumato
esecuzione della fornitura».
432
La relativa documentazione è disponibile al seguente sono pari a 10 ettari. Tuttavia nel
link: http://www.consip.it/bandi-di-gara/gare-e-avvisi/procedura- rapporto si precisa che gran parte dei
negoziata-allestimento-delle-aree-di-accoglienza-della-
cambiamenti sono dovuti a costruzioni ed
popolazione-interessata-dagli-eventi-sismici-2.
433
La documentazione è reperibile al seguente link: http:// opere successive ai recenti fenomeni
www.consip.it/bandi-di-gara/gare-e-avvisi/procedura-negoziata-
434
allestimento-delle-aree-di-accoglienza-della-popolazione- Il relativo bando di gara del 2 ottobre 2015 è reperibile
interessata-dagli-eventi-sismici-3-0; inoltre A. D’ANGELO – C. al seguente link: http://www.consip.it/bandi-di-gara/gare-e-
DELLA VALLE – A. FRANCHINA – D. OLORI, op. cit., 59, avvisi/aq-moduli-container-in-emergenza-per-protezione-civile;
evidenziano come «il dilatarsi dei tempi di individuazione delle la procedura si è conclusa il 24 agosto 2016, subito dopo la
aree, di fornitura e di allestimento dei campi ha fatto sì che 14 prima scossa.
435
campi (808 container) fossero forniti tra fine dicembre 2016 e In questo senso, S. PEPPOLONI, I rischi naturali:
gennaio 2017; 6 campi (367 container) a febbraio 2017 e gli conoscerli per difenderci, in Nuova formazione bibliografica,
ultimi 3 (111 container) nei primi giorni di marzo 2017. fasc. 4,2015, 825.

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tellurici436. Alla luce di questi dati risulta una circolare del Capo di Dipartimento
doveroso interrogarsi sul futuro delle della Protezione civile che, evidenziando
casette quando la ricostruzione sarà come le zone su cui dovranno insistere le
ultimata437. S.A.E. saranno scelte preferendo quelle
Realisticamente, considerando anche pubbliche a quelle private, sottolinea
la mole di lavori realizzata, i metri cubi di come, qualora sia necessario individuare
terra portati via e le colline sbancate, le comunque aree private, risulterà più
opere di urbanizzazione e fondazione conveniente procedere all’acquisizione
sembrano essere state realizzate dell’area al patrimonio pubblico piuttosto
«secondo i modelli più comuni nell’edilizia che ad una sua locazione, dal momento
ordinaria»438 e non presentano quindi le che ricondurre quel terreno in pristino,
caratteristiche della temporaneità. Sarà avrebbe costi troppo ingenti 440.
dunque molto costoso, se non proprio Se dunque le opere di fondazione e
impossibile, ripristinare lo status quo urbanizzazione assumono un carattere
ante439. Non a caso è stata anche diffusa definitivo più che transitorio, le vere e
proprie casette che vi insistono
436
Consultabile al link: dovrebbero mantenere le caratteristiche
http://www.isprambiente.gov.it/public_files/ConsumoSuolo2018 della temporaneità. A tal proposito infatti
/Rapporto_Consumo_Suolo_2018_2.pdf.
437
Il rischio è che si ripropongano le stesse criticità si legge nel capitolato tecnico relativo alla
verificatesi nel contesto del terremoto abruzzese nel 2009 fornitura delle S.A.E. che queste non
con il Progetto C.A.S.E., in particolare, come rilevato al prefigurano alcuna condizione di
punto 17 della Relazione speciale n. 24 del 2012 condotta
dalla Corte dei Conti europea e consultabile al link: residenzialità permanente, devono avere
https://www.eca.europa.eu/Lists/ECADocuments/SR12_24/ una vita pari a dieci anni e caratteristiche
SR12_24_IT.PDF, il progetto C.A.S.E. invece di fornire
alloggi temporanei ha comportato la costruzione di nuove di rimovibilità, flessibilità ed adattabilità
strutture permanenti adatte ad ospitare la gente durante gli nel caso di riconversione in loco per altre
anni necessari per la ricostruzione, il che ha creato un destinazioni d’uso 441. Non si esclude
impatto duraturo sul paesaggio e sul patrimonio abitativo del
Comune dell’Aquila. comunque un loro possibile riutilizzo in
438
Testualmente, G. BARRA – A. MARZO – S. OLCUIRE – loco, anzi, ad avallare questa ipotesi
D. OLORI, op. cit., 135; inoltre si tenga presente che la
costruzione di tali opere è stata consentita dall’art. 2 del depone anche la legge di bilancio del 2018
decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8, convertito con quando stabilisce che le casette debbano
modificazioni, dalla legge 7 aprile 2017, n. 45. essere acquisite nel patrimonio dei
439
A tal proposito, nella Circolare del Capo di
Dipartimento della Protezione civile del 16 gennaio 2017, Comuni. In particolare l’art. 1, comma
prot. 3179, si legge che «Nell’ambito degli interventi già 750, prevede che «i comuni sono
avviati, è emerso che nei progetti esecutivi delle
urbanizzazioni in alcuni casi è stato necessario prevedere la
responsabili del mantenimento
realizzazione di consistenti opere di sistemazione e dell'efficienza delle strutture da utilizzare
consolidamento e di generale messa in sicurezza delle aree per esigenze future di protezione civile o
per rendere i siti idonei alla realizzazione delle S.A.E.. Tali
interventi non rientrano, in generale, nella categoria delle per lo sviluppo socioeconomico del
ordinarie opere di urbanizzazione in senso stretto, ma territorio». In ogni caso non si può fare a
costituiscono lavorazioni comunque prodromiche
all’utilizzazione dei siti. In relazione allo loro stretta
440
interconnessione, queste opere sono necessariamente Cfr. la Circolare del Capo di Dipartimento della
ricomprese nei progetti di urbanizzazione ed appaltate come Protezione civile del 16 gennaio 2017, prot. 3179.
441
unicum con l’urbanizzazione primaria, tenuto conto delle Pagina 8 del capitolato tecnico, allegato 5, consultabile
esigenze di celerità connesse con l’intervento emergenziale. al link:
Ciò incide inevitabilmente sull’importo complessivo https://servizioS.A.E..cnsofm.it/files/S.A.E./S.A.E.2_Allegat
dell’intervento (…)». o_5_-_Capitolato_Tecnico_public.pdf.

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meno di osservare che, grazie a questa risponde, per espressa previsione, alla
norma, i Comuni sono diventati finalità di contenimento dell’uso del suolo
proprietari di strutture costruite secondo e di riduzione delle aree destinate ad
procedure che, come già osservato, hanno insediamenti temporanei ma, allo stesso
tendenzialmente escluso una loro tempo, conferma la mancanza di una
concreta partecipazione e che spesso sono programmazione efficiente nella gestione
state realizzate in deroga ad una serie di dell’emergenza, essendo intervenuta un
disposizioni legislative, attraverso anno dopo il sisma ed in piena emergenza
l’utilizzo di procedure straordinarie ed abitativa.
accelerate442.

Per concludere, un breve cenno


merita anche la scelta del legislatore del
2017 443 che, sensibile alla problematica
relativa al consumo di suolo, ha consentito
alle Regioni coinvolte nel sisma, sentiti i
Comuni interessati, di acquistare a titolo
oneroso al patrimonio dell’edilizia
pubblica, unità immobiliari agibili o rese
agibili dal proprietario e da destinare
temporaneamente agli sfollati 444 in
alternativa alle S.A.E. 445. Questa norma
442
In particolare, ai sensi dell’art. 5 dell’Ocdpc n. 388 del
2016, i soggetti indicati dall’art. 1, comma 1, possono agire
anche in deroga ad una serie di norme elencate per la
realizzazione delle attività indicate nell’ordinanza, tra cui, ex
art. 1, comma 2 lett. a), gli «interventi necessari nella fase di
prima emergenza volti a rimuovere le situazioni di rischio,
ad assicurare l’indispensabile attività di soccorso, assistenza
e ricovero delle popolazioni compite dai predetti eventi
calamitosi»; anche l’Ocdpc n. 389 del 2016, all’art. 3,
dispone che, nella costruzione delle S.A.E., i soggetti
attuatori possono provvedere, sulla base di apposita
motivazione, in deroga a decreto legislativo 22 gennaio
2004, n. 42, articoli 21, 22, 23, 26, 136, 142, 146, 147, 152,
159 e relative norme di attuazione; anche l’art. 3, comma 5,
dell’Ocdpc n. 394 del 2016 prevede espressamente la deroga
ai titoli II e III del d.P.R. n. 380 del 2001 nella misura
eventualmente necessaria per la realizzazione delle S.A.E.
443
Cfr. l’art. 14 del decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8,
convertito con la legge di conversione 7 aprile 2017, n. 45.
444
Si segnala a tal proposito l’Ocdpc n. 510 del 2018 che
art. 5 individua, in deroga all’art. 14 del decreto-legge n.
8/2017, direttamente nel Comune di Tolentino il soggetto
attuatore.
445
Sulle riflessioni in tema di politiche abitative e sui
potenziali rischi dell’art. 14 cfr. V. MACCHIAVELLI – M.
MENGHI – D. OLORI, Edilizia pubblica ai tempi del post-
sisma Una politica per lo spopolamento delle aree interne,
in E. DI TREVIRI, Sul fronte del sisma, DOC(K)S, Roma,
2018, 148 ss.

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LA LOGICA DELLA sull’ambiente circostante creando
squilibri potenzialmente dannosi. Quando
PREVENZIONE NELLA l’attività umana è frutto dell’azione dei
DISCIPLINA DELLA pubblici poteri, come nel caso di quella
volta alla realizzazione di opere e
PROGRAMMAZIONE E infrastrutture pubbliche o comunque allo
PROGETTAZIONE DI LAVORI sfruttamento del territorio, il dovere di
proteggere l’ambiente e,
PUBBLICI* contemporaneamente, di salvaguardare i
componenti di una determinata comunità
dai rischi che quell’attività può
comportare, garantendone anche e
Ruggiero Dipace soprattutto l’incolumità, deve risultare
particolarmente stringente.
Lo sviluppo economico di una società,
che passa anche attraverso la creazione di
SOMMARIO: 1. L’influenza dei principi di reti infrastrutturali e opere pubbliche
sviluppo sostenibile, prevenzione e efficienti e moderne, non può più
prescindere da una visione attenta alla
precauzione nella disciplina dei lavori
protezione ambientale e ciò anche per
pubblici; 2. La programmazione tra salvaguardare le generazioni future. I
prevenzione “economica” e ambientale; 3. danni derivanti da uno sviluppo
La prevenzione come criterio per la incontrollato si stanno dimostrando
progettazione di opere; 4. Il dibattito estremamente gravi e sembrano segnare
pubblico come strumento di gestione dei rapidamente l’avvicinarsi di un punto di
conflitti nella disciplina delle opere non ritorno verso il collasso del nostro
pubbliche; 5. La conferenza di servizi ecosistema.
Restringendo l’ambito visuale del
come momento di emersione degli
problema si può affermare che la
interessi sensibili nell’ottica della crescente consapevolezza della gravità
prevenzione; 6. Le normative tecniche per della situazione ha portato alcuni sistemi
la progettazione: l’esempio della giuridici, in linea di massima quelli il cui
normativa antisismica; 7. Considerazioni sviluppo economico si è da tempo
conclusive. consolidato, all’affermazione di principi di
estrema rilevanza per tentare un cambio
di rotta delle politiche di protezione
dell’ambiente446. Tralasciando l’analisi dei
_______ sistemi extraeuropei, occorre rilevare che
*
Il presente lavoro costituisce una rielaborazione il diritto eurounitario da tempo ha
ed un ampliamento dell’intervento al
convegno“Emergenze e tutela dell’ambiente”
svoltosi il 18 marzo 2019, presso la Camera di
Deputati. 446
Con riguardo alla graduale emersione
dell’interesse ambientale nell’ambito della legislazione
comunitaria e nazionale si veda A. RALLO, Funzione di
tutela ambientale e procedimento amministrativo,
.L’influenza dei principi di sviluppo Napoli, 2000; G. ROSSI (a cura di), Diritto dell’ambiente
sostenibile, prevenzione e (parte generale), Torino, 2008, 3; S. GRASSI, Problemi di
precauzione nella disciplina dei lavori diritto costituzionale dell’ambiente, Milano, 2012; M.
RENNA, I principi in materia di tutela dell’ambiente, in
pubblici.
Rqda, 2012, 62; D. SORACE, Tutela dell’ambiente e
principi generali sul procedimento amministrativo, in S.
Grassi, M.A. Sandulli (a cura di), I procedimenti
Qualsiasi attività umana ha un amministrativi per la tutela dell’ambiente, Milano, 2014,
impatto più o meno consistente 3; G. ROSSI, L’evoluzione del diritto dell’ambiente, in
Rqda, 2015, 2.

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individuato alcuni principi che devono possibilità delle generazioni future” (…)
informare ogni politica comunitaria447. “in questo senso si deve informare anche
In particolare, l’esigenza di l’attività della pubblica amministrazione
protezione dell’ambiente viene in evidenza che deve essere finalizzata a consentire la
con i principi di sviluppo sostenibile, di migliore attuazione possibile del principio
prevenzione e di precauzione448. Si tratta dello sviluppo sostenibile, per cui
di principi che devono informare sia nell'ambito della scelta comparativa di
l’attività dei legislatori nazionali sia quella interessi pubblici e privati connotata da
delle pubbliche amministrazioni. In discrezionalità gli interessi alla tutela
particolare, principio dello sviluppo dell'ambiente e del patrimonio culturale
sostenibile può considerarsi come “il devono essere oggetto di prioritaria
fondamento ultimo del diritto ambientale, considerazione”. Quindi, sempre secondo
nel senso che ne incarna la matrice di il codice, il principio dello sviluppo
doverosità e il vincolo posto in capo alle sostenibile deve consentire di individuare
generazioni attuali a garanzia di quelle un equilibrato rapporto, nell’ambito delle
future”449. risorse ereditate, tra quelle da
Tale matrice del principio di sviluppo risparmiare e quelle da trasmettere,
sostenibile è stata colta dal nostro affinché nell'ambito delle dinamiche della
legislatore nel codice dell’ambiente (d.lgs. produzione e del consumo si inserisca
3 aprile 2006, n. 152) che all’art.3 ter altresì il principio di solidarietà per
prevede che ogni attività umana salvaguardare e per migliorare la qualità
giuridicamente rilevante “deve dell'ambiente anche futuro.
conformarsi al principio dello sviluppo Quanto prescritto dal codice evidenzia
sostenibile, al fine di garantire che il tutta la forza, anche etica, di tale principio
soddisfacimento dei bisogni delle quasi si trattasse di un manifesto per
generazioni attuali non possa orientare qualsiasi scelta, sia politica sia
compromettere la qualità della vita e le amministrativa dei pubblici poteri; inoltre,
la previsione dello sviluppo sostenibile
447
L’art.37 della Carta dei diritti fondamentali rappresenta una valida manifestazione
dell’Unione europea prescrive che “un livello elevato di
tutela dell'ambiente e il miglioramento della sua qualità
del principio di integrazione di cui all’art.
devono essere integrati nelle politiche dell'Unione e 37 della Carta dei diritti fondamentali
garantiti conformemente al principio dello sviluppo dell’UE secondo il quale “un livello elevato
sostenibile”. Si veda S. GRASSI, Problemi di diritto di tutela dell'ambiente e il miglioramento
costituzionale dell’ambiente, cit., 71.
448
L’art. 191 TFUE prescrive che la politica
della sua qualità devono essere integrati
dell'Unione in materia ambientale deve perseguire gli nelle politiche dell'Unione e garantiti
obiettivi della salvaguardia, tutela e miglioramento della conformemente al principio dello sviluppo
qualità dell'ambiente, della protezione della salute sostenibile”450. Da ciò deriva che il
umana, della utilizzazione accorta e razionale delle
risorse naturali, della promozione sul piano principio deve essere rispettato anche ove
internazionale di misure destinate a risolvere i problemi non si faccia questione di interventi
dell'ambiente a livello regionale o mondiale e, in pubblici specificamente destinati alla
particolare, a combattere i cambiamenti climatici. E nel
perseguimento di tali obiettivi la politica dell'Unione
tutela dell’ambiente451.
deve mirare a un elevato livello di tutela, tenendo conto Oltre allo sviluppo sostenibile, come
della diversità delle situazioni nelle varie regioni noto, il codice dell’ambiente, riprende la
dell'Unione e deve essere fondata sui principi della normativa comunitaria allorché, tra i
precauzione e dell’azione preventiva, sul principio della principi generali dell’azione prescrive che
correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati
all'ambiente, nonché sul principio “chi inquina paga”.
450
Peraltro, la politica ambientale dell’Unione deve tener F. FRACCHIA, Il principio dello sviluppo sostenibile,
conto dello sviluppo socioeconomico dell'Unione nel suo cit., 449 precisa che la norma del codice incide
insieme e dello sviluppo equilibrato delle sue singole sull’attività amministrativa connotata da discrezionalità
regioni. e che può applicarsi là dove, in primo luogo, si ravvisi
449
F. FRACCHIA, Il principio dello sviluppo sostenibile, un’interferenza con l’ambiente e con l’uso delle risorse.
451
in M. Renna F. Saitta (a cura di), Studi sui principi del F. FRACCHIA, Il principio dello sviluppo sostenibile,
diritto amministrativo, Milano, 2012, 437. cit., 436.

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“la tutela dell’ambiente e degli ecosistemi Si tratta di due principi autonomi,
naturali e del patrimonio culturale deve spesso però trattati unitariamente456.
essere garantita da tutti gli enti pubblici e Secondo una impostazione vi sarebbe una
privati e dalle persone fisiche e giuridiche priorità logica e operativa del principio di
pubbliche o private, mediante una prevenzione su quello di precauzione: il
adeguata azione che sia informata ai principio di precauzione consiste in una
principi della precauzione, dell’azione strategia strutturata di controllo del
preventiva, della correzione, in via rischio pur sempre rientrante nell’ambito
prioritaria alla fonte, dei danni causati della tutela preventiva in quanto questa è
all’ambiente, nonché al principio “chi il più che ricomprende il meno457. La
inquina paga” (art. 3 ter)452. prevenzione caratterizza la politica di
Prevenzione e precauzione, così come tutela mentre la precauzione ne sarebbe
sviluppo sostenibile, pervadono l’azione una modalità operativa458. Più
dei pubblici poteri; tali principi sembrano precisamente, la precauzione delinea un
trascendere gli specifici interventi volti metodo di analisi e studio delle
alla tutela dell’ambiente per problematiche connesse con la
sovraintendere l’intera azione dei pubblici valutazione del rischio ambientale capace
poteri (anche per il richiamo di dare corpo e sostanza a un principio,
all’ordinamento comunitario da parte quello della tutela preventiva, altrimenti
della legge n. 241/1990)453. privo di contenuti e significati a livello
Prevenzione e precauzione sono stati pratico operativo459. Da ciò deriva la
definiti come un riflesso e un’applicazione conclusione che la precauzione sia al
del principio di sviluppo sostenibile il che servizio della prevenzione.
è sicuramente coerente con la ampiezza di Che la precauzione possa inquadrarsi
latitudine che il diritto comunitario e nell’ambito della generale politica di
quello nazionale hanno attribuito al prevenzione è indubitabile; infatti, alla
principio dello sviluppo sostenibile454. Ciò base dei due principi vi è la
non toglie che prevenzione (o meglio considerazione che occorre in via
azione preventiva) e precauzione hanno prioritaria intervenire prima che i danni
caratterizzato, anche prima all’ambiente si siano verificati,
dell’affermarsi del principio di sviluppo prevenendoli e riducendo fortemente il
sostenibile, l’ossatura della politica di rischio che questi si producano, in quanto
tutela ambientale europea, tanto è vero i danni ambientali spesso non sono
che sono stati definiti i principi “forti” in riparabili o, comunque, comportano
tale materia455. onerose attività di ripristino dello status
quo ante. Ma dal punto di vista dogmatico
452
è preferibile effettuare una
Il principio della prevenzione è stato introdotto nel differenziazione più marcata fra i due
Trattato CE con l’emanazione, nel 1986, dell’Atto Unico
456
Europeo nel quale, peraltro, la materia ambientale S. GRASSI, Problemi di diritto costituzionale
compare per la prima volta in un’ottica autonoma dell’ambiente, cit., 99.
457
rispetto alle questioni di mercato. R. FERRARA, I principi comunitari, cit., 531.
453 458
F. DE LEONARDIS Il principio di precauzione, in M. Di contrario avviso è G. CORSO, La valutazione del
Renna F. Saitta (a cura di), Studi sui principi del diritto rischio ambientale, in G. Rossi (a cura di), Diritto
amministrativo, cit., 415. ambientale, cit., 169, il quale afferma che il principio di
454
F. FRACCHIA, Il principio dello sviluppo sostenibile, precauzione in ragione della sua indeterminatezza viene
cit., 439. invocato dalle amministrazioni per operare decisioni
455
R. FERRARA, I principi comunitari della tutela conservative, ma l’ambito di applicazione del principio
dell’ambiente, in Dir. amm., 2005, 526, rileva che le coincide con quello delle politiche in materia ambientale
politiche pubbliche si prefiggono l’obiettivo di attivare e, quindi, attiene al piano delle scelte normative e non a
forme e strumenti di protezione a carattere preventivo quello dell’azione amministrativa. Chi amministra non
capaci di operare prima che gli eventi dannosi si siano può aggiungere cautele a quelle stabilite dal legislatore
verificati relegando a un ruolo sussidiario gli strumenti ma si deve limitare ad applicare le precauzioni previste
di tutela ex post (come quelli del principio “chi inquina dalle norme altrimenti tale principio diverrebbe fonte
paga”). Sul principio del “chi inquina paga” e danno inesauribile di poteri impliciti svincolato dal principio di
ambientale si veda W. GIULIETTI, Danno ambientale e legalità.
459
azione amministrativa, Napoli, 2012. P. DELL’ANNO, Diritto dell’ambiente, Padova, 2011.

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principi in quanto le logiche a essi Nella sostanza le valutazioni che
sottostanti sono in parte differenti. Il giustificano l’applicazione del principio
principio di precauzione opera in caso di della precauzione sono connotate da
rischio, individuato a seguito di una rischio e incertezza mentre quelle della
preliminare valutazione scientifica prevenzione sono connotate da regole
obiettiva e consente all’amministrazione meno elastiche e probabilistiche462; in altri
di adottare le misure più opportune volte termini, la mera potenzialità, o possibilità,
ad assicurare un elevato livello di del danno rappresenta il fondamentale
protezione dell’ambiente e della salute aspetto di differenziazione del principio di
umana460; il punto di partenza delle precauzione rispetto a quello di
operatività del principio di precauzione si prevenzione che, al contrario, trova il suo
rinviene nella condizione di insufficienza e fondamento in una situazione di
incertezza dei dati scientifici e sulla base certezza463.
di tale situazione permette di operare le
scelte conseguenti. La prevenzione, al verificato, ma esista una minaccia imminente che si
contrario, ha come punto di partenza la verifichi; da ciò consegue che l'operatore interessato
debba adottare, entro ventiquattro ore e a proprie
raggiunta sicurezza dei dati a disposizione
spese, le necessarie misure di prevenzione e di messa in
della amministrazione. Il principio della sicurezza. Sul punto si veda B. MARCHETTI, Il principio di
prevenzione, infatti, viene in rilievo nelle precauzione, cit., 200, afferma che l’analisi del rischio
situazioni in cui i danni sono certi (tanto è costituisce il presupposto per l’azione precauzionale,
vero che la norma nazionale non si l’amministrazione deve innanzitutto operare una
riferisce al concetto di rischio ma a quello valutazione del rischio, rigorosa e con garanzie di
scientificità (risk assessment) per poi emanare su tale
di minaccia). Lo scopo della prevenzione è base la decisione precauzionale di gestione del rischio
quello di prevenire il danno che si è certi (risk management) che deve risultare appropriata e tale
derivi dall’utilizzo di prodotti di cui si da non comportare un sacrificio eccessivo degli altri
conosce la pericolosità per l’ambiente. In interessi. Peraltro, la decisione precauzionale postula
altre parole, la prevenzione è principio un’analisi costi benefici attraverso la considerazione e il
bilanciamento dei potenziali vantaggi e svantaggi
dell’azione allorché vengano in rilievo
dell’azione/inazione (F. DE LEONARDIS, Principi generali,
rischi conosciuti e scientificamente cit., 94).
provati mentre quello della precauzione 462
S. GRASSI, op. cit., 100.
opera in situazioni in cui i danni si temono 463
Sul punto si veda Cons. Stato, Ad. Plen. 25
e sono tendenzialmente potenziali in una settembre 2013, n. 21, che delinea la differenziazione
situazione di incertezza anche dal punto di fra i due principi. Secondo la decisione innanzitutto i
principi di precauzione e di prevenzione rendono
vista scientifico461. legittimo un approccio anticipatorio ai problemi
ambientali, sulla base della considerazione che molti
460
F. DE LEONARDIS, Il principio di precauzione danni causati all’ambiente possono essere di natura
nell’amministrazione di rischio, Milano, 2005. Dello irreversibile. Per prevenire il rischio del verificarsi di tali
stesso Autore, Principi generali dell’attività danni, il principio di precauzione legittima l’adozione di
amministrativa, in A. Romano (a cura di), L’azione misure di prevenzione, riparazione e contrasto a una
amministrativa, Torino, 2016, 90. Si veda anche B. fase nella quale il danno non solo non si è ancora
MARCHETTI, Il principio di precauzione, in M.A. Sandulli verificato, ma non esiste neanche la piena certezza
(a cura di), Codice dell’azione amministrativa, Milano, scientifica che si verificherà. La ricerca di livelli di
2017, 194. Tali lavori, inquadrando il principio di sicurezza sempre più elevati porta a un consistente
precauzione tra quelli caratterizzanti l’azione arretramento della soglia dell’intervento delle Autorità a
amministrativa in generale, dimostrano come questo difesa della salute dell’uomo e del suo ambiente: la
oramai abbia superato i confini del diritto dell’ambiente tutela diviene “tutela anticipata” e oggetto dell’attività
e, come già rilevato, caratterizzi tutta l’azione dei di prevenzione e di riparazione diventano non soltanto i
pubblici poteri in presenza di potenziali rischi da rischi conosciuti, ma anche quelli di cui semplicemente
valutare e gestire. si sospetta l’esistenza. Il principio di prevenzione
461
Infatti, l’art. 301 del codice dell’ambiente afferma presenta tratti comuni con il principio di precauzione, in
che in caso di pericoli, anche solo potenziali, per la quanto entrambi condividono la natura anticipatoria
salute umana e per l'ambiente, deve essere assicurato rispetto al verificarsi di un danno per l’ambiente. Il
un alto livello di protezione. Il rischio e la sua portata principio di prevenzione si differenzia da quello di
deve essere individuata a seguito di una preliminare precauzione perché si occupa della prevenzione del
valutazione scientifica obiettiva. L’art. 304, invece, danno rispetto a rischi già conosciuti e scientificamente
afferma che il principio dell’azione preventiva viene in provati relativi a comportamenti o prodotti per i quali
rilievo allorché un danno ambientale non si sia ancora esiste la piena certezza circa la loro pericolosità per

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Il quadro in cui si muove il principio di realizzazione di lavori o opere
prevenzione, ossia quello della certezza pubbliche465.
scientifica circa il potenziale danno e i Occorre, quindi, verificare il grado di
suoi effetti induce a ritenere che questo penetrazione di tali principi nella
possa essere utilizzato come criterio disciplina comunitaria e nazionale dei
informatore dell’attività legislativa e lavori pubblici analizzando gli istituti che
regolamentare, oltreché di quella ne sembrano essere ispirati e verificare
amministrativa. Le certezze scientifiche come le decisioni delle pubbliche
possono essere poste alla base di norme amministrazioni e dei giudici siano
che plasmino istituti di carattere influenzate da tali principi tentando di
464
generale . Questa operazione appare più rispondere a un interrogativo di fondo:
difficile con riguardo al principio di sino a che punto lo sviluppo, anche
precauzione fondato sull’azione in economico, può essere frenato dalla
presenza di incertezza e forse destinato esigenza di protezione dell’ambiente
prevalentemente a essere azionato in negando la realizzazione di interventi
situazioni puntuali. pubblici necessari per la collettività. Per
I principi di sviluppo sostenibile e di rispondere a tale interrogativo occorre
prevenzione sembrano attagliarsi meglio individuare quali sia il punto di equilibrio
alla predisposizione di istituti giuridici per fra la protezione dell’ambiente e le
la realizzazione di politiche attente agli esigenze di moderne ed efficienti
interessi ambientali. infrastrutture e verificare se tale punto di
I citati principi hanno sicuramente una equilibrio sia stato in qualche modo
capacità di permeare e influenzare le individuato dalla normativa e, se
attività che comportano lo sfruttamento sussistente, come sia stato interpretato
del territorio compresa quella della dalla giurisprudenza.
Un primo spunto di riflessione può essere
fornito dalle direttive del 2014, recepite
dal nuovo codice dei contratti pubblici. La
l’ambiente. La ratio dei principi di precauzione e di
prevenzione è quella di legittimare un intervento direttiva 2014/24/UE del 26 febbraio
dell’autorità competente anche in condizioni di 2014, lega il concetto di sostenibilità alla
incertezza scientifica (sulla stessa esistenza del rischio o politica degli appalti pubblici affermando
delle sue ulteriori conseguenze), sul presupposto che il al secondo considerando che gli appalti
trascorrere del tempo necessario per acquisire pubblici svolgono un ruolo fondamentale
informazioni scientificamente certe o attendibili
potrebbe determinare danni irreversibili all’ambiente,
nella strategia Europa 2020466 “in quanto
allora non appare peregrino sostenere che la medesima costituiscono uno degli strumenti basati
ratio consenta l’intervento in via precauzionale o sul mercato necessari alla realizzazione di
preventiva non solo quando l’incertezza da dipanare una crescita intelligente, sostenibile e
riguardi l’evento di danno, ma anche quando concerna il inclusiva garantendo
nesso causale e, quindi, l’individuazione del soggetto contemporaneamente l’uso più efficiente
responsabile di un danno certo. In entrambi i casi,
invero, il ritardo nell’intervento giustificato dalla possibile dei finanziamenti pubblici”.
necessità di acquisire un livello di certezza scientifica Ancora più significativamente viene
soddisfacente può dare luogo al rischio di effetti sostenuto che “la vigilanza sull’osservanza
irreversibili.
464
delle disposizioni in materia di diritto
Sul punto G. CORSO, op. cit., 167, analizzando il ambientale, sociale e del lavoro dovrebbe
nesso tra rischio e conoscenza che lo stato delle
conoscenze scientifiche è in continua evoluzione per cui
essere svolta nelle fasi pertinenti della
le misure politiche adottate contro il rischio per 465
In generale sul rapporto fra disciplina ambientale e
l’ambiente e la salute hanno sempre un carattere di opere pubbliche si veda S. VILLAMENA, Codice dei
provvisorietà e contengono sempre una riserva di contratti pubblici 2006. Nuovo lessico ambientale,
revoca, di adozione di misure differenti imposte dallo clausole ecologiche, sostenibilità, economicità, in RGED,
sviluppo della ricerca. Il carattere temporaneo della 2017, 101.
466
legislazione, che in linea generale, è un fatto negativo Comunicazione della Commissione del 3 marzo
perché contrasta con l’esigenza di certezza del diritto, è 2010 dal titolo «Europa 2020- Una strategia per una
invece auspicabile nella materia ambientale proprio per crescita intelligente, sostenibile e inclusiva» («strategia
lo stretto collegamento che questa ha con lo sviluppo Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e
scientifico. inclusiva»).

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procedura di appalto, nell’applicare i progetti infrastrutturali e di architettura
principi generali che disciplinano la di rilevanza sociale aventi impatto
selezione dei partecipanti e sull’ambiente, la città o sull’assetto del
l’aggiudicazione dei contratti, territorio” (art. 1, comma 1, lett. qqq). Si
nell’applicare i criteri di esclusione e tratta solo di alcuni esempi che, però,
nell’applicare le disposizioni riguardanti le fanno emergere una delle direttrici
offerte anormalmente basse”. È una fondamentali della nuova disciplina dei
affermazione che implica idonee previsioni contratti pubblici.
normative riguardanti gli interessi Peraltro, alcuni contenuti delle direttive
ambientali in tutte le fasi di realizzazione erano stati già recepiti, prima del nuovo
di un appalto pubblico. A titolo codice con la legge 28 dicembre 2015, n.
esemplificativo, il considerando 91 221, recante “Disposizioni in materia
occupandosi dei criteri di valutazione ambientale per promuovere misure di
delle offerte afferma che il “TFUE impone green economy e per il contenimento
che le esigenze connesse con la tutela dell'uso eccessivo di risorse naturali” ove
dell’ambiente siano integrate nella un intero capo viene dedicato alle
definizione e nell’attuazione delle “disposizioni relative al Green public
politiche e azioni dell’Unione, in procurement”.
particolare nella prospettiva di Un deciso cambio di passo si è avuto con il
promuovere lo sviluppo sostenibile. La nuovo codice dei contratti (d.lgs. 18 aprile
presente direttiva chiarisce in che modo le 2016, n.50) che prevede norme attenti alla
amministrazioni aggiudicatrici possono protezione degli interessi ambientali e, più
contribuire alla tutela dell’ambiente e alla in generale, dello sviluppo sostenibile e
promozione dello sviluppo sostenibile, della prevenzione, in tutte le fasi relative
garantendo loro la possibilità di ottenere alla realizzazione di opere pubbliche.
per i loro appalti il migliore rapporto Infatti, l’influenza di tali principi è
qualità/prezzo”. notevole sia nelle fasi di aggiudicazione e
Si può, quindi, affermare che le più di esecuzione dei contratti, ove la tutela
recenti norme comunitarie in materia di dell’ambiente assume un ruolo di primario
contratti pubblici ritengono ineludibile la interesse (si pensi ai criteri ambientali
considerazione di interessi ambientali in introdotti nei bandi di gara o ai molteplici
ogni fase della disciplina dei contratti aspetti ambientali che emergono nella
pubblici e tutto ciò nell’ottica del principio gestione di cantieri), sia nelle fasi di
della prevenzione del rischio di danno per programmazione e progettazione delle
l’ambiente e per la incolumità della opere pubbliche che rappresentano due
cittadinanza. Nello stesso solco si è posta snodi fondamentali nel complesso iter di
la legge di delega relativa al recepimento realizzazione una infrastruttura pubblica,
delle direttive comunitarie (legge 28 caratterizzato da complessi procedimenti
gennaio 2016, n.11) la quale indica fra i fra loro collegati. Proprio, gli atti di
criteri di delega: la “previsione di misure programmazione e di progettazione
volte a garantire il rispetto dei criteri di possono qualificarsi sono frutto di
sostenibilità energetica e ambientale procedimenti collegati a quello di
nell’affidamento degli appalti pubblici e aggiudicazione e, conseguentemente, si
dei contratti di concessione, facendo configurano come presupposti indefettibili
ricorso anche al criterio di aggiudicazione per l’avvio di esso. Stante la natura di tali
basato sui costi del ciclo di vita e procedimenti è di assoluto rilievo
stabilendo un maggiore punteggio per i verificare quanto i principi di prevenzione
beni, i lavori e i servizi che presentano un e precauzione ne possano influenzare
minore impatto sulla salute e l’esito e la conseguente legittimità.
sull’ambiente” (art. 1, comma 1 lett. p) e
“introduzione di forme di dibattito
pubblico delle comunità locali dei territori
interessati dalla realizzazione di grandi

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. La programmazione tra un’amministrazione si trovi a dover
prevenzione “economica” e affrontare problemi che hanno dimensione
ambientale. temporale pluriennale, e comportano
coordinamenti tra amministrazioni, enti
pubblici e privati e richiedono impieghi
Il tema della programmazione è stato a ordinati delle varie sorte di risorse469.
lungo negletto, soprattutto se collegato a Quanto appena illustrato è perfettamente
quello delle attività economiche private in sovrapponibile alla attività di
nome di un esasperato e spesso erroneo programmazione nell’ambito delle opere
riferimento alla libertà di iniziativa pubbliche.
economica libera e di libera Con la previsione di una disciplina
concorrenza467. generale sulla programmazione delle
Riferendosi precipuamente alla opere pubbliche il legislatore ha mirato
programmazione (o pianificazione) delle alla razionalizzazione delle scelte della
attività amministrativa si deve partire pubblica amministrazione, possibile solo
dalla considerazione di Giannini il quale attraverso una attenta valutazione della
rilevava che “le pianificazioni esistono da situazione nella sua globalità, che porta a
sempre, da quando esiste l’attività individuare misure coordinate per
amministrativa. Questo perché in sé intervenire nel settore delle
considerata la pianificazione (o infrastrutture470. Ciò può avvenire con una
programmazione: i termini sono pretederminazione degli obiettivi e la
equivalenti salvo il linguaggio normativo predisposizione di una strategia
positivo) è una tecnica dell’azione realizzativa attraverso una seria
amministrativa di durata, cioè il far coordinata di atti471. Tale modalità di
svolgere questa secondo un disegno in cui azione consente di fare concreta
vengono stabilite le ordinate spaziali, applicazione nella materia delle opere
temporali e i contenuti degli oggetti e pubbliche, dei principi di efficienza,
delle ordinate spaziale e temporali”468. efficacia ed economicità ai quali deve
Secondo l’Autore, l’azione amministrativa essere improntata l’attività della pubblica
deve procedere per pianificazioni, non in amministrazione. All’obiettivo della
termini assoluti, ma ogni volta che razionalizzazione delle scelte strategiche
467 469
La bibliografica su questo tema cruciale per il M.S. GIANNINI, Il pubblico potere, cit., 135.
470
diritto in generale e, in particolare, per il diritto Il vecchio codice dei contratti prevedeva la
amministrativo è sterminata. Per un approccio al tema si programmazione obbligatoria solo con riferimento alle
vedano M. S. GIANNINI, La programmazione dal punto di opere pubbliche (art. 128 d.lgs. 163/2006). Il nuovo
vista giuridico, ora in Scritti, vol. VI, Milano, 2005, 1091; codice estende l’obbligo di programmazione anche con
M.S. GIANNINI, Pianificazione, in Enc. dir., XXIII, Milano, riferimento alle acquisizioni di beni e servizi da parte
1983, 630; A. PREDIERI, Pianificazione e Costituzione, delle amministrazioni. M. D’ORSOGNA, Pianificazione e
Milano, 1963, 91; G. AMATO, La programmazione come programmazione, in Dizionario di diritto pubblico,
metodo dell’azione regionale, in Riv. it. dir. pubbl., 1971, diretto da S. CASSESE, vol. V, Milano, 2006, 4300.
413; S. AMOROSINO, I procedimenti di programmazione L’Autrice rileva che l’idea più recente di
degli interventi straordinari nel Mezzogiorno: profili programmazione sia quella di “metodo” di svolgimento
organizzatori e precettivi, in Scritti in onore di M. S. dell’azione amministrativa, con riguardo ai comparti più
Giannini, vol. III, Milano, 1988, 28; M. CARABBA, delicati e sensibili dell’ordinamento come è quello delle
Programmazione, in Dig. Disc. Pubbl., vol. XII, 1997, 35; opere pubbliche.
471
G. ABBAMONTE, Programmazione economica e In ciò consiste il nucleo centrale della attività di
pianificazione territoriale, in Enc. Dir., agg. II, 1998; R. programmazione. È stato infatti chiarito dalla dottrina,
FERRARA, La programmazione “negoziata” fra pubblico e G. GUARINO, Atti e poteri amministrativi, Milano, 1994,
privato, in Dir. amm., 1999, 429; M. D'ORSOGNA, 193, che tale attività ricade nell’alveo dell’attività
Programmazione strategica e attività decisionale della politica, anche se poi la realizzazione di tali obiettivi
Pubblica Amministrazione, Torino, 2001; N. RANGONE, Le richiede il necessario ricorso a procedure
programmazioni economiche, Bologna 2007; P. amministrative, in quanto nessun obiettivo può essere
PORTALURI, Il principio di pianificazione, in M. Renna, F. raggiunto dalla pubblica amministrazione senza
Saitta (a cura di), Studi sui principi del diritto l’esercizio di poteri amministrativi e tramite
amministrativo, cit, 462. procedimenti. In sostanza, la programmazione, poiché
468
M.S. GIANNINI, Il pubblico potere, Bologna, 1986, postula un insieme coordinato di interventi, si risolve in
131. un procedimento di procedimenti.

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si è affiancato quello della corretta attuativi vincolati rispetto alla scelta
allocazione delle risorse finanziarie effettuata. Da questo punto di vista si può
divenuto primario in funzione della oramai affermare che viene in rilievo il principio
cronica situazione deficitaria delle casse della prevenzione in senso atecnico. Ossia
pubbliche. la programmazione dovrebbe impedire
L’attività di programmazione è prevista fenomeni di programmazione rovesciata in
come obbligatoria e preliminare alla virtù dei quali si capovolgeva il rapporto
progettazione e alla realizzazione tra opere e finanziamento, per cui la
dell’opera pubblica. Si configura, infatti, scelta dell’opera da realizzare era
come un prius logico giuridico rispetto consequenziale alla disponibilità di
alla realizzazione dell’opera pubblica ed specifici finanziamenti, in un’ottica di
esprime un’attività fondamentale di scelte estemporanee e, spesso, non volte
individuazione degli obiettivi concreti da alla soddisfazione delle esigenze della
raggiungere da parte degli organi di collettività474. Infatti, il codice dei contratti
governo dell’ente pubblico472. La ratio (art. 21, d.lgs. 50/2016) prevede alcune
dell’attività di programmazione è quella di rilevanti innovazioni con riferimento al
evitare che vengano realizzate opere rapporto tra l’attività di programmazione
inutili o al di fuori delle linee degli acquisti e i documenti di bilancio 475.
programmatiche assunte per la In tal senso di sicuro rilievo è la
soddisfazione dei bisogni della prescrizione legislativa secondo la quale i
collettività473. Con l’attività di programmi sono approvati nel rispetto dei
programmazione, l’amministrazione si documenti programmatori in coerenza con
vincola alle proprie scelte e ciò il bilancio e con le norme che disciplinano
rappresenta una garanzia in ordine alla la programmazione economico finanziaria
soddisfazione delle esigenze sociali e degli degli enti locali. Ciò chiaramente significa
interessi pubblici ai quali che il legislatore ha voluto raccordare la
l’amministrazione deve attendere. fase dell’adozione del programma
L’attività di programmazione delle opere (triennale per i lavori e biennale per i
pubbliche si caratterizza per essere un
momento di collegamento tra scelte 474
Si veda E. STICCHI DAMIANI, La programmazione
politiche e scelte amministrative. Essa dei lavori pubblici, in R. Villata (a cura di), L’appalto di
costituisce il territorio di confine tra il opere pubbliche, Milano, 2004, 260.
475
momento di determinazione delle scelte e Sulla programmazione nel nuovo codice dei
contratti si veda: A. CONTIERI, B. MERCURIO, Commento
quello di realizzazione delle stesse. Si ad art. 21, in G. Esposito (a cura di), Commentario al
tratta, quindi, di un’attività complessa. In codice dei contratti pubblici, vol. I, Milano, 2017, 177.
una prima fase, l’amministrazione procede La disciplina è stata recentemente completata con
alla identificazione dei bisogni della l’adozione da parte del ministero delle infrastrutture del
collettività e alla individuazione dei lavori regolamento (d.m. 16 gennaio 2018, n.14) previsto
dall’art. 21, comma 8 del d.lgs. 50/2016. Il decreto
che ritiene funzionali al soddisfacimento
attuativo definisce: a) le modalità di aggiornamento dei
degli stessi, compiendo in tal modo una programmi e dei relativi elenchi annuali; b) i criteri per
attività programmatoria e di indirizzo. In la definizione degli ordini di priorità, per l’eventuale
una seconda fase, l’amministrazione suddivisione in lotti funzionali, nonché per il
elabora studi di fattibilità, sulla base delle riconoscimento delle condizioni che consentano di
valutazioni tecniche, finanziarie, modificare la programmazione e di realizzare un
intervento o procedere a un acquisto non previsto
economiche, sociali e giuridiche, nell’elenco annuale; c) i criteri e le modalità per favorire
ricorrendo a una discrezionalità di tipo il completamento delle opere incompiute; d) i criteri per
tecnico per predisporre gli strumenti l'inclusione dei lavori nel programma e il livello di
progettazione minimo richiesto per tipologia e classe di
472
G. ORSONI, Programmazione dei lavori pubblici, in importo; e) gli schemi tipo e le informazioni minime che
A. Carullo, A. Clarizia (a cura di), La legge “quadro” in essi devono contenere, individuandole anche in coerenza
materia di lavori pubblici, Padova, 2004, 665. Si veda con gli standard degli obblighi informativi e di pubblicità
anche G. NARDELLI, La programmazione, in A. Cancrini, relativi ai contratti; f) le modalità di raccordo con la
C. Franchini, S. Vinti (a cura di), Il codice degli appalti pianificazione dell’attività dei soggetti aggregatori e
pubblici, Torino, 2014. delle centrali di committenza ai quali le stazioni
473
Corte cost., 7 novembre 1995, n. 482. appaltanti delegano la procedura di affidamento.

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servizi e le forniture) con la tempistica In particolare, questa norma si occupa del
prevista per l’adozione del bilancio da progetto di fattibilità tecnico economica.
parte della pubblica amministrazione. Si Tale documento preliminare ricalca quello
può affermare che tali norme previsto dal precedente codice e dal suo
rappresentano una declinazione del regolamento di attuazione. Le
principio di prevenzione di matrice amministrazioni, infatti, in un primo
economica. momento elaborano uno studio per
Ma nella fase della programmazione delle individuare il quadro dei bisogni e per
opere pubbliche viene in rilievo anche identificare gli interventi necessari e,
l’aspetto della massima considerazione successivamente, redigono uno studio di
degli interessi sensibili e, in particolare, di fattibilità. Si tratta, evidentemente, di atti
quello ambientale nella logica della tutela di indirizzo che, in quanto tali, devono
preventiva. Ancorché la programmazione essere espressi dagli organi politici
non sia sottoposta a valutazione dell’ente e non dai dirigenti responsabili,
ambientale strategica comunque il tema invece, della gestione dell’ente stesso477.
della tutela ambientale caratterizza tale Lo studio preliminare è finalizzato a
fase preliminare e strategica in relazione individuare gli interventi e i lavori
alla realizzazione di interventi pubblici476. strumentali al soddisfacimento del
Infatti, il codice prevede all’art. 21, bisogno e rappresenta il documento
comma 3, che le amministrazioni tecnico, di natura interdisciplinare, posto
aggiudicatrici per l’inserimento dell’opera alla base della programmazione triennale
nel programma triennale redigano il che deve essere adottato per ogni singolo
documento di fattibilità delle alternative intervento individuato. Il documento di
progettuali previsto dall’art. 23, comma 5. fattibilità deve essere redatto secondo i
criteri con i quali si redige il progetto di
476
Il programma triennale delle opere pubbliche non
fattibilità, così come previsto dall’art. 23,
rientra fra quelli che il codice dell’ambiente sottopone a comma 1, per cui per ogni singolo
VAS. Sul punto occorre rilevare che il codice intervento si devono prendere in
dell’ambiente all’art. 5, comma 1, lett e) contiene una considerazione le componenti storico-
nozione molto ampia di “piani e programmi” che si artistiche, architettoniche, paesistiche al
identificano con gli atti e provvedimenti di pianificazione
e di programmazione comunque denominati, compresi fine di valutarne la sostenibilità
quelli cofinanziati dalla Comunità europea. Ma il ambientale, socio economico,
successivo art. 6 delimita in maniera analitica l’ambito amministrativa e tecnica478.
di applicazione della VAS. Questa deve essere effettuata
477
per i piani e i programmi che a) sono elaborati per la E. STICCHI DAMIANI, op. cit., 274.
478
valutazione e gestione della qualità dell'aria ambiente, Con riferimento alla sostenibilità ambientale si
per i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, pone il problema del rapporto con lo strumento della
industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle valutazione di impatto ambientale (VIA). Come è noto, la
acque, delle telecomunicazioni, turistico, della normativa in materia è stata oggetto di un recente
pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli, intervento normativo. Infatti, con il d.lgs. 16 giugno
e quelli che definiscono il quadro di riferimento per 2017, n. 104, è stata data attuazione alla direttiva
l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del
o comunque la realizzazione dei progetti presenti negli 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE,
allegati al codice che sono sottoposti a VIA; b) e che concernente la valutazione dell'impatto ambientale di
sono elaborati in considerazione dei possibili impatti determinati progetti pubblici e privati, ai sensi
sulle finalità di conservazione dei siti designati come degli articoli 1 e 14 della legge 9 luglio 2015, n. 114.
zone di protezione speciale per la conservazione degli
Conseguentemente, sono state modificate le norme del
uccelli selvatici e quelli classificati come siti di
Codice dell’ambiente (d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152). In
importanza comunitaria per la protezione degli habitat
generale, occorre rilevare che, la VIA consiste in una
naturali e della flora e della fauna selvatica. Dalla VAS
sono esclusi (comma 4): i piani e i programmi destinati procedura tecnico-amministrativa di verifica della
esclusivamente a scopi di difesa nazionale caratterizzati compatibilità ambientale di un progetto. Essa è
da somma urgenza; i piani e i programmi finanziari o di finalizzata all'individuazione, descrizione e
bilancio; i piani di protezione civile in caso di pericolo quantificazione degli effetti che un determinato
per l'incolumità pubblica; i piani di gestione forestale o progetto, opera o azione, potrebbe avere sull'ambiente,
strumenti equivalenti, riferiti ad un ambito aziendale o inteso come insieme delle risorse naturali di un
sovraziendale di livello locale, redatti secondo i criteri territorio e delle attività antropiche in esso presenti. Si
della gestione forestale sostenibile e approvati dalle tratta, quindi, di uno strumento di supporto decisionale
regioni o dagli organismi dalle stesse individuati. tecnico-politico finalizzato non solo a migliorare la

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Tale studio costituisce il parametro I principi dello sviluppo sostenibile e della
fondamentale per la valutazione prevenzione vengono in rilievo anche con
dell’ammissibilità dell’intervento e della riferimento alla fase della progettazione
sua effettiva e concreta rispondenza delle opere pubbliche. Quello della
all’interesse pubblico ab origine prevenzione è stato il principio ispiratore
individuato e, quindi, sulla base di tale degli istituti giuridici finalizzati alla
studio l’amministrazione decide valutazione dell’impatto ambientale degli
definitivamente se inserire o meno il interventi umani, compresi quelli relativi
lavoro nell’ambito del programma alla realizzazione di opere o infrastrutture
triennale. pubbliche, anche nelle forme e nei modelli
Scopo ultimo di questa valutazione è “minori”: si passa, infatti, dalla
eliminare le ipotesi che si rivelano non valutazione ambientale strategica alla
soddisfacenti sia sotto il profilo economico autorizzazione integrata ambientale sino
finanziario sia sotto il profilo della utilità ai singoli studi di prefattibilità ambientale
sociale e sotto quello della sostenibilità che caratterizzano progetti non sottoposti
ambientale a VIA479.
La valutazione circa la sostenibilità La tutela preventiva può riguardare sia
ambientale del progetto in sede di programmi e piani sia la progettazione.
programmazione rappresenta la massima Nel primo caso, come noto viene in rilievo
espressione della logica preventiva in la Valutazione Ambientale Strategica,
relazione alla valutazione degli interessi mentre nel secondo caso la Valutazione di
sensibili. L’interesse alla sostenibilità impatto ambientale.
ambientale costituisce uno dei parametri Questi due strumenti hanno sicuramente
che indirizza l’attività programmatoria una finalità comune ossia quella di
della pubblica amministrazione e che, in assicurare che l'attività antropica sia
linea teorica potrebbe comportare la compatibile con le condizioni per uno
decisione già a monte, e in assenza di sviluppo sostenibile, siccome previsto
valide alternative progettuali, di non dall'art. 4 comma 3 del codice ambiente;
arrivare alla soddisfazione del bisogno ma si rivolgono alla valutazione di attività
segnalato dalla collettività. differenti nell’ambito del complesso iter di
realizzazione di un’opera pubblica. Infatti,
la valutazione ambientale di piani e
programmi ha la finalità di garantire un
. La prevenzione come criterio per elevato livello di protezione dell'ambiente,
la progettazione di opere. contribuendo all’integrazione delle
relative previsioni, con considerazioni
specificamente ambientali, che siano tali
da guidare l’amministrazione
nell’effettuazione delle scelte
trasparenza delle decisioni pubbliche, consentendo di discrezionali, tipiche, per l’appunto, dei
definire un bilancio beneficio-danno, inteso sotto il piani e dei programmi. La VAS concerne la
profilo ecologico-ambientale, e sotto quello economico- pianificazione e la programmazione alle
sociale; inoltre, tale strumento è finalizzato a verificare quali l'amministrazione è obbligata, ed è
la sostenibilità di ogni singolo progetto, realizzando la concomitante alla stessa così da favorire
migliore mediazione tra esigenze funzionali di progetto e
impatto sull’ambiente; a prevenire il danno ambientale,
l’emersione dell’interesse ambientale di
passando da un sistema di ripristino (a valle) del danno, modo che esso venga considerato in via
a un sistema di previsione-prevenzione (a monte) degli
479
impatti ambientali nella gestione del territorio e delle Si vedano in generale A. POLICE, La valutazione di
risorse naturali; a favorire, infine, la partecipazione di impatto ambientale, in P. Dell’Anno, E. Picozza (a cura
tutti gli attori sociali per garantire la condivisione delle di) Trattato di diritto dell’ambiente, Discipline
scelte pubbliche. Come è agevole rilevare, si pone il ambientali di settore, Padova, 2013, 527; M. D’ORSOGNA,
problema del coordinamento tra lo studio di fattibilità e L. DE GREGORIIS, La valutazione ambientale strategica,
la VIA; si potrebbe affermare che lo studio di fattibilità ivi, 561; A. MILONE, Le valutazioni ambientali, in S.
rappresenta un precedente logico sul quale poi si basa la Grassi, M.A. Sandulli (a cura di), I procedimenti
VIA. amministrativi per la tutela dell’ambiente, cit., 135.

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prioritaria dall’amministrazione480. Da interviene sulla progettazione, al suo
questo punto di vista è particolarmente stadio iniziale, e ha l’obiettivo di verificare
interessante rilevare che tale valutazione l'impatto sull'ambiente dell'opera
consente di integrare gli interessi progettata483.
ambientali nel procedimento pianificatorio L’essenza di tale valutazione consiste nel
fin dal suo avvio481. L’interesse ambientale fatto che non si sostanzia in una mera
condiziona l’attività di pianificazione e, verifica di natura tecnica circa l’astratta
quindi, gli stessi interessi urbanistici. compatibilità ambientale dell’opera, ma
Siamo, però su un piano che ancora non implica una complessa e approfondita
attiene alla realizzazione dell’opera analisi comparativa tesa a valutare il
pubblica ma alla sua localizzazione sacrificio ambientale imposto rispetto
dell’opera, nell’attività di pianificazione e, all’utilità socio - economica, tenuto conto
quindi, alla sua compatibilità con gli anche delle alternative possibili e dei
strumenti di pianificazione urbanistici e riflessi sulla stessa opzione - zero484; per
territoriali. Siano un piano di
precondizioni alla realizzazione dell’opera. suo profilo, e finanche degli aspetti scientifico
naturalistici (come quelli relativi alla protezione di una
Invece, la valutazione ambientale di
particolare flora e fauna), pur non afferenti
singoli progetti entra nel vivo dei specificamente ai profili estetici della zona. A conferma
procedimenti collegati alla realizzazione di ciò, occorre ricordare che la Corte Costituzionale
dell’opera pubblica essendo la (sent. 7 novembre 2007 n. 367), ha affermato che "lo
realizzazione del progetto presupposto stesso aspetto del territorio, per i contenuti ambientali e
indefettibile per l’avvio della procedura di culturali che contiene, è di per sé un valore
costituzionale", da intendersi come valore "primario"
aggiudicazione482. La VIA, infatti, (Corte Cost., sentt. nn. 151/1986; 182/2006), e
480
"assoluto" (sent. n. 641/1987).
Sul punto si veda E. BOSCOLO, La VAS e VIA 483
Oltre alla VIA viene in rilievo un altro tipo di
riformate: limiti e potenzialità degli strumenti applicativi schema autorizzatorio che si riferisce agli interessi
del principio di precauzione, in Urb App., 2008, 541; M. ambientali, si tratta della autorizzazione integrata
D’ORSOGNA, L. DE GREGORIS, La valutazione ambientale ambientale. Mentre la valutazione d'impatto ambientale
strategica, in P. Dell’Anno, E. Picozza (a cura di),
si sostanzia in una complessa e approfondita analisi
Trattato di diritto dell’Ambiente, vol. II, Padova, 2013,
comparativa tesa a valutare il sacrificio ambientale
561; P. PORTALURI, L’ambiente e i piani urbanistici, in G.
imposto dal progetto rispetto all'utilità socio-economica
Rossi (a cura di), Diritto dell’ambiente, Torino, 2015,
246; P. CHIRULLI, La Valutazione Ambientale Strategica, dallo stesso ritraibile, tenuto conto anche delle
a dieci anni dall’entrata in vigore del Codice alternative possibili e dei riflessi sulla c.d. opzione zero,
dell’ambiente, in Riv. giur. urb., 2017, 68. investendo propriamente gli aspetti localizzativi e
481
M. D’ORSOGNA, L. DE GREGORIS, op. cit., 565. P. strutturali di un impianto e, più in generale, dell'opera
CHIRULLI, op. cit., 68, rileva che la VAS costituisce un da realizzare, la autorizzazione integrata ambientale,
stimolo verso il “superamento della tecnica “per tutele introdotta nel nostro ordinamento in attuazione della
parallele” degli interessi differenziati e verso l’avvio di direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione
un sistema integrato di pianificazione, nel quale integrate dell'inquinamento, è atto che sostituisce, con
interessi di peso e di segno diversi, si confrontano un unico titolo abilitativo, tutti i numerosi titoli che
dialetticamente tra di loro fin dall’inizio del erano invece precedentemente necessari per far
procedimento”. funzionare un impianto industriale inquinante,
482
Come la giurisprudenza ha già avuto modo di assicurando così efficacia, efficienza, speditezza ed
osservare (Cons. St., sez. IV, 5 luglio 2010 n. 4246), la economicità all'azione amministrativa nel giusto
valutazione di impatto ambientale (VIA) è preordinata contemperamento degli interessi pubblici e privati in
alla salvaguardia dell'habitat nel quale l'uomo vive, che gioco e incide, quindi, sugli aspetti gestionali
assurge a valore primario e assoluto, in quanto dell'impianto Cons. St., sez. IV, 26 febbraio 2015, n. 975;
espressivo della personalità umana (Cons. St., sez. VI, Cons. St., sez. V, 02 ottobre 2014, n. 4928).
484
18 marzo 2008, n. 1109), attribuendo a ogni singolo un La giurisprudenza ha chiarito che se tali principi
autentico diritto fondamentale, di derivazione operano in materia di VIA - ossia con riferimento a una
comunitaria (direttiva 27 luglio 1985 n. 85/337/CEE, procedura che si riferisce a singoli intervenuti - essi
concernente la valutazione dell'impatto ambientale di sono a fortiori predicabili con riguardo alla VAS, che per
determinati progetti pubblici e privati); diritto che sua stessa natura si colloca nel momento, anteriore, in
obbliga l'amministrazione a giustificare, quantomeno ex cui l’amministrazione è chiamata a compiere le scelte
post e a richiesta dell'interessato, le ragioni del rifiuto di strategiche in tema di assetto del territorio, valutando
sottoporre un progetto a VIA all'esito di verifica comparativamente i costi e i benefici delle diverse
preliminare (Corte giust. 30 aprile 2009, C75/08). A tali alternative pianificatorie. Ne deriva che una valutazione
fini, l’ambiente rileva non solo come paesaggio, ma che si limiti a riscontrare la compatibilità ambientale dei
anche come assetto del territorio, comprensivo di ogni singoli ambiti di trasformazione e gli effetti migliorativi

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tale motivo è stato chiarito che la VIA non tramite di soluzioni meno impattanti in
può che concernere la progettazione conformità al criterio dello sviluppo
definitiva, dovendo individuare in sostenibile e alla logica della
concreto tutte le problematiche proporzionalità tra consumazione delle
ambientali dell’intervento, inclusi gli risorse naturali e benefici per la
effetti cumulativi dei diversi profili collettività che deve governare il
ambientali485. Da ciò deriva che la natura bilanciamento di istanze antagoniste . In 488

discrezionale della decisione finale (e questa direzione, la giurisprudenza


della preliminare verifica di comunitaria conferisce alla procedura di
assoggettabilità), sul versante tecnico e VIA, nel quadro dei mezzi e modelli
anche amministrativo, rende fisiologico, positivi preordinati alla tutela
coerentemente con la ratio dell'istituto, dell’ambiente, un ruolo strategico che
che si pervenga a una soluzione negativa evidenzia come la politica comunitaria
tutte le volte in cui l’intervento proposto dell’ambiente consista, innanzi tutto,
cagioni un sacrificio ambientale superiore nell’evitare fin dall’inizio inquinamenti e
a quello necessario per il soddisfacimento altri danni all’ambiente, anziché
dell’interesse diverso sotteso combatterne successivamente gli effetti;
all’iniziativa486. L’analisi deve essere, assicurando in pratica, la tutela
489
quindi, svolta considerando l’unitarietà preventiva degli interessi ambientali .
dell’intervento nel suo complesso, essendo La valutazione ambientale si innesta nella
l’opera finale a incidere sul bene attività di progettazione che ha come
ambiente487Ne discende la possibilità di finalità quella di realizzare un intervento
bocciare progetti che arrechino un vulnus di qualità e tecnicamente valido, nel
non giustificato da esigenze produttive, rispetto del miglior rapporto tra benefici e
ma suscettibile di venir meno, per il costi globali della costruzione,
manutenzione e gestione.
che si reputano attribuibili a ciascuna delle Tra i principi ai quali deve essere
trasformazioni previste, individualmente considerate,
informata la progettazione vi è quello
senza valutare effettivamente il costo ambientale delle
stesse in termini di esaurimento delle disponibilità di della minimizzazione dell’impegno di
suolo e senza ponderare effettivamente le alternative risorse materiali non rinnovabili e il
praticabili, deve considerarsi carente. massimo riutilizzo delle risorse naturali
485
486
Cons. St., sez. IV, 22 gennaio 2013, n. 361. impiegate dall’intervento, miglioramento
Il giudizio di compatibilità ambientale, pur reso energetico, compatibilità tecnica e
sulla base di oggettivi criteri di misurazione sindacabili
dal giudice, è caratterizzato da profili intensi di
ambientale.
discrezionalità sul piano dell'apprezzamento degli Le norme relative agli elaborati
interessi pubblici in rilievo e della ponderazione rispetto progettuali prevedono misure atte a
all'interesse dell'esecuzione dell'opera; tale evitare effetti negativi sull’ambiente, sul
apprezzamento è sindacabile dal giudice amministrativo, paesaggio e sul patrimonio storico
nella pienezza della cognizione del fatto, in ipotesi di
artistico anche in relazione all’attività di
manifesta illogicità o travisamento dei fatti, nei casi in
cui l'istruttoria sia mancata o sia stata svolta in modo cantiere.
inadeguato. In altri termini, non può disconoscersi che le Proprio con riferimento a quest’ultima,
valutazioni tecniche complesse rese in sede di VIA sono l’attività progettuale prevede specifici
censurabili per macroscopici vizi di irrazionalità proprio studi per mitigare ogni sorta di
in considerazione del fatto che le scelte inquinamento.
dell'Amministrazione, che devono essere fondate su
criteri di misurazione oggettivi e su argomentazioni
Di particolare rilevanza nell’ambito del
logiche, non si traducano in un mero meccanico giudizio progetto di fattibilità tecnico economica
tecnico, in quanto la valutazione d'impatto ambientale, (corrispondente al precedente livello di
in quanto finalizzata alla tutela preventiva dell'interesse progettazione preliminare) è la previsione
pubblico, presenta profili particolarmente elevati di dello studio preliminare sull’impatto
discrezionalità amministrativa, che sottraggono al
sindacato giurisdizionale le scelte effettuate
dall'amministrazione che non siano manifestamente
488
illogiche o incongrue (Tar Lazio, Roma, sez. I, 1 Cons. St., sez. VI, 22 febbraio 2007, n. 933.
dicembre 2017, n. 11921). 489
Corte giust., sez. V, 21 settembre 1999, c392/96;
487
Cons. St., sez. IV, 9 gennaio 2014, n. 36. sez. VI, 16 settembre 1999, c435/97.

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ambientale490. Si tratta di un elaborato che Non solo le valutazioni ambientali
tende ad accertare la compatibilità vengono in rilievo nel progetto di
ambientale dell’intervento e costituisce la fattibilità tecnico economica ma anche in
messa a punto delle condizioni che quella definitiva con lo studio di impatto
consentono un miglioramento della qualità ambientale e di fattibilità ambientale. In
ambientale e paesaggistica del contesto particolare, lo studio di impatto
territoriale. In particolare, il nuovo codice ambientale viene in rilievo nel caso in cui
(art. 23, comma 6) prescrive che il l’opera sia suscettibile di provocare
progetto di fattibilità sia redatto sulla notevoli variazioni sull’ambiente
base dell’avvenuto svolgimento di indagini circostante e indica le misure necessarie
geologiche e geognostiche, di verifiche alla riqualificazione ambientale e
preventive dell’assetto archeologico, di territoriale dell’area in seguito alla
studi preliminari sull’impatto ambientale. costruzione di una determinata opera,
Già nella fase di studio, il progetto deve partendo dalle indicazioni fornite nel
indicare le aree impegnate, le relative progetto preliminare. Questo studio deve,
eventuali fasce di rispetto e le occorrenti quindi, permettere il rilascio di tutte le
misure di salvaguardia, le caratteristiche approvazioni e autorizzazioni ambientali.
prestazionali, le specifiche funzionali, le Si tratta di un approfondimento e una
esigenze di compensazioni e di verifica delle analisi sviluppate nel
mitigazione dell’impatto ambientale. progetto di fattibilità tecnico economica,
Infine, lo studio deve essere di un livello volto a ridurre e a compensare
tale da consentire l’individuazione della l’intervento sull’ambiente e sulla salute e
localizzazione dell’opera o del tracciato a migliorare, tramite l’intervento la
dell’infrastruttura nonché delle opere qualità ambientale e paesaggistica
compensative o di mitigazione territoriale.
dell’impatto ambientale e sociale
necessarie.
Nel caso di opere soggette a VIA questa 4) Il dibattito pubblico come
analisi rappresenta uno degli elementi sui strumento di gestione dei conflitti
quali imperniare il successivo studio di nella disciplina delle opere pubbliche.
impatto ambientale funzionale alla
acquisizione della VIA favorevole491. Nel
La emersione degli interessi ambientali,
caso di opere non soggette a VIA, invece,
lo studio preliminare sull’impatto come visto, è divenuto elemento
ambientale e la sua evoluzione nel imprescindibile per una corretta
progetto definitivo rappresentano il realizzazione di infrastrutture pubbliche.
momento fondamentale per la valutazione Ma proprio per la rilevanza di tali
della compatibilità ambientale dell’opera. interessi possono spesso sorgere conflitti
fra i sostenitori di differenti posizioni. Un
490
Il nuovo codice demanda a un successivo decreto efficace strumento di gestione di tali
del ministero delle infrastrutture l’individuazione del conflitti è rappresentato dalla
contenuto dei vari livelli di progettazione. Fino al partecipazione degli interessati nei
decreto, però, si prevede l’applicabilità delle norme di procedimenti ambientali. Occorre, infatti,
cui al regolamento di attuazione le quali prevedono che
in sede di progettazione preliminare sia adottato lo rilevare che sia con riferimento al
studio di prefattibilità ambientale. Sulla nuova disciplina procedimento di VAS sia con rilievo al
della progettazione in materia di opere pubbliche si veda procedimento di VIA il codice
G. MASTRODONATO, La progettazione delle opere
pubbliche a seguito delle modifiche e integrazioni
dell’ambiente prevede forme di
apportate dal correttivo al codice degli appalti, in RGED, partecipazione492. Con riferimento al
2017, 255; A. DI LIETO, Commenti ad artt. 23, 24, 25, 26,
27, in G. Esposito (a cura di), Commentario al codice dei 492
Sulle forme di partecipazione ai procedimenti
contratti pubblici, vol. I, Milano, 2017, 206. ambientali alla luce delle più recenti innovazioni si veda
491
La funzione e i contenuti dello studio di impatto A. RALLO, Accesso e partecipazione nei procedimenti di
ambientale sono indicati dall’art. 21 e 22 del codice valutazione di impatto ambientale, relazione svolta al
dell’ambiente. Convegno nazionale AIDAmbiente, presso l’Università

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procedimento di VAS il codice L’innovazione più significativa, però, è
dell’ambiente prevede (art. art. 12, quella prevista dall’art. 24 bis, introdotto
comma 5) che la preliminare verifica di da d.lgs. 107/2017 secondo il quale è data
assoggettabilità venga pubblicata facoltà all’amministrazione di svolgere la
integralmente nel sito web dell’autorità consultazione con la forma dell'inchiesta
competente e la conseguente proposta di pubblica. L’inchiesta si conclude con una
piano, con il rapporto ambientale (art. 14) relazione sui lavori svolti e un giudizio sui
sono pubblicati in Gazzetta Ufficiale al risultati emersi, predisposti dall'autorità
fine di essere sottoposti a consultazione. competente.
Una volta pubblicato chiunque può La previsione del modulo procedimentale
prendere visione della proposta di piano o dell’inchiesta pubblica in via generale per
programma e del relativo rapporto i procedimenti di VIA trova il suo
ambientale e presentare proprie corrispettivo nell’ambito della disciplina in
osservazioni in forma scritta, anche materia di opere pubbliche nell’art. 22 del
fornendo nuovi o ulteriori elementi codice che prevede la sottoposizione a
dibattito pubblico i progetti di fattibilità (i
conoscitivi e valutativi.
vecchi progetti preliminari) relativi alle
Come è agevole rilevare il modello di grandi opere infrastrutturali e di
partecipazione previsto si caratterizza per architettura di rilevanza sociale493. In
una similitudine con quanto previsto dalle particolare, le grandi opere
norme in materia di pianificazione infrastrutturali aventi impatto rilevante
urbanistica e territoriale. Per cui il codice sull’ambiente, sulle città e sull’assetto del
dell’ambiente prevede in attuazione dei territorio verranno sottoposte
principi di economicità e di obbligatoriamente a un dibattito pubblico
semplificazione, che le procedure di che ha come sbocco quello di raccogliere
deposito, pubblicità e partecipazione, le osservazioni da parte delle
eventualmente previste dalle vigenti amministrazioni interessate e dei soggetti
disposizioni anche regionali per specifici pubblici e privati portatori di interessi. Gli
piani e programmi, si coordinano con esiti del dibattito pubblico e le
osservazioni raccolte sono valutate in sede
quelle di cui al presente articolo, in modo
da evitare duplicazioni. 493
Sul dibattito pubblico nel nuovo codice dei
Un diverso e innovativo modulo di contratti si veda M. IMMORDINO, Commento ad art. 22, in
partecipazione viene previsto dalle norme G. Esposito (a cura di), Commentario al codice dei
in materia di VIA. Infatti, codice contratti pubblici, cit. 191; V. MANZETTI, Il dibattito
pubblico nel nuovo codice degli appalti, in
dell’ambiente prevede l’istituto Federalismi.it, 2017; G. MANFREDI, Il regolamento sul
dell’inchiesta pubblica. Il modello è più dibattito pubblico: democrazia deliberativa e sindrome
complesso rispetto a quello previsto per la nimby, in Urb. app. 2018, 604. La forma partecipativa
del dibattito pubblico si ispira all’esperienza della
VAS: il progetto viene pubblicato su sito Commission National du Débat Public (CNDP) francese,
web dell’autorità competente ed entro il ove costituisce una fase della procedura di sviluppo dei
termine di sessanta giorni chiunque abbia progetti infrastrutturali a grande impatto ambientale.
L’istituto del dibattito pubblico non trova alcun
interesse può prendere visione del riferimento né nelle Direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e
progetto e della relativa documentazione 2014/25/UE né nella previgente normativa. È stato
e presentare le proprie osservazioni previsto per la prima volta dall’articolo 1, lett. qqq),
della legge delega al Codice dei contatti 28 gennaio
all'autorità competente, anche fornendo 2016, n. 11, che ha disposo l’ “introduzione di forme di
nuovi o ulteriori elementi conoscitivi e dibattito pubblico delle comunità locali dei territori
valutativi. All’esito della consultazione interessati dalla realizzazione di grandi progetti
infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale
l’amministrazione può anche decidere di aventi impatto sull'ambiente, la città o sull'assetto del
ripubblicare il progetto per un’ulteriore territorio, prevedendo la pubblicazione on line dei
fase di consultazione. progetti e degli esiti della consultazione pubblica; le
osservazioni elaborate in sede di consultazione pubblica
entrano nella valutazione in sede di predisposizione del
degli studi del Molise in data 13 aprile 2018. progetto definitivo”.

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di predisposizione del progetto definitivo e valutativo, il dibattito previsto dal codice
sono discusse in sede di conferenze di dei contratti non ha a oggetto solo le
servizi relative all’opera. Si tratta, quindi, valutazioni relative all’impatto dell’opera
di un subprocedimento che si innesta sull’ambiente ma anche “sulle città e
nella fase di progettazione dell’opera sull’assetto del territorio”. In sostanza, nel
pubblica e ha la finalità di tentare di dibattito pubblico potrebbero rientrare
risolvere le gravi criticità legate agli anche considerazioni di tipo economico e
eventuali costi per la collettività della sociale, che, invece, rimangono fuori dalla
realizzazione di un’opera strategica prima inchiesta pubblica sulla VIA.
che venga definita la progettazione Infine, è possibile che un’opera non rientri
stessa494. Ciò in ottica di prevenzione, non né nell’ambito delle opere strategiche né
solo degli eventuali danni ambientali in quello dei progetti sottoposti a VIA e
derivanti dall’opera, ma anche dei danni perciò rimanga esclusa qualsiasi forma di
economici e costi in termini di sviluppo partecipazione pubblica diffusa.
del territorio relativi al blocco della Non sembra poter risolvere tale problema
realizzazione di opere per dissensi la norma di cui al comma 2 dell’art. 24 bis
intervenuti successivamente alla del codice dell’ambiente secondo la quale
definizione del progetto e all’avvio della per i progetti per i quali non sia stata
sua realizzazione. svolta la procedura di dibattito pubblico di
Tale ottica preventiva emerge cui al codice dei contratti è data facoltà
chiaramente se si considera che il all’amministrazione competente di
dibattito pubblico ha a oggetto il progetto consentire l’inchiesta pubblica qualora
di fattibilità dell’opera ovvero il venga richiesto dal consiglio regionale
documento di fattibilità delle alternative della Regione territorialmente interessata,
progettuali dell’opera stessa, che come ovvero da un numero di consigli comunali
visto, si considerano i documentai da rappresentativi di almeno cinquantamila
porre a fondamento della successiva residenti nei territori interessati, ovvero
attività di progettazione. da un numero di associazioni riconosciute
Il legislatore, infatti, si è reso conto che i ai sensi dell’articolo 18 della legge 8
costi sociali ed economici relativi alla luglio 1986, n. 349 , rappresentativo di
realizzazione di una infrastruttura almeno cinquantamila iscritti. Tale norma,
strategica di forte impatto ambientale infatti, si riferisce solo all’ipotesi nella
risultano essere sicuramente maggiori quale per alcune opere pubbliche non
allorché il progetto non sia stato condiviso sottoposte a dibattito pubblico, ma
dalla comunità locale dei cittadini rientranti nell’ambito di applicazione VIA,
insistenti sul territorio. possano essere altri soggetti a richiedere
Occorre rilevare che l’inchiesta pubblica tale forme di consultazione.
prevista nel codice dell’ambiente e il
A dire il vero, la circostanza che vi siano
dibattito pubblico di cui al codice dei
contratti hanno un differente ambito casi di progetti di opere non sottoposte a
applicativo sia con riferimento alle forme di consultazione diffusa non appare
categorie di opere sia con riguardo al un problema particolarmente grave e anzi
perimetro delle valutazioni da effettuare. risponde a un principio di ragionevolezza:
Mentre il dibattito pubblico si riferisce le citate forme di partecipazione, infatti,
alle opere c.d. strategiche, l’inchiesta hanno senso solo nelle ipotesi di opere la
pubblica riguarda una più ampia serie di cui realizzazione possa creare un
progetti sia pubblici sia privati sottoposti particolare “allarme” per la comunità
a VIA495. Con riferimento al perimetro locale. Altrimenti, sottoponendo a forme
494
G. MANFREDI, Il regolamento sul dibattito pubblico:
democrazia deliberativa e sindrome nimby, op.cit., 606. delle opere sottoposte a dibattito pubblico” ha previsto
495
Il D.p.c.m. 10 maggio 2018, n. 76, recante la sottoposizione al dibattito pubblico di opere con soglie
“Modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali dimensionali elevate.

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di dibattito qualsiasi tipologia di opera, si Figura centrale del procedimento è il
correrebbe il rischio di rallentare coordinatore del dibattito pubblico, che è
notevolmente la realizzazione di possibile definire il responsabile di tale
infrastrutture utili per la comunità. particolare fase, al quale sono attribuite
La disciplina del dibattito pubblico ha rilevanti funzioni nella conduzione del
ricevuto completa attuazione con il procedimento sino a quella concernente la
D.p.c.m. 10 maggio 2018, n. 76, recante redazione della relazione finale sulla
“modalità di svolgimento, tipologie e procedura499. La differenza fondamentale
soglie dimensionali delle opere sottoposte con la figura del responsabile del
a dibattito pubblico496. Con tale disciplina procedimento è che il coordinatore non è
si prevede l’istituzione della Commissione espressione dell’amministrazione
nazionale per il dibattito pubblico presso il decidente come, invece, previsto dalla
ministero delle infrastrutture497. La legge n. 241/1990. Il regolamento, infatti,
Commissione ha le funzioni di prescrive che il responsabile svolga la
formulazione di raccomandazioni propria attività con responsabilità e
sull’applicazione dell’istituto, di autonomia professionale; da ciò deriva che
monitoraggio e di vigilanza sullo sussiste una netta distinzione fra il
svolgimento delle procedure498. soggetto che valuta il progetto in dibattito
pubblico e l’amministrazione interessata.
496
Sul punto occorre osservare che anche la
Sullo schema di decreto attuativo recante modalità
di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle
norma in materia di designazione
opere sottoposte a dibattito pubblico è intervenuto il conferma la volontà di tenere distinti i due
Consiglio di Stato con il parere della commissione ruoli. Infatti, l’art. 6 del regolamento
speciale 12 febbraio 2018, n.359.
497
La Commissione ha una composizione mista Stato,
prevede che il coordinatore sia individuato
Regioni ed enti locali. su richiesta dell’amministrazione
498
In particolare, alla Commissione sono attribuite le aggiudicatrice dal Ministero competente
seguenti funzioni: “a) monitora il corretto svolgimento per materia tra i suoi dirigenti. Se
della procedura di dibattito pubblico e il rispetto della
partecipazione del pubblico, nonché la necessaria l’amministrazione aggiudicatrice è un
informazione durante la procedura; b) propone Ministero, il coordinatore viene designato
raccomandazioni di carattere generale o metodologico dalla Presidenza del Consiglio dei ministri
per il corretto svolgimento del dibattito pubblico; c)
garantisce che sia data idonea e tempestiva tra i dirigenti delle pubbliche
pubblicità ed informazione, anche attraverso la amministrazioni estranei al Ministero
pubblicazione su apposita sezione del sito internet del interessato. Se non sia possibile
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in ordine
alle determinazioni adottate per il funzionamento individuare dirigenti pubblici in grado di
della Commissione, alle modalità della procedura del ricoprire tale ruolo, il coordinatore deve
dibattito pubblico, ai pareri resi, alla documentazione essere selezionato tra professionisti con
tecnica riguardante l’intervento oggetto del dibattito
pubblico nonché ai risultati delle consultazioni in una procedura a evidenza pubblica
corso o concluse; d) organizza le attività di cui alle finalizzata all’aggiudicazione di un appalto
lettere a) e c) a livello territoriale, con il di servizi.
coinvolgimento attivo degli enti territoriali interessati
dalla realizzazione dell'opera che segnalano alla 499
Ai sensi dell’art 6, comma 6 del regolamento il
Commissione eventuali criticità relative alle modalità coordinatore individua le modalità di svolgimento del
operative e tecniche di svolgimento del dibattito dibattito pubblico stabilendo anche i temi di discussione;
pubblico e collaborano al fine di individuare le soluzioni governa lo svolgimento del procedimento stabilendo il
migliori per le comunità locali; e) presenta al Governo e calendario degli incontri e le modalità di
alle Camere, entro il 30 giugno con cadenza partecipazione e comunicazione al pubblico; valuta, la
biennale, una relazione sulle risultanze delle attività di richiesta di integrazioni e modifiche al dossier di
monitoraggio svolte nel biennio precedente, progetto; favorisce il confronto tra tutti i partecipanti al
evidenziando le criticità emerse nel corso delle dibattito coinvolgendo anche tecnici; attua il piano di
procedure di dibattito svolte, suggerendo, altresì, comunicazione e informazione al pubblico; segnala
soluzioni finalizzate ad eliminare eventuali squilibri alla Commissione eventuali anomalie nello svolgimento
nella partecipazione nonché a promuovere forme di del dibattito; redige la relazione conclusiva del dibattito
contraddittorio quali momenti di interazione pubblico.
costruttiva”.

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Il regolamento descrive le modalità l'intervento, le eventuali modifiche da
operative di svolgimento del dibattito apportare al progetto e le ragioni che
pubblico. Questo si avvia con la hanno condotto a non accogliere eventuali
presentazione e la contestuale proposte” (art. 7, comma 1 lett.d, del
pubblicazione del dossier di progetto regolamento). È chiaro che nel dossier
dell’opera ed è organizzato e gestito in finale, qualora l’amministrazione ritenga
relazione alle caratteristiche di rifiutare proposte intervenute in sede di
dell’intervento e alle peculiarità del dibattito pubblico, devono essere
contesto sociale e territoriale di adeguatamente indicate e motivate le
riferimento: esso consiste in incontri di ragioni di tale rifiuto.
informazione, approfondimento, Il dossier finale è uno dei documenti di cui
discussione e gestione dei conflitti, in l’amministrazione aggiudicatrice deve
particolare nei territori direttamente tener conto nel corso della procedura di
interessati, e nella raccolta di proposte e approvazione del progetto. Infatti, l’art. 22
posizioni da parte di cittadini, comma 4 del codice dei contratti prevede
associazioni, istituzioni. che gli esiti del dibattito pubblico e le
La fase conclusiva del dibattito è osservazioni raccolte siano valutate in
caratterizzata dalla presentazione della sede di predisposizione del progetto
relazione da parte del coordinatore che definitivo e siano discusse in sede di
contiene la sintesi dei temi, in modo conferenza di servizi relativa all’opera
imparziale, trasparente e oggettivo, delle sottoposta al dibattito pubblico.
posizioni e delle proposte emerse nel Una volta concluso il subprocedimento di
corso del dibattito nonché la descrizione dibattito pubblico, le eventuali criticità
delle questioni aperte e maggiormente emerse sono sottoposte a una nuova fase
problematiche sulle quali si chiede alla di valutazione, questa volta coinvolgente
amministrazione di prendere posizione nel tutte le amministrazioni pubbliche titolari
documento finale. della tutela di interessi pubblici nel
Tale relazione, non ha un valore di procedimento di approvazione del
predecisione e non contiene alcuna progetto. Infatti, in sede di conferenza di
proposta in relazione alle soluzioni da servizi riemergono tutti gli interessi
adottare. Da questo punto di vista i poteri sensibili, non solo quelli ambientali, che
del coordinatore si diversificano rispetto a possono essere lesi dalla realizzazione
quelli del responsabile del procedimento dell’opera pubblica. Anche tale
di cui alla legge 241/1990 il quale, invece, valutazione, così come nella fase di
può formulare proposte di provvedimenti dibattito pubblico, viene effettuata sul
da adottare. Ciò è frutto della differente progetto nella sua fase preliminare al fine
collocazione del coordinatore rispetto al di risolvere tutti i potenziali conflitti fra
responsabile del procedimento: il interessi divergenti prima che il progetto
coordinatore, infatti, è collocato in una venga ulteriormente specificato e, quindi,
posizione di indipendenza rispetto approvato.
all’amministrazione procedente.
L’atto conclusivo del subprocedimento di
dibattito pubblico, quindi, non spetta al 5) La conferenza di servizi come
coordinatore ma alla amministrazione momento di emersione degli interessi
aggiudicatrice che deve redigere il dossier sensibili nell’ottica della prevenzione.
finale, di cui la relazione fa parte
integrante. Attraverso l’atto finale si La logica della prevenzione nella fase di
valutano i risultati e le proposte emersi progettazione delle opere pubbliche
emerge con chiarezza non solo allorché si
nel corso del dibattito pubblico e si
tratti di redigere un progetto o di
“evidenzia la volontà o meno di realizzare

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discuterne i contenuti con la cittadinanza, caratteristiche sono state causa della vita
ma anche nella delicata fase della sua travagliata della conferenza di servizi.
approvazione. Proprio con riferimento Infatti, si è dimostrato estremamente
all’approvazione del progetto, infatti, difficoltoso prevedere efficaci meccanismi
viene in rilievo l’istituto della conferenza di coordinamento e composizione delle
di servizi che consente l’emersione e posizioni delle pubbliche amministrazioni
l’ulteriore ponderazione degli interessi coinvolte nei complessi procedimenti
sensibili al fine di rinvenire le migliori amministrativi oggetto di valutazione
soluzioni che consentano l’approvazione attraverso la conferenza di servizi. Da ciò
dello stesso e, quindi, il suo ulteriore le numerose incertezze normative in
sviluppo. relazione alla individuazione delle
Sono fin troppo noti il dibattito sulla modalità per la conclusione della
natura giuridica della conferenza di conferenza e per il superamento dei
servizi nonché le vicissitudini dell’istituto dissensi espressi dalle amministrazioni
legate alle sue innumerevoli riforme per interessate.
poterne dare conto in questa sede500. I punti che interessano ai fini del presente
Infatti, la conferenza di servizi ha lavoro riguardano il ruolo della conferenza
rappresentato una autentica rivoluzione di servizi nella progettazione e le modalità
nel modo di concepire l’azione della attraverso le quali vengono ponderati gli
pubblica amministrazione501 costituendo il interessi sensibili ai fini dell’affermazione
simbolo della modificazione dei paradigmi del principio di prevenzione.
consueti del diritto amministrativo502. È L’art. 27 del codice dei contratti richiama
istituto che ha avuto come obiettivo quello espressamente le norme di cui alla legge
di adeguare la funzionalità 241/1990 sulla conferenza di servizi e, in
dell’amministrazione alla “sfida della particolare, l’art. 14 bis, della citata legge,
complessità”503, con l’evidente scopo di secondo il quale nelle procedure di
snellire i tempi della procedura realizzazione di opere pubbliche e di
concentrandone l’esito in un unico interesse pubblico, la conferenza di servizi
provvedimento504. Inoltre, ha si esprime sul progetto di fattibilità, al fine
profondamente innovato le modalità di indicare le condizioni per ottenere, in
attraverso le quali le pubbliche relazione al progetto definitivo, le intese, i
amministrazioni determinano la loro pareri, le concessioni, le autorizzazioni, le
volontà provvedimentale alterando la licenze, i nullaosta e gli assensi,
tradizionale regola di esercizio dei poteri comunque denominati, richiesti dalla
discrezionali505. Ma proprio tali innovative normativa.
500 Nella logica preventiva è sicuramente
Sulla ultima riforma della conferenza di servizi si
vedano: L. DE LUCIA, La conferenza di servizi nel d.lgs.
rilevante la circostanza che la conferenza
30 giugno 2016 n. 127, in Riv. giur. urb., 2016, 12 ss.; E. si pronunci su progetti che ancora si
SCOTTI, La nuova disciplina della conferenza di servizi devono sviluppare e dettagliare e che in
tra semplificazione e pluralismo, in Federalismi.it, 2016; tale sede, secondo anche quanto previsto
Id., La conferenza di servizi, in A. Romano (a cura di),
L'azione amministrativa, Torino, 2016, 457; G. SORICELLI,
dal codice dei contratti, si debbano
La natura giuridica della conferenza di servizi dopo la risolvere tutti i conflitti tra le
riforma Madia, in Federalismi.it, 2016; G. PAGLIARI, La amministrazioni e i soggetti coinvolti nella
conferenza di servizi, in M.A. Sandulli (a cura di), realizzazione dell’opera. In tal senso, è
Codice dell’azione amministrativa, cit., 704.
501
significativo il dettato dell’art. 27 del
F.G. SCOCA., Analisi giuridica della conferenza di
servizi, in Dir. amm., 1999, 262. codice dei contratti allorché prevede che
502
S. CASSESE, L’arena pubblica. Nuovi paradigmi per tutte le amministrazioni e i soggetti
lo Stato, in Riv. trim. dir. pubbl., 2001, 621. invitati, compresi gli enti gestori di servizi
503
D. D’ORSOGNA, Conferenza di servizi e pubblici a rete per i quali possono
amministrazione della complessità, Torino, 2002. riscontrarsi interferenze con il progetto,
504
G. PAGLIARI, La conferenza di servizi, cit., 704.
505 siano obbligati a pronunciarsi sulla
Si veda sul tema alla luce delle recenti modifiche
legislative G. TROPEA, La discrezionalità amministrativa localizzazione e sul tracciato dell’opera,
tra semplificazioni e liberalizzazioni anche alla luce anche presentando proposte modificative,
della legge n. 124/2015, in Dir. amm., 2016, 107.

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nonché a comunicare l’eventuale potere sostitutorio a livello politico
necessità di opere mitigatrici e (Consiglio dei ministri), che risolveva la
compensative dell'impatto. In sede di questione con un atto definito
conferenza gli enti gestori di servizi espressamente di alta amministrazione506.
pubblici a rete forniscono anche il Si trattava di un bilanciamento fra gli
cronoprogramma di risoluzione delle interessi sensibili, primo fra tutti quello
interferenze. La norma, poi, prevede che dell’ambiente, con altri interessi che
le conclusioni adottate dalla conferenza in potevano essere altrettanto
merito alla localizzazione o al tracciato, costituzionalmente rilevanti, si pensi allo
nonché alla risoluzione delle interferenze sviluppo economico e al lavoro, effettuato
e alle opere mitigatrici e compensative, correttamente in sede politica. La
una volta risolte eventuali questioni soluzione veniva individuata prima che
relative alla gestione del dissenso non dell’adozione dell’atto finale della
possano essere modificate in sede di conferenza di servizi. In tal modo, in ottica
approvazione dei successivi livelli preventiva, tutti i conflitti venivano risolti
progettuali, a meno del ritiro e della prima di adottare una qualsiasi decisione
ripresentazione di un nuovo progetto di finale.
fattibilità. Tale meccanismo è stato radicalmente
In tale modo, la norma del codice dei modificato507. Come è noto, la nuova
contratti pubblici intende blindare quanto normativa in materia prevede che la
deciso in seno alla conferenza di servizi e, conferenza di servizi adotti comunque una
di conseguenza, prevedere una definitiva decisione la cui immediata efficacia viene
risoluzione dei conflitti, di qualsiasi sospesa se siano stati espressi dissensi
natura, che intervengono sul progetto. È
chiaro che in questa sede, proprio per 506
Recentemente, la Corte di Cassazione (Cass. civ.,
dirimere qualsiasi tipo di conflitto, la sez. un., 16 aprile 2018, n. 9338) ha precisato che il
conferenza dovrà tenere in debito conto dissenso motivato espresso, in sede di conferenza di
servizi, da un’amministrazione preposta alla tutela di un
quanto emerso in sede di dibattito interesse sensibile determina, ai fini dell’esercizio del
pubblico e adeguatamente motivare su potere provvedimentale, un difetto assoluto di
scelte contrastanti con le proposte e le attribuzione alla pubblica amministrazione procedente
osservazioni intervenute durate tale la quale, ove intenda comunque insistere, deve
necessariamente rimettere la decisione al consiglio dei
subprocedimento. ministri, cui spetta la competenza a decidere ex art.
Di conseguenza, a meno che non vengano 14 quater l. n. 241 del 1990, indipendentemente da
in rilievo eventi imprevedibili, le soluzioni qualsivoglia riserva espressa dalla conferenza in ordine
progettuali uscite dalla conferenza di a tale rimessione o dalla valutazione degli interessi
coinvolti. Tale conclusione è destinata a essere superata
servizi non dovrebbero essere più messe dalle modifiche legislative in materia di gestione del
in discussione. dissenso, però è sicuramente interessante la
Se la logica della prevenzione qualificazione e il peso che la Corte ha attribuito al
contraddistingue l’iter di approvazione di dissenso qualificato come presupposto fondante del
potere di decisione dell’amministrazione procedente.
progetti nella conferenza di servizi, 507
Si veda sul punto F. SCALIA, Il silenzio assenso
occorre verificare se tale logica
nelle cd. materie sensibili alla luce della riforma Madia,
sovraintende anche alle nuove modalità di in Urb.app., 2016, 11; M. SANTINI, La conferenza di
gestione dei dissensi qualificati. servizi dopo la riforma Madia: questione di (ulteriori)
Certamente risponde alla logica norme o di cultura?, in Urb.app., 2016, 129: P. MARZARO,
preventiva la circostanza che l’interesse Il coordinamento orizzontale tra amministrazioni: l'art.
17 bis l. n. 241 del 1990, dopo l'intervento del consiglio
ambientale sia considerato come primario di stato - Rilevanza dell'istituto nella co-gestione
e che, quindi, il dissenso espresso da dell'interesse paesaggistico e rapporti con la conferenza
un’amministrazione portatrice di tale di servizi, in Riv. giur. urb., 2016, 10; A. MOLITERNI,
interesse debba essere trattato in maniera Semplificazione amministrativa e tutela degli interessi
sensibili: alla ricerca di un equilibrio, in Dir. amm., 2017,
differente rispetto agli altri atti di 699; G. MARI, Primarietà degli interessi sensibili e
dissenso. relativa garanzia nel silenzio assenso tra PP.AA. e nella
A tal fine la soluzione adottata in conferenza di servizi, in RGED, 2017, 305.
precedenza è stata quella di prevedere un

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qualificati. Nessun dissenso, quindi, può alla conferenza dai propri organi
impedire l’adozione del provvedimento 508
tecnici . Secondo tale ricostruzione,
finale. Successivamente, entro dieci giorni poiché sussiste la separazione tra attività
dalla determinazione motivata di di indirizzo e quella di gestione, il vaglio
conclusione della conferenza, le del Ministro potrebbe essere ritenuto non
amministrazioni preposte alla tutela come mero riesame del diniego, con
ambientale, paesaggistico-territoriale, del
esclusivo riferimento all'interesse curato
patrimonio storico-artistico o alla tutela
della salute e della pubblica incolumità dal proprio Ministero, ma come filtro
possono proporre opposizione al politico rispetto alla scelta di far valere il
Presidente del Consiglio dei ministri a dissenso (in materie, tra l’altro, di regola
condizione che abbiano espresso in modo connotate da alto tasso di discrezionalità
inequivoco il proprio motivato dissenso tecnica), anticipando valutazioni politico-
prima della conclusione dei lavori della amministrative al momento della
conferenza. Se l’intesa non viene proposizione dell’opposizione.
raggiunta la questione sarà rimessa al Nella sostanza l’opposizione si
Consiglio dei ministri, il quale connoterebbe di una valenza politica,
respingendo l’opposizione farà acquisire peraltro non necessariamente legata alle
immediata efficacia alla delibera della valutazioni di competenza del ministero
conferenza. cui spetta tale facoltà.
Occorre chiedersi se tale innovativo
Il tema è di interesse e ripropone il
meccanismo consenta una accurata
dilemma del possibile contrasto, mai
valutazione delle ragioni del dissenso su
sopito, fra centro decisionale politico e
interessi sensibili. Sul punto si osserva
amministrativo.
che la ratio fondamentale della riforma è
Per quanto la decisione di opposizione
stata quella di semplificare il meccanismo
possa essere rimessa all’organo politico si
decisionale. Infatti, la conferenza si
ritiene il dissenso qualificato, prima di
conclude sempre con un provvedimento
essere espresso, debba essere frutto di
finale. Tale intento viene ulteriormente in
un’attenta valutazione non solo tecnica in
evidenza allorché si rifletta sulla
sede ministeriale e che, una volta
circostanza che la fase di risoluzione del
espresso porterà nella maggior parte dei
conflitto con la riforma ha assunto una
casi alla proposizione di un atto di
natura eventuale legata alla proposizione
opposizione. Sarebbe, infatti, ben difficile
della opposizione. A dire il vero anche per il Ministro sconfessare
l’eventualità della fase oppositiva nei fatti l’indirizzo tecnico amministrativo
potrà essere attenuata allorché si dichiarato in seno alla conferenza di
consideri che ben difficilmente servizi. Inoltre, il Ministro nel decidere se
un’amministrazione si discosterà dal proporre opposizione pone in essere
dissenso espresso, solo dieci giorni prima, valutazioni che riguardano esclusivamente
in seno alla conferenza di servizi. Sul il dissenso proposto dalla sua
punto, però, recente dottrina ha osservato amministrazione e non pone in essere
che il meccanismo così delineato non alcun filtro politico relativo a ulteriori
assicura agli interessi primari quella interessi coinvolti. Il luogo deputato per
garanzia minima di salvaguardia del operare valutazioni sia tecniche sia
nucleo essenziale dell'interesse sensibile, politiche in relazione alla risoluzione delle
ciò anche alla luce della circostanza che controversie rimane sempre il Consiglio
l’opposizione viene proposta, per le dei ministri; si ritiene, pertanto, che tali
amministrazioni statali, dal Ministro valutazioni non possano essere anticipate
competente il quale ben potrebbe
smentire il “dissenso” espresso in seno
508
G. MARI, op. cit., 305. Sul punto si veda anche F.
SCALIA, Prospettive, cit., 653.

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alla fase di decisione in ordine alla allargare l’ambito di applicazione: infatti,
proposizione della opposizione. Un il nuovo art. 14, comma 4, prevede che
eventuale nuovo indirizzo radicalmente “qualora un progetto sia sottoposto a
difforme da quanto espresso in seno alla valutazione di impatto ambientale, tutte le
conferenza di servizi dovrebbe essere autorizzazioni, intese, concessioni,
adeguatamente motivato dal Ministro licenze, pareri, nulla osta e assensi
comunque denominati, necessari alla
“dissenziente sul dissenso”, così come
realizzazione del medesimo progetto,
accade tutte le volte in cui l’organo della vengono acquisiti nell’ambito della
pubblica amministrazione competente ad conferenza di servizi di cui all’articolo 25,
adottare il provvedimento finale ritiene di comma 3 del decreto legislativo 3 aprile
non dover seguire le risultanze istruttorie 2006, n. 152”. Si tratta di una notevole
raggiunte da responsabile del misura semplificatoria che consente di
procedimento amministrativo. Ciò, prevedere nel procedimento di
peraltro, comporta che il diniego di approvazione del progetto una sola
proporre opposizione potrebbe essere conferenza di servizi. La legge n.
oggetto di impugnazione dinanzi al 241/1990, infatti, prevede l’integrazione
giudice amministrativo per palese delle due citate conferenze di servizi per
contraddittorietà con il provvedimento di cui il giudizio di compatibilità ambientale
dissenso espresso solo dieci giorni prima. espresso a seguito dei lavori della
conferenza andrà a sostituire tutti gli atti
Al di là di queste considerazioni, la
di assenso necessari per l’approvazione
soluzione legislativa sembra aver del progetto e non solo quelli ambientali
individuato un buon punto di equilibrio. necessari per la VIA509.
Infatti, una volta proposta opposizione Secondo questa nuova conformazione,
viene, come in passato, garantita quindi, la valutazione dell’impatto
un’adeguata e accurata valutazione delle ambientale del progetto di opera dal
ragioni del dissenso evidenziate da punto di vista funzionale si intreccia con il
amministrazioni preposte alla tutela di procedimento di approvazione in seno alla
interessi sensibili e al tempo stesso conferenza di servizi del progetto
rappresenta una soluzione che potrebbe dell’opera pubblica510.
comportare una semplificazione delle 509
decisioni. Infatti, il rimedio oppositivo, Questa conferenza viene convocata ai sensi
dell’articolo 14-ter non oltre dieci giorni dall’esito della
eventuale e successivo, consente da un verifica documentale, di cui all’articolo 23, comma 4, del
lato di semplificare la procedura, poiché decreto legislativo n. 152 del 2006. Ciò consente
interviene a deliberazione già acquisita e all’amministrazione di verificare la completezza della
documentazione prima di indire la conferenza di servizi
dall’altro comunque di valutare in sede e di avviare i lavori della conferenza prima possibile
“politica” le ragioni degli interessi delle garantendone l’operatività in contemporanea allo
amministrazioni dissenzienti se l’intesa svolgimento delle consultazioni previste dalla procedura
con le amministrazioni dissenzienti non Via. Il termine per la conclusione della conferenza è
quello previsto dal codice dell’ambiente.
viene trovata. 510
La disciplina della conferenza di servizi in materia
All’esame della conferenza di servizi di VIA non è stata intaccata dalla recentissima decisione
possano venire in rilievo sia progetti di della Corte costituzionale 14 novembre 2018, n. 198. In
opere non soggette a VIA sia progetti di tale sede alcune regioni e province autonome avevano
opere sottoposte a tale valutazione. In impugnato la nuova normativa in materia di VIA di cui al
d.lgs. 194/2017, ritenendo che la previsione di una
questo secondo caso, si pone un problema conferenza di servizi unica in materia di VIA ledesse le
di sovrapposizione di procedure. Infatti, il competenze regionali sia legislative sia amministrative
codice dell’ambiente prevede una apposita in materia di rilascio di provvedimenti in materia
conferenza per l’acquisizione degli atti di ambientale. In particolare, si afferma il procedimento
assenso in materia ambientale, ma la delineato sarebbe altresì lesivo del principio di buon
andamento ex art. 97 Cost., perché non vi sarebbe alcun
normativa del nuovo decreto legislativo coordinamento con altri procedimenti, essendo
che modifica la legge 241/1990 ne sembra attribuito a un’unica autorità, priva di competenze
tecniche, il relativo potere amministrativo. La Corte,

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mera potenzialità di un pericolo per
6) Le normative tecniche per la l’incolumità pubblica, ritiene superflua
progettazione: l’esempio della ogni indagine sulla sussistenza del
normativa antisimica. pericolo; vi è una presunzione assoluta di
pericolo che deriva dalla classificazione di
Nell’ambito dell’attività di progettazione, una zona come sismica. Da tale
il principio di prevenzione viene in rilievo
classificazione sorge un pericolo per
anche con riferimento all’utilizzo della
normativa tecnica come quella l’incolumità pubblica e, quindi, scatta la
antisismica: in questo caso la prevenzione misura preventiva513. In questo caso, il
mira ad assicurare la tutela della principio di prevenzione viene in rilievo
incolumità pubblica, da conseguire sia con riferimento alla fase della
attraverso la sicurezza delle abitazioni, compatibilità degli strumenti urbanistici
più che la protezione ambientale511. sia con riferimento alla vera e propria
Se, come detto, la prevenzione tende a progettazione dell’opera. Da ciò deriva il
stabilisce disposizioni volte a evitare che carattere “preventivo” della normativa
si produca un danno irreversibile a antisimica. Tale concetto è stato ribadito
persone o cose a causa di eventi e dalla Corte costituzionale con la decisione
comportamenti il cui rischio fattuale è 21 febbraio 2017, n. 60 secondo la quale
certo, a differenza della precauzione che le disposizioni di leggi regionali che
tende a prevenire rischi in situazioni di
intervengono sulla disciplina degli
incertezza, la normativa antisismica opera
proprio nel senso della prevenzione512. interventi edilizi in zone sismiche devono
Infatti, in questo caso non è possibile essere ricondotte all’ambito materiale del
ritenere applicabile precauzione perché la “governo del territorio” nonché a quello
normativa antisismica, con riguardo alla relativo alla “protezione civile”, per i
profili concernenti la tutela dell’incolumità
rigettando le questioni proposte, ha precisato che la pubblica. In particolare, la normativa
competenza legislativa in materia di tutela dell’ambiente
è statale e che “la norma censurata non comporti alcun statale in materia di criteri per
assorbimento dei singoli titoli autorizzatori necessari l’individuazione delle zone sismiche e per
alla realizzazione dell’opera. Il provvedimento unico non la costruzione in tali zone è orientato ad
sostituisce i diversi provvedimenti emessi all’esito dei
procedimenti amministrativi, di competenza esigere una vigilanza assidua “attesa la
eventualmente anche regionale, che possono interessare rilevanza del bene protetto, che trascende
la realizzazione del progetto, ma li ricomprende nella l’ambito della disciplina del territorio per
determinazione che conclude la conferenza di servizi”
(…) “Esso ha, dunque, una natura per così dire unitaria, attingere a valori di tutela dell’incolumità
includendo in un unico atto i singoli titoli abilitativi pubblica che fanno capo alla materia della
emessi a seguito della conferenza di servizi che, come protezione civile, per la quale ugualmente
noto, riunisce in unica sede decisoria le diverse
amministrazioni competenti. Secondo una ipotesi già compete allo Stato la determinazione dei
prevista dal decreto legislativo 30 giugno 2016, n. 127 principi fondamentali”514.
(Norme per il riordino della disciplina in materia di
conferenze di servizi, in attuazione dell’articolo 2 della 513
legge 7 agosto 2015, n. 124) e ora disciplinata dall’art. Tale normativa opera per la tutela dell’incolumità
24 del decreto legislativo censurato, il provvedimento pubblica che si può definire (traendo ispirazione dalle
unico regionale non è quindi un atto sostitutivo, bensì norme di carattere penalistico) come un bene giuridico a
comprensivo delle altre autorizzazioni necessarie alla titolarità diffusa e non personalizzabile giacché è
realizzazione del progetto”. impossibile individuare un titolare esclusivo: la titolarità
511
A. CROSETTI, La normativa antisismica quale spetta alla collettività diffusa (interessi adespoti). Le
strumento preventivo dell’incolumità pubblica, in Riv. norme antisismiche mirano sia a tutelare l’incolumità e
giur. ed., 2011, 261. Sulle costruzioni in zona sismica si la salute del singolo individuo sia a proteggere la vita,
vedano gli artt. 83 e ss del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 l’integrità fisica e la salute di pluralità indeterminate di
(Testo unico edilizia). Per l’analisi delle recenti persone.
modifiche alle norme tecniche in materia di costruzioni 514
Corte cost. 5 maggio 2006, n. 186. Come noto allo
in zona sismica si veda E. AMANTE, Nuove norme Stato compete la determinazione dei criteri per
tecniche per la costruzioni e zonizzazione sismica, in l’individuazione delle zone sismiche e delle norme
Urb. app., 2018, 487. tecniche relative alle costruzioni, mentre alle regioni
512
A CROSETTI, op. cit., 262. compete la concreta individuazione delle zone sismiche

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La dichiarazione di zona sismica ha una sicurezza. È stato correttamente rilevato
immediata ricaduta sui procedimenti di che in questi casi non sussistono spazi di
pianificazione urbanistica e territoriale in apprezzamento discrezionale, dovendosi
quanto l’adozione di qualsiasi strumento utilizzare criteri oggettivi e congrui
urbanistico (sia generale sia derivanti dalle scienze ingegneristiche516.
particolareggiato) deve essere preceduto Per cui si tratta di norme precettive sia
dal parere obbligatorio dell’ufficio tecnico per le opere pubbliche, sia per le
regionale (già Genio civile): ciò deve costruzioni private al fine di assicurare
avvenire prima dell’adozione ai fini della un'idonea tutela a tutta una serie di
verifica della compatibilità delle rispettive interessi collettivi, quali incolumità,
previsioni con le condizioni sicurezza, ambiente, salute, con un
geomorfologiche del territorio. Si vuole elevato livello di protezione517.
evitare in via preventiva che le scelte Nell’ottica di prevenzione, alla normativa
pianificatorie degli enti locali possano antisismica si aggiungono disposizioni
collidere con le esigenze di tutela del dettate ai fini di ridurre, nei limiti del
territorio in considerazione dei rischi possibile, le conseguenze dell’evento
geomorfologici del terreno dichiarato calamitoso; si tratta di norme che possono
sismico. considerarsi come di “primo soccorso”,
Ma la prevenzione agisce anche con emanate nell’immediatezza dell’evento e
riferimento alle norme tecniche per la norme di ripristino anche dal punto di
costruzione di edifici previste dal testo vista socio economico delle zone colpite
unico in materia edilizia (D.P.R. 6 giugno dell’evento.
2001, n.380)515. Anche in questo caso vige Le citate categorie normative introducono
una presunzione assoluta di pericolo tanto il delicato tema del rapporto tra il
è vero che le norme tecniche si basano su principio di prevenzione e i suoi strumenti
dettami di una certa scienza specialistica attuativi (come la VIA e la VAS) e le
e pongono in via generale le regole di esigenze di celerità connesse alla gestione
comportamento relative all’attività delle emergenze. Basti pensare al caso
edilizia, necessarie a garantire stabilità e delle azioni in materia di protezioni civile
e la necessaria sottoposizione di alcuni
e l’aggiornamento di tali elenchi. Tal ripartizione deriva
dal d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 (art. 54 e art 93). Tale
progetti alla valutazione di impatto
ripartizione è stata confermata dal testo unico in ambientale. La VIA rappresenta il centro
materia edilizia che, inoltre, prevede l’obbligo di di gravità del sistema delle tutele
autorizzazione per i lavori da eseguirsi nelle località ambientali518 ma nell’ipotesi in cui vi sia
sismiche, ad eccezione di quelle a bassa sismicità;
l’obbligo di previa denunzia per le costruzioni,
da gestire un’emergenza, sia il codice
riparazioni e sopraelevazioni in tutte le zone sismiche, dell’ambiente (art. 6 comma 4) sia la
anche a bassa sismicità; mentre nessun adempimento nuova direttiva n. 2014/52/UE del 16
nessun adempimento, sostanziale o procedimentale, per aprile 2014 escludono che le norme in
le zone non ricomprese nella classificazione sismica. materia di VIA debbano applicarsi ai piani
515
A. CROSETTI, La disciplina dell’attività edilizia tra
norme regolamentari e norme tecniche, in RGED, 2016, di protezione civile in caso di pericolo per
165. Le norme tecniche diversi gradi di sismicità, l’incolumità pubblica. La stessa nuova
definiscono: l’altezza massima degli edifici in relazione direttiva VIA afferma che “l’esperienza ha
al sistema costruttivo, al grado di sismicità della zona ed dimostrato che, nel caso dei progetti
alle larghezze stradali; le distanze minime consentite tra aventi quale unica finalità la risposta alle
gli edifici e giunzioni tra edifici contigui; le azioni
sismiche orizzontali e verticali da tenere in conto del
emergenze che riguardano la protezione
dimensionamento degli elementi delle costruzioni e delle civile, l'osservanza della direttiva 2011/92/
loro giunzioni; il dimensionamento e la verifica delle UE potrebbe avere effetti negativi,
diverse parti delle costruzioni; le tipologie costruttive segnatamente sull'ambiente, ed è dunque
per le fondazioni e le parti in elevazione. Sul punto
516
occorre rilevare che le norme tecniche in materia A. CROSETTI, La disciplina dell’attività edilizia, cit.,
sismica sono state ridefinite con il d.m. 17 gennaio 2018. 165.
517
Tale normativa tecnica è intervenuta sui requisiti dei A. CROSETTI, La disciplina dell’attività edilizia, cit.,
materiali utilizzati per uso strutturale e sui coefficienti 165.
518
che determinano le caratteristiche degli elementi R. FERRARA, I principi comunitari della tutela
portanti degli edifici sia pubblici sia privati. dell’ambiente, in Dir. amm., 2005, 516.

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opportuno, ove del caso, autorizzare gli . Considerazioni conclusive.
Stati membri a non applicare la
direttiva”(Cons. 20) e che al paragrafo 3: La disamina relativa alle fasi relative alla
“Gli Stati membri possono decidere, dopo programmazione e progettazione dei
una valutazione caso per caso e se così lavori pubblici dimostra come tale
disposto dalla normativa nazionale, di non disciplina sia pervasa dal principio di
applicare la presente direttiva a progetti, prevenzione con riferimento a vari aspetti:
o parti di progetti, aventi quale unico in via principale la prevenzione opera sul
obiettivo la difesa o a progetti aventi quali versante ambientale, su quello della
unico obiettivo la risposta alle emergenze incolumità pubblica e anche, se così si può
che riguardano la protezione civile”. dire, su quello della razionalizzazione
Occorre, però, chiedersi sulla base di della spesa pubblica allorché viene in
quali presupposti la prevenzione deve rilievo la normativa sulla
cedere il passo alle esigenze di celerità programmazione.
derivanti dalla gestione delle situazioni La precauzione, invece, sembra non
emergenziali. La giurisprudenza trovare adeguato spazio per cui si può
amministrativa ha affermato che in caso di affermare che non costituisca un principio
calamità per le quali sia stato dichiarato lo ispiratore della disciplina dei lavori
stato di emergenza e solo in specifici casi pubblici.
in cui la situazione d’emergenza sia In via generale, si può osservare come
particolarmente urgente al punto da non l’attività di scelta delle pubbliche
consentire l’adempimento degli obblighi amministrazioni in tali ambiti venga
imposti dalla normativa vigente in materia gradatamente a essere compressa sulla
d’impatto ambientale per garantire la base di indicazioni tecnico scientifiche
messa in sicurezza di immobili e persone rispondenti alla logica della prevenzione.
da situazioni di pericolo immediato non Si passa, infatti, da quella che si può
altrimenti eliminabile, sono esclusi dalla definire discrezionalità “programmatoria”,
procedura di valutazione di impatto nella quale il principio della prevenzione
ambientale singoli interventi disposti in fornisce una guida anche per decisioni
via d’urgenza. In altri termini, la strategiche della pubblica
dichiarazione dello stato di emergenza per amministrazione fino ad arrivare alla
calamità è condizione necessaria ma non attuazione delle scelte nell’ambito
sufficiente per legittimare l’esclusione dell’attività di progettazione delle opere
della procedura di VIA essendo altresì pubbliche, comprese quelle relative a
richiesta la presenza di una situazione di progettazioni in particolari condizioni,
emergenza particolarmente urgente come nelle zone sismiche, che sono
nonché la presenza di una situazione di improntate a criteri tecnici e scientifici
pericolo immediato non altrimenti fondati essenzialmente. In questo caso, il
eliminabile. Va da sé che la sussistenza dei principio di prevenzione è parametro
presupposti per escludere la procedura di fondamentale non per scelte strategiche
VIA devono essere puntualmente indicati ma per scelte tecnico scientifiche.520.
nell’ambito del procedimento svolto senza sussista senz’altro quando si tratta di individuare un
esperire la valutazione di impatto altro sito idoneo presso il quale trasferire la frazione de
ambientale e devono trovare stretta localizzata; il tema è quello dell’ampiezza del potere
connessione con il concreto dato delle ordinanze extra ordinem, ex art. 5 l. n. 225/1992.
520
emergenziale519. La discrezionalità programmatoria assume una
veste moltiforme con il progredire delle fasi in cui essa
519
si svolge. Infatti, nella fase di selezione o
Tar Lazio, sez. III, 3292/2010 la fattispecie concretizzazione degli interessi, la scelta assume la
riguardava la costruzione di un intero nuovo paese nelle massima latitudine possibile (similmente a quanto
vicinanze del precedente agglomerato senza tuttavia accade nella attività di indirizzo); nella fase di
espletare la necessaria procedura di via; se la presenza individuazione e predisposizione dei mezzi, la
di un pericolo immediato non altrimenti eliminabile per discrezionalità è più limitata deve tenere in debito conto
la messa in sicurezza di persone ed immobili è gli interessi individuati e, innanzitutto, operare scelte
ipotizzabile con riferimento alla necessità di programmatorie proporzionate e funzionali al
delocalizzare un sito, non può certo ritenersi che raggiungimento delle finalità previste, anche attraverso

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Altra conclusione che è possibile trarre residenti in un territorio sono il frutto di
dalla analisi effettuata e che gli strumenti strumentalizzazione politica, ma in altri
giuridici previsti dalla legislazione si casi sono rappresentazione delle paure
possono considerare adeguati per far della cittadinanza, paure che si fondano
fronte ai pericoli e ai rischi legati alla sulla incertezza delle ricadute
realizzazione di interventi infrastrutturali. sull’ambiente e sulla sicurezza stessa
Tale circostanza, quindi, dovrebbe della popolazione522. Si tratta di paure che
contribuire a incrementare la politica derivano dalla percezione di rischi, e,
della realizzazione di infrastrutture quindi, pericoli che possono derivare dal
pubbliche e non frenare un settore che ha turbamento del precedente equilibrio (c.d.
sempre rappresentano un fattore rilevante sindrome del Not In My Back Yard,
per la crescita economica. Una efficace NINBY, che sembra venire in rilievo a ogni
politica infrastrutturale, infatti, non ha cambiamento più o meno rilevante per lo
solo un positivo impatto sul livello sviluppo della vita civile e economica degli
occupazionale, ma è indispensabile volano Stati)523.
per l’economia nonché fattore di impulso 522
Sul tema è fondamentale U. BECK, La società del
alla modernizzazione di un territorio. Per
rischio. Verso una seconda modernità, Roma, ristamp.
tali motivi, storicamente la politica 2017, per l’analisi dei cambiamenti nella società
infrastrutturale rientra tra i più moderna sono stati apportati dal tema del rischio
significativi settori di intervento dei (soprattutto di carattere ambientale), della sua
pubblici poteri nell’economia. percezione da parte della collettività e della sua
Il problema fondamentale in tale settore gestione. Da tale analisi, posta in essere agli inizi degli
anni ’80, si percepivano i profondi cambiamenti rispetto
non risiede tanto nella previsione di ai cardini fondamentali della società moderna fondate
adeguati strumenti giuridici quanto sulle rivoluzioni industriali, che avrebbero portato al
piuttosto nei pericoli derivanti dalle centro della discussione sociologica la percezione die
carenze di adeguata attività di rischi e la loro dimensione sociale. Tali cambiamenti
monitoraggio e controllo nella fase di avrebbero anche comportato la messa in discussione del
valore della scienza e della tecnologia, che proprio quei
realizzazione delle opere pubbliche521. E
rischi e quei pericoli hanno introdotto. L’Autore si
ciò a partire alla prima fondamentale fase poneva anche l’interrogativo del ruolo della politica
di controllo in fase esecutiva che riguarda nella società del rischio, ruolo che deve necessariamente
i materiali utilizzati fino ad arrivare alla essere quello di prevedere e gestire il rischio, prevenire
fase della collaudazione delle l’emergenza, in rapporto di stretta collaborazione con la
infrastrutture. Da tali carenze, infatti, scienza e la tecnica. Ma già l’Autore metteva in luce che
la scienza, foriera di rischi, aveva perso il monopolio
possono derivare conseguenze che spesso sulla verità. Alla verità scientifica se ne affacciano altre
si manifestano in maniera drammatica con presunte o pseudo scientifiche, verità relative che
un forte impatto sulla collettività. facendo breccia nella collettività a loro volta possono
L’emergere di tali aspetti patologici creare discussioni pericolose e, quindi, altri è più
dell’attività di esecuzione delle opere pericolosi rischi. Veniva previsto, inoltre, il ruolo che i
nuovi mezzi di comunicazione avrebbero potuto avere in
pubbliche ha contribuito, in tempi recenti,
tale contesto, ruolo che oggi appare chiaro considerando
a incrementare fenomeni di protesta, di la rivoluzione della Information technology (IT). Infatti,
opposizione alla costruzione di opere che viene ritenuta di fondamentale importanza la lotta per il
sono ritenute indispensabili per il monopolio dei flussi informativi, questa viene
progresso economico e sociale. Spesso considerata come il problema centrale per le “aziende”
l’opposizione a interventi che mirano al del futuro: “non è difficile prevedere che nelle dispute
organizzative del futuro queste lotte di potere per la
miglioramento della qualità della vita dei distribuzione e per il coefficiente di distribuzione dei
l’esercizio scelte di tipo tecnico; infine, a seguito della flussi informativi diventeranno un importante fonte di
attuazione dei controlli, che hanno anche una funzione conflitto” (op. cit., 301).
523
correttiva del sistema, la discrezionalità programmatoria Si veda G. DE LUCA, NIMBY, effetto di, in
si restringe ulteriormente, dovendo l’amministrazione Dizionario di Economia e Finanza Treccani (2012), in
operare le correzione della precedente scelta in funzione www.treccani.it. Si precisa che l’espressione indica
di quanto emerso dal controllo. l’opposizione di uno o più membri di una comunità locale
521
Sul punto di fondamentale importanza è il d.m. 7 a ospitare opere di interesse generale sul proprio
marzo 2018, n. 49, in materia di direzione lavori e di territorio, pur riconoscendone, a volte, la desiderabilità
contabilità, adottato in attuazione alle norme del codice sociale, mentre in altri casi l’opposizione riguarda opere
dei contratti. indesiderate, perché considerate una minaccia alla

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L’aumento dei rischi (e, in particolare, di
quelli di carattere ambientale) ha, infatti,
posto le basi per una diffidenza sempre
più profonda nel progresso scientifico e
tecnologico e nello sviluppo armonico di
progresso scientifico e progresso
524
sociale .
Tali paure a volte sono indotte, coltivate e
amplificate dalla cattiva informazione, da
quella che, in termini filosofici e
sociologici, viene chiamata “post verità” e
che, più comunemente, viene assimilata al
fenomeno delle c.d. fake news525, laddove
le bugie vengono spacciate per verità
alternative attraverso la forza virale del
web526.
Un via per combattere tale pericolosa
tendenza è quella di affermare con forza
la prevalenza della tecnica e della scienza,
il metodo scientifico come colonna portate
del progresso, in grado di dimostrare la
vacuità di critiche fondate su dicerie e
dati falsi e, in secondo luogo, favorire
forme di confronto e dibattito pubblico in
grado di alimentare lo sviluppo di un
pensiero genuinamente critico.

salute o alla sicurezza, oppure perché a essa si associa


una riduzione dello status di un quartiere o di un’area
geografica.
524
U. BECK, op. cit., 280.
525
Per un primo approccio al fenomeno della post
verità si veda G. MADDALENA, G. GILI, Chi ha paura della
post verità? Effetti di una parabola culturale, Genova
2018; M. FERRARIS, Postverità e altri enigmi, Bologna
2017.
526
È di tutta evidenza l’effetto dirompente della
rivoluzione digitale e soprattutto dello sconvolgimento
delle classiche strutture sociali e produttive moderne
apportato dall’affermazione del web tanto da far
affermare che ci si trova di fronte a una rivoluzione
tecnologica, sociale e antropologica di cui non si sono
ancora prese le misure, continuando a legge il modo con
le categorie obsolete del Capitale in vede di guardare
alla società attuale (postmoderna) con la categoria della
“documedialità” caratterizzata dall’unione tra la forza di
costruzione immanente alla documentalità e la forza di
diffusione insita nella rete (M. FERRARIS, op. cit., 69).
L’unione, la connessione fra documenti e media sta
trasformando profondamente la nostra società.

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AGGREGAZIONE E 1. Il processo di centralizzazione degli
CENTRALIZZAZIONE DEGLI acquisti in Italia: la Consip e i Soggetti
ACQUISTI PUBBLICI IN Aggregatori.
ITALIA
Nell’arco di qualche decennio il
processo di centralizzazione degli acquisti
è stato investito da continue e
Erica Bassano* 527
frammentarie modifiche normative .
Tra queste, l’origine dispositiva è senza
dubbio rinvenibile nel d.lgs. n. 447 del
1997, nonché nella successiva legge 23
Abstract. This study analyzes the regulatory dicembre 1999, n. 488.
evolution of public procurement in Italy. The Oggetto di tali previsioni è stata, infatti,
evolutionary phases of the public procurement
system are fully explored through Consip and the
la nascita della Centrale acquisti
Aggregators, as well as the main provisions of the nazionale: la Consip SpA.
Procurement Code, also taking into account the La ratio di tali interventi legislativi è
tax and necessary technological innovation in the rintracciabile nella diretta attribuzione
Public administration. alla Consip della responsabilità derivante
dalle variegate e molteplici fasi del
Il presente studio analizza l’evoluzione normativa processo di acquisto quali la
del procurement pubblico in Italia. Vengono
comprensione/elaborazione dei fabbisogni
compiutamente esplorate le fasi evolutive del
sistema degli acquisti pubblici attraverso la Consip recepiti, la definizione della
e i Soggetti Aggregatori, nonché le principali documentazione di gara, la gestione della
disposizioni del Codice Appalti, tenendo conto fase di aggiudicazione e dell’eventuale
anche della imposta e necessaria innovazione fase di contenzioso, con il costante
tecnologica nella Pubblica amministrazione. obiettivo della riduzione degli oneri e dei
costi a carico delle singole
amministrazioni.
527
Sommario: 1. Il processo di In Italia, il tema dell’aggregazione è stato spesso
trascurato dalla dottrina. Fra i contributi in argomento di
centralizzazione degli acquisti in Italia: la particolare rilevanza, si segnalano W. GASPARRI, L’evoluzione
Consip e i Soggetti Aggregatori. 2. La della disciplina per la concentrazione della domanda di beni e
disciplina codicistica in materia di servizi nell’amministrazione, in D. SORACE (a cura di),
centralizzazione degli acquisti. 3. Il ruolo Amministrazione pubblica dei contratti, Editoriale Scientifica,
2013; G.M. RACCA, Le prospettive dell’aggregazione
dell’e-Procurement nel piano di azione nell’amministrazione dei contratti pubblici, in
dell’UE per l’e-Government 2016-2020. 4. www.apertacontrada.it, 2014; F. DI LASCIO, La
Considerazioni conclusive. centralizzazione degli appalti, la spending review e l’autonomia
_____________________ organizzativa locale, in Giornale di diritto amministrativo,
*
2014; L. MISCALI, Il ruolo della centralizzazione della
Dottoranda di ricerca in Processi di armonizzazione del
committenza nella nuova fase di programmazione europea,
diritto tra storia e sistema Università degli Studi di
consultabile su www.lineeavcp.it/, 2014; G. MATALUNI,
Teramo
L’aggregazione dei soggetti aggiudicatori di contratti pubblici
fra ragioni di integrità, specializzazione e riduzione della spesa,
in Foro Amministrativo, p. 2995. Più risalenti, ma di altrettanto
interesse si segnalano: M. MENEGUZZO, Dal New Public
Management alla Public Governance: il pendolo della ricerca
sulla Amministrazione Pubblica, in Azienda Pubblica, 1995; D.
CEPIKU, Governance: riferimento concettuale o ambiguità
terminologica nei processi d’innovazione nella PA?, in Azienda
Pubblica, 2005.

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Inizialmente costituita per gestire le in Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e
attività informatiche delle amministrazioni Toscana; tutte, ab origine focalizzate sulla
dello Stato, la Consip SpA è approdata ad possibile aggregazione e il conseguente
assumere, mediante l’ampliamento del monitoraggio della spesa in materia
primordiale oggetto sociale, il ruolo di sanitaria.
amministrazione aggiudicataria per E’ di tutta evidenza come queste
l’acquisto di beni e servizi; ciò è stato reso primordiali forme di aggregazione
possibile anche attraverso l’efficace e giunsero a compimento anticipatamente
tempestivo ricorso alle tecnologie rispetto all’approvazione del decreto
informatiche. legislativo 12 aprile 2006, n. 163 recante
Esplorato il punto di partenza della il «Codice dei contratti pubblici relativi a
centrale di committenza Consip, appare lavori, servizi e forniture in attuazione
indispensabile indagare i susseguiti delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»,
molteplici interventi del sistema degli con il quale all’articolo 33 venne recepita,
acquisti pubblici in Italia, procedendo per a livello nazionale, la possibilità di
tappe e obiettivi cronologicamente acquisire lavori, servizi e forniture
distinti. facendo ricorso alle centrali di
Nella stessa legge di Stabilità del committenza.
2000528 vennero stabiliti gli obiettivi Soltanto con la legge finanziaria 2007
principali del processo di venne confermata l’avvenuta introduzione
razionalizzazione della spesa pubblica, tra nel sistema degli appalti pubblici delle
i quali: la definizione delle strategie di centrali d’acquisto regionali530.
acquisto, la stipulazione di Convenzioni La disciplina a loro dedicata prevedeva
competitive per le PP.AA., la promozione l’operatività delle stesse non soltanto per
dell’utilizzo dell’e-procurement, la le amministrazioni e gli enti regionali, ma
creazione degli strumenti di monitoraggio anche per gli enti locali, gli enti del
alle PP.AA., nonché la definizione di sistema sanitario regionale e delle altre
modelli innovativi di e-procurement. pubbliche amministrazioni aventi sede
Successivamente, con le leggi di all’interno del territorio regionale.
Stabilità 2001, 2002 e 2003529 venne Non può, pertanto, non porsi in
ampliato l’ambito di utilizzo delle evidenza che con la creazione di un
Convenzioni Consip, con la precipua ‘sistema -modello’ nazionale e la
individuazione del novero delle proliferazione, via via crescente, dei
amministrazioni pubbliche tenute ad sistemi regionali è venuto ad
utilizzarle. istituzionalizzarsi il c.d. sistema a rete 531,
Una prima importante novità venne poi diretto ad armonizzare i piani di
registrata, sul modello Consip, nel corso razionalizzazione della spesa per gli
degli anni 2004 e 2005 allorquando acquisti pubblici.
presero avvio le prime forme di La legge finanziaria 2008 venne, poi,
aggregazione della spesa regionale – ulteriormente a rafforzare il ruolo della
seppur con differenti profili organizzativi - Consip conferendole, tra le altre, la
528
funzione di elaborare indicatori e
Si veda la legge n. 488/1999. Con la Legge Finanziaria
parametri di spesa sostenibile da mettere
del 2000 (art. 26) è stato imposto l’obbligo alle amministrazioni
centrali e periferiche dello Stato di ricorrere alle Convenzioni di a disposizione delle altre amministrazioni
Consip SpA, che veniva così ad assumere la funzione di statali, centrali e periferiche, quali
amministrazione aggiudicatrice. Consip SpA assumeva l’incarico
di stipulare Convenzioni e contratti destinati alle 530
amministrazioni dello Stato per l’acquisto di beni e servizi a Art.1 commi 455 e 456, legge n. 296/2006.
531
condizioni prefissate. L. SPAMPINATO, Soggetti aggregatori e spending
529
Si vedano la legge n. 388/2000 art. 58, la legge n. review negli acquisti in sanità, in Giornale Italiano di
488/2001 art. 24 e la legge n. 212/2003 art. 24. Nefrologia, 2017, p. 1 ss.

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strumenti di supporto nonché di delle procedure di gara e, quindi,
predisporre “modelli di comportamento un'azione più snella e tempestiva sotto il
secondo canoni di efficienza nell’attività profilo dell'agere amministrativo, creando
di programmazione degli acquisti di beni le condizioni necessarie alla realizzazione
e servizi”532. di una progressiva semplificazione degli
Con la medesima legge, il Ministero adempimenti e delle procedure, nonché
dell’economia e delle Finanze venne alla minuziosa riduzione del contenzioso
incaricato di individuare annualmente le di gara e di esecuzione.
tipologie dei beni e dei servizi, non E’ lo stesso D.P.C.M. in argomento che
ricompresi in convenzioni esistenti, per le all’art. 2, comma 2, venne altresì ad
quali le amministrazioni statali avrebbero affermare che: “la SUA ha natura
dovuto delegare alla Consip SpA giuridica di Centrale di Committenza e
l’espletamento di procedure di gara di cura, per conto degli enti aderenti,
importo superiore alla soglia comunitaria. l’aggiudicazione di contratti pubblici per
In tale quadro normativo venne ad la realizzazione di lavori, la prestazione di
innestarsi la legge 13 agosto 2010, n. 136 servizi e l’acquisizione di forniture
rubricata “Piano straordinario contro le svolgendo tale attività in ambito
mafie, nonché delega al Governo in regionale, provinciale ed interprovinciale,
materia di normativa antimafia”, laddove comunale ed intercomunale”.
all’art. 13 prevedeva espressamente che In tal senso contribuì anche la legge
con successivo decreto del Presidente del finanziaria 2013533 laddove con
Consiglio dei Ministri sarebbero state circoscritta previsione venne ad
definite le modalità per la promozione aumentare il novero delle amministrazioni
dell’istituzione, in ambito regionale, di pubbliche i cui processi di
una o più Stazioni Uniche Appaltanti approvvigionamento sarebbero dovuti
(SUA), al fine di assicurare la trasparenza, obbligatoriamente intervenire attraverso
la regolarità e l’economicità della gestione le Convenzioni o gli Accordi Quadro messi
dei contratti pubblici e di prevenire il a disposizione dalla Consip e/o dalle
rischio di infiltrazioni mafiose. centrali di competenza regionali;
Successivamente, il Decreto del alternativamente, avrebbero potuto
Presidente del Consiglio dei Ministri del procedere - nel rispetto della normativa
30 giugno 2011 contribuì a conferire vigente - con autonome procedure di gara
attuazione al disposto di cui sopra utilizzando i sistemi telematici di
stabilendo precipuamente in sei articoli: i) negoziazione predisposti dai soggetti
la finalità e le modalità di promozione summenzionati.
della SUA; ii) i soggetti aderenti; iii) Dal primo gennaio 2013 vennero,
l’attività e i servizi della SUA; iv) gli altresì, obbligati ad effettuare - gli
elementi essenziali delle convenzioni tra acquisti per il tramite delle convenzioni
enti aderenti e SUA; v) le forme di quadro - anche gli istituti e le scuole di
monitoraggio e i controlli degli appalti; vi) ogni ordine e grado e le istituzioni
la collaborazione ed il coordinamento tra educative e universitarie534.
le Amministrazioni. Soltanto per gli acquisti di importo
Emerge con estrema limpidezza come inferiore alla soglia comunitaria venne
nell’intento del legislatore, sin dalla sua invece esteso a tutte le amministrazioni
originaria costituzione, la Stazione Unica
Appaltante avrebbe dovuto assicurare una 533
Art.1 commi 149 -158, legge n. 228/2012.
534
maggiore professionalità nella gestione L.CASTELLANI, F. DECAROLIS, G. ROVIGATTI,
Il Processo di Centralizzazione degli Acquisti Pubblici: Tra
Evoluzione Normativa e Evidenza Empirica, su www. https://
532
Sul punto si veda la legge finanziaria 24 dicembre open.luiss.it/files/2017/11/CastellaniDecarolisRovigatti.pdf,
2007, n. 244. 2017, p. 1 ss.

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pubbliche di cui all’articolo 1 comma 2 del Così come, ulteriore riferimento
decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 e nazionale di particolare interesse, venne a
alle Autorità Amministrative Indipendenti concretizzarsi con il DPCM 24 dicembre
l’obbligo di fare ricorso al mercato 2015, laddove ai fini dell’attuazione di
elettronico della Pubblica quanto previsto all’art. 9, comma 3 del dl
Amministrazione (MEPA), gestito da n. 66 del 24 aprile 2014 vennero
CONSIP, o agli strumenti di e- individuate le categorie merceologiche di
procurement messi a disposizione dalle beni e servizi e le relative soglie di
Centrali Regionali di acquisto535. obbligatorietà al superamento delle quali
Tale vasto ed eterogeneo programma di le Amministrazioni - statali centrali e
riassetto ed ammodernamento della periferiche, nonché le regioni, gli enti
Pubblica Amministrazione venne a trovare regionali, i loro consorzi e associazioni, e
nuova linfa in seguito alla approvazione gli enti del servizio sanitario nazionale -
del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66 536, avrebbero dovuto obbligatoriamente
convertito, con modificazioni dalla legge ricorrere ai Soggetti Aggregatori per lo
23 giugno 2014, n. 89 con il quale venne svolgimento delle procedure di acquisto.
affermata a livello nazionale l’istituzione Considerata la costante necessità di
di un elenco di Soggetti Aggregatori proseguire ad implementare il sistema di
nell’ambito dell’Anagrafe unica delle acquisto aggregato, ad integrazione delle
stazioni appaltanti; in particolare, il categorie e soglie già ricomprese nel
comma 5 dell’art. 9, venne a stabilire che: sopra citato decreto, sono state
“Ai fini del perseguimento degli obiettivi recentemente, in seguito all’emanazione
di finanza pubblica attraverso la del DPCM 11 luglio 2018, individuate
razionalizzazione della spesa per ulteriori categorie di beni e servizi,
l'acquisto di beni e di servizi, le Regioni nonché le relative soglie di obbligatorietà.
costituiscono ovvero designano, entro il A tal proposito, è bene precisare che lo
31 dicembre 2014, ove non esistente, un stesso art. 9, comma 3 decreto legge 24
soggetto aggregatore secondo quanto aprile 2014 n. 66 in coordinamento con la
previsto al comma 1. In ogni caso il legge di stabilità 2016 venne altresì a
numero complessivo dei soggetti prevedere che l’Autorità nazionale
aggregatori presenti sul territorio anticorruzione non rilascia il codice
nazionale non può essere superiore a 35”. identificativo di gara (CIG) alle stazioni
Attualmente - con la delibera ANAC n. appaltanti che, in violazione degli
781 del 4 settembre 2019, in adempimenti previsti dal presente comma,
aggiornamento alle precedenti delibere - i non ricorrano a Consip S.p.A. o ad altro
componenti l’elenco dei soggetti soggetto aggregatore.
aggregatori sono 32. Orbene, tale quadro normativo di
Proseguendo nell’analisi delle riferimento lascia prefigurare come
fondamentali e più significative tappe, di lì accanto all’attività di indizione e gestione
a poco con il DPCM 11 novembre 2014 delle procedure di gara aggregate per le
vennero altresì definiti i requisiti categorie previste nell’aggiornato DPCM,
necessari ai fini dell’iscrizione nell’elenco attuata mediante una precipua e
ANAC dei Soggetti Aggregatori. dettagliata ricognizione dei fabbisogni, sia
di spesa sanitaria che di spesa comune,
535
Art. 328 del D.P.R. n. 207 del 2010. l’attività svolta dai Soggetti Aggregatori è
536
G. FERRARI, Misure urgenti per la rivolta anche alla gestione di procedure di
competitività e la giustizia sociale: primi commenti al acquisizione di beni e servizi extra DPCM,
D.L. 66/14, in www.lineeavcp.it, 2014, p. 1 ss.; F.
RUSSO, I soggetti aggregatori nel d.l. 66/2014, in
agli adempimenti richiesti da ANAC e
www.personaedanno.it, 2016, p. 2 ss. MEF, nonché alla partecipazione di
ciascun Soggetto Aggregatore presso il

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Tavolo dei Soggetti Aggregatori il quale nazionale, ha in passato dedicato
ha, tra le altre funzioni, il compito di maggiore attenzione alla fase della
individuare e proporre alla Presidenza del selezione del contraente predisponendo
Consiglio le categorie merceologiche e le numerose norme di dettaglio, mentre
soglie di valore al di sopra delle quali è poche norme disciplinavano la fase della
previsto l'obbligo di ricorrere ai Soggetti programmazione; ciò sul presupposto che
Aggregatori. la corretta gestione della fase della
Con notevole stupore, attraverso la selezioni assicuri la scelta di un buon
legge di Bilancio 2017537 è tornata contraente e, di conseguenza, un esatto
all’attenzione del legislatore una adempimento della prestazione dedotta in
importante previsione in tema di contratto538.
predisposizione del programma degli Tuttavia, appare d’obbligo evidenziare
acquisti di beni e servizi, che come ben che le fasi di affidamento e esecuzione del
interpretata è stata resa obbligatoria dal contratto non possano prescindere da una
nuovo Codice degli appalti in relazione ad attenta ed adeguata programmazione,
acquisizioni di importo pari o superiori a alla quale lo stesso legislatore ha
40mila euro. dedicato - condivisibilmente - maggiore
A tal uopo, il comma 424 dell’art. 1 attenzione. Così come la stessa Autorità
prevede espressamente “l’obbligo di Nazionale Anticorruzione aveva già
approvazione del programma biennale evidenziato, nella determinazione n. 5 del
degli acquisti di beni e servizi, di cui 6 novembre 2013 - Linee guida su
all’art. 21, commi 1 e commi da 6 a 9 del programmazione, progettazione e
D.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 si applica a esecuzione del contratto nei servizi e
decorrere dal bilancio di previsione per nelle forniture - che la programmazione
l’esercizio finanziario 2018”. non è soltanto un momento di chiarezza
Di fatto, posponendo l’obbligo di fondamentale per la determinazione del
predisposizione e approvazione della quadro delle esigenze, la valutazione
programmazione, nonché i connessi delle strategie di approvvigionamento,
adempimenti a carico del RUP a far data l’ottimizzazione delle risorse ed il
dall’esercizio finanziario del 2018. controllo delle fase gestionale, ma
A completamento di ciò, circa la tanto costituisce concreta attuazione dei
attesa, quanto criticata attività di principi di buon andamento, economicità
programmazione, anche il Consiglio di ed efficienza dell’azione amministrativa.
Stato è giunto ad esprimersi, osservando In questo senso la fase della
come la programmazione rispecchia programmazione è volta a garantire una
pienamente l’organizzazione dell’attività visione d’insieme dell’intero ciclo di
istituzionale dell’Ente secondo un realizzazione dell’appalto, migliorando le
programma. Prosegue sostenendo che si chance di un’efficiente gestione dello
tratta di un processo che, attraverso stesso, a partire dall’individuazione dei
aggiustamenti progressivi, deve portare – fabbisogni fino alla verifica del corretto
guidando e responsabilizzando svolgimento della prestazione.
l’amministrazione – a raggiungere Attualmente, al fine di consentire alle
maggiori ed elevati livelli qualitativi e Amministrazione Pubbliche di comunicare
quantitativi nella cura dell’interesse
pubblico. Così come, aspramente 538
A fini di completezza si rinvia direttamente a:
sottolinea quanto dall’analisi specifica di Consiglio di Stato, comm. Spec., 13 febbraio 2017, n. 351,
tale elemento emerge che il legislatore, consultabile su www. giustizia-amministrativa.it. Sul tema di
particolare rilievo il contributo di U.USAI, La legge di bilancio
sia a livello comunitario sia a livello 2017 pospone di un anno l’obbligo della predisposizione del
programma degli acquisti di beni e servizi, in Gazzetta degli
537
Legge 11 dicembre 2016, n. 232. Enti Locali, 2016, p. 1 ss.

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al Tavolo Tecnico dei Soggetti Nazionale Anticorruzione541, a circa tre
Aggregatori i dati della programmazione anni dall’avvio del sistema di
biennale degli acquisti di beni e servizi di centralizzazione previsto dalla spending
importo unitario stimato superiore a 1 review, una prima dirimente criticità
milione di euro viene reso disponibile, emerge in ordine all’eterogeneo e
nell’area Soggetti Aggregatori539, il variegato panorama che ci si trova
tracciato standard da utilizzare e le dinanzi.
modalità di trasmissione. Si rende Si tratta, infatti, di un contesto
disponibile l’Elenco delle iniziative che caratterizzato dalla molteplicità dei
consente di conoscere, in dettaglio, lo modelli organizzativi adottati542, dalla
stato delle iniziative promosse dai diversa consistenza di risorse finanziarie
Soggetti Aggregatori nei territori di e umane e dalla conseguente diversa
riferimento. ripartizione dei compiti e delle funzioni
Appare emblematica, altresì, la assegnate ed espletate.
funzione chiave del Tavolo tecnico dei Ciò, alla luce delle sfalsate tempistiche
Soggetti Aggregatori540, il quale di sviluppo e organizzazione dei Soggetti
costituisce un importante strumento di Aggregatori regionali, come brevemente
raccordo e pianificazione della ripercorse in precedenza, non potrebbe
programmazione degli acquisti delle essere diversamente; se da una parte
PP.AA. La condivisione delle scelte, delle alcuni di questi, sorti agli inizi degli anni
esperienze e delle professionalità, il Novanta, oggi vantano una solidità
flusso continuativo e informativo tra le organizzativa e maturità strutturale tale
parti, l’integrazione delle attività da consentire migliori scelte strategiche e
approdano ad un sistema unico ed un avanzamento di qualità professionale
integrato. in settori e processi ancora poco
Se è vero che l’aggregazione della esplorati, dall’altra altri Soggetti
domanda si pone l’obiettivo di ridurre i Aggregatori risentono della scarsa
costi e di aumentare l’efficienza dei esperienzialità e della accentuata
processi, è altrettanto indispensabile - confusione organizzativa.
come si dirà in seguito - investire in Al contempo sono proprio quest’ultimi,
tecnologie al fine di scongiurare il rischio infatti, ad evidenziare ulteriori criticità
di pratiche non trasparenti. circa la scarsa condivisione delle
Orbene, l’analisi storico - funzionale sin esperienze nonostante l’istituzione del
qui condotta rende doverose una serie di Tavolo tecnico dei Soggetti Aggregatori.
considerazioni in ordine alle criticità e ai Lo stesso potrebbe fungere quale sede
vantaggi circa la complessa attività di privilegiata di discussione per
centralizzazione e aggregazione della 541
spesa della Pubblica Amministrazione. Relazione ANAC del avente ad oggetto: “Corte dei
Conti – Sezione Riunite in sede di controllo – Richiesta dati ed
Stando all’analisi dei dati e delle informazioni di competenza specifica Anac (nota CdC prot. Anac
informazioni acquisite dall’Autorità n. 0071180 del 21.8.2018) ai fini della redazione di un nuovo
referto al Parlamento avente per oggetto l’informatica pubblica,
deliberato con deliberazione n. 12/2017/SS.RR.contr. in data 22
539
In tale ottica è stata istituita un’area dedicata ai dicembre 2017 della stessa Sezione riunite della Corte”,
Soggetti Aggregatori sul portale web Acquisti in rete disponibile su
www.acquistinretepa.it. https://www.anticorruzione.it/portal/rest/jcr/repository/collabor
540
Il Tavolo dei Soggetti Aggregatori è istituito presso ation/Digital%20Assets/anacdocs/Attivita/RegolazioneContratti/
ITACA – Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e ProposteDiLineeGuida/relazione_unitaria.pdf.
542
la compatibilità ambientale. A tal uopo si deve precisare che Sul pluralismo delle centrali di committenza è
l’istituto, sin dal 2015, ha individuato anche una serie di doveroso il richiamo all’importante contributo di A. ZITO, M.
elementi guida per l’attuazione degli obblighi di aggregazione IMMORDINO, Aggregazione e centralizzazione della domanda
della domanda pubblica di cui al decreto legge n. 66 del 2014, pubblica di beni: stato dell’arte e proposte di migliorie al
consultabile su http://www.itaca.org/soggetti_aggregatori.asp. sistema vigente, in Nuove autonomie, 2018, p. 226 ss.

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l’individuazione delle best practices, delle Ma, considerando che le
più idonee strategie di gara, nonché della amministrazioni si ritrovano dinanzi una
più opportuna modalità di gestione del certezza dei costi che rende migliore
contenzioso. l’utilizzo delle risorse a disposizione, v’è di
Sarebbe dunque auspicabile il decollo più; la maggiore professionalizzazione
di quel reale ‘sistema a rete’ mediante il delle risorse umane e la ripartizione dei
quale rendere possibile la continua compiti e delle funzioni rende le strutture
trattazione e analisi di tematiche comuni, strategicamente più competitive e
anche legate alle criticità innovative.
nell’applicazione e nell’evoluzione dello La qualità della prestazione e
stesso Codice dei Contratti. l’efficienza della spesa aumentano se la
Accanto alle, certamente non esaustive, procedura contrattuale è gestita da
criticità evidenziate non può prescindersi soggetti esperti che possiedono una
dal porre in evidenza i, sicuramente ottima conoscenza dei mercati, dei
prevalenti, vantaggi che tale attività di prodotti e delle norme che regolano le
razionalizzazione della spesa della procedure.
Pubblica Amministrazione, per il tramite Di talché sarebbe auspicabile che il
della centralizzazione e aggregazione personale adeguatamente formato e
delle committenze, ha indiscutibilmente ‘controllato’ possa svolgere l’attività
avuto il pregio di produrre. professionale in modo permanente.
Deve, innanzitutto, farsi riferimento alla Deve riconoscersi, poi, come siano
più importante e significativa ragione che proprio i Soggetti Aggregatori a
ha indotto il legislatore italiano a rappresentare un effetto di stimolo verso i
prevedere forme di centralizzazione e fornitori, che risultano essere incentivati a
aggregazione dell’attività contrattuale: la migliorare l’efficienza delle proprie
realizzazione di risparmio di spesa. prestazioni e risultano spinti ad investire
Quest’ultima, fungendo da richiamo per nell’innovazione.
le molteplici Pubbliche Amministrazioni, Lo stesso impiego e sfruttamento delle
opera non soltanto in termini di più innovative e moderne tecnologie nella
produzione di economie di scala mediante gestione dell’intera attività contrattuale è
la conclusione di contratti e convenzioni di sicuramente un ulteriore merito
maggior volume, ma anche quale attribuibile all’attività - per quanto ancora
riduzione del numero di intermediari e in fase di sviluppo e perfezionamento - di
risparmio dei costi e conseguente centralizzazione delle committenze.
semplificazione dei complessi processi di Tale strumento di politica pubblica
gestione diminuendone il loro numero543. appare, così, in grado di realizzare
In tal senso anche Carlo Cottarelli, già obiettivi desiderabili come, ad esempio, lo
commissario alla Spending review, ha sviluppo sostenibile e la tutela
stimato in oltre sette miliardi di euro i dell’ambiente.
possibili risparmi derivanti dal fenomeno Infine, di indiscusso pregio, è la crescita
della centralizzazione degli acquisti544. culturale che la Pubblica amministrazione,
tout court, acquisisce nella gestione dei
543 contratti complessi545.
B.G. MATTARELLA, La centralizzazione delle
committenze, in Giornale di diritto amministrativo, 2016, p. 613
545
ss. Sulle ragioni poste a giustificazione del favor di cui gode Le ragioni indicate nel testo sono evidenziate in tutti
l’aggregazione della domanda pubblica di beni si veda A.ZITO, gli studi dedicati al tema. Cfr. M.E. COMBA, Aggregazioni di
M. IMMORDINO, Aggregazione e centralizzazione della committenza e centrali di committenza: la disciplina europea e il
domanda pubblica di beni: stato dell’arte e proposte di modello italiano, in Urbanistica e Appalti, 2016, p. 1053 ss.;
migliorie al sistema vigente, cit., p. 223. G.M. RACCA, La contrattazione pubblica come strumento di
544
C. COTTARELLI, La lista della spesa, Milano, 2015, politica industriale, in C. MARZUOLI, S. TORRICELLI, La
p. 43. dimensione sociale della contrattazione pubblica. Disciplina dei

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Pertanto, una approfondita analisi di
tale meccanismo di razionalizzazione, in
2. La disciplina codicistica in materia
tutte le sue fasi, appare in grado di
condurre all’ideazione di nuove strategie di centralizzazione degli acquisti.
di valorizzazione aventi – sempre come in
passato- quale primario obiettivo la Nell’ambito degli acquisti pubblici,
migliore tutela dell’interesse pubblico546. nell’arco di circa quindici anni, le
Concludendo, l’intento del legislatore molteplici ed eterogenee disposizioni che
sembra essere quello di transitare da un si sono susseguite hanno contribuito a
sistema polverizzato di stazioni appaltanti, forgiare una nuova fisionomia giuridica e
caratterizzato da una alta frammentazione organizzativa all’intero settore.
delle competenze, scarsa In tal senso, non ci si può esimere dallo
standardizzazione delle procedure e specificare quanto l’evoluzione della
difficoltà di conseguire economie di scala, disciplina abbia avuto un forte impatto
ad un modello di aggregazione a rete547, anche nell’elaborazione del testo del
con un ridotto numero di stazioni Codice dei Contratti pubblici (decreto
appaltanti, in grado di standardizzare le legislativo n. 50/2016) e delle successive
procedure e produrre benefici e vantaggi modificazioni, da ultimo approdate alla
non solo economici; un primo risultato, legge del 14 giugno 2019 n. 55.
nell’ottica di una più pervadente logica di Il Codice degli appalti risulta - anche a
spending review nella P.A., si è palesato seguito degli ultimi recenti interventi
con il passaggio e la contestuale riduzione legislativi - orientato verso due principali
– sull’intero territorio nazionale - da direzioni: da un lato mirando a qualificare
36.000 Stazioni Appaltanti a 32 Soggetti le imprese partecipanti ai processi di
Aggregatori. acquisti pubblici mediante l’individuazione
Il modello così come disegnato dalla di una serie di requisiti funzionali e
normativa nazionale vuole contribuire allo qualitativi per gli aspiranti fornitori,
sviluppo di nuove logiche di dall’altro volgendo la sua attenzione alla
programmazione, coordinamento e qualificazione delle amministrazioni
controllo delle risorse, alla pubbliche, in particolar modo di quella
modernizzazione dell’apparato delle stazioni appaltanti, attraverso la
amministrativo, alla innovazione di delineazione di un articolato sistema volto
prodotto e di processo, nonché alle ad aumentare le competenze e l’efficienza
decisione e alle scelte di finanza pubblica. organizzativa dello “Stato compratore”548.
I soggetti aggregatori rappresentano la In tal senso, sin dalla legge delega 549,
sintesi di tale esperienza; hanno, nel alla base della nuova normativa, dopo
breve periodo, acquisito la capacità e la aver elencato i principi di semplificazione,
legittimazione di compiere macro-gare innovazione e trasparenza a cui si sarebbe
aggregate di beni e servizi e di ritrasferire dovuto ispirare il nuovo Codice Appalti, si
alla stazione appaltante richiedente il delineavano come obiettivi fondamentali:
negozio stipulato. la razionalizzazione della spesa550, la

548
L.CASTELLANI, F. DECAROLIS, G. ROVIGATTI,
contratti ed esternalizzazioni sostenibili, Napoli, 2017, p. 171 ss. Il Processo di Centralizzazione degli Acquisti Pubblici: Tra
546
Relazione alla Camera dei deputati, REVISIONE Evoluzione Normativa e Evidenza Empirica, cit., pp. 19-20.
549
DELLA SPESA: obiettivi, attività e risultati 2014-2016, Articolo 1 legge delega n. 11/2016.
550
Ministero dell’Economia e delle Finanze e Presidenza del Articolo 1 legge n. 11/2016 lett. bb): “razionalizzazione
Consiglio dei Ministri, 2017. delle procedure di spesa attraverso l’applicazione di criteri di
547
M. DE BENEDETTI, I soggetti aggregatori: nuovo qualità, efficienza, professionalizzazione delle stazioni
modello organizzativo nella pubblica amministrazione italiana, appaltanti, prevedendo la riorganizzazione delle funzioni delle
in Amministrazione in Cammino, consultabile su stazioni appaltanti, con particolare riferimento alle fasi di
http://www.amministrazioneincammino.luiss.it/, 2017, p. 2 ss. programmazione e controllo, nonché prevedendo l’introduzione

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centralizzazione ed efficientamento degli ha progressivamente cercato di realizzare
acquisti pubblici551 e la qualificazione dalla sua fondazione nel processo di
delle stazioni appaltanti552 come mezzo centralizzazione degli acquisti e
per trasporre e realizzare a livello modernizzazione del sistema di
organizzativo i primi due obiettivi. procurement.
Come si può vedere si tratta di obiettivi Deve aggiungersi come lo stesso
diversi rispetto a quelli, maggiormente decreto legislativo in argomento è anche
specifici poiché finalizzati su strumenti e tornato con decisione sul concetto di
modelli per il disegno delle procedure di aggregazione e centralizzazione delle
gara d’appalto, sin dalle origini alla base committenze intessendo una relazione a
dell’istituzione del sistema Consip per la doppio filo con l’altro fondamentale
centralizzazione degli acquisti.553 concetto di qualificazione delle stazioni
Tuttavia, gli obiettivi del nuovo Codice appaltanti la cui formula può essere
non sembrano entrare in contrasto o sintetizzata nella locuzione: ‘meno
mostrare incoerenza con questi ultimi ma stazioni appaltanti, ma con standard
ne costituiscono, seppur esplicitati ben qualitativi, di efficienza e
sedici anni dopo l’avvio del processo di professionalizzazione più elevati’.
centralizzazione, le necessarie premesse. Principi e tematiche che hanno trovato
Si ravvisano a monte, infatti, gli obiettivi ulteriore conferma anche nel recente
di ampio raggio e di raccordo con la intervento normativo.
legislazione europea, che la Consip SpA Sin dall’aprile 2016, infatti, con il varo
del nuovo Codice dei Contratti le stazioni
di un apposito sistema, gestito dall’ANAC, di qualificazione
delle medesime stazioni appaltanti, teso a valutarne l’effettiva appaltanti ex articolo 37 comma 1 del
capacità tecnica e organizzativa, sulla base di parametri nuovo Codice hanno la possibilità di
obiettivi.” procedere direttamente e autonomamente
551
Articolo 1 legge n. 11/2016 lett. cc): “revisione ed all’acquisizione di forniture e servizi di
efficientamento delle procedure di appalto degli accordi quadro, importo inferiore a Euro 40.000 e di
delle convenzioni e in genere delle procedure utilizzabili dalla
lavori di importo inferiore a Euro
società CONSIP Spa, dai soggetti aggregatori e dalle centrali di
committenza, finalizzati a migliorare la qualità degli 150.000. Per acquisti di importo
approvvigionamenti e a ridurre i costi e i tempi di espletamento superiore è necessaria la qualificazione di
delle gare promuovendo anche un sistema di reti di committenza cui all’art.38 e si procede mediante
volto a determinare un più ampio ricorso alle gare e agli utilizzo autonomo degli strumenti
affidamenti di tipo telematico, al fine di garantire l’effettiva
partecipazione delle micro, piccole e medie imprese.”
telematici di negoziazione, mentre ove la
552
Articolo 1 legge n. 11/2016 lett. dd): “contenimento dei stazione appaltante non sia qualificata
tempi e piena verificabilità dei flussi finanziari anche attraverso deve ricorrere ad una centrale di
la previsione dell’obbligo per le stazioni appaltanti di pubblicare committenza ovvero ad un’aggregazione
nel proprio sito internet il resoconto finanziario al termine con una o più stazioni appaltanti aventi la
dell’esecuzione del contratto, nonché attraverso adeguate forme necessaria qualifica.
di centralizzazione delle committenze e di riduzione del numero
delle stazioni appaltanti, effettuate sulla base del sistema di
qualificazione di cui alla lettera bb), con possibilità, a seconda
del grado di qualificazione conseguito, di gestire contratti di
maggiore complessità, salvaguardando l’esigenza di garantire la
suddivisione in lotti nel rispetto della normativa dell’Unione
europea, e fatto salvo l’obbligo, per i comuni non capoluogo di
provincia, di ricorrere a forme di aggregazione o
centralizzazione delle committenze, a livello di unione dei
comuni, ove esistenti, o ricorrendo ad altro soggetto aggregatore
secondo la normativa vigente, garantendo la tutela dei diritti
delle minoranze linguistiche come prevista dalla Costituzione e
dalle disposizioni vigenti.”
553
Si veda il par.3 sulla creazione e
l’implementazione del sistema Consip.

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Si rinviene, invece, una tenue novità 554 agevolmente comprendersi, di tematiche
l’ipotesi di cui all’art. 37 comma 4 strettamente correlate, che trovano il
laddove si statuisce che in ogni caso se la proprio fondamento nella originaria legge
stazione appaltante è un comune non delega. Più specificatamente è rinvenibile
capoluogo di provincia procede in essa tale precipua statuizione: “il
ricorrendo ad una centrale di contenimento dei tempi e la piena
committenza/soggetti aggregatori verificabilità dei flussi finanziari anche
qualificati ovvero a unioni di comuni attraverso adeguate forme di
costituite e qualificate come centrali di centralizzazione delle committenze e di
committenza o associandosi o riduzione del numero delle stazioni
consorziandosi in centrali di committenza appaltanti, effettuate sulla base del
cioè, ancora, ricorrendo alla Stazione sistema di qualificazione (...) con
Unica Appaltante (SUA) costituita ai sensi possibilità, a seconda del grado di
della L. 56/2014 (Legge Delrio). qualificazione conseguito, di gestire
Analizziamo ora più nel dettaglio le contratti di maggiore complessità,
disposizioni normative relative alla salvaguardando l’esigenza di garantire la
centralizzazione e alla qualificazione delle suddivisione in lotti nel rispetto della
Stazioni Appaltanti. normativa dell’Unione europea”. In altri
Il Codice dei contratti pubblici (d.lgs. n. termini, l’obiettivo dell’efficienza e della
50/2016 e le sue ss.mm.ii.), dunque, competitività viene fatto passare dal
affronta il tema del l’aggregazione della legislatore per la riduzione del numero e
spesa per l’acquisto di beni e servizi e la qualificazione delle stazioni appaltanti.
della riduzione del numero delle stazioni Sono innovazioni importanti perché si
appaltanti, pur senza razionalizzare la pongono il fine di migliorare la qualità e
frammentata e confusionaria legislazione ad aumentare la dimensione di tali
precedente555. soggetti, pur ponendosi in un’ottica di
Allo stesso tempo la nuova normativa si contenimento della spesa pubblica. Si
focalizza sul tema della qualificazione tratta, inoltre, disposizioni coerenti con
delle stazioni appaltanti e ne disegna i l’evoluzione storica della centralizzazione
presupposti. Si tratta, come può degli acquisti iniziata con la Legge
Finanziaria del 2000 e lo sviluppo del
554
Più specificatamente così come previsto dall’articolo 1, sistema Consip.
comma 1, lettera a) del decreto - legge 18 aprile 2019, convertito
con legge 14 giugno 2019, n. 55, il suddetto comma non trova
L’innovazione risiede nella scelta di
applicazione, in via sperimentale e fino al 31 dicembre 2020, introdurre la qualificazione delle stazioni
nelle more della riforma complessiva del settore e comunque nel appaltanti è in linea con la sfida di
rispetto dei principi e delle norme sancite dall’Unione europea, competitività, obiettivo delle nuove
in particolare delle direttive 2014/23/Ue, 2014/24/Ue, procedure, per il cui raggiungimento
2014/25/Ue, per le procedure per le quali i bandi o gli avvisi con
cui si indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati deve, necessariamente, prevedersi una
successivamente alla data di entrata in vigore del decreto - legge riduzione del loro numero ed una migliore
18 aprile 2019, nonché, in caso di contratti senza pubblicazione professionalizzazione delle strutture
di bandi o di avvisi, per le procedure in relazione alle quali, alla pubbliche. La legge delega definiva
data di entrata in vigore del citato decreto-legge, non siano l’obiettivo a cui il legislatore delegato
ancora stati inviati gli inviti a presentare le offerte. E’, altresì,
previsto articolo 1, comma 3 del decreto - legge 18 aprile 2019, doveva mirare: “razionalizzazione delle
convertito con legge 14 giugno 2019, n. 55, che entro il 20 procedure di spesa attraverso
novembre 2020 il Governo presenta alle Camere una relazione l’applicazione di criteri di qualità,
sugli effetti della sospensione per gli anni 2019 e 2020, al fine di efficienza, professionalizzazione delle
consentire al Parlamento di valutare l’opportunità del
mantenimento o meno della sospensione stessa.
stazioni appaltanti (...) prevedendo
555
L. FIORENTINO, Le centrali di committenza e la
l’introduzione di un apposito sistema,
qualificazione delle stazioni appaltanti, Giornale di Diritto gestito dall’ANAC, di qualificazione delle
Amministrativo, 2016, p. 1161 ss. medesime stazioni appaltanti, teso a

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valutarne l’effettiva capacità tecnica e trasformazione digitale della pubblica
organizzativa, sulla base di parametri amministrazione” 558, laddove viene
obiettivi”556. circoscritta e ben definita la locuzione
Dunque, elemento caratterizzante il terminologica di e-Government quale
nuovo sistema di qualificazione delle supporto ai processi amministrativi,
stazioni appaltanti è la sua configurazione miglioramento della qualità dei servizi e
come un sistema composto da più livelli, aumento dell’efficienza interna del
che instaura un processo di settore pubblico.
professionalizzazione delle stazioni In tal senso, preme ribadirsi che i
appaltanti rimesso alla responsabilità servizi pubblici digitali hanno lo scopo di
diretta dell’amministrazione557. ridurre gli oneri amministrativi che
gravano in capo alla pubblica
amministrazione mirando a renderla
efficiente, più agevole e trasparente e
meno costosa.
Altresì, l’utilizzo delle tecnologie
digitali come parte integrante delle
Il ruolo dell’e-Procurement nel strategie di modernizzazione della
pubblica amministrazione può
piano di azione dell’UE per l’e- comportare ulteriori vantaggi economici e
Government 2016-2020. sociali per la società nel suo complesso559.
Può ritenersi che la trasformazione
digitale della pubblica amministrazione
Nel percorso normativo delineato sia un elemento essenziale per il successo
risulta evidente quanto sia complesso del mercato unico.
aggregare in un unico soggetto Già con i precedenti Piani d’azione si
competenze, investimenti e capacità era affermato lo sviluppo dell’e-
tecnologiche. Government sia a livello europeo, sia a
E’ proprio in tale direzione che occorre livello nazionale.
dare rilievo a quanto statuito dal Piano Tuttavia, allo stato attuale, i cittadini e
d’azione dell’Unione europea per l’e- le imprese non godono di tutti i benefici
Government 2016–2020 “Accelerare la di servizi digitali che dovrebbero essere
556
disponibili senza soluzione di continuità
Cfr. art. 1, comma 1, lett. bb), legge delega n. 11/2016.
557
A fini di compiutezza dell’analisi legislativa condotta
in tutta l’UE.
deve precisarsi che con la legge di conversione del 14 giugno Con il varo del un nuovo Piano d'azione
2019, n. 55 è stato introdotto il comma 1bis). Esso statuisce che: per l'e-Government per il periodo 2016-
“Al fine di ottimizzare le procedure di affidamento degli appalti 2020 ci si è posti l’obiettivo di eliminare
pubblici per la realizzazione delle scelte di politica pubblica le barriere digitali esistenti, che
sportiva e della relativa spesa pubblica, a decorrere dal 1°
gennaio 2020, la società Sport e salute Spa è qualificata di ostacolano la realizzazione del mercato
diritto centrale di committenza e può svolgere attività di unico digitale, e di evitare l'ulteriore
centralizzazione delle committenze per conto delle frammentazione nel contesto della
amministrazioni aggiudicatrici o degli enti aggiudicatori modernizzazione delle pubbliche
operanti nel settore dello sport e tenuti al rispetto delle
amministrazioni. Il Piano d'azione per l'e-
disposizioni di cui al presente codice”. Deve aggiungersi che
come disposto dall’articolo 1 comma 28 del decreto - legge 18 Government nell'UE intende essere uno
aprile 2019, convertito con legge 14 giugno 2019, n. 55, a strumento per unire gli sforzi e
decorrere dal 18 giugno 2019 le risorse del Fondo Sport e consentire agli Stati di perseguire le loro
Periferie di cui all’articolo 15 del decreto legge 25 novembre
558
2015, n. 185, convertito con modificazioni, dalla legge 22 Commissione europea (2016) 179, 19 aprile 2016
gennaio 2016, n. 9, sono trasferite alla società Sport e salute Spa, definitivo.
559
la quale subentra nella gestione del Fondo e dei rapporti Raccomandazione del Consiglio sulle strategie per la
pendenti. pubblica amministrazione digitale, OCSE, 2014.

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strategie e attività così da permettere di .principio transfrontaliero per
godere degli important membri i vantaggi definizione.
che l'e-Government può apportare alle Sulla stessa prospettiva di rivoluzione
imprese, ai cittadini e alle stesse tecnologica anche l’Agenzia per l’Italia
pubbliche amministrazioni. Digitale con il Team per la
Deve, pertanto, riconoscersi che il Trasformazione Digitale nel suo Piano
Piano d'azione sin qui delineato fornisce triennale562 di recente pubblicazione ha
un approccio dinamico e flessibile, per impostato la strategia evolutiva in linea
stare al passo con un contesto in rapida con i principi generali dettati dall’Unione
evoluzione560. Europea, individuando alcune aree di
Da tempo, le pubbliche amministrazioni applicazione progettuale e specificando,
degli Stati membri aspirano ad essere per un orizzonte temporale preciso, i
aperte, flessibili e collaborative nelle loro principali obiettivi e le soluzioni
relazioni con cittadini e imprese, tecnologiche più innovative necessarie
utilizzando l’e-Government per per accompagnare e accelerare il passo
aumentare la loro efficienza ed efficacia e della trasformazione digitale del Paese.
migliorare costantemente i servizi Tra le piattaforme abilitanti la
561
pubblici . Trasformazione Digitale viene indicato il
Sul tema, il Piano d'azione in sistema nazionale di e-procurement che
argomento impone agli Stati Membri interconnette, in modalità interoperabile,
quale obiettivo da raggiungere entro il tutti gli attori del processo di
2020 che ciascuna Pubblica approvvigionamento della Pubblica
amministrazione debba essere aperta, Amministrazione, garantendo in modalità
efficiente, inclusiva e soprattutto debba telematica la gestione e il governo
essere in grado di fornire servizi pubblici dell’intero ciclo di vita degli appalti
digitali end-to-end senza frontiere, pubblici nel rispetto delle disposizioni
personalizzati e intuitivi a tutti i cittadini delle direttive europee e del Codice degli
e a tutte le imprese nell’UE. appalti.
Con l’introduzione di sette principi Tale spinta innovativa ha condotto a
guida per l’e-Government la Commissione porre attenzione e analisi verso il Public
europea ha precipuamente indicato le Procurement.
modalità con cui ciascuna Pubblica Il termine Public Procurement
Amministrazione può trasformarsi in identifica quella parte di spesa pubblica
un’entità tecnologicamente avanzata e destinata all’acquisto diretto di beni e
rispondente alla evoluzione delle servizi da parte della Pubblica
esigenze. Tra questi deve darsi rilievo al: Amministrazione. Il Public Procurement
.principio digitale per definizione; può rappresentare una leva di politica
.principio una tantum; economica di particolare rilievo perché in
.principio di apertura e trasparenza dei grado di intervenire direttamente a
dati e dei processi amministrativi; stimolare il livello di attività economica di
.principio interoperabile per un Paese, creando occupazione,
definizione; proteggendo le imprese nazionali dalla
.principio di fiducia e sicurezza; competizione globale, favorendone gli
.principio di inclusività e accessibilità; investimenti e aumentandone la
competitività563.
560
Sul punto si rinvia alla consultazione su
http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/mid-term-
562
evaluation-e-government-action-plan-2011-2015- Sul punto si rinvia ad Agid - Agenzia per l’Italia
implementation-smart-2012-006020. Digitale “Piano triennale per l’informatica nella
561
Dichiarazione ministeriale di Malmo sull’e- Pubblica amministrazione”, consultabile su
Government, 2009. www.agid.gov.it/tags/piano-triennale, 2017.

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Ad esempio, un Public Procurement gestione degli appalti pubblici appare
orientato all’ammodernamento delle quindi come una questione politica di
infrastrutture, allo sviluppo dei settori importanza fondamentale in particolare
verdi e ad alto contenuto tecnologico nel contesto di restrizioni di bilancio in
contribuisce alla crescita economica sia cui gli Stati membri devono oggi
dal punto di vista occupazionale sia dello amministrare le risorse pubbliche.
stimolo all’innovazione. Il processo di e-procurement implica la
Sebbene, dunque, il ruolo strategico sostituzione, lungo tutta la catena, delle
del Public Procurement risulti essere procedure cartacee con procedure basate
particolarmente importante nell’attuale sui sistemi di comunicazione e
contesto economico caratterizzato da una trattamento dei dati. L’utilizzo degli
forte contrazione dei livelli di attività con strumenti informatici e telematici è
sensibili riduzioni della capacità inserito sia nelle diverse fasi del processo
564
produttiva , resta tuttavia indiscutibile il di acquisto in senso stretto, che porta
peso rilevante della spesa per gli all’aggiudicazione dei contratti, sia nello
approvvigionamenti sul reddito nazionale. svolgimento di tutte quelle attività e
La reale efficacia del PP come procedure che sono ad esso ausiliarie e
strumento di politica industriale, specie in collaterali e che concorrono alla
un contesto di contrazione dell’economia, realizzazione degli approvvigionamenti:
si ottiene pertanto in concomitanza di ricognizione dei fabbisogni, analisi dei
interventi mirati di razionalizzazione della prezzi e rating dei fornitori.
spesa. La gestione degli appalti pubblici Gli appalti diventano più efficienti e
appare quindi come una questione concorrenziali assicurando un notevole
politica di importanza fondamentale in risparmio in termini di tempo e di costi,
particolare nel contesto di restrizioni di consentendo un migliorare l’utilizzo delle
bilancio in cui gli Stati membri devono risorse impiegate nelle procedure.
oggi amministrare le risorse pubbliche. Gli appalti pubblici sono procedure
L’e-Public Procurement, come risultato complesse che richiedono un notevole
dei principi guida di e-Government565 dispendio di tempo e di risorse e che, se
applicati ai processi di mal gestiti, portano ad una forte perdita
approvvigionamento delle Pubbliche di produttività e di efficienza.
Amministrazioni, costituisce sicuramente L’impiego delle ICT rappresenta lo
uno degli ambiti più significativi in cui strumento ottimale per incrementare
l’impiego delle tecnologie informatiche l’efficienza del sistema di
induce maggiore qualità e una migliore approvvigionamento delle Pubbliche
allocazione delle risorse statali. La Amministrazioni e, per il suo tramite, la
563
trasparenza, la concorrenza, il controllo e
C. EDQUIST, L. HOMMEN, L.TSIPOURI, Public
Technology Procurement and Innovation, Kluwer Academic l’efficacia della spesa pubblica. Il
Publisher, 2000, p. 51 ss. processo di e-procurement implica la
564
V. CIRILLO, D. GUARASCIO, Jobs and sostituzione, lungo tutta la catena, delle
Competitiveness in a Polarised Europe, Intereconomics, 2015, procedure cartacee con procedure basate
p. 1 ss. sui sistemi di comunicazione e
565
Con l’introduzione di sette principi guida per l’e-
trattamento dei dati.
Government la Commissione europea indica le modalità con cui
ciascuna Pubblica Amministrazione può trasformarsi in L’utilizzo degli strumenti informatici e
un’entità tecnologicamente avanzata e rispondente alla telematici è inserito sia nelle diverse fasi
evoluzione delle esigenze. Si tratta del: principio digitale per del processo di acquisto in senso stretto,
definizione, principio una tantum, principio di apertura e che porta all’aggiudicazione dei contratti,
trasparenza dei dati e dei processi amministrativi, principio
interoperabile per definizione, principio di fiducia e sicurezza,
sia nello svolgimento di tutte quelle
principio di inclusività e accessibilità, principio transfrontaliero attività e procedure che sono ad esso
per definizione. ausiliarie e collaterali e che concorrono

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alla realizzazione degli pubblica amministrazione avendo
approvvigionamenti: ricognizione dei particolare riguardo al settore degli
fabbisogni, analisi dei prezzi e rating dei appalti pubblici.
fornitori566. L’aggregazione della domanda
In tale ambito, ai Soggetti Aggregatori certamente rappresenta il “salto”
è demandata l’innovazione del public culturale più avanzato nella
procurement attraverso l’adozione semplificazione dei complessi processi di
mandatoria di piattaforme digitali capaci approvvigionamento, incidendo
di sfruttare i risultati e i prodotti definiti profondamente nella modalità di
nell’ambito del CEN (BII WS, PC 434 concepire e attuare la decisione pubblica.
“electronic invoicing”, PC 440 “electronic In tale prospettiva si è mirato ad
public procurement”) e dei Large Scale analizzare gli obiettivi strategici di
Pilot (PEPPOL, e-SENS), riportati nell’art. modernizzazione della pubblica
44 del Codice dei Contratti, come amministrazione tra i quali la
modificato. E’ evidente come il realizzazione dell’interoperabilità
meccanismo di centralizzazione degli attraverso le frontiere e il favorire
acquisti incentrato su CONSIP e sui un'interazione agevole con i cittadini
Soggetti Aggregatori Regionali attraverso azioni concrete volte ad
rappresenti un potente cambiamento che accelerare l'attuazione della legislazione
non si traduce solo nel contenimento esistente e la diffusione dei servizi
della spesa ma che attraverso la pubblici online.
definizione di una domanda pubblica Si è, altresì, tentato di dimostrare come
qualificata può incentivare le imprese a le Pubbliche amministrazioni degli Stati
produrre nuovi servizi, svolgendo un membri stiano correttamente transitando,
ruolo fondamentale per la politica anche in seguito ai molteplici stimoli della
industriale del paese567. Commissione europea e della normativa di
Proprio su tale ultimo aspetto, si mira settore, verso la completa digitalizzazione
costantemente all’ attribuzione di un delle procedure di appalto, l'uso di registri
ruolo strategico alle tecnologie ICT. dei contratti e le firme elettroniche
interoperabili ponendo l'accento sul
documento di gara unico europeo, sul
registro online dei certificati (e-Certis),
Considerazioni conclusive. sulla fatturazione elettronica e su un
approccio coordinato allo sviluppo di
sistemi per gli appalti elettronici
In tale studio si è tentato di esplorare nazionali.
compiutamente il ruolo strategico del Ad oggi, si può sostenere che gli
Soggetto Aggregatore, quale figura obiettivi - seppur parzialmente attuati -
rivoluzionaria della pubblica hanno fatto sì che un numero elevato di
amministrazione verso la quale occorre, aziende potesse presentare offerte per gli
avendone l’occasione e il rigore appalti pubblici per via elettronica
necessario, generare il massimo ovunque nell'Unione europea e
dinamismo tecnico e più specificatamente l'accettazione della fatturazione
si è tentato di volgere lo sguardo alla elettronica da parte delle pubbliche
imposta innovazione tecnologica della amministrazioni nell'UE.
Per queste ragioni, si ritiene dover
566
S. PUGGIONI, Il ruolo delle Ict nell’innovazione del porre viva attenzione all’argomento,
processo di approvvigionamento della Pa, in
PubblicaAmministrazione24, 2016, p. 5 ss.
continuando ad arricchire e a rendere più
567
Voce E-Procurement, consultabile su evidenti le ragioni intrinseche del voler
www.agid.gov.it/it/piattaforme/procurement. realizzare la cultura della qualità e della

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valutazione del merito degli acquisti della tecniche e di profili per le TIC nelle gare
Pubblica Amministrazione. d'appalto.
Sono necessari ulteriori sforzi per Pertanto, occorre prestare particolare
assicurare l'adozione delle norme e delle attenzione all'interoperabilità e ai
specifiche tecniche europee e vantaggi che il ricorso effettivo alle
internazionali esistenti, nonché di nuove tecnologie digitali può apportare.
norme e specifiche tecniche sviluppate L'obiettivo è quello di sbarazzarsi di
nell'ambito del piano relativo alle priorità procedure inutilmente complesse,
per la normazione delle TIC (tecnologie cartacee o ridondanti.
per l’informazione e la comunicazione). Si ritiene indispensabile continuare a
In tale prospettiva la stessa promuovere la vera e propria rivoluzione
Commissione europea coordinerà con gli culturale in atto intesa quale
Stati membri lo sviluppo di un prototipo di insediamento di un cammino, la cui
catalogo europeo di norme tecniche per le eredità arrivi a innovare ogni aspetto della
TIC per gli appalti pubblici, che vita amministrativa e serva da guida per
promuoverà l'interoperabilità nell'acquisto le tante sfide che occorrerà affrontare nei
di soluzioni digitali incoraggiando il prossimi anni al fine di accelerare la
riferimento a una serie comune di norme trasformazione digitale delle pubbliche
amministrazioni negli Stati membri.

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Collaborazione con AMBIENTEDIRITTO.IT– Rivista Giuridica

La rivista è aperta, in particolare, ad accademici, a studiosi ed esperti delle discipline


giuridiche; la collaborazione con AMBIENTEDIRITTO.IT è gratuita e volontaria. Può
consistere nell’invio di testi e/o di documentazione giuridica (sentenze, ordinanze
etc.). Gli scritti e quant’altro inviato, anche se non pubblicati, non verranno restituiti.

Le proposte di collaborazione, per l’espletamento della procedura di valutazione,


possono essere sottoposte alla redazione di AD a questo indirizzo E-mail: rivista @
ambientediritto.it.

I riferimenti agli autori dei lavori pubblicati (articoli, commenti, interventi…) saranno
citati all’interno del testo ed in una pagina appositamente creata. E’ inoltre possibile,
previo accordo, creare e gestire nuove sezioni del Portale.

Tutti i contributi pubblicati nel presente fascicolo sono stati sottoposti a referaggio doppio cieco conformemente alla
Classe A – ANVUR.

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L’esubero di nuove informazioni continuamente prodotte ed acquisite determina un istintivo
atteggiamento collettivo di difesa, come segnalano la frantumazione dei linguaggi scientifici in un
gran numero di settori e sottosettori spesso scarsamente comunicanti e, nel più vasto riferimento
sociale, una cultura sempre più frammentata in tanti interessi particolari e quasi mai tesa alla ricerca
con prospettive globali.

La cultura fortemente frammentata e accelerata è sfociata sul piano intellettuale e su quello sociale
nel senso dell’effimero, è diventata cultura dell’effimero e ha aumentato l’incapacità di creare sintesi
come risposte ai problemi giuridici, sociali e del diritto. Occorre articolare collegamenti e
interdipendenze capaci di mettere in relazione e valorizzare a pieno tutta la ricchezza, la fecondità e la
capacità autoprogettuale di ogni singola disciplina e sottodisciplina. Occorre una ricerca
interdisciplinare che sia ricerca di globalità come ricerca di relazione fra diversi frammenti e quindi
come ricerca di orizzonti di significati.

Una comunicazione “certificata del diritto” è il tentativo complesso di localizzare nella storia l’istante
dell’originalità primitiva, di indicare lo stadio larvale di ciò che verrà. Le nostre difficoltà, ovviamente,
non alla sola effimera modernità sono imputabili: arduo è imparare a farsi esperti, a vivere.

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