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Testimoni di Geova La cronologia del 1914 http://www.testimonigeova.com/anteprima.

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GERUSALEMME FU DISTRUTTA
NEL 607 a .C. OPPURE NEL 587a.C.?

PERCHE' E' IMPORTANTE SAPERLO?


E' IMPORTANTE PERCHE' E' LA DOTTRINA CHE SUPPORTA LA DATA 1914

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SE LA DATA 607 a .C. E' SBAGLIATA LO E' ANCHE IL 1914:

607 a .C. + 2.520 anni = 1914 d.C. 587 a .C. + 2520 anni = 1934 d.C.

Dottrine della Watchtower correlate alla data 1914:


La parousìa di Gesù Cristo - Inizio degli 'ultimi giorni' - Satana gettato sulla Terra - Costituito lo 'schiavo fedele e
discreto' - Istituito il Regno di Dio - Il 'segno della fine': guerre, pestilenze, carestie. terremoti, violenza... - Dal 1914 fino
ad Armaghedon: 'una generazione' - Adempimento delle profezie apocalittiche.

INTRODUZIONE
Il Calcolo cronologico sta alla base di quella singolare visione escatologica che caratterizza il movimento dei Testimoni di
Geova e incentiva il dinamismo dei suoi aderenti. La cronologia rappresenta quindi un elemento vitale nell’apparato dottrinale
del movimento. Che ne sarebbe dell’organizzazione se i suoi adepti non credessero più alla data “fatidica” del 1914?
E’ dunque comprensibile che i suoi dirigenti non risparmino mezzi ed energie per mantenere e difendere il procedimento
esegetico-aritmetico con cui i padri fondatori erano pervenuti alla convinzione che nel 1914 sarebbero finiti i “fissati tempi
delle nazioni” e sarebbe cominciato il “regno di Geova” sulla terra.
Quale sia questo procedimento e su quali fragili basi esso si fondi non è noto a tutti.
La premessa di fondo è stata colta nell’annuncio di Gesù in Luca 21:24 che Gerusalemme sarebbe calpestata dai Gentili
finché non fossero compiuti i tempi dei Gentili.

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Su questa espressione, i Tempi dei Gentili, è stata posta un’enfasi enorme. Le parole di Gesù, che Luca riporta senza alcuna
spiegazione, sono state interpretate come riferentesi a un periodo di tempo durante il quale Geova permetterebbe alle nazioni di
dominare il mondo prima di distruggerle per instaurare il suo regno. Il libro di Daniele, nel capitolo 4, fornirebbe la chiave per
determinare la durata di questo periodo. Combinando insieme questi passi biblici e utilizzando una data storica estrapolata dalla
cronologia secolare, i pionieri del movimento pervennero verso il 1875 alla data 1914, sebbene allora tale data fosse posta in
una prospettiva escatologica un po’ differente.
La Società Torre di Guardia in seguito mantenne l’identificazione dei tempi dei Gentili (cui allude Gesù in Luca 21:24) con
i sette tempi menzionati in Daniele 4:16, come pure l’interpretazione dei suddetti tempi come sette anni “profetici” di 360
giorni e la conseguente deduzione che Geova ha fissato in 2520 anni solari (360 x 7 = 2520) la durata dei “tempi dei gentili”,
ovverosia la distruzione di Gerusalemme a opera di Nabucodonosor nell’anno undicesimo di Sedechia.
N.H. Barbour e C.T. Russell avevano assegnato l’anno 606 a .C. a quel lontano avvenimento della storia biblica, ma in
seguito Russell e i suoi collaboratori si avvidero che il conto non tornava e allora decisero di accrescere di una unità quella
cifra.
Negli anni settanta del secolo scorso, quando la prima volta fu fatto questo calcolo, la cronologia del periodo
neo-babilonese –come del resto tutta la cronologia dell’era pre-cristiana- era conosciuta in modo piuttosto approssimativo e gli
storici non di rado divergevano sulle date della storia antica. Perciò era relativamente agevole scegliere una data piuttosto che
un’altra (in fondo era questione di preferire un autore piuttosto che un altro).
Oggi la situazione è molto diversa. Decenni di studi e ricerche nel campo della cronologia antica, agevolati da una
mole considerevole di documenti originali venuti alla luce o pubblicati durante questo periodo, hanno reso possibile
porre su una base solida e sicura la cronologia del periodo neo-babilonese e persiano.
Quando cominciarono a essere noti i lavori dei moderni cronologi, una trentina di anni orsono, alcuni Testimoni più attenti
si resero conto che il 607 a .C. come data della distruzione di Gerusalemme risultava essere indietro di venti anni rispetto alla
data della cronologia ufficiale. Volendo essere coerenti con la realtà storica, si sarebbe dovuto ammettere che 2520 anni dalla
fine del regno giudaico ( 587 a .C.) scadevano nel 1934 e non nel 1914 come avevano calcolato N.H. Barbour e C.T. Russell.
Ma nel 1934 il mondo non fu scosso da avvenimenti tali da poter essere additati come “segni” di una decisa svolta apocalittica
della storia (cioè come segni dell’irruzione di Armàghedon). Il 1914 era la sola data nei primi decenni del ventesimo secolo che
si prestasse a tale interpretazione. D’altra parte non si poteva rinunciare alla visione escatologica tradizionale senza correre il
pericolo di far precipitare l’organizzazione in una crisi possibilmente senza vie d’uscita.
Per salvare la data del 1914 si dovette quindi mantenere a tutti i costi la vecchia data del 607 a .C. che ne costituiva
la base.
Attraverso le sue pubblicazioni la Società si ingegnò a difendere con i più acrobatici ragionamenti il 607 a .C. come data della
distruzione di Gerusalemme.
Si escogitò una cronologia alternativa di tutto il periodo neo-babilonese e persiano nella quale fu mantenuta la
retrodatazione di venti anni di tutti gli avvenimenti storici.
L’operazione fu legittimata con un argomento che in se stesso non poteva e non può non trovare consenzienti i sinceri
estimatori della Bibbia: si disse che allorquando c’è conflitto fra la Scritture ispirate e le fonti secolari, il credente non deve
esitare a optare per le Scritture. Gli apologisti della Società insinuarono con ragionamenti capziosi che le date della cronologia
secolare erano in conflitto con le date della Bibbia e sentenziarono che si doveva rifiutare come non fidata la cronologia
secolare.
Fino a tempi abbastanza recenti le pubblicazioni della Società Torre di Guardia hanno proceduto imperterrite su questa linea,
ma negli ultimissimi tempi tutta la questione sembra essere stata messa a tacere.
La verità è che la cronologia secolare contraddice non già le date storiche della Bibbia, ma una forzata
ricostruzione della cronologia biblica.
In realtà non può esservi né accordo né conflitto fra le date della Bibbia e le date della storia secolare per il fatto ovvio che
l’una e l’altra seguono criteri di datazione completamente differenti.
La Bibbia data gli avvenimenti in rapporto ad altri avvenimenti (si veda per esempio Esodo 13:40,41; 1Re 6:1; 15:1; Geremia
25:1 ecc) e non potrebbe essere altrimenti dal momento che l’ambiente culturale nel quale la Bibbia venne formandosi non
conobbe un criterio uniforme di datazione. Per questo si dice che la cronologia della Bibbia è una cronologia relativa. La
cronologia secolare invece è una cronologia assoluta in quantoché tutte le date all’interno d’essa sono rapportate a un punto di
riferimento cronologico fisso che è l’anno 1° dell’era cristiana. E’ a questo punto di riferimento cronologico che dobbiamo
riferire le date relative della Bibbia se vogliamo tramutarle in date assolute.
Questo precisamente è il procedimento che hanno seguito i cronologi della Società Torre di guardia. La Scrittura ci fornisce
solo la data relativa della distruzione di Gerusalemme: L’anno undicesimo di Sedechia (2Re 25:2) e diciannovesimo di
Nabucodonosor (2Re 25:8).
La data assoluta è stata ricavata (seppure in modo erroneo, come si vedrà) collegando attraverso una profezia di Geremia
questo avvenimento con la data secolare di un altro avvenimento, e al risultato di questa operazione ibrida è stato dato il nome
di “fidata cronologia biblica”!
Vediamo come si è proceduto. Ritenendo che la data di un avvenimento biblico debba ricercarsi nella Bibbia e non nelle

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fonti secolari, e visto che il profeta Geremia aveva fissato in settanta anni la durata dell'esilio babilonese e della desolazione di
Gerusalemme, si sono contati a ritroso settant’anni dalla caduta di Babilonia, dato che questo avvenimento doveva segnare la
fine dell’esilio e della desolazione di Gerusalemme. Ma la data relativa della Bibbia (l’anno 1° di Dario il Medo: Daniele
5:30,31) non serviva allo scopo, giacché in un calcolo cronologico per approdare a una data finale assoluta è necessario
partire da una data iniziale assoluta. E dove attingere questa data iniziale assoluta se non nella cronologia secolare? Fu
così che iniziò il conteggio a ritroso dalla data secolare della caduta di Babilonia, il 539 a .C. (anzi dal 537 a .C., la data
presunta del rimpatrio degli esuli giudei dopo la caduta di Babilonia) per arrivare alla data del 607 a .C.
Il procedimento è viziato da un duplice equivoco, che naturalmente sfugge ai lettori abituali delle pubblicazioni della
Torre di Guardia ai quali si richiede una fiducia cieca nei pronunciamenti del Corpo Direttivo e si proibisce di leggere quanto
esso non approva (in pratica tutto o quasi tutto all’infuori di quello che proviene dalla Società stessa!).
A ben leggere le predizioni di Geremia sul settantennio si capisce chiaramente che questo periodo di tempo non è rapportato
in modo esclusivo e neanche in modo primario alla desolazione del paese di Giuda e di Gerusalemme, ma è ugualmente
riferito alla servitù delle nazioni circostanti insieme con Giuda a Babilonia (“… e queste nazioni serviranno il re di Babilonia
per settant’anni…” Geremia 25:11) e alla durata dell’egemonia politica di Babilonia (“Quando settant’anni saranno compiuti
PER BABILONIA …” Geremia 29:10; "ma quando saranno compiuti i settant'anni, io punirò il Re di Babilonia..." Geremia
25:12).
In secondo luogo una cronologia basata in parte su un’informazione biblica e in parte su un dato secolare –a parte
l’evidente incoerenza di utilizzare un criterio di datazione che per altri versi non si riconosce come affidabile- non può essere
definita “biblica”. Tale cronologia è più secolare che biblica.
Concludendo, è evidente che la Società Torre di Guardia, tutte le volte che oppone nelle sue pubblicazioni la “fidata
cronologia biblica” alla “fallace” cronologia secolare, non fa che gettare polvere negli occhi dei suoi lettori.
(di Antonio Caracciolo, ex Docente di Teologia presso l’Istituto Villa Aurora di Firenze).

Il periodo storico

Nella Bibbia l’Assiria significò oppressione, Babilonia potenza. Nabopolassar, governatore dell’area attorno al Golfo Persico, liberò Babilonia
dagli assiri e nel 626 a .C. divenne re. Continuò a riportare vittorie sugli assiri finché nel 612 a .C., con l’aiuto dei medi, conquistò Ninive. Quindi,
non contento di averne abbattuta la capitale, partì alla conquista di tutto l’impero assiro.

Gli assiri si ritirarono a Carran (o Harran) ma ne vennero presto cacciati. Gli egiziani, temendo per la sicurezza del loro paese, si diressero a
nord per aiutarli. Giosia re di Giuda li intercettò a Meghiddo, ma nella battaglia che ne seguì fu ucciso e Giuda venne assoggettato all’Egitto (2
Re 23,29). Quattro anni più tardi, nel 605 a .C., l’esercito babilonese guidato da Nabucodonosor [figlio di Nabopolassar n.d.r.] sconfisse gli
egiziani a Carchemis (Geremia 46,1-2), estendendo l’impero babilonese. Ioiakim di Giuda fu uno dei molti re che dovettero pagare il tributo a
Nabucodonosor.

Dopo una selvaggia battaglia coi babilonesi svoltasi nel 601 a .C., gli egiziani incoraggiarono Giuda a ribellarsi. Nabucodonosor inviò truppe a
schiacciare la ribellione e nel 597 a .C., poco prima che Ioiachin salisse al trono, sottomise di bel nuovo Giuda. Il re e molti leaders del paese
furono portati in esilio a Babilonia. Gli invasori non si limitavano a saccheggiare e a distruggere, ma praticavano anche la politica di indebolire le
nazioni soggette e di prevenire ulteriori ribellioni deportandone i cittadini più influenti (2 Re 24, 10-17).

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Ciononostante dieci anni dopo Sedecia, un re fantoccio collocato sul trono di Giuda da Nabucodonosor, chiese aiuto agli egiziani. I babilonesi
invasero Giuda e assediarono Gerusalemme. L’assedio durò diciotto mesi. Alla fine riuscirono ad aprirsi una breccia nelle mura e nel 586 a .C.
conquistarono la città. Sedecia fu fatto prigioniero ed accecato Gli oggetti di valore, inclusi i tesori del Tempio, furono portati a Babilonia.
Gerusalemme e il Tempio furono distrutti e i cittadini deportati, ad eccezione di quelli più poveri, lasciati a coltivare la terra (2 Re 25, 1-21).

Nella prima metà del secolo VI a.C. Babilonia sembrava onnipotente. Ma i profeti parlarono di un Dio, nelle cui mani erano marionette e che
poteva usare anche le potenze pagane per attuare i suoi piani.

Ciro il Persiano unificò i regni della Media e della Persia ad oriente di Babilonia, conquistò altre terre ad est dell’India, quindi attaccò
Babilonia. La città cadde nel 539 a .C., ed egli ne ereditò tutto l’impero. (da “Atlante della Bibbia” – ed. Paoline).

Geremia avvertì continuamente che Gerusalemme sarebbe stata presa e gli abitanti esiliati a Babilonia. Profetizzò contro le
nazioni pagane circostanti. Promise che gli ebrei sarebbero tornati dopo 70 anni di egemonia babilonese.

TAVOLA CRONOLOGICA
Fine del regno di Giuda

BABILONIA EGITTO GIUDA


Babilonia: dinastia neobabilonese

(626-539) 622: scoperta del libro della legge.

Nabopolassar (626-605) Riforma di Giosia


612: Ciassarre e Nabopolassar distruggono Ninive
609: Giosia rimane ucciso mentre si oppone all'avanzata di
Neco
609: Nabopolassar respinge l'esercito egiziano venuto in
Neco 610-595
soccorso dell'Assiria. Fine dell'impero assiro Ioacaz (609). Dopo 3 mesi Neco lo sostituisce con suo fratello
Ioiachim (609-597).
605: Il principe ereditario Nabucodonosor sconfigge 605: Nabucodonosor sconfigge Neco a Carchemis (Ger. 46:2).
l'esercito egiziano a Carchemis Profezia dei 70 anni (25:11).
Nabucodonosor (605-562). 605-604 seconda campagna in Invasione della Filistea (Ger. 47:1,7). Ioiachim vassallo
Siria. 603: terza campagna e presa di Ascalon durante 3 anni (2 Re 24:1: Dan. 1:1)
601: Nabucodonosor sconfitto in Egitto 600: rivolta di Ioiachim
597: Nabucodonosor assedia Gerusalemme; la occupa, fa 598-7: Ioiachin si arrende dopo 3 mesi di assedio.
Sammetico II 595-589
prigioniero Ioiachim e lo sostituisce con Ioiachin Deportazione a Babilonia; sostituito da suo zio Sedechia.
589: inizio rivolta di Sedechia e inizio assedio di
Gerusalemme

587-6 presa e distruzione di Gerusalemme e del Tempio.


587: assedio di Tiro che si prolunga per 13 anni Cofra (Aprìe)589-570 Nuova deportazione; morte di Sedechia e, poco dopo,
uccisione del governatore di Giuda, Godolia

582-81: nuova deportazione (Ger. 52:30)


568-67: campagna contro Amazia Amazia 570-526 568?: invasione dell'Egitto (46:13)
562-560: Evilmarduk 561: Morte di Nabucodonosor; Ioiachin graziato
560-556: Neriglissar

556: Labashimarduk

556-539: Nabonide

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539: presa di Babilonia da parte di Ciro 538: Editto di Ciro; ritorno dall'esilio

La cronologia dell’impero babilonese e del regno di Giuda riportata in questa tabella è quella ufficiale ed è supportata
da un’imponente documentazione scientifica. Tutti gli esperti delle varie discipline interessate (storici, archeologi,
astronomi ecc.) ne riconoscono la validità e la precisione, che talora è in termini di giorni!, cosa che ha fatto dichiarare
all’esimio prof. Campbell Jr.:

“Questo (quello neobabilonese) è uno dei periodi meglio conosciuti del mondo antico. Possiamo avere la certezza che le
date sono corrette ammettendo un margine d’errore di non più di un anno, e che molte date sono esatte fino al mese e al
giorno”.

Tuttavia, la Società Torre di Guardia ne adotta un’altra che è di 20 anni più lunga (dalla morte di Nabucodonosor fino
all’inizio del regno di Nabonide). Tale cronologia, che essa definisce “biblica” e che contrappone a quella “secolare” o
ufficiale, pone l’avvento del regno di Nabopolassar nel –646 al posto del –626; quello di Nabucodonosor nel –625 al
posto del -605 e ignora del tutto i regni intermedi fra Nabucodonosor e Nabonide. Ne consegue che la distruzione di
Gerusalemme, avvenuta il 18°/19° anno di Nabucodonosor, è stata datata –607 anziché –587/86.

Inutile dire che tale “ricostruzione storica” non gode dell’avvallo di alcuna autorità in materia; ciononostante, per la
Società , essa sarebbe corretta perché sarebbe stata ricavata dalla Bibbia. Questo è il nocciolo del problema discussi nei
capitoli seguenti. Al momento vogliamo sottolineare soltanto due cose:

1) Non esiste una “cronologia biblica” in senso assoluto. La Bibbia riporta una successione di avvenimenti
giustapposti in relazione ad altri avvenimenti, e tutti insieme mancano di elementi di riferimento fissi, cioè
assoluti. La cronologia biblica è stata perciò rapportata a quella ufficiale, della quale è debitrice della
determinazione degli avvenimenti narrati, cioè delle datazioni. Non esiste una cronologia biblica contrapposta a
una cronologia secolare, ma un’interpretazione degli avvenimenti biblici che può essere corretta oppure no. La
Bibbia non riporta alcuna data. Parlare in termini di cronologia biblica significa tentare di imporre un sofisma,
uno stereotipo propagandistico falso, tanto più che i fautori di tale "cronologia" sono interessati a sostenere le
loro particolari speculazioni profetiche.

2) L’errore di fondo della Società (nel contesto di cui ci occupiamo) è quello di collocare cronologicamente degli
avvenimenti storici in relazione a delle predizioni, anziché in relazione all’adempimento delle stesse. Come la
Watchtower stessa afferma: “La profezia biblica si comprende meglio DOPO che è stata adempiuta” (Vicina la
salvezza dell’uomo dall’afflizione mondiale - pag.189). E’ la STORIA (in questo caso “storia” sta per “la profezia
ormai adempiutasi”) che può giustificare la collocazione cronologica degli avvenimenti COSI’ COME ESSI SI
SONO SVOLTI REALMENTE e non il discutibile ricorso a interpretazioni particolari. La cronologia
dell’impero neobabilonese, anche in relazione al regno di Giuda, è definitivamente accertata ed è in tale quadro
che possono essere correttamente collocati gli avvenimenti biblici relativi alla distruzione di Gerusalemme ad
opera di Nabucodonosor. Ogni interpretazione avulsa da tale quadro storico non può che essere
intenzionalmente fuorviante, ed è ciò che dimostreremo.

* Questo insegnamento della Watchtower, sulla 'generazione' che ha visto l'inizio degli avvenimenti del 1914 e che sarebbe vissuta fino ad
Harmaghedon, è stato modificato nel 1995. Il significato di "generazione" è cambiato ed è cambiata, di conseguenza, l'aspettativa dei Testimoni di
vedere la fine entro l'esistenza di "quella generazione". LINK

In conclusione:
> La cronologia della Torre di Guardia è secolare?
No, non è secolare perché non segue i criteri che sono propri della cronologia ufficiale stabilita.
> La cronologia della Torre di Guardia è biblica?
No, perché è fondata su un presupposto secolare, la data 537 a .C.
> Di che tipo è la cronologia della Torre di Guardia?
E' una cronologia "religioso-confessionale" stabilita ad hoc per supportare dottrine di speculazioni profetiche tipiche del
movimento dei Testimoni di Geova.

Visita i seguenti siti:

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www.cronologia.it

http://web.tiscali.it/popoli_antichi/Babilonesi/Babilonesi-indice.html

Guarda il video: http://it.youtube.com/watch?v=Nt5Zu9ssjTw

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