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COME PROGETTARE
UNA PERGOLA
ADDOSSATA

Foglio Scala Data


Titolo del progetto A4 19/11/2022
PERGOLATO Pagina
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1.0
PERGOLA, PORTICATO O… COSA?

Prima di iniziare il nostro progetto in giardino è opportuno fare


chiarezza su cosa realmente vogliamo costruire.
A me piace avere le idee chiare fin da subito, anche fosse solo chiarire
una differenza di nomenclature. Se parti con le idee chiare riuscirai ad
affrontare tutti gli imprevisti che ti capiteranno durante il progetto,
perché hai chiara la meta da raggiungere!

PORTICATO
Il porticato è una struttura a copertura dei nostri spazi esterni la cui
caratteristica principale è quella di essere permanente, cioè fissato al
terreno.
Per questo motivo può essere realizzato in legno ma anche
utilizzando altri materiali più pesanti come mattoni, pietra, ecc…
Altra caratteristica del porticato è che la copertura non è retraibile,
ovvero è dotato di una copertura fissa.
Per questi motivi le normative vigenti inseriscono il porticato tra le
opere che necessitano del cosiddetto ‘Permesso di costruire’.
Il porticato viene costruito a ridosso dell’edificio mantenendo una
continuità costruttiva con esso. Se vogliamo costruirlo con una
autonomia strutturale propria allora parliamo di Tettoia

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PERGOLA, PORTICATO O… COSA?

TETTOIA
La tettoia conserva le stesse caratteristiche costruttive del Porticato,
ad eccezione come detto, dell’adiacenza all’edifico.
Anche la tettoria ha un carattere stabile e fisso e poiché aumenta
l'abitabilità dell'immobile, necessita del Permesso di costruire per la
realizzazione.
La destinazione d’uso della tettoia è più orientata alla protezione di
oggetti o veicoli.

PERGOLATO
Il pergolato a differenza dei primi due, rientra in quelle strutture di
copertura che hanno principalmente la caratteristica dell’amovibilità
quindi non fissate al terreno in modo stabile e aperto sia nei tre lati
che nella parte superiore.
La sua destinazione d’uso infatti è prevalentemente ornamentale e
funge da sostegno a piante rampicanti, che crescendo andranno a
creare una zona d’ombra. Può essere sormontato da una copertura,
purché anch’essa facilmente amovibile o retraibile.

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PERGOLA, PORTICATO O… COSA?

Per i motivi di sui sopra, il pergolato rientra nelle opere di edilizia


libera e la sua costruzione non è vincolata alla concessione di un
permesso di costruire. Può essere addossato ad un edificio oppure
autoportante.

GAZEBO
Il gazebo è un pergolato con la caratteristica dell’indipendenza,
ovvero non è addossato ad alcun altro fabbricato con una copertura
nella parte superiore e aperto sui quattro lati.
La struttura è molto leggera (ferro battuto, alluminio, legno, acciaio),
semplice da montare fissata tramite appositi picchetti o viti e di solito
temporanea. Può essere dotato di chiusure amovibili laterali in
tessuto. nel caso in cui la struttura sia infissa al suolo è necessario
il permesso di costruire.

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PERGOLA, PORTICATO O… COSA?

VERANDA
La veranda è sostanzialmente un portico i cui lati sono chiusi da
superfici vetrate o con elementi trasparenti e impermeabili,
parzialmente o totalmente apribili.
Solitamente è realizzata sui balconi, terrazzi, attici o giardini e poiché
dal punto di vista edilizio costituisce di fatto un aumento di
volumetria dell’edificio e una modifica della sua sagoma, necessita del
permesso di costruire.

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SCHEMA RIASSUNTIVO

Possiamo riassumere quanto sopra detto con questo semplice


schema:

PORTICATO TETTOIA
Destinazione d’uso: ABITATIVO Destinazione d’uso: RICOVERO OGGETTI E
Modalità costruttiva: ADDOSSATA VEICOLI
Tipologia di struttura: FISSA Modalità costruttiva: AUTOPORTANTE
Apertura laterale: APERTA Tipologia di struttura: FISSA
Copertura: FISSA Apertura laterale: APERTA SU 4 LATI
Permessi richiesti: PERMESSO A COSTRUIRE Copertura: FISSA
Permessi richiesti: PERMESSO A COSTRUIRE

PERGOLATO GAZEBO
Destinazione d’uso: DECORATIVO/ABITATIVO Destinazione d’uso: DECORATIVO/ABITATIVO
Modalità costruttiva: ADDOSSATA / Modalità costruttiva: AUTOPORTANTE
AUTOPORTANTE Tipologia di struttura: AMOVIBILE
Tipologia di struttura: AMOVIBILE Apertura laterale: APERTA SU 4 LATI
Apertura laterale: APERTA SU 3 O 4 LATI Copertura: AMOVIBILE
Copertura: AMOVIBILE Permessi richiesti: NESSUNO (*)
Permessi richiesti: NESSUNO (*)

VERANDA
Destinazione d’uso: ABITATIVO
Modalità costruttiva: ADDOSSATA
Tipologia di struttura: FISSA
Apertura laterale: CHIUSA
Copertura: FISSA
Permessi richiesti: PERMESSO A COSTRUIRE

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SCHEMA RIASSUNTIVO

DISCLAIMER

(*) Il fatto che queste strutture siano in edilizia libera, resta comunque
fondamentale e necessario consultare l’ufficio Tecnico del proprio comune di
appartenenza per prendere visione di eventuali norme o divieti da rispettare o
se sussistono vincoli paesaggistici che limitano comunque la costruzione.

E’ opportuno sapere che il permesso di costruire è necessario nonostante la


tipologia di struttura, quando l’installazione della struttura stessa comporta una
modifica dello stato dei luoghi. Questo si verifica quando tali strutture:
• sono di notevoli dimensioni (solitamente oltre 15 mtq di grandezza);
• sono fissate stabilmente al pavimento;
• comportano una variazione della cubatura edilizia.

Per maggiori dettagli consultare l’ufficio tecnico del proprio comune di


appartenenza.

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ELEMENTI DELLA STRUTTURA

Tutti i manufatti che abbiamo visto prima, sono accomunati


pressappoco dalla stessa struttura di base.
Volendo semplificare possiamo dire che ognuno di essi è costituito da
quattro o più Pilatri su cui poggiano due o più Travi di Banchina.
Questi ultimi sorreggono gli Arcarecci che costituiscono l’ossatura
della copertura o sono essi stessi la copertura nel caso di pergolati.

TRAVI DI BANCHINA ARCARECCI

PILASTRI

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PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Il progetto che andremo a realizzare sarà una Pergola ‘addossata’


all’edificio di casa. Pertanto avrà solo due soli pilastri e un solo trave
di banchina. Gli arcarecci saranno assicurati al muro con delle staffe.
Per la progettazione mi sono avvalso del famoso software ‘SketchUp’
per velocizzare i calcoli ma anche carta e penna vanno benissimo!
Prima cosa da fare è prendere le misure esatte dove costruire la
struttura. Nel mio caso le misure finite ‘a terra’ saranno 3730mm X
2650mm. L’altezza sarà di 2700m nella parte alta.

Non conoscendo ancora la sezione dei travi, le misure si intendono


agli interassi.
Dopo aver trovato le misure esatte del perimetro su cui vogliamo
realizzare la nostra struttura ci troveremo difronte a due ordini di
problemi:

1. Dimensionamento dei travi


2. Pendenza della copertura

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DIMENSIONAMENTO DEI TRAVI

PREMESSA
Il pergolato che andremo a costruire sarà ‘sovradimensionato’ perché
in futuro dovrà ospitare una copertura fissa dopo che avrò ottenuto i
permessi necessari. Pertanto il dimensionamento sarà effettuato
‘come se’ fosse un porticato.
Per la realizzazione di questo progetto utilizzerò dei travi in Legno
Lamellare di classe GL24H, le cui caratteristiche sono riportate in
questo specchietto:

La scelta di utilizzare travi lamellari prevalentemente sta nel fatto che


a differenza di un trave in massello la cui sezione è pressappoco
quadrata, questi hanno sezioni rettangolari il cui rapporto tra base
altezza è molto sbilanciato verso l’altezza. Il vantaggio di avere una
sezione più alta che larga influisce maggiormente sulla resistenza
meccanica, oltre a molti altri vantaggi.
Ho evidenziato i due valori che ci torneranno utili nei calcoli:
• Pk: Peso specifico al metro cubo
• Fc,0,k: Resistenza alla compressione

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DIMENSIONAMENTO DEI TRAVI

DISCLAIMER
I calcoli riportati in questo documento sono volti ad ottenere un
dimensionamento di massima pertanto sono una semplificazione di
calcoli più complessi e precisi che richiederebbero competenze
tecniche specifiche. Si consiglia pertanto di affidarsi ad un tecnico per
il dimensionamento corretto.
L’alternativa è acquistare una struttura preconfezionata, disponibile
presso molti Brico per avere una garanzia sulla corretta sezione dei
travi da utilizzare.

TRAVE DI BACHINA
Il calcolo del dimensionamento dei travi della struttura si effettua
principalmente in relazione a quanto peso il trave dovrà sopportare in
ragione della sua lunghezza. Pertanto, al fine di dimensionare questo
trave abbiamo bisogno sostanzialmente di due elementi:
1. I carichi che il trave dovrà sostenere (Kg/m)
2. La lunghezza agli interassi di appoggio (m)

I carichi possono essere di natura permanente (arcarecci, tegole,


perlinato, ecc..) o accidentale (neve, vento, pioggia, ecc…)

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DIMENSIONAMENTO DEI TRAVI

CARICHI PERMANENTI
Tra i carichi permanenti c’è sicuramente il peso delle tegole che un
giorno userò (tegole portoghesi) è di circa 50 kg/m². Moltiplicando
questo valore per la profondità della copertura di circa 3m otteniamo
un carico finale di 150 Kg/m

Altro carico permanente è il peso degli arcarecci. possiamo ottenerlo


dalla formula «Peso Specifico X Volume». Il peso specifico è riportato
nello specchietto della pagina precedente (380 Kg/m3). Il Volume lo
ricavo dalla sezione e dalla lunghezza del trave (8x12x300), quindi,
rapportando tutto a metri 0,08x0,12x3 = 0,03 m3
Applicando la formula ottengo 380 x 0,03 = 11,4 Kg peso del trave
Poiché la struttura conta 7 travi, il peso totale sarà di 79,8 Kg, che
dividendo per 3 ottengo il peso di 26,6 Kg/m

CARICHI ACCIDENTALI
Per il carico dei pesi accidentali prendiamo in esame il ‘caso neve’
poiché corrisponde al caso limite che il trave dovrà sostenere.
La tabella qui sotto ci mostra il carico da neve delle zone del nostro
paese, riportando un valore espresso in kN/m2
Sapendo che un kN (ChiloNewton) equivale
a circa 101Kg, nella peggiore delle ipotesi
per la tua zona in cui vivo il mio trave dovrà
sopportare un peso di circa 60 kg/m2
Quindi, considerata la profondità della
copertura di circa 3 m, il trave dovrà
sopportare circa 180 kg/m di neve.

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DIMENSIONAMENTO DEI TRAVI

Carichi permanenti: 177 Kg/m


• Peso Tegole 150 Kg/m
• Peso Arcarecci 27 Kg/m
Carichi accidentali: 180 kg/m
TOTALE CARICHI: 357 Kg/m

In realtà il totale del carico ottenuto andrebbe diviso tra il trave di


banchina e le staffe che sorreggono gli arcarecci ma ‘a favore di
sicurezza’ assumiamo che vada tutto sulla trave.

Utilizzando la tavola qui sotto possiamo finalmente ricavare la sezione


corretta del trave che ci occorre. Arrotondando per eccesso sempre a
favore di sicurezza, e per farci rientrare anche il peso del perlinato che
non abbiamo calcolato, il trave di banchina della lunghezza di oltre
4mt per la mia pergola dovrà avere una SEZIONE 12x24.

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DIMENSIONAMENTO DEI TRAVI

ARCARECCIO
Anche per arcarecci vale la stessa regola di dimensionamento, ovvero
considerare i carichi permanenti e accidentali.

Per quelli permanenti abbiamo già effettuato il calcolo in precedenza


relativamente alle tegole (133kg/m). Il valore però deve essere
rapportato alla sezione di peso a cui l’arcareccio sarà sottoposto,
ovvero un interasse massimo di 70cm
Quindi 50x0,7 = 35 Kg/m

Per i carichi accidentali dobbiamo calcolarci anche qui il ‘caso neve’.


Sapendo che la nostra zona ha un carico neve di 60 kg/m2,
applichiamo questo dato come detto sopra ad un interasse massimo
di 70cm
Quindi 60x0,7 = 42 Kg/m

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DIMENSIONAMENTO DEI TRAVI

Carichi permanenti: 35 Kg/m


Carichi accidentali: 42 kg/m
TOTALE CARICHI: 77 Kg/m

Aiutandoci con la nostra tavola, arrotondando sempre per eccesso a


favore di sicurezza, il trave arcareccio da utilizzare della lunghezza di
circa 3mt dovrà avere una SEZIONE 8x12.

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DIMENSIONAMENTO DEI TRAVI

PILASTRI
Per i pilastri non ho effettuato nessun calcolo. Sapendo che la
resistenza alla compressione dei travi lamellari è molto alta, mi sono
limitato ad includere nel progetto dei travi pilastri che fossero di
sezione uguale al trave di banchina.

Se volessimo indagare quanto carico può sopportare un pilastro di


sezione 12x12cm di lunghezza 200cm possiamo far riferimento allo
specchietto riportato a pagina 10. Qui viene indicato che la
compressione a 0gradi, ovvero quando il carico incide sul trave in
modo perpendicolare alla fibra, la resistenza alla compressione è di
24n/mm2 (2,44Kg/mm2 ovvero 2440 Kg/m2)

Ciò significa che il nostro pilastro di sezione 12x12cm


(0,12x0,12=0,01m2) può reggere un peso di 24,4 Kg (2440x0,01),
ovvero 4.880 Kg su una lunghezza di 200cm. Non dimentichiamo che i
pilastri sono due, quindi i nostri pilastri possono sopportare un peso
di oltre 9 tonnellate!
Dato il peso totale della copertura è di appena 357Kg/m X 4,5m +
circa 50Kg di trave di banchina = 1.656 Kg, direi che ci siamo!

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PENDENZA DELLA COPERTURA

Parliamo di problema della pendenza se ci troviamo a dover realizzare


una copertura fissa. Non è il caso della pergola o del gazebo ad
esempio, dove può essere valutata la realizzazione di una copertura in
‘falso’ piano, ovvero con una pendenza minima o addirittura in piano.
Nel caso in cui dobbiamo dotare la nostra struttura di una copertura
fissa allora è necessario capire quanta pendenza dare e come
calcolarla correttamente.

Per far questo abbiamo necessità di sapere i materiali che useremo


perché non esiste una regola generale valida per tutti i sistemi di
copertura.

Ci sono strutture che richiedono


una pendenza di soli 2-3° mentre
altre che ne richiedono
addirittura 20-30°. Non sarà
oggetto di questo documento
analizzare tutti i casi.
Semplificando molto possiamo
dire che in linea teorica, per le
coperture fisse esistono queste
indicazioni di massima:

• Policarbonato compatto – ha una pendenza minima di circa il 5%;


• Tegola canadese – ha una pendenza minima del 15%;
• Coppo o tegola tradizionale – ha una tendenza minima del 10%.
Nei luoghi a rischio neve alto, va considerata un’inclinazione
maggiore per permettere alla tettoia di reggere questo carico.

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PENDENZA DELLA COPERTURA
Considerato che la zona in cui vivo non è a rischio di grosse e
importanti nevicate, per il progetto della pergola ho ritenuto
sufficiente una pendenza del 15% quindi con un grado di inclinazione
della falda di 8,5° rimanendo comunque nelle indicazioni di massima.
Se volessimo rapportare quanto appena detto ai nostri arcarecci
dovremmo rispolverare un po’ di geometria piana, in particolar modo
il TEOREMA DI PITAGORA. Ci servirebbe per trovare il punto in cui
effettuare il cosiddetto ‘Taglio a becco d’uccello’ (Cut Birdsmouth
Notch)

Questo taglio si effettua per


permettere all’arcareccio di
poggiare sul trave di banchina
in modo ottimale e scaricare il
peso correttamente.

Per far questo è necessario calcolare l’esatta distanza in cui effettuare


il taglio per ‘disegnare’ il profilo da esportare. Senza dilungarmi
troppo in spiegazioni tecniche vi riporto un link che applica il teorema
di pitagora per effettuare questo taglio:
https://calcolareonline.eu/pendenza/
Abbiamo bisogno di due dati a nostra scelta: io ho utilizzato la
distanza in lunghezza e la pendenza in gradi, quindi 271cm e 8,5°.
Otteniamo 274cm
Questo sarà il punto esatto in cui disegnare il profilo da eliminare. Ve
lo spiego meglio nel video.

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PENDENZA DELLA COPERTURA
Se poi non ci fidiamo del calcolo online possiamo sempre verificare
applicando il teorema di pitagora il quale dice che in un triangolo
rettangolo, l'area del quadrato costruito sull'ipotenusa è uguale alla
somma delle aree dei quadrati costruiti sui cateti.

Quindi applicando la formula:

(271X271) + (40,5+40,5) = 75.080 = 274


Questa è la distanza esatta su cui realizzare il taglio a becco d’uccello.

CALCOLO VELOCE
Per comprendere velocemente in termini pratici quanta pendenza
avrà la mia copertura possiamo fare un esempio pratico: se voglio
dare al mio tetto una pendenza del 15%, ciò significa che ogni metro il
mio tetto deve alzarsi di 15 cm.
Se quindi ho una falda lunga 3 metri, so che la differenza tra il punto
più basso e il punto più alto del mio tetto dovrà essere di 45 cm
(ovvero 15 cm x 3).

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PROGETTAZIONE
Ora che abbiamo tutti i dati necessari possiamo disegnare la nostra
pergola. Come detto in precedenza io ho usato Sketchup avendo tutti
i dati basterebbe anche carta e penna.

La nostra lista della spesa sarà la seguente:


• N. 2 PILASTRI 12X12X207
• N. 1 TRAVE DI BANCHINA 12X24X430
• N. 7 ARCARECCI 8X12X300

Gli assunti costruttivi che mi sono dato oltre a quelli


precedentemente descritti sono i seguenti:

• Realizzare una palombella sui terminali liberi dei travi


• Sporgenza del trave di banchina: 30cm oltre l’appoggio
• Sporgenza degli arcarecci: almeno 20cm oltre l’appoggio

Per la specifica dei passaggi costruttivi rimando alla visione del video
poiché sarebbe troppo lungo raccontare tutti gli step. Anche la scelta
della ferramenta è contenuta nel video.

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PROGETTAZIONE
La vista in pianta ci mostra le misure finite della stuttura una volta che
sarà conclusa la realizzazione

Qui di seguito le misure dei tagli effettuati sull’arcareccio, ottenuti


seguendo i calcoli che ho riportato a pagina 19.

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PROGETTAZIONE

Anche la vista frontale ci aiuta a verificare ulteriori misure importanti,


ad esempio quelle dell’interasse esatto tra gli arcarecci e la distanza
finita tra un arcareccio e l’atro, utile per realizzare una dima durante
le operazioni di assemblaggio.

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FINITURA

Anche se il legno lamellare è un materiale resistente, è comunque


vittima dei fenomeni atmosferici e pertanto è opportuno proteggerlo
in modo adeguato.

Ho scelto di trattare i travi con una protezione e una finitura.


Come protezione ho usato due mani di impregnate all’acqua per
esterni colore ‘Teak’.
L’impregnante ha il vantaggio di penetrare nelle fibre del legno,
esaltandone le venature naturali e rendendolo resistente all’azione
dei vari agenti atmosferici.

Come finitura invece ho usato una vernice certata trasparente


satinata sempre all’acqua, capace di rendere impermeabile il legno
senza resinarlo.
Ho preferito usare una vernice piuttosto che il flatting perché,
quest’ultimo dopo un po’ di tempo comincia a sfogliare, rendendo
necessario un intervento più invasivo per ripristinarlo.

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