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INDICE:
1) Introduzione al Fondo di Solidarietà per il personale del credito pag. 2
2) Guida alle PRESTAZIONI STRAORDINARIE pag. 4
3) Integrazioni CRC alle PRESTAZIONI STRAORDINARIE pag. 7
4) Adesione al Fondo di Solidarietà in CRC pag. 7
5) FAQ su PRESTAZIONI STRAORDINARIE pag. 8
6) Part Time: Bozza richiesta ripristino a full time pag. 10
7) Scheda riassuntiva sulle PRESTAZIONI STRAORDINARIE pag. 11
8) Pensione: scheda riassuntiva sistema RETRIBUTIVO pag. 12
9) Pensione: scheda riassuntiva sistema CONTRIBUTIVO pag. 13
10) Guida alle PRESTAZIONI ORDINARIE (solidarietà) pag. 14
11) scheda riassuntiva PRESTAZIONI ORDINARIE pag. 15
FONDO SOLIDARIETÀ: LA FISAC AL TUO SERVIZIO:
CALCOLO PREVENTIVO ASSEGNO: abbiamo predisposto la possibilità di ricevere un
calcolo approssimativo dell’Assegno Straordinario del Fondo di Solidarietà;
FONDO PENSIONE: seguiamo in modo personalizzato le varie opzioni relative al
Fondo Pensione per consentirti di valutare l'opzione per te più vantaggiosa sia in fase
di passaggio al Fondo Solidarietà che in fase di successivo riscatto del montante
accumulato;
POLIZZA SANITARIA: continueremo ad inviarti anche negli anni prossimi ogni
modifica o integrazione alla Polizza Sanitaria per consentirti di rimanere aggiornato
sulle coperture. Continuiamo a seguire eventuali problematiche relative ai sinistri.
1) INTRODUZIONE al Fondo di Solidarietà per il personale del credito:
caratteristiche e prestazioni erogate:
Nel settore del credito il Fondo di Solidarietà è nato circa 17 anni fa, dalla comune volontà delle Parti
Sociali (OO.SS nazionali dei bancari ed ABI) di gestire i processi di riassetto organizzativo e di crisi aziendali,
evitando ricadute occupazionali.
Tradizionalmente il settore bancario, (considerato un “settore protetto”) è sempre stato collocato fuori
dalla legislazione nazionale di sostegno, prevista per le crisi occupazionali, (cassa integrazione ordinaria e
straordinaria, mobilità ecc..); solo con la legge Finanziaria del 1977 (art.2 comma 28 della Legge 23/12/1996 n.
662) e con il successivo D.M. 27/11/1997 n. 477, il legislatore ha previsto nell’ambito dei processi di
ristrutturazione aziendale, la possibilità da parte della contrattazione collettiva nazionale, di costituire presso
INPS specifici fondi, finanziati e gestiti con il concorso delle parti sociali interessate.
L’istituzione del Fondo di solidarietà per il settore creditizio è avvenuta con l’accordo sindacale sottoscritto
il 28/02/1998, recepito nel D.M. n. 158/2000 con la costituzione, presso INPS del “FONDO DI SOLIDARIETA’
PER IL SOSTEGNO DEL REDDITO, DELL’OCCUPAZIONE E DELLA RICONVERSIONE E RIQUALIFICAZIONE
PROFESSIONALE DEL PERSONALE DEL CREDITO ORDINARIO”.
Come FISAC CGIL abbiamo pensato di predisporre questa piccola guida informativa, rivolta a tutti gli iscritti
interessati direttamente dalle previsioni del piano di esodo, che affronti la materia in maniera semplice,
precisa ed aggiornata.
IL FONDO DI SOLIDARIETÀ DI SETTORE
IL FONDO DI SOLIDARIETÀ PER LA RICONVERSIONE E RIQUALIFICAZIONE PROFESSIONALE, PER IL
SOSTEGNO DELL’OCCUPAZIONE E DEL REDDITO DEL PERSONALE DEL CREDITO è l’ammortizzatore sociale
operante nel settore del Credito comparto non coperto dal sistema della Cassa integrazione guadagni
“nell’ambito e in connessione con processi di ristrutturazione o di situazioni di crisi o di riorganizzazione
aziendale o di riduzione o trasformazione di attività o lavoro”.
Il Fondo è istituito presso l’INPS, del quale rappresenta una gestione.
Il Fondo attualmente è regolamentato dal Decreto Ministeriale 28/07/2014 n. 83486.
LE PRESTAZIONI DEL FONDO DI SOLIDARIETÀ
Il Fondo prevede l’erogazione di tre tipi di prestazioni:
1. PRESTAZIONI ORDINARIE prestazioni riferite a “progetti di riduzione di orario o di sospensione dell’attività’
lavorativa” e prestazioni riferite a “programmi formativi”. L'accesso alle prestazioni del Fondo è
subordinato all’espletamento delle procedure contrattuali previste per i processi che modificano le
condizioni di lavoro del personale.
2. PRESTAZIONI STRAORDINARIE (nell’ipotesi di esubero del personale con diritto alla pensione entro 5 anni)
3. PRESTAZIONI erogate dalla SEZIONE EMERGENZIALE come sintetizzato dallo schema che segue. L’accesso
alle prestazioni è subordinato all’espletamento delle procedure contrattuali previste e alla condizione che
le stesse si concludano con un accordo sindacale (aziendale o di gruppo).
ADESIONE AL FONDO DI SOLIDARIETÀ e ISCRIZIONE SINDACALE
Per chiedere di aderire alle prestazioni del Fondo occorre firmare il modulo RICHIESTA DI ADESIONE ALL'OFFERTA DI
INCENTIVAZIONE ALL'ESODO ED ACCESSO AL FONDO DI SOLIDARIETA'. Il nostro consiglio è di barrare la prima
casella del modulo "richiedere la liquidazione dell'assegno straordinario in forma rateale (mensile)" e barrare la
seconda casella del modulo "con prosecuzione del versamento dei contributi a favore dell'Organizzazione
Sindacale cui risulta attualmente iscritto" per mantenere l'iscrizione sindacale.
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COME SI FINANZIA IL FONDO DI SOLIDARIETÀ
L’onere per il ricorso alle prestazioni straordinarie è totalmente a carico delle aziende.
La parte ordinaria e la sezione emergenziale sono finanziate attraverso un contributo ordinario calcolato in
percentuale sull’imponibile ai fini previdenziali di tutti i lavoratori/trici dipendenti con contratto a tempo
indeterminato. La percentuale (originariamente pari allo 0,50%) è stata variata dall’accordo del 20 dicembre 2013 e
ridotta allo 0,20% (di cui 2/3 a carico dell’azienda 01133%, e 1/3 ‐ pari allo 0,067% a carico di ciascun
lavoratore/trice, secondo la ripartizione stabilita dalla Legge Fornero). In caso di fruizione delle prestazioni connesse
ai casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa è previsto da parte delle aziende interessate un contributo
addizionale almeno pari all’1,50% delle retribuzioni perse (attualmente 1,50%).
L’ACCESSO ALLE PRESTAZIONI DEL FONDO
Per accedere alle prestazioni del Fondo è indispensabile che le previste procedure si concludano con un
accordo sindacale, a livello aziendale o di gruppo, nell’ambito del quale nel caso di ricorso a prestazioni
straordinarie o di tipo emergenziale siano stati individuati una pluralità di strumenti, secondo quanto indicato
dalle normative vigenti in materia di processi che modificano le condizioni di lavoro del personale, ovvero
determinano la riduzione dei livelli occupazionali. Nei casi che determinano riduzioni dei livelli occupazionali,
ferme le procedure di cui alla “sezione emergenziale”, è possibile accedere anche alle prestazioni di cui alla
“sezione ordinaria”, in relazione sia a programmi formativi che a programmi di riduzione di orario o di
sospensione dell’attività lavorativa.
PARTE ORDINARIA: Nei casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa vige un meccanismo
solidaristico, in quanto ciascuna azienda può attingere al Fondo per un importo pari al doppio dei contributi
ordinari versati, al netto delle somme già utilizzate per finalità formative.
NOTA BENE: Ferme le norme di Legge e di contratto applicabili alla categoria dei Dirigenti, anche i/le
Dirigenti possono accedere alle prestazioni del Fondo.
I CRITERI DI PRECEDENZA PER INDIVIDUARE I LAVORATORI/TRICI IN ESUBERO
Ai sensi di quanto previsto dall’art.8 comma 1 della Legge 23/07/1991 n. 223, ai fini dell’accesso alle
prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà, in relazione alle esigenze tecnico produttive ed organizzative
del complesso aziendale, i Lavoratori/trici in esubero vengono individuati prioritariamente fra coloro che alla
data stabilita per la risoluzione del rapporto di lavoro, siano in possesso dei requisiti di legge previsti per aver
diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia, anche se abbiano diritto al mantenimento in servizio.
Per individuare gli ulteriori Lavoratori/trici in esubero si terrà conto, in via prioritaria, del criterio della
maggiore prossimità alla maturazione del diritto a pensione, ovvero della maggiore età. Nel caso in cui il
numero dei Lavoratori/trici in possesso dei requisiti per accedere alle prestazioni straordinarie del Fondo
risultasse superiore al numero degli esuberi, si favorirà in via preliminare, la volontarietà, da esercitarsi a cura
degli interessati/e nei termini e alle condizioni aziendalmente concordate e in subordine, si terrà conto dei
carichi familiari.
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2) Guida alle PRESTAZIONI STRAORDINARIE del Fondo di Solidarietà
Nei casi di “prestazioni straordinarie” a favore di lavoratori/trici con requisiti di prossimità alla pensione
ammessi a fruire nel quadro di processi di agevolazione all’esodo, le prestazioni consistono:
erogazione di un trattamento economico definito assegno straordinario per il periodo compreso tra la
data di cessazione del rapporto di lavoro e quella di erogazione della pensione
versamento della contribuzione correlata per un limite massimo di 60 mesi.
Si tratta quindi di una forma di accompagnamento alla pensione da cui ha tratto origine la definizione di “Fondo
esodi” spesso attribuita al Fondo di solidarietà.
CALCOLO DELL'ASSEGNO: Il calcolo dell'assegno dipende esclusivamente dalle norme previdenziali in vigore e
dal regolamento del Fondo e non può essere in alcun modo modificato dagli accordi sindacali. L’assegno
straordinario è interamente a carico dell’azienda, così come la contribuzione pensionistica per gli anni mancanti.
Ricordiamo che le norme previdenziali prevedono tre diversi regimi:
Retributivo per coloro che al 31/12/1995 avevano maturato 18 anni di contribuzione;
Misto per coloro che al 31/12/1995 avevano una anzianità contributiva inferiore ai 18 anni;
Contributivo puro per coloro che non avevano anzianità contributiva al 31/12/1995
MODALITÀ DI CALCOLO DELL'ASSEGNO: L’assegno straordinario viene calcolato prendendo a riferimento la
Pensione (Pensione teorica lorda), calcolata secondo le normative di legge, che spetterebbe all’interessato,
computando anche la contribuzione che gli sarà accreditata nel periodo di fruizione della prestazione straordinaria
Per i lavoratori nel regime Retributivo l'assegno straordinario netto è ridotto secondo le seguenti percentuali:
− 8% se la retribuzione annua lorda è inferiore o pari a € 38.000
− 11% se la retribuzione annua lorda è superiore a € 38.000
Tali riduzioni si applicano esclusivamente alle quote di trattamento derivanti dalle anzianità contributive maturate
prima del 1° gennaio 2012 (pre Fornero).
RETRIBUZIONE DI RIFERIMENTO PER IL CALCOLO: Per calcolare l'importo dell'assegno si prende a riferimento
la "retribuzione correlata". In base alla Circolare INPS sono elementi di retribuzione correlata le seguenti voci ove
fruite: stipendio, scatti di anzianità, importo ex ristrutturazione tabellare, assegno ex intesa 8 dicembre 2007 (art.
85, comma 3, CCNL 19 gennaio 2012) e l’eventuale correlato ad personam ex intesa 8 dicembre 2007, assegno ad
personam ex art. 66 del CCNL 11 luglio 1999, assegno ad personam ex art. 8 del CCNL 1 dicembre 2000, automatismi
ex art. 110 del CCNL 19 gennaio 2012.
Tutte le suddette voci sono corrisposte per tredici mensilità, pertanto, i relativi importi mensili andranno moltiplicati
per 13 ai fini della retribuzione annua utile per l’individuazione della percentuale e del massimale da utilizzare per il
calcolo dell’assegno.
Su questo elemento in Cassa Risparmio Cesena siamo intervenuti in sede di accordo per integrare le voci di cui sopra
con i trattamenti previsti nel Contratto Integrativo che hanno le caratteristiche di certezza e continuità nella
corresponsione migliorando considerevolmente le prestazioni del Fondo.
PRESTAZIONE NETTA: La prestazione netta è equivalente all’importo netto del trattamento pensionistico
spettante con la maggiorazione dell’anzianità contributiva mancante: in altri termini l’assegno straordinario erogato
è pari all’importo netto della pensione che il lavoratore avrebbe percepito maturando i contributi necessari al
raggiungimento del diritto alla pensione anticipata o di vecchiaia.
TASSAZIONE: L’imposta è calcolata con il regime della tassazione separata, sommando all’assegno netto
un’imposta determinata con la stessa aliquota di tassazione del TFR (in modo da salvaguardare comunque l’importo
netto già determinato). Il lavoratore in esodo, pertanto, è esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei
redditi se non ha altri redditi. Per converso, lo stesso non potrà detrarre gli oneri quali spese mediche, polizze vita
infortuni, mutui, spese di ristrutturazione edilizia, ecc. Alcune di queste potranno però essere detratte dal coniuge o
anche da altri familiari, purché conviventi, secondo quanto previsto dalla normativa fiscale tempo per tempo
vigente. (ad oggi l’esodato che non percepisca redditi personali, escluso l’assegno del Fondo, superiori al limite
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annuo di € 2.840,51 può essere assunto fiscalmente a carico dal coniuge).
Per gli aspetti fiscali e la dichiarazione dei redditi il consiglio è quello di avvalersi dell’assistenza del CAAF CGIL.
DECORRENZA: L’assegno straordinario è liquidato con decorrenza dal 1° giorno del mese successivo a quello di
cessazione del rapporto di lavoro (fatti salvi i tempi tecnici per la liquidazione da parte dell’INPS). È pagato in rate
mensili anticipate, ossia all’inizio del mese di competenza (dodici mensilità più la tredicesima erogata il 1°
dicembre). L’assegno straordinario è corrisposto fino al mese precedente a quello di decorrenza effettiva del
trattamento di pensione.
CONTRIBUZIONE INPS: Per consentire al lavoratore di maturare la contribuzione necessaria per il diritto a
pensione, durante il periodo di fruizione dell’assegno straordinario, il datore di lavoro versa la “CONTRIBUZIONE
PREVIDENZIALE CORRELATA” (aliquota ordinaria vigente 33%) fino alla maturazione dei requisiti di età e di
contribuzione.
REVERSIBILITÀ: Gli assegni straordinari sono prestazioni “dirette” e non sono reversibili. In caso di decesso del
beneficiario, ai superstiti viene liquidata la pensione indiretta, con le norme ordinarie, tenendo conto anche della
contribuzione correlata versata in favore del lavoratore durante il periodo di assegno straordinario.
EROGAZIONE IN UNICA SOLUZIONE: È possibile per il lavoratore chiedere l’erogazione dell’assegno in un’unica
soluzione: in tal caso la misura sarà pari al 60% del valore attuale (calcolato secondo il tasso ufficiale BCE di
riferimento alla data di liquidazione della prestazione) di quanto sarebbe spettato se l’erogazione fosse avvenuta in
forma rateale. Dalla base di calcolo è dedotta la contribuzione previdenziale, che in questo caso non viene versata
all’INPS.
PASSAGGIO DAL FONDO ALLA PENSIONE: non essendo prevista la trasformazione automatica dell’assegno
straordinario in pensione è necessario che, allo scadere dell’assegno del Fondo ed in tempo utile per chiedere
l'assegno di pensione, il titolare presenti la relativa domanda. In caso contrario, si perde il diritto a percepire la
pensione nel periodo di mancata presentazione.
SALVAGUARDIA: Qualora nel corso della permanenza nel Fondo dovessero modificare le previsioni
pensionistiche i lavoratori già in esodo al momento di un’eventuale modifica della normativa pensionistica sono
salvaguardati da effetti peggiorativi, in quanto la liquidazione dell’assegno straordinario da parte dell’INPS
costituisce anche “certificazione del diritto a pensione” ai sensi di legge.
Inoltre, nell'accordo di Cassa Risparmio Cesena si sono inserite due diverse clausole di salvaguardia che, a differenza
di molti altri accordi dove c’è solo la volontà delle parti ad incontrarsi per ricercare opportune soluzioni, prevedono
l'impegno preciso a salvaguardare sia il livello di reddito che la contribuzione INPS. Riportiamo di seguito la specifica
di entrambe le clausole:
1. SALVAGUARDIA ALL'ENTRATA: riguarda la fase di accesso al Fondo qualora, per qualsiasi motivo, la domanda
di richiesta dovesse avere problemi al momento di essere acquisita dal Fondo. La troviamo all’art. 8
dell'accordo e recita: “Qualora in sede di accertamento dei requisiti, il Fondo di Solidarietà non consenta
l’accesso alle prestazioni straordinarie al personale che ne ha fatto richiesta, l’Azienda, in accordo con le
OO.SS. firmatarie del presente Accordo, si impegna a trovare eventuali altre forme alternative di tutela che ne
salvaguardino il reddito ed i contributi previdenziali per il periodo scoperto in alternativa alla riassunzione
senza soluzione di continuità.
2. SALVAGUARDIA ALL'USCITA: riguarda la fase di uscita dal Fondo e accesso alle prestazioni pensionistiche ed
interviene qualora, per qualsiasi motivo, dovessero cambiare le condizioni di accesso alle prestazioni
pensionistiche. La troviamo all’art. 10 dell'accordo e recita "Qualora successivamente alla stipula del presente
Accordo dovessero intervenire modifiche normative e regolamentari sui requisiti di accesso alla pensione
A.G.O. o forme equivalenti, ovvero modifiche al vigente regolamento del Fondo di Solidarietà tali da
pregiudicare il diritto al percepimento dei trattamenti previdenziali pubblici per i lavoratori aderenti alle
forme di incentivazione all’esodo di cui agli articoli che precedono, resta inteso che si darà luogo ad appositi
incontri con le OO.SS. firmatarie del presente accordo al fine di verificare in maniera congiunta gli effetti che
ne potrebbero derivare impegnandosi a salvaguardare il livello di reddito equivalente a quanto erogato dal
Fondo ed i contributi pensionistici sino al raggiungimento dei requisito dell’A.G.O. o forme equivalenti.".
CUMULABILITÀ: si tratta di un argomento molto delicato in quanto è previsto il divieto assoluto a svolgere
attività in concorrenza con il datore di lavoro presso cui si prestava servizio (ES: banche, concessionari della
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riscossione, altri soggetti operanti nell’ambito creditizio o finanziario). Invitiamo gli interessati a consultare
preventivamente le strutture specialistiche della FISAC in quanto un’interpretazione errata o una mancata
comunicazione all’ex datore di lavoro e all’INPS può dar luogo ad inconvenienti dai riflessi di notevole consistenza
(cessazione delle prestazioni del Fondo, con restituzione delle somme indebitamente percepite, oltre agli interessi e
la rivalutazione del capitale, la perdita dell'assegno mensile e della contribuzione ad esso correlata).
Più in generale la possibilità di cumulo è comunque limitata entro il limite massimo dell’ultima retribuzione
mensile, ragguagliata ad anno, percepita dall’interessato. Qualora il cumulo tra detti redditi e l’assegno straordinario
dovesse superare il predetto limite, si procede ad una corrispondente riduzione dell’assegno stesso.
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3) Integrazioni CRC alle PRESTAZIONI STRAORDINARIE
Nel nostro accordo, oltre ad integrare le voci di riferimento per il calcolo dell'assegno erogato dal Fondo
inserendo i trattamenti previsti nel Contratto Integrativo che hanno le caratteristiche di certezza e continuità nella
corresponsione, abbiamo anche previsto una serie di incentivi economici e normativi accessori alle prestazioni del
Fondo di Solidarietà che ne integrano le prestazioni.
INCENTIVO ECONOMICO: è stato previsto un incentivo economico per tutti coloro che fanno richiesta di accesso alle
prestazioni del Fondo di Solidarietà entro il 18/11. L'incentivo è proporzionato alla retribuzione di ciascuno essendo
rapportato alla mensilità ed inoltre è proporzionato alla distanza rispetto alla maturazione del requisito
pensionistico AGO.
1. Incentivo economico pari a 1,5 mensilità per il personale che maturerà i trattamenti pensionistici entro
il 31/12/2017
2. Incentivo economico pari a 2 mensilità per il personale che maturerà i trattamenti pensionistici dal
01/01/2018 al 31/12/2018
3. Incentivo economico pari a 3 mensilità per il personale che maturerà i trattamenti pensionistici dal
01/01/2019 al 31/12/2023
La mensilità viene calcolata sulla RAL. Per retribuzione annua lorda “RAL”si intende la complessiva retribuzione
contrattuale, compresa la quota extra standard del premio di rendimento di cui all’art. 18 del CIA 9/6/2016 e
compresa la mensilità aggiuntiva di cui all’art. 31 del CIA 9/6/2016, con esclusione comunque degli importi
corrisposti a titolo di premio incentivante e di premio aziendale, di “una tantum” annuali, di liberalità, di voci
erogate a titolo di indennità e rimborso spese nonché di quelle non ricorrenti ed in generale di natura variabile.
POLIZZA SANITARIA: è stata garantita la copertura della polizza sanitaria alle stesse condizioni tempo per tempo in
vigore per il personale in servizio. A questo proposito segnaliamo l'importanza di lasciarci un riferimento mail
privato a cui possiamo comunicare tempo per tempo eventuali variazioni e/o aggiornamenti in merito alle coperture
della Polizza Sanitaria.
PREVIDENZA COMPLEMENTARE: è stata prevista una doppia opzione, ovvero:
1. la possibilità di mantenere in essere il versamento percentuale della contribuzione aziendale, per tutto il
periodo di permanenza al Fondo, calcolato sulla RAL come sopra definita;
2. la possibilità, su richiesta del dipendente in alternativa all'opzione di cui sopra, a riconoscere l’importo come
sopra calcolato in unica soluzione a titolo di incentivo all’esodo e ad integrazione del TFR.
AGEVOLAZIONI CREDITIZIE:
mantenimento di tutte le condizioni in essere ai dipendenti tempo per tempo vigenti;
mantenimento delle agevolazioni creditizie relative ai mutui considerando il periodo di permanenza al
Fondo di Solidarietà come periodo lavorativo, equiparando così le condizioni per tutti i lavoratori alla prima
data pensionistica. Attualmente il nostro regolamento in materia di condizioni prevede di mantenere per i
mutui le stesse condizioni creditizie per 5 anni oltre la data di effettivo pensionamento.
POLIZZA INFORTUNI: L’azienda si impegna a ricercare con la compagnia assicurativa la possibilità di equiparare i
dipendenti che aderiranno alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà ai pensionati per quanto riguarda la
polizza infortuni extra professionale.
4) Adesione al Fondo di Solidarietà in CRC
Per chiedere di aderire alle prestazioni del Fondo occorre firmare il modulo RICHIESTA DI ADESIONE ALL'OFFERTA DI
INCENTIVAZIONE ALL'ESODO ED ACCESSO AL FONDO DI SOLIDARIETA'. Il nostro consiglio è di barrare la prima
casella del modulo "richiedere la liquidazione dell'assegno straordinario in forma rateale (mensile)" e barrare la
seconda casella del modulo "con prosecuzione del versamento dei contributi a favore dell'Organizzazione
Sindacale cui risulta attualmente iscritto" per mantenere l'iscrizione sindacale.
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5) FAQ su PRESTAZIONI STRAORDINARIE
Quali sono gli aspetti fiscali dell'erogazione delle prestazioni straordinarie del Fondo ?
Tutta la materia fiscale presenta complicate questioni attuative, in quanto la somma è percepita al netto dell’IRPEF
(come fosse un TFR). Per gli esodati si pone il problema che percepire un reddito già al netto dell’IRPEF impedisce
loro di operare le detrazioni fiscali, perciò, a meno che non percepiscano altri redditi validi ai fini IRPEF, non possono
portare in detrazione oneri (es. interessi mutui, assicurazioni, spese mediche, ecc.).
Però, poiché si tratta di reddito soggetto a tassazione separata (quindi di una somma netta) è possibile che
l’esodato, che non goda di redditi personali (escluso l’assegno) superiori a € 2.840,51, possa andare a carico di
soggetti tenuti all’obbligo degli alimenti, esempio il coniuge, e le spese possano essere detratte da costoro (per gli
interessi passivi di un mutuo è necessario comunque che il mutuo sia intestato ad entrambi i coniugi).
Va altresì considerato che la tassazione separata ha il vantaggio di non assoggettare tale reddito alle Addizionali
Irpef Regionale e Comunale. Inoltre può avere riflessi positivi sul riscatto delle prestazioni del Fondo Pensione.
Come funziona la contribuzione INPS per gli anni mancanti ? L’intera contribuzione pensionistica,
pari al 33%, è pagata dal datore di lavoro in aggiunta all’onere complessivo dell’assegno straordinario, ed è versata
all’INPS sulla base dell’ultima retribuzione tabellare (retribuzione mensile rapportata ad anno) con esclusione delle
voci variabili.
La contribuzione è dovuta fino al raggiungimento del diritto a pensione di anzianità o vecchiaia, non fino alla finestra
(l’assegno viene invece erogato fino alla finestra).
Quando si inizia a percepire l'assegno del Fondo ? Dall'inizio del mese successivo a quello di
cessazione del rapporto di lavoro. É però normale che il primo assegno, insieme agli arretrati, arrivi anche tre mesi
dopo l'ingresso nel Fondo. A questo proposito, pur considerando che al momento della cessazione dal servizio si
riceve l'intero TFR maturato, in sede di accordo abbiamo previsto che l'azienda presti particolare attenzione ad
eventuali richieste di affidamento avanzate dal personale aderente alle prestazioni straordinarie del Fondo di
Solidarietà atte a coprire il periodo di "vacanza" che intercorre fra l'iscrizione al Fondo e l'effettivo inizio di
pagamento dell'assegno.
Cosa succede se si spostano i termini per il pensionamento ? Nell'accordo è stata prevista una
specifica clausola di garanzia che contempla sia il reddito che i contributi.
Occorre precisare che, fino ad ora, le modifiche al sistema previdenziale non hanno avuto effetto su coloro che
erano già inseriti nel Fondo esuberi.
Come funziona il passaggio dal Fondo alla pensione ? Alla fine del periodo di erogazione dell’assegno
gli esodati devono fare domanda di pensione all’INPS entro il mese precedente alla data della decorrenza della
pensione. Non è previsto infatti alcun automatismo.
Quindi quando cessa l'erogazione del Fondo ? L'erogazione cessa automaticamente alla fine del mese
precedente a quello previsto per la decorrenza della pensione di anzianità o vecchiaia.
L'assegno del Fondo è reversibile ? L'assegno del Fondo non è reversibile, in caso di decesso del
beneficiario ai superstiti viene comunque liquidata la pensione indiretta che tiene conto dei contributi versati e della
contribuzione figurativa versata a favore del lavoratore fino all'ultima mensilità di pagamento dell'assegno.
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All'assegno del Fondo si possono sommare altre spettanze ? Al titolare dell'assegno non spettano
trattamenti di famiglia, interessi legali né rivalutazioni monetarie.
L'assegno del Fondo è compatibile con altre prestazioni INPS ? La titolarità dell'assegno
straordinario non esclude che si possa essere titolari anche di altre pensioni. Non è possibile però erogare l'assegno
sulla base di contribuzione già utilizzata per altri trattamenti pensionistici. In questo caso l'importo dell'assegno
influisce sulla valutazione del reddito del titolare.
Part Time: quali sono le particolarità per il personale a part‐time ? L'art. 16 dell'accordo prevede
che "L’Azienda accoglierà per l’ultimo mese di servizio le domande di ripristino del rapporto di lavoro a full‐time da
parte del personale a part‐time che intende accedere alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà." La
previsione è stata inserita in quanto è utile che i lavoratori e le lavoratrici a part time chiedano di ripristinare il
proprio rapporto di lavoro a tempo pieno nell’ultimo mese antecedente la data prevista di cessazione dal servizio e
di accesso al Fondo. In questo caso la contribuzione previdenziale, versata all’INPS dall’Azienda fino alla maturazione
del diritto a pensione, verrà calcolata sulla retribuzione a tempo pieno e, di conseguenza, aumenterà l’importo della
pensione. L’assegno non muta invece perché. salvo che per un solo mese, la base retributiva rimane quella a part
time.
Quando si percepisce il T.F.R.? Il trattamento di fine rapporto viene liquidato dal datore di lavoro al
momento della cessazione dell’attività lavorativa, in base all’anzianità di servizio effettiva.
I lavoratori sordomuti o privi della vista o con invalidità superiore al 74% hanno delle
facilitazioni nelle previsioni delle previsioni del fondo? Si, in base ad una delibera del Comitato
Amministratore del Fondo per i soggetti privi della vista di cui all'articolo 9 comma 2 della legge 29 marzo 1985 n.
113 e successive integrazioni e modificazioni, nonché per i sordomuti e gli invalidi di cui all'articolo 80 comma 3 della
legge 388 del 23 dicembre 2000 l'importo dell'assegno straordinario di sostegno al reddito è determinato in misura
corrispondente all'importo netto della pensione spettante ai sensi dell'articolo 10 comma 9 del DM 28 aprile 2000 n.
158, calcolato tenendo conto della maggiore anzianità contributiva da riconoscere ai sensi delle disposizioni
richiamate.
I lavoratori beneficiari di trattamento di invalidità come vengono regolati ? I lavoratori titolari
di assegno di invalidità che fruiscano o intendano fruire degli assegni straordinari di sostegno al reddito erogato dal
Fondo di solidarietà sono regolati come di seguito:
assegno straordinario finalizzato alla maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia: è possibile
certificare il diritto a pensione. Pertanto vige il regime di totale compatibilità, sia per gli assegni straordinari
vigenti sia per quelli ancora da liquidare;
titolari di assegno straordinario finalizzato alla maturazione dei requisiti per la pensione di anzianità che,
successivamente alla liquidazione dell'assegno straordinario facciano richiesta di assegno ordinario di
invalidità: è possibile liquidare il trattamento di invalidità. Non si potrà però liquidare, alla scadenza
dell'assegno straordinario, la pensione di anzianità, se il trattamento pensionistico di invalidità sarà ancora
vigente;
domande di assegno straordinario finalizzato alla maturazione dei requisiti per la pensione di anzianità: non
è possibile certificare il diritto a pensione. Pertanto tali richieste vengono respinte. L'assegno straordinario
di sostegno al reddito potrà essere concesso solo dopo la mancata conferma o revoca dell'assegno ordinario
di invalidità, ovvero dopo la revoca della pensione di invalidità;
Legge 104 e prestazioni del Fondo: è consigliabile non fruire dei permessi legge 104 il mese precedente
all'accesso alle prestazioni straordinarie del Fondo ma ovviare con la fruizione di ferie.
Long Term Care: Per i lavoratori del Credito resta ferma la copertura della Long Term Care che copre i lavoratori
sia nel periodo di servizio, che in quiescenza, che i lavoratori cessati dal servizio per accesso al Fondo di solidarietà.
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6) Part Time: Bozza richiesta ripristino a full time
Cognome, Nome
Matricola n° .....
Spett.le
Cassa di Risparmio di Cesena
Direzione Generale
Servizio Personale
OGGETTO: domanda di ripristino del rapporto di lavoro a full‐time.
Con la presente il/la sottoscritto/a ................................ matricola n° ........ in servizio presso
.............................., come da previsione di cui all'art. 16 del Verbale di Accordo procedura di cui all’art. 17 e
20 CCNL stipulato lo scorso 13 ottobre, chiede il ripristino del contratto a full‐time per l’ultimo mese di
servizio prima dell'accesso alle prestazioni straordinarie del Fondo di Solidarietà per cui ha già presentato
domanda.
In attesa di un vostro cortese riscontro, colgo l'occasione per porgervi i miei più cordiali saluti.
FIRMA
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7) Scheda riassuntiva PRESTAZIONI ASSEGNO STRAORDINARIO»
L’«assegno straordinario»:
è a carico dell’Azienda;
Cos’è l’«Assegno Straordinario» e
quali sono le sue principali viene pagato dall’INPS per un massimo di 60 rate mensili
anticipate da accreditarsi presso l’agenzia in cui l’esodato ha il C/C
caratteristiche di servizio o presso altra agenzia prescelta, sempre di CRC
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8) Scheda riassuntiva Pensione: sistema di calcolo retributivo:
Con il sistema di calcolo retributivo, la pensione (P) si calcola in relazione alla retribuzione pensionabile
(individuata, in genere, sulla base degli ultimi anni di lavoro) e non della contribuzione versata nel corso dell’intera vita
lavorativa.
Il sistema di calcolo retributivo, inoltre, prescinde dall’età al momento del pensionamento.
Più in particolare, sono tre gli elementi da considerare nel “sistema retributivo”:
La retribuzione pensionabile (RP), ossia la retribuzione da considerare ai fini del calcolo della pensione. Tale
retribuzione, da individuare con riferimento alle voci rilevanti alla base di computo della contribuzione previdenziale, è
data dalla media delle retribuzioni spettanti al Lavoratore/trice in periodi precedenti la data di decorrenza della
pensione;
L’estensione di tali periodi è stata variamente regolamentata. Nell’AGO ed in altri regimi pensionistici, il periodo di
riferimento era fissato in 260 settimane, pari a 5 anni.
Per i Lavoratori/trici che hanno iniziato l’attività lavorativa dal 1° gennaio 1993, è stata prevista l’estensione
all’intera vita lavorativa.
Per i soggetti che, alla medesima data, vantavano già un’anzianità contributiva, si è stabilito che la pensione sia
determinata sommando due quote: – la Quota A, relativa all’anzianità maturata fi-no al 31.12.1992 e calcolata sulla
base dei periodi di riferimento previsti dalla normativa vigente a tale data (in genere, 260 settimane, pari a 5 anni); –
la Quota B, relativa all’anzianità maturata dopo il 31.12.1992 e calcolata sulla base di periodi di riferimento più ampi
(nell’AGO, 10 anni).
Sia per il calcolo della Quota A che della Quota B, la retribuzione pensionabile si calcola comunque con
riferimento alle retribuzioni individuabili andando a ritroso rispetto al momento del pensionamento (abbracciando
periodi diversi, in attuazione dei criteri indicati).
La retribuzione media pensionabile determinata per ciascun anno solare è rivalutata, in misura
corrispondente alle variazioni di specifici indici ISTAT intervenute fra l’anno solare di riferimento e quello
precedente l’anno di decorrenza della pensione (non sono soggette a rivalutazione le retribuzioni dell’anno di
decorrenza della pensione);
L’aliquota di rendimento (o di trasformazione) (A), ossia la percentuale di retribuzione pensionabile da
considerare per ciascun anno di anzianità contributiva del Lavoratore/trice.
L’aliquota di rendimento è fissata in misura diversa in relazione a fasce di retribuzione pensionabile. Per la
prima fascia (nel 2016, fino ad € 46.123 di retribuzione annua lorda) l’aliquota è del 2%. Per le fasce retributive
successive (di importo superiore), l’aliquota decresce mano a mano, fino a giungere il minimo dello 0,90%. Le fasce
relative al 2016 sono le seguenti:
L’anzianità contributiva (AC), cioè il totale delle settimane coperte da contribuzione (obbligatoria, volontaria,
figurativa, da riscatto o ricongiunzione) accreditate nella posizione previdenziale di ogni singolo Lavoratore/trice. Ai fini
del calcolo della pensione con il sistema retributivo, l’anzianità massima calcolabile, è fissata in 40 anni di
contribuzione, pari a 2.080 settimane;
A questo punto, la formula per il calcolo della pensione con il “sistema retributivo” può essere così sintetizzata:
P = RP X (A X AC)
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9) Scheda riassuntiva Pensione: sistema di calcolo contributivo
Con il sistema di calcolo contributivo, l’ammontare della pensione è commisurato a tutti i contributi accreditati nel
corso dell’intera vita lavorativa, secondo il principio: “più contributi vengono versati e accreditati, più consistente sarà
la pensione”.
I contributi accreditati (con riferimento al massimale annuo della base contributiva e pensionabile, che per il 2016
è di 100.324 €) si accumulano su un virtuale “conto corrente” previdenziale e sono rivalutati di anno in anno in base
al tasso medio quinquennale di crescita del prodotto interno lordo (PIL), determinato dall’ISTAT (in caso di variazione
media quinquennale del PIL negativa, poiché il coefficiente di rivalutazione non può essere inferiore a 1, si rinvia il
“recupero” alle rivalutazioni successive).
Al momento del pensionamento, la somma dei contributi rivalutati sulla base dell’andamento del PIL, che viene
denominata: “montante contributivo”, è convertita in pensione utilizzando i coefficienti di trasformazione del
montante in rendita.
I coefficienti di trasformazione sono calcolati in relazione all’età del Lavoratore/trice al momento del pensionamento
e, quindi, avendo presente il periodo in cui la pensione sarà da erogare in considerazione della durata media della vita.
In questo modo, quanto più elevata è l’età al momento del pensionamento, più alta sarà la rata mensile di pensione,
sulla base del presupposto che, nella media, il numero delle rate mensili diminuisce al crescere dell’età.
Più in particolare:
il montante contributivo individuale si determina:
applicando l’«aliquota di computo» (per i Lavoratori/trici dipendenti AGO INPS, 33%) all’imponibile previdenziale,
cioè alla retribuzione annua lorda presa a base per il computo dei contributi previdenziali;
la somma così ottenuta, con esclusione della contribuzione dell’ultimo anno, viene rivalutata su base composta al 31
dicembre di ogni anno al “tasso di capitalizzazione”;
il tasso annuo di capitalizzazione corrisponde alla variazione media quinquennale del PIL nominale, con riferimento al
quinquennio precedente l’anno in cui si procede alla rivalutazione.
L’importo della pensione annua (P), da cui si ricavano le rate mensili, è ottenuto moltiplicando il «montante
contributivo individuale» (M) per il «coefficiente di trasformazione» (C) proprio del Lavoratore/trice al
momento del pensionamento.
Cioè: P = M x C
I coefficienti di trasformazione attualmente vigenti valgono esclusivamente nei confronti dei lavoratori/trici che
accederanno alla pensione nel triennio 2016/2108.
I COEFFICIENTI DI TRASFORMAZIONE (validi dall’1.01.2016 al 31.12.2018)
In base al D.Lgs. 201/2011, periodicamente, saranno definiti nuovi coefficienti di trasformazione che
terranno conto dell’incremento della speranza di vita e saranno calcolati fino all’età di 70 anni.
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10) Guida alle PRESTAZIONI ORDINARIE (solidarietà)
In via ordinaria il Fondo realizza il finanziamento di:
programmi formativi di riconversione o riqualificazione professionale;
specifici trattamenti a favore dei lavoratori interessati da riduzione o sospensione dell’attività lavorativa
(giornate di solidarietà)
ASSEGNO ORDINARIO: Nei casi di prestazioni ordinarie per la riduzione o sospensione dell’attività lavorativa
(giornate di solidarietà), il Fondo eroga ai lavoratori/trici interessati un assegno ordinario per il sostegno del reddito
calcolato nella misura del 60% della retribuzione lorda mensile che sarebbe spettata al lavoratore/trice per i periodi
non lavorati, con i seguenti massimali in vigore (i massimali sono soggetti a rivalutazione annuale a valere dal 1°
gennaio di ciascun anno secondo i criteri e le misure previste per la cassa integrazione guadagni dell'industria):
€ 1.154,85 lordi mensili, se la retribuzione lorda mensile è inferiore a € 2.126,33
€ 1.331,11 lordi mensili, se la retribuzione lorda mensile è compresa tra € 2.126,33 ed € 3.361,21
€ 1.681,62 lordi mensili, se la retribuzione lorda mensile è superiore a € 3.361,21
La retribuzione mensile dell'interessato/a presa a riferimento per la determinazione dei trattamenti e della
paga oraria di cui alle “prestazioni ordinarie” è quella individuata secondo le disposizioni contrattuali nazionali in
vigore, e cioè la retribuzione sulla base dell'ultima mensilità percepita dall'interessato/a secondo il criterio comune:
1/360 della retribuzione annua per ogni giornata. Qualora l'importo dell'«assegno ordinario» così calcolato sia
inferiore al trattamento di cassa integrazione guadagni, si applica il trattamento più favorevole al Lavoratore/trice.
L’assegno ordinario non è soggetto a trattenute previdenziali, ma solo a trattenute IRPEF.
Il Fondo provvede a versare la contribuzione previdenziale correlata alla retribuzione che sarebbe spettata al
lavoratore, determinata sulla base degli elementi retributivi ricorrenti e continuativi. Pertanto la contribuzione è
comunque piena.
L’«assegno ordinario» per riduzione oraria/sospensione dell’attività lavorativa è subordinato alla condizione
che il Lavoratore/trice destinatario durante tale periodo non svolga alcun tipo di attività lavorativa in favore di
soggetti terzi. Resta comunque fermo quanto previsto dalle normative vigenti in tema di diritti e doveri del
personale.
La riduzione dell'attività lavorativa, ovvero la solidarietà, può essere fruita su base giornaliera, settimanale o
mensile. I dipendenti potranno presentare richiesta di utilizzo su base volontaria con modalità, termini e criteri di
fruizione che verranno specificati in apposita circolare aziendale illustrata preventivamente alle RSA.
La pianificazione delle giornate di sospensione dell’attività lavorativa per gli anni 2017 e 2018 su base volontaria
dovrà essere concordata fra l’Azienda ed il dipendente e comunque compatibile con le esigenze tecnico‐
organizzative e produttive aziendali per garantire la continuità del servizio.
SABATO E DOMENICA: Si suggerisce di non segnare giornate di solidarietà per periodi continuativi comprendenti
anche il sabato e la domenica in quanto in questo caso la decurtazione dell'assegno interverrebbe anche sulle
giornate non lavorative.
EX FESTIVITÀ: Si suggerisce di non segnare giornate di solidarietà in corrispondenza delle giornate di ex festività
poiché la fruizione della solidarietà non consente la maturazione del diritto al riconoscimento della giornata di ex
festività.
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11) scheda riassuntiva PRESTAZIONI ORDINARIE
L’«assegno ordinario»:
L’Assegno opera nel limite dei massimali mensili essendo un “trattamento economico” di sostegno del reddito,
previsti. sostitutivo della retribuzione, costituisce reddito di lavoro
dipendente ai sensi degli artt.6 e 49 del D.P.R. 917/1986 (TUIR).
E’, pertanto, reddito ordinario ai fini dell’IRPEF e delle varie
L’ammontare di tale assegno viene evidenziato in addizionali, dando diritto sia alle detrazioni fiscali (per lavoro
busta paga aziendale. dipendente, per coniuge/figli/altri familiari a carico), e alle
detrazioni/deduzioni per oneri e spese;
massimali mensili lordi dell’ «Assegno Ordinario» del Fondo di Solidarietà di settore, validi per il 2015*
* i massimali mensili applicabili vengono rivisti annualmente con effetto dal 1° gennaio. Al
momento, il dato 2015 è quello più aggiornato (cfr. la Circolare INPS n.101 del 21.05.2015)
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