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1-COME LEGGERE LA BUSTA PAGA

a cura del Cobas Almaviva di Roma

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1-COME LEGGERE LA BUSTA PAGA

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Come leggere la busta paga a

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Manuale di Autodifesa del Lavoratore

Indice

Premessa .................................................................................... 7

Introduzione ................................................................................ 9

1- Che cosa è la busta paga ..................................................... 13

2- Struttura della busta paga..................................................... 14

3- La retribuzione ...................................................................... 16

Elementi fissi della retribuzione .............................................. 18

Elementi variabili della retribuzione ........................................ 19

4- Contributi previdenziali.......................................................... 27

5- Premi assicurativi.................................................................. 28

6- Tasse .................................................................................... 29

7- Glossario ............................................................................... 31

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Come leggere la busta paga a

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Manuale di Autodifesa del Lavoratore

Premessa

Questo lavoro è stato realizzato grazie all’impegno di alcuni


lavoratori che hanno deciso di operare in prima persona
nell’intento di aiutare i lavoratori di questa azienda a difendersi
dai piccoli e grandi soprusi che quotidianamente si verificano sul
posto di lavoro. Siamo convinti che ogni lavoratore debba essere
il “sindacalista” di se stesso, senza delegare ad altri, quando
possibile, la difesa dei propri diritti e questo pensiamo possa
avvenire soltanto attraverso una conoscenza delle fonti
normative che regolano il mondo del lavoro.

Per poter rivendicare i propri diritti bisogna conoscerli, e per


conoscerli bisogna dedicarci un po’ di tempo. E’ fondamentale
quindi avere una copia del Contratto Nazionale da consultare
quando si hanno dei dubbi sulle risposte aziendali alle nostre
richieste (permessi, ferie, turni agevolati ecc.) perché l’azienda
cercherà di applicarlo nel modo più restrittivo possibile, e
qualche volta cercherà anche di non applicarlo. E se voi non lo
conoscete ci riuscirà benissimo.

Questo scritto non ha la presunzione di essere esaustivo, né di


chiarire tutti i dubbi che possano sorgere leggendo la propria
busta paga. Data la materia abbastanza complicata e le
continue variazioni delle norme che la regolano, ci riserviamo di
aggiornare questo lavoro anche grazie alle segnalazioni dei
lavoratori su eventuali voci non inserite.

…siamo tutti delegati sindacali!!!

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Come leggere la busta paga a

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Manuale di Autodifesa del Lavoratore

Introduzione

In tanti, tra economisti, editorialisti, rappresentanti di forze


politiche e sindacali, stanno evidenziando che grandi fasce di
lavoratori dipendenti hanno retribuzioni “eccessivamente” basse
e che, più in generale, il potere di acquisto delle retribuzioni è
cresciuto sensibilmente meno del costo della vita. Ma se la
nostra busta paga è oggi diventata così “leggera”, la
responsabilità è solo della perversa spirale inflattiva o
dell’introduzione dell’euro? Oppure le cause della palese
povertà di larghi strati di lavoratori sono anche altre?
Di seguito ricordiamo brevemente alcune voci delle nostre buste
paga che hanno subito radicali modifiche, in peggio, a seguito di
leggi, accordi tra Governi, Confindustria e sindacati confederali,
contratti collettivi nazionali di categoria, in modo che ognuno
possa tirare da sé le proprie conclusioni in merito a tale
questione.
La contingenza (o scala mobile) era il principale meccanismo
che garantiva l’adeguamento automatico delle retribuzioni al
“caro vita”. La contingenza venne istituita tramite un accordo
interconfederale nell’immediato secondo dopoguerra ed è stata
al centro di dure battaglie sindacali che portarono, a metà degli
anni ’70, alla definizione del punto unico di contingenza uguale
per tutti i lavoratori sul territorio nazionale. L’adeguamento
salariale veniva calcolato trimestralmente tenendo in
considerazione un determinato paniere (la variazione del costo
dei principali beni e servizi). Dalla fine degli anni settanta in poi
si sono succeduti innumerevoli accordi e interventi legislativi che
hanno condotto nel ’91 al definitivo congelamento del valore
della contingenza ai livelli attuali: con gli accordi del 1983 e 1984
ne è stata progressivamente rallentata la crescita; nel 1986 lo
scatto è divenuto semestrale e la crescita è stata ulteriormente
“raffreddata”; con l’Accordo sul costo del lavoro del 31/7/1992 é
cessato definitivamente il sistema di indicizzazione dei salari,
anche conosciuto come “scala mobile”.

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Come leggere la busta paga a

Non contenti di aver decretato la morte della scala mobile,


Governo, Confindustria e sindacati confederali nel luglio del
1993 si sono accordati in modo da “raffreddare” anche gli
eventuali aumenti del minimo salariale, stabilendo che le
rivendicazioni economiche non potessero mai superare gli indici
di inflazione programmata nel bienno successivo al rinnovo e la
eventuale differenza tra inflazione programmata e inflazione
reale del biennio precedente. Ovviamente, gli aumenti
effettivamente “conquistati” successivamente al ’93, sono stati
sempre abbondantemente inferiori anche a tali minime
previsioni.
Anche il meccanismo degli scatti di anzianità, o scatti biennali,
ha subito pesanti trasformazioni. Tale voce è regolata dal CCNL
di settore. Fino al 1992, nel contratto collettivo dei lavoratori
della SIP (questo era il contratto di riferimento per il settore
assieme a quello dei lavoratori di ITALCABLE), il valore dello
scatto era determinato automaticamente calcolando il 5% del
minimo tabellare, maggiorato della contingenza, e ogni
lavoratore maturava fino a 14 scatti. Grazie a tale meccanismo il
valore del singolo scatto aumentava con il progredire dei minimi
e della contingenza, nonché veniva adeguato ad ogni passaggio
inquadramentale. Nel CCNL del 1992 tale meccanismo fu
cancellato e sostituito con una tabella di importi fissi, diversificati
per livello inquadramentale, e il numero complessivo fu ridotto a
7 per tutti i lavoratori e le lavoratrici assunti successivamente al
1992.
La cancellazione dei meccanismi automatici di adeguamento
salariale è solo primo degli elementi che hanno contribuito a
tenere estremamente bassi i livelli salariali nel settore delle
telecomunicazioni. Il secondo, ma non meno devastante del
primo, è stato il vero e proprio taglio salariale avvenuto nel
rinnovo contrattuale del 2000. Il regime di monopolio era
terminato e alle principali azienda ex pubbliche, poi fuse in
Telecom Italia (SIP, ITALCABLE, IRITEL, STET e altre aziende
minori da queste controllate), si aggiunsero Onmitel-Vodafone,

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Manuale di Autodifesa del Lavoratore

Wind, BLU, Infostrada, Tiscali … e una infinità di piccoli e grandi


call center, tra cui ATESIA e COS, tutte aziende in cui vigevano
diverse contrattazioni collettive (il ccnl ex SIP, rinnovato nel
1996 nel primo CCNL delle telecomunicazioni, quello Wind, il
metalmeccanico, del commercio, dei lavoratori atipici). E’ in
questa fase che i grandi strateghi dei sindacati di categoria,
SLC-FISTEL-UILCOM, idearono l’aberrante teoria del “dumping
sindacale” presente nel settore delle TLC. Secondo tali grandi
strateghi per battere la concorrenza “sleale” posta in essere
dagli altri contratti di categoria, che attraevano le nuove aziende
del settore per i costi più bassi, era necessario ridurre i livelli
salariali del contratto delle telecomunicazioni: e così fu! Con il
rinnovo contrattuale del 2000 fu stabilito il taglio dei minimi
salariali di circa il 25%, abolita la 14° mensilità , ridotto il numero
di ferie spettante nell’anno e peggiorata drasticamente tutta la
normativa. A seguito di tale taglio salariale un lavoratore di
Telecom Italia, 4° livello, assunto prima del 2000, ha nella
propria busta paga un importo medio mensile in più, come
sovraminimo collettivo, di circa 350 euro mensili, 4550 euro
annui, che corrispondono al taglio effettuato sui livelli salariali
attualmente vigenti per tutti noi.

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Come leggere la busta paga a

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Manuale di Autodifesa del Lavoratore

1- Che cosa è la busta paga

La busta paga è un prospetto che il datore di lavoro ha l'obbligo


di consegnare al dipendente (Legge n° 4 del 1953) e d indica la
somma di denaro che ogni lavoratore deve ricevere come
compenso per l’opera prestata durante un determinato periodo
di tempo (periodo di paga) che solitamente corrispondente al
mese solare,. Su tale prospetto, detto anche cedolino, devono
essere indicati, oltre alle anagrafiche del datore e del lavoratore,
tutte le voci che formano la retribuzione, il dettaglio delle
trattenute previdenziali e fiscali, indicazioni sulle ferie e permessi
retribuiti , maturati e residui, e la quota di TFR accantonata.

La busta paga, verificata in tutte le sue voci costituisce la base


per poter rivendicare differenze sull’applicazione del contratto o
degli accordi aziendali e/o individuali, per intraprendere azioni
legali, poter richiedere un mutuo bancario e per l’accredito dei
contributi pensionistici Inps. Pertanto la busta paga va
conservata nel tempo.
I crediti del lavoratore per eventuali importi non corrisposti dal
datore di lavoro, sia presenti in busta paga che non, devono
essere rivendicati dal lavoratore entro cinque anni, pena la
prescrizione.

Riferimenti giuridici

• art. 36 della Costituzione;


• art. 2099 del C.C.;
• Accordi Interconfederali;
• C.C.N.L.;
• Accordi Aziendali;
• Contratti Integrativi Territoriali;
• Legge n° 4 del 1953

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Come leggere la busta paga a

2- Struttura della busta paga

I dati anagrafici, la matricola, l’inquadramento professionale, la


mansione, il CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) di
riferimento, la posizione INPS e INAIL, il tipo di rapporto (full-
time o part-time), la data del prossimo scatto di anzianità e il
periodo di paga a cui si riferisce la retribuzione sono riportati
nella Intestazione della Busta Paga

Oltre a questi dati la busta paga contiene:

• La retribuzione
• I contributi previdenziali (FAP)
• I premi assicurativi (INAIL)
• Le tasse (IRPEF)

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Manuale di Autodifesa del Lavoratore

Questi dati li ritroviamo in dettaglio nel Corpo della nostra busta


paga ovvero nella parte centrale

In calce troveremo la retribuzione lorda e netta, il totale della


trattenute e il dettaglio delle ferie e dei permessi.

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Come leggere la busta paga a

3- La retribuzione

Si definisce retribuzione il compenso che il lavoratore


percepisce a fronte di una prestazione la lavoro. Questa viene
stabilita attraverso la contrattazione nazionale tra i sindacati di
categoria e le associazioni di rappresentanza dei datori di
lavoro.
La retribuzione che il lavoratore percepisce ogni mese è
costituita da una parte fissa ed una variabile. La parte fissa
della retribuzione è costituita da quegli elementi che ritroveremo
ogni mese nella nostra busta paga e che formano il trattamento
economico minimo stabilito dal CCNL. La parte variabile è
formata invece da elementi che variano nei diversi mesi
dell’anno come gli importi dovuti a straordinari, le maggiorazioni,
la tredicesima, assegni familiari, malattia, maternità ecc.

La retribuzione è regolata dalle leggi dello Stato e dai Contratti


Collettivi Nazionali di Lavoro. Prima di specificare gli elementi
della retribuzione, va ricordato che esistono vari tipi di
retribuzione, come la:

Retribuzione lorda. È la somma tra la retribuzione netta, le


tasse e i contributi di varia natura a carico del lavoratore.

Retribuzione netta. In pratica è quella che va in tasca al


lavoratore, in teoria, è ciò che resta una volta che sono state
pagate le tasse, gli oneri pensionistici e assicurativi.
Normalmente è l’ultima cifra in basso a destra.

Retribuzione diretta. È quella relativa all’effettiva prestazione


del lavoratore. Nella nostra Busta Paga le voci della retribuzione
diretta sono precedute dalla lettera A.
Retribuzione indiretta. È quella che il lavoratore percepisce pur
non prestando la sua opera, ad es. malattia, ferie, festività, rol,
ex festività ecc.

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Manuale di Autodifesa del Lavoratore

Retribuzione differita. E’ la quota accantonata dal datore di


lavoro, in genere mensilmente, per il trattamento di fine rapporto,
per alimentare gli eventuali fondi pensionistici integrativi, ecc. La
retribuzione viene quindi accantonata e percepita dal lavoratore
in un momento successivo rispetto alla prestazione.

Di seguito uno schema riassuntivo.

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Come leggere la busta paga a

Elementi fissi della retribuzione

Il fisso dello stipendio è costituito dalla paga base o minimo


tabellare, l’Indennità di Contingenza (ex scala mobile), l’E.D.R. e
gli Scatti di Anzianità. Questi elementi vengono riportati in
maniera distinta nella parte superiore della nostra Busta Paga:

A queste voci si aggiunge il Superminimo, quota di retribuzione


versata al lavoratore in aggiunta alla paga base e alla
contingenza che alcuni colleghi ex-metalmeccanici si ritrovano in
busta paga.

La paga base o Minimo Tabellare


È questo un elemento stabilito dal CCNL in base
all’inquadramento del lavoratore sia esso operaio, impiegato,
quadro o dirigente;

Indennità di Contingenza (ex scala mobile)


Questo elemento è stato utilizzato in passato per adeguare la
retribuzione all’aumento del costo della vita secondo gli indici
ISTAT, ed è cessata a novembre del 1991;

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Manuale di Autodifesa del Lavoratore

L’elemento distinto della retribuzione (E.D.R.)


Con l’accordo Interconfederale del 31 luglio 1993, fu definito il
pagamento di £. 20.000 (euro 10.32) calcolato per 13 mensilità,
a copertura dell’erosione inflazionistica sui salari nel periodo
1992/1993. Questo elemento rientra nel calcolo per il T.F.R.,
preavviso, permessi retribuiti, 13^, festività, ferie, CIGO e
congedo matrimoniale;

Scatti o aumenti periodici di anzianità


Questa è una voce della retribuzione fissata dalla contrattazione
collettiva. È un riconoscimento acquisito dal lavoratore durante
la sua permanenza in azienda. Sono previsti 7 scatti biennali
(vedi tabella art. 41 CCNL).

Elementi variabili della retribuzione

Lavoro straordinario
Si considera lavoro straordinario il prolungamento dell’orario di
lavoro oltre il limite previsto delle 40 ore settimanali, viene
compensato con la maggiorazione della paga. L’entità di tale
maggiorazione è definita da CCNL

Lavoro supplementare
Sono le ore di lavoro eccedenti il proprio orario contrattuale (ad
es. le 20 ore settimanali di un part-time) ma che rientrano nelle
40 ore settimanali. Vengono retribuite con una maggiorazione
del 15% per le prestazioni rientranti nell’ambito del 50%
dell’orario giornaliero ed annuo e del 24% per le prestazioni
eccedenti tale limite (vedi art. 18 c. 7 del CCNL). Per il lavoro
supplementare festivo e notturno si applicano le maggiorazioni
del lavoro straordinario. Il lavoratore con contratto part-time non
è obbligato a svolgere le ore di lavoro supplementare richieste
dal datore di lavoro.

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Come leggere la busta paga a

Lavoro notturno
Si considera periodo notturno un periodo di almeno 7 ore
consecutive comprendente l'intervallo tra la mezzanotte e le 5
del mattino. Si considera lavoratore notturno qualsiasi
lavoratore che svolga nel periodo notturno almeno 3 ore del suo
tempo di lavoro giornaliero in modo normale ovvero 3 ore del
suo tempo di lavoro giornaliero per un minimo di 80 giorni
lavorativi all'anno. Ai soli effetti retributivi è considerato lavoro
notturno quello compiuto tra le ore 22 e le 7 e viene retribuito
con le maggiorazioni specificate nella seguente tabella:

turni restante del


avvicendati personale
Lavoro notturno
15% 32%
Lavoro notturno con riposo
20% 20%
compensativo
Lavoro notturno e festivo
55% 60%
Lavoro notturno festivo con riposo
50% 55%
compensativo

Ferie
Il periodo di ferie è finalizzato al ripristino delle energie psico-
fisiche del lavoratore come previsto nell’art. 36 Cost. ed è
riconosciuto quale diritto irrinunciabile. I giorni di ferie sono 20
annuali per i dipendenti che svolgono l’attività lavorativa 5 giorni
su 7. La malattia insorta prima o durante il periodo delle ferie ne
interrompe il decorso e dunque in tale ipotesi il lavoratore ha
diritto all’indennità di malattia per l’intero periodo morboso. La
malattia del bambino di età inferiore a otto anni, che dia luogo a
ricovero ospedaliero interrompe il decorso del periodo di ferie in
godimento da parte del genitore (fino a 3 anni, per tutto il
decorso; tra 3 e 8 anni per 5 giorni)

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Manuale di Autodifesa del Lavoratore

Riduzione orario di lavoro (Rol)


Ogni lavoratore Full-Time ha a disposizione 72 ore annue di
assenza retribuita da poter utilizzare per ridurre la sua giornata
lavorativa. In misura proporzionata i P.t. 4h hanno 36 ore
disponibili, i Pt 5h 45 ore, i Pt 6h 54 ore. La fruizione di detti
permessi individuali retribuiti (come di quelli previsti per ex
festività) avverrà su richiesta, almeno 20 giorni prima e nel
rispetto di un tasso di assenza contemporanea a tale titolo non
superiore al 5% dei lavoratori normalmente addetti al turno. Nel
caso in cui non sia rispettato il suddetto il termine,
l’approvazione sarà a discrezione aziendale.
Per i lavoratori Almaviva C., inquadrati come lavoratori con turni
avvicendati, vengono riconosciute ulteriori 8 ore annue (4 ore
per i p.t. 20h ecc.).

Ex festività
In sostituzione delle festività religiose soppresse dalla L. 5/05/77
n. 54 e della relativa retribuzione, i lavoratori hanno diritto a 4
gg. annui di permessi retribuiti. Su richiesta del lavoratore le ore
non fruite entro l’anno di maturazione potranno essere
monetizzate nella busta paga di Marzo. La modalità di fruizione
è la stessa delle ore di Rol.
La festività del 4 novembre viene invece retribuita con il
trattamento economico delle festività coincidenti con la
domenica ovvero 1/26 della retribuzione mensile. La ritroviamo
solitamente retribuita nella busta paga di Novembre.

Tredicesima
L'azienda è tenuta a corrispondere per ciascun anno al
lavoratore, in occasione della ricorrenza natalizia, una 13a
mensilità di importo ragguagliato all'intera retribuzione mensile
percepita. La corresponsione deve avvenire, normalmente, alla
vigilia di Natale. Nel caso di inizio o di cessazione del rapporto di
lavoro durante il corso dell'anno, il lavoratore non in prova ha
diritto a tanti 12simi dell'ammontare della 13a mensilità

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Come leggere la busta paga a

quanti sono i mesi di anzianità di servizio presso l'azienda. La


frazione di mese superiore a 15 giorni va considerata a questi
effetti come mese intero.

Malattia
Gli effetti della malattia sul rapporto di lavoro sono regolati
dall’art. 2110 del c.c.
In caso di malattia il lavoratore deve:
1. recarsi dal medico di base per il certificato medico,
2. avvertire l’azienda entro il 1° giorno;
3. inviare il certificato medico all’azienda entro il 2° giorno
(anche se la Legge n° 33 del 29/02/1980 prevede l’i nvio
entro il 2° giorno dal rilascio del certificato e n on
dall’insorgenza della malattia)
4. essere reperibile presso il suo domicilio tutti i giorni della
settimana dalle ore 10,00 alle 12,00 e dalle 17,00 alle
19,00.
Nel caso di assenza per malattia al lavoratore sarà conservato
il posto di lavoro per i periodi di tempo e con la retribuzione
sotto specificati:
- 180 giorni di calendario ad intera retribuzione
- 185 giorni di calendario al 50% della retribuzione
Nel caso di malattia ininterrotta, o interrotta da un'unica ripresa
del lavoro per un periodo non superiore a 2 mesi, il periodo di
conservazione del posto e la retribuzione sono prolungati sino
ad un massimo di ulteriori 120 giorni di calendario. Detti periodi
sono riferiti alle assenze complessive verificatesi nei tre anni
precedenti ogni ultimo episodio dei malattia. Su richiesta del
lavoratore l'Azienda, per un massimo di 2 volte nell'anno,
fornisce entro 10 giorni dalla richiesta le informazioni necessarie
all'esatta conoscenza della situazione del cumulo di eventuali
assenze per malattia in relazione alla conservazione del posto
di lavoro. Le malattie insorte prima dell’inizio delle ferie non
danno luogo al decorso delle ferie ma al pagamento

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Manuale di Autodifesa del Lavoratore

dell’indennità di malattia. La malattia insorta durante le ferie ne


sospende il decorso.

Maternità o Congedo di Maternità


E’ l’astensione obbligatoria dal lavoro durante i due mesi
precedenti la data presunta del parto e durante i tre mesi
successivi al parto. La lavoratrice può astenersi dal lavoro fino
ad un mese prima della data presunta del parto, portando a 4 i
mesi di congedo successivi al parto. Il trattamento pari all’80%
previsto dalla legge, viene elevato al 100% dalla contrattazione
collettiva con la piena copertura previdenziale.

Permessi giornalieri ex allattamento


Sono assenze retribuite dal lavoro, da utilizzare entro il primo
anno di vita del figlio/a (anche in caso di adozione o
affidamento), per 2 ore al giorno per un orario di lavoro pari o
superiore a 6 ore o 1 ora al giorno per un orario di lavoro
inferiore a 6 ore giornaliere. Possono essere utilizzati dalla
madre lavoratrice dipendente, oppure dal padre lavoratore nei
casi in cui: 1) la madre lavoratrice vi rinuncia (e non fruisce di
congedo di maternità o parentale nello stesso periodo); 2) in
caso di morte o grave infermità della madre; 3) il figlio o figlia sia
affidato al solo padre; 4) la madre sia lavoratrice autonoma,
libera professionista o lavoratrice subordinata che non ne ha
diritto. La madre può fruire dei riposi giornalieri durante il periodo
di congedo parentale del padre, mentre non è ammesso il caso
contrario (vedi D.Lgs. 151/2001).

Permessi malattia figlio/a


Il lavoratore ha diritto a permessi non retribuiti durante i giorni di
malattia del proprio figlio/a.
Fino a 3 anni ciascun genitore ha diritto ad assentarsi dal lavoro
per la durata della malattia del bambino, e comunque fino al
raggiungimento del terzo anno di vita. I periodi di congedo sono

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Come leggere la busta paga a

coperti da contribuzione figurativa e sono computati


nell’anzianità di servizio.
Tra 3 e 8 anni ciascun genitore ha diritto ad assentarsi dal lavoro
per un massimo di 5 giorni lavorativi all’anno. Detti periodi sono
computati nell’anzianità di servizio.
La malattia deve essere certificata dal medico specialista del
Servizio Sanitario Nazionale o con esso convenzionato. Sono da
escludere controlli e rispetto delle fasce di reperibilità. Il genitore
presenta al proprio datore di lavoro una autocertificazione da cui
risulti che l’altro genitore (se dipendente) non è in astensione
negli stessi giorni per lo stesso motivo. Il congedo spetta al
genitore richiedente anche qualora l’altro genitore non ne abbia
diritto (vedi D.Lgs. 151/2001).

Permessi per cura persone handicappate (L.104/1992)


Il genitore o il familiare lavoratore che assiste con continuità e in
via esclusiva un parente o un affine entro il terzo grado portatore
di handicap, ancorché non convivente, ha diritto
• a tre giorni di permesso mensile coperti da contribuzione
figurativa, fruibili anche in maniera continuativa (a condizione
che la persona con handicap in situazione di gravità non sia
ricoverata a tempo pieno) e/o frazionabili in mezze giornate;
• a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio
domicilio;
• non può essere trasferito senza il suo consenso ad altra sede.
Le disposizioni di cui sopra si applicano anche agli affidatari di
persone handicappate in situazione di gravità. (vedi L.
104/1992)

Congedo matrimoniale
Al lavoratore che contragga matrimonio sarà concesso un
permesso retribuito di 15 giorni consecutivi. La richiesta di
congedo deve essere avanzata con un preavviso di almeno 10
giorni dal suo inizio, salvo casi eccezionali. Il congedo

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Manuale di Autodifesa del Lavoratore

matrimoniale spetta ad entrambi i coniugi quando l'uno e


l'altro ne abbiano diritto.

Assegni per nucleo familiare


Il diritto all'assegno è subordinato al reddito complessivo del
nucleo familiare che non deve superare i limiti annui stabiliti
dalla legge e rivalutati ogni anno. Per ottenere il pagamento
dell'assegno l'interessato deve presentare domanda utilizzando
l'apposito modulo predisposto dall'Inps. L'assegno per il nucleo
familiare spetta anche ai lavoratori con contratto di part-time. Il
datore di lavoro deve pagare l'assegno in occasione del
pagamento della retribuzione su richiesta diretta del lavoratore
che dimostri di averne diritto.
L'assegno spetta nella misura intera (cioè sei assegni giornalieri
nella settimana) se la prestazione lavorativa settimanale è di
durata non inferiore alle 24 ore.
Se il lavoratore ha effettuato almeno 24 ore di lavoro in ogni
settimana, l'assegno spetta per tutti i giorni della settimana,
compreso il sabato, anche se il sabato non è giorno lavorativo
(settimana corta). Ai lavoratori part-time che lavorano meno di
24 ore settimanali spetta l'assegno per il nucleo familiare solo
per le giornate in cui vi sia stata effettiva prestazione lavorativa.
In caso di settimana corta, il sabato non lavorato è escluso dal
pagamento degli assegni.
!!! ATTENZIONE:
Dal 1° gennaio 1998 spetta anche ai lavoratori para subordinati
(collaboratori coordinati e continuativi e iscritti alla gestione
separata dell'Inps) a particolari condizioni. Si può fare richiesta
degli assegni arretrati entro i 5 anni.

T.F.R.
Il Trattamento di Fine Rapporto (in precedenza "liquidazione")
così come regolato dalla legge 297/82, spetta al lavoratore alla
cessazione del rapporto di lavoro, qualunque ne sia la causa
(dimissioni, licenziamento per giusta causa o giustificato motivo).

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Come leggere la busta paga a

In caso di morte il TFR compete ai familiari con l'aggiunta di un


importo pari all'indennità di mancato preavviso. La normativa in
vigore prevede che, al termine di ciascun anno di lavoro, venga
accantonato un importo pari alla retribuzione annua divisa per
13,5. A fine di ogni anno l’Inps rivaluta gli accantonamenti degli
anni precedenti con una percentuale fissa dell’1,5% più il 75%
dell’inflazione rilevata dall’Istat. Il lavoratore ha diritto di chiedere
un'anticipazione non superiore al 70% del TFR maturato a
condizione che: abbia un'anzianità di servizio di almeno 8 anni;
le richieste rientrino entro i limiti annui del 10% degli aventi diritto
e comunque del 4% del numero totale dei dipendenti; sia
giustificata dalla necessità di onerose spese sanitarie o per
l'acquisto della prima casa di abitazione. L'anticipazione può
essere chiesta soltanto una volta sola nel corso dello stesso
rapporto di lavoro.
!!! ATTENZIONE: Il lavoratore dovrà comunicare all’azienda,
entro 6 mesi dall’assunzione e con un apposito modulo, che
intende conservare il TFR che maturerà con le modalità sopra
descritte. Non comunicare nulla (silenzio-assenso), comporterà
che il TFR maturato sarà automaticamente versato su un fondo
pensione negoziale che lo investirà nei mercati finanziari. Il
lavoratore non potrà più decidere di interrompere i versamenti
del TFR al fondo pensione per tutta la sua vita lavorativa. Per
maggiori informazioni: info@cobasalmaviva.org.

Festività
Sono considerati giorni festivi le domeniche o i giorni di riposo
settimanale sostitutivo (L sulla matrice), e i seguenti giorni del
calendario: 25 aprile (anniversario della Liberazione), 1°
maggio (festa del lavoro), 2 giugno (festa della Repubblica);
Capodanno (1° gennaio); Epifania del Signore (6 gen naio);
lunedì di Pasqua (mobile); 29 giugno (SS. Pietro e Paolo per il
comune di Roma; Assunzione di M.V. (15 agosto); Ognissanti
(1° novembre); Immacolata Concezione (8 dicembre); Natale
(25 dicembre); S. Stefano (26 dicembre).

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Manuale di Autodifesa del Lavoratore

Qualora una delle suddette festività cada di domenica, ai


lavoratori è dovuto, in aggiunta alla normale retribuzione
mensile, l'importo pari a 1/26 della retribuzione mensile. Tale
trattamento è dovuto anche a coloro che lavorino di domenica.
Non è dovuto alcun compenso nel caso di coincidenza della
festività col giorno infrasettimanale di riposo compensativo ( L
sulla matrice).
Le ore di lavoro prestate nei giorni festivi di cui sopra, anche
se infrasettimanali, saranno compensate, in aggiunta alla
normale paga, con la retribuzione oraria aumentata della
maggiorazione per lavoro festivo.

turni restante del


avvicendati personale
lavoro festivo
50% 50%
lavoro festivo con riposo
15% 15%
compensativo
Lavoro festivo notturno
55% 60%

4- Contributi previdenziali (FAP - fondo adeguamento


pensioni)

Altro elemento della busta paga è quello relativo alle trattenute


ai fini pensionistici e assistenziali.. Per i lavoratori di aziende
private, per gli artigiani, i commercianti, l’ente incaricato alla
riscossione dei contributi e l’erogazione dei servizi è l’Inps
(Istituto Nazionale Previdenza Sociale).

27
Come leggere la busta paga a

Il valore del contributo è stabilito per legge, cambia a seconda


del settore produttivo (industria, commercio ecc.) e
dell’inquadramento (operaio,impiegato, dirigente ecc.). Si ottiene
applicando una aliquota (o percentuale) fissa al valore della
retribuzione complessiva mensile lorda.
Di questa cifra una parte viene pagata dal lavoratore (è
contributo che si rileva dalla busta paga) ed una parte dal datore
di lavoro (questa non viene rappresentata in busta paga).
L’aliquota a carico dell’azienda è circa 27%, a carico del
lavoratore circa il 9%. Il contributo congloba in sé diverse voci
corrispondenti ai vari servizi che l’ente previdenziale eroga.
La voce più importante è quella previdenziale (che vale la quasi
totalità dell’importo) seguita dal fondo per le indennità di
malattia, per il sussidio di disoccupazione ed il fondo di garanzia
del TFR.
Per le sole aziende con più di 50 dipendenti l’aliquota è
aumentata del 1.20% per il pagamento delle indennità di Cassa
Integrazione e della Mobilità.
Il corretto versamento dei contributi previdenziali può essere
verificato dal lavoratore presso l’Inps, o ancor più comodamente
da casa attraverso l’iscrizione ai servizi on-line dell’ente
previdenziale (www.inps.it).

5- Premi assicurativi (Inail – Istituto Nazionale


Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro)

Un'altra voce, che si può rilevare dalla busta paga è quella


relativa al pagamento del premio assicurativo contro gli infortuni
sul lavoro o le malattie professionali (o comunque contratte a
causa del lavoro ) da versare all’INAIL. Il premio assicurativo a
differenza del contributo previdenziale è un onere esclusivo del
datore di lavoro.

28
Manuale di Autodifesa del Lavoratore

L’aliquota alla base del calcolo del premio è stabilita dai


prontuari dell’Istituto Assicurativo ed è determinata dal grado di
rischio di infortunio a cui il lavoratore è esposto in base alle
mansioni affidate. Può quindi cambiare tra lavoratori aventi lo
stesso inquadramento e livello retributivo.

6- Tasse (Irpef – Imposta sui redditi delle persone


fisiche)

Le tassazione per i redditi da lavoro dipendente viene effettuata


con una ritenuta “alla fonte”. Le tasse da pagare, cioè non
entrano nelle tasche dei lavoratori, per poi essere versate
successimene all’erario ma trattenute direttamente dal datore di
lavoro che le verserà allo stato entro il mese successivo al
periodo di paga.
L’importo della tassazione viene calcolato attraverso alcune
formule che vengono definite per legge e spesso modificate
dalla Legge Finanziaria. Viene calcolata sulla retribuzione al
netto delle ritenute previdenziali (FAP). Queste formule sono un
po’ complicate, in quanto il legislatore deve rispettare il carattere
di progressività dell’imposizione fiscale prescritta dalla nostra
Costituzione.
La percentuale, risultante da tali formule, di tasse da pagare
deve cioè crescere progressivamente con l’aumentare del
reddito stesso.
Il sistema attualmente in vigore prevede la determinazione di
una aliquota fissa per scaglioni di reddito ed un sistema di
detrazioni d’imposta per lavoro dipendente per garantire la
progressività dell’aliquota per redditi differenti all’interno dello
stesso scaglione. Altre detrazioni, quali quelle per familiari a
carico sono previste per diminuire l’imposta finale.

29
Come leggere la busta paga a

Conguaglio annuale e Dichiarazione dei Redditi


Le formule per la determinazione dell’imposta da pagare si
riferiscono al reddito complessivo nell’anno solare di riferimento.
Le trattenute mensili vengono perciò operate riferendosi a cifre
presunte. Straordinari, malattie, maternità ecc. possono produrre
un reddito annuale complessivo maggiore o minore di quello che
si era previsto e quindi una imposizione fiscale diversa da quella
dovuta.
Per ovviare a questo problema viene operato dal datore di
lavoro, solitamente con la prima busta paga dell’anno
successivo un riconteggio di tutte le somme e l’effettuazione di
un conguaglio.
Per molte spese, ad esempio quelle mediche, vaccinazione del
proprio cane, palestra dei bambini ecc. sono previsti altri “sconti”
oltre alla detrazione già accennata. In questo caso, per ottenere
il rimborso delle tasse bisognerà fare la dichiarazione dei redditi,
obbligatoria quando si lavora per diversi committenti o si
abbiano anche redditi da lavoro autonomo (partita iva).

Addizionale Regionale e Comunale


Oltre alla tassazione nazionale, c’è la tassazione locale,
rappresentata dalle Addizionali Irpef Regionali e Comunali.
Queste, stabilite dai Comuni e dalle Regioni sono ad aliquota
fissa, indifferentemente dal reddito.
Gli importi da versare all’erario sono trattenuti dal datore di
lavoro nell’anno solare successivo a quello che ha determinato
l’obbligo al pagamento. Quindi nelle buste paga relative all’anno
di assunzione non può riscontrarsi tale voce.
In caso di dimissioni o licenziamento la parte residua viene
trattenuta tutta insieme con l’ultima busta paga.
Le addizionali non sono dovute solo in caso di incapienza
(quando le detrazioni sono superiori all’imposta e quindi non
viene pagata alcuna imposta), in caso contrario sono dovute per
intero.

30
Manuale di Autodifesa del Lavoratore

!!! ATTENZIONE
Una brutta sorpresa in termini di tassazione coglie spesso i
precari che hanno nel corso dell’anno più lavori:
Come accennato, l’aliquota per la determinazione dell’imposta
da pagare aumenta progressivamente col crescere del reddito
complessivo annuale, a partire da 8000 euro per 365 giorni di
periodo lavorativo (cifra al di dotto della quale non è dovuta
alcuna imposta).
Se un lavoratore ha nell’anno solare più lavori a tempo parziale
o più contratti a tempo determinato, potrebbe, se il reddito
previsto di ogni singolo contratto non supera questa cifra, non
trovare in busta paga nessuna trattenuta fiscale.
In sede di dichiarazione però, la somma di tutti i singoli redditi,
può dare un reddito complessivo per cui l’imposta è dovuta, e
ritrovarsi a pagare tasse impreviste anche per svariate centinaia
di euro. A titolo di mero esempio: per un reddito complessivo, al
netto delle ritenute previdenziali, di 10.000 euro derivante da 2
part-time da 5.000 euro/anno ciascuno, l’imposta dovuta per il
2007 sarebbe di circa 600,00 euro più le addizionali regionale e
comunale.

7- Glossario (in ordine alfabetico)

Add. Reg.Comp. rata: è la voce riguardante l’addizionale Irpef


regionale. Viene calcolata applicando l’aliquota del 0.9%
(aliquota applicata dalla Regione Lazio per i redditi del 2006) sul
reddito dell’anno precedente rateizzando l’importo, che troverete
indicato nel prospetto di liquidazione dell’ultimo 730, per 12 mesi
e addebitandolo mensilmente in busta paga. Nella 2° colonna è
indicato il numero della rata (es. maggio riporterà il 5).

Add.Com.Agg. rata: è la voce riguardante l’addizionale


Comunale Irpef . In questa trattenuta è compresa la quota
Provinciale che il Comune trasferirà all’Amministrazione di

31
Come leggere la busta paga a

competenza. Viene calcolata applicando l’aliquota dello 0,2%


(aliquota applicata dal Comune di Roma per i redditi del 2006)
sul reddito dell’anno precedente, rateizzando l’importo, che
troverete indicato nel prospetto di liquidazione dell’ultimo 730,
per 12 mesi e addebitandolo mensilmente in busta paga. Nella
2° colonna è indicato il numero della rata (es. mag gio riporterà il
5).

A.N.R.: la voce espressa in ore/minuti, indica il tempo di


assenza non retribuita. Normalmente va' a indicare i minuti
eccedenti i 20 minuti mensili di ritardo tollerati dall'azienda.

Arr. CCNL TLC: è la voce relativa all’indennità di vacanza


contrattuale. Qualora le parti ( Sindacati Confederali e
Confindustria) non si accordino sulla cifra di aumento
contrattuale scatta l'indennità di vacanza contrattuale pari al
30% del tasso di inflazione programmata, dal terzo mese
successivo a quello di scadenza del contratto o della data di
presentazione della piattaforma contrattuale, diventa il 50%
trascorsi sei mesi.
Il valore percentuale moltiplicato per i minimi tabellari, stabilisce
appunto l'indennità di vacanza contrattuale.

A.S.R.: espressa in ore, è la voce che indica le ore di assemblea


sindacale retribuita utilizzate nel corso del mese. Ogni lavoratore
ha diritto a 10 ore annue. Tale diritto è sancito per legge (Statuto
dei Lavoratori-L.300/70).

Assegni nucleo familiare: è la voce relativa al pagamento dell’


Assegno per il nucleo familiare. Per il pagamento dell'assegno, è
necessario che il reddito familiare non superi determinati limiti di
reddito, stabiliti ogni anno dalla legge. L’entità degli importi sono
stabiliti dalla legge e rivalutati ogni anno in base alla variazione
percentuale dell'indice medio annuo dei prezzi al consumo per le
famiglie di operai e impiegati calcolato dall'Istat.

32
Manuale di Autodifesa del Lavoratore

Assenz. Allattamento: voce relativa ai permessi giornalieri (ex


allattamento) spettanti in base al D.Lgs. 151/2001 e usufruiti nel
mese dal lavoratore. Nella colonna ore/gg verranno riportate le
ore utilizzate. Questa voce risulterà in addebito. Il rimborso a
carico dell’ Inps verrà indicato da una voce specifica.

Ass. lav. Hand.: è la voce relativa ai Permessi per compiti di


cura spettanti in base alla L.104/1992 al lavoratore che assiste
con continuità e in via esclusiva un parente o un affine entro il
terzo grado. Nella colonna ore/gg verranno riportate le ore
utilizzate. Questa voce risulterà in addebito. Il rimborso a carico
dell’ Inps verrà indicato da una voce specifica.

Contributo FAP: la voce indica i contributi che sono stati versati


nel mese di riferimento. Equivale al 9,49% (percentuale definita
per legge e riportata nella colonna Dato Base della nostra busta
paga) dell'imponibile previdenziale. Il 39,37% è a carico
dell'azienda. Oltre al Fondo Pensione dei Lavoratori Dipendenti,
con questi versamenti vengono finanziate le varie Forme
Assicurative dell'INPS come il Fondo di Garanzia del TFR ( che
garantisce ai lavoratori la “liquidazione” anche in caso di
fallimento dell'azienda), la cassa integrazione (CIGO), la
mobilità, la malattia, la maternità ecc.

Ex festiv. Godute ore: voce relativa alle ore di Ex festività


utilizzate dal lavoratore. Vengono contabilizzate nel mese
successivo a quello in cui sono state effettivamente utilizzate. Ad
esempio, 2 ore di Ex festività utilizzate nel mese di ottobre
risulteranno conteggiate nella busta paga di novembre. Ogni
lavoratore ha diritto a 4 giorni di permesso retribuito da utilizzare
anche in maniera frazionata.

Ex festiv. Liquidate ore: la voce indica le ore di Ex festività


residue dell’anno precedente, monetizzate su richiesta del

33
Come leggere la busta paga a

lavoratore. Nella 2° colonna è indicato il numero delle ore


monetizzate, nella 3° la retribuzione per ogni sing ola ora, nella
quarta la retribuzione effettiva. Vengono di solito contabilizzate
nella busta paga di marzo.

Ferie Godute ore: è la voce che indica le ferie godute (in ore).
Vengono contabilizzate nella busta paga del mese successivo
all’effettivo godimento delle stesse.

Festività non goduta: è la voce relativa al trattamento per le


festività che coincidono con la domenica. L’importo è pari a 1/26
della retribuzione mensile. Lo stesso importo verrà corrisposto
per la Ex-festività del 4 Novembre.

Imponibile fiscale mese: è l'importo sul quale verrà applicata


l'aliquota per ricavare le trattenute fiscali (imposta lorda): il 23%
di tassazione sui redditi fino a 15mila euro e il 27% di
tassazione sui redditi dai 15mila ai 28mila euro. Si ottiene
sottraendo le ritenute previdenziali (contributo FAP) al
Previdenziale non arrotondato.

Imponibile TFR: è l'importo su cui verrà calcolata la quota di


TFR (Trattamento di Fine Rapporto) che il datore di lavoro
verserà all'INPS. Queste quote andranno a creare la cosiddetta
“liquidazione“ che ogni lavoratore riceverà alla cessazione del
rapporto lavorativo.

Imposta lorda: applicando l’aliquota relativa al reddito annuo,


riportata in percentuale nella colonna Dato base (ad esempio il
dato 23,00 indica l’aliquota del 23%), si ottiene l’entità
dell’imposta lorda, elemento che servirà per determinare le
effettive tasse che verranno addebitate in busta paga. Il sistema
delle aliquote è utilizzato per garantire la proporzionalità delle
ritenute fiscali in base al reddito.

34
Manuale di Autodifesa del Lavoratore

INAIL Azienda V.T.: 0722: la voce evidenzia la quota da


corrispondere all'INAIL (Istituto Nazionale Assicurazioni contro
gli Infortuni sul Lavoro), totalmente a carico del datore di lavoro
e calcolata sulla base dell'effettiva pericolosità e rischio della
mansione ricoperta.

Irpef cod.1001: e’ la voce riguardante le tasse nazionali. Si


ottiene sottraendo il Totale delle detrazioni all’Imposta lorda. Il
risultato verrà poi addebitato o accreditato in busta paga.

Irpef cod.1001 cong.: voce relativa al conguaglio Irpef di fine


anno. Questa può essere in accredito o in addebito in base ai
calcoli che effettua il datore di lavoro per stabilire se quanto
trattenuto durante l’anno ha completamente coperto l’intera
imposta dovuta.

Lavoro festivo al 150%: è la voce relativa alla maggiorazione


prevista per il lavoro svolto durante i giorni festivi non coincidenti
con il riposo (R sulla matrice). Viene retribuita nella busta paga
del mese successivo all’effettiva prestazione svolta.

Lavoro notturno 15%: maggiorazione relativa alle ore di lavoro


svolte nei giorni feriali dalle 22.00 alle 07.00. Queste ore
vengono retribuite con una maggiorazione del 15% (vedi art. 30
c. 4-11 CCNL).

Lavoro suppl. al 15%: maggiorazione relativa alle ore di lavoro


feriale eccedenti il proprio orario contrattuale per i lavoratori part-
time ( es.: 20 ore per il pt. 50%, 35 per il pt 75% ecc.), ma che
rientrano nella durata massima delle 40 ore settimanali Queste
ore vengono retribuite con una maggiorazione del 15% (vedi art.
18 c. 7 del CCNL).

Lavoro Suppl. nott. 50%: retribuzione relativa alle ore di lavoro


supplementare svolte nei giorni feriali dalle 22.00 alle 07.00.

35
Come leggere la busta paga a

Queste ore vengono retribuite con una maggiorazione del 50%


(vedi art. 30 c. 4-11 CCNL)

Lavoro suppl. in gg. fest. 35%: retribuzione relativa alle ore di


lavoro supplementare svolte nei giorni festivi dove è previsto il
riposo compensativo (L sulla matrice). Nel nostro caso questa
voce indica la maggiorazione per il lavoro supplementare
prestato la domenica (vedi art. 30 c. 10 CCNL).

Lavoro suppl. in gg. fest. 55%: maggiorazione relativa alle ore


di lavoro supplementare svolte nei giorni festivi. Nel nostro caso
questa voce indica la maggiorazione per il lavoro supplementare
prestato nei giorni festivi, definiti nell'art. 28, o nei riposi
compensativi (L sulla matrice).Vedi art 30 c.11 CCNL

Magg. Fest. dom. R.C. 15%: maggiorazione relativa alle ore di


lavoro svolte nei giorni festivi dove è previsto il riposo
compensativo (L sulla matrice). Nel nostro caso questa voce
indica la maggiorazione delle ore di lavoro svolte la domenica.
Queste ore vengono retribuite con una maggiorazione del 15%
(vedi art. 30 c. 11 CCNL).

Magg. Fest. NT. 55% dom R.C: maggiorazione relativa alle ore
di lavoro svolte nelle ore notturne dei giorni festivi dove è
previsto il riposo compensativo. Nel nostro caso sono le ore
svolte dalle 00.00 alle 07.00 e dalle 22.00 alle 24,00 della
domenica (vedi art. 30 c. 4-11 CCNL).

Malattia gg.: vengono indicati i giorni di malattia del lavoratore


usufruiti nel mese precedente.

Permessi per lutto: voce relativa ai 3 giorni lavorativi di


permesso retribuito all'anno utilizzabili nel caso di decesso o
di documentata grave infermità del coniuge, anche legalmente
separato, o di un parente entro il 2° grado, a nche non

36
Manuale di Autodifesa del Lavoratore

convivente, o di un soggetto componente la famiglia


anagrafica della lavoratrice o del lavoratore medesimi ( art. 32
CCNL).

Permessi per studio: voce espressa in ore relativa ai permessi


studio. Nello specifico indica le ore di permesso coincidenti con il
giorno dell'esame.

Perm. retr. esami 8g: voce espressa in ore relativa ai permessi


aggiuntivi, nella quantità di 8 giorni annui, da utilizzare per gli
eventuali esoneri o nei due giorni precedenti ciascun esame.
Tali permessi non sono cumulabili anno per anno.

Previdenziale non arrot.: è il totale della retribuzione diretta


lorda (imponibile previdenziale) a cui verrà applicata l'aliquota
(9,49%) per determinare i contributi previdenziali a carico del
lavoratore (contributo FAP).

Permessi malattia figlio 3a – 8a: la voce indica i giorni di


permesso non retribuiti fruiti nel corso del mese. Ad ogni
lavoratore spettano 5 gg di permesso annuo per la malattia del
bambino di età compresa tra i 3 e gli 8 anni.

Perm.giorn(ex all.) c/inp: è la voce relativa al rimborso Inps per


i Permessi Giornalieri (ex allattamento) che spettano ad ogni
lavoratore con figli sino al primo anno di vita. L’importo
accreditato risulterà inferiore alla precedente addebito
(Assenz.allattamento), perché viene riportata la somma al netto
delle ritenute previdenziali. Quindi questa voce non inciderà
sull’imponibile previdenziale.

Quota TFR Fdo Tesor.INPS: quota mensile di TFR (pari alla


retribuzione annua divisa per 13,5) versato all’INPS come
previsto dalla Finanziaria 2007 per le aziende con più di 50

37
Come leggere la busta paga a

dipendenti. La voce è presente in busta paga da giugno 2007.

Rec. Fdo garanzia Tes. INPS: da giugno 2007, a seguito della


riforma del TFR, l’azienda recupera la quota di contributi
destinata al finanziamento del Fondo di Garanzia del Tfr. Questo
fondo aveva la funzione di garantire al lavoratore la liquidazione
anche in caso di fallimento dell’azienda. Non trattenendo più il
Tfr, l’azienda recupera questo contributo che ha perso la sua
originaria funzione.

R.o.l. godute ore: voce relativa alle ore di R.o.l. (Riduzione


dell'Orario di Lavoro) utilizzate dal lavoratore. Vengono
contabilizzate nel mese successivo a quello in cui sono state
effettivamente utilizzate. Ad esempio, 2 ore di R.o.l utilizzate nel
mese di ottobre risulteranno conteggiate nella busta paga di
novembre.

Retribuzione ordinaria: è lo stipendio mensile definito dal


CCNL ed è composto dal Minimo Tabellare, la Contingenza,
l’E.D.R. e gli eventuali Scatti di Anzianità. Questi elementi li
troviamo in dettaglio nella parte superiore della Busta Paga.

R.o.l. Liquidate ore: la voce indica le ore di Rol residue


dell’anno precedente, monetizzate su richiesta del lavoratore.
Nella 2° colonna è indicato il numero delle ore mo netizzate,
nella 3° la retribuzione per ogni singola ora, nell a terza la
retribuzione effettiva. Vengono di solito contabilizzate nella
busta paga di marzo.

Ritenute sociali C/Dip: viene riportato nella colonna Dato Base


l'importo della trattenuta previdenziale mensile (FAP) addebitata
in busta paga. Questo importo servirà per il calcolo
dell'Imponibile Fiscale sul quale si computeranno le trattenute
fiscali.

38
Manuale di Autodifesa del Lavoratore

Reddito presunto annuo: come dice la voce stessa, indica il


reddito presunto annuo su cui si calcoleranno le detrazioni, in
base a degli scaglioni interni alla forbice di reddito che
determinano le aliquote. E’ una voce che viene riportata nella
colonna dei Dato base.

Rimborso IRPEF 730 dic.: è la voce relativa all’eventuale


rimborso Irpef conseguente alla presentazione del modello 730.
Si troverà indicato l’importo spettante direttamente nel Prospetto
di liquidazione del modello 730 elaborato dal C.A.A.F o
dall’Agenzia delle Entrate.

Riposi hand. lav. c/inps: è la voce relativa al rimborso Inps per


i Permessi per compiti di cura spettanti in base alla L.104/1992
al lavoratore che assiste con continuità e in via esclusiva un
parente o un affine entro il terzo grado. L’importo accreditato
risulterà inferiore alla precedente in addebito (Ass. lav. Hand.),
perché viene riportata la somma al netto delle ritenute
previdenziali. Quindi questa voce non inciderà sull’imponibile
previdenziale.

Straordinario 25%: indica la retribuzione delle ore lavorate


oltre le 40 ore settimanali- anche se la durata massima delle 40
ore può essere calcolata facendo la media su un periodo che va
da 6 a 12, a causa del recepimento nel CCNL del d.lgs
n.66/2003. E’ prevista una maggiorazione del 25% per le prime
2 ore di straordinario giornaliero.

Straordinario > 2hh 30%: indica la retribuzione per le ore


prestate oltre le 40 ore settimanali. E’ prevista per le ore
successive alle 2 ore svolte nella stessa giornata. Prevede una
maggiorazione del 30%.

Totale detrazioni: sono calcolate in base ai vari scaglioni


definiti per legge relativi al reddito presunto annuo. E’ un

39
Come leggere la busta paga a

elemento che garantisce la progressività delle imposte e servirà


per il calcolo della quota Irpef da pagare mensilmente.

Tredicesima mensilità: L'azienda è tenuta a corrispondere


per ciascun anno al lavoratore, in occasione della ricorrenza
natalizia, una 13a mensilità di importo pareggiato all'intera
retribuzione mensile percepita.

Una tantum: a seguito del rinnovo del CCNL viene erogata una
somma che và a coprire i mancati aumenti nell’eventuale
periodo di ”vacanza contrattuale”, ovvero il periodo tra la data di
scadenza del CCNL e la data dell’effettivo rinnovo. Viene
stabilita in fase di contrattazione nazionale tra Confindustria e
sindacati di categoria.

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