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AUSCHWITZ

Son morto con altri cento È un bambino che parla, in prima persona. Dice di essere morto e di essere
son morto ch'ero bambino, passato per il camino.
passato per il camino,
1. Perché è passato per il camino?
e adesso sono nel vento
e adesso sono nel vento. ……………………………………………………………………………………………
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Ad Auschwitz c'era la neve
il fumo saliva lento
nel freddo giorno d'inverno
Il bambino è nel vento perché ridotto in cenere, come milioni di altre
e adesso sono nel vento persone sterminate dalla follia umana.
e adesso sono nel vento.

Ad Auschwitz tante persone Nel Lager erano rinchiuse tante persone, ma non c’era frastuono, anzi un
ma un solo grande silenzio grande silenzio: le vittime dei campi, stremate dalla denutrizione, dalla
è strano: non riesco ancora fatica, dal terrore, non erano neppure in grado di parlare. Per il bambino è
a sorridere qui nel vento impossibile sorridere, come sarebbe naturale alla sua età.
a sorridere qui nel vento.

Io chiedo come può l'uomo 2. Chi sono le persone nel vento, a milioni?
uccidere un suo fratello ……………………………………………………………………………………………
eppure siamo a milioni ……………………………………………………………………………………………
in polvere qui nel vento
in polvere qui nel vento.
3. Che vuol dire che ancora tuona il cannone e la belva umana non è
contenta di sangue?
Ancora tuona il cannone
ancora non è contenta ……………………………………………………………………………………………
di sangue la belva umana
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e ancora ci porta il vento
e ancora ci porta il vento.
Il bambino si chiede come può un uomo uccidere un fratello. Non dovrebbe
Io chiedo quando sarà essere possibile, eppure le guerre non sono finite e la “belva umana” non è
che l'uomo potrà imparare ancora sazia di sangue.
a vivere senza ammazzerà
Dentro la domanda s’intravede una speranza: vivere senza ammazzare,
e il vento si poserà
evitare le guerre e la distruzione.
e il vento si poserà.

Io chiedo quando sarà 4. Chè cosa farà il vento? Perché?


che l'uomo potrà imparare
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a vivere senza ammazzare
e il vento si poserà ……………………………………………………………………………………………
e il vento si poserà
e il vento si poserà.

RIFLESSIONE PERSONALE
Pensare a milioni di morti nei Lager è impressionante, ma l’immagine di un solo bambino “passato per il
camino” è ancora più devastante e in questo sta, principalmente, la forza del messaggio della canzone di
Guccini. Sei d’accordo? Se tu dovessi esprimere tutto l’orrore dei lager, quali immagini sceglieresti?

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