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Sandro Grubissa

Capitolo XII

Spiegazioni per il libro n.3 (tecnica della mano sinistra)

Il 3 libro della nostra serie didattica, dal titolo "tecnica della mano sinistra", è dedicato agli
spostamenti di quest’ultima sulla tastiera. Appena si inizia l'esercizio n.1, occorre prendere in
considerazione che l'importanza di questo esercizio e di tutte le attività successive consiste
nell'apprendere ciò che noi definiamo con spostamento totale.
Questa forma di spostamento dovrà effettuarsi con lo sforzo di tutto l'insieme muscolare mano -
braccio, senza dimenticare che quando quest’ultimo agisce, le dita devono rimanere in uno stato di
rilassamento, essendo i loro due compiti principali premere la corda e adattarsi alla quantità di
separazione tra i tasti . È indispensabile avere sempre coscienza di quest'apertura angolare tra le
dita, poiché il comportamento della mano non sarà lo stesso nella I posizione, come, ad esempio, in
quello della IX posizione. Aggiungiamo ancora una precisazione che riguarda il lasso di tempo che
passa inevitabilmente di una posizione all'altra: è prima dello spostamento che occorrerà
necessariamente pensare al ritiro delle dita. E questo lavoro dovrà anche essere garantito dalla
braccio, come ne abbiamo già parlato (vedere capitolo VIII, sezione 2).
Non dimentichiamo che tutti gli spostamenti si realizzano sopra la tastiera, come fanno del resto i
pianisti sulla tastiera, senza mantenere la pressione e il contatto delle dita sulle corde, cosa che
provocherebbe rumori inutili. Infatti, la produzione di tali rumori dovrebbe avvenire solo
accidentalmente; non devono essere un elemento costante che accompagna ogni movimento o
spostamento della mano. Occorre qui sottolineare che quando isoliamo un'attività meccanica
determinata allo scopo di assimilare i movimenti (memoria muscolare a posteriori), dobbiamo
essere assolutamente rigorosi nella sua analisi, al fine di evitare comportamenti errati che non
eviteranno di radicarsi successivamente come abitudini negative. In altre parole, il concetto di
spostamento dovrà essere osservato mentalmente con precisione, prima di essere assimilato dal
subcosciente tramite la ripetizione quotidiana (per riflesso condizionato). Una volta raggiunta
questa fase, non sarà necessario studiarlo con tanta insistenza: basterà ritornarvi sporadicamente, ma
naturalmente sempre con lo stesso rigore mentale. In qualsiasi logica, occorre ammettere che
avvicinandoci a opere musicali dove coesistono molteplici difficoltà tecniche, non sarà sempre
possibile raggiungere una precisione nell’esecuzione così rigorosa come quando siamo impegnati in
questi esercizi semplici ed elementari. Il risultato complessivo di una tecnica complessa (per
quanto riguarda l'attività muscolare) può a volte non conservare un rigoroso parallelismo con
ciascuna delle sue componenti presa isolatamente. Tuttavia esattezza e purezza della tecnica
dovranno sempre costituire l'ideale e la base sulle quali si costruirà la creazione musicale.

Gli esercizi 1 ad 8

Fattori essenziali per la tecnica di questi primi spostamenti:

a) Presentazione semplice, longitudinale della mano.

b) Messa in posizione del dito indicato sulla 6° corda tramite il braccio, e movimento trasversale
corrispondente ai cambiamenti di corda.
c) Apertura angolare tra le dita che corrispondono ai tasti, e mantenimento di questo accordo in
occasione della realizzazione del cambiamento di posizione.

d) Liberazione delle dita, come azione preliminare a qualsiasi spostamento.

e) Spostamento totale, effettuato dalla braccio.

Questi sono i concetti che devono fare da guida al nostro lavoro nell’esecuzione degli esercizi.
Osserviamo anche che nei cambiamenti di corda, mentre il braccio realizza il movimento
trasversale, il dito che produce l'ultima nota "sarà trattenuto" fino all'emissione della nota seguente;
la mano deve in seguito correggersi per rettificare la sua posizione.

Gli esercizi da 9 a 12

Nello spostamento con sostituzione di un dito due nuovi problemi si presentano: da un lato, la mano
si trova in presentazione mista; d'altra parte, effettua un movimento trasversale di grande
importanza, dato che si produce simultaneamente con ogni cambiamento di posizione. Questo esige
allora un movimento combinato che deriva dallo spostamento longitudinale e dal movimento
trasversale ad ogni cambio di corda. Ambedue dipendono strettamente dal braccio, che dovrà
collocare le dita con maggiore fatica .

Gli esercizi 13 e 14

Negli esercizi in ottava con sostituzione di un dito si pongono due problemi fondamentali:
innanzitutto il movimento trasversale della mano che utilizza un dito come perno senza peraltro
modificarne la posizione, ed in seguito lo spostamento longitudinale combinato con un movimento
trasversale, in modo tale che una volta collocato l'indice sul fa della sesta corda tramite il braccio,
utilizza poi come perno il 3° dito posto sulla 4° corda; occorre effettuare con il braccio un
movimento destinato a portare l'indice fino alla prima corda . Questo movimento non dovrà
modificare la presentazione longitudinale, e per ciò dovremo fare in modo che il gomito segua un
percorso "parallelo" al corpo (Fig.z1, z2, z3): Il secondo problema risiede nel cambiamento di
posizione della mano: il primo dito, posto sul fa della prima corda, (prima posizione), dovrà essere
trasferito sul fa della 4° corda (III° posizione). Come precedentemente, il cambiamento di posizione
(la traslazione) implica necessariamente un movimento combinato, allo stesso tempo longitudinale e
trasversale (fig. z4, z5).
Esercizio 15

Questo esercizio riguarda la presentazione trasversale dall'inizio alla fine. La collocazione del 1° e
del 2° dito, poi del 3° e del 4° dito dovranno derivare direttamente da questa posizione, in modo che
le dita stesse non debbano compiere alcuno sforzo per mantenere la loro disposizione. Lo
spostamento con sostituzione dovrà effettuarsi a partire dagli stessi concetti riguardanti i primi
esercizi, benché in questo caso la presentazione della mano differisca radicalmente.

Esercizio 16

Qui affrontiamo due nuovi importanti problemi: uno riguarda la presentazione combinata (vedere
capitolo VII),

l'altro l'utilizzo del piccolo barré. L'indice, quando effettua un barré, deve premere soltanto sulle
corde indicate; non è necessario fare pressione sulle altre. In queste condizioni, praticando il barré
dalla 6° alla 4° corda, non proviamo nessuna difficoltà mettendo il pollice contro l'impugnatura.
Non sarà la stessa cosa quando il nostro piccolo barré si muoverà verso le 3 corde acute; in questo
caso il problema emerge, poiché il pollice non riesce bene a raggiungere l'impugnatura. Questo
rischia di provocare un difetto che dobbiamo assolutamente evitare: sarebbe infatti un errore piegare
l'indice portando della mano dietro (fig.38). L'azione opportuna consiste nel disporre la mano in
modo tale che pollice e indice si trovano disposti parallelamente, essendo le loro estremità disposte
una contro l’altra (Fig.39).
Tuttavia, esistono diverse situazioni che implicano un semibarré in prossimità della prima corda,
dove la disposizione dell'indice si trova spesso modificata: per liberare meglio le altre dita, si
constata che è opportuno piegare l’indice spostando la mano non verso dietro, ma verso il lato.
Questo è dovuto all'intervento del gomito che tende a favorire sia una divergenza che una
contrazione (fig. 40 e 41).
Gli esercizi da 17 a 22

Per quest'esercizio si dovrà tenere conto degli stessi criteri che riguardano il piccolo barré.

L’esercizio 26 e seguenti

Negli esercizi di traslazione "per spostamento" e "per salto", ricordiamo che i principi generali
esposti all'inizio di questo capitolo manterranno tutta la loro validità per indirizzare il nostro lavoro.
Occorre aggiungere che negli spostamenti su posizioni distanti dobbiamo prendere in
considerazione tutti i concetti tecnici che si applicano nei vari settori della tastiera (vedi capitolo
VIII).

1 O, se si preferisce, dinanzi alla tastiera, essendo questa orientata secondo un piano semiverticale e non orizzontale
come la tastiera del pianoforte.

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