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IL TAGLIALEGNA E ERMES

A un taglialegna cadde la scure nel fiume

presso cui stava lavorando.

Non sapendo cosa fare, si sedette sulla sponda del fiume e pianse.

Quando Ermes lo venne a sapere, si impietosì,

si tuffò nel fiume e portò su una scure d'oro,

chiedendogli se era quella che aveva perso.

L'uomo rispose di no, ed Ermes, tuffatosi di nuovo,

ne portò su una d'argento; poiché l'uomo dichiarava

che non era la sua, Ermes si tuffò ancora e portò fuori la sua.

Allora il taglialegna disse che si trattava di quella che aveva perso,

ed Ermes, soddisfatto della sua onestà, glie le diede tutte e tre.

Tornato tra gli amici, il boscaiolo racconto dell'accaduto,

ma uno di essi pensò di poterne ricavare un uguale profitto;

andò al fiume, gettò nell'acqua la sua scure e pianse.

Anche a lui comparve Ermes e, chiestogli del motivo del suo pianto,

si tuffò, portò su una scure d'oro e gli chiese se era la sua:

<< Sì, certo, è quella ! >> rispose esultante.

Il dio, indignato di tanta sfacciataggine, non solo si tenne la scure

d'oro, ma non gli riportò nemmeno la sua.

La favola mostra che la divinità è tanto favorevole agli onesti

quanto ostile ai disonesti.

Ermes ( Hermes o Ermete ): dio greco dell'astuzia dei commerci e ..

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