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Probabilmente ispirato dalla spedizione italiana in Albania del 1.914 ed inserito nel
clima antimilitarista della Settimana Rossa, questo canto ci viene tramandato da
Giovanna Daffini, rnondina e cantastorie.
Il duro lavoro nelle risaie della pianura Padana produsse solidarietà di classe,
coscienza politica ed emancipazione femminile. Molte delle più belle canzoni
popolari dell'Italia settentrionale, legate alla quotidianità, alla cronaca, alla vita
privata e collettiva, nascono e vengono cantate proprio nelle risate.
L'ATTENTATO A TOGLIATTI
Palmiro Togliatti fu gravemente ferito nel luglio del '48 da Antonino Pallante,
inseguito arrestato e condannato. La meticolosa narrazione dell’accaduto ben
esprime l’ansia professionale del cantastorie di non omettere il minimo particolare, e
il finale rievoca felicemente il sollievo di tutti per il pronto ristabilimento di Togliatti,
che valse a contenere la protesta dei lavoratori e i disordini e la repressione
successivi.
Un piccolo falso storico, dovuto sicuramente al perbenismo che contraddistingueva
nell'Italia di allora anche la sinistra: non fu, Rita Montagnana, moglie di Togliatti,
ad accompagnare il marito all ospedale, bensì Nilde lotti, fino alla morte compagna
del segretario del PCI.
Agli inizi degli anni '70 la città di Reggio Calabria, in competizione con Catanzaro
per l'attribuzione del Capoluogo di Regione, fu teatro di gravi disordini con blocchi
stradali, barricate, occupazione della stazione ferroviaria. La rivolta,
strumentalizzata dai partiti di estrema destra e capeggiata dal neo fascista Ciccio
Franco, caporione di Sbarre, durò più di un anno fino ad assumere i contorni di una
vera e propria insurrezione contro lo Stato.
Nell’ottobre del 1972 più di 40. 000 operai provenienti da ogni parte d'Italia
giunsero a Reggio a testimoniare la loro solidarietà e a riaffermare i valori della
democrazia sfidando un clima di pesanti intimidazioni e violenza.
NINA TI TE RICORDI
Nina ti te ricordi
Quanto che gh’avemo meso
Andar su sto toco de lèto
Insieme a fare a l’amor
Sie ani a fare i morosi
Strenzerla franco su franco
E mi che g`ero stanco
Ma no te volevo tocar
SACCO E VANZETTI
È una delle più antiche canzoni popolari italiane, una storia di passione e tradimento
con accenti sospesi fra il favolistico ed il grottesco.
Giovanna Daffini, la incise per la prima volta nei Dischi del Sole agli inizi degli anni
'60 quando si incontrò con Roberto Leydi e Giovanni Bosio, musicologi e ricercatori
che animavano il gruppo del Nuovo Canzoniere Italiano.
A lei dobbiamo alcuni fra i più bei canti della risaia e della guerra partigiana.
Dotata di una voce intensa e di straordinarie capacità interpretative si esibiva spesso
con il marito Wttorio Carpi, violinista, nelle piazze e nei circuiti tradizionali della
sinistra. Partecipo agli spettacoli “Bella Cíao”e “Ci ragiono e canto” con Dario Fo.
Il suo ricchissimo repertorio comprendeva canti di lavoro e di lotta, canzoni d’amore,
pezzi classici, romanze d’opera; nè disdegnava di cantare ai matrimoni dove talvolta
le capitava di interpretare le ultime canzoni di Sanremo, anch’esse in qualche modo
“popolari”.
Giovanna Daffini è morta all'età di 54 anni il 7 luglio 1967.
E da Genova
In Sirio partivano
Per l’America varcare
Varcare i confin
Ed a bordo
Cantar si sentivano
Tutti allegri
Del suo destin
Urtò il Sirio
Un orribile scoglio
Di tanta gente
La misera fin
Padri e madri
Bracciava i suoi figli
Che si sparivano
Tra le onde del mar
E fra loro
Un vescovo c'era
Dando a tutti
La sua benedizion
Per l’America varcare
Varcare i confin
Ed a bordo
Cantar si sentivano
Tutti allegri
Del suo destin
Urtò il Sirio
Un orribile scoglio
Di tanta gente
La misera fin
Padri e madri
Bracciava i suoi figli
Che si sparivano
Tra le onde del mar
E fra loro
Un vescovo c'era
Dando a tutti
La sua benedizion
La sanguinosa repressione dei tumulti milanesi del 1898 valse al generale Bava
Beccaris la croce di Grand 'ufficiale dell'Ordine Militare dei Savoia.
Lo stile aulico del testo lascia intendere come l'anonimo autore fosse di buona
cultura borghese e padroneggiasse il linguaggio letterario dellepoca.
Sulla stessa linea melodica fu scritta la Ballata di Pinelli, dopo la misteriosa morte
dell’anarchico precipitato da una finestra della Questura di Milano nel corso delle
indagini per l'attentato di Piazza Fontana del dicembre 1969.
Il canto ricalca la narrazione per orario tipica del modo narrativo popolare. È nelle
passioni religiose, soprattutto nel Lazio, in Umbria e nelle Marche, che si cantano le
ore collegandole a momenti significativi della Crocefissione.
Pierpaolo Pasolini poeta, scrittore e regista cinematografico, ê stato uno dei più
ispirati intellettuali del ‘900.
Fu ucciso il 2 novembre 1975 all’idroscalo di Ostia, nei pressi di Roma.
L’ABBIGLIAMENTO DI UN FUOCHISTA
BELLA CIAO