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1. L origine (la nascita) dell antropologia La nascita dell antropologia avviene nel 1799 a Parigi per iniziativa di Jauffret.

Grazie a Jauffret nacque, infatti, la SocietdesObservateurs de l homme (la societ degli osservatori) in un clima culturale in cui si eraconvint i che studiar e i s elvaggi equivaless e a studiar e i nostri progenit ori compiendo una sorta di viaggio aritroso nel tempo. Sino alla seconda met dell 800, gli antropologi, per, non studiavano i popoli diretta mente, bens a distanzaavvalendosi delle descrizioni fornite loro da viaggiatori, esploratori, funzionari coloniali. E solo tra la finedell 800 ed i primi del 900 che gli antropologi cominciarono a recarsi di persona nei luoghi delle popolazionioggetto dei loro studi. La S ociet desObs ervateurs del homme ebbe per vita breve fu la cons eguenza dellemutate condizioni politiche. Napoleone, infatti aveva fatto gi chiudere l Istituto Nazionale di Ricerca inquanto era pensiero che la Scienza doveva essere subordinata unicament e alle esigenze dello Stato, uno stat ocentralizzat o, burocratico e militarista.Gli anni seguenti videro prevalere quella che fu definita la teoria della degenerazione del selvaggio le cuiorigini sono ancorate alla f iloso f ia del potere teologico di de Maistre.de maistre sost eneva che l idea di un pr ogr esso umano era un atto di sfida all ordine divino, mentr e lasubordinazione alla Chiesa ed alla monarchia era l unico att o di saggezza. Secondo de Maistre il s elvaggio era l es empio della degradazione dell uomo condannato a causa del peccat o originale, evidenza, quindi di una umanit a cui era stata negata la grazia. In Gran Br etagna le tesi sulla di de Maistre sulla degenerazione dei s elvaggi furono, chiarament e accolte esviluppate, da uomini di Chiesa come il vescovo di Dublino Wathely secondo cui non si poteva parlare di unpr ogr esso aut onomo dell uomo poich, dal giorno della cr eazione, una parte dell umanit aveva progredit oper grazia divina, mentre l altra era decaduta.La principali t esi del degenerazionis mo erano in primis il fatto che nessun popolo di s elvaggi aveva datoprova di avere fatto qualche progr esso se visitato a distanza di anni e secondariament e che l eventualepresenza di manufatti di

livello superiore era solo segno che tale popolazione lo aveva ricevuto da unapopolazionesuperiore.La teoria della degenerazione entr in crisi quando l antico testament o fu considerato t esto storico e non picome contenent e verit ass olute ed immutabili. Si assiste, quindi, alla contrapposizione di creazionismo vs evoluzionismo. Mentre il creazionis mo postulava la fissit delle specie viventi e che ogni loro variazionefoss e dovuta all intervent o di forze estranee, D arwin, di contro , attraverso la pubblicazion e de l origine dellaspecie sost eneva che le for me di vita si sarebber o trasfor mate in base ad un processo lento di mutazionidovut eall influenza es ercitata dall ambiente ed alla capacit degli esseri umani di adattarsi o meno aquest ultimo.In Inghilterra, Lubbock suddivis e l et della pietra in due periodi: paleolitico e neolitico, ma pi important e,ancoraf il suo pensiero secondo cui la vita dei primitivi abitanti dell Europa pot eva ess er e paragona ta aquella dei selvaggi contemporanei. I suoi studi dett ero ult erior e forza all aspetto evoluzionisticodell antr opologia che venne progressivament e acquistando le caratteristiche di un sapere scientifico dotato diuna certa autorevolezza e lo status di una disciplina accademicament e riconosciuta. 2. L antropologia dell et Vittoriana L opera di Tylor fu sicuramente l espressione pi significativa dell antrop ologia di impostazione evoluzionistica che caratterizz l Inghilterra vittoriana (1837 1901) per diversi decenni.Essa fu, addirittura definita la S cienza del ri f or matore ad indicar e che l antropologia con il suo sapere poteva fornire un contributo utile all umanit sul piano delle riforme sociali politiche e culturali.Il titolo dell opera pi celebre di Tylor Cultura Primitiva (Primitive Culture) dove viene introdotto ilconcetto fondamentale su cui ruota la scienza antropologica: la cultura. Secondo la definizione di Tylor la cultura o civilt quell insieme che include le conoscenze, le credenze, l arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi abitudine o capacit acquisita dall uomo in quanto membro dellasociet .

La cultura viene quindi qui intesa come l insieme dei comportamenti dell uomo in quanto membro diun gruppo sociale. La cultura la si ritrova pertanto ovunque; non esistono popoli con cultura e popoli senzacultura. Un aspetto importante evidenziato da Tylor che la cultura non connaturata ad una razza (comepensavano i creazionisti), n si tras mett e col sangue, ma acquisita dall uomo in quant o membr o dellasociet: gli ess eri umani ricevono , cio la cultura dalla propria s ociet e siccome le societ sono tante ediverse, esistono tante culture quante sono le societ. Tylor condivideva l idea che i popoli s elvaggi sparsisui vari continent i erano i rappres entanti degli stadi pr ecedenti della storia umana. Le trib selvagge e barbare

rappresentano, pertanto, pi o meno gli stadi culturali attraverso i quali sono passati tant o tempo fa i nostriprogenit ori e che i loro costumi e le loro leggi spesso ci spiegano il s ens o e le caus e profonde dei nostri.Tra i temi di riflessione di Tylor vi furono la parentela e la religione (t emi molto studiati dagli antropologi)dedicando gran parte della sua opera (Primitive cultur e) a quello che egli defin animismo. Con quest oter mine Tylor indicava la credenza tipica dei popoli primitivi, secondo la quale oltre, all uomo, anche glioggetti inerti poss edevano un anima. Altro concetto dell Antropologia evoluzionisti ca quella che Tylor definil concett o delle sopravvivenze La sopravvivenza era qualunque cosa, per esempio una credenza, una idea,una pratica il cui significato continuava a s opravviver e solo per il fatto di essere esistita in precedenza (es laBibbia). Tylor definisce le sopravvivenze una miniera per l indagine storica. Rilevare una sopravvivenza voleva dire, in f atti, poter risalire all epoca in cui quell idea o pratica (oggi sopravvissuta) aveva un signi f icato e quindi poter comprendere lo stadio di sviluppo culturale precedente a quello attuale. Tylor cerc, altres, utilizzando quello che defin il metodo delle correlazioni statistiche di ricostruire gli stadi dell evoluzione culturale. Ad es empio cerc di stabilire la fr equenza statististica con cui certe pratichematrimoniali e rituali erano ass ociat e alla discendenza matrilinear e o patrilinear e.Altro autore dell espressione evoluzionistica dell antropologia William Robertson Smith che potremmodefinire un orientalista e che contrariament e a quasi tutti i suoi colleghi di allora effettu ricognizioni sulcampo, visitando Paesi come l Egitto e la Palestina alla ricerca della vita locale , ricognizioni che contribuisseroa confer mar e le sue teorie.S mith, in particolare, mir ad elaborare una teoria generale dei rapporti tra societ e religione.

Contrariament e al pensiero di molti suoi contemporanei Smith individua la f ase originaria dellareligioneall interno di una dimensione sociale e collettiva ed in particolare sull attivit rituale anzich in unadimensione riflessiva individuale. Secondo Smith, quindi l aspe tto primario di ogni esperienza religiosa sono iriti comunitari ed i simboli ad essa correlati e condivisi dai membri di una det er minata societ. Cievidenziava, chiarament e, la natura sociale della religione e della sua funzione di element o coesivo dellasociet.Per confer mar e (cons olidar e) questa ipotesi Smith studi l istituzione del sacrificio tra i popoli semitici. Ilsacrificio compiuto in favore della divinit non era infatti secondo Smith, un dono rivolto ad una potenzasovrastante allo scopo di ringraziarsela, ma piuttosto un rituale di comunione tra la societ . La religione,quindi, attraverso l adesione ai rituali pubblici , spingeva gli individui a conformarsi agli standard dicomportament o collettivi. La religione rappres entava, inoltre, un element o coesivo poich riunendoperiodicamente gli individui a scopo rituale, rafforzava nei partecipanti il senso di appartenenza ad un unicocorpo sociale. Con questi presupposti, quindi, la religione non appariva pi come il frutto di un bisognospiritualedell individuo o come qualcosa necessaria alla salvezza delle anime ma per la cons ervazione ed ilbeness ere della societ. Un altro autorevole antropologo evoluzionista James George Frazer cerc di collegar e le tematiche insitenell evoluzione culturale: religione, magie primitive con il pensiero scientifico. Frazer che fu consideratol ultimo esponente dell evoluzionismo vittoriano avanz l ipotesi di uno sviluppo intellettuale dell uomoavvenuto in varie tappe.Dapprima troviamo la pratica della magia, intesa come tentativo da parte dell uomo di esercitare un controllosulla natura; in un s econdo moment o gli uomini avrebber o pensato di accattivarsi il favore delle potenze dellanatura: nasceva cos la religione e con essa la figura del sacerdote mediatore tra l uomo e la divinit. Quandoper l uomo, successivament e, si accors e che nulla gli dei potevano nella risoluzione dei problemi umani, ebbeinizio l ultima e pi recent e epoca della st oria: quella contrassegnata dall osservazione dei fenomeni naturali edalla ricerca delle leggi che ne r egolano i rapporti. Si apriva cos la possibilit di conoscere s econdo modalit ditipo scientifico la natura e di dominarla a scopo pratico. 3. Le origini dell antropologia americana (Lewis H. Morgan) Negli stati uniti gli studi di carattere antropologico si svilupparono, durante la prima met dell Ottocent o, periniziativa di un piccolo gruppo di ricercatori all interno dei quali la figura pi autorevole rappres entata da Lewis Morgan. Quando Morgan inizi le sue ricerche sulla vita ed i costumi dei nativi americani (gli indiani d America)l opinione pubblica americana aveva ancora due concezioni dell indiano, una positiva ed una negativa. Taliopposte concezioni dipendevano dal diverso modo in cui i politici o gli intellettuali americani dell epocacercavano di presentare gli Stati Uniti d America agli americani st essi o agli europei. Nel primo caso l indianoera il nemico colui che impediva all uomo bianco di espandersi su una t erra che quest ultimo r iteneva sua. Nel

secondo caso, quando si trattava di contrapporre il Nuovo Mondo al Vecchio, l indiano rappresentava le virtdella giovane e forte nazione americana. Il primo lavoro importante di Morgan su questo argoment o fu la L ega degli Irochesi che venne definita la prima descrizione scientifica di una trib che sia mai stata fatta almondo e qui si trovano le prime osservazioni di Morgan relative ai sistemi di parentela indiani, il campo nelcampo lo studios o americano dar il suo maggior contributo all antropologia. Morgan not che gli Irochesidefinivano i parenti in modo diverso da quello in uso presso i popoli civilizzati: un individuo chiamava, peres empio, il frat ello di suo padre padre anzich zio e la sor ella di sua madr e madre anzich zia, cos comechiamavano sor ella/fratello i propri cugini. Attraverso questa osservazione Morgan cerc di capire chefunzione questo sistema aveva s volto nel processo di for mazione dell unit politica (sul piano dell int egrazione politica) delle 6 nazioni che costituivano il popolo degli Irochesi e ne concluse che ognuno di questi gruppi diciascuna Nazione si trovava in relazione con gli altri in cons eguenza di una complessa ret e parentale. Ognuna delle Nazioni era infatti suddivisa in gruppi definti trib aventi il nome di un animale (lupo, cer vo, orso etc) etrib aventi lo stess o nome si trovavano sia in una Nazione che in un altra. I membri di ciascuna trib, avent elo stesso nome, anche se appartenent i a Nazioni diverse si consideravano pertant o, discendenti di unantenato comune e perci fratelli fra loro.Ci che Morgan voleva mett er e in evidenza con i suoi studi erano le caratt eristiche del sistema sociale chelegava fra loro le 6 Nazioni, ma anche e soprattutto il fatto che un popolo di selvaggi avesse saputo darsicoscient emente un ordinament o politico democratico ed egualitario. Morgan sosteneva, inoltre, la teoria secondo la quale gli indiani d America erano di origine Asiatica e perprovare tale t eoria doveva trovar e in Asia un sistema di par entela simile a quello da lui osservato pr esso letrib del Nord America. Questo costituiva per Morgan un inconfutabile criterio per stabilire delle relazionistoriche intercorse tra quelle popolazioni. Per Morgan quindi i termini di parentela riflettevano la natura dellerelazioni sociali tra popoli diversi e le ter minologie di parentela pot evano ess ere considerat e delles opravvivenze. Per Morgan il tipo di organizzazione sociale fondato sulla parent ela era ancora caratt eristicodel periodo delle barbarie , mentre la comparsa di una societ fondata sui rapporti di tipo politico erastrettament e connessa alla comparsa della civilt Le varie for me di organizzazione sociale pot evano, quindi,ess ere pensate sulla base di uno schema di tipo evoluzionis tico: dalla promiscuit originaria situazione nellaquale era impossibile riconoscere i figli di una coppia da quelli di qualunque altra, si arrivava con la civilt allafamiglia monogamica con la quale divent a possibile descrivere con precisione i rapporti esist enti tra i membridi essa. Tale evoluzi one poteva essere meglio compresa una volta si foss e stabilito un certo numer o di periodiche egli chiam etnici:

selvaggio,barbaro, civilizzato all interno dei quali trovava spazio una ulterioreclassificazione: inferiore, inter medio,superiore che era rappres entativa del diverso grado di pr ogr esso (es. lafase intermedia dello stadio selvaggio era caratterizzata dalla pesca come mezzo di sussistenza).In tal modo le invenzioni , le scopert e che Morgan venivano ad ess er e considerate come gli indici del progress ocaratt eristico di ciascuna fase storica. 4. Lo sviluppo dell Antropologia negli Stati Uniti: la scuola di Boas Alla fine dell 800 assuns e particolar e importanza il lavoro svolto dall etnografo Franz Boas il cui principioispiratore delle sue ricerche era lo studio di un singolo contesto o area culturale. Boas che si battfer mament e contr o il razzismo scrisse l uomoprimitivo in cui s ostenne la mancanza di qualsiasi relazionetra cultura e razza dimostrando come le caratteristiche culturali di un popolo non avessero alcun rapport o conl aspetto fisico dei membri. Boas respinse, quindi, l assunto evoluzionista secondo il quale tratti culturali simili,osservabili presso popoli distanti, sarebbero apparsi senza alcuna ragione storica (s econdo gli evoluzionisti, infatti, il pensiero era che l umanit si fosse sviluppata ovunque in maniera identica) criticando, quindi,l universale identit delle cause che avevano det er minato l emer ger e di tratti culturali apparentement eidentic i ed appartenenti a cultur e divers e. L evoluzionis mo perse egemonia in seguito alle accurat e critiche diFranz Boas, che pubblic nel 1896 un celebre saggio dal titolo I limiti del metodo comparativodell antropologia , che una cont estazione radicale delle t esi evoluzioniste.Nel saggio Boas nega qualsiasi valore allo sforzo di costruire una storia sistematica e unifor me dell evoluzionedella cultura. Per dimostrare la fragilit teorica degli evoluzionisti Boas port centinaia di es empi relativi alladifferente origine dei fenomeni culturali. Gli evoluzionisti erano convinti ad esempio che il totemismo (Il totemismo comunement e considerato una pratica religiosa tribale, basata su un oggetto di forte valor esimbolico, dettototem) fosse nato dall associazione di pi famiglie entro un pi ampio clan, che aveva sceltocome antenat o mitico un animale. Boas mostr che il tot emis mo e la scelta del tot em nascono in situazioni

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