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IN-DIFFIDENZA, PER ME NON ESISTI

Laria, tremolante tra fumi e gas, resta immobile: il rosso del semaforo impone larresto, giusto quando la tentazione del giallo persuadeva quasi ad oltrepassare lostacolo. Un Guidatore guarda sconsolato la scena, dal bordo estremo dello specchietto laterale, cercando qualche compagno di sventure alla sua fiancata: prima a destra, poi dallaltra parte. Del resto, innanzi, non cera di che ammirare: sempre lo stesso spettacolo, come quello di una TV senzantenna. Grigio polvere plumbeo, misto a striature di sporco inspessito. Una sorta di visiera calata, di un vecchio elmo arrugginito e trasandato. Come ci sono finito qua, a farmi trattare cos, per una miseria di spiccioli?, sembra dire quella medesima espressione, replicata con varianti di colore come pop art, sui volti rimpiccioliti che s'intravedono, da un riflesso di specchietto all'altro. Altri Guidatori, proprio l, condividevano quell'ansia e quell'aspettativa. Pensieri evadono dai finestrini poco serrati: Si sa, semaforo metafora di vita!; Questo senso di pericolo costante, di estraneit dalla societ: loro padroni di casa, noi nemmeno coinquilini; Vi piace assistere senza assistenza? Siamo avanzi dumanit: rifiutati, non raccolti, gli aiuti, e noi abbandonati nel sudiciume, come immondizia per strada. TU! Mi stavi mettendo sotto! Guarda che ti faccio pi nero di me, sai? Adesso chiamo la polizia, anzi, chiamo il mio avvocato! Di sicuro non avrai i documenti in regole, eh, Guidatore, e mentre sbraitava roteava in aria il suo attrezzo da lavoro. Il Guidatore, accorato, quasi dondolava, non sapendo bene come avvicinarsi per aiutare e al tempo stesso non provocare lavversarsi delle minacce del Lavavetri: Mi scusi, Signor Lavavetri! Non volevo la prego, non chiami nessuno, mi rovinerebbe. Non ho molti soldi, ma potrei risarcire Risarcire? Sai quanto vale la mia vita? Non te lo puoi neanche immaginare, stupido Guidatore , e se ne andava gi, a passi furiosi e altezzosi. Il Guidatore, si ferm come a risolvere un operazione o un calcolo mentale. Aprendo bocca, il tono non era sussiegoso, bens quasi risentito: Be, Signore se permette, vorrei dirle che comunque lavrei vista in tempo, se non fosse stato per lo sporco sul parabrezza. Come possiamo guidare noi, se voi Lavavetri non ci degnate di una mano. Ma quello, di spalle, sallontanava ancora. Il Guidatore, rassegnato, dopo una sbirciata preoccupata allo stato della macchina, apr lo sportello per risalire e sedersi al volante. Un suono sconosciuto, come uno scroscio: acqua! Il Lavavetri, con un secchio, senza scomporsi troppo: Contento ora, Guidatore? Hai ragione, in fondo non mi costa nemmeno tanto Adesso sparisci! Mahche fai?!. Era il Guidatore slanciatosi su di lui: un abbraccio tanto stretto e vicino quanto la distanza che sempre avrebbe voluto fosse colmata

Poco lontano, ma a debita distanza, un gruppo di Lavavetri sbottava in nervose esternazioni di malcontento: Ti hanno dato la promozione, dove vai, senn, senza fare carriera?; Io non vedo lora di andare in ferie!; Non so quale barca comprare: forse mi faccio il BMW nuovo; Quei Guidatori! Perch non se ne tornano nel loro Paese?

Laria, tremolante tra fumi e gas, resta immobile: il rosso del semaforo impone larresto, giusto quando la tentazione del giallo persuadeva quasi ad oltrepassare lostacolo. Un guidatore guarda impaziente la scena: colpi di clacson allauto davanti e imprecazioni a destra e a manca, a qualunque venditore ambulante o mendicante. Colpi di spazzola a scoraggiare un lavavetri che si avvicina con un sorriso, sincero. Il guidatore, con la sua maschera di stress e superbia, sgomma subito e riprende la sua routinaria corsa inarrestabile sui ciechi binari del proprio egoismo. Il lavavetri, dietro, sotto il sole e in mezzo allo smog: Ciao amigo!, sorride imperterrito, dalla sorgente dinesauribile sovrumana umilt.

Da qualche altra parte della citt, per un vicolo, un Guidatore incedeva a marcia bassa, con lo sguardo altalenante da uno specchietto allaltro, per intuire la strada celata oltre il parabrezza. Inaspettatamente, con la coda dellocchio vide un Lavavetri attraversava! Piant i freni, sterz di colpo, fragore: arrestandosi contro un cassonetto, evitando la rotta di collisione. Subito catapultato fuori dal mezzo, si avvicin al Lavavetri, che gi straboccava insulti e urla: Hey!

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