La sedefanese delcorsotriennalehafesteggiatoalTeatrodellaFortunail prestigiosotraguardo.«Importante presidiodi ricerca» FANO dell’Università di Urbino (Carlo Bo, Giovanni Bogliolo, Viliberto «25 anni di Biotecnologie »: cir- Stocchi, Giorgio Calcagnini), 3 mille laureati e oltre 100 sindaci (Carnaroli, Aguzzi, Seri) ca nuo- vi immatricolati ogni anno, me- e 3 presidenti della Fondazione tà dei quali provenienti da fuori Carifano (Valentino Valentini, regione. Celebrato venerdì al Fabio Tombari e Giorgio Gra- Teatro della Fortuna il 25esimo gnola). Ricordati anchei sosteni- anniversario della fondazione tori e socidi FanoAteno:Bcc Fa- della sede fanese del corso no e i Comuni di Cartoceto, Col- triennale di Biotecnologie. Tut- li al Metauro, San Costanzo. Un to è partito nel 1996 conla stipu- grazie è stato rivolto a docenti, la della convenzione tra il Comu- personale,studenti ed ex stu- ne e l’Università di Urbino firma- denti, che si sono affermatiin di- ta dal sindaco CesareCarnaroli versi parti del mondo. e dal rettore dell’ateneo Carlo Anna Marchetti Bo. «Abbiamo iniziato con due stanze in via Campanella, al Codma– ha ricordato Mauro Ma- gnani, presidentedella Scuola di Scienze Biologiche e Biotec- nologiche, uno dei principali protagonisti della realtà univer- sitaria fanese–; al 1999 risalgo- no le prime tesi di laurea, men- tre nel dicembre 2008 è stata inaugurata la nuova sedea Pa- lazzo SanMichele ». Da sinistra: MassimoSeri, MauroMagnani, Giorgio Calcagnini, GiorgioGragnola Il professorMagnani ha messo in evidenzal’importanza dell’at- tività di ricerca svolta in questi
anni e le ricadute sul territorio:
dalla convenzione con Marche Nord per il settoreoncologico alCovid lab che,in pienapande- mia, ha fatto test sierologici rapi- di e molecolari per 35 aziende delterritorio, dall’antibiotico re- sistenza allapatologia molecola- re. «La ricerca che si svolge nel- la sededi Fano– ha commenta- to Seri – è un’eccellenza a livel- lo internazionale che hannopor- tato alla nascita di start up, certi- ficazioni einnovazioni». Insomma,una storia importan- te, che ha coinvolto 4 rettori