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vivereurbino.it
PAESE :Italia
TYPE :Web Grand Public
5' di lettura30/09/2022
- Proseguono in questi giorni i sopralluoghi dei geologi dell'Università di Urbino nelle
aree interessate dall’alluvione del 15 settembre 2022, soprattutto nei territori dell’alta
valle del fiume Burano a cavallo tra Umbria e Marche. Dai primi sopralluoghi sembra
infatti che i maggiori afflussi idrici siano giunti proprio dalla zona della Serra di Burano
dove si sono avute le precipitazioni più intese e copiose.
circa 15 km. Riceve apporti importanti dalla zona collinare alle spalle di Gubbio dove
scorrono i corsi d’acqua minori del fosso di S. Margherita di Burano, del fosso Tre ponti
e fosso della Gangana, scorrendo poi per alcuni chilometri a fianco della strada statale
della Contessa. Nella zona di Pontericcioli il fiume Burano si immette il fosso delle
Fucicchie che scende giù dal valico di Scheggia. Nella zona di Cantiano poi convergono
nel corso d’acqua , il torrente Bevano che scende da Chiaserna ai piedi del Monte Catria
ed Acuto e il fosso Tenetra dall’ampio anfiteatro del monte omonimo. L’idraulica fluviale
nella zona stessa di Cantiano è stata fortemente modificata sin dal secolo scorso con la
deviazione del fiume Burano dal suo percorso naturale che lambiva il centro storico.
Infatti circa 100 anni fa, fu realizzata mediante lo scavo di una galleria la deviazione ad
angolo retto del fiume. Giorni fa il fiume è andato a rioccupare il suo vecchio alveo,
allagando tutto il centro storico della cittadina. All’esondazione ha poi contribuito la
confluenza a valle dei fossi Tenetra e Bevano, quest’ultimo in parte tombato all’interno
del centro storico di Cantiano. Infine, l’alveo del fiume è in parte occupato dai piloni del
nuovo tracciato della Flaminia, con attraversamenti che non hanno consentito il libero
passaggio dell’onda di piena a causa soprattutto del materiale trasportato dall’acqua che
ha realizzato dei veri e propri sbarramenti. Come si vede quindi un reticolo idrografico
complesso ed articolato sul quale si sono avuti afflussi di piogge eccezionali in un
intervallo di tempo di poche ore. A tutto questo va purtroppo costatato una scarsa
manutenzione del territorio e soprattutto dei corsi d’acqua, dai minori fino alle aste fluviali
principali.
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