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Rispondere sinteticamente alle domande

1. Quali elementi differenziano il teatro di corte da quello impresariale?


2. Quali furono le città più significative per lo sviluppo dell’opera in musica?
3. Chi promosse gli spettacoli operistici romani?
4. Descrivi la struttura del teatro impresariale.
5. Cosa significa “teatro all’italiana”?
6. Descrivi il ruolo dei cantanti nella produzione operistica
7. Delinea le caratteristiche dell’aria d’opera nella sua evoluzione storica
8. Qual è il rapporto tra “recitar cantando” e “recitativo d’opera”?
9. Quali sono le innovazioni apportate all’opera da Cavalli?
10. Come si configura l’aria nelle opere di Cavalli? 

1) Il teatro di corte volle realizzare volle realizzare intermedi o favole pastorali, i loro soggetti attinsero
alla mitologia e dal repertorio delle favole di Ovidio senza disdegnare le figure comiche e alla
funzione importante del dialetto. Alcuni fattori limitarono la diffusione di questi spettacoli a causa:
dell’unicità dello spettacolo perché dovevano realizzare una specifica occasione della vita di corte, il
grande dispendio di mezzi e lo stretto legame con il principe che commissionava e controllava
l’evento.

2) Le città più importanti per lo sviluppo dell’opera sono: Roma, (centro importante per il teatro di
corte) Venezia (nascita del primo teatro impresariale nel 1637)

3) Gli spettacoli operistici romani furono proposti da Giulio Rospigliosi e il Papa Urbano VIII che, tra il
1620 e il 1630, allestirono una produzione di opere nei palazzi aristocratici. Non a caso venne
costruita una sala all’interno del Palazzo Barberini con una capienza di 3000 persone. In questo
teatro vennero rappresentate delle composizioni dei drammi pastorali e anche dei componimenti
di carattere comico.

4) Il teatro impresariale cambiò gradualmente il volto dell’opera in musica. L’opera nel teatro
impresariale divenne un prodotto che doveva misurarsi con un pubblico pagante a differenza del
teatro di corte riservato ad un pubblico specifico.
 Il librettista era spesso interessato alla gestione e ricavava un utile dalla vendita dei
libretti che faceva stampare a sue spese. Essi scelgono i temi che sviluppano il filone
di storie antiche gloriose.
 Le storie eroiche lasciano nel teatro impresariale un ampio spazio alle situazioni
amorose, vicende romanzesche e favolose.
 Si sviluppa la figura del cantante solista, infatti nella gestione economica un
cantante guadagna metà compenso del ricavo totale.
 Rivoluzione dell’architettura teatrale.
5) Il teatro all’italiana è una rivoluzione della struttura architettonica del teatro. Nasce dalla giunta
delle prime sale patrizie di palchetti simili a quelli utilizzati per gli spettacoli all’aperto. Utilizzarono
la muratura per le realizzazioni strutturali prima utilizzavano il legno che venne sostituito a causa di
pericoli d’incendio.
La struttura è composta:
 Da una platea destinata ad un pubblico più umile
 Da una serie di ordini di palchi disposti per ogni piano
 Il migliore punto di vista sia aveva nella posizione centrale di fronte al palcoscenico dal
“palco del principe”. L’acustica del teatro all’italiana rendeva questo tipo di edificio lo
strumento musicale perfetto.

6) La figura del cantante, nel 600, divenne una delle più figure più importante. Essi ebbero un ruolo
molto importante nel determinare il nuovo indirizzo dell’attività operistica dove viaggiavano da una
città all’altra con l’intento di portarvi degli spettacoli musicali già eseguiti altrove o di organizzare
dei nuovi. Il fulcro della loro figura era quello di ammaliare il pubblico con i loro virtuosismi.

7) L’aria d’opera è un brano, quasi sempre per voce solista, articolato in strofe o sezioni.
L’aria si delineò come momento musicale autonomo, dotato di un’espressività melodica e
d’affettiva più accentuata rispetto al recitar cantando.
L’aria poteva essere ad uno o più personaggi e presentava una struttura strofica. Ancora predilesse
la forma col “da capo”: A-B-A1. Consiste in due strofe diverse per musica e testo, seguite dalla
ripetizione dalla prima con gli abbellimenti.
A) Presenta un chiaro impatto tonale; la strofa del testo viene cantata due volte, la prima volta
terminando alla dominante o alla tonalità vicina, la seconda nella tonalità di base.
B) Propone qualche elemento poetico discordante.

A1) Ripetizione di A con l’arricchimento di ornamenti improvvisati dal cantante

8) Il recitar cantando è un’genere musicale del XVII° secolo , lo stile cerca di rendere comprensibile il
testo e prolunga la rinascita della tragedia greca contrapponendo la polifonia. Questo stile viene
utilizzato più negli ambienti aristocratici nelle città come Roma e Firenze.
Il Recitativo è uno stile di canto declamatorio dotato di libertà agogica, assomiglia ad una sorte di
recitazione intonata. Nell’ambito teatrale il recitativo apparteneva al recitar cantando proprio delle
origini del Melodramma. Nel 600, con lo sviluppo dell’opera in Italia, si definì recitativo, privo di una
struttura fissa e idoneo ad esprimere i dialoghi e l’azione. Poteva essere sostenuto da un basso
continuo o dall’orchestra.
9) La musica operistica di Cavalli procede dal recitativo declamatorio all’area per graduale espansione.
Glia ampi recitativi sono spesso interrotti o conclusi per fare risaltare un certo passo significativo
del testo da segmenti veloci brevi che assumono fattezze armoniche e periodicità ritmiche.

10) Quasi tutte le arie di Cavalli sono in ritmo ternario.


 Lo stile melodico è prevalentemente sillabico
 Le poche fioriture che si trovano sono dettate da esigenze di ornamentazione virtuosistico
vocale più che dal bisogno di dare spicco a parole singole del testo
 La struttura dell’area è quella organizzata sul caratteristico basso ostinato costituito da un
tetracordo discendente, diatonico o cromatico.

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